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problema lavoro
ehilà, questo sarebbe il primo thread a parte la presentazione. Scusate se parto così in quarta, ma al momento sono abbastanza incasinato.
In pratica da un anno a questa parte ho cambiato 3 lavori. Succede sempre la stessa cosa: faccio un lavoro per qualche mese, poi succede un episodio che mi fa dire "fanculo , mi licenzio" molto in stile Frank Gramuglia (forse mi sto facendo influenzare dai suoi video). E poi lo faccio davvero. In genere dopo la "sparata" vengo richiamato dal capo o dai colleghi. Mi presento lì e mi guardano tutti come se avessi fatto chissà cosa, come se pensassero "questo è uno schizzato". Beh è capitato sempre che mi avessero chiesto di restare, offrendomi addirittura un aumento, migliore posizione ecc. Perché devo dire la verità e non per vantarmi, sono abbastanza bravo e faccio sempre le cose fatte per bene. Cioè fino al momento dell'episodio ci metto impegno, non mi prendo ferie ecc. Diciamo non sono una cima, ma compenso con altre caratteristiche (buona volontà?) Alla fine me ne sono comunque sempre andato. Ora l'ho fatto di nuovo settimana scorsa e sono "in bilico". Cioè potrei andare domani lì a discutere e "chiarire" oppure ripetere il ciclo (come le altre volte uno dei responsabili mi ha chiamato) Il fatto è che non riesco a capire perchè si innescano questi meccanismi. Penso cose tipo: "chi me lo fa fare, tanto non ho progetti a lungo termine". "Non mi interessa, non ho amici e la società non mi da nulla, non devo contribuire". Però sta cosa mi sta portando un po' al manicomio,perché se davvero mi licenzio di nuovo sarebbe la terza volta anche in meno di un anno, e sempre senza un motivo validissimo (alla fine una scusa si trova sempre eh) |
Re: problema lavoro
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Ovviamente, se un lavoratore vuole cambiare azienda ogni quattro mesi è libero di farlo, tanto anche i contratti a tempo indeterminato non sono vincolanti se si rispettano i mesi di preavviso, poi penso che sia meglio licenziarsi che essere licenziato, così ai colloqui per altre posizioni lavorative puoi sempre giocarti la carta dell'insoddisfazione lavorativa/scarsa crescita professionale ecc. |
Re: problema lavoro
Non é che la soddisfazione a breve termine che ti da dire a tutti ‘fanculo mi licenzio’ e godersi le facce che fanno e come reagiscono ti abbia creato una sorta di dipendenza? In quel momento uno si sente il più figo del mondo e il gesto ha un che di cinematografico ma nella realtà poi ci sono delle conseguenze.
Certo il job hopping si sta diffondendo (in alcuni casi é obbligato) e se ti va bene così nessuno ti obbliga a lavorare o ad impegnarti a lungo termine, ma magari prova a riflettere se esistono motivi più profondi e a ragionare sulla tua prospettiva almeno nel medio periodo e sulla resistenza alle difficoltà. |
Re: problema lavoro
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Re: problema lavoro
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La soddisfazione in quel momento la provo, ma c'è il rovescio della medaglia. In un caso avevo accettato di restare (per poi comunque andarmene lo stesso dopo poche settimane) e li avevano cominciato a trattarmi con i guanti, ma era più un essere trattato come un caso particolare, non in segno di rispetto. Un po' come a dire "se questo si incazza fa di nuovo la sparata". Poi non so se questa cosa sarebbe svanita col tempo, ma in quel momento non la tolleravo molto . E' un mix di cose, diciamo non avere necessità impellente di lavorare anche, scarsa o inesistente vita sociale ecc. Cioè alla fine paradossalmente non mi servono i soldi, lavorerei più per soddisfazione personale, per sentirmi meglio . Non perché sia benestante, per niente, è proprio che non ho grossi progetti a lungo termine. E quindi mi da più soddisfanzione mandare a cagare le persone in quel modo :nonso: |
Che posizioni lavorative erano?
