FobiaSociale.com - La vita nei film e la nostra vita

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Re: La vita nei film e la nostra vita

Stavo riflettendo sul fatto che tutti noi siamo cresciuti con la narrativa seriale dell'intrattenimento televisivo made in usa, figlia di una cultura diversa dalla nostra, di stilemi esistenziali e dinamiche interpersonali molto più serrate e rapide delle nostre. Da noi per conoscere persone nuove bisogna fare i salti mortali, esporsi a prove sociali continue e spesso infruttuose, veri e propri tour de force per le nostre fragili coscienze di persone timide. In America il contatto umano è immediato, spesso si fonda sulla casualità e di conseguenza le conoscenze spuntano come i funghi in autunno. I loro prodotti filmico-televisivi sono un'emanazione di questa frenesia relazionale.
Chiunque sia cresciuto guardando i vari berverly hills e compagnia briscola poteva forse pensare che conoscere ragazze e uscirci assieme fosse la cosa più naturale del mondo, poi va a scontrarsi contro gli impastoiamenti della nostra vetusta moralità e iniziano le delusioni e le crisi esistenziali.
Resta il fatto che conoscere una ragazza è il primo passo e nemmeno il più difficile, anche perché dopo viene il difficilissimo, ovvero la costruzione di un rapporto :D

Re: La vita nei film e la nostra vita

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Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 217963)

Quoto, specie per quanto riguarda il romanzo storico. Non trovo motivo di evasione nella narrazione di complicati intrecci sentimentali di personaggi di cui non può fregarmene un fico secco se se la fanno con 1 o 10000 donne. Che poi alcune di queste opere possano avere anche una propria dignità artistica, ci può stare, ma come gusto personale sono all'ultimo posto della mia hit parade.
Tra l'altro ho l'impressione che, oltre al meccanismo avvincente da soap opera, in queste narrazioni venga rappresentato anche, dove più dove meno, con grado di consapevolezza variabile, il principio secondo cui tutti oggigiorno sono liberi di innamorarsi quando vogliono e di chi vogliono senza troppa difficoltà, e venga rafforzato lo stereotipo di una tale presunta emancipazione che ha l'effetto di far sentire (nella percezione propria e magari anche altrui) sempre più "outsider" coloro che non riescono o non sono portati a rispecchiare questo stereotipo.

Anche i gialli e i thriller moderni sono infarciti di irritanti storie sentimentali; a quanto pare gli investigatori sono degli accalappiafemmine straordinari, niente a che vedere con i superati Holmes e Poirot che pensavano solo ai delitti.
I sentimentalismi hanno sempre sedotto lettori di tutte le epoche ma visto che sono sempre uguali, oggi sono insopportabili!

Re: La vita nei film e la nostra vita

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Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 337582)

Insopportabili...no, nauseanti e stomachevoli...si!! quando poi anche in filmoni come transofers 1 e 2 ci mettono stè storielle sentimentali di bimbiminkia pseudoadolescenti, condite con molta superficialità...beh, deprimersi mi pare non normale ma OVVIO !!! Ma dove sono finiti anche solo i bei film anni 80???

Re: La vita nei film e la nostra vita

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Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 337582)

Ma di gialli ormai intendendo il giallo all'inglese non se ne fa più da decenni, l'hardboiled ha visto un paio di operazioni revival con i film ispirati ai libri di Ellroy che almeno meritano l'ampia sufficienza.
Quanto ai noir, che pure ormai è sull'orlo dell'estinzione togliendo l'ultima apprezzabile svolta di Cronemberg, l'implicazione psicologica più che emotiva fa parte del genere.

Il giallo inglese poi è inevitabilmente poco cinematografico ci è voluto un Ustinov per dare un minimo di dignita ai filmettini presi dai racconti della Christie.
Va da sè che i meccanismi del giallo inglese sono in numero finito, quindi finisce per diventare più ripetitivo di eventuali implicazioni sentimentali.
Si adatta invece bene alle serie televisive e infatti guardatevi la bbc che è un bel vedere. :)