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animanera71 21-04-2009 22:10

i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
secondo le vostre personali esperienze e punti di vista, sono l'incapacità e/o l'impossibilità di portare avanti in maniera appagante le interazioni umane, le amicizie, le relazioni, una sessualità quanto meno soddisfacente ecc ecc... a generare ansia, fobie, depressione e quant'altro???

o, viceversa, sono l'ansia, la depressione, le fobie ecc.. a rendere difficili o addirittura impossibili tutta una serie di interazioni umane, dall'amicizia al sesso, chiudendoci ulteriormente in noi stessi e nelle nostre insofferenze e diffidenze?

mi rendo conto che alla fine i due aspetti del problema spesso si sovrappongono, creando un circolo vizioso complicatissimo e sempre più tenace nel tempo... talmente complicato ed assurdo che risulterebbe difficile perfino capire dove stia il capo e dove la coda...

ma... in parole povere, secondo voi dove risiede realmente l'orgine di tutta questa confusione e sofferenza esistenziale?

animaSola 21-04-2009 22:26

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
secondo le vostre personali esperienze e punti di vista, sono l'incapacità e/o l'impossibilità di portare avanti in maniera appagante le interazioni umane, le amicizie, le relazioni, una sessualità quanto meno soddisfacente ecc ecc... a generare ansia, fobie, depressione e quant'altro???

o, viceversa, sono l'ansia, la depressione, le fobie ecc.. a rendere difficili o addirittura impossibili tutta una serie di interazioni umane, dall'amicizia al sesso, chiudendoci ulteriormente in noi stessi e nelle nostre insofferenze e diffidenze?

mi rendo conto che alla fine i due aspetti del problema spesso si sovrappongono, creando un circolo vizioso complicatissimo e sempre più tenace nel tempo... talmente complicato ed assurdo che risulterebbe difficile perfino capire dove stia il capo e dove la coda...

ma... in parole povere, secondo voi dove risiede realmente l'orgine di tutta questa confusione e sofferenza esistenziale?

A mio modesto parere la seconda ipotesi....o per lo meno se non avessi gli attacchi di panico e l'agorafobia...sarei una persona...abbastanza sana ed equilibrata....Nel mio caso...le due cose non si sovrappongono.

piocca 21-04-2009 22:40

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
secondo le vostre personali esperienze e punti di vista, sono l'incapacità e/o l'impossibilità di portare avanti in maniera appagante le interazioni umane, le amicizie, le relazioni, una sessualità quanto meno soddisfacente ecc ecc... a generare ansia, fobie, depressione e quant'altro???

o, viceversa, sono l'ansia, la depressione, le fobie ecc.. a rendere difficili o addirittura impossibili tutta una serie di interazioni umane, dall'amicizia al sesso, chiudendoci ulteriormente in noi stessi e nelle nostre insofferenze e diffidenze?

mi rendo conto che alla fine i due aspetti del problema spesso si sovrappongono, creando un circolo vizioso complicatissimo e sempre più tenace nel tempo... talmente complicato ed assurdo che risulterebbe difficile perfino capire dove stia il capo e dove la coda...

ma... in parole povere, secondo voi dove risiede realmente l'orgine di tutta questa confusione e sofferenza esistenziale?

Nella fobia sociale le due alternative vengono a coincidere, come hai detto tu, è un circolo vizioso difficile ma non impossibile da controllare: Nothing is Impossible... 8)

Jeanne 21-04-2009 23:08

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
ma... in parole povere, secondo voi dove risiede realmente l'orgine di tutta questa confusione e sofferenza esistenziale?

Ciao, la domanda è ben posta, sono cose alle quali penso tutti i giorni, credo solo che come dici tu le risposte saranno più che altro soggettive, in base alla propria esperienza. Non credo esista solo un'origine ed una fine in questa "sofferenza esistenziale".
Per quella che è la mia esperienza quoto questo:
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
mi rendo conto che alla fine i due aspetti del problema spesso si sovrappongono, creando un circolo vizioso complicatissimo e sempre più tenace nel tempo... talmente complicato ed assurdo che risulterebbe difficile perfino capire dove stia il capo e dove la coda...

Non so se sia dipeso da fattori genetici, o da cause esterne scatenanti qualcosa che era già latente...so solo che il circolo vizioso l'ho creato io. Un giorno ero così...e qualche anno dopo ero colà. Cos'è successo, in mezzo? Ero io quella di prima, o sono io quella di adesso? Quello che più mi spaventa, ora, è che le cattive abitudini, ormai consolidate, si tramutino in una difesa ad oltranza. E' un pò come quando si cerca di smettere di fumare, che si protrae al giorno dopo, e all'altro ancora...

ciao

giordano 21-04-2009 23:31

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
secondo le vostre personali esperienze e punti di vista, sono l'incapacità e/o l'impossibilità di portare avanti in maniera appagante le interazioni umane, le amicizie, le relazioni, una sessualità quanto meno soddisfacente ecc ecc... a generare ansia, fobie, depressione e quant'altro???

o, viceversa, sono l'ansia, la depressione, le fobie ecc.. a rendere difficili o addirittura impossibili tutta una serie di interazioni umane, dall'amicizia al sesso, chiudendoci ulteriormente in noi stessi e nelle nostre insofferenze e diffidenze?

