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Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Buongiorno a tutti, voglio affrontare un tema particolare, ossia la genitorialità.
Io non sento nulla verso i bambini, sono circondato da persone che quando vedono un neonato o un bambino piccolo si emozionano, gioiscono, si sciolgono, sentono il bisogno di coccolarli o di prenderli in braccio o di giocarci. Io non provo assolutamente nulla, per me un bambino è un qualsiasi essere vivente, non mi fanno tenerezza, non mi fanno piacere, non sento il bisogno di abbracciarli, coccolarli ed altro. A dirla tutta preferisco i cani. Quando vedo un cane mi intenerisco, mi sciolgo, sento il bisogno di accarezzarlo, coccolarlo e via dicendo (sempre col consenso del padrone). L'idea di diventare genitore? Ora come ora non se ne parla. Certo, la risposta sarà "Mica è obbligatorio fare figli", ma è solo un momento di chiacchiere. Pensare che la mia vita deve essere stravolta, piena di impegni ancora di più quanto lo sia ora, tende a rovinarsi spesso il rapporto col partner (non sempre ma molto spesso), doversi "annullarmi" come persona e doverla pensare nell'ottica "non ti annulli perché non c'è gioia più grande di un figlio", limitare i propri hobby/passioni se non metterle da parte del tutto o per molto tempo, non avere energie mentali e fisiche, dover cercare di non scaricare le proprie frustrazioni su un esserino che non ha fatto nulla di male ma che ti porta all'esaurimento e ovviamente lo devi proteggere e non traumatizzare scaricandogli tutto addosso, esserci h24 per tutta la vita o gran parte e posso continuare ancora molto. La domanda che mi sorge spontanea è: tutto questo per? Io non riesco minimamente a pensare "eh l'amore che ti da un figlio...eh un figlio è la gioia più grande" ecc ecc. Io addirittura sto assistendo a una situazione in cui un mio amico, manipolato dalla fidanzata, si è allontanato dai genitori e non sta vicino a sua madre che ha un brutto male. Io ho espresso la mia idea del "voglio vedere se poi torna quando viene mollato" e la risposta comune è "è loro figlio, l'amore di un genitore va oltre ed è incondizionato". Onestamente il mio pensiero è che, ora come ora, che non sono genitore, non sono in grado di pensare che devo amare incondizionatamente una persona che si allontana senza motivo, "solo" perché è un figlio, o che devo sopportare un adolescente che mi odia perché "è una fase poi gli passa", o che posso fare del mio meglio ma se non è abbastanza è facile dire "l'hai messo al mondo tu quindi...". Io non reggo nemmeno le persone che ti stanno intorno quando hai un figlio, che siano zii, nonni, parenti, amici e via dicendo. Io odio quando la gente mi dice "allora? figli?" oppure "quando diventano nonni i tuoi?", fatemi capire, devo fare un figlio o devo fare un nipote per compiacere gli altri? Fatemi capire, siamo nel 2025 o siamo rimasti al 1960 che si devono fare figli? Ma soprattutto quando la gente si commuove se un amico/a o una persona cara sta avendo un figlio, cioè, vorrei avere questa empatia e capacità di commuovermi, ma non riesco a cogliere sul perché piangere se un mio amico/a sta diventando genitore. A tratti trovo nauseanti le scenette di parenti o amici che piangono e si lanciano a terra. Magari per un figlio devo rinunciare a viaggiare, che è l'unica cosa che mi rende felice ed il mio unico hobby, passione, valvola di sfogo, terapia. Magari devo rinunciare al mio lavoro, che amo. Per cosa? Mi viene da chiedermi. Per sbagliare sempre? Per vivere tutto come un annullarmi o come un sacrificio? Per non avere energie mentali? Perché ora come ora, non vedo niente di "positivo" nell'essere genitore. E soprattutto, ho dei chiari traumi profondi se non disturbi di personalità, non tutti possono essere genitori. Io credo di essere una di quelle persone che figli non devono averne. Chiaramente parlo così perché non sono genitore, magari divento genitore e si sblocca in me qualcosa. |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Beh allora c hai un problema in meno a cui pensare
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Non vedo problemi, il problema si pone se metti incinta qualcuna, stacci attento e tolto quello, sei a posto e non devi porti alcuna questione.
