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Anonymous-User 02-08-2004 15:22

Giorno dopo giorno ci fottiamo il cervello!!!
 
Arriveremo al "point break", il maledettissimo punto del non ritorno. Almeno io sono sulla buona strada!! :twisted:

giovanni 02-08-2004 18:59

:roll: :roll: :roll: davvero hai tutta questa voglia di arrivarci a quel punto? :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:

Anonymous-User 02-08-2004 20:41

Ho scritto forse che non vedo l'ora di arrivarci? Oppure era una semplice constatazione? Ho detto la mia e basta caro Giovanni.....

Anonymous-User 02-08-2004 20:42

....e poi chissà, magari vendo la mia anima al diavolo..... :evil: :evil:

giovanni 02-08-2004 23:01

:oops: ciao, scusa non volevo farti adirare; credo che, al di là di ogni possibile stato di sconforto (anch'io ne so qualcosa) dire cose come quella che hai scritto mi ha solo aiutato a scendere ancora più in basso!!!
anche se so che sembra dura sarebbe bello gettare nel cesso certi pensieri e farsene venire altri di più ...belli!!! accidenti!!! vuoi dargliela vinta a questa c..di paura o vuoi vincerla tu? ciao

Anonymous-User 03-08-2004 10:13

Perbacco, che allegria.

Su col morale signori, che la vita e' lunga e domani, come disse q.cuno (anzi q.cuna), e' un altro giorno.

I remi inbarca si tirano SOLO a fine traversata. Dunque, buona traversata.

un saluto
nature70

Anonymous-User 03-08-2004 11:45

Mi scuso per la risposta un pò a tono ma spesso mi lascio prendere dallo sconforto e allora dico stronzate. Sono depresso e senza energie!


Ciao Giovanni. :cry:

giovanni 03-08-2004 19:17

:P :P :P guarda lone wolf che sono davvero incazzato...SCHERZO!!! con la mia risposta intendevo dire (e l'ho detto male) che spesso ciò che ci fa star male è anche qualcosa che conosciamo bene, che ci è familiare e scendere sempre più in basso non è solo un'indubitabile sofferenza ma anche percorrere una strada che, paradossalmente, ci è familiare e che non ci spaventa come quella ignota della guarigione.
Benvenuta anche Scarlet O'Hara :wink: :wink:

giovanni 03-08-2004 19:18

davvero, Scarlet, la vita è lunga? :mrgreen:

giovanni 03-08-2004 19:24

8) 8) 8) scusa lonewolf, ma stavo per scrivere "familiare" trenta, quaranta volte...itagliano mio, sei un'opinione...
Hai mai provato a prendere in ipotesi l'idea che forse quello che ti fa soffrire è anche solo un pensiero e che cambiare modo di pensare può aiutare a guarire? per esempio io spesso pensavo di essere un idiota e quando lo pensavo mi veniva addosso tutta l'idiozia possibile e immaginabile. Poi ho cominciato a non pensarlo più tanto spesso e allora diventavo sempre meno idiota...che poi io lo sia di natura non fa niente... :wink: :wink:

insalita 03-08-2004 19:33

Voglio farti una sola osservazione: Credi veramente che esista un punto di non ritorno?
Io credo che se uno ti puntasse una pistola alla schiena e ti minacciasse di ucciderti se non sali sul palco di fronte a 10000 persone e inizi a parlare, io credo che tu lo faresti.

Anonymous-User 03-08-2004 21:42

Non posso mica assoldare un killer che mi punti una pistola sulla schiena costantemente per farmi fare le cose quotidiane! Quanto mi verrebbe a costare?? :wink:

insalita 03-08-2004 22:43

E se il killer te lo creassi tu nella tua testa?
Mi spiego meglio, impegnati come se fosse una questione di vita e di morte e proponiti piccoli traguardi. Che ne so chiedere l'ora a una che passa. Incrociarne lo sguardo per 5 secondi consecutivi. E piano piano a salire. (Insalita)
Io onestamente per aiutarmi penso di essere già morto e mi spingo oltre pensando di non avere proprio niente da perdere.
Trova il tuo killer in bocca al lupo :wink:

giovanni 03-08-2004 23:38

:evil: ...purtroppo non lo danno mai, ma c'è un piccolo, bellissimo film, quasi muto, di Aki Kaurismaki che si chiama "Ho affittato un killer", che racconta la storia di un tizio qualunque (interpretato dal trasognato Jean Pierre Leaud) che resta da un giorno all'altro disoccupato. Allora, dopo diversi tentativi di suicidio, risolti in modo grottesco (una volta infila la testa nel forno per uccidersi col gas-dissolvenza-appare un giovane strillone che il giorno dopo vende i giornali con in prima pagina "SCIOPERO DEL GAS") affitta un killer perchè lo uccida sicuramente. Poi conosce una fioraia e se ne innamora. Prende gusto alla vita ma il killer lo insegue e allora fa di tutto per evitarlo...non vado oltre. Quando l'acqua tocca il c...allora resta solo che nuotare!!! :wink: :wink: :wink:

Anonymous-User 04-08-2004 12:24

In tutti questi anni di autoanalisi sono riuscito a superare tanti problemi. Sinceramente il fatto di chiedere l'ora ad una persona per strada o di guardarla fissa negli occhi, non mi crea più alcun problema. Riesco a destreggiarmi in tante situazioni che prima non mi sognavo neanche di poterle fare. Anni e anni di reclusione nella mia camera li ho lasciati alle spalle, anche se spesso ritornano. Ho noleggiato un carroarmato virtuale per affrontare la società e grazie ai tanti colpi di cannone sono riuscito a sconfiggere gran parte delle mie paure. Il casino è che altre si sono cronicizzate. Non ho problemi ad uscire (quando non sono depresso), ad entrare nei negozi, ad andare in discoteca, a stare con gli pseudo-amici ecc ma ci sono quelle determinate situazioni nelle quali sono completamente bloccato. E sono proprio quelle che mi recano un grandissimo senso di frustrazione. COMPLETAMENTE BLOCCATO!! 25 anni di guerra nel Vietnam nel mio cervello, tra nevrosi, una famiglia di merda, un padre che mi torturava psicologicamente e il grande bagaglio della fobia sociale da sopportare. Tutto questo non sono più in grado di sopportarlo! Continui fallimenti a causa di questa stramaledettissima fobia sociale! Ed ora sono abbastanza spento anche se fino a questo momento ho lottato come un gladiatore, ve lo posso giurare. Chiederò se mi commemorano con una medaglia al coraggio!! :wink:

Anonymous-User 05-08-2004 23:08

Se la paura è una situazione di conflitto, così come il rancore, il senso di colpa, la rabbia, il controllo e la previsione (il passato e il futuro), il vittimismo, la commiserazione, l'irritazione, e tutte le altre emozioni negative legate al bisogno di sopravvivere; qual'è la situazione di pace e tranquillità?

Anonymous-User 05-08-2004 23:19

Credo che quel Gesù di Nazaret (o chi per lui..), abbia dato una risposta alla mia domanda, duemila anni fa

Anonymous-User 05-08-2004 23:41

Premetto che io sono ateo. Le mie riflessioni sono legate al fatto che penso molto, perchè agisco poco.. avete la mia stessa idea, cioè che tutto ciò che è legato all'ego, alla vita, sia effimero e fonte di conflitto? Mentre ciò che è legato agli altri, al dare anzichè ricevere, sia fonte di pace e gioia?

giovanni 06-08-2004 17:58

ciao Lupo, purtroppo il grande problema per chi come noi ha un cervello che continuamente ci invita all'odio per noi stessi è...LA NOSTRA MENTE!!!
Padrona e signora dei nostri corpi e della nostra anima è una grande vigliacca nel senso che usa la paura per proteggersi da quelle che secondo lei sono insidie ed è viziata da autostrade neuronali asfaltate di dolore. Ma se c'è una cosa che ho capito con gli esercizi di autostima e gli incontri con la tizia che da un anno mi ascolta e mi guida a cambiare è che NOI NON SIAMO LA NOSTRA MENTE, che essa è solo una parte di noi e che, con pazienza ma senza usare la volontà (so che ti sembra assurdo) si può cambiare modo di pensare. Come dire; intanto potresti lasciare che la mente pensi quello che è abituata a pensare e dirti ok, ok fai pure tanto IO MI AMO E MI ACCETTO COSì COME SONO. Poi guardarti allo specchio e guardarti negli occhi e dirti che ti ami. Sembrano cazzate ma quante volte ti sei detto che ti vuoi bene??? Scoprirai che è meno sciocco di quello che sembra a misura dell'entità della reazione emotiva che proverai guardandoti in faccia e pensando di te che sei una persona meravigliosa e perfetta. Un'altra cosa che ritengo utile è lasciare andare il passato e perdonare gli altri (tipo tuo padre). Non significa che tu non debba essere consapevole di ciò che è stato ma che tu vuoi fortissimamente che ciò non sia un'ipoteca per la tua vita e per gli anni che vivrai da oggi in poi. :D :D :D :D

giovanni 06-08-2004 18:05

...anni che tu VUOI, VUOI che siano bellissimi e pieni di gioia perchè te la meriti (vero o no che invece, nel profondo del tuo cuore, tu credi di non meritare niente???) :wink: :wink: :wink: :wink: chiedi, chiedi alla vita tutto il meglio e il bene per te. Credici, lasciati andare, desidera la pace e lascia quella stronza di mente chiaccherare. Lei è abituata a vagare nel dolore come un cavallo selvaggio. Tu invece VUOI (e non devi) stare bene e avere quello che meriti dalla vita e le diciOK ORA SCELGO DI PENSARE SOLO A QUELLO CHE MI FA STARE BENE.

