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25-06-2004 16:14

Capire e comprendere i problemi degli altri non significa giustificare i pensieri negativi, assecondare i comportamenti autodistruttivi, incoraggiare l'esibizione della sofferenza come se fosse merce da vendere. Ok non sarò stato tenero con te, ma così come non sono indulgente come me stesso allo stesso modo non lo sono con gli altri. Per il fatto di aver passato proprio tanto tempo a piangermi addosso ho sviluppato una forma di ribellione per certe forme di autocompiacimento.
Non ho quindi la pretesa di accattivarmi nessuno con facili parole che al sofferente suonano come calde lusinghe. Primo perché non ho bisogno di nuove amicizie sociofobiche (la comprensione non è una prerogativa dei sociofobici per fortuna, ma di qualsiasi persona dotata di un minimo di umanità ed intelligenza; e grazie a dio (si fa per dire: sono ateo) nel tempo ho costruito solidi legami con persone che sono sia umane che intelligenti); secondo perché non ho bisogno di sentirmi apprezzato da persone virtuali che non mi conoscono; terzo perché non attribuisco tutta questa importanza alle chiacchiere che si fanno in genere in questo forum della cui utilità comincio a dubitare parecchio (non che prima dubitassi tanto di meno).
Concludo dicendo che non mi ergo a giudice della sofferenza altrui, perché in realtà la risposta su questo punto non era rivolta a te, ma a psyke72 che mi accusava di disprezzo nei tuoi confronti consigliandomi d'imparare dalla mia di sofferenza. Io dalla mia sofferenza infatti ho imparato a non piangermi addosso. E l'ho voluto sottolineare; magari in modo brusco.

Sul concetto di guarigione nature70 non ci capiamo proprio. La guarigione implica uno stato iniziale e precedente la malattia, di normalità: nel nostro caso, relazioni sociali prive di difficoltà; poi uno stato di “malattia” (è successo qualcosa che ha rotto un equilibrio); una fase di “cura” e la successiva “guarigione” (il ripristino delle condizioni iniziali). Ora da quel poco che ho letto in questo forum e da quel che so, molti convivono con questi problemi da sempre. Non c'è quindi uno stado ideale o normale da ripristinare come in una normale influenza, ma una evoluzione (un termine secondo me più appropriato) da compiere. Verso dove? Verso lo stare sempre meglio che non è rappresentato da un ideale di persona, ma dall'essere autenticamente se stessi. Se mi dovessi pensare “guarito” come dici tu non saprei cosa risponderti perché non posso sapere come sarò fra dieci o ventanni. Spero di stare sempre meglio questo sì, ma non immagino me stesso in una forma definita. Potrebbe essere che lo stare meglio sia rappresentato da accettare cose che al monento mi è difficile accettare. Non trovi?
Quindi non se ne esce come scrivi “quando si è diventati ciò che SI VUOLE essere”, ma quando si è diventati quello che PUOI ESSERE. La differenza del modo di pensare tra me e te sta proprio in questa sottile differenza.

Ciao insider

Anonymous-User 27-06-2004 13:22

chiara, non difendevo te, anke perke' a quello ke vedo , nn mi sembra tu abbia tanto bisogno dessere difesa da altre persone,lo sai fare benissimo da sola ;); difendevo il fatto ke lo sfogo in se per quanto possa sembrare sterile ha invece un utilita' ... intanto uno si sfoga.. e magari qlksa scema, come una particolare sofferenza o anke il bisogno d essere ascoltati,
poi basta co ste cose KE CAVOLO INSIDE!!! se tu il prob lo avessi risolto e fossi guarito, allora si ke parlerei d critike costruttive, ma mi pare ke sei ancora ad annaspare e allora apriti anke ai consigli degli altri perke' la verita' assoluta non appartiene a te, nn sei costruttivo ma proprio per niente, se avessi magari approfondito le tue conoscenze sulla fs, sulla letteratura in materia, capiresti ke nn e' solo l'educazione o il rapporto coi nostri genitori la radice d tt i nostri mali, nn staro' qui a spiegarti perke' t dico cosi', mi sembra fiato sprecato, t lascio nella tua ignoranza mi pare t serva a sentirti migliore, magari t è utile

28-06-2004 21:03

Cara psyke72
ti rispondo pacatamente perché mi pari parecchio suscettibile (mo mamaaa direbbe platinette!)

>se tu il prob lo avessi risolto e fossi guarito, allora si ke parlerei d critike costruttive

Non ho mai detto di essere guarito. Ho solo detto (e lo ripeto) che piangersi addosso non serve. Poi non facciamone per favore una questione di buone maniere, per cui una critica diventa accettabile solo se infiocchettata bene con tanto di confetti e biglietto d'auguri. Gli atteggiamenti tesi a suscitare la lacrimuccia e la compassione in modo stucchevole mi nauseano e suonano parecchio stonati se rivolti a persone che non potranno mai comunque comprendere fino in fondo la tua sofferenza. Io non voglio essere compatito, quindi non compatisco nessuno e non mi comporterò mai in modo da suscitare negli altri tale sentimento. Siccome penso anche io che sia un ragazza intelligente, non capisco (se non è depressa) perché dica cose tanto stupide su se stessa (di essere una nullità, ecc). Cosa vuole ottenere? Amore, comprensione, affetto? Ma ci sono ben altri modi per otternerlo

>ma mi pare ke sei ancora ad annaspare

Ti sbagli: sono un ottimo nuotatore :wink:

>apriti anke ai consigli degli altri perke' la verita' assoluta non appartiene a te

Hai perfettamente ragione e infatti sono qui nel forum a confrontare le mie idee con quelle degli altri e vedere se c'è qualcuno che ha risolto qualcosa e in che modo.
Delle tue idee, sempre che tu ne abbia di originali e che non siano il riassunto di qualche manualetto che ti sei letta, non so ancora nulla purtroppo. Potevi diminuire la mia ignoranza in materia di fobia sociale, ma non l'hai fatto. Occasione sprecata.

> nn sei costruttivo ma proprio per niente

Io non sarò costruttivo e invece piangersi addosso lo sarebbe?

>se avessi magari approfondito le tue conoscenze sulla fs, sulla letteratura in materia, capiresti ke >nn e' solo l'educazione o il rapporto coi nostri genitori la radice d tt i nostri mali

Forse ti sei persa per strada qualche mio numero. Quando mai avrei detto che E' SOLO EDUCAZIONE e bla bla bla? Ho scritto che SECONDO ME (è una mia opinione!) è molto importante il rapporto coi genitori, non che conta solo quello. Quanto importante non saprei quantificarlo. Scusa se te lo dico, ma cerca di essere meno pressapochista e superficiale. Sforzati di leggere e cogliere bene il senso delle mie parole invece di riportare in modo distorto il mio pensiero.


>t lascio nella tua ignoranza mi pare t serva a sentirti migliore, magari t è utile

Siamo tutti ignoranti. Io mi sforzo nel mio piccolo di diminuirla anche di poco, tu non so.

Ciao insider :wink:

Psyke_72 29-06-2004 09:28

ultima risposta e poi mollami please, perke' nn mi sembra tu capisca molto bene qlsiasi cosa io o altri scrivano, e rispondi a cavolo su concetti ke si sono formulati solo nella tua testolina, a sto punto vedo ke nn c'e' scambio percio' dedicati ad altri post grazie
ah e forse meglio se questa frase te la tieni per te mi sembra piu' adatta
Sforzati di leggere e cogliere bene il senso delle mie parole invece di riportare in modo distorto il mio pensiero.

nature70 02-07-2004 12:38

Caro Insider,

cun un po' di ritardo intervengo ancora nel dibattito suscitato dal blog di Chiara.
Condivido molto di quello che hai scritto nei tuoi ultimi post: condivido il fatto che non sia utile cercare la compassione degli altri, ne'adottare atteggiamenti autocopassionevoli e/o autodistruttivi; condivido il fatto che non si debba fare esibizione della propria sofferenza e non ci si dbba piangere addosso, condivido il fatto che la fs ha con ogni probabilita' un'origine da ricercare nel rapporto con i genitori durante l'infanzia (diversi specialsiti, per non dire tutti, me ne hanno peralro dato conferma).
Vorrei pero' fare qualche precisazione. Se ti riferivi a me e alla mia risposta a Chiara, quando dicevi "Non ho quindi la pretesa di accattivarmi nessuno con facili parole che al sofferente suonano come calde lusinghe", lasciami dire che sbagliavi. Non mentiro' e ti diro'che si', e'vero, mi fa piacere se quanto dico viene apprezato e condiviso e che magari puo' essere in generale ancora piu' gradevole quando ad apprezzarti e'una ragazza. Mi fa piacere perche', come dicevo in un altro post, per chi come me ha passato la trentina e ha avuto sul groppone questo fardello per oltre meta' della sua vita, poter far tesoro della propria esperienza aiutando gli altri e' una delle cose piu' belle che gli possano capitare; significa - e non e'poco - che ANCHE per questo, che anche in questo modo la mia sofferenza non e' stata inutile. E se q.cuno apprezza quello che dici, beh, la speranza e' che possa accogliere anche qualche tuo consiglio, che gli dai in amicizia, senza chiedere - e ci mancherebbe altro ! - nulla in cambio. Quello che ho scritto a Chiara non voleva essere un modo per accattivarmi la sua simpatia, benche', come detto, questa non mi dispiaccia affatto. Mi pare anzi di aver dimostrato anche con le parole che ho scritto la mia sincerita': le ho detto infatti che e'vero'che, come lei stessa scriveva, si poteva trovare in quello che scriveva anche q.cosa di infantile e di esibizionista. Ma ho detto anche che non trovavo in questo nulla di cosi' grave e irreparabile. Al contrario, mi sembrava e mi sembra tuttora che nella sua grinta, nella sua rabbia, in alcune cose che scrive e in come le scrive si possa trovare anche molto di buono, che le potra' senz'altro servire, se lo vorra' intensamente, per prendere una strada esattamente opposta a quella dell'autodistruzione.


Vengo ora al capitolo "interpretazione del concetto di guarigione".
Non e', ti assicuro, sempre vero che non esista uno stato iniziale precedente quello che si puo' definire a tutti gli effetti "malattia". Nel mio caso, per esempio, c'é stato, eccome. Casomai per molti anni, in precedenza, si poteva parlare per me di timidezza, ma non era q.cosa che mi faceva star male, allora era un dato caratteriale...nulla di invalidante, assolutamente. Poi a un certo punto c'é stato il salto di qualita', che ha trasformato una normale timidezza in fs. Ecco quindi che gia' per questo motivo secondo me e'assolutamente possibile parlare di "ripristino" e, quindi, di 'guarigione'. Ma se anche cosi' non fosse, voglio dire, se anche non individuassi un inizio preciso, per me resterebbe guaribile. Non e'solo per la volonta'di mantenere un approccio ottimistico, c'é anche altro. C'e' la consapevolezza che comunque quell'equilibrio che manca, che probabilmente si e' guastato gia' in eta' infantile, possa essere 'ristrutturato'. Mi piace molto questo termine che e' poi quello'che ha usato la prima ipnotista da cui sono stato. Ha parlato proprio dell 'uso della parola (la sua, durante le sedute) per ristrutturare una situazione psichica-emotiva che era andata nel tempo guastandosi, un'equilibrio che si era infranto appunto. Usando un'altra metafora, si tratta di usare uno scalpello che un po'alla volta toglie quelle "incrostazioni" che ci fanno percepire la realta' in modo tale da crearci la fs. Io", Insider, riesco bene a immaginarmi 'guarito', perche'so esattamente come starei quando fossi perfettamente guarito. Lo so, peraltro, anche perche' i consistenti miglioramenti che ho avuto da qualche tempo a questa parte mi fanno sempre meglio capire cosa significa sentirsi liberi dalla fs.
Infine, tu dici:
"Quindi non se ne esce come scrivi “quando si è diventati ciò che SI VUOLE essere”, ma quando si è diventati quello che PUOI ESSERE. La differenza del modo di pensare tra me e te sta proprio in questa sottile differenza. "

La differenza puo' essere sottile ma puo' anche non esserlo. Perche'quel tuo "PUOI ESSERE" mi sembra che contempli ancora la possibilita'di essere assoggettati a limiti e vincoli che di fatto ti impediscono di essere te stesso. La liberta', la liberta' dalla fs, e' per me invece certamente un diventare, lo ribadisco, cio' che VOGLIO ESSERE, cio' che sento di essere, potendomi esprimere senza piu' alcun blocco PER QUELLO CHE SONO IN OGNI SITUAZIONE, sfruttando al meglio le mie potenzialita'e, lo ripeto ancora, potendomi mostrare sempre esattamente per quello che sono, con tutti i miei pregi e tutti i miei difetti. Solo in questo momento potro' dire di essere definitivamente libero. E, credimi, e' un risultato che si puo'raggiungere.
Tu dicevi, una volta: perche' allora non abbiamo qui alcuna testimonianaza di persone che ne sono uscite del tutto? Domanda opportuna la tua, che puo'avere diverse risposte. La prima potrebbe essere che che chi ne e'uscito definitivamente, magari da tempo, non frequenta siti come questo (siamo sicuri che tutti noi saremmo qui se non avessimo OGGI questo problema?). Un sito come questo, Insider, lo cerchi perche'non stai bene e hai bisogno di parlare con q.cuno del tuo malessere. La seconda potrebbe esser legata al fatto che - e ci sono statistiche a confermarlo - molte persone, probabilmente una grande maggioranza, non sanno nemmeno di essere affette da fs e dunque men che meno la curano...e noi sappiamo che e' difficile, molto difficile uscirne da soli. Curandola pero' i risulati si ottengono...lo ripeto, lo sto sperimentando sulla mia pelle.
E allora non tarpiamoci le ali da soli, ma piuttosto rimbocchiamoci le maniche per fare quello che serve (e non sono poi molte le cose da fare, se vogliamo) per venirne fuori una volta per tutte.
In bocca al lupo
nature70

03-07-2004 10:06

No, quando ho scritto che non è mia abitudine lusingare per ricevere applausi mi riferivo a me stesso e a nessun altro. Credo che chi soffre non vada per questo trattato in modo “speciale” e con maggior comprensione. Il cambiamento va sollecitato, non taciuto o mascherato.
A me in passato è capitato che un amico mi criticasse apertamente. Lì per lì mi ha fatto molto male sentirmi dire certe cose. Col tempo poi ho capito che forse proprio torto torto non aveva e ciò ha prodotto un cambiamento anche nel nostro rapporto.

