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Dado 09-04-2010 21:44

I miei disagi
 
Quella che sto per raccontarvi non è una grande autobiografia, ma sono solo alcune cose che ultimamente ho riscontrato e che mi hanno portato ad iscrivermi qui.

- Prima non mi ritenevo un grande timidone. Questo anno la sensazione è aumentata notevolmente perchè vedendo gente bocciata nella mia classe che compie 18 anni mi ha portato a pensare di non essere pronto per un traguardo simile.

L'apice della mia timidezza è stata raggiunta in oratorio. C'era una festa organizzata dagli animatori e io ero arrivato vicino al campo da calcio dell'oratorio, quando un'animatrice mi saluta e io mi sento a disagio. Vedevo tanta gente attorno tutte felici, mentre io ero solo come un cane. Risultato: vado in una stanzetta a piangere come un idiota.

Ultimamente ho anche paura di camminare tra la gente. Ho troppa paura di essere deriso.

- Ho parecchia difficoltà ad aprirmi perché ho paura di dire cose poco simpatiche. I miei compagni di classe sono diversi da me e io non mi sento a mio agio.

-Ho pochi amici. E nessuno lo vedo regolarmente. Non riesco a stringere forti amicizie. E' deprimente rimanere così soli a 16 anni. Vedo gli animatori della mia età vivere la vita in modo molto diverso, mentre io non ho uno straccio di amico.

Questo per ora è tutto. Penso però di continuare prossimamente, magari approfittando di questo topic per usarlo come valvola di sfogo.

FobicJoe 09-04-2010 22:06

Re: I miei disagi
 
cerca di non chiuderti in te stesso o peggiorerai

clanghetto 09-04-2010 22:12

Re: I miei disagi
 
Fai bene a sfogarti ^^

Cmq a 16 anni anche io ero così e avevo un amico che vedevo regolarmente e poi sempre di meno fino alla rottura completa (per colpa mia). Certo non ho pianto mai per questa mia situazione ma sono stato sempre un tipo leggermente freddo...

Labocania 09-04-2010 22:46

Re: I miei disagi
 
Quote:

Originariamente inviata da Dado (Messaggio 317048)
Quella che sto per raccontarvi non è una grande autobiografia, ma sono solo alcune cose che ultimamente ho riscontrato e che mi hanno portato ad iscrivermi qui.

- Prima non mi ritenevo un grande timidone. Questo anno la sensazione è aumentata notevolmente perchè vedendo gente bocciata nella mia classe che compie 18 anni mi ha portato a pensare di non essere pronto per un traguardo simile.

L'apice della mia timidezza è stata raggiunta in oratorio. C'era una festa organizzata dagli animatori e io ero arrivato vicino al campo da calcio dell'oratorio, quando un'animatrice mi saluta e io mi sento a disagio. Vedevo tanta gente attorno tutte felici, mentre io ero solo come un cane. Risultato: vado in una stanzetta a piangere come un idiota.

Ultimamente ho anche paura di camminare tra la gente. Ho troppa paura di essere deriso.

- Ho parecchia difficoltà ad aprirmi perché ho paura di dire cose poco simpatiche. I miei compagni di classe sono diversi da me e io non mi sento a mio agio.

-Ho pochi amici. E nessuno lo vedo regolarmente. Non riesco a stringere forti amicizie. E' deprimente rimanere così soli a 16 anni. Vedo gli animatori della mia età vivere la vita in modo molto diverso, mentre io non ho uno straccio di amico.

Questo per ora è tutto. Penso però di continuare prossimamente, magari approfittando di questo topic per usarlo come valvola di sfogo.

Come ti capisco! Anche io conosco bene il disagio che si prova alle feste degli animatori in oratorio!!!
Il traguardo dei 18 anni giustamente fa paura perché non tutti maturano con così in fretta.
A 16 anni può ancora succedere qualcosa che possa render meno triste la tua vita, aspetta i 20 anni per disperare!

Shinji76 09-04-2010 22:59

Re: I miei disagi
 
Oddio ed io che dovrei dire che mi trovo quasi nella stessa situazione? solo che io ho 34 anni! Mai avuto una ragazza, gli amici che ho si contano sulle dita di una mano...quindi non disperare, puoi ancora uscirne!

U'megghje 09-04-2010 23:12

Re: I miei disagi
 
Io ho 18 anni. Non esco con degli amici dallo scorso Luglio. Dopo tanto penare sono riuscito a raggiungere un equilibrio di massima con i miei compagni di classe, ossia l'emarginazione in cambio della tranquillità. Mi si è occlusa anche la possibilità di amicarmi qualcuno dato che intorno a me c'è molta gente che sputa sul mio cadavere difatto impendondi di realizzare nuove amicizia per il solo fatto che non ho accettato di essere insultato da loro e ho protestato. Da solo contro molte persone.
In più sono una persona che studia molto ma che non va bene a scuola, perchè (presumo) che in una classe dove nn si studia per niente come la mia i professori vogliano ingraziarsi coloro che non fanno niente e quindi mi ritrovo nella condizione di dover fare di più ed ottenere di meno. Il loro metro di giudizio è basato solo su quanto è rispettata la consegna in molti casi.
Sono molto introverso, già a 11 facevo pensieri molto profondi e non potevo essere ascoltato da nessuno. Passavo la mia vita in camera mia a pensare, adesso ho perso quella profondità di pensiero, non perchè mi sia disinibito nei confronti degli altri ma perchè sono stanco. Davvero stanco di una vita così deprimente. Di dove sei Dado ??

Labocania 10-04-2010 01:17

Re: I miei disagi
 
Quote:

Originariamente inviata da U'megghje (Messaggio 317111)
Io ho 18 anni. Non esco con degli amici dallo scorso Luglio. Dopo tanto penare sono riuscito a raggiungere un equilibrio di massima con i miei compagni di classe, ossia l'emarginazione in cambio della tranquillità. Mi si è occlusa anche la possibilità di amicarmi qualcuno dato che intorno a me c'è molta gente che sputa sul mio cadavere difatto impendondi di realizzare nuove amicizia per il solo fatto che non ho accettato di essere insultato da loro e ho protestato. Da solo contro molte persone.
In più sono una persona che studia molto ma che non va bene a scuola, perchè (presumo) che in una classe dove nn si studia per niente come la mia i professori vogliano ingraziarsi coloro che non fanno niente e quindi mi ritrovo nella condizione di dover fare di più ed ottenere di meno. Il loro metro di giudizio è basato solo su quanto è rispettata la consegna in molti casi.
Sono molto introverso, già a 11 facevo pensieri molto profondi e non potevo essere ascoltato da nessuno. Passavo la mia vita in camera mia a pensare, adesso ho perso quella profondità di pensiero, non perchè mi sia disinibito nei confronti degli altri ma perchè sono stanco. Davvero stanco di una vita così deprimente. Di dove sei Dado ??

Iniziare a pensare durante l'infanzia è ben brutto! Ogni anno che passa porta novità che si tramutano in mestizia davvero opprimente per chi non ha un amico con cui poter condividere questo peso.

Death 10-04-2010 01:19

Re: I miei disagi
 
Poveretto, anche tu diventerai come noi, allora.
Solitudine, voglia di morte, angoscia perenne.
E' disgustoso non avere la forza di farsi fuori.

stupido 10-04-2010 01:55

Re: I miei disagi
 
la verità è che siamo delle merde. si è cosi cari colleghi. piu si cerca di trovare un uscita da questo schifo e piu la paura diventa forte. è dura vedere la tua vita andare aputtane e non poter fare niente per migliorarla. ma cosa cazzo possiamo fare? se quando in una situazione del cazzo proviamop paura? solo al vederre altre persone provare un senso di paura che ti prende lo stomaco? nn è normale. provare la sensazione di morire solo quando hai di fronte qualcuno. ma forse la nostra paura parte dal fatto che noi nn abbiamo voglia di fare un cazzo. nn vogliamo cambiare. nn crediamo in noi stessi non ci conosciamo. nn crediamo a quanto possiamo fare. troppo occupati a pensare stronzate.
dado ti auguro di trovare qualche amico a 16 anni perchè io quell età l ho buttata via nn fare lo stesso.