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Re: problema lavoro
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Re: problema lavoro
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Re: problema lavoro
Sul fatto che la società non ti dia nulla e non devi contribuire, ne possiamo discutere. Ad esempio la rete internet tramite cui scrivi non si trova in natura.
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Re: problema lavoro
Senza sapere i motivi effettivi per cui te ne sei andato è difficile darti un parere.
Può essere che siano delle scemenze e sei tu ad essere esagerato e poco tollerante come potrebbe essere che siano cose gravi e quindi hai fatto bene ad andare via. Ma senza saperlo non saprei cosa dirti. |
Re: problema lavoro
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Mi sembra un commento fuori luogo, ho esposto una problematica e la vuoi buttare sulla polemica. |
Re: problema lavoro
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Comunque niente di gravissimo |
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intendevo eran lavori impiegatizi o da operaio per esempio? del racconto mi stupisce più che altro la facilità nel trovare altri posti di lavoro così in fretta (soprattutto quando si è lasciato 1 o 2 altri lavori dopo così breve tempo), e che addirittura offrissero aumenti di stipendio pur di tenerti dopo sempre così poco... da qui la curiosità sulla posizione lavorativa in genere per loro sei solo un numero qualsiasi lavoro tu svolga che non sia apicale (anche se sei bravo, cosa che gli interessa poco dopo soli pochi mesi) e se avviene una piazzata subito i primi tempi sono loro i primi a lasciarti a casa... per cui ero curioso se fosse un lavoro iperspecializzato o con carenza totale di possibili candidati o che (tipo un camionista se lo può permettere dato che ce n è forte carenza e dopo una settimana trova subito altro, seguo un camionista youtuber che ha cambiato 10 lavori in 3 anni.. ma altre figure non me ne vengono in mente) |
Re: problema lavoro
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in genere faccio una buona impressione iniziale credo vero è che non conosco il prosiego della storia, nel senso, avvenuta la fanculizzazione non so poi come finirebbe sul lungo periodo. Magari cercan di tenerti per non destabilizzare l'ambiente, non far vedere agli altri dipendenti che un dipendente si è rotto le scatole e chissà quali altre dinamiche. Poi magari ti tengono e ti mandano via dopo un po' con una scusa |
Re: problema lavoro
succede anche a me, di solito dopo 2 anni mi rompo le palle e cambio lavoro, ma l'ho fatto circa 4 volte in dieci anni , ed ora vorrei farlo di nuovo ma sta volta c'e' in ballo il posto fisso statale quindi ho paura a mollare..
Io pero' lascio senza scenate, ho sempre il pensiero in testa: meglio mantenere un buon rapporto, non si sa mai |
Re: problema lavoro
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Mi sarei permesso di consigliarti di approfondire con uno specialista, se non avessi scritto di esserci già andato.
Ci sta mandare a cagare gente sul lavoro e andarsene eh, anche in malo modo e troncare il tutto in qualche minuto se la situazione lo richiede, però devi sceglierlo tu, non dev'essere una conseguenza incontrollabile dell'impulsività |
Re: problema lavoro
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perché boh essere assunto senza contratti a termine per i primi tempi proprio per valutarti ed eventualmente lasciarti a casa è strano oggigiorno e da parecchio tempo... Giusto ieri a lavoro ho incontrato una signora che avrà avuto sui 60 anni che è stata lasciata a casa dopo solo due settimane povera :/ (due settimane son veramente poche per valutare qualcuno a mio avviso) Insomma han sempre il coltello dalla parte del manico per cui mi stupiva che ti volessero tenere (di solito al massimo avviene quando sei in un posto da anni e anni.. sempre se avviene e non ti dicono quella è la porta), è una strana dinamica, che poi sia successo in tutti e 3 i posti lo rende ancora più strano In più hai cambiato vari lavori in poco tempo (che certo può capitare e capita, ma per me è inusuale.. cioè al colloquio per i nuovi posti che gli dicevi per giustificare l abbandono degli altri posti? o mentivi e/o omettevi le altre esperienze? Perché da mia esperienza in genere storcono immediatamente il naso per robe così e non ti assumono direttamente e ciao.. dipende anche dall età perché saltare da un lavoro all altro è più o meno accettato e fattibile fino ai 25 anni, dopo si fan tutti domande), insomma tutto il racconto è agli antipodi di ciò che ho sempre visto e (almeno a me) fa insorgere tante domande, ma tutto può essere, per questo mi incuriosiva, non è che non ti credo |
Re: problema lavoro
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Re: problema lavoro
nessuno ha richiamato nessuno, per cui son rimasto a casa.
