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diegastro88 05-08-2010 15:05

Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
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barclay 05-08-2010 15:12

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
Sembra che tu voglia riportare in voga la lobotomia :)

ajMcwill 05-08-2010 15:12

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
La prima volta che leggo qualcosa d'intelligente da parte tua, e mi è venuto pure il dubbio che l'abbia scritta tu per quanto è bella... Bravo, ti meriti un ottimo...

diegastro88 05-08-2010 15:15

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
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HurryUp 05-08-2010 15:19

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
Ma perchè la mortificazione del pensiero deve sempre essere considerata un bene? Quando ci libereremo dal pensiero debole? Il pensiero esiste perchè la coscienza deve costituirsi, cioè deve costruire delle mappe concettuali per trarre un significato dalla realtà. Fermare il pensiero a causa dei fantasmi che crea o delle costruzioni fallaci che genera è un passo indietro; se fosse stato inutile il pensiero non sarebbe mai iniziato a esistere, la natura ci avrebbe tenuti sempre bambini. Abbiamo il pensiero perchè la nostra coscienza è nella fase in cui deve costituirsi per portare l'essere da uno stato di inconsapevolezza a uno stato di consapevolezza. Chi si ferma è, apparentemente, perduto!

Myway 05-08-2010 15:20

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
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Originariamente inviata da diegastro88 (Messaggio 384539)
Riflettendo sull'efficacia del pensiero posso dire che il pensiero coerente è un male, perchè se noi siamo coerenti col pensiero (con pensiero intendo quel grande polverone fatto di valori, luoghi comuni e aspirazioni) avremo sempre il senso di colpa e la frustrazione se le cose non vanno come ci eravamo prefissati... se a me non me ne frega nulla in generale, io non ci sto male se succede qualcosa, questo lo posso dire ora, a mente fredda, perchè alla fine viviamo in un eterno "ora", solo che non accettando questo tempo senza tempo ci illudiamo che domani staremo meglio, o piu' tardi... invece questo "ora" non passa se non lo affrontiamo, ma io credo che per affrontare questo dolore apparentemente eterno, psicologico ma soprattutto fisico, bisogna conformarsi al malessere senza illuderci che non ci sia, perchè c'è, è laverità, si puo' uscire con amici, famiglia, tv... ma poi ritorna e non è vero che basta socializzare un po', farsi amicizie, la ragazza, per mandarlo via, è vero sono passioni, ma che come dice il termine passioni:passano.... amici, famiglia, ragazza, lavoro.. passano... la verità non passa invece... e non è neanche suicitandoti che cambi le cose, cambi solo corpo, ma il dolore nell'anima rimane, io sono gnostico ; credo che è in questa vita che bisogna affrontare le cose, pero' credo anche che il modo migliore per combatterle è arrendersi!... farsi sconfiggere da se stessi, basta combattere, non serve a nulla....
Qua riprendo il discorso sul pensiero, questo paroliere che da bambini appena nati non avevamo, il pensiero illude, sempre , ha sempre illuso, eppure siamo cosi' fessi da credergli, crederci, solo che una volta ottenuta la cosa che desideriamo non siamo felici perchè il pensiero subito vuole dell'altro, il pensiero coerente è incoerente perchè ad esempio: posso dire che la città è meglio della campagna, pero' in campagna pure ci stanno dei vantaggi, l'aria profumata, il silenzio.... oppure posso dire di amare la mia famiglia, quando a conti fatti ad esempio c'è una madre che parla sempre, e un padre che fa finti sorrisi... questo per dire che non c'è una verità assoluta come il pensiero vorrebbe farci credere...... il pensiero tende di per se a evitare il male, e noi gli crediamo, secondo me è proprio qua l'errore, credersi, credere incessamente ai propri valori, all'idea del bene, è una grande illusione perchè il male c'è dentro e fuori di noi, ma il pensiero non lo accetta, l'uomo che è coerente alle proprie idee, secondo me non è un uomo, ma un idea, è nulla.... adesso posso tranquillamente rimargiarmi tutto quello che ho detto, senza farmi nessun problema, proprio perchè ho annientato l'assolutismo delle mie idee... tutto cambia.....
non trovate?

Penso che il pensiero, quello vero non il chicchiericcio mentale e meccanico, serve ma da solo non basta.Intanto cominciamo a pensare sul serio.

Penso che i desideri servano a patto che non diventino brame in cui identificarsi.

Penso che il male deve esistere in questo piano dell'esistenza, così come esiste il bene, e vanno conosciuti consapevolmente entrambi.NOn esite innalzarsi verso il bene se contemporanemente non si sprofonda nel male, si rischia solo di fare la fine di un palloncino che va per aria e poi scoppia appena cambia la pressione.

