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Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
Posto questa discussione perchè è un pò di tempo che mi è venuto questo pensiero. Sicuramente posso dire che in molte occasioni sono io che evito gli altri (questo non ci piove) ma quelle poche volte che sono io a farmi avanti cn le persone che mi interessano (potenziali amici cn cui mi trovo bene a parlare o ragazze che mi piacciono) ho la netta sensazione che siano soprattutto loro ad evitarmi e questo mi capita sia nelle chat che nella vita reale. nelle chat, ad esempio non ho problemi a iniziare una conversazione e spesso molti (sia uomini che donne) si stupiscono di come io possa essere "diverso" (positivamente parlando) e continuano tranquillamente la conversazione...poi a un certo punto scompaiono e nn li sento più...(alcuni ritirano pure l'amicizia su fb) e quando provo a ristabilire i contatti, tra mille scuse, dicono sempre che nn hanno tempo e cose così...
Nella vita reale è più o meno lo stesso. All'inizio nessun problema (anche se l'approccio non è per niente facile per me e gli altri difficilmente mi approcciano nn so perchè sinceramente...) poi ad un certo punto: PUFF! SPARISCONO, e quando li rivedo riescono sempre a trovare mille scuse (scusa, ma adesso nn ho tempo, scusa ma io mio ragazzo mi aspetta, scusa ma adesso devo andare in palestra, ecc...) per non continuare una conversazione e non approfondire l'amicizia. A voi evitanti vi capita mai? Cioè che, quelle poche volte in cui riuscite a farvi coraggio e cercare l'amicizia o altro, siano gli altri ad evitarvi (magari non subito ma dopo un pò, come succede a me)? Più vado avanti e più mi convinco che forse non riusciamo a capire quello che gli altri vogliono comunicarci e che non ci dicono esplicitamente (tipo cn il linguaggio del corpo o i doppi sensi o le frasi chiave). Non avendo molte relazioni sociali all'infuori della ns famiglia, non riusciamo bene a approcciare gli altri e/o a mantenere un contatto e questa abitudine all'isolamento emozionale ci porta a non essere "sincronizzati emozionalmente" cn le altre persone lì fuori e di conseguenza appariamo come noiosi, monotoni e poco interessanti. Voi che ne dite? |
Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
Che dire? condivido parola per parola quello che hai detto.
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Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
Nell'ultima parte del tuo post hai centrato perfettamente il problema!
La nostra disabitudine alla socialità ci rende meno "attraenti" agli occhi degli altri poichè, non comportandoci con naturalezza ed estroversione come fanno loro, tendiamo ad essere facilmente "dimenticati" per così dire. Insomma dopo un pò nessuno più ti cerca o si ricordano raramente di te! Però la verità, in fondo, è che siamo noi stessi a fare di tutto per non essere apprezzati. Non coltivare le amicizie con continuità porta all'inevitabile isolamento. Ciauz Vespa76 |
Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
Penso che sia un tutt'uno...generalmente evitiamo noi per non incorrere in ansia, delusioni, quando poi cerchiamo di farci avanti non siamo sereni in quanto poco abituati e trasmettiamo tensione, malinconia, manifestiamo ed esprimiamo ciò che tutti temono: il non essere solari, la solitudine, l'insicurezza, probabilmente conversando manifestiamo pessimismo. La vita è dura per tutti e tutti cercano di stare vicino a persone energiche che gli facciano dimenticare i guai. Verso di noi ci si comporta come quando passa qualcuno in carrozzina e molti abbassano la testa. Non si vuole pensare che la vita è tosta. A volte guardo i cartelloni pubblicitari..sorrisi,sorrisi,sorrisi ovunque questo vogliono le persone che anche gli altri partecipino alla farsa che la vita è bella.
Generalmente le persone mi hanno capita quando hanno dovuto affrontare momenti difficili dicendomi:"Ora capisco cosa provavi!" |
Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
Non ho molta esperienza di chat perché non riesco ad entrarci ^^ però magari si cercano persone con determinate caratteristiche che però non accettano i mezzi fobici. Tipo se io sono potenzialmente un tipo da discoteca, sulle chat vado a cercarmi quelli più alla mano, caciaroni...però loro si scocciano di noi tranquilli.