?

la prima si lega alla seconda ..quando dici: "l'incapacità di portare avanti in maniera..." ..quell'incapacità è generata da ansia , depressione , fobia

animanera71 21-04-2009 23:45

conosco bene le dinamiche dei circoli viziosi: in pratica vi sono dentro da almeno 25 anni :-D

e so quanto alla fine le situazioni si leghino insieme sino a risultare irriconoscibili.

è vero che non riuscire a vivere interazioni umane porta ad essere depressi e frustrati, sino a gettare la spugna..

ma è altresi vero che in primis la depressione, l'ansia e le fobie ti portano a non avere nemmeno il coraggio e la forza di esperire certe situazioni.

ma....

io penso che l'origine sia la dove sono le mie stesse radici di essere umano. nell'infanzia. dove ho allignato. nel padre padrone che mi reso mansueto. nelle continue liti con mia madre. nel mio sentirmi impotente dinnanzi a quelle scenate che si reiteravano senza posa (e senza apparente fatica O_o)

è la che si è forgiata la mia psiche, che ho iniziato a temere la vita, a sentirmi in colpa, non adeguato, non come avrei voluto io... è la che ho iniziato a sospettare degli altri, a temere d'esser ferito... è la che non mi è stato insegnato ad amare, a parlare liberamente, ad esternarmi senza paure...

certo, crescendo questo cose si capisco automaticamente e sembrano perfino decisamente ovvie (e lontane, molto lontane!)... e pur capendole ed esiliandoci da quei ricordi e sentimenti si continua a vivere nel dolore.... perchè?

forse perchè non mi sono ancora affrancato del tutto da questi ricordi.

o forse perchè ormai l'ansia che mi sono cucito addosso in innumerevoli anni si autoalimenta da se, a prescindere da ciò che l'ha originata (che magari è stato perfino digerito ed elaborato...)

mah...

animanera71 21-04-2009 23:57

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
E' un pò come quando si cerca di smettere di fumare, che si protrae al giorno dopo, e all'altro ancora...

io ho fumato per 20 anni due pacchetti di lucky al giorno... poi una mattina mi sono svegliato è... dopo tot colpi di tosse e sputacchiamenti di catarro mi sono fatto un esame di coscienza... ho bevuto un caffè... quindi ho fumato l'ultima sigaretta, con la consapevolezza che fosse proprio l'ultima... e così fu!

(ps: nel giro di una settimana diventai afono.. a tali rimasi per circa 6 mesi... O_o)

animaSola 22-04-2009 00:13

Bisogna avere una forza immensa x riuscire a dire Basta!
Io pure un giorno mi sn svegliata..mi sn bevuta l'ultimo bicchiere di rum..e poi ho smesso... e ora sn 6anni che sn fuori dal giro...ma in quel periodo avevo ancora l'energie necessarie x farlo.....Col passare del tempo..piu cose si accumulano..e piu è difficile...trovare la forza, la volontà,la pazienza, la perseveranza, l'autocontrollo e l'amore x se stessi...x cambiare rotta. :?

animanera71 22-04-2009 00:19

Quote:

Originariamente inviata da animaSola
Bisogna avere una forza immensa x riuscire a dire Basta!
Io pure un giorno mi sn svegliata..mi sn bevuta l'ultimo bicchiere di rum..e poi ho smesso... e ora sn 6anni che sn fuori dal giro...ma in quel periodo avevo ancora l'energie necessarie x farlo.....Col passare del tempo..piu cose si accumulano..e piu è difficile...trovare la forza, la volontà,la pazienza, la perseveranza, l'autocontrollo e l'amore x se stessi...x cambiare rotta. :?

hai ragione, me ne rendo perfettamente conto! anche xè alla soglia dei 38 anni non sono piu un pischello, ed è davvero obbligatorio guardare in faccia la realtà per quello che obiettivamente è, senza farsi troppe illusioni..

però, come dire... se mi sono iscritto qui non è per crogiolarmi nei miei problemi o per ricevere pacche di comprensione sulla spalla...

è piuttosto un tentativo (forse vano, forse scemo, forse fuori luogo...) per cambiare strada. per farmi un po di sana autoanalisi e vedere di cavarne qualcosa di buono.

poi magari non ne caverò niente... ma questo è un altro discorso O_o

di buono quando sei sul fondo del barile c'è che oltre non cadrai!

