Veri socialfobici contiamoci!!!
 

Sono convinto che molta gente che frequenta questo forum non soffre di fobia sociale ma ha solo problemi di timidezza o è un pò sfigato con le ragazze\i o attraversa solo un periodo buio...mi piacerebbe sapere chi è realmente affetto da fobia sociale, ovvero coloro che hanno la malattia diagnosticata da un medico e sono in cura o lo sono stati.

Incomincio Io...si sono un vero socialfobico, con diagnosi medica e attualmente in cura da uno psicoterapeuta

Io ho votato no perche immagino il FS come quella persona che non ce la fà ad andare al supermercato, in un negozio, a mangiare in pubblico.
Pero vogliosognare ho letto la tua biografia e sembra una copia quasi esatta della mia.

uscivo con amici, ho trovato una ragazza e ho tagliato tutti i ponti con loro, mi sono lasciato e mi sono ritrovato senza ragazza e amici e vita sociale 0,sembrerebbe normale se non fosse che è cosi da 4 anni e mezzo.

Non sono mai andato da uno psicologo e non ci voglio andare e tantomeno voglio prendere farmaci, non sono fobico?non lo so....

Comunque che rapporto hai con i tuoi vecchi amici? che ti dicono quando li vedi? se li vedi.....per caso.

Guarda io sono un salutista e i farmaci se posso li evito...pensa che difficile scelta è stata quella di prendere degli psicofarmaci...ma ora sto molto meglio e anche se qualche piccolo effetto collaterale c'è...ne vale cmq la pena...naturalmente spero di poter interrompere l'assunzione il più presto possibile....

Con i miei amici d'infanzia non ho più rapporti, nonostante abitiamo tutti nello stesso paesino non li vedo mai...si sono tutti sposati precocemente e alcuni hanno già dei figli....facciamo vite molto diverse...con gli amici che ho conosciuto durante il periodo in cui lavoravo sto cercando di riallacciare i rapporti ogni tanto li vedo e le cose poco a poco migliorano vedremo....voglio sfruttare al massimo questo periodo di benessere....cmq io non avevo detto a nessuno della mia malattia e sai come succedono queste cose ti isoli rifiuti i loro inviti, non ti fai più sentire....se sono veri amici per un pò ti cercano ma alla fine cmq anche loro si stancano e non si fanno più sentire...non ho nessun risentimento verso di loro mi sarei comportato così anchio...ho solo dei rimpianti sulle scelte fatte in passato (tipo aver abbandonato gli amici per la ragazza).

Non hai rapporti ma in un paesino è impossbiile non incotnrare qualcuno per lunghissimo tempo a meno che non fai una vita da eremita come me ma da quanto ho capito ti capita di uscire.
Ma che effetto fanno gli psicofarmaci? a me penso che non siano di aiuto perche io evito le situazioni d'ansia quindi non possono aiutarmi,mi sono chiuso nel mio mondo e non possono tirarmi fuori quando forse ne usciro mi potrenno essere d'aiuto.
Da quanto ho capito abbiamo circa la stessa età (io ne ho 26)
Dei miei amici solo uno si è sposato gli altri continuano auscire in comitiva anche se buona parte sono fidanzati.La mia fobia piu grande è incontrare loro,uscire in pubblico in locali dove non ho mai messo piede non mi preoccupa ma il problema sono loro anche se non mi hanno fatto niente, il vero problema sono io che non mi faccio vedere da anni.


Non mi sento sfigato, anzi mi sento il contrario.

...

Chi ha votato si :?: :?:

Be ovviamente ci sono stati i periodo bui che anchio facevo l'eremita poi ne periodi in cui stavo meglio, per via dell'università e della morosa era più a Milano che al mio paese...ora che sto dinuovo bene ed esco più spesso non li ho ancora incontrati come ti dicevo ora fanno una vita molto diversa dalla mia lavorano, sono sposati e hanno figli...cmq se dovessi incontrarli sicuramente non mi nasconderei!!! Anchio la pensavo come te ma ora ho cambiato idea è vero che siamo stati noi ad abbandonarli e ad isolarci, ma se non proviamo a riallacciare i rapporti resteremo sempre nella nostra solitudine, io penso che avere degli amici sia fondamentale per superare la malattia!!!
Per quanto riguarda i farmaci io prendo l'eutimil, gli effetti su di me sono quelli di una maggiro felicità e positività, mi faccio meno problemi ad affrontare le situazioni " a rischio".
Non mi sento sfigato, anzi mi sento il contrario.