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Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
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Ma insomma che dobbiamo fare? Comunque ti muovi non va bene: se sei evitante, si allontanano perchè appari poco interessato. Se fai vedere di essere interessato ti bollano subito come appiccicoso...bhò...???? Non sò voi ma io la gente proprio non la capisco...(per non parlare delle ragazze...). Secondo me non è cosa...meglio lasciarli stare...e poi faccio troppa fatica a capire le persone ormai...ogni volta che devo rispondere ad una domanda mi sembra di dover risolvere un'equazione di matematica...ufff....che faticaccia! meglio soli anche se ci si deprime piuttosto che faticare ogni volta (e io sto faticando tantissimo per riuscire ad avere non dico una ragazza, ma ALMENO UNO STRACCIO DI AMICO O DI AMICA MA...NULLA...UFF!) Tirando le somme direi che: gli immani sforzi che ho fatto in questi mesi non sono assolutamente corrispondenti ai risultati conseguiti il che sinignifica che: o ho sbagliato qualcosa io (probabile anche se non del tutto giustificabile, data la natura evitante che non si può mai cambiare totalmente del tutto in una persona) OPPURE NON SONO FATTO PER STARE IN MEZZO AGLI ALTRI. Anche perchè poi mi è venuto un altro pensiero: se sono riuscito a sopravvivere per 28 anni senza nessuno accanto, perchè dovrei farmi degli amici. Io soffro non perchè non ho amici o una ragazza, MA PERCHE' LA SOCIETA' MI SPINGE A CERCARMELI E MI OBBLIGA INCONSCIAMENTE A CREDERE CHE SARO' FELICE E A POSTO SOLTANTO SE AVRO' TANTI AMICI E TANTE RAGAZZE (ma questo è profondamente sbagliato...perchè ognuno è fatto in un modo). Io tutto sommato sto bene così...quelle (poche) volte che soffro è perchè invidio la vita degli altri ma questa invidia non nasce da me, ma dal sistema che vuole costringermi a essere omologato e uguale agli altri. Ma io non sono uguale agli altri, solo adesso l'ho capito per fortuna (meglio tardi che mai). Io credo che ognuno debba seguire il proprio istinto: cioè voglio dire: se non mi sento di essere socievole e simpatico perchè mai dovrei cercare di esserlo a tutti i costi solo per guadagnare qualche feedbak positivo (che tra le altre cose nn arriva mai)? eccetera eccetera... Se io nn mi sento di fare una cosa (tipo avere amici o avere una ragazza; infatti ogni volta che ci provo mi sembra una forzatura) PERCHE' MAI DEVO FARE CIO' CHE NON MI SENTO DI FARE? |
Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
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Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
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Anche io ho (soprav)vissuto per 34 anni...ma soffro di solitudine come il primo giorno. ciauz Vespa76 |
Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
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Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
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Poi certo invidio molto le persone che non sono sole... ciauz Vespa76 |
Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
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Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
Credo anche io che sia un mix di entrambe le cose.
Se in un gruppo di persone si parla o ci si interessa di avere la ragazza, provarci con qualche ragazza coi relativi intrallazzi, i locali che si è girato, le vacanze ecc noi cosa abbiamo da dire? E' ovvio sentirsi estranei nella maggior parte delle situazioni e non venir coinvolti più di tanto, questo fa si che ci si senta ancora più esclusi o quantomeno sopportati e così via in un circolo vizioso. Sinceramente credo che anche io se avessi avuto un altro carattere , estroverso , con ragazze al fianco ecc, uno come me non lo avrei filato più di tanto. |
Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
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Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
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Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
Io faccio la finta estroversa, cerco di attirare l'attenzione ma sono sola lo stesso.. che cavolo centra l'estroversione... Il mondo è quasi tutto insensibile cari miei e non pensate che qua dentro siamo tutti/e sensibili. Aprite gli occhi
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Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
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Io ultimamente ho preso l'abitudine quando ho un pensiero per la testa di metterlo per iscritto.Rileggendo quello che scrivo qui e su quella sorta di diario mi sparisce ogni dubbio,capisco perchè vengo evitato.Ma chi la vuole la compagnia di uno che quando viene salutato con un "Buongiorno" risponde "Mica tanto" ? Immagino che la mia compagnia sia paragonabile ad un funerale,ci si va controvoglia e solo se è inevitabile. |
Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
se siamo fobici ad avitare siamo sia noi che gli altri, poiché costoro sono i primi a parcepire la nostra tendenza ad evitare contatti (anche se stiamo tentando di fare l'opposto) e di conseguenza evitano a loro volta la nostra compagnia (nel senso che smettono o non iniziano affatto a cercarla)
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Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
Secondo me i nostri disturbi ci cacciano in una specie di circolo vizioso. Mi viene in mente un dialogo nell'episodio "Hollow Pursuits" di "Star Trek: The Next Generation":
- È difficile anche solo stargli accanto: è sempre nervoso - Se tu sapessi che a nessuno piace averti accanto, non saresti sempre nervoso? |
Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
Per me siamo noi in primis a evitare gli altri, poi gli altri reagiscono evitandoci di conseguenza: la responsabilità è soprattutto nostra, è inutile che cerchiamo scuse...
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Re: Siamo noi che evitiamo o sono gli altri che ci evitano?
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