Quello che a me scoccia è il non rispettare quello che non piace, l'insofferenza, l'odio e il rancore. Poi ciascuno è libero. A me non piacciono le tartarughe, ma non è che le pesto sotto i piedi , le lascio a chi le ama:nonso: e le rispetto senza odiarle. Spesso ultimamente mi girano le balle per l'insofferenza della gente, ieri ero al mercato e un bambino ha pianto, e diverse tizie, probabilmente mamme, hanno iniziato a sbuffare e commentare che gli dà troppo fastidio e che non sopportano gli strilli, spesso chi è genitore non tollera i bambini altrui. Fatta salva la maleducazione, e che possono non piacere, un po' di tolleranza cristo dio. Mi sono girata e ho detto "eh i bambini piangono , è il loro mestiere". Cioè non si può essere sempre infastiditi da tutto quello che non è tuo e non ti piace. Ma nel tuo caso non vedo problemi. Quale che sia il motivo per non farli, è sempre giusto, mica è obbligatorio. |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Non capisco il problema.
Potrei fare lo stesso identico discorso per i cani. A me i cani non piacciono mentre c'è gente che non appena vede un case sembra che abbia ricevuto l'apparizione della Madonna. Ognuno ha i proprio gusti, le proprie preferenze e direi per fortuna. |
Ogni tanto non guasterebbe riflettere sul fatto che tutti siamo stati bambini, un tempo.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Comprendo questa riflessione e la condivido.
Perchè si dovrebbero fare figli? Allo stato servirebbero nuovi nati per contrastare il calo demografico, ma praticamente tutto quanto sembra svantaggiare e anzi punire chi fa figli. E penso si possa facilmente convenire che la totale estinzione degli occidentali a vantaggio di nordafricani islamici è uno scenario nefasto e orribile. Realisticamente parlando, fare figli oggi comporta: un rischio elevatissimo di separazione con conseguenti perdite economiche colossali; perdita di tantissimo tempo; noiosissimi impegni familiari, tipo cene con i parenti propri e della moglie. E poi ci sono le prospettive future, un figlio può morire in un incidente e tutti i soldi spesi e il lavoro fatto, evaporano. Il figlio può avere strani tarli per la mente e uccidersi, anche qui tutto il lavoro e i soldi evaporano. Potrebbe essere omosessuale o transessuale (nulla contro gli omosessuali, ma trovo che avere un figlio omosessuale o transessuale sarebbe una disgrazia. Discriminazioni, rischi aumentati di suicidio e problemi a non finire). Potrebbe nascere con disabilità tali che richiedono un'assistenza continua. Potrebbe convertirsi all'islam e/ o essere di sinistra. Se è una figlia potrebbe avere relazioni con uomini stranieri, direi che questa è una tra le cose peggiori. Ma facciamo finta che vada tutto bene, che il figlio nasca sano e forte e senza queste problematiche. Nulla toglie che quando sarò vecchio e malato a questo figlio non importi un bel nulla di assistermi e di aiutarmi. Comunque la si voglia girare, questo è un investimento che non conviene fare. Insomma, chi me lo fa fare di prendermi una responsabilità simile essendoci così tante cose che possono andare storte? Essendoci così tanto da perdere e così poco da guadagnare? Non c'è la mentalità giusta, la nostra società è malata (quella italiana ma direi quella occidentale in linea di massima). Senza nazionalismo e patriottismo, un popolo è come se fosse morto e senz'anima, non c'è nulla per cui lottare, nulla che dia una motivazione, niente. Le persone come scimmie cercano solo di scopare il più possibile e di cercare piacere fine a se stesso, talvolta facendo anche cose orribili. E ora, dopo quello che ho detto molti direbbero "oh saresti un pessimo genitore". Io so di non essere perfetto, so di avere tanti problemi, ma credo che sarei sempre e comunque un genitore 1000 volte migliore di chi per idee religiose obbliga le figlie femmine a portare il velo, a fare matrimoni combinati, a subire mutilazioni genitali e altre oscenità. Questa scusa che nessuno è adatto a fare il genitore è una cosa che in altre parti del mondo non esiste proprio. E infatti, probabilmente ci troveremo in un nuovo medioevo. Ma la gente o ha una reazione debole, perchè poco riesce a fare (la destra), o è cieca completamente e addirittura incoraggia questo processo (la sinistra). |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Condizione comprensibile e soggetta spesso a variazioni nel tempo
Sarebbe strano se non volessi figli ma facessi il pro-life con altri, quello è poco coerente |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Specialmente in quelle situazioni in cui, quando sono finite le manfrine e i teatrini, senti i discorsi di quando cala il sipario. E magari parlano "simpaticamente" di qualcuno che non fa parte del club esclusivo dei figlianti... :pensando: A volte è difficile stabilire se è più nauseante la farsa iniziale o quello che si sente dopo... Devo dire che non mi pesa per nulla essere, ormai da molto tempo, fuori da codesti gironi danteschi... |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Odiate gli stranieri, gridate alla sostituzione etnica, poi però odiate i bambini e dichiarate con orgoglio che non volete farne.
