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Questione di carattere...
Ho notato che io non riesco ad avere una mia personalità, un mio temperamento e che mi faccio spesso influenzare dalla gente con cui sto....
Per esempio, se sto parlando con una persona semplice e bonaria allora anche io lo sono a mia volta....se parlo con uno più serioso, mi faccio anche io seria....e via dicendo.... Poi, molte volte, mi viene da esprimermi con espressioni e gesti che sarebbero propri di qualcun altro...forse perchè non ne ho di miei....:rolleyes: Mi comporto proprio come un camaleonte che si mimetizza a seconda dell'ambiente che si trova intorno..... Succede anche a voi? |
Re: Questione di carattere...
Acquistare fiducia nei propri mezzi, non cercare di assecondare gli altri solo per far piacere, esprimere le proprie idee, chiedere chiarimenti quando non si capisce di cosa parlano gli altri è un obiettivo da raggiungere. Non è facile, a piccoli passi. ma solo così, con un'autostima che non teme confronti con gli altri si evita il camaleontismo. Un po' lungo, un po' complicato ma poi ripaga.
ciao rob :riverenza: |
Re: Questione di carattere...
si a me succede spesso penso che riguardi il fatto che non si è sicuri di se stessi...io penso sempre che gli altri facciano discorsi piu sensati dei miei o che hanno sempre ragione e io sempre torto e allora cerco di copiare chi mi sta di fronte perche secondo me lui è meglio di me...
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Re: Questione di carattere...
Piocca, non la vedo come una cosa negativa il sapersi adattare, entro un certo limite, allo stile e alle movenze espressive dei tuoi interlocutori, secondo me favorisce la comunicazione ed in parte è un fenomeno che accade naturalmente anche se tu ne sei più cosciente di altri. Personalmente ho notato che sono più in difficoltà se una persona o un gruppo gesticola molto e si agita alzando la voce mentre parla, proprio perchè è come se, pur suonando lo stesso strumento - la lingua Italiana -, stessimo su due note diverse che stonano.
Ciò che invece è negativo, perchè rappresenterebbe un atteggiamento passivo tipico di noi insicuri, è come ha detto thx non esprimere la tua opinione, modificarla in base a quella della persona con cui parli, avere difficoltà nel prendere decisioni, fare o rifiutare richieste, affermare i propri diritti, rinunciare ad esprimerti per paura di contraddire e via dicendo. Al momento penso che ideale sia una flessibilità virtuosa nella relazione con gli altri, dove ci rispettiamo - perchè lo dobbiamo fare noi per primi - e ci facciamo rispettare, accettiamo il punto di vista altrui e siamo disposti a cambiare opinione, ma decidiamo in modo autonomo, affermando la nostra personalità e bisogni senza subire o aggredire gli altri. Un equilibrio difficile da ottenere per chi non ci è portato caratterialmente, ma nessuno dice che dobbiamo diventare perfetti, ma migliorare il modo in cui ci poniamo per avere delle relazioni più serene, soprattutto con chi è diverso da noi, penso che si può fare. |
Re: Questione di carattere...
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Re: Questione di carattere...
succede anche a me circa... non riesco ad avere una mia personalità e a seconda di chi ho davanti reagisco in maniera differente, però non mi vedo proprio come un camaleonte perchè a volte assumo un atteggiamento diverso dagli altri
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Re: Questione di carattere...
sei una mutante piocca
allora vuol dire che esci con gli estroversoni e diventi estroversa... al rogooo!!! |
Re: Questione di carattere...
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Re: Questione di carattere...