Jeanne 22-04-2009 00:37

Sono contenta di leggere queste cose, qui...
Volevo anch'io parlare di "archetipi" (più che parlarne, m'era venuto un sospetto) ma allo stesso tempo non volevo fare "filosofia".


Ma il punto importante ora, sarebbe capire come fare...come fare...
Tu chiedi come mai si continui a vivere nel dolore?
Io immagino sia un po' come succede per le volpi, che quando sono state ferite non dimenticano.
La grande sensibilità non è una cosa da estirpare.
Forse si tratterebbe di imparare a gestirla nel modo
migliore e meno doloroso possibile.

Rispondo qui anche per il tabacco: sei stato determinato,
ma io sarei più moderata, due pacchetti erano
veramente troppi! Forse eri arrivato al capolinea?
In effetti, per analogia, fumare mi piace...
non sarà che anche questa condizione, alla fin fine ci provoca un qualche piacere?

julien_cd 22-04-2009 00:40

Quote:

Originariamente inviata da Jeanne
Sono contenta di leggere queste cose, qui...
Volevo anch'io parlare di "archetipi" (più che parlarne, m'era venuto un sospetto) ma allo stesso tempo non volevo fare "filosofia".


Ma il punto importante ora, sarebbe capire come fare...come fare...
Tu chiedi come mai si continui a vivere nel dolore?
Io immagino sia un po' come succede per le volpi, che quando sono state ferite non dimenticano.
La grande sensibilità non è una cosa da estirpare.
Forse si tratterebbe di imparare a gestirla nel modo
migliore e meno doloroso possibile.

Rispondo qui anche per il tabacco: sei stato determinato,
ma io sarei più moderata, due pacchetti erano
veramente troppi! Forse eri arrivato al capolinea?
In effetti, per analogia, fumare mi piace...
non sarà che anche questa condizione, alla fin fine ci provoca un qualche piacere?


bè direi di si...adagiarsi piace a tutti, anche nel proprio malessere o nei propri vizi "negativi"

animaSola 22-04-2009 00:40

Quote:

Originariamente inviata da animanera71
però, come dire... se mi sono iscritto qui non è per crogiolarmi nei miei problemi o per ricevere pacche di comprensione sulla spalla...

è piuttosto un tentativo (forse vano, forse scemo, forse fuori luogo...) per cambiare strada. per farmi un po di sana autoanalisi e vedere di cavarne qualcosa di buono.

Ti auguro che possa servirti...io in un anno che sono qui...tutta questa sana autoanalisi non sono mai riuscita a farmela...continuo a vivere in un mondo tutto mio...partorendo gli stessi schemi mentali di 20 anni fà....A volte vorrei dirmi..con convinzione ,che posso diventare una persona diversa...ma non riesco mai a convincermene.

animanera71 22-04-2009 01:55

non saprei... so solo che un giorno mi sono guardato allo specchio e mi sono detto: non voglio essere schiavo di una sigaretta! e da li ho smesso.

ho un forte desiderio di cambiamento, di disarmarmi, di strapparmi la pelle... magari con tutti i tatuaggi che mi sono fatto da adolescente... e di ristabilire i confini della mia anima, cosi come l'estensione delle mie percezioni (o l'estensione del dominio della lotta, giusto per citar un libricino che rappresenta bene certi stati emotivi ed esistenziali)

sono stanco di avvertire una distanza netta tra la mia pelle ed il mondo esterno.

voglio una rivoluzione, costi quel che costi, sono pronto a subirne le conseguenze... ma voglio veramente una rivoluzione.

.. e magari sarà l'ennesimo fallimento bieco ed idiota, ma mi sentirei peggio se non ci provassi nemmeno. mi sentirei finito. e non posso accettare questo pensiero. non posso e non voglio! non lo sopporterei.

e se poi un giorno davvero mi sentirò cosi, beh semplicemente tirerò le redini alla mia esistenza, senza nemmeno prendermela piu di tanto... e senza tante parole.

ma onestamente parlando farò in modo di non arrivarci O_o

-Dama-del-Drago- 22-04-2009 02:18

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
secondo le vostre personali esperienze e punti di vista, sono l'incapacità e/o l'impossibilità di portare avanti in maniera appagante le interazioni umane, le amicizie, le relazioni, una sessualità quanto meno soddisfacente ecc ecc... a generare ansia, fobie, depressione e quant'altro???

o, viceversa, sono l'ansia, la depressione, le fobie ecc.. a rendere difficili o addirittura impossibili tutta una serie di interazioni umane, dall'amicizia al sesso, chiudendoci ulteriormente in noi stessi e nelle nostre insofferenze e diffidenze?

mi rendo conto che alla fine i due aspetti del problema spesso si sovrappongono, creando un circolo vizioso complicatissimo e sempre più tenace nel tempo... talmente complicato ed assurdo che risulterebbe difficile perfino capire dove stia il capo e dove la coda...

ma... in parole povere, secondo voi dove risiede realmente l'orgine di tutta questa confusione e sofferenza esistenziale?


