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Lui/Lei esce, e tu...
Mettiamo cheeeeeeee avete una bella storia con una donna (o un uomo, a seconda del caso!), ci state bene insieme, ne siete innamorati, ma lei è molto socievole, ha voglia di uscire, vedere gente e fare cose.
Voi causa estrema fobia e/o distanza (se si tratta di una storia a distanza, appunto) non riuscire a starle dietro spesso, ma non volete neanche rinunciare a star insieme a lei. Qualcuno, a questo punto, potrebbe dire: ma io non inizierei proprio una storia con una "estroversona". E io rispondo che non decidiamo noi di chi innamorarci. Mi han detto che non si può chiudere una persona in gabbia (ma poi, è vero? ma quant'è vero?!), però quanto è fastidioso sentirla dire quasi tutti i giorni: "tesoro, sto uscendo con tizio caio e sempronio, andiamo a ballare, a mangiare una pizza, a prendere un gelato, a vedere un concerto megagalattico..." ? E tu? :( Ti senti ancor più piccolo ed insignificante, schiavo delle 4 mura in cui vivi? Come riuscireste a gestire una situazione simile? |
Re: Lui/Lei esce, e tu...
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Ovviamente la colpa sarebbe tutta mia. La cosa che mi farebbe molta rabbia sarebbe il pensiero "ora, pur avendo finalmente una donna, sono ancora solo come un cane". |
Re: Lui/Lei esce, e tu...
beh in effetti sarebbe una storia alquanto corta secondo me. Anche se il partner ricambia, con il nostro carattere o roviniamo anche lui o si disinnamora...è difficile trovare qualcuno che riesce a farti svegliare se nn impossibile.
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Re: Lui/Lei esce, e tu...
già! e la distanza impedisce appunto di unirsi alla pazza gioia
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Re: Lui/Lei esce, e tu...
Sinceramente è una situazione molto difficile. E' vero che molto dipende dai caratteri individuali e dalle capacità di adattemento di enrambi i partner, è vero che l'amore può nascere anche tra persone molto diverse e che può far superare parecchi ostacoli... ma in quasto caso mi sembra che ci sia una distanza troppo grande tra i due stili di vita. Con tutta la buona volontà del/la timido/a, è molto difficile che possa stare appresso a un simile ritmo di uscite e soprattutto conoscenze (l'amicizia e la compatibilità non passano automaticamente da un partner all'altro, purtroppo), figurarsi poi con una distanza di mezzo. A questo punto o c'è un grosso sforzo da entrambe le parti (nel senso che anche l'estroverso/a deve cercare di "rallentare", e parecchio, per venire incontro al partner), sforzo che comunque comporta sacrifici e rinunce, soprattutto all'inizio, oppure la durata della storia rischierà di essere molto breve.
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Re: Lui/Lei esce, e tu...
ma slave, sei un boys? :o
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Re: Lui/Lei esce, e tu...
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Re: Lui/Lei esce, e tu...
perchè parlavi come se volessi iniziare una storia con una donna :D
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Re: Lui/Lei esce, e tu...
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apparte scherzi, immaginavo rispondessero più che altro uomini.. percui mi son adattata a scrivere di conseguenza. |
Re: Lui/Lei esce, e tu...
mi succede spesso....e infatti dopo un po arriva la rabvbia,lei ke nn regge...e si disinnamora.fine.la rabbia è piu forte
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Re: Lui/Lei esce, e tu...
intanto parlare chiaro.
se uno/a ha dei problemi e vede che si sta creando una storia d'amore ,mostrarsi per quel che si è trovo sia un buon modo per iniziare perchè esporsi vuol dire mostrarsi senza difese agli occhi dell'altro (che spesso e a torto sipensa più giudicante di quanto non sia nella realtà) Secondo se la storia è a distanza tutte ste uscite non credo ci siano ci si vedrà tanto per scopare,il resto del mondo si chiude fuori Terzo se nonostante tutto la storia va perchè l'estroverso/a è intenzionato ,allora la relazione sarà bellissima e vissuta nel pieno della sua interezza..se non va finisce subito,quindi la sofferenza è minore... francamente Slave ...troppe pippe mentali:D |
Re: Lui/Lei esce, e tu...
