Quanti di voi
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Re: Quanti di voi
Io fino al 31 dicembre 2004 sono sempre stato estroverso, avevo una valanga di amici, e stavo in casa solo per mangiare, ho una passato "da bullo" (non quelli proprio malefici...) eccetera; detto questo credo che ogni utente abbia una storia diversa, e che i problemi nascano per mille motivi, e credo che non tutti coloro che hanno uno dei tanti disturbi di cui si discute in questo forum corrispondano allo stereotipo del ragazzo introverso, che subisce bullismo e non riesce a combinare nulla con le ragazze; e anche se così fosse nulla impedisce un confronto e una comprensione maggiore dei problemi attraverso esperienze altrui.
Anche io ho pensato una cosa simile appena iscritto, ma seguendo questa logica non ci sarebbe nessun posto per nessuno. [non soffro di fobia sociale, ma di personalità evitante] |
Re: Quanti di voi
No ti preoccupare qui qualche estroverso cè ancora (io).e gli attacchi di panico mi hanno completamente cambiato la vita! è come se in un lampo tutto cio che è stato costruito in un intera vita si sia completamente sgretolato.e ...il passato rimane solo un miraggio...A volte associo gli attacchi di panico a un vero proprio trauma che volente o nolente, ti cambia....Chi ne è uscito, dice in meglio., ma io rimango ancora perplessa su questo pensiero. Penso che darei in pasto all inferno 20 anni della mia vita futura, per riavere indietro. quella che ero.
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Re: Quanti di voi
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Re: Quanti di voi
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Re: Quanti di voi
Sta a te scegliere se usare il forum come una fonte di informazioni in grado di aiutarti a capire i tuoi problemi o se trasformarlo nel coronamento della fuga dalla realtà, anche se il confine è sottile e forse proprio in questo momento sta avvenendo.
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Re: Quanti di voi
Per me non rinascerà nulla che è andato perso, purtoppo qui non si parla di un oggetto smarrito, o di una casa crollata...ma della propria vita,e delle proprie emozioni .Penso che nessuno,dopo un terribile incidente, riesca a tornare ad esser la persona spensierata di un tempo...e cio secondo me, accade anche verso chi ,purtoppo ha toccato cn mano cosa voglia dire convivere con gli attacchi di panico.Prima ci si stacca dal proprio passato....e prima forse si rinsalisce...
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Re: Quanti di voi
Forse è più rozzo, però dice anche "il tuo diploma in fallimento è una laurea per reagire", e magari non inteso con l'arroganza incitativa della canzone, ma come un "costruire sulle macerie", guardando con il giusto fuoco i lati più deboli di sé, non con ottica commiserativa, per poi avere totale coscienza e padronanza.
In questo credo che stia quel lato positivo delle esperienze di dolore. Se ci si stacca dal proprio passato secondo me si va verso il vuoto, non si può allontanare dei ricordi di quando si stava bene solo perché fanno male, non saremmo comunque quelli che eravamo, ed il fatto che sia andata male, non significa che non possiamo riacquistare il passato (nel caso specifico la capacità di fare cose, rapportarsi, eccetera, e la stessa spontaneità con cui lo si faceva). Per quanto riguarda l'esempio dell'incidente sono d'accordo, io pensavo più ad un libro, che ormai abbiam letto, e che non potremo dimenticare, ma una volta superati i problemi le parole di quel libro saranno solo delle nozioni, e potranno essere utili in molti modi. Io ho tanta paura di dimenticarmi della spensierata leggerezza con cui vivevo. |
Re: Quanti di voi
non serve un attacco di panico x essere nobili fobici, per fortuna direi :)
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Re: Quanti di voi
è bellissima, mi son commossa (ho la lacrima facile ) Grazie.per averla scritta....è stato come ricevere una carezza sul cuore.:)
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