Nell'autostima inesistente?
Nell'educazione troppo rigida o il contrario?
Nelle incomprensioni familiari?
Nella malattia fisica che deturpa il corpo?
Nella malattia mentale?
Nel peso del giudizio altrui?
Nel bombardamento di stimoli visivi impossibili da emulare?
Nella superficialità dell'era moderna?
Nell'insostenibile stronzaggine dell'essere?
Ecc....?

Fai un pò tu... c'è l'imbarazzo della scelta mi pare.

Joker5 22-04-2009 02:28

Quote:

Originariamente inviata da animanera71
non saprei... so solo che un giorno mi sono guardato allo specchio e mi sono detto: non voglio essere schiavo di una sigaretta! e da li ho smesso.

ho un forte desiderio di cambiamento, di disarmarmi, di strapparmi la pelle... magari con tutti i tatuaggi che mi sono fatto da adolescente... e di ristabilire i confini della mia anima, cosi come l'estensione delle mie percezioni (o l'estensione del dominio della lotta, giusto per citar un libricino che rappresenta bene certi stati emotivi ed esistenziali)

sono stanco di avvertire una distanza netta tra la mia pelle ed il mondo esterno.

voglio una rivoluzione, costi quel che costi, sono pronto a subirne le conseguenze... ma voglio veramente una rivoluzione.

.. e magari sarà l'ennesimo fallimento bieco ed idiota, ma mi sentirei peggio se non ci provassi nemmeno. mi sentirei finito. e non posso accettare questo pensiero. non posso e non voglio! non lo sopporterei.

e se poi un giorno davvero mi sentirò cosi, beh semplicemente tirerò le redini alla mia esistenza, senza nemmeno prendermela piu di tanto... e senza tante parole.

ma onestamente parlando farò in modo di non arrivarci O_o

...sarà strano dirlo a te che hai più di 10 anni di me ma...mi ricordi me 9 anni fa. Volevo cambiare cambiare cambiare cambiare...e usavo gli stessi toni che usi tu.
Sarà stata, forse, una cosa di comodo, ma alla fine ho concluso che non era neanche tanto giusto, che dovessi cambiare così tanto. E non parlo solo delle cose di cui nessuno si priverebbe, ma anche di quelle che forse potrebbero essere state tra le cause del malessere. Non era giusto in ogni caso. Comunque, non sono cambiato. Forse cresciuto, ma cambiato no.

...lasciando stare il mio caso, pensi che una rivoluzione del genere sia possibile? O tu in particolare te ne senti capace?

animanera71 22-04-2009 02:31

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
lo so che c'è l'imbarazzo della scelta :-D

l'insostenibile stronzaggine della vita poi è molto poetica, almeno a quest'ora... (e chissà perchè mi ricorda tot persone: un collage pazzesco!)

in ogni caso io penso che molti vuoti dentro di noi abbiano un nome preciso. ma è un nome che non viene MAI pronunciato.

tecnicamente anche la psicologia parte dal presupposto che i pazienti in larga misura siano bugiardi, o meglio.. che non dicano mai tutto di se, al 100%. e questo perchè vi sono sempre dei tasselli, dei particolari, che si preferisce non esternare... o che si reputano poco interessanti o poco pertinenti alla situazione. ovviamente erroneamente.

a me viene in mente una favoletta che qualcuno deve avermi raccontato da bambino, in cui si diceva che i mostri svaniscono solo se li chiami per nome e ad alta voce, altrimenti rimangono per sempre li, al tuo fianco, a bisbigliare...

chissà! già... chissà!

animanera71 22-04-2009 02:38

il problema x me è molto piu semplice ed immediato.

innanzitutto faccio una premessa: nel corso di tutti questi anni ho cercato spesso di dar delle svolte alla mia vita... e in certi periodi ci sono pure riuscito.

rispondendo alla tua domanda ti dico che... non so se ho davvero la forza e la capacità di cambiare. non so davvero.

so che però avverto questa esigenza in maniera molto violenta, e non come un invito. per cui non posso tapparmi le orecchie, ne girarmi dall'altra parte. se lo facessi sarebbe ancora peggio.

a costo di farmi del male cambierò!

e cambierò anche a costo di andare contro la mia morale ed i miei ideali.

