Originariamente inviata da diegastro88
(Messaggio 384539)
Riflettendo sull'efficacia del pensiero posso dire che il pensiero coerente è un male, perchè se noi siamo coerenti col pensiero (con pensiero intendo quel grande polverone fatto di valori, luoghi comuni e aspirazioni) avremo sempre il senso di colpa e la frustrazione se le cose non vanno come ci eravamo prefissati... se a me non me ne frega nulla in generale, io non ci sto male se succede qualcosa, questo lo posso dire ora, a mente fredda, perchè alla fine viviamo in un eterno "ora", solo che non accettando questo tempo senza tempo ci illudiamo che domani staremo meglio, o piu' tardi... invece questo "ora" non passa se non lo affrontiamo, ma io credo che per affrontare questo dolore apparentemente eterno, psicologico ma soprattutto fisico, bisogna conformarsi al malessere senza illuderci che non ci sia, perchè c'è, è laverità, si puo' uscire con amici, famiglia, tv... ma poi ritorna e non è vero che basta socializzare un po', farsi amicizie, la ragazza, per mandarlo via, è vero sono passioni, ma che come dice il termine passioni:passano.... amici, famiglia, ragazza, lavoro.. passano... la verità non passa invece... e non è neanche suicitandoti che cambi le cose, cambi solo corpo, ma il dolore nell'anima rimane, io sono gnostico ; credo che è in questa vita che bisogna affrontare le cose, pero' credo anche che il modo migliore per combatterle è arrendersi!... farsi sconfiggere da se stessi, basta combattere, non serve a nulla....
Qua riprendo il discorso sul pensiero, questo paroliere che da bambini appena nati non avevamo, il pensiero illude, sempre , ha sempre illuso, eppure siamo cosi' fessi da credergli, crederci, solo che una volta ottenuta la cosa che desideriamo non siamo felici perchè il pensiero subito vuole dell'altro, il pensiero coerente è incoerente perchè ad esempio: posso dire che la città è meglio della campagna, pero' in campagna pure ci stanno dei vantaggi, l'aria profumata, il silenzio.... oppure posso dire di amare la mia famiglia, quando a conti fatti ad esempio c'è una madre che parla sempre, e un padre che fa finti sorrisi... questo per dire che non c'è una verità assoluta come il pensiero vorrebbe farci credere...... il pensiero tende di per se a evitare il male, e noi gli crediamo, secondo me è proprio qua l'errore, credersi, credere incessamente ai propri valori, all'idea del bene, è una grande illusione perchè il male c'è dentro e fuori di noi, ma il pensiero non lo accetta, l'uomo che è coerente alle proprie idee, secondo me non è un uomo, ma un idea, è nulla.... adesso posso tranquillamente rimargiarmi tutto quello che ho detto, senza farmi nessun problema, proprio perchè ho annientato l'assolutismo delle mie idee... tutto cambia.....
non trovate?
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