Da piccolo passavo più tempo fuori a giocare coi miei amici che in casa e non mi sentivo particolarmente diverso dagli altri. Ma a quell'età che coscienza e percezione del mondo e delle relazioni si può avere? Si è troppo acerbi e si fa una vita ancora molto “protetta” priva di esperienze “rivelatrici” dei propri disagi. Il paragone con quell'età per me regge molto poco. Se analizzi bene il tuo passato ritroverai caratteristiche e tratti comuni. C'è un filo rosso che lega tutte le tue esperienze e ti ha portato ad essere quel che sei. La FS non arriva come un'influenza.

Io credo che ognuno abbia dei limiti (imposti dalle proprie peculiarità), non ci vedo niente di scandaloso. E se alcuni sono superabili, altri lo sono meno. Se il mio limite è costituito dal guadagnare poco, posso sempre provare a cambiare lavoro e guadagnare di più. Ma se volessi riuscire in cose nelle quali non sono abile, non potrei che fallire. Io non so disegnare o dipingere. Non possiedo queste doti. Se però volessi a tutti i costi fare bei quadri non potrei che rimanere deluso e frustrato. Esistono anche dei limiti imposti dal carattere e dalla propria personalità. C'è chi è più socievole e chi è più riservato; chi preferisce parlare e chi ascoltare; chi agire e chi riflettere, ecc...dov'è lo scandalo?
Certo viviamo in una società molto competitiva che chiede molto in termini di prestazioni individuali. Basta leggere un qualsiasi annuncio di lavoro per rendersene conto. Ti dicono che devi essere dinamico, che devi saper lavorare in gruppo, che devi essere fortemente motivato, che devi socializzare con facilità...e se uno non riesce ad essere così?
Io non voglio realizzarmi secondo un modello competitivo (“devo” prendere tutti 30 e lode come il primo della classe; “devo” tenere discorsi eloquenti come il tal dei tali; “devo” guadagnare quanto berlusconi, ecc), ma realizzarmi nella vita secondo modello di sviluppo “razionale” che tenga conto appunto delle mie caratteristiche.
Ed è proprio quando ci si libera del complesso di voler essere a tutti i costi come gli altri, che si è liberi di essere finalmente se stessi.

Riguardo al fatto che non ci siano testimonianze di “guarigioni”, è certamente possibile (anche se poco probabile) che qualcuno “guarito” se ne vada dal forum; ma se fossi tu, ad esempio, almeno un salutino per incoraggiare quelli che ci stanno dentro fino al collo non l'avresti lasciato? Poi penso anche un'altra cosa e cioè che se fossi l'ideatore di un sito per aiutare le persone ad uscire dalla fobia sociale, mi preoccupererei di mettere qualche testimonianza di guarigione in proposito perché potrebbe essere di notevole incoraggiamento per tutti gli altri. Ma il fatto che non ci sia e che non ce ne sia traccia nemmeno nei testi per me è molto indicativo. Se poi vogliamo pensar male, potremmo dire anche che non c'è guarigione perché non c'è malattia. Ricordiamo che il disagio psichico è un business per l'industria farmaceutica e le lobby mediche. Gli psicofarmaci sono i medicinali più venduti in assoluto credo. Ci sono interessi enormi dietro e ci sarà sempre qualcuno che ti dirà che sei ammalato di qualcosa e che devi prendere la tal pillola. La psichiatria non è una scienza infallibile e purtroppo la sua storia è piena di orrori e sbagli.
Non so, io sono molto disincantato al riguardo. Di psicoterapie ne ho fatte due. Una a 22 anni, di un annetto circa e l'altra a 29 qualche mese. A cosa mi sono servite? A rimuovere dei sintomi? No di certo. Mi hanno reso più consapevole, questo sì, ma niente di più. Se dovessi ritornare, non sarebbe per guarire da non so cosa a questo punto, ma probabilmente per raggiungere un grado di comprensione maggiore di me stesso. Il fine di ogni terapia credo consista in questo, dare maggiore consapevolezza più che eliminare dei sintomi, i quali si attenuano da soli col tempo, la maggior consapevolezza, maturità, coscienza, ecc...

Ciao insider :wink:

nature70 06-07-2004 12:02

Ciao insider,

E’ vero, la fs non arriva come l’influenza ed e’ vero che, come dici , c’e’ un filo rosso che lega tutte le mie (e di chiunque altro) esperienze e mi ha portato ad essere quello che sono. Questo pero’ non significa
a) che io abbia SEMPRE avuto la fs o che comunque debba avere per forza dentro di me i suoi “germi” dalla nascita;
b) che, al di la’di tutto, ovvero anche nel caso mi sbagliassi (ma non credo) al punto precedente, non ci sia comunque la possibilita’di uscirne andando ad intervenire opprtunamente con un bisturi che asporti cio’che produce quella disorsione nella rappresentazione della realta’ che ci circonda, che genera poi la fs.

Venendo alla tua considerazione successiva, sono, devo dire, in completo disaccordo. E’ vero, non c’e’nulla di scandaloso nell’avere dei limiti; non c’e’ nulla di scandaloso nel fatto di non guadagnare come Berlusconi, ne’ nel fatto di non prendere tutti 30 e lode all’Universita’ o, che so, nel non saper andare in moto come Valentino Rossi. E va benissimo rifiutare il modello di vita competitivo che la nostra civilta’ ci pone dinanzi. Mi pare pero’che qui siamo lontani dall’aver messo a fuoco il problema (esrprimo, inutile dirlo, una mia opinione). Ti faccio una domanda: quanta gente conosci che, pur essendo piena di ambizioni mai soddisfatte non ha problemi di fs e quanta che problemi di fs invece ne ha pur non nutrendo ambizioni altrettanto importanti ? Io credo molta. Perche’ il problema e’che la fs, c’entra poco con le ambizioni che uno puo’avere.
Tu dici: “Ed è proprio quando ci si libera del complesso di voler essere a tutti i costi come gli altri, che si è liberi di essere finalmente se stessi. “. Puo’darsi che ci sia un po’anche di questo nella fs, ma credo che intervengano fattori ben piu’complessi, che hanno radici lontane ma non per questo inestirpabili.

La cosa poi sulla quale non sono per nulla d’accordo e’quando dici: “non c'è guarigione perché non c'è malattia “
La fs - mi pare che ci siano prove scientifiche a sufficienza per dimostrarlo – E’ una malattia, non e’una semplice caratteristica della personalita’. Se rifiutiamo questo presupposto corriamo il rischio di accettare come cosa normale cio’che normale non e’affatto, e di rinunciare a combattere per quella liberta’, la stessa di cui parli tu, che e’nostro diritto raggiungere. Senza voler fare ovviamente alcuna allusione alla nostra condizione mentale (non siamo per nulla “matti’direi: conosco parecchia gente che non ha la fs ma non e’ mentalmente piu’sana di noi) val la pena di ricordare che ci fu q.cuno (hai in mente la famosa Legge Basaglia? ) “che volle un giorno considerare la schizofrenia come una semplice ‘caratteristica’…ovvero, di punto in bianco i matti non erano piu’matti. I risultati poi si sono visti. Ripeto, non c’entriamo ovviamente con la schizofrenia, ma accettatemi il paragone a scopo chiarifiatorio.
Qui, caro Insider, non e’ un problema di business delle case farmaceutiche e lobby mediche (questa mi sembra un po’dietrologia), il problema e’che abbiamo una malattia, una malattia che pero’, per fortuna, e’curabile. Tu dici che hai fatto due terapie e non ti sono servite a guarire la fs: mi dispiace, sinceramente, e ti invito ad insistere. Io ne ho fatta una, con l’ipnosi, e ti assicuro che i risultati li sto vedendo, eccome. Rispetto ai tempi peggiori il carico di fs e’ stato abbattuto ormai di un buon 60% e certo non voglio fermarmi qui. Non sono, in effetti, ancora del tutto fuori dal tunnel ma mi capita sempre piu’di frequente di vedere la luce in fondo allo stesso.

Infine: certo che prima di andarmene dal forum un salutino lo darei, anche uno per ognuno di voi, se e’ per questo. Ma anche qui il problema e’ un altro. Io non parlavo di persone guarite e che gia’ frequentavano il forum (che peraltro c’é da pochissimo tempo, un po’di mesi), ma piu’in generale. Dicevo che se uno avesse risolto il problema, chesso’, 2 o 4 o 8 anni fa oggi probabilmente non cercherebbe in internet forum come questo. Quanto al fatto che nopn ci sono proprio testimonianze di chi ha vinto la fs, anche qui non e' vero: l'autrice di “Come vincere l' ansia sociale (traduzione dell'opera americana che ha un titolo fanstastico, sublime nel suo centrare perfettamente la situazione dei sociofobici: Diagonally parked in a parallel universe) racconta di aver vinto la sua guerra. E del resto quanti personaggi dello spettacolo hanno ammesso di aver avuto terrore (anceh questa puo’essere una forma, magari blanda, di fs ) quando comparivano le prime volte sulla scena e poi di aver imparato a domare l’ansia completamente? Il mio ipnotista mi ha detto che tremava all’inizio quando doveva tenere corsi e conferenze davanti a centinaia di persone. Poi ha affrontato il problema e l’ha superato. E per quanto riguarda la depressione, che ha qualche parentela con la fs, e’ forse il caso di ricordare le percentuali (molto significative) di persone che oggi, CURANDOSI, ne sono uscite? E di quelli che non ce la fanno, quanti hanno affrontato seriamente la lora MALATTIA? E quanti di questi ultimi hanno perso la loro battaglia solo perche ‘ non sapevano e forse non volevano sapere di avere una malattia da curare?

Ci sarebbero altre cosa da dire, ma mi sembra di essere stato gia’ abbastanza logorroico.
Concludo, come sempre, con un invito a passare all’azione e all’ottimismo: se si depongono le armi ancor prima di aver cominciato la battaglia o, peggio, se nemmeno si ha consapevolezza di essere in battaglia, allora si’ diventa difficile vincere.

Un caro saluto
Nature70

07-07-2004 14:46

>Questo pero’ non significa che io abbia SEMPRE avuto la fs o che comunque debba avere per >forza dentro di me i suoi “germi” dalla nascita

Spero che tu non creda d'averla contratta con un virus o tramite un transfert alieno. E' verosimile che tu sia stato predisposto caratterialmente (ipersensibilità, timidezza, introversione) ponendoti già in svantaggio nelle relazioni interpersonali e su questo terreno fertile, per cause e ragioni che molte teorie spiegano in modo diverso, hai sviluppato le tue paure. Non c'è un giorno X dal quale tutto è partito. Del resto basta leggere gli interventi qui per evidenziare un comune minimo denominatore tra tutti noi ovvero un certo tipo di carattere, scarsa o nulla comunicatività coi propri genitori e le altre persone, tendenza all'isolamento, ecc. Io non ho mai sentito di una persona socievole, allegra, aperta ed estroversa che si sia “ammalata” di fs.

>non ci sia comunque la possibilita’di uscirne andando ad intervenire opprtunamente con un bisturi >che asporti cio’che produce quella disorsione nella rappresentazione della realta’ che ci circonda, >che genera poi la fs

Sull'uscirne da questi problemi e sul concetto di guarigione ho già scritto e mi sembra inutile ripetere. Ma che la fobia sociale sia causata da una distorsione nella rappresentazione della realtà lo credi tu e lo dicono certuni comportamentisti e cognitivisti. La psicoanalisi ha altre idee in proposito che mi sembrano più sensate, ma comunque, al di là di questo, se fosse come dici, una volta appresa la corretta interpretazione (e mi dovresti spiegare come s'interpreta correttamente la realtà) dei fatti i sintomi dovrebbero “sparire”; il che, come ben sappiamo, non succede. Il sapere che certe paure sono assurde e come dovremmo ragionare correttamente non le fa andare via. Evidentemente c'è dell'altro che certe teorie non contemplano. Se poi ti riferisci alle tecniche di controllo dell'ansia ecc, beh certo possono sempre essere utili, ma non risolutive. Il problema è che l'esposizione graduale alle situazioni d'ansia non porta alla sua eliminazione. Io ho affrontato situazioni estremamente ansiogene (pensa ad esempio al giorno che mi son laureato, dover affrontare e parlare davanti ad una commissione, parenti e amici...) eppure se dovessi ripetere sarebbe come una prima volta. Purtroppo non funziona come con l'apprendimento scolastico, per cui anno dopo anno, s'impara sempre di più.
Sono convinto tuttavia che ci si possa migliorare di molto con un approccio diverso dal tuo, affrontando i propri conflitti interiori e introducendo importanti cambiamenti relazionali nella propria esistenza (cosa che io faccio e mi sforzo di fare e senza prendere farmaci o andare da qualche terapeuta), ma non mi nascondo la possibilità che un'ansia di background possa rimanere.

>il problema e’che la fs, c’entra poco con le ambizioni che uno puo’avere.

Ma non puoi estrapolare una mia frase da un contesto per tirare conclusioni che non mi appartengono. Ho cercato di dimostrare che tutti abbiamo dei limiti dato che tu sostenevi il contrario ovvero che per te guarire era poter diventare quello “volevi essere” (un abile e disinvolto intrattenitore, dalla parlantina sciolta e la battuta facile?). Allora ti ho scritto: attento perché ho dei grossi dubbi che tu possa cambiare drasticamente il tuo carattere e la tua personalità. E poi ho scritto che è deleterio mettersi in competizione tentando di assomigliare agli altri, tendendo cioè ad un modello ideale di persona che poco si adatta alle nostre caratteristiche. Questo ambire ad essere qualcos'altro da quello che si è, ovviamente è fustrante e ansiogeno perché porta a vedersi inadeguati e sempre un tantino sotto rispetto agli altri.

Riguardo alle testimonianze, possiamo arrampicarci sugli specchi fin che vogliamo, ma è inutile, esse latitano, quando a sentir certe presunte statistiche dovrebbero abbondare. Tu citi gli attori ecc, ma chi non ha provato nella vita un minimo di ansia (tanta o poca che sia) e imbarazzo a parlare davanti ad una platea? Tutti malati di fobia sociale? E non mi stupisce nemmeno che il tuo ipnotista ti abbia detto che anche lui aveva il terrore di esporsi. Cosa avrebbe dovuto dirti? Che con la sua terapia (con la quale si guadagna da vivere) non si ottengono risultati? Riguardo all'autrice del libro che citi non la conosco e dovrei leggerlo per farmi una opinione in proposito. Ammesso che non sia la solita ciarlatana che ha pensato bene di fare quattrini scrivendo l'ennesimo manuale su come raggiungere la felicità, sarebbe un caso risolto su quanti irrisolti? Poi certo tu dici che la colpa è di molti che non si curano. Ma se non c'è neanche accordo sulle cause e sulle terapie, come puoi pretendere di sapere quale sia il modo corretto per risolverlo? Solo perché l'ipnosi t'ha guarito al 60% (e perché non al 100%?) allora tutti dovrebbero fare l'ipnosi? Non puoi dire che gli altri non lottano, solo perché fanno scelte diverse dalle tue. Può essere che da soli non se ne esca del tutto, ma di certo nemmeno l'ipnotista o il farmaco sono risolutivi. Secondo me difetti parecchio di senso critico. L'approccio che hai alle terapie mi pare fideistico. Per te è una questione di fede. La realtà dei fatti è che né il farmaco, né l'ipnotista, né lo psicoterapueta ti ha finora risolto il problema definitivamente.

Sulle malattie mentali, non condivido, ma lascio cadere il discorso che ci porterebbe alquanto lontano.

Ciao
insider

nature70 09-07-2004 10:08

Caro Insider,

Lasciami dire in tutta franchezza che certe tue affermazioni mi fanno sobbalzare sulla sedia.
Rispetto per carita’ le tue opinioni, ma abbiamo punti di vista che, piu’ ti leggo, piu’mi appaiono del tutto inconciliabili.
In un tuo precedente post del resto hai scritto “…non c'è guarigione perché non c'è malattia”. Basterebbe questo a rendere le nostre posizioni e il nostro modo di affrontare il problema completamente opposti.
Riprendo comunque sotto il tuo ultimo post (che contiene anche alcune mie frasi da te riportate) e rispondo punto a punto in maiuscolo, per chiarezza.



>Questo pero’ non significa che io abbia SEMPRE avuto la fs o che comunque debba avere per >forza dentro di me i suoi “germi” dalla nascita

Spero che tu non creda d'averla contratta con un virus o tramite un transfert alieno. E' verosimile che tu sia stato predisposto caratterialmente (ipersensibilità, timidezza, introversione) ponendoti già in svantaggio nelle relazioni interpersonali e su questo terreno fertile, per cause e ragioni che molte teorie spiegano in modo diverso, hai sviluppato le tue paure. Non c'è un giorno X dal quale tutto è partito. Del resto basta leggere gli interventi qui per evidenziare un comune minimo denominatore tra tutti noi ovvero un certo tipo di carattere, scarsa o nulla comunicatività coi propri genitori e le altre persone, tendenza all'isolamento, ecc. Io non ho mai sentito di una persona socievole, allegra, aperta ed estroversa che si sia “ammalata” di fs.

NO, NESSUN VIRUS O TRANSFERT ALIENO. MI PARE DI ESSERE STATO CHIARO SULLE MIE IDEE AL RIGUARDO. FIDATI COMUNQUE (PENSO DI CONOSCERE ALMENO CIO’ CHE RIGUARDA ME STESSO) SE TI DICO CHE PER ME IL GIORNO X, QUELLO IN CUI E’ INIZIATA LA FS, C’É STATO ECCOME, INDIVIDUABILE CON ESTREMA PRECISIONE, DATA E ORA ADDIRITTURA. PRIMA C’ERA TIMIDEZZA, L’HO GIA’ DETTO, MA E’ UNA COSA COMPLETAMENTE DIVERSA, DOVRESTI SAPERLO ANCHE TU. CERTO POI CHE IN QUESTA TIMIDEZZA LA FS HA TROVATO UN TERRENO FERTILE IN CUI ESPLODERE, DA UN MOMENTO ALL’ALTRO. E’ VERO QUINDI, CHE C’ERA UNA PREDISPOSIZIONE, MA CHE POI QUESTA CI FOSSE DALLA NASCITA E’ TUTTO UN ALTRO DISCORSO. PER ME NON E’ COSI’, PER ME LE CAUSE RESTANO, ALMENO PRINCIPALMENTE, AMBIENTALI, E TUTTI GLI SPECIALISTI CON I QUALI HO AVUTO MODO DI CONFRONTARMI ME L’HANNO CONFERMATO.



>non ci sia comunque la possibilita’di uscirne andando ad intervenire opprtunamente con un bisturi >che asporti cio’che produce quella disorsione nella rappresentazione della realta’ che ci circonda, >che genera poi la fs

Sull'uscirne da questi problemi e sul concetto di guarigione ho già scritto e mi sembra inutile ripetere. Ma che la fobia sociale sia causata da una distorsione nella rappresentazione della realtà lo credi tu e lo dicono certuni comportamentisti e cognitivisti. La psicoanalisi ha altre idee in proposito che mi sembrano più sensate, ma comunque, al di là di questo, se fosse come dici, una volta appresa la corretta interpretazione (e mi dovresti spiegare come s'interpreta correttamente la realtà)

MOLTO BANALMENTE, INSIDER, LA REALTA’ SI INTERPRETA CORRETTAMENTE QUANDO NON TI VA IL CUORE IN GOLA PERCHE’ INCROCI UNA RAGAZZA, QUANDO NON SEI TERRIBILMENTE A DISAGIO A UNA FESTA ALLA QUALE TUTTI SI DIVERTONO, QUANDO NON SEI A DISAGIO (NEI CASI LIMITE) ANCHE SOLO INCROCIANDO LE PERSONE PER STRADA, QUANDO…C’É BISOGNO CHE VADA AVANTI?


dei fatti i sintomi dovrebbero “sparire”; il che, come ben sappiamo, non succede. Il sapere che certe paure sono assurde e come dovremmo ragionare correttamente non le fa andare via. Evidentemente c'è dell'altro che certe teorie non contemplano. Se poi ti riferisci alle tecniche di controllo dell'ansia ecc, beh certo possono sempre essere utili, ma non risolutive. Il problema è che l'esposizione graduale alle situazioni d'ansia non porta alla sua eliminazione. Io ho affrontato situazioni estremamente ansiogene (pensa ad esempio al giorno che mi son laureato, dover affrontare e parlare davanti ad una commissione, parenti e amici...) eppure se dovessi ripetere sarebbe come una prima volta. Purtroppo non funziona come con l'apprendimento scolastico, per cui anno dopo anno, s'impara sempre di più.
Sono convinto tuttavia che ci si possa migliorare di molto con un approccio diverso dal tuo, affrontando i propri conflitti interiori e introducendo importanti cambiamenti relazionali nella propria esistenza (cosa che io faccio e mi sforzo di fare e senza prendere farmaci o andare da qualche terapeuta), ma non mi nascondo la possibilità che un'ansia di background possa rimanere.


A ME FA MOLTO PIACERE SE SI PUO’ MIGLIORARE ANCHE CON UN APPROCCIO DIVERSO DAL MIO: NON HO BREVETTATO ALCUNA SOLUZIONE PER LA FS, NON HO NULLA DA GUADAGNARE PERSONALMENTE. PIU’ VIE D’USCITA CI SONO, TANTO MEGLIO E’ PER TUTTI.
CONTINUO PERO’A NUTRIRE FORTISSIMI DUBBI SUL FATTO CHE SE NE POSSA USCIRE SOLO CON LE PROPRIE FORZE (PROVA AD ANDARE IN UN PO’ DI SITI INGLESI O AMERICANI SULLA FS E VEDI COSA DICONO AL RIGUARDO) E LA RAGIONE TE LA SEI SPIEGATA DA SOLO: PERCHE’ NON E’ UN PROBLEMA DI RAZIONALITA’, DI COMPRENDERE CHE SI TRATTA DI PAURE ASSURDE.
SE COSI’ FOSSE, ALLORA SI’ CHE NE USCIRESTI ANCHE DA SOLO, UNA VOLTA ACQUISITA QUESTA CONSAPEVOLEZZA. MA TU STESSO DICI CHE NON E’ COSI’. E ALLORA AFFRONTARE PER PROPRIO CONTO I CONFLITTI INTERIORI PUO’ ANDARE BENISSIMO IN SE’, MA DUBITO CHE BASTI A SCONFIGGERE LA FS. FORSE SE, COME DICI TU, CI SONO POCHE TESTIMONIANZE DI PERSONE CHE HANNO SCONFITTO LA FS E’ANCHË PERCHE’ CI SONO NEL MONDO TROPPE PERSONE CHE, COME TE:
1) NON CONSIDERANO LA FS UNA MALATTIA E DUNQUE NON C’E’NULLA DA CURARE;
2) QUANDANCHE PROVANO A FARE QUALCOSA, PENSANO DI RIUSCIRCI SOLO CON LE PROPRIE FORZE. SAREBBE BELLO, NON C’E’ DUBBIO, SE FOSSE COSI’, MA MI PARE CHE LA LA “LETTERATURA” AL RIGUARDO PARLI DIVERSAMENTE.





>il problema e’che la fs, c’entra poco con le ambizioni che uno puo’avere.

Ma non puoi estrapolare una mia frase da un contesto per tirare conclusioni che non mi appartengono.
Ho cercato di dimostrare che tutti abbiamo dei limiti dato che tu sostenevi il contrario ovvero che per te guarire era poter diventare quello “volevi essere” (un abile e disinvolto intrattenitore, dalla parlantina sciolta e la battuta facile?). Allora ti ho scritto: attento perché ho dei grossi dubbi che tu possa cambiare drasticamente il tuo carattere e la tua personalità. E poi ho scritto che è deleterio mettersi in competizione tentando di assomigliare agli altri, tendendo cioè ad un modello ideale di persona che poco si adatta alle nostre caratteristiche. Questo ambire ad essere qualcos'altro da quello che si è, ovviamente è fustrante e ansiogeno perché porta a vedersi inadeguati e sempre un tantino sotto rispetto agli altri.


GUARDA PERO’CHE NON HO ESTRAPOLATO SEMPLICEMENTE “UNA TUA FRASE”. SE VAI A RIVEDERTI IL TUO PRECEDENTE POST VEDRAI CHE CI HAI SPESO UNA QUINDICINA DI RIGHE SU QUESTO CONCETTO E QUI INSISTI ANCORA DICENDO CHE “Questo ambire ad essere qualcos'altro da quello che si è, ovviamente è fustrante e ansiogeno perché porta a vedersi inadeguati e sempre un tantino sotto rispetto agli altri.” MA CHI HA MAI DETTO CHE IO (COME MOLTI ALTRI DEL FORUM IMMAGINO) AMBISCO AD ESSERE QUALCOS’ALTRO!? NON CI SIAMO CAPITI PROPRIO PER NULLA. QUANDO IO LAVORO PER SCONFIGGERE DEFINITIVAMENTE LA FS, NON LO FACCO CON L’AMBIZIONE DI ESSERE QUALCOS’ALTRO MA, AL CONTRARIO, CON L’OBIETTIVO DI ESSERE, DI POTER ESSERE, FINALMENTE, ME STESSO FINO IN FONDO E IN OGNI SITUAZIONE. A ME NON INTERESSA DIVENTARE QUALCOSA CHE NON SONO, ANCHE SE CERTO RICONOSCO – CREDO CHE NON CI SIA NULLA DI PARTICOLARMENTE STRANO IN QUESTO – CHE SE POTESSI RACCOGLIERE A DESTRA E A MANCA ALCUNE QUALITA’ CHE NON POSSIEDO E CHE ALTRI HANNO NON MI SPIACEREBBE AFFATTO …MA IL PUNTO NODALE DELLA QUESTIONE E’ CHE CONSIDERO UN MIO DIRITTO-DOVERE AMBIRE A TOGLIERE QUELLE INCROSTAZIONI CHE MI HANNO IMPEDITO, NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI, DI ESSERE ESATTAMENTE QUELLO CHE SONO IO. QUESTO E’ IL CONCETTO, PERALTRO MOLTO CHIARO E SEMPLICE MI PARE. POI NON ESCLUDO CHE CON IL LAVORO CHE HO FATTO E CHE STO FACENDO, UNA VOLTA APPUNTO RIPULITE TUTTE QUELLE INCROSTAZIONI DI CUI DICEVO, POSSA SCOPRIRE CHE “QUELLO CHE SONO” E’ ANCHE QUALCOSA IN PIU’ RISPETTO A QUELLO CHE PENSAVO DI ESSERE. ANCHE PERCHE’, QUANDO A UN CANE TOGLI UNA CATENA CHE L’HA IMMOBILIZZATO PER ANNI, HA UNA VOGLIA DI CORRERE TALE CHE POTREBBE ANCHE ANDARE PIU’ VELOCE E PIU’LONTANO DI QUANTO SI POTESSE SUPPORRE. OPPURE, SE VUOI, PERCHE’ QUELLE INCROSTAZIONI SONO ORMAI DI COSI’ LUNGA DURATA E SI ERANO ISPESSITE AL PUNTO DA FARTI DIMENTICARE IN PARTE COSA C’ERA SOTTO…FORSE ADDIRITTURA MAI L’ABBIAMO SAPUTO COSA C’ERA, COSA C’E’ ESATTAMENTE DENTRO DI NOI, QUANTE E QUALI POTENZIALITA’ SI NASCONDONO.


Riguardo alle testimonianze, possiamo arrampicarci sugli specchi fin che vogliamo, ma è inutile, esse latitano, quando a sentir certe presunte statistiche dovrebbero abbondare. Tu citi gli attori ecc, ma chi non ha provato nella vita un minimo di ansia (tanta o poca che sia) e imbarazzo a parlare davanti ad una platea? Tutti malati di fobia sociale?

L’IMBARAZZO E’ UNA COSA, INSIDER, IL TERRORE, DI CUI PARLAVO, E’ UN’ALTRA. LA PRIMA CONDIZIONE LA SPERIMENTEREBBERO IN MOLTI, LA SECONDA NO GRAZIE A DIO. E QUESTA SECONDA PUO’ESSERE UN SINTOMO DI FS, ANCHE SOLO LATENTE, SE VUOI.