(poi magari resteranno solo parole... ma chissà!!!!)

animanera71 22-04-2009 02:57

OGNI PENSIERO CHE HO IMPRIGIONATO NELL'ESPRESSIONE DEVE ESSERE LIBERATO DALLE MIE AZIONI.

ecco, forse è solo questo che sento dentro!

e lo leggo pure nelle vostre parole... di tutti! dai piu cinici a quelli che si sono ormai adagiati a compromessi, che hanno perso le forze e le speranze.

io non ho il potere di aiutarvi. non ho formule magiche... ne sono riuscito ad ingraziarmi qualche divinità in tutti questi anni. posso solo condividere con voi il mio desiderio di vivere, e cercare di trasmettervelo.

non vale nulla, è tutto ammaccato, lo so... ma è l'unica cosa che ho!

buona notte!

-Dama-del-Drago- 22-04-2009 03:20

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
in ogni caso io penso che molti vuoti dentro di noi abbiano un nome preciso. ma è un nome che non viene MAI pronunciato.

Tehanu 8)

raindrop 22-04-2009 11:15

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
secondo le vostre personali esperienze e punti di vista, sono l'incapacità e/o l'impossibilità di portare avanti in maniera appagante le interazioni umane, le amicizie, le relazioni, una sessualità quanto meno soddisfacente ecc ecc... a generare ansia, fobie, depressione e quant'altro???

o, viceversa, sono l'ansia, la depressione, le fobie ecc.. a rendere difficili o addirittura impossibili tutta una serie di interazioni umane, dall'amicizia al sesso, chiudendoci ulteriormente in noi stessi e nelle nostre insofferenze e diffidenze?

mi rendo conto che alla fine i due aspetti del problema spesso si sovrappongono, creando un circolo vizioso complicatissimo e sempre più tenace nel tempo... talmente complicato ed assurdo che risulterebbe difficile perfino capire dove stia il capo e dove la coda...

ma... in parole povere, secondo voi dove risiede realmente l'orgine di tutta questa confusione e sofferenza esistenziale?

e secondo le TUE esperienze ?

che esperienze hai ?
non lo sappiamo qui in pubblico .... non hai messo praticamente niente , niente !!! di tuo qui se non vaghe stronzatine pseudo culturali , domande, consigli spesso non richiesti , parli per astratto , niente di concreto nei tuoi discorsi , non un riferimento, non un episodio ...
s

tu parli di confronto con noi ? di volere conoscere diversi punti di vista col dialogo ?

non barare: non ti confronti, non dialoghi , assomigli solo una sanguisuga !
e mi vergognerei molto a essere come te

raindrop 22-04-2009 11:21

Quote:

Originariamente inviata da animanera71
OGNI PENSIERO CHE HO IMPRIGIONATO NELL'ESPRESSIONE DEVE ESSERE LIBERATO DALLE MIE AZIONI.

ecco, forse è solo questo che sento dentro!

e lo leggo pure nelle vostre parole... di tutti! dai piu cinici a quelli che si sono ormai adagiati a compromessi, che hanno perso le forze e le speranze.

io non ho il potere di aiutarvi. non ho formule magiche... ne sono riuscito ad ingraziarmi qualche divinità in tutti questi anni. posso solo condividere con voi il mio desiderio di vivere, e cercare di trasmettervelo.

non vale nulla, è tutto ammaccato, lo so... ma è l'unica cosa che ho!

buona notte!

hai poco per me .. poche volte ho visto persone da cui traspare così scarso desiderio di vita

animanera71 22-04-2009 11:24

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
parlero di meno quando qualcuno mi chiedera esplicitamente di parlare di me, per il piacere di un dialogo, e perchè avvertirà un reale desiderio di capire e di confrontarsi.

ma di certo non parlerò di me ad una persona acida e stronza che fondamentalmente giudica a priori e non è capace di portare avanti un dialogo sulle basi del rispetto.

ps: come mai ci sta cosi tanta gente acida e pronta a giudicare qui dentro? perchè avete tutti gli scudi levati anche quando nessuno vi attacca? perchè non accettate ciò che è diverso da voi?

capisco le vostre frustrazioni, ma non sono una ragione valida per attaccare il prossimo e cercare automaticamente di innalzare voi stessi.

le parole sono fatte per avvicinare, non per allontanare.

raindrop 22-04-2009 11:26

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
parlero di meno quando qualcuno mi chiedera esplicitamente di parlare di me, per il piacere di un dialogo, e perchè avvertirà un reale desiderio di capire e di confrontarsi.

ma di certo non parlerò di me ad una persona acida e stronza che fondamentalmente giudica a priori e non è capace di portare avanti un dialogo sulle basi del rispetto.

ps: come mai ci sta cosi tanta gente acida e pronta a giudicare qui dentro? perchè avete tutti gli scudi levati anche quando nessuno vi attacca? perchè non accettate ciò che è diverso da voi?