La contraddizione scorre prepotente in voi. |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Mi sarei orientato verso scelte diverse se invece ci fosse una mentalità diversa. |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Inoltre, è proprio com'è strutturata questa società che mi fa passare la voglia di avere un figlio (senza contare che c'è sempre stata una penuria di "materia prima" e già trovare quella è una bella impresa). Tutto intorno a me, in quest'epoca, mi scoraggia ad avere figli. Sarebbe una continua lotta per schivare tutti i tentacoli del sistema, tutti gli adempimenti burocratici, sanitari, anagrafici. Una volta forse era proprio più semplice avere un figlio: lo si metteva al mondo, lo si cresceva, lo si faceva lavorare in famiglia, senza troppi fronzoli, senza la scuola dell'obbligo, i libri scolastici, iscriverlo di qua e di là, a vari sport, smartphone, playstation ecc. Non riesco proprio ad immaginare le notti insonni, la paura che possa succedergli qualcosa, tutti i vari impegni burocratici che girano intorno all'avere un figlio. Anche per me è un mistero capire chi si commuove alla notizia che un proprio amico avrà un figlio, mi sà tanto di recita, di sceneggiata, ma magari certe persone provano davvero queste emozioni, come chi, fin da piccolo, sogna di diventare genitore. Forse, finché non si avrà un figlio non si potrà mai capire cosa si prova, magari nasce una nuova forza dentro di sé, chissà. |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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alcune persone credo abbiano più istinto materno/paterno di altre. è la natura. |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
non capisco le persone che figli non ne vogliono, e non sopportano i bambini, ma sentono il bisogno di parlare di quanto non sopportino i bambini altrui. capirei se fossero tipo gli anni 40' e ci fosse una forte pressione sociale/quasi obbligo sociale a riprodursi, soprattutto per le donne, ma cosi non è. semplicemente non fateli.
beati voi. |
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Poi ti invito a rileggere, o a farti spiegare il senso del post, dove avrei detto che odio i bambini? Ho parlato di altro, di un evidente problema di personalità, ed immagini che anche tu, se sei scritto a questo forum, hai qualcosina da approfondire. |
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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l'unica vera imposizione sociale è quella del lavoro perchè di fatto se non lavori o hai la fortuna di poterti far mantenere o finisci sotto un ponte, tutto il resto è un optional. |
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
No no, la gente che rompe i coglioni esiste eccome, altro che problema nostro.
E a una certa quando ha rotto i coglioni va rimessa a posto anche con le brutte se necessario. |
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Non odi i bambini ma preferisci i cani. Il tuo pensiero a riguardo sembra abbastanza chiaro. Poi sei liberissimo di pensarla come vuoi, però adesso non tirarti indietro.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Tante cose si danno per scontate.
Danno fastidio. In questi casi cero di chiedermi se IO ho la mente abbastanza aperta da non dare per scontate le cose della maggioranza, a prescindere da quello che riguarda me. Non è facile e non si può pretendere che tutti tengano conto di tutto, ci sono cose generali che è meglio non dire . Su sta cosa del "perché non fai figli" ? Tanti vip o simili si sono esposti , e ciò è utile sia per chi non può averli che per chi non li vuole. Su "che fai nella vita?" Insomma, lì ce n'é da lavorarci su, su tante altre questioni di domande in cui" si dà per scontato " senza tenere conto delle specifiche di ognuno, un po' si è indietro, è utopistico pensare di poter avere un dialogo senza mai ferire o farsi ferire da nessuno. Informarsi un po' e aprire lo sguardo su cose che non consideriamo perché non sono le nostre, aiuta. Meglio di niente. Poi fra il non potere e il non volere qualcosa c'è una bella differenza di sensibilità a riguardo, ma quando non si sa , non si sa:nonso: |
Secondo me bisognerebbe mettere al mondo figli solo se lo si desidera davvero, se si ha l'istinto alla procreazione. Senza porsi il dilemma se si è un buon genitore oppure no. Perché è difficile valutare se stessi con obiettivita'. Il nostro giudizio può essere condizionato da un'idea distorta che abbiamo di noi stessi, che può derivare da esperienze pregresse e preconcetti. Dunque la nostra autovalutazione sulla capacità di essere un buon genitore non è obiettiva. E in ogni caso il genitore perfetto non esiste. Ma fare del proprio meglio per esserlo è già tanto. E nonostante tutto si sbaglia comunque.