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la cosa importante è che me ne parla ( dopo, a volte mi telefona anche durante :)) , e poi spesso chiede " vieni pure tu questa volta ? " e le volte che vado vedo che gli fa piacere :) ... sennò mi sentirei proprio uno straccio nell'angolo ! certo non è normale che esca così poco , cerco di migliorare , in fondo certe uscite mi fanno bene anche se prima di farle non ci avrei scommesso ... però voglio fare anche quello che pare a me , che mi interessa ,che non mi stanca e non mi svuota, e uscire tanto per esserci mentre sta con amici/che e parlano dei fatti loro sarebbe molto imbarazzante e noioso ! tanto ci può essere molto comunque da condividere : obiettivi, il sesso, il prendersi un po' in giro , le grane, il lavoro .. etc (si può ingabbiare una persona ? no, perchè poi appassisce e si inca@@a ...) |
Re: Lui/Lei esce, e tu...
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Le mie non sono pippe mentali. E' una situazione in cui son passata e non è andata per niente bene. Indubbiamente bisogna mostrarsi per quel che si è, ma questo non migliora molto le cose. Perchè per quanto la persona con cui stai ti possa venire incontro, determinati problemi li avrai sempre e sei tu che devi sbattere la testa al muro. Se la storia è a distanza le uscite insieme e i divertimenti ci sono, non è che ci si vede solo per scopare, a meno che non si tratti proprio di una storia di solo sesso, ma non era questo che intendevo :D Io ovviamente parlo di voglia di far funzionare le cose, da entrambe le parti. Personalmente in queste situazioni tendo sempre ad incazzarmi, ad essere ansiosa, e alla fine anche ad invidiare il partner. Può essere un amore sano questo? :confused: |
Re: Lui/Lei esce, e tu...
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Purtroppo non riesco a non invidiare il mio partner quando mi racconta delle sue uscite e dei suoi divertimenti. Ma ho paura che l'invidia pian piano si trasformi in odio. |
Re: Lui/Lei esce, e tu...
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Re: Lui/Lei esce, e tu...
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Non ti peserebbe pensare che la persona con cui stai sta rinunciando a tante cose per te, e per venirti incontro sta buttando nel secchio (controvoglia) tante occasioni? Anche questo è logorante a lungo andare, o no? |
Re: Lui/Lei esce, e tu...
Se due persone davvero si amano, credo che debba esserci uno sforzo da entrambe le parti. Non dico che il fobico debba sforzarsi di uscire e magari rischiare di avere un attacco di panico in pubblico, ma cercare di accontentare la propria bella in circostanze più tranquille e dall'altra parte ci dev'essere assolutamente comprensione per questo problema sennò non si va avanti.
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Re: Lui/Lei esce, e tu...
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il problema non sussiste, ste cose le pensavo anchio prima di incontrare le tipe che ho conosciuto basta spiegare la situazione, se gli piace ok, altrimenti ciao, ma se ci tiene ti accetta il problema è che se lei esce molto non sai quello che fa.. ma questo è un problema che hanno tutti si chiama fedelta' |
Re: Lui/Lei esce, e tu...
Credo che per noi riuscire a stare con una persona che esce sempre sia necessario avere caratteristiche caratteriali ben definite :
- una grande maturità nella fiducia verso l'altro, quindi no invidia - una grande volontà, con auto accettazione, di voler uscire dalla fobia, con un lui/lei comprensiva e pienamente accettante la situazione - una capacità di autogiudizio, autovalutazione e autoperdono elevata Se così non fosse non so quanto la storia potrebbe funzionare...si creerebe sempre uno sbilanciamento, lui/lei esce e tu stai a casa per paura, poi non sai cosa fa, se cerca altro perchè stanco/a della situazione...insomma, se il partner non è estremamente maturo, c'è una condivisione puramente di casa, e non di vita, e la condivisione di vita è una ricerca spontanea-automatica dell'uomo/donna che solo una grande maturità che porta alla decisione di aiutare e crescere insieme può far attendere. Quindi direi che i due punti di vista, del fobico/a e del partner, devono comunque avere una comunione di base diretta verso un cammino di crescita, se manca questo da una parte si potrebbero avere mille ansie su cosa fa e cosa non fa l'altro/a, se gli/le si sta tarpando le ali o meno, se lo/la si sta coinvolgendo in uno stile di vita non suo e non salutare, e dall'altra una mancanza di condivisione, di vita vissuta, di essere e altro . Se fosse fobico/a anche l'altro/a forse tali punti diminuirebbero, ma è comunque fondamentale un amore portato alla condivisione e alla comune crescita... |
Re: Lui/Lei esce, e tu...
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A questo punto può tornare buono quello che ha detto uffolo: un percorso condiviso di crescita e fiducia, nella comprensione e tolleranza, per quanto possibile, dei difetti dell'altro e dei propri. Io credo che in generale questo sia più fattibile per due persone che partono da situazioni e caratteri non troppo diversi. |
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