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demos79 24-04-2010 12:30

Ritorno alla Vita
 
Buongiorno a tutti,
io sto bene.
Dopo due decenni di sofferenze adesso sto bene.
Dopo l'isolamento totale, la depressione più infame, le bugie, i tentativi di suicidio seri...adesso vivo.
Lo faccio senza il supporto di farmaci, che in passato mi sono stati d'aiuto.
Lo faccio dopo un periodo di psicanalisi junghiana....
Lo faccio perchè ho dei progetti, c'è gente intorno che mi vuol bene e che non voglio veder soffrire di nuovo per causa mia.
Lo faccio perchè ho riscoperto il piacere della vita e le emozioni belle e brutte, e le bufere e le ricadute e le risalite.
So che non sarà facile, ma è dovere di ognuno di noi amarsi un pò.
Se volete contattarmi, son pronto a raccontare la mia esperienza e accogliervi come amici. Su FB son Demetrio Pellicano

animanera71 24-04-2010 12:37

Re: Ritorno alla Vita
 
Eh, ventanni sono tanti passati cosi... troppi!
Sono contento che tu ce l'abbia fatta!!!! ^_^

Andrea8888 24-04-2010 12:42

Re: Ritorno alla Vita
 
Contentissimo per te...vent'anni sono veramente tanti! Non credo nessuno contesterà la tua esperienza :)...

FobicJoe 24-04-2010 12:53

Re: Ritorno alla Vita
 
una storia a lieto fine 2!!!

uffolo 24-04-2010 15:59

Re: Ritorno alla Vita
 
Felice di leggere testimonianze come la tua.
Se ti va perchè non scrivi qui com'è andato il tutto? :)

giallorossonellanima 24-04-2010 16:01

Re: Ritorno alla Vita
 
uffolo ha ragione...scrivi qui cosi tutti possono rifarsi alla tua esperienza :)

kocis666 24-04-2010 18:58

Re: Ritorno alla Vita
 
ciao, quindi il miracolo è l'analisi junghiana ?

aisljng 24-04-2010 19:12

Re: Ritorno alla Vita
 
complimenti, sono molto contenta per te :)

clanghetto 24-04-2010 19:15

Re: Ritorno alla Vita
 
Complimenti!!!!!!!!!!!!!

E' sempre un piacere leggere queste storie a lieto fine ;D danno speranza a tutti tranne ai più ciechi.

CIAUZ!!!!!!!!!!!!!!

