![]() |
Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Io sinceramente faccio fatica a tracciare un confine netto tra chi sono veramente e le maschere che indosso con gli altri. È come se negli anni mi fossi creato tanti "falsi me" per proteggermi, al prezzo però di smarrire la mia identità.
Anzi, ho proprio l'impressione di non averla mai sviluppata una vera identità. Forse mi sto facendo troppe paranoie, ma intanto se mi guardo dentro non riesco a riconoscermi, mi sento falso. |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Forse l'autenticità è un'utopia come l'empatia.
C'è chi è più o meno autentico, sempre, o a seconda del tipo di rapporto, ma al 100%nessuno. |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
A parte i casi in cui si mente platealmente (tipo dire "lavoro in comune" mentre si è disoccupati, o "sono single" mentre si è fidanzati), penso che prima ci si libera del concetto di autenticità e meglio si sta. Come in genere per tutte le dicotomie simili: reale-illusorio, naturale-artificiale, ecc.
|
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Si Hot, però ci sono persone meno costruite ed artificiose di altre. Spontanee, forse. E lo trasmettono. Non è certo una colpa essere "mascherati" per timidezza, per tutelarsi. Però l'autenticità, l'avvicinarsi il più possibile a chi si é, è una bella qualità. Poi come dicevo, non esiste l'autenticità assoluta. Tutti siamo "perzone falze." Ed è anche giusto così, mica va bene essere troppo sfacciati e ruttare in mezzo alla gente quando ci pare.
Secondo me la persona è tanto più autentica quanto meno agisce pensando a come accontentare gli altri ed ottenerne l'approvazione, perché si conosce e si vuole bene già, pertanto non vive i funzione del piacere, compiacere, attirare, filtrare la stima di sé attraverso quella altrui. Anche e soprattutto inconsciamente credendo di fare "per se stessi". |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
Il fatto poi di ruttare davanti agli altri, questa è solo questione di civiltà, educazione e decoro, non c'entra niente con il resto .... |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Bell'argomento.
Quando si è se stessi? In realtà il se stessi è riduttivo perché a seconda della situazione siamo un noi stessi, cioè una situazione esterna porta delle reazioni che non possono essere le stesse di un' altra situazione. Pensa ad un portiere: con un tiro facile avrà uno stile, tiro forte al corpo si muoverà in maniera diversa, in entrambi i casi si è se stessi. Il punto è: che cosa ci porta a non essere più noi stessi? Le risposte possono essere due. 1) si è sempre se stessi 2) si è se stessi quando consumi il meno possibile tra tutte le opzioni, quindi al netto di preoccupazioni e pressioni esterne |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
Sui soldi... Mi ricordo che c'era un topic a riguardo anni fa.. . Perché non diciamo a nessuno quanti soldi abbiamo? Che taboo è? É un taboo strano, mica li hai sotto il materasso che taci per timore che te li freghino... I poveri col conto in rosso non lo dicono per vergogna, chi ne ha, tanti o medi, li tace. Perché è stupido dirlo? |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
|
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
Io non riesco a conciliare la mia fs con l'indole reazionaria e polemica, è difficile essere estroversi e fobici. Ma forse la fa mi tutela perché con la vita che ho, se non fosse perché sono fobica, non riuscirei a controllarmi in pubblico e farei le sceneggiate in mezzo alla strada. A casa mia da sola, con persone" di comfort zone" sono perennemente arrabbiata e a inveire contro tutto, ma comunque sempre meno del dovuto. |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
|
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Comunque claire sei un fiume in piena...non mi dai neanche il tempo di rispondere ai tuoi commenti, che subito aggiungi altre cose. Classica estroversona :D
|
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Le maschere che indossiamo raccontano sempre qualcosa di noi.
C'è comunque una forma di autenticità, anzi, forse quella è proprio la parte più reale. Bisogna, però, saperle vedere. |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
|
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
|
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Le maschere sono parte di noi.
Quindi non c'è confine: esse non esistono. Quel che voglio dire è che le maschere sono il tentativo di vestire dei panni non nostri. Ma penso che - dato che è impossibile non essere sè stessi (vi sfido a provarci!) - quello che ne viene fuori è comunque una nostra versione di quei panni (quindi necessariamente rappresentante di noi). Dirò di più, penso che le maschere siano per lo più autoimposizioni mentali. Mi spiego con la mia vita: per un certo periodi mi chiesi se non fosse il caso di intraprendere la carriera dell'informatore medico scientifico, e mi resi conto che uno dei blocchi che percepivo fosse la mia totale lontananza dall'ideale della posizione (uomo spigliato con la battuta pronta che intorta il prossimo). In terapia mi si fece notare fosse solo un'idea preconcetta - non esiste un informatore ideale e un tizio serissimo che ti spiega vita morte e miracoli dei farmaci potrebbe essere tranquillamente tanto efficace quanto il mio prototipo di venditore. Se avessi perseguito quella carriera avrei indossato la maschera del venditore spigliato perchè il mio informatore ideale è quello, ma sarebbe stato un semplice riflesso di me, causato da una mia idea preconcetta. |
In questa società nessuno è autentico. Abbiamo tutti un ruolo che ci è stato assegnato e ci comportiamo secondo il copione che quel ruolo prevede.
