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muttley 09-08-2009 23:47

La vita nei film e la nostra vita
 
Sarà capitato a tutti di soffermarsi, durante la visione di un film, la lettura di un libro o più in generale durante la fruizione di un qualsiasi prodotto dell'industria culturale, a fare paragoni con la propria vita. E' inevitabile che in simili raffronti emerga un senso generale di delusione per quanto risulti scialbo e insipido il nostro quotidiano. In questo genere di prodotti (e soprattutto nei film) l'amicizia, l'amore e il sesso vengono dipinti coi toni della leggerezza, dove tutto è facile e immediato, ci vengono mostrati soltanto l'inizio e la fine di ogni menage interpersonale, come se ai protagonisti tutto fosse dovuto per grazia divina e nulla conquistato attraverso un faticoso iter. E' chiaro che senza l'utilizzo di codici e linguaggi stilizzati difficilmente questi prodotti apparirebbero seducenti e piacevoli ai nostri occhi. Le storie devono appassionare velocizzando, comprimendo eventi e durate all'interno di un'oretta e mezza di sano svago disimpegnato. Ma a quanti di noi non è mai successo di sentirsi inetti e inerti nel fare un paragone tra le mirabolanti imprese dei personaggi di celluloide e le nostre miserie esistenziali?

Questa riflessione mi è nata in seguito alla visione dell'orrido Le bambole russe, seguito de L'appartamento spagnolo, dove l'ineffabile protagonista (un giovane all'apparenza mediocre e instabile) riesce con disinvoltura a passare da una relazione all'altra come se piovesse, sfruttando le sue pecche come punti di forza (ed è proprio durante lo svolgimento del film che la sua spasimante gli fa notare come siano le sua imperfezioni ad attrarla irresistibilmente). In tantissimi film (ma anche romanzi, fumetti e altro) basta un nonnulla per dispiegare trame imprevedibili di eventi...noi ci si rende conto che invece occorrono mesi si sforzi per riprodurre misere imitazioni della vita su celluloide. L'arte non è più una mimesi della vita reale, bensì il contrario :o

Tra l'altro non è bastata la visione del filmaccio in questione, ma ho pure dovuto sorbirmi la presenza di un amico e dei racconti delle sue mirabolanti imprese sentimentali...benzina sul fuoco insomma :D

Loudovica 09-08-2009 23:54

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Non sono sicura che il termine "excursus" sia appropriato.

muttley 09-08-2009 23:59

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Consideralo virgolettato

Loudovica 10-08-2009 00:00

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
non andava meglio qualcosa come iter o cursus?

(lo so, sto pignoleggiando :()

muttley 10-08-2009 00:02

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
E' buio e non vedo bene i tasti della tastiera

Loudovica 10-08-2009 00:04

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
ah beh,
allora occhèi

muttley 10-08-2009 00:08

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Adesso ho corretto

Loudovica 10-08-2009 00:10

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
mi scuso della pignoleria (dev'essere l'ora tarda) :riverenza:

muttley 10-08-2009 00:10

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Ma che ne pensi del topic? Dubbi, domande (cit.)?

muttley 10-08-2009 00:12

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Azz, ho scritto che ne pensi del topic...ora la tua pignoleria si accanirà su di me con particolare ferocia

Death 10-08-2009 00:17

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 216329)
Ma a quanti di noi non è mai successo di sentirsi inetti e inerti nel fare un paragone tra le mirabolanti imprese dei personaggi di celluloide e le nostre miserie esistenziali?

A me non è mai successo. Mi basta davvero poco per sentirmi inferiore ed inetto.
Ho letto i romanzi di Italo Svevo che, come forse sapete, hanno come personaggi degli anti-eroi, degli inetti, degli incapaci nella vita e nell'amore... eppure mi sono sempre sentito inetto anche in confronto a questi supremi inetti.

Loudovica 10-08-2009 00:21

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Uhm,
non ho mai fatto paragoni fra la mia esistenza misera e le vicissitudini di personaggi di film e cose varie, magari dicendo "Eh, sì, facile, mi riesce anche a me, così" oppure invidiando la fortuna altrui.

Quando prendo in considerazione un personaggio (soprattutto dei libri) è solo per identificarmici e non per prenderne le distanze.