demos79 25-04-2010 12:16

Re: Ritorno alla Vita
 
La mia esperienza?
Bhè...francamente è difficile raccontarsi in un forum. Credo che la vita di ognuno di noi, quindi anche voi che leggete, è un universo a se stante, e in quanto tale, a mio modesto avviso, affascinante.
I miei problemi sono iniziati già durante l'infanzia. La morte di mio padre quando avevo 4 anni probabilmente mi ha segnato. Avevo paura, sì ricordo che da bambino avevo paura di ogni cosa. Tant'è che ho dormito nel lettone con mamma fino all'età di 16 anni.
A scuola non ci volevo andare, avevo paura della maestra, degli altri bambini. Una paura ancestrale, stupida, assurda poichè irrazionale agli occhi di un adulto. Ma da bambino anche le cose più assurde appaiono possibili.
Alle elementari quando entravo in classe vomitavo, alle 8,35 esatte. Già la bidella era pronta con paletta e segatura fuori dalla porta.
Ero chiuso, affatto allegro.
Non avevo amici...nè li volevo, anzi. Alla larga.
Volevo il mio mondo protetto e sicuro.
Poi son cresciuto, le paure si sono piano piano trasformate. Anzichè paura dei mostri, avevo paura di esser abbandonato dalla mia famiglia. Come dire, le paure diventavano razionali ma allo stesso tempo, deleterie e fastidiose.
Così durante gli anni di liceo...introverso, timido, infelice. Ricordo che una volta scrissi un tema...non ricordo la traccia, fatto sta che io parlai della "angoscia".
E la descrissi in maniera così efficace, anche atteraverso metafore e riflessioni, che l'insegnante di italiano mi diede 8 ma volle parlare con mia madre, poichè avvertiva l'esistenza di un disagio. Non so cosa venne fuori da quel colloquio, mia madre non mi disse mai nulla.
Dopo vennero gli anni di università. Ovviamente pochissimi amici, giusto per uscire il sabato...ma ogni qualvolta si avvicinava il week end stavo male, avvertivo disagi fisici, tipo mal di pancia etc.etc.
Mi son buttato sui libri.Mi son laureato nei tempi. Tante furono le congratulazioni da parte dei professori, che mi chiedevano di far la tesi con loro. Io non avvertivo affatto soffisfazione per i complimenti. Anzi estremo disagio. E quando mi venivano fatti complimenti pensavo tra me e me " mo questo che cazz vuole"....
Insomma una volta laureato ho avuto il crollo definitivo. Non c'erano più i libri a distrarmi...fuori c'era la vita e io non la volevo.
Son caduto in uno stato di totale insoddisfazione, non avevo voglia di far più nulla, nessun entusiasmo, nessun progetto...volevo spegnermi come una candela.
E l'ansia mi pervadeva, giorno e notte....L'angoscia appartentemente immotivata mi faceva vedere e pensare cose autodistruttive.
Venne la volta degli "specialisti". Depressione maggiore, distimia, disturbo bipolare, stato misto, psicosi....insomma nessuna diagnosi certa. Solo farmaci come fossero caramelle...Tanti tanti farmaci. Tali da creare dipendenza e assuefazione (benzo). Volevo essere malato a tutti i costi. Auspicavo che le analisi cliniche mostrassero chessò una malattia incurabile....
E allora decisi di intraprendere un percorso di psicanalisi per conoscermi meglio e vedere un pò se aveva senso continuare a respirare o aspirare a divenir cenere, il nulla eterno.
Furono anni difficilissimi. Il primo in particolare...tutte le schifezze che facevano parte del mio mondo vennero a galla....Quelle stesse schifezze che in realtà non sono tali...sono segni distintivi di ognuno di noi. Sono gli elementi che ci caratterizzano e ci qualificano. Sta a noi accettarle e vedere i limiti che abbiamo non come ragione di sofferenza ma come motivo per valorizzare le qualità che sicuramente ognuno di noi ha...sta a noi scoprirle.
Poi ho detto basta ai farmaci, basta alla "cronicizzazione" di una condizione che in realtà siamo noi a volerla cronicizzare.
Insomma pian piano ho iniziato a vivere. A guardare fuori dalla finestra con la voglia di affrontare il mondo, non a muso duro ma con entusiasmo e estrema curiosità. A farmi conoscere ed eventualmente apprezzare, anche con le critiche anche con gli sguardi della gente che in me non vede nulla di buono. E chissenefrega!!!!!
Io vivo e sono moderatamente soddisfatto. Le cicatrici non se ne vanno. Ma servono. Servono per ricordarmi chi ero, in che abisso ero caduto. E spero di non ricaderci più. Sono fiducioso
Voi potete vivere come ho fatto io!!!E' necessaria grinta e determinazione e soprattutto scacciare dalla mente il pensiero che "nulla può cambiare" che siete "fatti così"...
Naaaaa......toglietevelo dalla mente, amici miei!!!!!!!!!!!!

Andrea8888 27-04-2010 15:28

Re: Ritorno alla Vita
 
leggere questo post mi ha fatto bene(e pure un pò commuovere) speriamo in bene demos ;)

Dasil 27-04-2010 15:42

Re: Ritorno alla Vita
 
Quote:

Originariamente inviata da demos79 (Messaggio 329268)
E' necessaria grinta e determinazione e soprattutto scacciare dalla mente il pensiero che "nulla può cambiare" che siete "fatti così"...

Appunto.....this is the problem (cit.)....

perla nera 27-04-2010 18:49

Re: Ritorno alla Vita
 
Quote:

Originariamente inviata da Dasil37 (Messaggio 330705)
Appunto.....this is the problem (cit.)....

quoto:sad:

Sentry 27-04-2010 18:58

Re: Ritorno alla Vita
 
Non è che ti andrebbe di dire come sei uscito dall'isolamento? Intendo, all'atto pratico, come ti sei ricostruito una vita sociale.


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