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Fritta 06-07-2006 18:47

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Sasori 06-07-2006 21:33

Fammi capire una cosa, ma tu che problema hai?

Sasori 06-07-2006 21:42

Re: Daccordo
 
Quote:

Originariamente inviata da isolafelice
Sono daccordo con Cristina, secondo me si può migliorare solo frequentando persone + aperte e socievoli di noi. Così si può imparare a relazionarsi con gli altri, prendendo esempio da chi è più sicuro, altrimenti frequentando persone timide si rimane nella propria timidezza e chiusura.

timidezza e fobia sociale sono due cose diverse, la timidezza è un tratto del carattere *non* patologico, la fobia sociale è un disturbo d'ansia.
Sapere che ci sono persone che hanno il tuo stesso problema te lo rende un pò più sopportabile, ma certo non si tratta di una soluzione (per la quale ci vogliono farmaci e psicoterapia e non buone compagnie)

pisendlav 06-07-2006 23:28

Re: Daccordo
 
Nel momento in cui mi è venuta voglia di rivolgermi a professionisti, perchè ho preso coscienza che da solo riesco solo a evitare le situazioni per me critiche, mi sono documentato: leggendo vari siti internet, un libro ed ho scoperto questo forum (che in ogni caso mi sta aiutando in questo cammino sotto vari aspetti). Le alternative sono: non faccio niente continuo così perchè ce la posso fare da solo o perchè a me va bene; l'autoaiuto; rivolgersi come dice Sasori a specialisti.
Chiedo: qualcuno ha provato a fare da solo con l'aiuto di un libro? La mia impressione è che è fatica sprecata, perchè troppo difficile.
Specialisti: non me ne intendo quasi per niente, perciò volevo chiedere che differenza c'è tra psicologi e psichiatri? E tra il percorso con la psicologia "classica" e la terapia comportamentale e cognitiva? Quel poco che so è che la terapia classica mira ad individuare la causa del disagio, mentre la seconda si disinteressa del perchè e insegna metodi per affrontare meglio le situazioni critiche ("evitare di evitare").
Sarei molto grato se mi dite cosa sapete, cosa ne pensate o se avete consigli.

darkness 07-07-2006 02:25

Libri: Li ritengo inutili se uno spera di guarire da una lettura. Al massimo ti dirà delle cose per le quali ad ogni pagina dirai "Sì! Succede anche a me!", poi quando lo finisci sarai al punto da capo. Non ne ho mai letti comunque. Leggetevi comunque i romanzi di Dostoevskij, in romanzi come "Delitto e Castigo", "L'Adolescente" o "Memorie dal Sottosuolo" c'è molta della sua e della nostra angoscia, io mi riconosco molto nei suoi personaggi.

Specialisti: non c'è distinzione tra psichiatri o psicologi, solo che i primi ti curano coi farmaci, i secondi con delle chiacchiere...una cosa in comune però ce l'hanno: la parcella. Se propio volete rivolgervi ad uno specialista, andate in una clinica convenzionata con la mutua, pagherete solo un ticket di 13 euro o giù di lì.
Non ci credo in queste terapie dove con le parole ti dovrebbero far guarire, non mi sono serviti a nulla eccetto capire che da solo posso cavarmela molto meglio.

Lilith 07-07-2006 02:36

Quote:

Originariamente inviata da darkness
Specialisti: non c'è distinzione tra psichiatri o psicologi

mah, insomma...
traslasciando molti altri aspetti che porteri citare ma che al "paziente" interessano solo fino a un certo punto, diciamo che un cattivo psichiatra può farti secco o rovinarti la vita e la salute con un bel cocktail di farmaci, un cattivo psicologo potrà fare danni ma non fino a questo punto
Inoltre un buon psichiatra dovrebbe essere anche psicoterapeuta, e non tutti lo sono

pisendlav 07-07-2006 16:00

Quote:

Originariamente inviata da darkness
Libri: Li ritengo inutili se uno spera di guarire da una lettura. Al massimo ti dirà delle cose per le quali ad ogni pagina dirai "Sì! Succede anche a me!", poi quando lo finisci sarai al punto da capo

Facevo riferimento a quei libri cosiddetti di autoaiuto, che spiegano il problema e soprattutto indicano un percorso di "guarigione". Non ho molta fiducia e non ci voglio nemmeno provare perchè, secondo me, c'è bisogno di un sostegno, non è una cosa da provare da soli.

gg84wendy 07-07-2006 18:01

...io invece ho letto "La timidezza,conoscerla e superarla" di Giuliana Proietti,e'un libro molto interessante ma come qualcuno prima scriveva una volta terminata la lettura e'un po'difficile mettere in pratica almeno tutti in una volta i consigli che offre...forse funzioneranno anche,ma molto gradualmente...e'un libro che principalmente aiuta a riflettere su molte cose che spesso i timidi erroneamente pensano e si offre di trovare soluzioni,nuovi pensieri da fare al posto di quelli negativi...