capisco le vostre frustrazioni, ma non sono una ragione valida per attaccare il prossimo e cercare automaticamente di innalzare voi stessi.

le parole sono fatte per avvicinare, non per allontanare.

guarda che sei tu che te la meni ...

animanera71 22-04-2009 11:28

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
ps: non saprei dirti dove di preciso in questo momento.. ma da qualche parte ho parlato anche di me, molto apertamente! probabilmente in qualche commento...

raindrop 22-04-2009 11:34

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
"parlero di meno quando qualcuno mi chiedera esplicitamente di parlare di me, per il piacere di un dialogo, e perchè avvertirà un reale desiderio di capire e di confrontarsi."

è la terza volta che personalmente ti chiedo di parlare di te ... sordo ???



"ma di certo non parlerò di me ad una persona acida e stronza che fondamentalmente giudica a priori e non è capace di portare avanti un dialogo sulle basi del rispetto."

di certo non parlerò a un povero vecchietto che crede che l'età lo salvi da ogni critica ...


"ps: come mai ci sta cosi tanta gente acida e pronta a giudicare qui dentro? perchè avete tutti gli scudi levati anche quando nessuno vi attacca? perchè non accettate ciò che è diverso da voi?"

ha la visione degli scudi ... oddio ....


"capisco le vostre frustrazioni, ma non sono una ragione valida per attaccare il prossimo e cercare automaticamente di innalzare voi stessi."

ma che magnanimo !!! :D e che giudice , ahhh :D
persolnalmente vorrei sapere le tue



"le parole sono fatte per avvicinare, non per allontanare."

le parole sono fatte per quel cax che le si usa , amica /o

animanera71 22-04-2009 11:34

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
po darsi, ma guarda che non stavo parlando con te... il tuo giudizio non mi interessa! il giudizio delle persone negative e che attaccano sempre non mi interessa proprio...

in tutti i film dove vi sono terapie di gruppo.. ci sta sempre quella persona che ha da ridere su tutto e tutti... che tratta male tutti e che si gongola in questa cosa.

spero anche tu riesca a gongolarti in questo tuo cazzeggio da intellettuale mancata.

e onestamente non capisco perchè fai dei commenti la dove non leggi nulla di interessante.

io in genere passo oltre... non mi soffermo a fare commenti la dove sono disinteressato e reputo la persona scialba.

dovresti fare altrettanto mi sa.

raindrop 22-04-2009 11:35

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
po darsi, ma guarda che non stavo parlando con te... il tuo giudizio non mi interessa! il giudizio delle persone negative e che attaccano sempre non mi interessa proprio...

in tutti i film dove vi sono terapie di gruppo.. ci sta sempre quella persona che ha da ridere su tutto e tutti... che tratta male tutti e che si gongola in questa cosa.

spero anche tu riesca a gongolarti in questo tuo cazzeggio da intellettuale mancata.

e onestamente non capisco perchè fai dei commenti la dove non leggi nulla di interessante.

io in genere passo oltre... non mi soffermo a fare commenti la dove sono disinteressato e reputo la persona scialba.

dovresti fare altrettanto mi sa.

mi fai pena, ma ti considero anche un truffatore di parole e sentimenti, molto negativo in questo ...quindi se speri di togliermi di mezzo con un evitami ... ti sbagli :)

animanera71 22-04-2009 11:39

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
le parole sono fatte per quel cax che le si usa , amica /o[/quote]

pensala come ti pare!

io so che il linguaggio è nato per comunicare... se poi tu lo vuoi utilizzare per rompere il cazzo o per cercare di litigare perchè oggi ti gira male e ce l'hai col mondo intero.. fai pure!

certo è che io preferirei litigare con una persona intelligente e che ha qualcosa di valido e razionale da dire, piuttosto che con una persona che ha solo voglia di romper le palle.

e detto ciò porgerò la mia attenzione altrove, perchè onestamente ti trovo assai trasparente e privo/o di contenuti (salvo i contenuti rompicoglioneschi: di quelli ne hai a iosa, potresti pure venderli al mercato)

Miky 22-04-2009 11:44

è un meccanismo retroattivo
il timore del giudizio alturi provoca ansia nelle situazioni sociali, l'ansia porta ad evitare le situaizoni sociali, evitando le stiuzioni sociali si impoveriscono le abilità di intereagire con gli altri, l'incapacità di itneragire con gli altri fa aumentare il timore del giudizio altrui e il cerchio si chiude. Si instaura così un circolo vizioso, in cui le cause provocano degli effetti, che a loro volta vanno ad alimentare le cause.

raindrop 22-04-2009 11:47

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
scrive animanera

"pensala come ti pare!

