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Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
Si è diplomatici per necessità o per virtù? Dal momento che la natura non è stata particolarmente generosa nel fornirmi un fisico all'altezza di determinate situazioni (alterchi, scontri, bisticci), ho dovuto imparare fin da piccolo a non farmi avanti all'interno di quei litigi e quelle scaramucce tipiche dell'età infantile. Una volta divenuti adulti si è soliti liquidarle con sufficienza, ascrivendole allo spirito vivace e turbolento dei fanciulli, trascurando il fatto che già in quei momenti si può intravedere la natura bellicosa di certi individui.
Quando poi "cresci" le dinamiche del confronto si spostano (salvo rari casi di gente particolarmente avvezza a menare le mani anche da adulta) sul piano dialettico, e permane la tendenza da parte di alcuni a non farsi avanti ugualmente, a non mettersi in discussione sul piano dello scontro verbale e di idee. Io credo di rientrare a pieno titolo nella categoria delle persone remissive, che si sono trovate inizialmente ad assumere il ruolo dei diplomatici per paura di soccombere sul terreno della lotta. Tralascio di menzionare le tristi conseguenze di questo atteggiamento, soprattutto negli ambiti professionali. Ovviamente l'azione genitoriale è stata determinante nel creare questa predisposizione alla diplomazia: quando ti ritrovi in casa due specie di cerberi pronti ad aggredirti al minimo sbaglio e a far valere la loro superiorità dialettica di persone cresciute per ottenere una facile vittoria sulle tue ragioni di bambino, la parte aggressiva di te rimane prigioniera in un cantuccio. Da un po' di tempo a questa parte ho cominciato a reagire con più determinazione, partendo specialmente (ma forse dovrei dire esclusivamente :)) da loro due: se prima mi lasciavo soggiogare con estrema facilità, oggi ho imparato a tenergli testa e talora a sconfiggerli anche quando giocano in casa. Le discussioni animate che un tempo si concludevano con la mia ritirata prematura, oggi finiscono in parità quando non si risolvono addirittura con una mia vittoria, seppur di misura. Quindi, volendo potrei anche smettere le vesti del diplomatico e buttarti a capofitto negli scontri...potrei e invece no. Tutto sommato vado fiero delle mie capacità di mediazione, anche se non sempre ho successo. Vedere due o più persone che litigano, mi crea un forte senso di disagio, se poi sono tra i contendenti figuro anch'io il disagio aumenta ulteriormente. Non so perché, ma non amo affatto litigare, e a parte i dibattiti con i genitori di cui dicevo sopra, continuo a preferire la strada comoda e sicura della conciliazione, che poi non sempre è così comoda. Anzi, da un certo punto di vista, sarebbe molto più facile e gratificante lasciar libero sfogo ai malumori più estemporanei, confidando poi nelle improvvise riconciliazioni. Ma io non ci riesco, non ancora almeno. Ci vorrebbe qualcuno che insegni a litigare :D E voi come siete? Diplomatici per scelta o per abitudine (vorrei scrivere codardia ma è un termine troppo pesante)? Oppure appartenete alla specie aggressiva che non le manda a dire? |
Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
Io tendenzialmente sarei una persona combattiva, però mi butto solo quando sono sicuro di me stesso...cosa che accade di rado. Quindi ho affinato, giocoforza, una grandissima abilità diplomatica, sopratutto grazie alla mia discreta capacità oratoria...ma purtroppo non è sempre possibile rimbecillire di discorsi la gente:D
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Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
tendezialmente combattiva
ma penso di non farmi valere sempre e comunque e lo vorrei da morire... |
Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
Ciao...
Io sono sicuramente diplomatica...sempre e comunque! anche assistere ad una lite senza essere direttamente coinvolta mi mette a disagio e vorrei sempre riuscire a riappacificare tutti. Da una parte ne vado fiera, nel senso che mi sembra anche giusto cercare di capire le ragioni altrui, essere gentili,evitare di ferire qualcuno o di dire cose di cui poi ci si potrebbe pentire... Altre volte invece, penso di essere solo vigliacca, di non essere in grado di reagire e difendermi, di farmi mettere i piedi in testa, e anche di essere falsa, perchè finisco per essere gentile anche con persone che odio. e poi mi ritrovo a rimuginare su cosa avrei dovuto dire o fare... Credo che mi sia successo proprio quello descrive Muttley: un carattere originariamente aggressivo e deciso è stato piegato dalla vita, dall'aggressività di persone più forti, dalla paura di soccombere o di rimanere sola. Così mi ritrovo con un carattere contorto, tendenzialmente remissivo, non riesco ad essere combattiva e sincera nemmeno quando lo vorrei, e a volte sbotto e divento aggressiva con persone che proprio non se lo meritano.:( |
Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
Direi che sono diplomatico al limite del paraculismo. Penso sia anche una questione, oltre che di indole, di non grossa sicurezza di sè.