E non mi stupisce nemmeno che il tuo ipnotista ti abbia detto che anche lui aveva il terrore di esporsi. Cosa avrebbe dovuto dirti? Che con la sua terapia (con la quale si guadagna da vivere) non si ottengono risultati? Riguardo all'autrice del libro che citi non la conosco e dovrei leggerlo per farmi una opinione in proposito. Ammesso che non sia la solita ciarlatana che ha pensato bene di fare quattrini scrivendo l'ennesimo manuale su come raggiungere la felicità, sarebbe un caso risolto su quanti irrisolti?
Poi certo tu dici che la colpa è di molti che non si curano. Ma se non c'è neanche accordo sulle cause e sulle terapie, come puoi pretendere di sapere quale sia il modo corretto per risolverlo? Solo perché l'ipnosi t'ha guarito al 60% (e perché non al 100%?) allora tutti dovrebbero fare l'ipnosi? Non puoi dire che gli altri non lottano, solo perché fanno scelte diverse dalle tue. Può essere che da soli non se ne esca del tutto, ma di certo nemmeno l'ipnotista o il farmaco sono risolutivi. Secondo me difetti parecchio di senso critico. L'approccio che hai alle terapie mi pare fideistico. Per te è una questione di fede. La realtà dei fatti è che né il farmaco, né l'ipnotista, né lo psicoterapueta ti ha finora risolto il problema definitivamente.



QUI L’INCONCILIABILITA’ DELLE NOSTRE POSIZIONI DIREI CHE EMERGE CON LA MASSIMA EVIDENZA. CERCHERO‘ DI ESSERE SINTETICO (MA SO CHE NON CI RIUSCIRO’) PER NON ANNOIARE TROPPO TE E GLI ALTRI DEL FORUM CHE AVRANNO LA PAZIENZA E LA VOGLIA DI LEGGERE.

IN PRIMO LUOGO, IL MIO NON E’ FIDEISMO. FIDEISMO E’ QUANDO UNA QUALSIVOGLIA FORMA DI FEDE SOVERCHIA E OTTENEBRA LA RAGIONE. NEL MIO CASO, TI ASSICURO, L’APPROCCIO RAZIONALE AI PROBLEMI NON MANCA, ANZI, TALVOLTA ECCEDO IN QUESTO SENSO. IL PUNTO PER ME E’ UN ALTRO, E STA NELLA TUA POSIZIONE DI ASSOLUTO NICHILISMO. A CONFERMA DI QUANTO DICO TI RICORDO CHE IN POCHI POST:

- HAI SOTTOLINEATO DI ESSERE ATEO;
- UGUALMENTE, HAI DETTO CHIARAMENTE DI NON AVER FIDUCIA NELLA SCIENZA: PER TE I FARMACI SERVONO SOLO A FAR GUADAGNARE CHI LI PRODUCE (A PROPOSITO, HAI PROVATO IL RIVOTRIL, CHE COSTA POCO O NULLA?) E LE TERAPIE A FAR GUADAGNARE LE LOBBY MEDICHE (E QUANDO CI SI ROMPERA’ UN RUBINETTO IN CASA, LA LASCEREMO ALLAGARE, PERCHE’ I GUASTI AI RUBINETTI SERVONO SOLO A FAR GUADAGNARE, E PURE MOLTO, LA LOBBY DEGLI IDRAULICI);
- HAI DETTO DI AVER SEMPRE CREDUTO E DI CREDERE TUTTORA POCO NELL’UTILITA’ DI QUESTO FORUM;
- PER L’AUTRICE DEL LIBRO DI CUI TI PARLAVO, TI SEI GIA’ POSTO IL DUBBIO CHE SIA LA “solita ciarlatana che ha pensato bene di fare quattrini scrivendo l'ennesimo manuale su come raggiungere la felicità” (NON E’COSI’: Q.CUNO NEL FORUM L’HA LETTO E NE HA PARLATO, CHIEDI A LORO; ALTRIMENTI CERCA INFORMAZIONI IN INTERNET).


QUESTO, INSIDER, E’, NEL COMPLESSO, UN APPROCCIO DA CATERPILLAR, CHE DEMOLISCE TUTTO IN UNO SLANCIO, RIPETO, DI RARO NICHILISMO.


E CHE C’ENTRA POI SE NON SI SA “quale sia il modo corretto per risolverlo” ? ANCHE AMMESSO CHE SIA’ COSI’, UNO CHE HA UN PROBLEMA, E SERIO, NON STA A DIRE: “MA, CHISSA’ SE SARA’ GIUSTA QUESTA VIA, O QUEST’ALTRA, O QUEST’ALTRA ANCORA, O FORSE SONO TUTTE SBAGLIATE O FORSE….”. E INTANTO STAI CON LE MANI IN MANO. SE HAI UN PROBLEMA, INSIDER, SCEGLI UNA VIA; POI SE E’ SBAGLIATA LA CAMBI; E SE E’ SBAGLIATA ANCHE QUESTA LA CAMBIERAI ANCORA! E AVRAI FATTO TUTTO QUESTO NELLO STESSO TEMPO CHE AVRESTI IMPIEGATO A FARTI UNA MONTAGNA DI SEGHE MENTALI SU COSA FOSSE GIUSTO FARE….


E ANCORA, COSA SIGNIFICA DIRE : “Perche’l’ipnosi non ti ha guarito al 100%”?
IN PRIMO LUOGO, LA TERAPIA NON L’HO ANCORA CONCLUSA E PER QUANTO MI RIGUARDA FINISCE SOLO QUANDO SONO PIENAMENTE SODDISFATTO DEL RISULTATO RAGGIUNTO. IN SECONDO LUOGO TI ASSICURO CHE PARLARE PER ME DI UN – 60% DI FS, COME RISULTATO OTTENUTO, SIGNIFICA, NE’ PIU’ NE’MENO, CHE LA MIA VITA E’CAMBIATA RADICALMENTE, CHE CI SONO UN MUCCHIO DI SITUAZIONI CHE PRIMA MI CREAVANO PICCHI D’ANSIA E CHE ORA NON ME NE CREANO AFFATTO. CAPISCI COSA STO DICENDO? QUESTE NON SONO QUISQUILIE, BAZZECOLE E PINZILLACCHERE, PER DIRLA CON TOTO’; QUESTI, INSIDER, SONO RISULTATI, E’ PROFUMO, FINALMENTE, DI LIBERTA’, DOPO 17 ANNI (DICIASSETTE !) ALLA CATENA. CAPISCI? POI, E’ CHIARO, POTRA’ ESSERCI QUALCHE RICADUTA, LO METTO IN CONTO…IN QUEL CASO, FAREMO ANCORA IL POSSIBILE PER RIALZARCI, BEN SAPENDO COMUNQUE CHE ANCHE CON QUALCHE RICADUTA NON PERDEREMO TUTTO QUELLO CHE AVREMO ACQUISITO. E PER ORA, QUELLO CHE NON E’ANCORA STATO RISOLTO CON LA TERAPIA, LO AFFRONTO CON I FARMACI, A DOSI ASSAI BLANDE, PERCHE’ MI E’ SUFFICIENTE COSI’.
E QUANDO DICI: “La realtà dei fatti è che né il farmaco, né l'ipnotista, né lo psicoterapueta ti ha finora risolto il problema definitivamente. “ CI VEDO QUASI UNA FORMA DI COMPIACIMENTO, NON (PENSO E SPERO) PER CATTIVERIA, MA, SEMBREREBBE, PER UNA SORTA DI PIACERE MASOCHISTICO NELL’AFFERMARE CHE NON C’É VIA D’USCITA.
TU HAI FATTO DUE TERAPIE. IL RISULTATO LO RICORDAVI TU DICENDO: “A cosa mi sono servite? A rimuovere dei sintomi? No di certo. Mi hanno reso più consapevole, questo sì, ma niente di più.”
BENE, ANZI MALE, MI SPIACE PER TE; A ME HANNO DATO MOLTO DI PIU’. MA NON TI DIRO’ : ”FIDATI DI QUELLO CHE TI DICO”; TI DICO, PROVA! CRITICAVI CHIARA PER I SUOI “PENSIERI NEGATIVI, I COMPORTAMENTI AUTODISTRUTTIVI, IL SUO PIANGERSI ADDOSSO”. MA LA’ IO VEDEVO ANCHE E FORSE SOPRATTUTTO UNO SFOGO.
ORA MI CHIEDO INVECE DOVE SIA LA COMPONENTE COSTRUTTIVA DEL TUO ATTEGGIAMENTO CHE, PER QUELLO CHE HO LETTO, DEMOLISCE SENZA EDIFICARE NULLA CHE NON SIA AFFETTO DA UNA SORTA DI PESSIMISMO COSMICO. MA, RIPETO: NON FIDARTI DI QUELLO CHE TI DICO IO, FAI UNA PROVA TU. SE NON SBAGLIO OLTRETUTTO NON STAI LONTANO DA MILANO. FAMMI AVERE UN TUO RECAPITO PRIVATO, SE VUOI, E TI SUGGERISCO QUALCHE TERAPEUTA. POI, SEMPRE SE LO VORRAI, PASSERAI ALL’AZIONE. SE NON VORRAI, SARA’ UNA TUA LEGITTIMA SCELTA, MA SII ALLORA PIU’ PRUDENTE NEL GIUDICARE GLI ALTRI, COME HAI FATTO CON CHIARA. SI PUO’ CRITICARE QUANDO SI SANNO PORRE ALTERNATIVE, QUANDO SI SA DIMOSTRARE CHE LE PROPRIE SCELTE POSSONO ESSERE TALVOLTA MIGLIORI DI QUELLE ALTRUI. TU, MI PARE, TI SEI ARRESO, OVVERO HAI SCELTO DI NON SCEGLIERE PIU’. LEGITTIMO ANCHE QUESTO, PER CARITA’, MA DIFFICILMENTE “ESPORTABILE” – PENSO E SPERO – COME MODELLO, COME LEZIONE, COME INSEGNAMENTO.

Ciao
Nature70

10-07-2004 11:52

No guarda c'è da sobbalzare a leggere le cose sconcertanti che si leggono in questo forum, non le mie risposte.
Che poi le nostre posizioni siano diverse era chiaro e non da adesso. Lo si può capire già dalla terminologia che utilizziamo: tu parli di “malattia”, dici che ti sei “ammalato”; io invece preferisco parlare di “disagio relazionale”; tu dici “guarigione”, io dico “evoluzione” intesa come crescita (emozionale, cognitiva, ecc). E perché parlo in questi termini? Io mi baso sulla mia esperienza (l'unica che conosco) che da quanto ho capito è diversa da quelle che fino ad ora ho letto nel forum. Io non ho mai vissuto isolato, amici ne ho sempre avuti e frequentati fin da piccolo. Fino a 19-20 anni facevo una vita sociale limitata al gruppo del paese nel quale sono nato e vissuto. Le possibilità di conoscere nuove persone erano nulle. Gruppo nel quale non era abitudine parlare dei propri problemi, dove si rideva e scherzava, ma i rapporti erano alquanto superficiali. Mi son ritrovato quindi all'inizio della mia prima psicoterapia (intorno ai 22 anni) senza aver mai parlato con nessuno al mondo di un qualsiasi mio problema, nemmeno per un semplice sfogo. E cominciare ad aprirmi fu per me molto difficile e faticoso, ma al contempo rivoluzionario. Con l'università mi si è aperto un nuovo mondo, nuove relazioni, nuove amicizie da sperimentare e sono cominciato a cambiare in meglio. Questo cambiamento si è accompagnato ad un miglioramento dei rapporti interpersonali che ho cominciato ad affrontare con maggiore sicurezza, perdendo man mano col tempo tanti blocchi, ansie, paure e inibizioni, che posso garantirti erano molte. L'esperienza vuol dire molto nelle relazioni sociali.
Rimanendo quindi sul piano del buon senso, visto che nessuno è esperto, posso perfettamente capire che una persona che ha vissuto sola gran parte della propria adolescenza e giovinezza, chiuso a riccio, senza sperimentare la relazione con gli altri, senza magari aver neanche mai avuto una storia sentimentale, possa trovarsi in difficoltà nei rapporti in età più matura. Vorrei ben vedere il contrario! Ed è per questo motivo, senza tirare in ballo chissà quali astruse teorie, che affermo che il nocciolo della questione è uscire dal proprio isolamento sociale ed emotivo, sviluppare e sperimentare nuove amicizie, approfondire ed aprirsi a quelle che si hanno, rimuovere ogni maschera, cambiare se possibile il rapporto coi propri genitori, fratelli o sorelle. Passare la vita davanti ad un monitor o peggio ghettizzarsi tra sociofobici è la cosa più sbagliata che uno possa fare. Aprirsi agli altri e confidarsi è una cosa che serve e aiuta tantissimo. Tu puoi dire che questo è nulla, ma sulla base della mia esperienza dico che questa è la prima cosa sensata e giusta da fare! Questo è quello che io ho sempre sostenuto e mi sento di consigliare prima di dire come fai tu di andare tutti dallo psicologo e prendere il ritrovil. I farmaci non risolvono i problemi, li spostano solo più avanti.

Come puoi dire quindi solo perché non mi convince l'approccio che hanno la maggior parte delle persone qui dentro, tutto farmacologico e psicoterapico e NULLO da un punto di vista relazionale, che sia poco costruttivo, che mi sia arreso, che non abbia nulla da dire di alternativo. Ma stai delirando o cosa? Io la psicoterapia l'ho fatta e parlo a ragion veduta. Non mi ha convinto tutto qui, sebbene mi sia stata utile per altre cose. Sono uno dei pochi qui dentro che si è raccontato più di tutti, attirandosi critiche a non finire, che non si è mai lasciato andare a sfoghi e che ha sempre cercato di rispondere agli altri in modo né scontato né banale e non come fai tu che ai ragazzi dici sempre come un disco rotto la solita solfa (vai dal terapeuta, prendi il ritrovil), come se fossero dei deficienti non in grado di valutare se ricorrere o no ad uno psicologo e fosse fondamentale sentirselo dire da te; mentre invece con le ragazze fai lo svenevole e ricami con le parole a non finire.
Pessimista cosmico dillo a quelli che usano il forum come cesso dove scaricare per favore, ma non a me; che se a volte incalzo e provoco un pochino è per vedere se sotto alle chiacchiere che si leggono, ci sia qualcosa di concreto e solido, pensato e ragionato! Se ho “osato” mettere in dubbio il tuo approccio con l'ipnoterapia, non è per l'intima soddisfazione di sbugiardarti, ma dato che hai sposato questa teoria e ne parli sempre in modo entusiastico consigliandola a tutti, mi son detto: ma se non gli ha risolto il problema completamente, non gli viene il dubbio che forse non è così efficace come vuole convincersi/ci? Allora invece di rispondere in modo emotivo e scomposto come hai fatto, avresti potuto dire:

1 - da quanto tempo la fai e quanto dura
2 - come funziona, di cosa parli con l'ipnoterapeuta
3 - cosa non riuscivi a fare prima dell'ipnosi
4 - cosa riesci a fare dopo l'ipnosi

Questo sarebbe stato un modo intelligente e costruttivo di rispondere invece di aggredire in modo sconclusionato. Perdere il controllo è sinonimo di debolezza. Con me bisogna essere MOLTO CONCRETI, portanto FATTI e non speranze di guarigione. Ma se gira e rigira, con una terapia o l'altra, siamo sempre lì al palo, senza risolvere definitivamente nulla mi spieghi cosa ci andrei a fare dall'ipnoterapeuta? Vuoi convincermi che con l'ipnosi risolverei i miei problemi? Bene allora rispondi ai quattro punti e dammi elementi di valutazione oggettiva.
L'unica cosa CERTA fino ad ora è che nessuno qui ha risolto definitivamente il problema e questo per me è un FATTO (che non mi rallegra) perché PUO' significare che dal problema si può solo migliorare, ma non uscirne definitivamente. Il resto sono chiacchiere, congetture, supposizioni, speranze delle quali io non ho minimamente bisogno per campare. Se a te basta invece il libro di una illustre sconosciuta per sperare, a me ci vuole ben altro. Per CREDERE a me servono FATTI CONCRETI, ELEMENTI DI VALUTAZIONE OGGETTIVA e non i tuoi sogni/speranze/illusioni. Che tu poi mi venga a dire che se non ci sono testimonianze allora la colpa è di quelli come me, la trovo un'affermazione delirante che non commento neanche.

>IL PUNTO PER ME E’ UN ALTRO, E STA NELLA TUA POSIZIONE DI >ASSOLUTO NICHILISMO

Ecco in questo punto hai cominciato veramente a perdere la bussola sparandone di veramente grosse.

Intanto il fideismo è un'adesione acritica ad una qualsiasi dottrina. Non è un discorso di razionalità. Si può essere razionali, ma acritici.
Che poi io sia nichilista sinceramente mi fai proprio sorridere. Nichilismo è negare qualsiasi sistema di valori, il che proprio non mi riguarda affatto. Ma se per te essere critici significa essere nichilisti, allora comprati un dizionario perché probabilmente non sai neanche cosa significa. Inoltre essere atei non è certo un crimine e non significa essere nichilisti, perché si può non credere in Dio, ma avere comunque un sistema di valori (lo sai che esiste una morale laica?); ma capisco che voi credenti ci vorreste tutti al rogo. Ti dirò di più, posso anche ammettere l'esistenza di un'entità superiore, ma non credo che un DIO si farebbe rappresentare da certi ecclesiasti nostrani o da qualsiasi altra religione che come ben possiamo vedere nel mondo (e nella storia) è causa d'intolleranza e conflitti (per non dire morti): tutto l'opposto di quello che dovrebbe professare.
Che non creda nella scienza poi mi fai sorridere due volte. Io l'ho studiata una scienza (pura) e se non l'avessi un po' amata certo non sarei riuscito di sicuro a laurearmi. Anche la scienza però ha dei limiti come qualsiasi altra disciplina e non spiega tutto. L'esserne consapevoli è segno di maturità e intelligenza. Ma se la tua miopia e ignoranza t'impediscono di vederli in ciò che credi, continua pure a vivere coi paraocchi probabilmente è l'unico modo che ti consente di vivere. Se poi vuoi sapere cos'è la vera scienza iscriviti ad un corso di laurea della facoltà di scienze matematiche fisiche e naturali e poi fai il paragone con la “scienza psicoterapica”.
Che i farmaci servano SOLO a far guadagnare le industrie farmaceutiche l'hai scritto tu, io non l'ho mai detto e questa è un'altra delle tue “distorsioni percettive”. Ma dico, li leggi i giornali? Ma dormivi quando si parlava dello scandalo dei promotori che pagavano soggiorni e davano regalie ai medici per far prescrivere i loro farmaci? E della lettera (che doveva rimanere top secret) di un dirigente della glaxo che parlava di ritorsioni contro l'amministrazione della regione toscana perché aveva ridotto la spesa farmaceutica? Allora svegliati, perché mi sa che vivi ancora nel mondo delle favole! Dove girano soldi e tanti, c'è sempre chi specula e lucra. Ma per te forse sono tutti filantropi.
L'autrice del libro non l'ho condannata aprioristicamente come mi attribuisci. Ho scritto che dovrei leggerla per farmi un'opinione. Parto col dubbio, questo sì, perché se entri in una qualsiasi libreria, trovi cinquantamila manuali che ti spiegano come vivere felice, come avere fortuna, come perdere 10 chili in due ore, come cuccare di più e via dicendo. Tutte opere autorevoli e di valore? Non sono certo un allocco che abbocca a qualsiasi cosa gli sottopongono. Di ciarlatani e venditori di fumo è pieno il mondo!

Perché ho scritto che questo forum mi è di poco aiuto?

a- non uso il forum come veicolo per trovarmi nuovi amici, perché quelli non li scelgo sulla base dei problemi che hanno, ma delle affinità. Non voglio minimamente ghettizzarmi.
b-mi aspettavo qualcuno che avesse risolto più di me, ma mi rendo conto che forse non è così. Molti di voi prendono dei farmaci, il che mi fa supporre stiano peggio di me, visto che io questa esigenza non la sento e bene o male affronto tutte le situazioni sociali evitando magari quelle più ansiogene.
c-molti non hanno neanche un amico, un minimo di vita sociale, altra cosa che non mi accomuna.
d-molti interventi sono sfoghi ai quali non si può che rispondere in modo critico/consolatorio.
e-mancano completamente termini di paragone per confrontare le esperienze e valutare quindi l'efficacia delle soluzioni che ognuno ha adottato.
f-Speravo di trovare una persona nella quale riscontare affinità e somiglianze, che magari avesse un approccio a questo problema simile al mio, ma fino ad ora non l'ho trovato.

Sul resto ti rispondo solo in paio di punti, perché sei molto bravo nel distorcere il pensiero degli altri a tuo vantaggio. Probabilmente hai problemi “cognitivi” ovvero non sei in grado di cogliere il senso profondo delle parole altrui. Così come probabilmente usi a sproposito i termini pensando di dire una cosa, ma facendo intendendere un'altra. Un esempio?

MA CHI HA MAI DETTO CHE IO (COME MOLTI ALTRI DEL FORUM IMMAGINO) AMBISCO AD ESSERE QUALCOS’ALTRO!?...POTER ESSERE, FINALMENTE, ME STESSO FINO IN FONDO E IN OGNI SITUAZIONE

Hai scritto o non hai scritto che guarire per te significava diventare quello che “volevi essere”? Allora se conosci la lingua italiana “voler essere” si può interpretare come desiderio/voglia di essere anche qualcosa di molto diverso da come si è. SONO IO che ho scritto che ognuno deve essere se stesso, non tu. Tu lo dici adesso, ma prima non l'hai mai detto! Rileggiti i tuoi post!
Poi basta leggere uno dei tanti sfoghi qua dentro per percepire che molti non si accettano come sono. E' un perenne e continuo confronto, per cui gli altri sono sempre + bravi, + belli, + felici, + sicuri, + disinvolti - soli e via così. Io ho smesso di pensare così da anni! Non c'è n'è uno che sia un minimo soddisfatto di se stesso e di com'è. E ti stupisci che abbia la fobia sociale?

PERCHE’ NON E’ UN PROBLEMA DI RAZIONALITA’, DI COMPRENDERE CHE SI TRATTA DI PAURE ASSURDE.

Esatto, ma sei tu che hai scritto di voler rimuovere “con un bisturi >che asporti cio’che produce quella disorsione nella rappresentazione della realta’ che ci circonda, >che genera poi la fs”, facendo intendere appunto che per te la fobia sociale fosse causata da un problema di razionalità appunto, d'interpretazione sbagliata della realtà. Io non ho mai detto che fosse solo un problema di razionalità e infatti in altri post ho parlato di altre cose che ritengo importanti.

Ti saluto
insider

13-07-2004 21:05

Sinceramente non ho capito bene perché tu ti sia sentito offeso visto che parlavo in senso generico e ipotetico. Non ho detto che sorcioderoma o qualcun altro si ghettizzi (mi auguro che non ci sia nessuno che lo faccia). Come non ho mai pensato che le persone del forum siano di scarso valore e che non valga la pena conoscerle. Non metto in dubbio quindi che tu possa aver conosciuto persone stupende con le quali essere amico. Se poi hai la possibilità di frequentare altra gente tanto meglio. La mia era solo una sottolineatura in antitesi a ciò che avevo scritto qualche riga prima. Quello che volevo dire era che non è mai bene (secondo me) limitare le proprie frequentazioni e conoscenze prevalentemente a persone con il nostro stesso problema solo perché magari uno pensa di essere maggiormente capito e accettato, illudendosi che il disagio possa creare da solo un legame di amizia. Se la cosa non ti riguarda dove sarebbe l'offesa? boh
Se poi pensi che scriva fesserie allora tu saresti il fesso che le legge, visto che la cosa migliore in quel caso sarebbe di ignorarmi.
Riguardo al resto, se pensavi di offendermi mi spiace dirti che non ci sei minimamente riuscito.

saluti alla città eterna :)

Ps: ma a roma non si dice “sorcio” di chi è “viscido”?

nature70 15-07-2004 11:22

INSIDER, PARTO RIPRENDENDO ALCUNE TUE CONSIDERAZIONI SUL MIO CONTO:

“Ma stai delirando o cosa?’
“… la trovo un'affermazione delirante che non commento neanche.”
“Ma se la tua miopia e ignoranza t'impediscono di vederli in ciò che credi,
continua pure a vivere coi paraocchi probabilmente è l'unico modo che ti
consente di vivere.”
“Questo sarebbe stato un modo intelligente e costruttivo di rispondere invece
di aggredire in modo sconclusionato.”



ERO MOLTO INDECISO, DEVO DIRE, SUL FATTO DI DARTI ANCORA RETTA. QUANDO,
SI SCADE FINO AL LIMITE DELL’INSULTO E QUANDO A QUESTA PROPENSIONE SI ABBINA, COME NEL TUO CASO, UN ATTEGGIAMENTO SUPPONENTE E ARROGANTE SAREBBE CORRETTO NON RISPONDERE.
FAI COMUNQUE ALMENO LO SFORZO, DOPO ESSERTI RILETTO LE POCHE FRASI QUI SOPRA E
MAGARI DOPO AVER RILETTO I POST IN CUI MI RIVOLGEVO A TE, DI RIFLETTERE
UN ATTIMO, UN ATTIMO SOLO, E POI DIMMI SE VERAMENTE SEI CONVINTO CHE SIA STATO
IO AD “aggredire in modo sconclusionato.”.
MI PARE CHE IN QUESTO FORUM IO FOSSI RIMASTO TRA I POCHI A DIALOGARE
CON TE. UN MOTIVO CI SARA’.
COMUNQUE LO FARO’ ANCORA, MA PER L’ULTIMA VOLTA.

E RISPARMIAMI ALMENO FRASI RIDICOLE TIPO: “Perdere il controllo è sinonimo
di debolezza”. PUNTO PRIMO PERCHE’ NON HO PERSO AFFATTO ALCUN CONTROLLO…TI
SOPRAVVALUTI SE CREDI DI RIUSCIRE IN QUESTO RISULTATO. SE HO USATO UN TONO
ACCESO (SENZA ESSERE ARROGANTE PERO’ E SOPRATTUTTO SENZA OFFENDERTI INSIDER:
QUESTA E’ LA PRIMA E PIU’ GRANDE DIFFERENZA TRA NOI DUE) ERA SOLO NELLA SPERANZA,
RIVELATASI VANA, DI RIUSCIRE A FARMI CAPIRE ESPRIMENDO IN MODO MOLTO NITIDO QUELLO CHE SENTO, QUELLO CHE PENSO.
SECONDO PERCHE’ SE HO UNA DEBOLEZZA LA DIMOSTRO CASOMAI ORA, NON RESISTENDO
A CONTROBATTERE A QUANTO HAI SCRITTO, PUR ESSENDO CONSAPEVOLE CHE NON LO
MERITERESTI E CHE NON CAPIRAI NULLA (O FINGERAI DI NON CAPIRE NULLA, MA FA LO STESSO) ANCHE STAVOLTA.
MA, RIPETO, POI MI FERMO, NON VOGLIO SPRECARE ALTRO TEMPO. LASCERO’ A QUALCUN ALTRO – SE QUALCUN ALTRO CI SARA’ – IL COMPITO DI FARTI DIVERTIRE PERMETTENDOTI DI DAR SFOGO ALLA TUA INESAURIBILE VENA POLEMICA.





No guarda c'è da sobbalzare a leggere le cose sconcertanti che si leggono
in questo forum, non le mie risposte.
Che poi le nostre posizioni siano diverse era chiaro e non da adesso. Lo
si può capire già dalla terminologia che utilizziamo: tu parli di “malattia”,
dici che ti sei “ammalato”; io invece preferisco parlare di “disagio relazionale”;
tu dici “guarigione”, io dico “evoluzione” intesa come crescita (emozionale,
cognitiva, ecc).

NON SONO IO, INSIDER, A CONSIDERARLA UNA MALATTIA: E’ LA SCIENZA MEDICA.
IN AMERICA L’HANNO INCLUSA TRA LE PATOLOGIE PSICHIATRICHE SUL FINIRE DEGLI
ANNI ’80. MA TU OVVIAMENTE, TU CHE TE LA TIRI DICENDO CHE “TI SEI LAUREATO IN UNA SCIENZA PURA” (MANCO FOSSI L’UNICO POI), NE SAI OVVIAMENTE PIU’ DI UN INTERO CONSESSO DI MEDICI PSICHIATRI AMERICANI….


E perché parlo in questi termini? Io mi baso sulla mia esperienza (l'unica
che conosco) che da quanto ho capito è diversa da quelle che fino ad ora
ho letto nel forum. Io non ho mai vissuto isolato, amici ne ho sempre avuti
e frequentati fin da piccolo. Fino a 19-20 anni facevo una vita sociale
limitata al gruppo del paese nel quale sono nato e vissuto. Le possibilità
di conoscere nuove persone erano nulle. Gruppo nel quale non era abitudine
parlare dei propri problemi, dove si rideva e scherzava, ma i rapporti erano
alquanto superficiali. Mi son ritrovato quindi all'inizio della mia prima
psicoterapia (intorno ai 22 anni) senza aver mai parlato con nessuno al
mondo di un qualsiasi mio problema, nemmeno per un semplice sfogo. E cominciare
ad aprirmi fu per me molto difficile e faticoso, ma al contempo rivoluzionario.
Con l'università mi si è aperto un nuovo mondo, nuove relazioni, nuove amicizie
da sperimentare e sono cominciato a cambiare in meglio. Questo cambiamento
si è accompagnato ad un miglioramento dei rapporti interpersonali che ho
cominciato ad affrontare con maggiore sicurezza, perdendo man mano col tempo
tanti blocchi, ansie, paure e inibizioni, che posso garantirti erano molte.
L'esperienza vuol dire molto nelle relazioni sociali.

SEI SICURO INSIDER DI ESSERE AFFETTO DA FS ??



Rimanendo quindi sul piano del buon senso, visto che nessuno è esperto,
posso perfettamente capire che una persona che ha vissuto sola gran parte
della propria adolescenza e giovinezza, chiuso a riccio, senza sperimentare
la relazione con gli altri, senza magari aver neanche mai avuto una storia
sentimentale, possa trovarsi in difficoltà nei rapporti in età più matura.
Vorrei ben vedere il contrario! Ed è per questo motivo, senza tirare in
ballo chissà quali astruse teorie, che affermo che il nocciolo della questione
è uscire dal proprio isolamento sociale ed emotivo, sviluppare e sperimentare
nuove amicizie, approfondire ed aprirsi a quelle che si hanno, rimuovere
ogni maschera, cambiare se possibile il rapporto coi propri genitori, fratelli
o sorelle. Passare la vita davanti ad un monitor o peggio ghettizzarsi tra
sociofobici è la cosa più sbagliata che uno possa fare. Aprirsi agli altri
e confidarsi è una cosa che serve e aiuta tantissimo. Tu puoi dire che questo
è nulla, ma sulla base della mia esperienza dico che questa è la prima cosa
sensata e giusta da fare! Questo è quello che io ho sempre sostenuto e mi
sento di consigliare prima di dire come fai tu di andare tutti dallo psicologo
e prendere il ritrovil. I farmaci non risolvono i problemi, li spostano
solo più avanti.


E’ UNA SCIOCCHEZZA CLAMOROSA…E ANCHE QUESTA VOLTA NON A PARERE MIO, MA PERCHE’ E’ LA SCIENZA A DIRLO. CI SONO INFATTI MOLTI FARMACI CHE I PROBLEMI LI RISOLVONO ECCOME. PRENDI PER ESEMPIO LA DEPRESSIONE, CHE CON LA FS HA QUALCHE AFFINITA’: LO SAI COME VIENE CURATA? CON LE PSICOTERAPIE CERTO, AM ANCHE E SOPRATUTTO CON I FARMACI. NON MOLTO TEMPO FA HO INCONTRATO UN RAGAZZO DI QUESTO FORUM E MI HA RACCONTATO DI QUANTO L ‘ASSUNZIONE DI UN ANTIDEPRESSIVO GLI ABBIA MIGLIORATO LA VITA, AL PUNTO CHE POI HA SMESSO CONTNUANDO PERO’A SENTIRNE I BENEFICI. E CONTINUANDO A PARLARE DI DEPRESSIONE, CHE E’ UNA MALATTIA MOLTO MEGLIO CONOSCIUTA DELLA FS E CON UNA LETTERATURA MOLTO PIU’AMPIA, LE STATISTICHE DICONO CHE OGGI UNA NETTA MAGGIORANZA, CURANDOSI, NE ESCE. ALTRO CHE I FARMACI “NON RISOLVONO I PROBLEMI”. MA PER TE OVVIAMENTE LE STATISTICHE SONO TUTTE MANIPOLATE DALLE LOBBY DEGLI INDUSTRIALI FARMACEUTICI. LA MONTAGNA DI PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE AL RIGUARDO NON CONTA NULLA. AH, POI DIMENTICAVO, ANCHE LA STATISTICA E’ UNA SCIENZA UN POCHETTINO “IMPURA”, QUINDI A TE NON INTERESSA….


Come puoi dire quindi solo perché non mi convince l'approccio
che hanno la maggior parte delle persone qui dentro, tutto farmacologico
e psicoterapico e NULLO da un punto di vista relazionale, che sia poco costruttivo,
che mi sia arreso, che non abbia nulla da dire di alternativo.

IO NON DICO “che questo è nulla”. DICO PERO’CHE MI PARE CHE I CASI SIANO
DUE:
1) O NON HAI MAI VERAMENTE SPERIMENTATO LA FS, QUELLA VERA INSIDER;
2) OPPURE NON HAI CAPITO NULLA DI COME AGISCE.

LO DIMOSTRI PER ESEMPIO QUANDO DICI: “Ed è per questo motivo….che affermo
che il nocciolo della questione è uscire dal proprio isolamento sociale ed emotivo, sviluppare e sperimentare nuove amicizie….”
IO SPERO CHE TU STIA SCHERZANDO INSIDER.
ALTRIMENTI LA TUA INCAPACITA’ DI COMPRENSIONE VA OLTRE L’IMMAGINABILE.
DICO, TI SEI CHIESTO UNA SOLA VOLTA SE PER CASO CI SIA QUALCUNO QUI CHE GODE NELLO STARE IN QUESTO ISOLAMENTO SOCIALE ED EMOTIVO O SE CI STIA, INVECE, SOFFRENDO COME UN CANE, PERCHE’ LA SUA FS LO COSTRINGE (SOTTOLINEO “COSTRINGE”) IN QUESTA CONDIZIONE? TU PARLI COME SE PRESCINDESSI COMPLETAMENTE DALLA FS E DALLE SUE IMPLICAZIONI. IO, COME, CREDO, QUASI TUTTI QUI, HO TRASCORSO ANNI IN CUI LE MIE RELAZIONI SOCIALI ERANO QUASI NULLE, MA TI ASSICURO CHE NON CI GODEVO AFFATTO E CHE NON ERA PER NULLA, MA PROPRIO PER NULLA POSSIBILE SEGUIRE L’APPROCCIO CHE PROPONI…
SPERIMENTARE NUOVE AMICIZIE ?? MI RIPETO NELLA MIA DOMANDA INSIDER: SAI COS’É LA FS? SAI QUANTO PUO’ESSERE INVALIDANTE? CAPISCI SE TI DICO CHE E’ COME CHIEDERE DI CORRERE A UNO CHE HA UNA GAMBA FRATTURATA? CAPISCI SE TI DICO CHE PRIMA DI CORRERE E’ NECESSARIO CHE L’OSSO SIA TORNATO A POSTO? POI E’ CHIARO CHE OGNUNO DEVE FARE LA PROPRIA PARTE, PER QUELLO CHE GLI E’ POSSIBILE, SENZA ABBANDONARSI AL FTALISMO, PER ACCELERARE LA GUARIGIONE. MA LA FS NON SAREBBE LA MALATTIA CHE E’ SE TI CONSENTISSE DI FARE QUELLO CHE VUOI IN AMBITO RELAZIONALE.
E’ UN’OVVIETA’ TALE CHE MI STUPISCO CI SIA BISOGNO DI RIBADIRLA.

TI RIPORTO QUI QUANTO PRESO DA UN SITO SPECIALIZZATO, LEGGI IN PARTICOLARE LE ULTIME RIGHE: “Infine, accade spesso che chi ne soffre, quando non si trova in una situazione temuta, riconosca come irragionevole la propria paura e tenda, conseguentemente, ad auto accusarsi e rimproverarsi per non riuscire a fare cose che tutti fanno.
Questo disturbo, SE NON TRATTATO, tende a rimanere stabile e cronico, e spesso può dare luogo ad altri disturbi come la depressione. “

LEGGI POI QUEST’ALTRO STRALCIO, PRESO DA UN ALTRO SITO, IN PARTICOLARE QUESTA VOLTA LE PRIME RIGHE : “Va considerato che solo da poco tempo è stata data attenzione a questo tipo di disturbo. Le ragioni possono essere diverse, come, ad esempio, il fatto che queste persone non cerchino un trattamento e, spesso, adattino la loro vita al disturbo, oppure il fatto che l'ansia in situazioni pubbliche, per esempio esporre una relazione, sia normalmente presente in tutte le persone e quindi sia considerato normale avere ansia in certe situazioni. La differenza, però, risiede nel fatto che le persone che soffrono di fobia sociale non riescono a calmarsi durante l'esposizione alla situazione fobica, mantenendo un livello ansioso sempre molto elevato.
TI RICORDI QUANDO DICEVO CHE UNA DELLE CAUSE PER LE QUALI CI SONO POCHE TESTIMONIANZE DI PERSONE GUARITE, COME LAMENTI TU, POTEVA RISIEDERE NEL FATTO CHE E’ UNA PATOLOGIA ANCORA POCO CONSIDERATA E SOTTOVALUTATA (E QUINDI NON CURATA) COME TALE DA CHI NE E’ AFFETTO? MA ANCHE QUESTO A TE NON INTERESSERA’, TU NE SAI SEMPRE PIU’ DI TUTTI…






Ma stai delirando o cosa? Io la psicoterapia l'ho fatta e parlo a ragion
veduta. Non mi ha convinto tutto qui, sebbene mi sia stata utile per altre
cose. Sono uno dei pochi qui dentro che si è raccontato più di tutti, attirandosi
critiche a non finire, che non si è mai lasciato andare a sfoghi e che ha
sempre cercato di rispondere agli altri in modo né scontato né banale e
non come fai tu che ai ragazzi dici sempre come un disco rotto la solita
solfa (vai dal terapeuta, prendi il ritrovil), come se fossero dei deficienti
non in grado di valutare se ricorrere o no ad uno psicologo e fosse fondamentale
sentirselo dire da te;

MAI PENSATO, PROPRIO MAI, CHE GLI ALTRI SIANO DEI DEFICIENTI (QUESTI PENSIERI, INSIDER, SONO FORSE VENUTI AD ALTRI…O SBAGLIO?). MA NON HO
MAI DATO PER SCONTATO, E ANCHE PER QUESTO HO INSISTITO “CON LA SOLITA SOLFA” , CHE
TUTTI STIANO PRATICANDO UNA CURA CON TERAPIA E/O FARMACI. E IN EFFETTI
MI PARE CHE ALCUNI DI QUESTO FORUM NON SIANO IMPEGNATI IN ALCUNA CURA. COSA, INTENDIAMOCI, ASSOLUTAMENTE LEGITTIMA, VISTO CHE OGNUNO, PER FORTUNA, E’ LIBERO DI PRENDERE CON PIENA LIBERTA’ LE PROPRIE DECISIONI. TUTTAVIA, FACENDO
TESORO DELLA MIA (AHIME’ LUNGA) ESPERIENZA, INSISTO NEL RIBADIRE CIO’ CHE RITENGO
GIUSTO, SPERANDO CHE POSSA SERVIRE, PARTICOLARMENTE AI PIU’GIOVANI.
AVESSI AVUTO 10 E PIU’ ANNI FA, QUANDO NEMMENO SAPEVO COS’ERA ‘QUESTA COSA’ CHE MI ROVINAVA L’ESISTENZA, Q.CUNO CON CUI PARLARNE E DA CUI AVERE CONSIGLI….




mentre invece con le ragazze fai lo svenevole e ricami con le parole a non
finire.

VAMMI A PRENDERE UN MIO PASSAGGIO IN CUI RICAMO CON LE PAROLE E FACCIO LO SVENEVOLE.
HO L’IMPRESSIONE CHE TU CONFONDA LA SVENEVOLEZZA CON IL SEMPLICE NON INTERAGIRE A MO’ DI CARRO ARMATO COME FAI TU, CHE QUANDO TI SEI RIVOLTO A CHIARA (E IN MOLTE ALTRE OCCASIONI) HAI USATO LO STESSO TATTO E LA STESSA DELICATEZZA DI UN ELEFANTE CHE CORRE A ROTTA DI COLLO TRA LE CRISTALLERIE DI MURANO…SE IL NON PORSI CON IL PROSSIMO IN QUESTO MODO SIGNIFICA ESSERE SVENEVOLI, ALLORA MI RALLEGRO DI ESSERLO.



Pessimista cosmico dillo a quelli che usano il forum come cesso dove scaricare
per favore, ma non a me; che se a volte incalzo e provoco un pochino è per
vedere se sotto alle chiacchiere che si leggono, ci sia qualcosa di concreto
e solido, pensato e ragionato! Se ho “osato” mettere in dubbio il tuo approccio
con l'ipnoterapia, non è per l'intima soddisfazione di sbugiardarti, ma
dato che hai sposato questa teoria e ne parli sempre in modo entusiastico
consigliandola a tutti, mi son detto: ma se non gli ha risolto il problema
completamente, non gli viene il dubbio che forse non è così efficace come
vuole convincersi/ci? Allora invece di rispondere in modo emotivo e scomposto
come hai fatto, avresti potuto dire:

NON COMMENTO PIU’ IL “modo emotivo e scomposto”, NON NE VALE VERAMENTE LA PENA.
NUTRO DUBBI SEMPRE PIU’FORTI NEL CONTEMPO, SULLE TUE CAPACITA’DI COMPRENSIONE, ANCHE SE TI SEI LAUREATO IN UNA “SCIENZA PURA” E MAGARI, NON SI SA MAI, ANCHE A PIENI VOTI ??
IL DUBBIO CHE NON SIA EFFICACE, INSIDER,NON MI E’ VENUTO PERCHE’ COME HO SCRITTO, IN MODO PERALTRO MOOLTO CHIARO MI PARE, MI HA RIDOTTO NOTEVOLMENTE L’ANSIA SOCIALE.
INSIDER, TU PUOI AVERE UN MAL DI TESTA DA IMPAZZIRE; SE UN ANALGESICO TI ABBATTE UNA BUONA PARTE DI QUEL DOLORE, SENZA PERO’ CANCELLARTELO DEL TUTTO, TU CHE FAI, DICI CHE NON SERVE A NULLA?
ANCHE QUI SIAMO ALL’OVVIETA’ PIU’ TOTALE, NON MI PARE CHE DOVREI FARE QUESTE CONSIDERAZIONI. MA A QUANTO SEMBRA CON TE SONO NECESSARIE.



1 - da quanto tempo la fai e quanto dura
2 - come funziona, di cosa parli con l'ipnoterapeuta
3 - cosa non riuscivi a fare prima dell'ipnosi
4 - cosa riesci a fare dopo l'ipnosi



1 – DUE ANNI: E IN 2 ANNI HO OTTENUTO MOLTO PIU’ DI QUANTO AVESSI OTTENUTO NEI PRECEDENTI 15 LAVORANDOCI DA SOLO, COME PROPONI TU. SUL QUANTO DURA C’E’ PARECCHIA ALEATORIETA’: DIPENDE DAL TERAPEUTA, DIPENDE DAL PAZIENTE, DIPENDE DAL “FEELING” CHE SI INSTAURA TRA I DUE. DICIAMO CHE NEI CASI MIGLIORI 5-6 SEDUTE POSSONO DARE GIA’ RISULTATI IMPORTANTI. NEL MIO CASO CE NE SONO VOLUTE DI PIU’, PERCHE’ PER RAGGIUNGERE UN DISCRETO STATO DI TRANCE OCCORRE LA CONCOMITANTE PRESENZA DI RILASSAMENTO E CONCENTRAZIONE E IO NON SONO BRAVISSIMO NE’ NELL’UNA, NE’ NELL’ALTRA COSA. PERO’ UN PO’ALLA VOLTA, CON UN BUON TERAPEUTA, SI MIGLIORA ANCHE IN QUESTO. COMUNQUE 15-20 SEDUTE POSSONO DARE RISULTATI PIU’ CHE BUONI ANCHE NEI CASI COME IL MIO.


2 – DEVO ESSERE MOLTO SINTETICO E NON E’ SEMPLICISSMO DA SPIEGARE.
DAPPRIMA OVVIAMENTE RACCONTI LA TUA ESPERIENZA ALL’IPNOTISTA, SPIEGANDO SOPRATTUTTO, NEL MODO PIU’ PRECISO POSSIBILE, QUALI SONO
LE SITUAZIONI CHE TI CREANO DISAGIO E QUALI SENSAZIONI PROVI IN QUEI MOMENTI. E’ IMPORTANTE POI PRESENTARE LA “STORIA” DEL PROPRIO DISAGIO, CERCANDO ANCHE DI RECUPERARE SITUAZIONI SPECIFICHE CHE RIAFFIORANO ALLA MEMORIA, PER ESEMPIO DI QUANDO DA BAMBINO SI SONO PROVATE SENSAZIONI IN QUALCHE MODO ANALOGHE: DI SOLITUDINE, DI ABBANDONO, DI TRISTEZZA, DI TIMORE A STARE IN MEZZO AGLI ALTRI, DI TIMIDEZZA ACCENTUATA. A QUESTO PUNTO IL GROSSO DEL LAVORO LO FA L’IPNOTISTA, CERCANDO ANZITUTTO DI INDURTI, ATTRAVERSO LE PAROLE CHE PRONUNCIA, UN BUONO STATO DI RILASSAMENTO E DI CONCENTRAZIONE. QUINDI ‘RECUPERA’ QUELLE SITUAZIONI VISSUTE {MA A VOLTE ANCHE ALTRE ALLO SCOPO “INVENTATE”) RICOSTRUENDOLE IN MODO (POSITIVO) TALE DA COMPENSARE CIO’CHE PUO’AVERTI CREATO QUEI PRESUPPOSTI DELLA FS, OVVERO “INSERENDO” NEL TUO SUBCONSCIO – PERCHE’ IN QUEI MOMENTI, SE SEI BEN RILASSATO E CONCENTRATO, LA TUA PARTE COSCIENTE, LOGICA, BENCHE’ VIGILE, E’ASSOPITA, MENTRE E’ MOLTO RICETTIVA QUELLA ANALOGICA, DELL’ALTRO EMISFERO CEREBRALE - DELLE IMMAGINI CHE RISTRUTTURANO QUELLE ‘SBAGLIATE’ CHE HANNO POI COL TEMPO CREATO LE PREMESSE PER LA FS. RIPETO, NON E’”SEMPLICISSIMO DA SPIEGARE DETTAGLIATAMENTE. E’ CERTAMETNE PIU’ SEMPLICE PROVARE, BEN SAPENDO CHE NELLA PEGGIORE DELLE IPOTESI CI SI GIOCA SOLO QUALCHE SOLDO E UN PO’DI TEMPO…NON MOLTO MI PARE AL COSPETTO DELLA POSTA IN GIOCO. UNA BUONA LETTURA AL RIGUARDO PUO’ DIRE OVVIAMENTE MOLTO PIU’ (E MOLTO MEGLIO) DI QUANTO NON POSSA FARE IO QUI: POSSO CONSIGLIARE PER ESEMPIO: Ipnosi : dilatare la mente per conoscere e trasformare la realta' di Gilberto Gamberini, Demetra, 2002. Gamberini e’ un medico specialista, con notevole esperienza in questo campo. In questo piccolo ma interessante libretto riporta le esperienze che ha vissuto con alcuni suoi pazienti, raccontando alcuni dei casi piu’ interessanti e di come sono giunti insieme alla guarigione. Io peraltro con Gamberini ho parlato personalmente e mi e’ parsa persona seria oltre che molto disponibile. Ma immagino a che te uomo di scienza pura anche questo non interessera’.



3 – NON RIUSCIVO AD ESSERE RILASSATO IN MOLTE SITUAZIONI SOCIALI. OGGI MI RISULTA MOLTO PIU’ FACILE ESSERLO.

4 – UN ESEMPIO TRA TUTTI: IL MANGIARE IN PUBBLICO, CHE PRIMA ERA UNA DELLE SITUAZIONI PIU’ANSIOGENE, NON MI CREA OGGI PARTICOLARI PROBLEMI…A VOLTE SOLO UNA LEGGERA ANSIA, A VOLTE NIENTE DEL TUTTO.

Questo sarebbe stato un modo intelligente e costruttivo di rispondere invece
di aggredire in modo sconclusionato. Perdere il controllo è sinonimo di
debolezza.

VELO PIETOSO…..


Con me bisogna essere MOLTO CONCRETI,



AGLI ORDINI, GENERALE….



portanto FATTI e non speranze
di guarigione. Ma se gira e rigira, con una terapia o l'altra, siamo sempre
lì al palo, senza risolvere definitivamente nulla mi spieghi cosa ci andrei
a fare dall'ipnoterapeuta? Vuoi convincermi che con l'ipnosi risolverei
i miei problemi? Bene allora rispondi ai quattro punti e dammi elementi
di valutazione oggettiva.
L'unica cosa CERTA fino ad ora è che nessuno qui ha risolto definitivamente
il problema e questo per me è un FATTO (che non mi rallegra) perché PUO'
significare che dal problema si può solo migliorare, ma non uscirne definitivamente.”


INSISTO: SEI UN NICHILISTA INGUARIBILE. MA FAI COME VUOI, IL PROBLEMA E‘ TUO. PIU’CHE DIRTI ‘PROVA’ E CONSIGLIARTI ANCHE DA CHI ANDARE, NON POSSO FARE. SE AMI SGUAZZARE NEI TUOI PROBLEMI (CHE FORSE IN FONDO TALI NON SONO ) FAI PURE COME VUOI.


Il resto sono chiacchiere, congetture, supposizioni, speranze delle quali
io non ho minimamente bisogno per campare. Se a te basta invece il libro
di una illustre sconosciuta per sperare, a me ci vuole ben altro. Per CREDERE
a me servono FATTI CONCRETI, ELEMENTI DI VALUTAZIONE OGGETTIVA e non i tuoi
sogni/speranze/illusioni. Che tu poi mi venga a dire che se non ci sono
testimonianze allora la colpa è di quelli come me, la trovo un'affermazione
delirante che non commento neanche.

>IL PUNTO PER ME E’ UN ALTRO, E STA NELLA TUA POSIZIONE DI >ASSOLUTO NICHILISMO


Ecco in questo punto hai cominciato veramente a perdere la bussola sparandone
di veramente grosse.

Intanto il fideismo è un'adesione acritica ad una qualsiasi dottrina. Non
è un discorso di razionalità. Si può essere razionali, ma acritici.

QUELLO CHE DICI PER ME E’ UNA CONTRADDIZIONE IN TERMINI. ESSERE RAZIONALE SIGNIFICA USARE LA RAGIONE. ESSERE ACRITICO SIGNIFICA ACCETTARE QUALCOSA SENZA VALUTARLA, OVVERO RIFIUTANDOSI DI USARE LA RAGIONE. COSA INVECE QUEST’ULTIMA, TI ASSICURO, A CUI NON RINUNCIO MAI. IL CHE NON VUOL DIRE NON SABAGLIARE. MA DI APPROCCIO CRITICO ALLE COSE TI GARANTISCO CHE NE HO ANCHE TROPPO. NON INSISTO COMUNQUE OLTRE PER FARTELO CREDERE.


Che poi io sia nichilista sinceramente mi fai proprio sorridere. Nichilismo
è negare qualsiasi sistema di valori, il che proprio non mi riguarda affatto.
Ma se per te essere critici significa essere nichilisti, allora comprati
un dizionario perché probabilmente non sai neanche cosa significa.


SBAGLI ANCHE QUI, E DI GROSSO. VIENIMI A TROVARE E TI FACCIO VEDERE QUANTI DIZIONARI CI SONO A CASA MIA. E, TI ASSICURO, NE HO SEMPRE FATTO LARGO USO. TI RIGIRO PERTANTO L’INVITO: PRENDINE UNO QUALSIASI, CHE SIA APPENA DECENTE, E VEDRAI CHE IL TERMINE “NICHILISTA” HA COME ACCEZIONE ESTENSIVA QUELLA DI ‘FORTEMENTE PESSIMISTA, SCETTICO’. E QUESTO INSIDER E’ IL SIGNIFICATO A CUI MI RIFERIVO.


Inoltre
essere atei non è certo un crimine e non significa essere nichilisti, perché
si può non credere in Dio, ma avere comunque un sistema di valori (lo sai
che esiste una morale laica?);

SONO ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO SUL FATTO CHE ESISTA UNA MORALE LAICA, E NON LA GIUDICO AFFATTO UNA MORALE DI SERIE B. NON FARMI DIRE COSE CHE NON HO DETTO.

ma capisco che voi credenti ci vorreste tutti
al rogo.

ROGO??? POI SONO IO QUELLO CHE DELIRA…


Ti dirò di più, posso anche ammettere l'esistenza di un'entità
superiore, ma non credo che un DIO si farebbe rappresentare da certi ecclesiasti
nostrani o da qualsiasi altra religione che come ben possiamo vedere nel
mondo (e nella storia) è causa d'intolleranza e conflitti (per non dire
morti): tutto l'opposto di quello che dovrebbe professare.
Che non creda nella scienza poi mi fai sorridere due volte. Io l'ho studiata
una scienza (pura) e se non l'avessi un po' amata certo non sarei riuscito
di sicuro a laurearmi. Anche la scienza però ha dei limiti come qualsiasi
altra disciplina e non spiega tutto. L'esserne consapevoli è segno di maturità
e intelligenza. Ma se la tua miopia e ignoranza t'impediscono di vederli
in ciò che credi, continua pure a vivere coi paraocchi probabilmente è l'unico
modo che ti consente di vivere. Se poi vuoi sapere cos'è la vera scienza
iscriviti ad un corso di laurea della facoltà di scienze matematiche fisiche
e naturali e poi fai il paragone con la “scienza psicoterapica”.

QUI LA MONTAGNA DI CASTRONERIE E’ TALE CHE CI VORREBBERO ORE PER LIMARLA BEN BENE FINO A FARLA SCOMPARIRE. ORMAI SO PERO’ CHE CON TE SAREBBERO ORE SPRECATE, PER CUI CERCHERO’ DI ESSERE SINTETICO. ALLORA, CARO IL MIO DEPOSITARIO (UNICO??) DELLA ‘VERA SCIENZA’, IL PRIMO INVITO CHE TI FACCIO E’QUELLO DI SFORZARTI (SO CHE TICHIEDO MOLTO) PER CAPIRE CHE LA SCIENZA NON E’ TALE SOLO QUANDO E’ SCIENZA PURA. ALLARGA I TUOI ORIZZONTI INSIDER, CHE’ MI PARE CHE SIANO MOOOLTO RISTRETTI. LA CLIMATOLOGIA, PER FARE UN’ESEMPIO, E’ TUTT’ALTRO CHE UNA SCIENZA ESATTA…E ALLORA CHE FACCIAMO, LA BUTTIAMO VIA? E RINUNCIAMO A FARE LE PREVISIONI DEL TEMPO SOLO PERCHE’ HANNO UN MARGINE DI ALEATORIETA’ A DIFFERENZA, CHESSO’, DELLA SOLUZIONE DI UN’EQUAZIONE O DI UN LOGARITMO? TI RENDI CONTO DELLE ASSURDITA’ CHE DICI? CHE C’ENTRA POI IL CREDERE IN (UN) DIO CON “GLI ECCLESIASTI NOSTRANI”? CHE C’ENTRA INSIDER? SAREBBE COME DIRE CHE LA SCUOLA E’ INUTILE SOLO PERCHE’ QUALCHE PROFESSORE E’ UN LAVATIVO O UN INCAPACE.
NON PUOI ABBATTERE UN SISTEMA DI VALORI (COME QUELLO POI) O ANCHE “SOLO” UN’ISTITUZIONE PERCHE’ ALCUNI SUOI RAPPRESENTANTI (TANTI O POCHI CHE SIANO) HANNO SBAGLIATO…



Che i farmaci servano SOLO a far guadagnare le industrie farmaceutiche l'hai
scritto tu, io non l'ho mai detto e questa è un'altra delle tue “distorsioni
percettive”.