FobicJoe 10-04-2010 02:01

Re: I miei disagi
 
Quote:

Originariamente inviata da stupido (Messaggio 317311)
ma cosa cazzo possiamo fare?

reagire!!!

giallorossonellanima 10-04-2010 02:28

Re: I miei disagi
 
Quote:

Originariamente inviata da FobicJoe (Messaggio 317320)
reagire!!!

estroversoni a noi? :D
apparte gli scherzi, continua...mo cosi :)

FobicJoe 10-04-2010 13:02

Re: I miei disagi
 
con ingegno ovviamente, non dilettanti allo sbaraglio, se no si prendon solo batoste e si regredisce e basta

luca24 10-04-2010 14:51

Re: I miei disagi
 
Quote:

Originariamente inviata da Shinji76 (Messaggio 317105)
Oddio ed io che dovrei dire che mi trovo quasi nella stessa situazione? solo che io ho 34 anni! Mai avuto una ragazza, gli amici che ho si contano sulle dita di una mano...quindi non disperare, puoi ancora uscirne!

O puoi arrivare a 34 anni e rimanere nella stessa situazione.

Antonio90 10-04-2010 15:16

Re: I miei disagi
 
Quote:

Originariamente inviata da Dado (Messaggio 317048)
Quella che sto per raccontarvi non è una grande autobiografia, ma sono solo alcune cose che ultimamente ho riscontrato e che mi hanno portato ad iscrivermi qui.

- Prima non mi ritenevo un grande timidone. Questo anno la sensazione è aumentata notevolmente perchè vedendo gente bocciata nella mia classe che compie 18 anni mi ha portato a pensare di non essere pronto per un traguardo simile.

L'apice della mia timidezza è stata raggiunta in oratorio. C'era una festa organizzata dagli animatori e io ero arrivato vicino al campo da calcio dell'oratorio, quando un'animatrice mi saluta e io mi sento a disagio. Vedevo tanta gente attorno tutte felici, mentre io ero solo come un cane. Risultato: vado in una stanzetta a piangere come un idiota.

Ultimamente ho anche paura di camminare tra la gente. Ho troppa paura di essere deriso.

- Ho parecchia difficoltà ad aprirmi perché ho paura di dire cose poco simpatiche. I miei compagni di classe sono diversi da me e io non mi sento a mio agio.

-Ho pochi amici. E nessuno lo vedo regolarmente. Non riesco a stringere forti amicizie. E' deprimente rimanere così soli a 16 anni. Vedo gli animatori della mia età vivere la vita in modo molto diverso, mentre io non ho uno straccio di amico.

Questo per ora è tutto. Penso però di continuare prossimamente, magari approfittando di questo topic per usarlo come valvola di sfogo.

Io ti consiglio di tenerti stretti i pochi amici, anche controvoglia. Io ho fatto un periodo dove avevo amici del piff.. per non dire volgarità, ma non rompendo i rapporti sono stato "ricompensato" in un certo senso. Nel senso che da lì sono capitate occasioni per farmene di nuovi.

Perchè nel momento in cui rompi tutti i rapporti, non c'è una strada di ritorno per chi è troppo introverso. E' brutto da dire ma bisogna resistere: quando frequentavo la compagnia di amici che non mi piaceva per niente molto tempo fa, facevo in modo di sopportare il tutto. Ho provato anche ad adattarmi al gruppo, un pò ha funzionato, ma non tantissimo purtroppo.

