Originariamente inviata da A_Bittersweet_Life_83
(Messaggio 309969)
Io non ci metterei la mano sul fuoco. Anzi... Ti spiego.
Ciò può anche essere considerato un bene perché me ne andrò lasciando un buon ricordo, visto che per la prima volta in questa miserabile esistenza sono riuscito a inserirmi in un ambiente in pochissimissimo tempo (forse anche perché non ci sono miei coetanei che mi possono mettere in difficoltà).
Tornando a questa persona, sono riuscito a sostenere senza alcun problema le conversazioni in pausa pranzo, io e lei da soli, e mi sono offerto di accompagnarla a fare commissioni usciti dal lavoro, e lei ha gradito parecchio.
Sono apparso quello che non sono, una persona simpatica e socievole.
A 26 anni porca puttana mi trovo ad elemosinare un po’ di compagnia femminile (facevo così anche con altre ex colleghe).
Non sono d’accordo con le tua affermazione semplicemente perché le persone come me hanno la grande condanna di “apparire” normali, ma io personalmente ho vissuto 26 anni di nulla totale, trascorsi sui libri e al pc, anzi al pc e sui libri, e mi vergogno profondamente di come sono, e mi sento uno schifo quando sento le altre persone raccontare delle loro esperienze e passioni, dato che le mie più grandi passioni sono... bè... allora... dunque..................................
Questi pochi giorni in presenza di quella splendida donna mi hanno fatto capire che è tutto compromesso (come se non lo sapessi già), che emotivamente sono un bambino, che 26 anni di isolamento sono uno scheletro nell’armadio troppo ingombrante, che basta un semplice e banale gesto di simpatia per farmi "perdere la testa", e che dunque mi attacco in modo quasi morboso alle persone, sicuramente più di quanto loro siano attaccate al sottoscritto (basti pensare a come adoravo le ex colleghe, anche loro belle persone che comunque dopo la fine del mio precedente stage sono scomparse nel nulla), che era meglio quando me ne stavo nel mio mondo, che i miglioramenti fatti non hanno portato da alcuna parte, anzi solo maggiore sofferenza, che persone “messe peggio” di me (più timidi, bloccati, e così via) sono riusciti a combinare qualcosa nella vita a differenza del sottoscritto, e la consapevolezza che non se ne esce da questa triste e patetica recita.
Dunque la mia risposta al quesito del topic è: QUALSIASI COSA AVREMO DA OFFRIRE, NON LO SAPREMO MAI, PERCHE’ NON CI SARA’ DATA LA POSSIBILITA’ DI SCOPRIRLO.
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