io so che il linguaggio è nato per comunicare... se poi tu lo vuoi utilizzare per rompere il cazzo o per cercare di litigare perchè oggi ti gira male e ce l'hai col mondo intero.. fai pure!

certo è che io preferirei litigare con una persona intelligente e che ha qualcosa di valido e razionale da dire, piuttosto che con una persona che ha solo voglia di romper le palle.

e detto ciò porgerò la mia attenzione altrove, perchè onestamente ti trovo assai trasparente e privo/o di contenuti (salvo i contenuti rompicoglioneschi: di quelli ne hai a iosa, potresti pure venderli al mercato)"




non ce l'ho col mondo intero, trovo solo TE patetico e dannoso qui

... a proposito tu che vendi al mercato ? la tua filosofia d'accatto? il tuo sdegno ? :D

mi dispiace perchè hai anche una età vecchietta, non dovresti ridurti così ...

ps : sono una donna ... metti pure il genere femminile con me, zione

animanera71 22-04-2009 11:55

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
la differenza tra me e te è che io non ti trovo patetica!

in questo momento ti trovo aggressiva e rompicoglioni, ma non ti trovo patetica. ne ho mai detto ad una persona di trovarla patetica a mia memoria.

ma ovviamente hai il diritto di pensarla come meglio credi, e di rivolgere su di me, che sono un perfetto sconosciuto, tutti i sentimenti negativi e le impressioni che preferisci (visto che non mi conosci non capisco bene con quale criterio razionale sia possibile tutto ciò, ma alla fine la vita trascende anche la reazionalità.. e se ti fa star bene attaccarmi... è bene che tu lo faccia!)

io vendo i giorni che mi restano! e me ne restano obiettivamente e realisticamente non moltissimi. e in cuor mio ho la necessità speranza di riuscire a viverli bene, o quanto meno meglio di quanto ho fatto sino ad oggi. ecco, spero di trovare un grammo di tranquillità e serenità...

poi magari li spenderò male e non caverò nulla da tutti i miei buoni propositi, ma pazienza...

animaSola 22-04-2009 11:58

Stop!!! direi che stiamo andando oltre ,se volete offendervi....esistono i messaggi privati....se leggerò altri toni di questo genere ,provvederò a cancellare.

raindrop 22-04-2009 12:02

Re: i due corni del dilemma (s'intrecciano a meraviglia!)
 
Quote:

Originariamente inviata da animanera71
la differenza tra me e te è che io non ti trovo patetica!

in questo momento ti trovo aggressiva e rompicoglioni, ma non ti trovo patetica. ne ho mai detto ad una persona di trovarla patetica a mia memoria.

ma ovviamente hai il diritto di pensarla come meglio credi, e di rivolgere su di me, che sono un perfetto sconosciuto, tutti i sentimenti negativi e le impressioni che preferisci (visto che non mi conosci non capisco bene con quale criterio razionale sia possibile tutto ciò, ma alla fine la vita trascende anche la reazionalità.. e se ti fa star bene attaccarmi... è bene che tu lo faccia!)

io vendo i giorni che mi restano! e me ne restano obiettivamente e realisticamente non moltissimi. e in cuor mio ho la necessità speranza di riuscire a viverli bene, o quanto meno meglio di quanto ho fatto sino ad oggi. ecco, spero di trovare un grammo di tranquillità e serenità...

poi magari li spenderò male e non caverò nulla da tutti i miei buoni propositi, ma pazienza...

razionalmente mi sembri uno che :
vuole aiutare, qualunque cazzata dica, vuole sembrare utile
che vuole sembrarte intelligente, qualunque cazzata dica, vuole essere apprezzato, ammirato, considerato ...

non mi fa bene attaccarti, ma perchè dovresti avere tutti i bonus ? nessuno di noi li ha ... nessuno

raindrop 22-04-2009 12:03

Quote:

Originariamente inviata da animaSola
Stop!!! direi che stiamo andando oltre ,se volete offendervi....esistono i messaggi privati....se leggerò altri toni di questo genere ,provvederò a cancellare.

ma ci stavamo calmando ...

animaSola 22-04-2009 12:05

http://duedicuori.files.wordpress.co.../camomilla.jpg

Che fa bene a tutti....depura l'organismo...e anche la lingua...

anche se ha 1saporaccio.

raindrop 22-04-2009 12:10

va bene :)

animanera71 22-04-2009 12:18

in risposta alla mia ammiratrice ed estimatrice che dice che non mi espongo e che sono patetico e quant'altro: ho quasi 38 anni. ho iniziato ad avere seri problemi attorno ai 12 anni... non ti elenco le terapie farmacologiche e il tipo di terapie effettuate perchè dovrei scrivere un libro a parte. (ti basti pensare che a 12 anni andavo a scuola con la scatolina di prozac in tasca e che la notte avevo crisi convulsive... stile meg ryan nell'esorcista.. da tanto ero agitato! )

ho vissuto in una famiglia iper violenta... con fratelli tossici e un padre a dir poco kafkiano. (eufemismo!)