ghostshape 08-07-2006 17:01

Quote:

Originariamente inviata da darkness
Io mi ritengo un sociofobico, ma non ho votato perché non me l'ha certo spiegato il dottore che lo ero, l'ho scoperto da solo navigando in internet qualche anno fa, riuscendo a dare un nome ai miei disturbi. Anzi, tutti gli psichiatri dai quali sono andato non hanno mai parlato di fobia sociale, se gliene accennavo storcevano il naso, al massimo parlavano di timidezza. Ho perso solo del tempo con loro, non serve a niente andare da specialisti, ancora meno dagli psicologi che non concernano i farmaci nelle loro terapie. Mi piaceva andarci per fare due chiacchiere con qualcuno, era un periodo nel quale non stavo affatto bene ma quando mi sono accorto che stavo perdendo solo tempo, ho voluto fare da solo e ho fatto bene. Mi stavo lasciando cullare un po' troppo dalle voci calme e cullanti dei medici.
E poi non diamoci troppe etichette, qui alla fine abbiamo tutti il problema di socializzare, chi più e chi meno, siamo sulla stessa barca, uno risponde ai topic che lo riguardano e ignora quelli che non lo toccano.
Per esempio, c'è chi non riesce a mangiare in pubblico, chi non riesce a firmare davanti a qualcuno, problemi che per fortuna non ho.
Ma c'è chi non ce la fa come me a fumare una sigaretta in pubblico? Tanto più che sono alcuni anni che ho smesso, forse condizionato da questo.

ankio kome te lho scoperto cercando su internet...cercando quella ke poteva essere una possibile risposta ai miei problemi...e mi sono ritrovata in pieno nelle varie descrizioni, chi ha il problema sa di averlo...cè poko da fare, ki ha il problema del relazionarsi agli altri, la timidezza puo essere una forma minore cmq ne è sempre una parte3 dal mio punto di vista, il problema sono le difficoltà di inserimento in un normale contesto sociale il senso di estraneità, le paure e le fobie collegate a questo, ke possono essere di diversi tipi poi e tutto cio ke questo comporta ...non serve la prescrizione di un medico, anke a me gli psicologi non avevgano detto grankè e mi sono valsi a ben poco...io riesco a firmare anke se talvolta mi trema la mano, ho un timore ingiustificato a parlare in pubblico e a stare in gruppi di persone in modo rilassato non entro quasi mai in banca e quando mi sento osservata non riesco a fare le cose ke normalmente faccio....es. quando portavo la macchina non riuscivo a posteggiare se avevo qualcuno dietro!!!e ora non guido neanke piu' :x

darkness 09-07-2006 16:57

No, è troppo importante la macchina per rinunciarvi, secondo me devi avere pazienza, non so quant'è che hai la patente, all'inizio guidavo male, ho rovinato la macchina perché non sapevo prendere le misure nei posteggi ma ora mi sento molto sicuro di me alla guida, poi non potrebbe essere altrimenti visto che considero la macchina il luogo più sicuro dove stare, ancora di più che la propia casa e poi ti dà un senso di libertà ineguagliabile.
Dammi retta, continua a guidare e troverai la sicurezza!

Lilith 10-07-2006 00:28

quoto darkness... non si può rinunciare all'auto...

ed a maggior ragione chi come noi ha tante difficoltà nel rapporto con gli altri, deve sforzarsi di rendersi quanto più indipendente possibile

Fritta 10-07-2006 02:28

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darkness 10-07-2006 21:23

Quote:

Originariamente inviata da pisendlav
Quote:

Originariamente inviata da darkness
Libri: Li ritengo inutili se uno spera di guarire da una lettura. Al massimo ti dirà delle cose per le quali ad ogni pagina dirai "Sì! Succede anche a me!", poi quando lo finisci sarai al punto da capo

Facevo riferimento a quei libri cosiddetti di autoaiuto, che spiegano il problema e soprattutto indicano un percorso di "guarigione". Non ho molta fiducia e non ci voglio nemmeno provare perchè, secondo me, c'è bisogno di un sostegno, non è una cosa da provare da soli.

Certo mi riferivo propio a quelli.