Farsi sconfiggere da se stessi va bene se significa smettere di farsi comandare dalla propria personalità e dalle passioni , dalle influenze ed accidenti vari, e cominciare a far comandare il cocchiere o meglio ancora il padrone della carrozza dell'esempio famoso di Gurdjieff (x chi non lo conosce un'occhiata gliela darei.)

P.s. stavolta ti faccio pure io i complimenti.

diegastro88 05-08-2010 15:27

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
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LordDrachen 05-08-2010 15:31

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
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Originariamente inviata da diegastro88 (Messaggio 384555)
e andiamo indietro, basta col progresso, basta coi vincenti, la società o coscienza civile o etica e morla, è sempre stata cialtrona, mentecatta, noioso e puttanesca... viva il regresso

antimodernismo è il mio nome. :thumbup:

HurryUp 05-08-2010 20:51

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
Quote:

Originariamente inviata da diegastro88 (Messaggio 384555)
e andiamo indietro, basta col progresso, basta coi vincenti, la società o coscienza civile o etica e morla, è sempre stata cialtrona, mentecatta, noioso e puttanesca... viva il regresso

La società sembra un manicomio anche a me, ma non perchè io voglia il regresso, ma perchè quello che loro considerano progresso per me è regresso. Per esempio, la comunicazione umana la trovo difettosa, perciò la abolirei, ma non per regredire a una comunicazione gestuale, ma per adottare la meta-comunicazione intelligente e consapevole.

diegastro88 05-08-2010 21:52

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
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Vespa1976 05-08-2010 21:54

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
Non ricordo chi, ha detto:

"La coerenza è contraria alla natura, contraria alla vita: Le sole persone perfettamente coerenti sono i morti."

diegastro88 05-08-2010 21:56

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
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LordJim 05-08-2010 22:06

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
Quote:

Originariamente inviata da LordDrachen (Messaggio 384557)
antimodernismo è il mio nome. :thumbup:

decrescita (magari felice) è meglio. :D

Nocturno83 06-08-2010 03:22

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
Quote:

Originariamente inviata da diegastro88 (Messaggio 384539)
Riflettendo sull'efficacia del pensiero posso dire che il pensiero coerente è un male, perchè se noi siamo coerenti col pensiero (con pensiero intendo quel grande polverone fatto di valori, luoghi comuni e aspirazioni) avremo sempre il senso di colpa e la frustrazione se le cose non vanno come ci eravamo prefissati... se a me non me ne frega nulla in generale, io non ci sto male se succede qualcosa, questo lo posso dire ora, a mente fredda, perchè alla fine viviamo in un eterno "ora", solo che non accettando questo tempo senza tempo ci illudiamo che domani staremo meglio, o piu' tardi... invece questo "ora" non passa se non lo affrontiamo, ma io credo che per affrontare questo dolore apparentemente eterno, psicologico ma soprattutto fisico, bisogna conformarsi al malessere senza illuderci che non ci sia, perchè c'è, è laverità, si puo' uscire con amici, famiglia, tv... ma poi ritorna e non è vero che basta socializzare un po', farsi amicizie, la ragazza, per mandarlo via, è vero sono passioni, ma che come dice il termine passioni:passano.... amici, famiglia, ragazza, lavoro.. passano... la verità non passa invece... e non è neanche suicitandoti che cambi le cose, cambi solo corpo, ma il dolore nell'anima rimane, io sono gnostico ; credo che è in questa vita che bisogna affrontare le cose, pero' credo anche che il modo migliore per combatterle è arrendersi!... farsi sconfiggere da se stessi, basta combattere, non serve a nulla....
Qua riprendo il discorso sul pensiero, questo paroliere che da bambini appena nati non avevamo, il pensiero illude, sempre , ha sempre illuso, eppure siamo cosi' fessi da credergli, crederci, solo che una volta ottenuta la cosa che desideriamo non siamo felici perchè il pensiero subito vuole dell'altro, il pensiero coerente è incoerente perchè ad esempio: posso dire che la città è meglio della campagna, pero' in campagna pure ci stanno dei vantaggi, l'aria profumata, il silenzio.... oppure posso dire di amare la mia famiglia, quando a conti fatti ad esempio c'è una madre che parla sempre, e un padre che fa finti sorrisi... questo per dire che non c'è una verità assoluta come il pensiero vorrebbe farci credere...... il pensiero tende di per se a evitare il male, e noi gli crediamo, secondo me è proprio qua l'errore, credersi, credere incessamente ai propri valori, all'idea del bene, è una grande illusione perchè il male c'è dentro e fuori di noi, ma il pensiero non lo accetta, l'uomo che è coerente alle proprie idee, secondo me non è un uomo, ma un idea, è nulla.... adesso posso tranquillamente rimargiarmi tutto quello che ho detto, senza farmi nessun problema, proprio perchè ho annientato l'assolutismo delle mie idee... tutto cambia.....
non trovate?