Cmq resistendo ho consciuto qualche altra persona, e adesso ho cambiato totalmente gruppo di amici, sono pochi ma buoni e ci vado parecchio d'accordo anche se ci ho messo un pò ad aprirmi almeno con loro.

perla nera 10-04-2010 16:23

Re: I miei disagi
 
come ti capisco,è brutto sentirsi cosi

stupido 10-04-2010 16:25

Re: I miei disagi
 
Quote:

Originariamente inviata da Antonio90 (Messaggio 317637)

Perchè nel momento in cui rompi tutti i rapporti, non c'è una strada di ritorno per chi è troppo introverso. .

assolutamente

stupido 10-04-2010 16:25

Re: I miei disagi
 
Quote:

Originariamente inviata da Antonio90 (Messaggio 317637)

nel momento in cui rompi tutti i rapporti, non c'è una strada di ritorno per chi è troppo introverso. .

assolutamente

U'megghje 10-04-2010 19:19

Re: I miei disagi
 
Quote:

ma forse la nostra paura parte dal fatto che noi nn abbiamo voglia di fare un cazzo. nn vogliamo cambiare. nn crediamo in noi stessi non ci conosciamo. nn crediamo a quanto possiamo fare. troppo occupati a pensare stronzate.
dado ti auguro di trovare qualche amico a 16 anni perchè io quell età l ho buttata via nn fare lo stesso.
Io ho provato moltissime volte a cambiare, a combattere, ma sempre con risultati annichilenti. Da un po di tempo ho raggiunto una certa tranquillità dovuta al fatto che ho lasciato da parte ogni velleità di rivalsa, e ho solo 18 anni non ancora compiuti. Io ti consiglio di provare ma se non ce la fai non persistere oltre le tue capacità.

maralgiu 10-04-2010 21:20

Re: I miei disagi
 
Dado, se cominci ad aver paura a stare tra la gente, ti consiglio di andare da un psicologo cognitivo-comportamentista. Ai solo 16 anni, puoi uscirne fuori. Ma sappi che se da parte tua non c'è volontà e determinazione, non andrai da nessuna parte.
Quando avevo qualche anno in meno di te, per strada, avevo persino paura di passare vicino ad una donna anche se non l'avevo mai vista. Anch'io all'epoca non avevo amici. Ero solo un ragazzino ma decisi di reagire e lo feci da solo, e cominciai proprio dalle donne, a passarle vicino, all'inizio voltando lo sguardo altrove come per fare l'indifferente, mi resi conto che ce la facevo e così cominciai anche a guardarle in volto e mi resi conto che non era una tragedia. Qualche anno dopo feci la mia prima conquista femminile, avevo vinto contro le paure. A scuola ero taciturno, ma cominciai a dire la mia non solo con i miei compagni di classe ma anche con gli insegnanti, all'inizio ero un po impacciato e dicevo anche qualche scemenza con gli altri che ci ridevano su, ma ero talmente deciso ad affermare me stesso, il mio diritto di essere, che non mi importava di fare qualche brutta figura. Oggi sono una persona dotata di grande dialettica, è molto difficile mettermi sotto e non ho problemi a relazionarmi con gli altri. Se ce l'ho fatta io, lo puoi fare anche tu perché non sono Dio, e non sono neanche Merlino, né sono il genio del secolo, ma una persona come tante, come te.
Le capacità nel fare le cose si acquisiscono con l'esperienza, con l'esercizio e con la volontà. Non si nasce timidi, non si nasce fobici, non si nasce cretini, non si nasce ebetici e non si nasce paurosi, ci si diventa per via delle circostanze della vita, ma si può anche diventare altro, cambiare.
Quando sei per strada ricorda che la gente non cammina per le via della città per guardare te ma per fare le cose loro e pensano ai loro problemi e alle loro situazioni, perciò non rideranno di te, hanno ben altro a cui pensare.
Hai paura ad aprire bocca perché temi di dire scemenze? Ma se tieni la bocca chiusa non imparerai mai a non dire sciocchezze. Hai mai sentito quel detto: sbagliando s'impara? E' proprio così, nella vita si impara dai propri errori, non pensare solo al tuo presente ma anche a ciò che vuoi diventare ed essere.
Sbagliare è un tuo diritto, essere te stesso è un tuo diritto, anche arrossire è un tuo diritto, passeggiare per strada è un tuo diritto.
Se quel tuo compagno di classe è un ripetente non è certo colpa tua, non sta scritto da nessuna parte che se lui è un ripetente lo devi diventare anche tu, non tutti vengono bocciati, anzi la maggioranza viene promossa. Non guardare negli altri il tuo futuro perché non ce lo puoi trovare. Ognuno è un unicum al mondo, di te ci sei solo tu al mondo come di me ci sono solo io, come di FobicJoe ce n'è uno solo e così via, perciò non fare paralleli perché non ha senso.