Ho letto da qualche parte di "figli come investimento": secondo me non devono essere visti come un investimento. Farli per avere la propria futura badante personale è un concetto secondo me sbagliato. Una delle mie migliori amiche non ha voluto figli perché non voleva dedicarsi ad un altro essere umano sacrificando se stessa. Dentro di me ho pensato che fosse un po' egocentrica ma ho apprezzato molto la sua coerenza, cioè il fatto che ha riflettuto lucidamente su ciò che voleva davvero dalla vita e lo ha messo in pratica senza farsi influenzare dalle pressioni familiari sociali e culturali. Non ha avuto figli. Con soddisfazione, senza rimpianti. |
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Anzi vediamo il ragionamento inverso. Preferisci avere a che fare coi bambini che con i cani, quindi odi i cani. Poi fa sorridere che in un forum dove gli utenti hanno per lo più problemi di personalità tu critichi il fatto che uno non si sente un buon genitore e non vuole figli. Ha quasi del paradossale |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Comunque ci tengo a chiarire che io non odio né i bambini né chi sceglie di farne.
Assolutamente no, anzi, se una persona è serena e mi trasmette serenità per le scelte che ha fatto e me ne parla sono contento anch'io per lei. Mi sto riferendo a particolari tipi di persone che l'op ha descritto abbastanza bene. |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Cinnamon, fra chi non fa figli per non sacrificare se stesso, e chi li fa per assecondare il proprio desiderio, non vedo quale sia la differenza. Si tratta in entrambi i casi di scelte personali. La differenza é che nel secondo caso si coinvolge un altro essere, completamente dipendente ed indifeso nelle proprie scelte. Pertanto no, "fare figli solo se li vuoi davvero" non penso basti. Per contro non penso nemmeno che si debba essere pedagogisti di fama mondiale o avere un equilibrio psicologico perfetto al 100% , oppure rinunciare al proprio desiderio.
Insomma, desideri legittimi entrambi, egoistici entrambi (c"è anche il caso di chi non fa figli per dedicarsi al prossimo, che sia un famigliare invalido o andare in missione in Burundi), nel caso in cui si vogliano i figli direi di soppesare un attimo di più la scelta, perché ci va di mezzo chi non ha nessun desiderio, nemmeno è nato. Poi al di là di come la si pensi e di cosa si possa consigliare, rimane che i figli li fa chi vuole, se non ci sono impedimenti di natura medica o perché non si tromba, nessuno lo vieta a nessuno. Va preso come dato di fatto, io i danni dell'" istinto procreativo" li vedo chiaramente. Poi posso pensare quanto voglio che non dovevano farli, ma ormai ci sono, e pure se uno dovesse ammetterti che" si, è vero, mi sono sbagliato non era cosa per me il figlio... "Ci sono, non si fa il reso , e quando ,alle peggio, tolgono le potestà genitoriali, spesso è già tardi. No, guarda, proprio no. Le cose per istinto no, quando coinvolgono altri. Assecondare il proprio istinto va bene solo quando non ha conseguenze su nessuno. |
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Forse preferisci i cani perché è più facile averci a che fare, un bambino, anche altrui, è una grossa responsabilità, non si può sbagliare coi bimbi. Poi se tu non vuoi farne, va benissimo. Siamo già sovraffollati su questo pianeta, non è che il pensiero della pensione non pagata deve obbligare a farne. Io personalmente non sono molto bravo coi bambini, ma mi piacciono e anzi quando li guardo vedo purezza, innocenza, dolcezza, e gioia di vivere e questo mi dà serenità. Purtroppo cresceranno e non è dato sapere che persone diventeranno, io spero sempre che non vengano rovinati e corrotti, ma la vita è dura. |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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La differenza nello stile di vita sta soprattuto nel fatto che io non avrò figli (come tanti altri che avrebbero voluto) perchè so che sostanzialmente rimarrò comunque solo, con la moglie che farà le corna e i figli che se ne fregheranno completamente di me. E non si venga a dire che una volta era pure così. Una volta non si divorziava, se le corna c'erano erano tenute nascoste e i figli di certo non abbandonavano a se stessi i genitori anziani. Quello che dici non smentisce ciò che ho detto, semmai lo conferma. |
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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