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Essere se stessi!
Ragazzi volevo spere se voi in mezzo agli altri riuscite ad essere voi stessi oppure cercate di tutto per piacere agli altri e per fare una bella figura con loro..che mi dite?
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Re: Essere se stessi!
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se la persona nuova poi è una ragazza...peggio una bella ragazza...black out, mi comporto al contrario di come si dovrebbe: niente sorrisi, niente battute, rifuggo lo sguardo, evito il contatto. e dentro di me subito all'istante inizia l'autocritica. mah?! |
Scusa ma tu dici:"Quando sono con una ragazza non mi comporto come si dovrebbe"..come si dovrebbe o come sei tu realmente?Nel senso tu ti ritienti un tipo scherzoso?
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a me piace divertirmi, lo faccio di continuo con gli amici
ma quando c'è una ragazza che mi piace, boh? non so che mi succede? e comunque quando dicevo comportarsi come si dovrebbe, lo penso davvero. cioè non sempre nella vita sociale bisogna essere se stessi fino in fondo, non è proficuo. al lavoro ad esempio si impara subito che per ottenere il meglio per se è necessario fare determinate cose evitare di farne altre. che male c'è? con le donne poi! sappiamo tutti quello che non dobbiamo dire ad una ragazza, oppure cosa le ragazze apprezzano. dobbiamo un po' assecondarle. il che non vuol dire n ecessariamente andare contro se stessi. |
Quando tu dici a te stesso"Con le ragazze bisognerebbe comportarsi cosi' e cosi'..."Non stai facendo altro che umiliare il tuo cervello,perchè lui sa già come fare non ha bisogno che glielo dica qualcuno..essere se stessi quindi significa lasciare fare al cervello,al nostro Io e la soluzione viene da sola..E proprio questo il paradosso..più noi ci sforziamo di fare bella figura,di non essere noi stessi ma un"modello"di perfezione e più il nostro Io interiore si ribella facendoci fare figure di merda..
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Re: Essere se stessi!
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Re: Essere se stessi!
[quote="Alucard"idem[/quote]
il brutto o il bello, è che sono un chiacchierone assurdo, normalmente. |
Re: Essere se stessi!
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Quoto Sono me stesso in proporzione a quanto conosco e mi trovo bene con le persone presenti, altrimenti sono pressapoco uno zombie |
io penso che ci sia un momento per essere se stessi e uno per scendere a compromessi, ad esempio se ci sono amici con me non ho motivo di "fingere", anche perche' per essere amici, devono apprezzarmi così come sono
se devo conquistare una ragazza, beh, un minimo di artificiosità magari ci vuole anche ... ma in genere credo che modificarsi troppo sia solo controproducente IO quando sto con gli altri ne vengo influenzato, e difficilmente riesco ad essere me stesso |
Il paradosso nei rapporti con gli altri è che a volte si viene più apprezzati quando si è se stessi di quando si cerca di fingere,soprattutto poi se come me anche volendo non si è particolarmente bravi a mostrarsi diversi da come si è.Ovviamente non è sempre così e un minimo di sforzo per mostrare la parte migliore di sè ci vuole,ma non credo si debba esagerare.Altrimenti possono nascere solo rapporti finti e incomprensioni o peggio si viene rifiutati proprio perchè si finge.
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rileggendo tutti gli interventi ho avuto tante riflessioni, come è giusto che sia dato l'argomento: essere se stessi...
prima di tutto potremmo chiederci se veramente sappiamo chi siamo. tu graziepapi dici: "essere se stessi quindi significa lasciare fare al cervello,al nostro Io e la soluzione viene da sola..". la mia obiezione è che è lo stesso cervello a mettere in atto tutti quei meccanismi contorti che sono alla base della fs. poi pensavo: perchè tra noi su questo forum la socializzazione è vissuta diversamente? forse ha importanza la presenza fisica? quindi non contano solo tutti quei discorsi sulla stima di sè ecc. che ne dite? ed inoltre quando leggo che la causa dell'ansia nasce dal sentirsi inferiori agli altri...anche qui ho forti perplessità. dite la verità, sincera! è possibile ignotus, graziepapi, alucard, pard, mirko, cantiniere, tommy, solo per citare quelli che hanno preso parte a questo topic, è mai possibile che vi sentite inferiori agli altri??? io non ci credo! so che in fondo avete tanta stima di voi stessi. si vede da come scrivete, da quello che scrivete. a parte quando quello che leggo è molto doloroso, è un piacere leggervi, perchè siete colti, intelligenti, acuti, profondi, mica ce ne sono tante di persone così a giro? anzi!!! se proprio di qualcuno ha senso avere "timore" è di persone come voi! eppure qui è tutto facile, fluido, vero, sincero. cosa succede la fuori? non sarà che il vero timore è il giudizio che ognuno di noi da a se stesso? per questo graziepapi ti dicevo che non mi fido molto del mio cervello: è lui che decide che questa situazione è sicura (il forum) e io sono super tranquillo, altre situazioni sociali sono pericolose (per chi? paura di chi? chi l'ha deciso? che un a bella ragazza magari senza troppo cervello riesca a non farmi esprimere?) e allora attiva l'ansia! basta mi si sta ingrippando proprio il cervello. avete qualche risposta? sono ben propenso a crescere! |
Sono d'accordo con quello che dice pisendlav, è il mio stesso cervello ad attivarsi in modalità "bunker" e a rinchiudere tutti i miei pensieri, col risultato che faccio la figura del tipo poco interessante, dello scontroso, di quello troppo serio, ecc....faccio un esempio pratico: 2 settimane fa io e i miei amici dovevamo vederci con delle ragazze, tra cui c'era una che mi piaceva: andiamo in un locale e già parto male perchè mi siedo al lato opposto dove sedeva lei; il locale poi aveva la musica troppo alta e quindi era possibile comunicare solo col proprio vicino di posto; usciti dal locale però facciamo due passi tutti quanti assieme, quindi era l'occasione buona per parlare con la tipa..........non le ho mai rivolto la parola, nè a lei ma nemmeno alle altre ragazze, passavo il tempo a scherzare con gli altri miei amici. Questo perchè i miei amici erano un "rifugio sicuro", io attaccandomi a parlare con loro, che conosco e mi conoscono, mi sentivo sicuro, mentre parlare con le ragazze, che vedevo per la seconda volta, mi imbarazzava e non sapevo cosa dir loro che potesse sembrare interessante. Allora, ritornando alla questione che sollevava pisendlav, cioè se bisogna lasciar fare al nostro cervello o no, io dico no, almeno nel mio caso, non posso lasciar fare al mio cervello, perchè in situazioni come quella che ho descritto sopra il mio cervello si blocca e non c'è verso di riavviarlo.
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però il tuo discorso, ignotus, non è generalizzabile. quasi tutte le persone che conosco, almeno apparentemente, sono serene, felici, felicemente innamorate, abbastanza colte. pippe mentali zero.
quindi per rispondere alla tua domanda penso di sì, che le nostre tanto apprezzabili qualità ci giovano, e mai ci rinuncerei. tu dici "la verità è che più conosciamo, più ci evolviamo e più soffriamo", in altre parole "beata ignoranza"... lo condivido, ma solo in parte. |
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