In questo forum ho conosciuto tante persone con le mie stesse difficoltà, problemi, pensieri. IL fatto che io soffra di fobia sociale, di timidezza, di idrofobia o di scabbia in fondo mi interessa poco...

guarda a me invece interessa essendo un forum tematico mi piacerebbe sapere chi soffre della mia stessa malattia chi è qui per altri problemi e chi è qui solo per caso...cmq se tu non soffri di fobia sociale non è che sei meno degno di stare qui rispetto ad altri è un forum aperto a tutti e come tale ogni nuovo frequentatore è ben accetto (anche se ora le iscrizioni sono chiuse)...è solo un modo per mettere le cose in chiaro e per conoscerci meglio...non mi sembra nulla di particolare :roll:

Re: Veri socialfobici contiamoci!!!
 

Ciao,
io ho votato sì, soffro di fobia sociale dal 1997. Ho anche il referto del pronto soccorso psichiatrico nel quale mi sono recato nel 2001 per uno "stato d'ansia in fobia sociale". Attualmente mi sto curando con fluoxetina e zyprexa e a settembre dovrei iniziare una terapia comportamentale-cognitiva.
Confermo ciò che hai scritto, ovvero che tanti che credono di avere la fobia sociale in realtà o sono solo timidi oppure hanno dei complessi di inferiorità che li portano ad isolarsi, ma non hanno una vera e propria patologia.

Io mi ritengo un sociofobico, ma non ho votato perché non me l'ha certo spiegato il dottore che lo ero, l'ho scoperto da solo navigando in internet qualche anno fa, riuscendo a dare un nome ai miei disturbi. Anzi, tutti gli psichiatri dai quali sono andato non hanno mai parlato di fobia sociale, se gliene accennavo storcevano il naso, al massimo parlavano di timidezza. Ho perso solo del tempo con loro, non serve a niente andare da specialisti, ancora meno dagli psicologi che non concernano i farmaci nelle loro terapie. Mi piaceva andarci per fare due chiacchiere con qualcuno, era un periodo nel quale non stavo affatto bene ma quando mi sono accorto che stavo perdendo solo tempo, ho voluto fare da solo e ho fatto bene. Mi stavo lasciando cullare un po' troppo dalle voci calme e cullanti dei medici.
E poi non diamoci troppe etichette, qui alla fine abbiamo tutti il problema di socializzare, chi più e chi meno, siamo sulla stessa barca, uno risponde ai topic che lo riguardano e ignora quelli che non lo toccano.
Per esempio, c'è chi non riesce a mangiare in pubblico, chi non riesce a firmare davanti a qualcuno, problemi che per fortuna non ho.
Ma c'è chi non ce la fa come me a fumare una sigaretta in pubblico? Tanto più che sono alcuni anni che ho smesso, forse condizionato da questo.

Come detto prima il FS non si puo etichettare con chiarezza.
Mi sembra di aver capito che qui gente che ha la fobia di fare qualsiasi cosa davanti a altri o in pubblico ce ne sono pochi,gli altri hanno problemi nella vita sociale ma diversi.Questo vuol dire che solo pochi sono veri Fobici o lo sono anche gli altri con caratteristiche piu lievi?

Ma esiste qualcuno che non fa NULLA in pubblico? Che fa la larva in casa 24 ore su 24? Esiste? Spero di no.

hai letto il topic di sasori? come diceva alucard sinteticamente ma chiaramente "Penso che ci siano diversi livelli di fobia sociale. C'è chi ne soffre in maniera più lieve e chi ne è colpito, purtroppo, in forma più grave." Purtroppo sempre di fs si tratta. Io non avevo mai letto di quella "non generalizzata", ma da una parte bene, almeno so di non essere uno sfigato, come qualcuno un po' provocatoriamente ha detto.

Sociofobico certificato.
Facevo l'impiegato ma tra le altre cose non ero più nemmeno in grado di usare il telefono senza avere una crisi di panico, per cui sono stato cacciato.
E' sufficiente ?
Egle

No, però se devo parlare dei miei problemi preferisco farlo con qualcuno che mi possa capire.
D'altronde questa sezione è intitolata "Ansia sociale", o sbaglio?

non necessariamente, però il forum si chiama "fobiasociale"... più "in topic" di così...

Che poi non vuole per forza dire essere SF. Non è che ogni singola difficoltà in campo sociale sia sintomo di FS.
Poi vista la tua "sensibilità", proprio tu parli di ghettizare :roll:

l'ultima neurologa da cui sono andato me l'ha detto chiaro e tondo che soffro di fobia sociale. senza farmaci non sarei capace nemmeno di mangiare in pubblico.

..