Anonymous-User 06-08-2004 18:28

Ciao Giovanni, da piccolo mi volevo un gran bene, te lo assicuro. Ho passato un'infanzia bellissima e felice. Con il passare degli anni, l'introduzione alla vita sociale si faceva inevitabile ed io non mi ci sapevo destreggiare. Ti giuro, non sapevo come comportarmi nelle situazioni e giorno dopo giorno ero costretto ad isolarmi evitando tutto e tutti. Tutto era diventato una tragedia. E' da lì che ho cominciato a non volermi più tanto bene. Probabilmente sono gli schemi della società che mi fanno schifo e le persone che ti giudicano perchè non li rispetti. Devi essere sempre sulla cresta dell'onda in tutto. Il mio più grosso difetto e che mi preoccupo di cosa dice la gente e so che dovrei sbattermene. Però, se quella gente che ti giudica in continuazione sono i tuoi amici che non ti capiscono e se hai un comportamento solitario ti prendono per il culo, che fare? Le ho passate troppe di delusioni per guardarmi allo specchio e dirmi che mi voglio bene. Cmq proverò a fare come dici tu e chissà se piani piani qualcosa cambierà.

Ciao
Luposolitario79

giovanni 06-08-2004 18:40

ciao; scusa se mi permetto ancora di sentenziare. Non credo sia la società e i suoi schemi a farti schifo (che faccia schifo o meno è un altro discorso a cui non so rispondere e non mi interessa-basta con il giudicare!). Credo piuttosto che tu non ti senta abbastanza bravo per il mondo ed è il tipico tranello che l'inconscio (abituato dalla mente a crederci) tende a gente come noi.

giovanni 06-08-2004 18:46

:arrow: purtroppo la presunta inadeguatezza gioca brutti scherzi. Comincia a voler credere invece che tu sei perfetto per questo mondo e che il mondo finalmente, oltre che le tue fobie, attende la tua brillante e amabile persona e l'espressione dei tuoi talenti. Credici; per anni abbiamo creduto ciecamente a delle balle su noi stessi e che non sono servite a niente se non a farci soffrire. Invece, da QUESTO MOMENTO, tranquillamente, senza imperativi categorici o inutili sforzi di volontà decidi, padrone di te stesso come solo tu sai fare, di...stare bene!!! una bomba no? :wink: :wink: :wink: :wink:

Anonymous-User 06-08-2004 19:01

Quello che dici è giusto perchè molto probabilmente più mi sento perso più non riesco a vedere una via di uscita. Secondo te, oltre alla terapia che sto facendo potrebbe essere utile anche una farmacologica?

giovanni 06-08-2004 19:44

non l'ho mai fatto ma credo sia una buona idea.

giovanni 06-08-2004 19:46

ho letto che oggi ci sono dei farmaci molto efficaci e non danno dipendenza. vuoi leggere un libro? "Puoi guarire la tua vita" di L.Hay

Anonymous-User 06-08-2004 21:43

Non credo molto al discorso dell'anima, tuttavia sono d'accordo con la filosofia del Cristo. Infatti, soltanto quando ci dedichiamo agli altri spontaneamente, dimenticando il nostro ego (legato alla sopravvivenza), entriamo in una dimensione di pace e gioia, che non è di questo mondo, dove ogni piacere è relativo (cioè non assoluto). Senza entrare nel campo spirituale e religioso, mi sembra di poter dire che l'amore abbia una consistenza immateriale e si pone come gioia e pace senza fine.

Anonymous-User 07-08-2004 11:05

Hai trovato giovamento nel libro che hai letto? Gli psicofarmaci li ho già presi, però mi creavano una certa dipendenza ed è per questo che ora sono scettico. Se mi dici che esistono quelli che non creano assuefazione provo ad informzrmi per bene. Grazie.


Ciao
Lonelywolf79

giovanni 07-08-2004 14:20

8O 8O ho letto che esistono psicofarmaci efficaci e che non danno dipendenza. se cerchi fobia sociale su google una delle prime voci riporta queste informazioni.

calimelo 24-04-2008 23:42

Re: Giorno dopo giorno ci fottiamo il cervello!!!
 
Quote:

Originariamente inviata da lonelywolf79
Arriveremo al "point break", il maledettissimo punto del non ritorno. Almeno io sono sulla buona strada!! :twisted:

Sempre più vicino al punto del non ritorno!

ma chissà se lonely ci è poi arrivato :?:

Vento_del_Sud 25-04-2008 13:28

Si respirava un'aria più..."soft" nelle discussioni di quattro anni fa... 8)

vetro 25-04-2008 15:55

I surfisti chiamano point break il punto di rottura dell'onda.


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