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frena frena frena....mi stai dicendo che quindi se tu uscissi con me ed io ti broccolassi tu saresti portata a fare altrettanto accettando il broccolamento o addirittura broccolandomi a tua volta? :P argghhh...piocchettina esci con me domani sera? argghhhh :D parlando seriamente (non che prima non lo facessi :D) un po' la penso così anch'io... cioè...è da tempo che dico che sento quasi di non avere un mio carattere, mia personalità...di avere quasi una duttilità da questo punto di vista... ma nemmeno nel senso che mi faccio mettere i piedi in testa dall'altro (anzi...)...però....tendo ad avvicinarmi all'altra persona... non converso, non comunico...ma se lo faccio tendo a mantenere un atteggiamento similare (anche se in alcuni casi faccio il contrario e se mi parte la brocca magari marpioneggio pure con la persona più seria di sto mondo tanto x scherzare un po' ) all'altra persona... la battutina in mezzo la posso mettere comunque, ma di solito se mi accorgo che la persona davanti è seria mi inizio anch'io ad aprire su argomenti seri e parlare soprattutto con tono più serio. Viceversa se mi accorgo che il coetaneo che ho davanti ed uno dei tanti che dice cazzate...beh...mi omogeneo...rispondo allo stesso suo modo se non peggio (e infatti spesso ho detto che a volte ho l'impressione che i fighetti vari e gli estroversoni mi danno l'impressione che pensino che sia uno di loro.... ---> semplicemente perchè se mi salutano con un "grande giova...tu si che ci sai..." io in automatico rispondo "x forza sono io...scontato che ci so' più di te..." ) --> insomma mantengo il tono sullo stesso piano. Io di fatto un mio atteggiamento di fondo visto da fuori lo si può notare....modi apperentemente scazzati...introversione/ silenzio interrotto 2 volta al giorno magari da un'uscita rocambolesca/pazzesca....ecc....ecc.... ma da dentro...vivo la cosa quasi non sentissi di avere un mio percorso... molti dicono "e che ci vuoi fare se mi viene da parlare sempre? se mi vengono le stupidate"...io? io...non riesco a dire di me stesso in maniera assoluta che sono o un ragazzo serio, tranquillo o uno scatenato. Io...sono un flusso continuo...e mi adatto...vedo di volta in volta cosa può andarmi meglio...cosa mi viene più spontaneo/istintivo e di volta in volta poi decido se essere spontaneo o forzato...e non è detto che la spontaneità con 2 situazioni diverse non porti a 2 atteggiamenti completamente opposti... |
Re: Questione di carattere...
per me e' normale...sono espressioni di riflesso...per es se parli di una cosa spiritosa e la racconti con il sorriso vedi che la persona che ti sta di fronte sorride...se parli di una cosa seria la persona che ti sta dfronte si fara' ugualmente serio...e' lo stesso fai tu...
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Re: Questione di carattere...
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Re: Questione di carattere...
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Forse è dovuto al fatto che l'ansia sociale ti porta a studiare gli altri, sei particolarmente sensibile, osservi di più gli altri perchè li temi!! Di conseguenza anche perchè teniamo molto a essere apprezzati o almeno accettati inconsciamente adottiamo modi di fare propri degli altri...! |
Re: Questione di carattere...
per me non è un male Micol....io l'ho sempre detto: i fobici osservando in linea teorica potrebbero avere 28 tipi di marcia in più...
sai in linea teorica come prendere una persona... poi vabbeh...la pratica è un altro paio di maniche...anche perchè bisogna parlare parlare parlare....ed io sono un pesce non fuori, ma dentro l'acqua....boccheggio :D |
Re: Questione di carattere...
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Non è un assecondare gli altri....se sono in disaccordo lo dico tranquillamente....è proprio un mimetizzarsi col modo di fare altrui.... Ma ho notato che succede anche agli altri: per esempio, se mi trovo a parlare con una persona bergamasca che ha un'inflessione particolare, allora anche io prendo un po' di accento bergamasco quando parlo.....:rolleyes: E' strano, ma viene naturale..... Si, Cali, vale anche per gli estroversoni...se si è in una compagnia estroversona si tende a sintonizzarsi col loro carattere.... :cool: |
Re: Questione di carattere...
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Io non copio i gesti, ma tendo ad assecondare, anche se non sempre sono d'accordo al cento per cento. Oppure esprimo contrarietà diplomatica. |
Re: Questione di carattere...
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Però attenta che è molto più facile comportarsi come loro piuttosto che essere come si è. O almeno cercare di farlo. Sono amorfi e, piatti e omogenei. Io non vorrei essere così, come un automa, e penso che altri, tutto sommato capiscono che sono una rompiballe!!! |
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