Solo gli animali selvaggi sono autentici e noi non lo siamo più da un bel po'. |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
A volte la maschera te la appioppano gli altri e gira loro pure il bip se un giorno o un altro provi a togliertela 📽️
|
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Secondo me qui la differenza sta soprattutto nel significato che diamo alla parola maschera.
Per me una maschera è quando interpreto un ruolo che non mi viene spontaneo e che vivo come forzato, quindi lo percepisco come qualcosa di estraneo a me. Altri invece sostengono che, anche in quei casi, restiamo sempre noi stessi perché in fondo è impossibile non esserlo. Alla fine penso che sia una questione di prospettiva. |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
L'uso che ne fai è importante. Perché la indossi? Per essere accettato? Per protezione? E perché proprio quella e non altre? |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Se ti arrovelli troppo su ste cose diventi ossessivo compulsivo. Secondo me il picco di autenticità si può raggiungere con il silenzio e la solitudine, tipo se ti raccogli in una stanza vuota e sei faccia a faccia coi tuoi demoni. Oppure con gli psichedelici che ti disintegrano l'ego e ti mettono in comunione col mondo.
|
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
|
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
Vedi, riconosci il meccanismo.. non lo stai negando o evitando. Poi dovresti capire perché desideri essere accettato, cosa ti spinge a voler essere visto in un certo modo. Probabilmente, in alcuni contesti, la maschera ti permette semplicemente di esprimere una parte di te. In altri, invece, potrebbe esserti utile per mettere in moto qualcosa che tu consideri giusto. Opportuno. Ti faccio un esempio, immagina di avere a che fare con una persona scossa da un evento. La situazione è difficile anche per te, hai l'ansia alle stelle, però indossi una maschera e fai il massimo per sembrare calmo e infondere così tranquillità e sicurezza a quella persona. Stai recitando un ruolo? Sì. Ma lo stai facendo per una ragione profonda: la tua autentica empatia e il desiderio di aiutare. La maschera, in questo caso, non nasconde chi sei, ma ti permette di esprimere una parte di te stesso. |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
|
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
In altre occasioni, invece, le "maschere" non le scelgo consapevolmente, ma è come se le subissi. C’è un disagio di fondo che mi porta a "perfezionare" il mio comportamento in base a chi ho davanti. Mi sento gli occhi degli altri puntati addosso e questa sensazione mi impedisce di essere naturale. Così mi reprimo e mostro solo ciò che penso sia accettabile in quel momento. Perché lo faccio? Perché temo che, se mi mostrassi davvero per quello che sono, verrei giudicato ancora più negativamente. Il paradosso è che questo meccanismo a volte si ritorce contro: è come se la mia natura si ribellasse, e allora divento scostante, antipatico, persino irascibile. In pratica c’è un conflitto interiore tra una parte di me che vuole essere accettata da tutti e una parte che vorrebbe solo esprimersi liberamente. |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
Però, come dici tu, in quei momenti non le stai scegliendo consapevolmente. Più che vere e proprie maschere, sono delle strategie di difesa quasi automatiche. Per il resto, la tua natura che si ribella mi ha fatto pensare a un vecchio episodio. Hai presente Senna? Nel 1990 vinse il mondiale buttando fuori pista Prost, in una vendetta per quello che era successo l'anno prima. Pochi minuti dopo, durante un'intervista a caldo, Ayrton si dimostrò sicuro e sereno, dicendo che essere campione di nuovo 'It's not a bad feeling at all, is it?'. Però la sua mimica facciale non era quella di una persona felice e soddisfatta. Aveva pareggiato i conti, ma in cuor suo sentiva di non aver vinto nel modo giusto. E quel disagio accennato sul volto non era altro che la sua vera essenza che si ribellava. Probabilmente questo accade quando tradiamo una parte di noi. Riconoscerlo, però, è già un passo enorme. Pensa a quanta gente non ha la lucidità (il coraggio?) per farlo.. Non possiamo fare pace con le nostre paure se prima non le riconosciamo e non capiamo quali meccanismi usiamo per difenderci. |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
Secondo me la parte più difficile è proprio accettare che certe strategie di difesa fanno parte di noi, provare a capirne l’origine e smettere di giudicarci troppo per averle usate. Comunque, devo ammettere che i tuoi messaggi mi colpiscono sempre molto. È raro incontrare persone capaci di spiegare certe dinamiche con tanta lucidità e sensibilità, senza mai cadere nel giudizio. Lo apprezzo davvero. Grazie per aver condiviso la tua prospettiva, mi ha fatto riflettere molto. |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Quote:
Grazie a te per questo messaggio ;) |
Re: Qual è il confine tra maschera e autenticità?
Io più che una maschera indosso il mantello dell'invisibilità di Harry Potter, evito proprio di farmi vedere e di farmi conoscere.
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 04:44. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.