| Stella89 |
04-06-2017 22:13 |
Re: Come vi sentite in questo momento?
Come vi sentireste se al 35° anno di età foste ancora in sofferenza tanto da non riuscire ad alzare la testa davanti a qualcuno che vi guarda senza che gli occhi si chiudano per la paura del suo giudizio spietato e per il dolore forte che sentite dentro di voi dopo tante ferite inflitte? Presa in giro continuamente perchè sto sola. Parlandone con l'amica che vedo sporadicamente, mi dice che quello che colpisce di più e che paradossalmente genera cattiveria nelle persone, è che sono una bella ragazza. Mi dice che stride tanto agli occhi degli altri che mi vedono ogni giorno, vicini conoscenti, il fatto che sia molto bella (secondo lei), che sia intelligente (si intuisce da come parlo, sempre secondo lei), e che viva come una emarginata senza una vita sociale, sempre in sofferenza. Dice che vivo una vita da ugly betty sfigatissima , ma che però a differenza sua ho potenziale da vendere e sono bella. A lei questo mio modo di vivere infastidisce. Il problema è che non lo riesco a cambiare, mi sento sempre il brutto anatraccolo sfigato. Sto male, mi si piegano le gambe davanti agli altri per una paura profonda che non controllo, non reggo il confronto con gli altri e vengo presa quasi sempre di mira. Oggi sono stata in giro con gli autobus per andare in un posto al verde a camminare, ho camminato tanto, mangiandomi un panino in una tavola calda. Stasera tornando ho trovato della roba ammuffita che avevo lasciato in casa e che mi ero dimenticata, ho dovuto aprire tutto ma aprendo la finestra ho visto che la vicina sta facendo una festa con tanta gente, ridono, scherzano, stanno insieme. Belle emozioni, ne avverto il calore soffrendo perchè io sto al freddo. Non ce la faccio più a vivere così. Le uniche persone poi che mi capita di incontrare per parlare, sono persone solitarie e tristi, depresse, che sembra abbiano il radar nell'identificarmi come una persona profondamente sola. Mi danno la sensazione di torbido, di qualcuno che neanche vede chi ha davanti, e da confidenza solo perchè almeno così parla con un altro essere umano, facilmente accessibile e gestibile a differenza degli altri che sono più sofisticati e irrangiungibili per lui. Non voglio questo, mi sa di triste, infinitamente triste. Non c'è nulla di più desolante che incontrarsi tra persone sole e depresse. Si condividono inferni e rancori e mi fa paura. Non voglio questa vita.
|