Mi sa che ho detto boiate.

Loudovica 10-08-2009 00:22

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 216341)
Azz, ho scritto che ne pensi del topic...ora la tua pignoleria si accanirà su di me con particolare ferocia

è un pleonasmo che posso accettare :D

Loudovica 10-08-2009 00:25

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Quote:

Originariamente inviata da Death (Messaggio 216344)
A me non è mai successo. Mi basta davvero poco per sentirmi inferiore ed inetto.
Ho letto i romanzi di Italo Svevo che, come forse sapete, hanno come personaggi degli anti-eroi, degli inetti, degli incapaci nella vita e nell'amore... eppure mi sono sempre sentito inetto anche in confronto a questi supremi inetti.

Io mi identificavo nel Brentani

(e pure nella sorella di lui)

muttley 10-08-2009 00:29

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Ludovica la Gelmini sarebbe fiera di te

Loudovica 10-08-2009 00:32

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 216353)
Ludovica la Gelmini sarebbe fiera di te

no, aspè...como mai?

muttley 10-08-2009 00:33

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Perché sei precisa e attenta

Loudovica 10-08-2009 00:35

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Più della Gelmins di sicuro

muttley 10-08-2009 00:38

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
La Gelmini è leghista inside, la sua anima è destinata alla dannazione eterna

Death 10-08-2009 00:48

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Quote:

Originariamente inviata da Loudovica (Messaggio 216350)
Io mi identificavo nel Brentani

(e pure nella sorella di lui)

Io no, perché pur essendo un inetto anche lui c'è la componente femminile nella sua vita. E lo stesso vale per Alfonso Nitti. Anche in lui c'è la componente femminile nella sua vita.

Ritengo che la sorella di Emilio Brentani, Amalia, sia invece più simile ad una sociofobica.. ha comportamenti asociali anche lei.

Loudovica 10-08-2009 00:54

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
"Una vita" mi manca :$

Ma l'Angiolina è una donna di dubbia moralità che Emilio trasfigura e idealizza, sicché non so quanto si possa ambire ad avere una simile componente femminile a occupare la propria esistenza.


Amalia, poverina... :(


[l'ora è tarda ed io non so quello che scrivo]

Death 10-08-2009 00:56

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Quote:

Originariamente inviata da Loudovica (Messaggio 216370)
Ma l'Angiolina è una donna di dubbia moralità che Emilio trasfigura e idealizza, sicché non so quanto si possa ambire ad avere una simile componente femminile a occupare la propria esistenza.


Amalia, poverina... :(


[l'ora è tarda ed io non so quello che scrivo]

No, infatti... ma è pur sempre una donna XD.

Per Amalia nulla da dire, solo tanto sconforto nel pensarla..

Loudovica 10-08-2009 01:02

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
E' meglio star senza donna piuttosto che averci a che fare con un'Angiolina.

Death 10-08-2009 01:23

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Quote:

Originariamente inviata da Loudovica (Messaggio 216374)
E' meglio star senza donna piuttosto che averci a che fare con un'Angiolina.

Sì, è così. Scusa, ma a volte sono un po' materialista e superficiale.

JohnReds 10-08-2009 01:26

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
mmh, io dalla visione di appartamento spagnolo+bambole russe ne ho tratto semplicemente una gran voglia di vivere e diventare "estroversone" (anche se all'epoa nella mia testa questo era diventare "normale")...ma era due anni fa, ora penso che la sua visione mi deprimerebbe un po'...muttley, il tuo topic mi ha fatto riflettere su come passa il tempo...e su come passa inutilmente:mad:

ellies 10-08-2009 01:55

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
si è capitato di vedere film e notare k si discostano completamente dalla mia fatica quotidiana delle piccole cose,diciamo qlli k t fanno sognare t svagano 1pò,ma forse devi cambiare genere di film,guardati "fuori orario"..cose k t fanno riflettere,nn tutti i film sn montati cm una favoletta

muttley 10-08-2009 23:44

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Recentemente ho ripreso in mano i vecchi albi di Dylan Dog e ho notato una cosa che avevo rimosso: il protagonista passa da un letto ad un altro con una facilità disarmante...mi chiedo cosa abbiano in mente questi sceneggiatori quando propongono storie così stilizzate. Che siano tutte proiezioni dei loro sogni (neanche tanto) reconditi? Ci vorrebbe un po' di realismo in più in ogni storia.

calinero 11-08-2009 00:00

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
ehm ehm ehm muttley
ti stupisci tu che avevi pure l'onore di aver un trombamico?

muttley 11-08-2009 00:22

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Ti confesso una cosa: la sua relazione va avanti ormai da diversi mesi...

Loudovica 11-08-2009 00:24

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Spettegulesssssss

Oblomov 11-08-2009 10:54

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 216638)
Recentemente ho ripreso in mano i vecchi albi di Dylan Dog e ho notato una cosa che avevo rimosso: il protagonista passa da un letto ad un altro con una facilità disarmante...mi chiedo cosa abbiano in mente questi sceneggiatori quando propongono storie così stilizzate. Che siano tutte proiezioni dei loro sogni (neanche tanto) reconditi? Ci vorrebbe un po' di realismo in più in ogni storia.

ogni storia per poter funzionare ha bisogno di creare nel lettore delle aspettative (la domanda :cosa succede poi?). lo scrittore decide se e quando l'aspettativa va soddisfatta. Se ha a disposizione 100 pagine (o 2 ore di film) non potrà andare avanti troppo senza dare una risposta al lettore, altrimenti questo chiuderà i libro, o spengerà la televisione.
I film o le narrazioni che hai citato si basano esclusivamente su questo tipo di meccanismo - che è il più semplice, sia per chi scrive che per chi legge.
Se poi la domanda è "i due personaggi andranno a letto ? quando ?" direi che tocchiamo il livello più elementare, e comunque più universale, visto che il sesso riguarda tutti gli esseri umani.
credo che questa sia la ragione per la diffusione di questo tipo di storia.
sono semplici da scrivere e sei sicuro che molte persone le leggeranno.
in fondo, su questo si basa il successo dei rotocalchi scandalistici, siano essi su carta stampata, in trasmissioni televisive o su internet.
io, quando ho voglia di una narrazione di evasione, mi prendo un giallo, un thriller, o un romanzo storico. evito assolutamente film o libri del genere da te citati, per evitare un'inutile frustrazione: ci pensa già la realtà percepita dalla mia mente distorta a fornirmene parecchia.

muttley 11-08-2009 11:00

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Io sono un fan della vecchia cinematografia francese che, stando alle premesse, dovrebbe evitare questi stereotipi ma non sempre (anzi quasi mai) è così.

Drowning 11-08-2009 11:06

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Quote:

io, quando ho voglia di una narrazione di evasione, mi prendo un giallo, un thriller, o un romanzo storico. evito assolutamente film o libri del genere da te citati, per evitare un'inutile frustrazione: ci pensa già la realtà percepita dalla mia mente distorta a fornirmene parecchia.
Non vedo perchè necessariamente dovrebbe scattare dentro di noi un paragone tra la nostra vita e quella dei protagonisti di una storia che è frutto dell'ingegno di uno sceneggiatore. L'arte dovrebbe interessare a prescindere in ogni sua forma e contenuto, non si può fruire solo di prodotti che non ci creino frustrazione (anche perchè tale frustrazione è ingiustificata), è veramente limitante.

muttley 11-08-2009 11:12

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
L'arte dovrebbe essere una mimesi del reale. Voglio più realtà e meno evasione. La realtà deve essere la vera fiction. Qualcuno di voi per esempio ha mai letto American Splendor? E' l'esempio che mi salta alla mente per descrivere ciò che per me dovrebbe essere una fiction basata su una fedele aderenza alla vita di tutti i giorni

Drowning 11-08-2009 11:18

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 216747)
Io sono un fan della vecchia cinematografia francese che, stando alle premesse, dovrebbe evitare questi stereotipi ma non sempre (anzi quasi mai) è così.

Non sempre si può parlare di stereotipi, alcuni celebri personaggi del cinema francese sono credibilissimi anche quando passano facilmente da una relazione all'altra, la vita di alcune persone è veramente così. Esistono davvero uomini e donne affascinanti che con estrema facilità collezionano partner. La protagonista de "La collezionista" di Rohmer mi ricorda delle ragazze che ho conosciuto.

Al mondo esistono persone interessanti, tutto qui.

Drowning 11-08-2009 11:25

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 216751)
L'arte dovrebbe essere una mimesi del reale. Voglio più realtà e meno evasione.

Capisco il tuo punto di vista ma questo reale non deve avere necessariamente punti di contatto con la nostra vita. Esistono tanti altri mondi, tante altre vite che non hanno nulla a che fare con la nostra.

muttley 11-08-2009 11:53

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Mi riesce tuttavia difficile pensare che la vita dell'uomo comune assomigli a quella del protagonista de L'uomo che amava le donne o del summenzionato Le bambole russe. La nostra sarà pure una vita grama ma dubito che le vicissitudini di buona parte della narrativa moderna trovino riscontro nelle esistenze dei piccoli e insignificanti travet che popolano le nostre città

JohnReds 11-08-2009 12:04

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 216760)
La nostra sarà pure una vita grama ma dubito che le vicissitudini di buona parte della narrativa moderna trovino riscontro nelle esistenze dei piccoli e insignificanti travet che popolano le nostre città

E Fantozzi dove lo metti?

Comunque io quando guardo un film voglio sognare, e allora è giusto riprodurre una realtà alterata (vedi, amelie poulain), oppure voglio riflettere, e allora mi guardo un polpettone esistenzialista francese degli anni '50...o un film di nanni moretti

Comunque non ci trovo nulla di strano nel fatto che film e libri propongano una visione più concitata e prosaica della realtà: sennò, chi ce lo farebbe fare di stare 1,5-2 ore di fronte a uno schermo? a sto sennò punto conviene sedersi al bar della stazione...

Muttley stai pericolsomanete scivolando verso il partito del rancore eterno, la tua è una rosicata sulla vita dei protagonisti dei film...ritorna in te!:riverenza::D

Drowning 11-08-2009 12:36

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 216760)
Mi riesce tuttavia difficile pensare che la vita dell'uomo comune assomigli a quella del protagonista de L'uomo che amava le donne o del summenzionato Le bambole russe. La nostra sarà pure una vita grama ma dubito che le vicissitudini di buona parte della narrativa moderna trovino riscontro nelle esistenze dei piccoli e insignificanti travet che popolano le nostre città

Sono d'accordo con te sul fatto che la vita di quasi tutti gli uomini non sia particolarmente interessante, questo anche quando essi si dichiarano soddisfatti ed appagati dal loro way of life.

Il cinema e la letteratura in particolare quando vogliono affascinare mettono infatti in scena delle eccezioni, storie di persone "speciali" o di persone normali che però sono state protagoniste di esperienze speciali, se non hanno personalità o esistenze completamente inverosimili le si può incontrare anche nel reale ma è chiaro che si tratta di vite particolamente fortunate. Se si parte da questo presupposto sarà forse più semplice non provare invidia e frustrazione, perchè sono casi statisticamente irrilevanti con i quali non possiamo pretendere di confrontarci.

Oblomov 11-08-2009 12:38

Re: La vita nei film e la nostra vita
 
Quote:

Originariamente inviata da Drowning (Messaggio 216748)
Non vedo perchè necessariamente dovrebbe scattare dentro di noi un paragone tra la nostra vita e quella dei protagonisti di una storia che è frutto dell'ingegno di uno sceneggiatore. L'arte dovrebbe interessare a prescindere in ogni sua forma e contenuto, non si può fruire solo di prodotti che non ci creino frustrazione (anche perchè tale frustrazione è ingiustificata), è veramente limitante.

Io non intendo sostenere che sia necessario che scatti un'identificazione. sostengo che nel mio caso - e in quello di muttley - avviene questo fenomeno.
In realtà è un meccanismo molto comune, anche se non c'è alcuna necessità (come in tutti i fenomeni psicologici mi spingerei a dire). Il regno della necessità lo lascerei alle palline che scendono lungo i piani inclinati.
Per quanto riguarda l'affermazione sull'arte, io mi riferivo a dei prodotti di consumo, ai quali avrei qualche difficoltà a riconoscere lo status di "artistico".
Prodotti il cui unico meccanismo di funzionamento è appunto creare aspettative e soddisfarle. A questo genere appartengono come ho detto forme di narrazione di largo consumo come i rotocalchi scandalistici, e non certo prodotti artistici.


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