ho subito abusi, fisici e psicologici.

mi sono scoperto da adolescente omosessuale in un contesto di fortissima omofobia in cui era impossibile cercare punti di riferimento (era possibile solo sentirsi dei "malati", delle persone da bruciare col lanciafiamme... come disse pochi anni fa un noto leghista)

ho vissuto di espedienti e tirando un giorno con l'altro. in solitudine, in amarezza. con continue crisi (e non sto nemmeno qui ad elencarti le possibili tipologie delle mie crisi...)

mi è stata diagnostica una percezione della realtà distorta con tratti skizoidi, benchè l'allora primario dell'ospedale psichiatrico di verona mi disse che in ogni caso non ero (e a suo avviso non sarei diventato) un caso psichiatrico.
(poi magari si sbagliava! anzi, sicuramente qui qualcuno sorriderà e penserà che si è sicuramente sbagliato!)

alla soglia dei 38 anni, dopo una vita abbastanza di merda e con mille privazioni (sin dall'infanzia) dpvute al fatto che una percezione distorta/onirica della realtà ti porta a non trarre piu piacere da nulla (e a non percepire nemmeno te stesso e gli altri come oggettivamente e pienamente "reali"...)

... dicevo, alla soglia dei 38 mi ritrovo con un tumore al fegato, che non mi portarà sicuramente particolarmente lontano, ma che forse ha avuto il potere di farmi raccogliere le poche energie rimaste, incanalandole, nella speranza di riuscire quanto meno a trarre qualcosa dalla vita che mi resta.

ovviamente si parla di fatue speranze, di bisogni psicologici, di paura dinnanzi all'ignoto... e so bene da me che potrebbero benissimo sfracellarsi al suolo ed amen.

ecco, risulto patetico? (mi viene in mente che la parola patetico ha numerose accezioni e che in letteratura alcuni poeti l'hanno utilizzata positivamente... ma non credo tu abbia pensato a loro nel definirmi tale)

poco importanta sai! poco importa davvero! alla fine agli occhi degli altri risultiamo sempre diversi da quello che obiettivamente siamo. ed alla fine credo che neppure noi sapremmo guardarci con occhi obiettivi e dire "COSA SIAMO".

per cui lascio che il mondo mi giudichi per come meglio crede.

ps: a volte penso che sarebbe un mondo migliore qualora riuscissimo tutti a non giudicare piu, a non avvertire nemmeno il bisogno di dare necessariamente un peso specifico a tutto... ma probabilmente è solo uno dei tanti pensieri idioti che si fanno... che sono mere utopie...

aisljng 22-04-2009 12:36

ecco, così non dai più l'impressione di volerci aprire come scatolette di tonno mentre stai nell'ombra .... e questo non è giudicare , è difendersi !!!

se lo dicevi prima ti lasciavo dire qualunque cosa spari senza intervenire *...

in bocca al lupo per il fegato, è il max di tenerezza che riesco ad avere con te (non riesco proprio , nemmeno quando mi conviene, a dimostrare affetto, vicinanza, coccole... etc verso chi non me la sento ,ho spirito materno scarsissimo, e molta diffidenza in compenso, sono miei limiti )

* rettifico : Quasi qualunque cosa ... ... ...

-Dama-del-Drago- 22-04-2009 14:07

Cacchio, sembra che la tua vita esca da una deprimente e angosciosa storia dickensiana, quel che si dice un "karma di merda" (scusa il francesismo..)!
Che avrai fatto mai nelle vite precedenti? 8O (non credo alla reincarnazione ma al sorprendente accumulo di sfiga abbastanza!)

animanera71 22-04-2009 14:55

vorrei ringraziare la mia estimatrice:mi fa star meglio sapere che ho un critico/recensore privato che vaglierà scrupolosamente e con saggezze ogni mia singola parola, e che verrà ad illuminarmi e ad indicarmi la retta via qualora mi smarrissi in strogolamenti assurdi.. peraltro assai plausibili visto la mia acclarata e patetica pochezza. =_=

dama: in tutta la mia vita, nonostante un tot di problemi (alcuni deiquali ho pure evitato di scriverli, altrimenti sarei risultato troppo lungo) non sono mai stato realmente depresso... o almeno, non per più di pochi istanti.

ps: antonio roquentin è simpatico solo come personaggio d'un romanzo che incarna tutta una serie di problematiche esistenziali... dal vivo e nella quotidianità della vita risulterebbe assai pesante ed indigesto (ad una buona percentuale degli stessi lettori di sartre!)


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