A-socialità
 

Non è timidezza, nè timore dei giudizi, nè complessi d'inferiorità, nè anafettività...

E' diverso: è sentire che gli altri son sempre su un'altra onda.
Fare gran fatica a farsi capire e sentirsi stranieri ovunque...mi viene la nausea e desidero solo isolarmi, passeggiare nella città deserta...
Eppure io ne ho bisogno, perché quando comunico con qualcuno le paure diminuiscono e mi sento "qui". e' una sensazione bellissima.
Ma è così difficile mantenere un contatto costante col mondo, che mi sembra di guardare con delle lenti fabbricate in un'altra galassia: il mondo sta implodendo e tutti gli egotismi sono inutili ormai. Sarà che son disadattata, semplicemente.
Non riesco a rassegnarmi all'idea che l'essere umano sia immerso in un'infinita e profonda solitudine, allo stesso modo con cui, nel grembo materno, è avvolto dalla placenta.

Re: A-socialità
 

All in all is all we are.

Re: A-socialità
 

....:baccio: Non -morti.quindi non c'è comunicazione.angeli...in città di tesori...ormai rubati da secoli.....secoli....secoli....la comunicazione parte da noi stessi ....e a volte ci mette anni prima di arrivare in una piccola testolina che capisce.ti consiglio la scrittura.ne morirai felice.:)

Re: A-socialità
 

Quindi...più solitudie nella libertà e più libertà nella solitudine.

Re: A-socialità
 

ci sono persone che proprio non sono fatte per una vita normale, molti di noi sono tra questi
sarà un continuo travaglio a cercare un equilibrio che forse non esiste
e soprattutto cercare qualcosa dalla gente, qualcosa che nessuno potrà mai darci

Re: A-socialità
 

Non capisco il post di aperturà.
Quindi ciò non ha legami con il disturbo evitante di personalità?

Re: A-socialità
 

bellina questa!forse anche a me è capitata la tua stessa sorte......

Re: A-socialità
 

Bel post...in parte mi ci ritrovo.

Re: A-socialità
 

ah "A-socialità" intesa come mancaza di socialità e non come " A socialità" dialetto romanesco...ora ho capito

Re: A-socialità
 

Anch'io sono così. Ho sempre detto che il mio isolamento è stato dovuto non a timidezza ma al fatto che ho un modo di pensare incompatibile con la maggiorparte della gente.
Cmq prima a me un' po di timidezza la provocava, appunto per il fatto di essere diverso dagli altri. Ad esempio il fatto di non trovare niente di comico in ciò per cui la gente ride normalmente, o di essere attratto alle cose "oscure e malvagie" mi ha sempre creato disagio e difficoltà di integrazione