leggo diverse contraddizioni in quello che dici ed unite al tuo tono concitato e compresso la considero nient'altro che una sega mentale

io me ne sono già fatte abbastanza e ormai sono stufo di formulare sillogismi inutili

la maggiore contraddizione la scorgo nel fatto che tu ti definisca convinto di quello che dici per poi concludere chidendo una conferma agli altri

se uno è del tutto convinto di quello che pensa non avrebbe nemmeno bisogno di parlarne :thumbup1:

HurryUp 06-08-2010 03:32

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
Quote:

Originariamente inviata da Venom (Messaggio 384899)
Hai mai provato a stappare una bottiglia di birra con un occhio, dipingere un quadro con una ascella e digitare sulla tastiera con i gomiti?

No?
Sarebbe un uso non consono e utile di quelle parti del corpo non trovi?

Perfetto, io penso che l'essere umano usi il pensiero per cose per le quali NON è stato strutturato dall'evoluzione.

Nulla di male, anzi, solo che quando nascono problemi mentali o ideologici, individuali o collettivi dovuti al pensiero bisognerebbe ricordarlo.

Il pensiero oggi non serve praticamente a nulla di ciò per cui si è sviluppato, anzi esistono scienziati, di cui condivido molte posizioni, che ritengono addirittura il pensiero come una malattia che ha colpito una specie di primate molto tempo fa: la nostra specie.

Io ritengo che il pensiero sia una malattia mentale ogni volta che si astrae dal sensibile, una forma attenuata di schifofrenia allucinatoria che essendo presente in tutti non fa notare la sua patologicità potenziale.

Non credo in una società di lobotomizzati ma nemmeno nella continuazione di una società fatta di individui che vivono in mezzo ai fantasmi della loro mente.

Prima o poi l'essere umano dovrà porsi il problema di relativizzare in quanto tale il pensiero in tutte le sue declinazioni possibili.

Secondo me sarà una questione di sopravvivenza.

Vade retro, materialista! Il pensiero visto come virus anzichè come strumento dell'evoluzione... ecco cosa accade quando si postula il campo percettivo dei sensi fisici come l'unico reale e oggettivo.
Ci sono un sacco di segnali che la natura ci manda per farci "sospettare" l'utilità del pensiero, per urlarci "ehi pirla, ma lo vuoi capire che devi coltivare l'intelletto e non fermarti alla superficie dei sensi!?", quali sono questi segnali? Perbacco... l'ineusauribile e infallibile ipercoerenza della matematica, la complessità delle leggi fisiche che non tradiscono la coerenza matematica nemmeno a un livello di osservazione, la formalizzabilità di tutti i problemi che l'uomo si possa porre e l'analizzabilità delle soluzioni. Tutto questo ci offre il pensiero, e tu lo butti via come un virus?
Invece io ti dico che i mondi creati dal pensiero un giorno diventeranno per noi concreti come il mondo fisico. Un giorno ci accorgeremo che i nostri sogni diventeranno stranamente sempre più intensi, sempre più dettagliati. Ci ricorderemo più i sogni e le astrazioni del pensiero che non le vicende quotidiane della veglia, e allora cominceremo a capire qualcosina...

HurryUp 06-08-2010 03:34

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
Quote:

Originariamente inviata da Venom (Messaggio 384920)
Contento tu, contenti tutti

No, contento io, contento io. Se tu vuoi essere scontento non te lo impedirò :)

HurryUp 06-08-2010 03:36

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
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Originariamente inviata da Venom (Messaggio 384923)
Allora contento tu, contento tu :D

Tu sei contento se io sono contento?

HurryUp 06-08-2010 03:42

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
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Originariamente inviata da Venom (Messaggio 384926)
Io sono contento quando tutti sono contenti

Allora possiamo dire "contento io, contenti noi due".

HurryUp 06-08-2010 03:46

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
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Originariamente inviata da Venom (Messaggio 384928)
Ma poi, ontologicamente parlando cos'è la contentezza? :D

Allora possiamo dire "contento io, contento io, e Venom... chi lo sa?".

HurryUp 06-08-2010 03:53

Re: Riflessioni sul nulla : Il Pensiero
 
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Originariamente inviata da Venom (Messaggio 384932)
Tu pensi troppo

Il pensiero non riposa mai, lo stress del pensiero è star fermo. Perchè dovrei stressarmi?


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