Fammi capire una cosa, ma tu che problema hai?

Re: Daccordo
 

timidezza e fobia sociale sono due cose diverse, la timidezza è un tratto del carattere *non* patologico, la fobia sociale è un disturbo d'ansia.
Sapere che ci sono persone che hanno il tuo stesso problema te lo rende un pò più sopportabile, ma certo non si tratta di una soluzione (per la quale ci vogliono farmaci e psicoterapia e non buone compagnie)

Re: Daccordo
 

Nel momento in cui mi è venuta voglia di rivolgermi a professionisti, perchè ho preso coscienza che da solo riesco solo a evitare le situazioni per me critiche, mi sono documentato: leggendo vari siti internet, un libro ed ho scoperto questo forum (che in ogni caso mi sta aiutando in questo cammino sotto vari aspetti). Le alternative sono: non faccio niente continuo così perchè ce la posso fare da solo o perchè a me va bene; l'autoaiuto; rivolgersi come dice Sasori a specialisti.
Chiedo: qualcuno ha provato a fare da solo con l'aiuto di un libro? La mia impressione è che è fatica sprecata, perchè troppo difficile.
Specialisti: non me ne intendo quasi per niente, perciò volevo chiedere che differenza c'è tra psicologi e psichiatri? E tra il percorso con la psicologia "classica" e la terapia comportamentale e cognitiva? Quel poco che so è che la terapia classica mira ad individuare la causa del disagio, mentre la seconda si disinteressa del perchè e insegna metodi per affrontare meglio le situazioni critiche ("evitare di evitare").
Sarei molto grato se mi dite cosa sapete, cosa ne pensate o se avete consigli.

Libri: Li ritengo inutili se uno spera di guarire da una lettura. Al massimo ti dirà delle cose per le quali ad ogni pagina dirai "Sì! Succede anche a me!", poi quando lo finisci sarai al punto da capo. Non ne ho mai letti comunque. Leggetevi comunque i romanzi di Dostoevskij, in romanzi come "Delitto e Castigo", "L'Adolescente" o "Memorie dal Sottosuolo" c'è molta della sua e della nostra angoscia, io mi riconosco molto nei suoi personaggi.

Specialisti: non c'è distinzione tra psichiatri o psicologi, solo che i primi ti curano coi farmaci, i secondi con delle chiacchiere...una cosa in comune però ce l'hanno: la parcella. Se propio volete rivolgervi ad uno specialista, andate in una clinica convenzionata con la mutua, pagherete solo un ticket di 13 euro o giù di lì.
Non ci credo in queste terapie dove con le parole ti dovrebbero far guarire, non mi sono serviti a nulla eccetto capire che da solo posso cavarmela molto meglio.

mah, insomma...
traslasciando molti altri aspetti che porteri citare ma che al "paziente" interessano solo fino a un certo punto, diciamo che un cattivo psichiatra può farti secco o rovinarti la vita e la salute con un bel cocktail di farmaci, un cattivo psicologo potrà fare danni ma non fino a questo punto
Inoltre un buon psichiatra dovrebbe essere anche psicoterapeuta, e non tutti lo sono

Facevo riferimento a quei libri cosiddetti di autoaiuto, che spiegano il problema e soprattutto indicano un percorso di "guarigione". Non ho molta fiducia e non ci voglio nemmeno provare perchè, secondo me, c'è bisogno di un sostegno, non è una cosa da provare da soli.

...io invece ho letto "La timidezza,conoscerla e superarla" di Giuliana Proietti,e'un libro molto interessante ma come qualcuno prima scriveva una volta terminata la lettura e'un po'difficile mettere in pratica almeno tutti in una volta i consigli che offre...forse funzioneranno anche,ma molto gradualmente...e'un libro che principalmente aiuta a riflettere su molte cose che spesso i timidi erroneamente pensano e si offre di trovare soluzioni,nuovi pensieri da fare al posto di quelli negativi...

ankio kome te lho scoperto cercando su internet...cercando quella ke poteva essere una possibile risposta ai miei problemi...e mi sono ritrovata in pieno nelle varie descrizioni, chi ha il problema sa di averlo...cè poko da fare, ki ha il problema del relazionarsi agli altri, la timidezza puo essere una forma minore cmq ne è sempre una parte3 dal mio punto di vista, il problema sono le difficoltà di inserimento in un normale contesto sociale il senso di estraneità, le paure e le fobie collegate a questo, ke possono essere di diversi tipi poi e tutto cio ke questo comporta ...non serve la prescrizione di un medico, anke a me gli psicologi non avevgano detto grankè e mi sono valsi a ben poco...io riesco a firmare anke se talvolta mi trema la mano, ho un timore ingiustificato a parlare in pubblico e a stare in gruppi di persone in modo rilassato non entro quasi mai in banca e quando mi sento osservata non riesco a fare le cose ke normalmente faccio....es. quando portavo la macchina non riuscivo a posteggiare se avevo qualcuno dietro!!!e ora non guido neanke piu' :x

