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Depressione, il male del futuro
vi segnalo un interessante e (a mio parere) plausibile articolo tratto da Corriere.it
http://www.corriere.it/salute/09_set...4f02aabc.shtml "Tra 20 anni un numero sempre maggiore di persone ne soffrirà e diventerà il male più diffuso nel mondo" MILANO – È l’Organizzazione mondiale della sanità a dirlo: nel 2030 la sola, vera piaga sociale ed economica mondiale sarà la depressione: un male che già adesso è più diffuso di malattie più temute come cancro o Aids, e che nel prossimo ventennio affliggerà un numero sempre maggiore di individui. Secondo i dati dell’Oms, infatti, attualmente vi sono oltre 450 milioni di persone affette da disturbi dell’umore, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, e il numero sarebbe destinato ad aumentare drasticamente, fino ad arrivare a gravare sui sistemi sanitari nazionali più di qualsiasi altra malattia. Stando a quanto rivelato dalle ultime stime pubblicate dall’Osservatorio nazionale salute donna in collaborazione con Progetto Itaca – solo in Italia la depressione interessa 15 milioni di persone, «pari al 25 per cento della popolazione, quando solo nel 2000 erano poco più di 10 milioni, ed è la prima causa di disfunzionalità tra i 14 e i 44 anni di età; colpisce soprattutto le donne con un rapporto di 2 a 1 rispetto agli uomini dopo l’età puberale ed è in costante aumento». EPIDEMIA SILENZIOSA – Si tratta di un serio problema di salute pubblica, purtroppo spesso sottovalutato e per questo destinato a pesare sempre di più sulla società sia a livello economico che sociologico. Si pensi che la maggior parte dei Paesi in via di sviluppo dedicano meno del 2 per cento del loro budget di spesa alla cura di questo tipo di patologia. La depressione è per gli esperti dell’Oms una vera e propria «epidemia silenziosa», che ogni anno provoca circa 800 mila suicidi, specialmente nelle nazioni dell’Europa orientale e principalmente tra le persone di età compresa tra i 15 e i 44 anni. Alessandra Carboni 02 settembre 2009 |
Re: Depressione, il male del futuro
cazzo siamo ottimisti eh!
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Re: Depressione, il male del futuro
o realisti ;)
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Re: Depressione, il male del futuro
sempre peggio insomma
però magari un giorno il forum finirà anche sui tg |
Re: Depressione, il male del futuro
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Re: Depressione, il male del futuro
un webmaster spagnolo diventato poi ricco
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Re: Depressione, il male del futuro
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Re: Depressione, il male del futuro
che precisino che sei
mmm a giudicare dai post forse verso il 2001, forse |
Re: Depressione, il male del futuro
E vero che ci sono molti depressi, ma è molto più vero che le industrie farmaceutiche ci marciano molto sopra, questo per creare forme di """depressione""" sempre più sottili (notare le virgolette) in modo da produrre tonnellate di antidepressivi da ficcarci in gola coll'imbuto, come si faceva con le oche, e i fatturati si impennanooo!!! :) Sarebbe meglio se si insegnasse alle persone a vivere felici per come si è e non per come lo imporrebbe la pubblicità (per dire) con esempi irraggiungibili dalla maggior parte di noi poveri umani, ma gli azionisti delle industrie farmaceutiche non sarebbero felici, loro non devono essere depressi...
P.S. Prendo il Daparox. |
Re: Depressione, il male del futuro
ma se invece di una malattia fosse semplicemente una condizione ereditaria che è disfunzionale per come la nostra società è strutturata ma che può avere avuto un ruolo preciso dal punto di vista evoluzionistico?