Lilith 11-07-2006 00:42

Quote:

Originariamente inviata da Fritta
io ovviamente la patente non l'ho...figuriamoci se avrei il coraggio di prenderla, a scuola guida, dovermi segnare(e già qui...) studiare, e fare la pratica con l'insegnante...brrr,per non parlare del fatto di guidare, in una città come firenze, poi

nononononono :?

se ti può consolare, io a scuola guida mi sono iscritta tre volte, e per due volte non mi sono proprio presentata all'esame... ovviamente ogni volta per la vergogna non mi facevo più vedere e cambiavo scuola, alla terza ormai sapevo guidare così bene che l'istruttore pensava che fossi un genio...

io ti consiglio di andare a iscriverti magari in una scuola lontano da casa, dove non ti conosce nessuno e quindi puoi avere meno paura delle figuracce...
Fatti forza e pensa che con la patente in tasca non dovrai più chiedere passaggi a nessuno, potrai andare dove ti pare in totale autonomia e solitudine... ogni sera prendi un foglio e scrivici sopra a caratteri enormi CE LA DEVO FARE

non vogliamo mica ridurci come donnicciole che non sanno nemmeno guidare, no? tantopiù che timide come siamo non avremmo mai la faccia da culo di certe finte svampite che sbattono le ciglia chiedendo al primo che capita "mi parcheggi la macchina che non sono capace?"... orgoglio e autonomia, ragazze! :wink:

ggWendy 11-07-2006 10:20

Lilith,a me e'successo ancora peggio,a momenti stavo x rinunciarci gia'quando facevo la teoria...una sera mi squillo'il cellulare durante la lezione,io tanto che mi vergognai xke'mi iniziarono tutti a guardare,risposi a bassissima voce da seduta pensando che mi avrebbero ignorata...invece quel cretino dell'insegnante smette di parlare e richiama quindi l'attenzione di tutti su di me...io con la voce tremolante(era anche mia madre che x sbaglio mi aveva chiamato x sapere dove fosse mia sorella,mi stava aspettando nella saletta fuori)ho dovuto immediatamente chiudere(ovviamente poi quante gliene ho dette a mia madre,anche se sapevo bene che non era colpa sua)...hanno iniziato tutti compreso l'insegnante a sogghignare e c'era anche chi dopo continuava,da dietro si sentiva...pensa che io la sera era sconvolta,non volevo piu'tornarci il giorno dopo,lo raccontai a mia madre e lei mi disse che non c'era niente di male,erano cose che potevano succedere,x una banalita'simile non potevo rinunciare alla patente...

pisendlav 12-07-2006 00:58

Quote:

Originariamente inviata da Lilith
io a scuola guida mi sono iscritta tre volte, e per due volte non mi sono proprio presentata all'esame... ovviamente ogni volta per la vergogna non mi facevo più vedere e cambiavo scuola, alla terza ormai sapevo guidare così bene che l'istruttore pensava che fossi un genio...

Questo per me è l'esempio di come si possa progredire! Magari non uscirne del tutto ma fare passi avanti che significa migliorare la qualità della vita: crederci e non arrendersi alle prime difficoltà e alle prime sconfitte! Grande Lilith! Non so se ne sarò capace ma è certo c he ci proverò!

ghostshape 12-07-2006 13:20

Quote:

Originariamente inviata da darkness
No, è troppo importante la macchina per rinunciarvi, secondo me devi avere pazienza, non so quant'è che hai la patente, all'inizio guidavo male, ho rovinato la macchina perché non sapevo prendere le misure nei posteggi ma ora mi sento molto sicuro di me alla guida, poi non potrebbe essere altrimenti visto che considero la macchina il luogo più sicuro dove stare, ancora di più che la propia casa e poi ti dà un senso di libertà ineguagliabile.
Dammi retta, continua a guidare e troverai la sicurezza!


beh ho la patente da moltissimi anni ormai e devo dire ke guidavo anke piuttosto benino....ma girare in makkina mi rendeva ansiosa...anke se forse a periodi comunque da quando vivo in un altra città non ho piu l'auto quindi x forza di cose mi sono abituata e ora vado in giro in metropolitana e devo dire ke preferisco anke xkè non tolleravo il traffico e i clacson ....sono molto inglese x questo... adorerei girare in bicicletta invece...anke se in una grande città come roma ai voglia di pedalare.... :)

Fabio 12-07-2006 13:44

adoro guidare..mi rilassa stranamente..soprattutto quando son solo, con lo stereo acceso, macinerei chilometri senza nemmeno accorgermene.
Certo, quando son in mezzo al traffico ovviamente poi nn è ke sia la stessa
e piacevole cosa :P

Lice 19-06-2008 23:00

Anch'io sarei curiosa di sapere chi ha avuto una diagnosi di fobiasociale o di altra patologia psichiatrica data da uno specialista.

A me hanno diagnosticato il disturbo evitante ed in più mi hanno diagnosticato anche un disturbo alimentare (B.E.D.).

knulp 20-06-2008 11:27

mi hanno diagnosticato il disturbo schizoide di personalità con episodi di psicosi reattiva breve 8O ,più depressione,ritiro sociale,bulimia nervosa e colon irritabile :lol:


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