Dado 10-04-2010 21:54

Re: I miei disagi
 
Prima di tutto ringrazio per i commenti e per gli incoraggiamenti. Ora procedo a rispondere ai post.

Quote:

Originariamente inviata da maralgiu (Messaggio 317909)
A scuola ero taciturno, ma cominciai a dire la mia non solo con i miei compagni di classe ma anche con gli insegnanti, all'inizio ero un po impacciato e dicevo anche qualche scemenza con gli altri che ci ridevano su, ma ero talmente deciso ad affermare me stesso, il mio diritto di essere, che non mi importava di fare qualche brutta figura.

Io con i prof riesco a parlarci, ma con i miei compagni di classe no. I motivi sono due:

1) L'ambiente in cui mi trovo non è dei migliori. Anche se non sono rappresentante alla fine i prof per ogni cosa si rivolgono a me, e lo stesso vale per i compagni di classe. Così mi sento tante responsabilità addosso e comincio ad innervosirmi perché appena chiedo di fare qualcosa ad un compagno di classe, questi o se la dimentica o la fa male. In questo modo poi mi ritrovo a sembrare un po' aggressivo ( non so trovare il termine in italiano, ma in inglese molti mi definirebbero bossy) perchè i ragazzi mi deludono e penso che tale atteggiamento li allontani.

2)Nei giorni in cui invece non sono nervoso... beh, provo a parlare, ci mancherebbe, però molte volte rimango in silenzio perché sento di non aver nulla in comune con i miei compagni di classe. A volte trovo i loro discorsi banali:ho sentito parlare un gruppo per un giorno intero di una pubblicità ( quella del Suv, dove c'è un gruppo musicale che canta). Non che i miei discorsi siano poi migliori eh, ma spesso i loro argomenti non mi piacciono.

In realtà comunque dovrei provare a parlare, perché ho sempre la sensazione che i miei compagni di classe non siano così male. E' solo che riescono a nascondere le loro sofferenze meglio di me: la gita a Roma ha dato a me abbastanza prove per capirlo. L'incapacità di trattenere un discorso comunque resta.

La cosa comunque è strana, perché riesco a parlare normalmente con una ragazza a cui salterei addosso ( se facesse minimi apprezzamenti verso il sottoscritto) anche per mezz'ora buona ( e senza arrossamenti o impedimenti vari) , mentre con quasi tutti i membri della classe non riesco a raggiungere neanche i 10 minuti.

Ad ogni modo, per questa estate ho deciso di aggregarmi al gruppo di un mio compagno di classe che mi ha proposto di persona se volessi fare l'animatore con lui in un oratorio. Non so se definirlo amico, ma penso di dover cogliere la palla al balzo ed allontanarmi dalla mia attuale compagnia di animatori. Con il compagno di classe ho buoni rapporti e quindi non vedo perchè rifiutare la proposta. Sia mai che non mi diverta xD.


Quote:

Originariamente inviata da Antonio90 (Messaggio 317909)
Io ti consiglio di tenerti stretti i pochi amici, anche controvoglia. Io ho fatto un periodo dove avevo amici del piff.. per non dire volgarità, ma non rompendo i rapporti sono stato "ricompensato" in un certo senso. Nel senso che da lì sono capitate occasioni per farmene di nuovi.

Il problema principale è che la maggior parte degli amici che possiedo sono aggregati in compagnie i cui membri sono gente che mi sta parecchio antipatica. Purtroppo non sempre puoi avere tutti gli amici che ti stanno simpatici in una compagnia.


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