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Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
diplomatico anche io. Qualche gradasso mi ha reso pauroso,e con quelli vorrei sbottare come un pazzo ma mi rendo conto che resta nella mia fantasia.
Ogni tanto mi capita di dirla tutta,provo una paura tremenda,un ansia che mi sento morire,ma la sputo in qualche modo. La paura dell'umiliazione è fortissima ed è questo che mi blocca solitamente. Ed è sempre quella.. praticamente in tutte le occasioni.. |
Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
Non trovo mai una valida ragione per combattere e poi sono troppo occupato a farlo con me stesso...
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Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
io non sono diplomatico :p
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Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
@ Ergastolo
potrei sbagliare perchè non t conosco, ma secondo me la causa della tua diplomazia forzata non è l'nferiorità fisica o vocale,ma proprio quegli scontri con tuo padre da bambino... io sono una ragazza, quindi per farmi valere non sarebbe necessario avere i muscoli o un vocione, ma essere stata per così dire "umiliata" tante volte da piccola nei confronti/scontri con uomini autoritari nella mia famiglia mi ha resa incapace di reagire alla prepotenza e all'arroganza. E non penso che i miei o i tuoi geni siano paccati: abbiamo i geni della sensibilità, che crescendo in un ambiente sereno sono una risorsa, nell'ambente sbagliato, una maledizione... |
Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
diciamo che tutto sommato non me la cavo affatto male..sono combattivo...ho imparato a rinchiudermi a riccio in famiglia e poi in una situazione con un coetaneo a far finta di nulla all'età di 14 anni...
ma...ma ora...se devo rispondere a muso duro (e non vedo l'occasione troppo pericolosa) lo faccio... ovvio che se ho davanti 5 armadi con la faccia da criminali ed io sono solo con un amico cerco di essere diplomatico. Solitamente però rispondo agli attacchi verbali, diretti e indiretti...anche quelli fatti alle spalle...prendo di mia iniziativa e metto gli altri faccia a faccia con la mia realtà...e ruggisco... addirittura a forza di imparare a rispondera anche con strafottenza, ironia, muso duro...beh...praticamente mi sono fatto "amico" l'ex bullo che tormentava il mio amico (e che stava x iniziar epure con me all'epoca a 14 anni) e che ora gironzola negli staff delle disco...se lo incontro x strada una volta ogni 4-5 mesi ci scambio pure qualche battuta, lo prendo x il posteriore come fa lui con strafottenza con tutti...usando toni simili.... insomma...i miei problemi non si notano molto quando devo arrabbiarmi...ma allo stato di quiete |
Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
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Nel mio caso, io nel profondo ho lo stesso carattere forte di mio padre...quello che mi ha fregato è stato il desiderio quasi viscerale di piacere a tutti, di essere amata da tutti...è stato questo a rendermi fragile, non pensi che potrebbe essere così anche per te? mi permetto di dirti queste cose perchè corrispondono al quadro clinico della personalità evitante,e penso che identificare con certezza le origini del problema possa aiutare a risolverlo. Capisco bene il fatto che le tue caratteristiche fisiche e caratteriali non conformi al modello di virilità dominante ti rendano la vita più difficile, ma secondo me l problema non è tanto il fatto che gli altri non ti accettano, quanto il fatto che non ti accetti tu. Ad esempio io conosco un ragazzo bassissimo, con una voce per niente virile, che però non è mai stato single un giorno, perchè evidentemente (pur essendo un pochino complessato per l'altezza) non si sentiva in dovere di adeguarsi agli standard. |
Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
Io amo chi sa prendere una posizione e sn intollerante a tutti gli altri...mi dispiace dirlo proprio qui ..ma è la verità...
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Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
Ricordo però che la diplomazia penalizza le persone soprattutto nelle altre faccende della vita, ben più che nei sentimenti. Quante volte abbiamo ascoltato persone che rivendicano orgogliosamente la loro penuria di diplomazia, con frasi altisonanti della serie "Io non sono diplomatico per niente, non mi faccio piegare, sono così: prendere o lasciare", come se diplomazia significasse irrimediabilmente un atteggiamento accondiscendente e vigliacco.
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Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
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Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
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Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
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Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
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Re: Dedicato a tutti i diplomatici (e non)
Il diritto del più forte (cit.)
Sono solo un po' vigliacco (cit.) |
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