ECCO QUI UNA TUA FRASE, RIPRESA TALE E QUALE DA UN TUO POST:

“Ricordiamo che il disagio psichico è un business per l'industria farmaceutica e le lobby mediche. Gli psicofarmaci sono i medicinali più venduti in assoluto credo. Ci sono interessi enormi dietro e ci sarà sempre qualcuno che ti dirà che sei ammalato di qualcosa e che devi prendere la tal pillola.“

NON C’E’ BISOGNO MI PARE DI LEGGERE TROPPO TRA LE RIGHE PER CAPIRE IL TUO PENSIERO AL RIGUARDO….
E COMUNQUE TI RIPETO ANCORA UNA VOLTA, A TITOLO D’ESEMPIO, CHE L’EFFICACISSIMO RIVOTRIL NON COSTA QUASI NULLA.



Ma dico, li leggi i giornali? Ma dormivi quando si parlava
dello scandalo dei promotori che pagavano soggiorni e davano regalie ai
medici per far prescrivere i loro farmaci? E della lettera (che doveva rimanere
top secret) di un dirigente della glaxo che parlava di ritorsioni contro
l'amministrazione della regione toscana perché aveva ridotto la spesa farmaceutica?
Allora svegliati, perché mi sa che vivi ancora nel mondo delle favole! Dove
girano soldi e tanti, c'è sempre chi specula e lucra. Ma per te forse sono
tutti filantropi.


NO NON DORMIVO. MA LE GENERALIZZAZIONI SONO QUASI SEMPRE SBAGLIATE E FUORVIANTI. SE IN UN CESTO CI SONO ALCUNE MELE MARCIE NON DIRO’ MAI CHE TUTTE LE MELE SONO MARCIE E NON LE BUTTERO’ VIA TUTTE, CONSEGUENTEMENTE, MA SOLO QUELLE MARCIE. CONCETTO ANCHE QUESTO, IMMAGINO, TROPPO DIFFICILE PER UN CATERPILLAR COME TE.


L'autrice del libro non l'ho condannata aprioristicamente come mi attribuisci.
Ho scritto che dovrei leggerla per farmi un'opinione. Parto col dubbio,
questo sì, perché se entri in una qualsiasi libreria, trovi cinquantamila
manuali che ti spiegano come vivere felice, come avere fortuna, come perdere
10 chili in due ore, come cuccare di più e via dicendo. Tutte opere autorevoli
e di valore? Non sono certo un allocco che abbocca a qualsiasi cosa gli
sottopongono. Di ciarlatani e venditori di fumo è pieno il mondo!

Perché ho scritto che questo forum mi è di poco aiuto?

a- non uso il forum come veicolo per trovarmi nuovi amici, perché quelli
non li scelgo sulla base dei problemi che hanno, ma delle affinità. Non
voglio minimamente ghettizzarmi.


FORSE SE TI SFORZASSI DI CONOSCERE MEGLIO LE PERSONE DEL FORUM, INVECE DI FARE SOLO POLEMICHE, POTRESTI SCOPRIRE ANCHE DELLE AFFINITA’ (ANCHE SE, LO RICONOSCO, VISTO IL SOGGETTO FORSE NON SAREBBE FACILE).


b-mi aspettavo qualcuno che avesse risolto più di me, ma mi rendo conto
che forse non è così. Molti di voi prendono dei farmaci, il che mi fa supporre
stiano peggio di me, visto che io questa esigenza non la sento e bene o
male affronto tutte le situazioni sociali evitando magari quelle più ansiogene.


MI RIPETO PER L’ENNESIMA VOLTA: SICURO DI AVERE LA FS?


c-molti non hanno neanche un amico, un minimo di vita sociale, altra cosa
che non mi accomuna.

TANTO MEGLIO PER TE. NON NE FAREI PERO’ UNA COLPA PER GLI ALTRI.


d-molti interventi sono sfoghi ai quali non si può che rispondere in modo
critico/consolatorio.

NON VEDO NULLA DI MALE IN UNO SFOGO, A VOLTE SERVE ANCHE QUELLO.


e-mancano completamente termini di paragone per confrontare le esperienze
e valutare quindi l'efficacia delle soluzioni che ognuno ha adottato.
f-Speravo di trovare una persona nella quale riscontare affinità e somiglianze,
che magari avesse un approccio a questo problema simile al mio, ma fino
ad ora non l'ho trovato.


NON MI STUPISCE.


Sul resto ti rispondo solo in paio di punti, perché sei molto bravo nel
distorcere il pensiero degli altri a tuo vantaggio.


AL TUO COSPETTO IN QUESTO SEMBRO L’ALLIEVO COL MAESTRO.


Probabilmente hai problemi “cognitivi” ovvero non sei in grado di cogliere il senso profondo delle
parole altrui.

MI PARE CHE QUESTO L’HAI GIA’ DETTO A QUALCUN ALTRO…. SICURO CHE SIANO SEMPRE GLI ALTRI AD AVERE PROBLEMI COGNITIVI? PROPRIO SICURO? FORSE UN BAGNETTO D’UMILTA’ NON TI FAREBBE MALE.


Così come probabilmente usi a sproposito i termini pensando
di dire una cosa, ma facendo intendendere un'altra. Un esempio?
Hai scritto o non hai scritto che guarire per te significava diventare quello
che “volevi essere”? Allora se conosci la lingua italiana “voler essere”
si può interpretare come desiderio/voglia di essere anche qualcosa di molto
diverso da come si è. SONO IO che ho scritto che ognuno deve essere se stesso,
non tu. Tu lo dici adesso, ma prima non l'hai mai detto! Rileggiti i tuoi
post!


QUESTO E’ L’UNICO PUNTO IN CUI, CON MOLTA ONESTA’ (COSA CHE FORSE A TE MANCA, TU NON SBAGLI MAI) DEVO DARTI PARZIALMENTE RAGIONE. RICONOSCO CHE L’ESPRESSIONE ‘VOLER ESSERE’ SI PRESTA FACILMENTE AD UN EQUIVOCO. COMUNQUE, L’HAI DETTO TU, “si può interpretare come…”: SI PUO’INTERPRETARE IN QUESTO MODO, APPUNTO, MA ANCHE IN ALTRI, COMPRESO QUELLO CHE INTENDEVO IO.
IN OGNI CASO, RIPETO, RICONOSCO L’AMBIGUITA’ DELL’ESPRESSIONE.
E SE TU FOSSI ALTRETTANTO ONESTO, AVRESTI DETTO PERO’ CHE LA TUA FORMULA NON ERA MENO AMBIGUA DELLA MIA, QUANDO DICEVI CHE “ guarire e’diventare quello che posso essere”. CHE SIGNIFICA? CHE DEVO ACCETTARE ANCHE LA FS, E NON CONSIDERARMI MALATO, PERCHE’ IO “POSSO” ESSERE SOLO COSI’??



Poi basta leggere uno dei tanti sfoghi qua dentro per percepire che molti
non si accettano come sono. E' un perenne e continuo confronto, per cui
gli altri sono sempre + bravi, + belli, + felici, + sicuri, + disinvolti
- soli e via così. Io ho smesso di pensare così da anni! Non c'è n'è uno
che sia un minimo soddisfatto di se stesso e di com'è.



INFILI UN ERRORE DIETRO L’ALTRO. GUARDA, IO PER ESEMPIO NON SONO INSODDISFATTO DI ME STESSO. MI RICONOSCO CERTO DEI LIMITI, MA ANCHE DELLE QUALITA’. PERO’ HO AVUTO LO STESSO PROBLEMI DI FS E LA COSA NON MI STA BENE, ANCHE SE NON PASSO LE MIE GIORNATE A PENSARE AGLI “altri che sono sempre + bravi, + belli, + felici, + sicuri, + disinvolti”, TUTT’ALTRO.



E ti stupisci che
abbia la fobia sociale?

SEI TERRIBILMENTE SEMPLICISTICO….



>
>
>

> “PERCHE’ NON E’ UN PROBLEMA DI RAZIONALITA’, DI COMPRENDERE CHE SI TRATTA
> DI PAURE ASSURDE.”

Esatto, ma sei tu che hai scritto di voler rimuovere “con un bisturi >che
asporti cio’che produce quella disorsione nella rappresentazione della realta’
che ci circonda, >che genera poi la fs”, facendo intendere appunto che per
te la fobia sociale fosse causata da un problema di razionalità appunto,
d'interpretazione sbagliata della realtà. Io non ho mai detto che fosse
solo un problema di razionalità e infatti in altri post ho parlato di altre
cose che ritengo importanti.


QUELL’ ”INTERPRETAZIONE SBAGLIATA” DI CUI PARLAVO, SI FORMA A LIVELLO DI INCONSCIO INSIDER, PER QUESTO LA RAZIONALITA’ NON C’ENTRA NULLA. IL “BISTURI” VA AD AGIRE SULL’ERRATA INTERPRETAZIONE CHE SI FORMA NEL NOSTRO INCONSCIO, PERCHE’ E’ LI’ CHE, CON OGNI PROBABILITA’, NASCE LA FS, NON CERTO NELL’EMISFERO LOGICO, RAZIONALE.

FINISCO (MA FINISCO PROPRIO) QUI, SICURO CHE ANCHE QUESTA VOLTA NON AVRAI VOLUTO/POTUTO CAPIRE NULLA DI QUELLO CHE HO DETTO.


SALUTI
Nature70

15-07-2004 16:29

Guarda, ti rispondo molto brevemente perché mi sembra inutile continuare questa discussione che sinceramente non porta a nulla. Probabilmente pensi che tutti quelli con la fobia sociale siano costretti in casa, incapaci di mettere il naso fuori dalla porta. Potranno esserci anche casi così invalidanti, ma mi pare di aver capito leggendo i post e parlando nella chat, che tutti qui lavorano o studiano e affrontano comunque delle situazioni sociali ansiogene (pensa agli esami: una commissione che giudica, decine di studenti che guardano). Esiste una gradualità, situazioni che sono sostenibili e altre che lo sono meno o affatto.
Tra l'altro proprio tu hai ammesso la possibilità che si possa guarire e quindi di conseguenza dovrai pur ammettere che qualcuno sia migliorato. Però poi se trovi qualcuno che ha meno disagi dei tuoi ecco subito dubitare: “ma sei sicuro di avere la fobia sociale?”. Ma non sei tu che ha detto che ci sono persone che non sanno di avere la fobia sociale. Allora vuol dire che per delle persone può non essere così invalidante da pregiudicare un minimo di vita sociale. C'è stata qui nel forum qualche testimonianza in tal senso. Se a te riesce impossibile, me ne dispiace, ma non puoi pensare che tutti stiano male o siano stati male come te. Quindi i miei consigli rimangono validissimi perché molto spesso tendiamo ad evitare, per una forma di pigrizia mentale, anche le situazioni che sappiamo causarci solo un minimo disagio. Per cui magari l'esame siamo capaci di darlo, ma scambiare due parole con un compagno di studi è impensabile. Poi tu pensa quello che vuoi, la mia vita non cambia che tu mi creda o no.
Comunque non è stata del tutto inutile questa discussione perché mi ha permesso di capire che non hai nulla da dire che possa essermi in qualche modo utile.

Saluti

Anonymous-User 02-09-2004 00:53

blog aggiornato.
per la gioia di insider e pochi altri eletti.

Anonymous-User 02-09-2004 00:54

http://shameonme.splinder.com

aperonzolo 08-09-2004 21:19

Quote:

Originariamente inviata da chiara
http://shameonme.splinder.com

8O 8O 8O

ho letto il tuo blog e penso che ce l'hai con il mondo e più ti criticano, più sei contenta.
E' uno sfogo e un po ti capisco perchè anchio tengo un diario ma su carta e solo per me.
la differenza è che il mio mi serve terapeuticamente per capirmi meglio mentre il tuo serve per dire chi ti sta sulle palle e chi no.
Inoltre sul mio diario posso scrivere tutto quello che voglio, tanto gli altri non lo leggono e se lascio la penna andare da sola, ne escono delle belle senza vergognarmi.
provate anche voi, e vedrete che c'è una bella differenza tra un blog ed un diario.
Chiara, non avercela con me, ma i blog hanno tutti un fondo di falsità perchè sono pubblici.
ciao ciao

28-09-2004 22:51

Leggo ora la mia citazione nel tuo BLOG :)...mi rallegro di non essere nella lista di quelli che ti stanno sulle palle; ma cmq lasciati dire senza cattiveria che mi sembri un tantino esaurita :wink: . Ti stanno tutti sul cazzo, molte cose ti fanno schifo (te compresa), spandi letame, insulti, negatività a piene mani...ma dico, c'è qualcosa nella vita che ti allieta e ti procura un minimo di piacere? Perché da come scrivi pare proprio di no.
Ma pensi che qualche ragazzo leggendo quello che scrivi possa essere invogliato a conoscerti? O pensi di renderti simpatica e interessante in questo modo?
Son sicuro comunque che dal vivo sei un'agnellino e tutta questa aggressività la sfoghi solo scrivendo, altrimenti saresti veramente terribile.
Ma non è bello sai, vivere perennemente incazzati e in guerra con tutto e tutti. ma spiegami una cosa quali vantaggi ti procura questo modo di considerare te stessa e gli altri?

saluti :)
insider


Ps volevo sapere come mai il mio nick insider è bannato dal canale irc. Io non ci entro da mesi, non vorrei che qualche furbo spacciandosi per me abbia fatto casini.


Saluti

Anonymous-User 07-10-2004 15:12

chiara...ti preg!
 
Stai soffrendo Chiara? lo senti?

Anonymous-User 07-10-2004 15:16

Oltre il mondo fatto di parametri incalcolabili, che pur sforzandosi di calcolare non se ne viene a capo, e oltre il sogno di una vita vera per quello che possa essere una vita vera, esiste un sole. Un sole che non tramonta mai. Noi ci viviamo sotto e passiamo la vit a calcolare le sue forme, la sua intensità e il suo coraggio di esporsi. Ma il suo coraggio non dovrebbe esistere? La paura ha coraggio?


giovedi 7 ottobre 2004


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