No, è troppo importante la macchina per rinunciarvi, secondo me devi avere pazienza, non so quant'è che hai la patente, all'inizio guidavo male, ho rovinato la macchina perché non sapevo prendere le misure nei posteggi ma ora mi sento molto sicuro di me alla guida, poi non potrebbe essere altrimenti visto che considero la macchina il luogo più sicuro dove stare, ancora di più che la propia casa e poi ti dà un senso di libertà ineguagliabile.
Dammi retta, continua a guidare e troverai la sicurezza!

quoto darkness... non si può rinunciare all'auto...

ed a maggior ragione chi come noi ha tante difficoltà nel rapporto con gli altri, deve sforzarsi di rendersi quanto più indipendente possibile

..

Certo mi riferivo propio a quelli.

se ti può consolare, io a scuola guida mi sono iscritta tre volte, e per due volte non mi sono proprio presentata all'esame... ovviamente ogni volta per la vergogna non mi facevo più vedere e cambiavo scuola, alla terza ormai sapevo guidare così bene che l'istruttore pensava che fossi un genio...

io ti consiglio di andare a iscriverti magari in una scuola lontano da casa, dove non ti conosce nessuno e quindi puoi avere meno paura delle figuracce...
Fatti forza e pensa che con la patente in tasca non dovrai più chiedere passaggi a nessuno, potrai andare dove ti pare in totale autonomia e solitudine... ogni sera prendi un foglio e scrivici sopra a caratteri enormi CE LA DEVO FARE

non vogliamo mica ridurci come donnicciole che non sanno nemmeno guidare, no? tantopiù che timide come siamo non avremmo mai la faccia da culo di certe finte svampite che sbattono le ciglia chiedendo al primo che capita "mi parcheggi la macchina che non sono capace?"... orgoglio e autonomia, ragazze! :wink:

Lilith,a me e'successo ancora peggio,a momenti stavo x rinunciarci gia'quando facevo la teoria...una sera mi squillo'il cellulare durante la lezione,io tanto che mi vergognai xke'mi iniziarono tutti a guardare,risposi a bassissima voce da seduta pensando che mi avrebbero ignorata...invece quel cretino dell'insegnante smette di parlare e richiama quindi l'attenzione di tutti su di me...io con la voce tremolante(era anche mia madre che x sbaglio mi aveva chiamato x sapere dove fosse mia sorella,mi stava aspettando nella saletta fuori)ho dovuto immediatamente chiudere(ovviamente poi quante gliene ho dette a mia madre,anche se sapevo bene che non era colpa sua)...hanno iniziato tutti compreso l'insegnante a sogghignare e c'era anche chi dopo continuava,da dietro si sentiva...pensa che io la sera era sconvolta,non volevo piu'tornarci il giorno dopo,lo raccontai a mia madre e lei mi disse che non c'era niente di male,erano cose che potevano succedere,x una banalita'simile non potevo rinunciare alla patente...

Questo per me è l'esempio di come si possa progredire! Magari non uscirne del tutto ma fare passi avanti che significa migliorare la qualità della vita: crederci e non arrendersi alle prime difficoltà e alle prime sconfitte! Grande Lilith! Non so se ne sarò capace ma è certo c he ci proverò!

beh ho la patente da moltissimi anni ormai e devo dire ke guidavo anke piuttosto benino....ma girare in makkina mi rendeva ansiosa...anke se forse a periodi comunque da quando vivo in un altra città non ho piu l'auto quindi x forza di cose mi sono abituata e ora vado in giro in metropolitana e devo dire ke preferisco anke xkè non tolleravo il traffico e i clacson ....sono molto inglese x questo... adorerei girare in bicicletta invece...anke se in una grande città come roma ai voglia di pedalare.... :)

adoro guidare..mi rilassa stranamente..soprattutto quando son solo, con lo stereo acceso, macinerei chilometri senza nemmeno accorgermene.
Certo, quando son in mezzo al traffico ovviamente poi nn è ke sia la stessa
e piacevole cosa :P

mi hanno diagnosticato il disturbo schizoide di personalità con episodi di psicosi reattiva breve 8O ,più depressione,ritiro sociale,bulimia nervosa e colon irritabile :lol: