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-   -   Meccanismi tipici del disturbo evitante. (https://fobiasociale.com/meccanismi-tipici-del-disturbo-evitante-10954/)

morningsheep 04-07-2009 16:18

Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Mi piacerebbe raccogliere un lista di meccanismi (quei processi consci ed inconsci di cui parlan sempre le psicoterapeute) tipici delle persone con il disturbo evitante; invito tutti ad illustrarli meglio possibile, e anche a suggerire un metodo per sovvertirli. [poi è normale che non tutti si identificheranno appieno con l'altro, ma mi pare che ci siano molti processi in comune].

Per esempio, prima di una situazione di "pericolo", vengo colto da un grave malessere ansiogeno e lo faccio inconsciamente per richiamare l'attenzione dei miei genitori e sentire la loro protezione.

animaSola 04-07-2009 16:20

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Ma meccanismi di autodifesa?

morningsheep 04-07-2009 16:27

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Nono, quello era un esempio; parlo di tutti i meccanismi, i processi, le caratteristiche (la mia terapeuta li chiama meccanismi), tipo manipolare qualcuno perché faccia qualcosa al posto tuo, sensi di colpa sistematici, colmare il vuoto affettivo con musica/arte/robecreative, lasciare che le situazioni scorrano guardando come vanno a finire senza prendere una decisione (subire gli eventi), far del male sistematicamente una persona che ti ama, filtrare mentalmente ogni possibile risposta in un dialogo e scegliere quella migliore in base all'effetto che si vuol fare all'interlocutore, le deformazioni della necessità di essere accettati, l'imbarazzo verso il mondo, boh, sono infiniti.

morningsheep 04-07-2009 16:28

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Son cose che si fanno a sia a livello conscio che inconscio, ma sempre senza una volontà diretta di fare quella determinata cosa.

animaSola 04-07-2009 16:32

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Oh bhe...ma son talemente tanti che secondo me uno nemmeno se ne rende conto...io sinceramente non ci ho mai pensato,ma il meccanismo piu naturale che partorisco, è quello di appoggiarmi alla presenza di qualcuno di cui mi fido..quindi si innesca automaticamente una sorta di dipendenza molto profonda.

illusione 04-07-2009 16:41

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
a mio avviso, declinare inviti mondani, avanzando ipotesi di inutilità o, peggio ancora, evidenziando il basso livello sociale/intellettivo di TUTTI i presenti (che non corrisponde a realtà), senza esclusione di nessuno.


Oppure, farsi prendere da malori improvvisi (non so se consci o inconsci) che non permettono di compiere azioni evidentemente ansiogene per il soggetto.

Essere eternamente insoddisfatti.

Non riuscire a cogliere la realtà per quella che è effettivamente e, quindi, non viverla veramente.

Non saper amare e non riuscire ad avere la percezione di essere amati.

Non vivere intimamente e profondamente qualsiasi rapporto, soprattutto quello di coppia.



Se me ne vengono altri, li scriverò.

morningsheep 04-07-2009 16:54

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Quote:

Originariamente inviata da illusione (Messaggio 203673)
evidenziando il basso livello sociale/intellettivo di TUTTI i presenti (che non corrisponde a realtà), senza esclusione di nessuno.

Ecco, a me capita un sacco di volte, questa convinzione di superiorità intellettivo/culturale è ambivalente secondo me: giustifica l'astensione dall'evento e allo stesso tempo colma (nel modo più stupido) la frustrazione/paura di non essere accettati. Una cosa del genere "tanto io non ho nulla da spartire con quelle capre. Però la necessità di essere accettati, di stare con le persone, è in netto conflitto con questo processo inconsciamente presuntuoso (partorito dalla frustrazione e non da altro), e fa nascere solamente altra frustrazione.

Riguardo alle relazioni sentimentali invece creo un'intimità talmente intensa che trasforma la relazione in un porto franco, con conseguente dipendenza.
Poi, dopo un determinato periodo nasce la necessità (e questa è davvero inspiegabile), di mandare tutto a puttane, dilaniare la compagna, ed abbandonarla (senza rendersene conto) dopo o prima di averla tradita.

illusione 04-07-2009 17:03

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Riguardo alle relazioni sentimentali invece creo un'intimità talmente intensa che trasforma la relazione in un porto franco, con conseguente dipendenza.
Poi, dopo un determinato periodo nasce la necessità (e questa è davvero inspiegabile), di mandare tutto a puttane, dilaniare la compagna, ed abbandonarla (senza rendersene conto) dopo o prima di averla tradita.[/QUOTE]


E' proprio così!!! Vorrei sapere, però, una cosa: ma il tradimento, a tuo avviso, fa parte del disturbo? O è soltanto un modo di fare tipicamente tuo? Grazie.

morningsheep 04-07-2009 17:24

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Io ho tradito puntualmente tutte le ragazze con cui sono stato da quando ho questo disturbo, non so se sia proprio una caratteristica specifica, ma di sicuro il disturbo influisce.

JohnReds 04-07-2009 17:47

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Quote:

Originariamente inviata da morningsheep (Messaggio 203693)
Io ho tradito puntualmente tutte le ragazze con cui sono stato da quando ho questo disturbo, non so se sia proprio una caratteristica specifica, ma di sicuro il disturbo influisce.

Un altro utente, mesi fa, si iscrisse disperato ed elencò una serie di sintomi...tra cui il tradire le donne con cui stava...e poi disse di aver scoperto che aveva il dep...se ti interessa, quando mi viene in mente il nick, ti linko il topic.

morningsheep 04-07-2009 17:54

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Si, se lo trovi scrivilo, grazie. Tu soffri di D.E.P. John?

animaSola 04-07-2009 17:56

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Mazza oh.che brutto disturbo che abbiamo...spero di nn diventare infedele tutto d'un colpo.

JohnReds 04-07-2009 18:03

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Quote:

Originariamente inviata da morningsheep (Messaggio 203701)
Si, se lo trovi scrivilo, grazie. Tu soffri di D.E.P. John?

Non sono mai andato da uno psicologo, ma sono sicuro di non averlo...però mi riconosco in praticamente tutti i sintomi dello stile evitante, che è un altra cosa.

brontolone 04-07-2009 18:20

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
non sò cosa vuol dire "disturbo evitante di personalità" EVITANTE DI PERSONALITà ?!! cioè eviti cosa, riguardo la personalità ?!!

morningsheep 04-07-2009 18:22

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Quote:

Originariamente inviata da brontolone (Messaggio 203711)
non sò cosa vuol dire "disturbo evitante di personalità" EVITANTE DI PERSONALITà ?!! cioè eviti cosa, riguardo la personalità ?!!

http://www.fobiasociale.com/f60-6-di...301-82-a-6577/

Alex2 05-07-2009 13:41

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Il disturbo evitante di personalità è una variante estrema della fobia sociale, è poco plausibile che una persona affetta da questo disturbo si metta a tradire il proprio partner visto che già il fatto di essere riuscito ad avere un partner con questo tipo di disturbo è un' impresa titanica...

morningsheep 05-07-2009 13:49

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
In primo luogo il disturbo evitante della personalità NON E' AFFATTO UNA VARIANTE ESTREMA DELLA FOBIA SOCIALE; poi sinceramente io non entro neanche nella tua logica del genere "che ha il dep è poco plausibile che faccia questo, è poco plausibile che faccia quello...".

Mi è stato diagnosticato il disturbo evitante da una psicoterapeuta, non da un sito internet, ed ho riportato la mia esperienza; quindi non è poco plausibile, è un fatto.

Un altro fatto è che ogni persona è differente, di conseguenza i disturbi psichici agiscono in modo diverso su ognuno; la tua è una logica che non porta da nessuna parte.

animaSola 05-07-2009 14:08

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
La sua è una logica abbastanza plausibile se ci pensi bene....Noi evitanti fatichiamo a stare a contatto cn le persone, quindi è anche facile pensare che avere rapporti sia molto difficile se non quasi impossibile.Io penserei piu a un disturbo secondario.nel nostro caso.

morningsheep 05-07-2009 14:23

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
No, è assolutamente retrograda, e soprattutto inutile.
Vedi, il fatto è proprio che secondo me non esiste un NOI EVITANTI, esistono persone che, nonostante abbiano lo stesso disturbo, sono limitate in modi estremamente diversi in base a centinaia di fattori (il modo in cui è insorto, il grado di intensità, i disturbi collaterali, il lasso di tempo intercorso dalla nascita del disturbo ad oggi...); inoltre la mia terapeuta, leggendomi parte delle descrizione dal DSM-IV, mi ha fatto notare che era stato riscontrato che molte persone affette dal disturbo evitante intraprendevano relazioni sentimentali, e, a causa del benessere indotto dal rapporto non consideravano neanche l'ipotesi di soffrire di un qualche malfunzionamento psichico.

Se diciamo "generalmente una persona affetta da questo disturbo dovrebbe avere problemi ad instaurare una relazione intima" sono d'accordo.
Ma posso testimoniare che per non è stato affatto un'impresa titanica avere dei partner, e che vivo questo aspetto con normalità, a priori del mio disturbo; quello che voglio dire è che non serve a nulla mettere dei paletti.

brontolone 05-07-2009 14:25

Re: Meccanismi tipici del disturbo evitante.
 
Quote:

Mi è stato diagnosticato il disturbo evitante da una psicoterapeuta, non da un sito internet, ed ho riportato la mia esperienza; quindi non è poco plausibile, è un fatto
non credere che un medico possa fare la giusta diagnosi, specie per le malattie mentali è propio difficile.

Quote:

Noi evitanti fatichiamo a stare a contatto cn le persone
e come mai qui sul forum mi dai l'impressione di essere molto socievole ?


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