Poco male |
Re: problema lavoro
Sto a tanto così dal fare lo stesso, ma al contrario, non sono bravo e non sopporto essere umiliato, specialmente quando in quella situazione non mi ci sono messo di mia volontà.
Ti direi che la salute mentale vale piu di qualsiasi lavoro |
Re: problema lavoro
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cosa intendi con non sei bravo e non sopporti essere umiliato ? |
Re: problema lavoro
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Re: problema lavoro
Io sono sempre stato uno che ha cercato di tenersi stretto il posto di lavoro con contratto indeterminato, dopo aver lavorato anni con contratti a termine.
Ho una laurea triennale in ingegneria meccanica, ma per varie ragioni non sono riuscito ad acquisire delle competenze tecniche in grado di darmi delle prospettive future soddisfacenti. Ora, a causa di questo, mi trovo in crisi, e non so quali scelte fare :testata: |
Re: problema lavoro
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Però a me non piace alimentare questo sistema, e così lo si alimenta. Poi chiaro, non tutti possono fare gli eroi e mandare tutti a qual paese (cosa molto bella), tuttavia bisognerebbe un po' combattere sta cosa. Di fatto nessun azienda può funzionare senza dipendenti , se tutti si rifiutano di lavorare se non a determinate condizioni forse può cambiare qualcosa. Tanto ho avuto prova che anche loro restano spiazzati quando li fanculizzi. Secondo molti che lavorano da dipendenti potrebbero avere di più, ma non fanno storie per paura di perdere il posto di lavoro Vorrei creare il partito che manda a fare in culo i datori di lavoro stronzi, tra un po' ci siamo ormai :mrgreen: |
Re: problema lavoro
Hai già avuto risposte
Il consiglio in queste situazioni è di usare il raziocinio come molti suggeriscono, valutando la possibile perdita sul lungo termine che questi comportamenti causano Non farti mai intortare da frasi all'italiana tipo "C'è chi piange per il posto fisso", sono fuori contesto e spesso dette da gente di merd*ssima che a propria volta non ha mai fatto una mazza per le cause altrui o del Paese, spesso pure evasori nel loro piccolo |
Re: problema lavoro
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Sicuramente molti dipendenti potrebbero avere di più e chi ha un contratto a tempo indeterminato non rischierebbe il posto solo per fare una richiesta economica. Eppure, se uno chiedesse di punto in bianco un aumento, senza dare un valido motivo per cui l'azienda dovrebbe dartelo, è difficile che tu possa ottenerlo. A mio parere personale, il metodo più efficace per avere un aumento economico è quello di minacciare di andarsene accettando un'altra proposta lavorativa, a patto che per l'azienda sia più conveniente fare così piuttosto che trovare e formare una nuova persona. Ciò che gioca a favore del dipendente sono fattori quali esperienza, competenze acquisite, e affidabilità sul lavoro. Secondo me, col fatto che ci sono sempre meno persone qualificate disponibili sul mercato, chi possiede le competenze sopra citate può far maggiormente far leva per ottenere richieste dall'azienda. |
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