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Re: Depressione, il male del futuro
io invece sono dell'idea che abbia una base organica, poi i fattori esterni in cui uno si ritrova a vivere possono esercitare una certa influenza e possono ovviamente peggiorarla. ma in pratica la genetica è la variabile indipendente della funzione, per usare una terminologia matematica.
anche la timidezza (e l'ansia che ne è una delle principali cause) può sembrare svantaggiosa, ma evidentemente nella preistoria, mentre gli individui non timidi andavano in prima linea a caccia di mastodonti, quelli timidi restavano nelle retrovie evitando i pericoli e se sopravvivevano avevano piu chance di trasmettere i propri geni. la specie aveva bisogno sia di timidi/ansiosi che di coraggiosi. in quest'ottica può essere che anche la depressione abbia un suo ruolo evoluzionisticamente parlando. |
Re: Depressione, il male del futuro
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alcool, droghe ora psicofarmaci... sono 3 cose che fanno stare meglio la realta' è che la societa' fa schifo e chi sta male ha bisogno di sta merda io ho sempre pensato che gli psicofarmaci sono un sistema di controllo sociale |
Re: Depressione, il male del futuro
Secondo me la depressione aumenta con l'aumentare del benessere...più un paese è ricco più è depresso
Nel 2030 ci saranno più ricchi-->più depressi (da spremere per fargli comprare medicinali ;) ) Nel '400 c'erano pochi depressi, capirai, i contadini non ne avevano il tempo, solo il Petrarca (che non faceva un cazzo tutto il giorno) c'aveva la Melanconia |
Re: Depressione, il male del futuro
gli psicofarmaci sono il nuovo oppio per il popolo
cazzo quanto è vero.. |
Re: Depressione, il male del futuro
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Con tutti quei soldi, e l'aiuto di un numero consistente di donnine allegre, saprei benissimo come far passare la depressione!!! ;) |
Re: Depressione, il male del futuro
ma come fanno a dirlo? mica è davvero causata da un virus....sono solo dati statistici...boh...vabbeh
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Re: Depressione, il male del futuro
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Re: Depressione, il male del futuro
ha ragione john....stare fermo ti fa pensare...è la stessa cosa che diceva Pirandello...e se vogliamo che è chiara anche a noi...
nella vita o si agisce, o si osserva....se agisci non hai tempo di pensare (quindi di farti paranoie e star male); se osservi entri in un circolo vizioso... |
Re: Depressione, il male del futuro
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dal dire ciò non deriva però che necessariamente tali farmaci siano tutte bufale(per me i migliori alleviano momentaneamente il disturbo ma nessuno lo cura, per lo meno non per sempre) Dunque..penso che le varie forme depressive, endogena specialmente o la cosiddetta crisi esistenziale siano per lo più il risultato fallito di un'interazione con l'ambiente..la reazione è lecita ma magari amplificata dalla sensibilità del soggetto...ma anche ricercando le cause, come uscirne? Se vai dallo psi cerca di farti rientrare nella società che ti ha appena dato il benservito, insegnadoti a recitare, manipolando la tua natura...ma era proprio quella natura ad essere così sana e consapevole da aver rifiutato questa società impossibile...(O SEMPLICEMENTE UNA FAMIGLIA IMPOSSIBILE) io o mi interesso di shopping, cure dimagranti e fare carriera tanto per, oppure non sarò mai felice in questa società..e dire che spesso ci provo, spesso quando mi funziona qualche farmaco però! sennò sarò sempre depressa e inappagata. Non trovo più gli stimoli d'un tempo, le cose belle sembra che a nessuno interessano. Dunque io in fondo sto bene, ma in un'altra società, con altri valori. Ma come faccio ad andarmene'? Dove andare? Per ora la devo creare nella testa quella società e dunque la conseguenza è l'isolamento sociale e l'emarginazione. A meno che non riprovi la via del compromesso: psicologo, reset mentale, nuovi comportamenti e divento il burattino di me stessa, però sorridente e senza più sensazioni d'angoscia e d'isolamento o impotenza sociale.certo la felicità non è compresa nel trattamento. solo la soddisfazione di essere almeno un pò come gli altri, ed accettati. POST LUNGO, MA POTETE LEGGERE ANCHE SOLO I SINGOLI PARAGRAFI. |
Re: Depressione, il male del futuro
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