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Una carriera che avreste voluto fare
Sin dalle elementari andavo male nelle altre materie ma mi riusciva bene il disegno artistico,anche alle medie il professore di educazione artistica consigliò a mia madre di farmi frequentre il liceo artistico,glielo disse anche la professoressa di lettere,ma niente da fare mia madre fu irremovibile,voleva a tutti i costi che diventassi una maestra di scuola,ma a me non piaceva,io le dicevo che sarebbe stato molto bello per me dopo il liceo artistico frequentare l'accademia delle belle arti,ma non ci fu niente da fare mi indirizzo a quello che oggi si chiama liceo delle scienze umane,ma a me quella scuola non piaceva per niente,detestavo il latino,la filosofia,ecc.Voleva modellarmi a suo piacimento.Così non ho combinato niente nella vita.
A voi è successo che avreste voluto fare un lavoro che vi appassionava e i vostri genitori non hanno voluto? |
Re: Una carriera che avreste voluto fare
Avrei voluto fare il dipendente statale di quelli che timbrano e basta perché sono pigro, i miei genitori non mi hanno mai ostacolato ma non mi hanno mai permesso di avere una crescita normale sono cresciuto fra mille ristrettezze senza un soldo quindi anziché non fare nulla come volevo ho dovuto iniziare a lavorare da giovanissimo in lavori sottopagati generici e molto faticosi, ma più che colpa loro è dipeso da me che non ho avuto ambizioni.
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Sono stato viziato e mi hanno fatto fare sempre quello che volevo,compreso la scelta a della scuola. Scelta solo perché "l aveva scelto al mio migliore amico"
Una scuola professionale,500metri da casa. Qui in zona non esisteva l ITIS. O liceo,al quale non ero all altezza o il professionale. Non avevo passioni,navigavo poco sopra la sufficienza. Se proprio volevo cercarmi un aspirazione era il macchinista di treni, per farlo forse bastava la mia scuola con voti ottimi ma l itis era più coerente e davanti più possibilità. I prof delle .edie se ne fregano di me....ero semplicemente un fannulone e da sbattere in un professionale. Durante gli anni non concepito l'associazione tra studio e lavoro,pensavo solo che sarebbe stata una botta di culo o una raccomandazione a decidere per me. Ma all' epoca non era così,c era lavoro e se sia era sopra alla media (e nei professionali bastava pochissimo) un buon lavoro si trovava. |
Re: Una carriera che avreste voluto fare
Fantasticavo da adolescente di vivere di musica in qualche modo.
Non necessariamente come musicista, anche come fonico o qualcuno che sta dietro le quinte insomma. Poi ho capito che per me è la musica è meglio che rimanga un hobby, me la vivo meglio così. |
Re: Una carriera che avreste voluto fare
Mi sarebbe piaciuto fare la psicologa, avere uno studio mio o essere dipendente di qualche struttura ospedaliera. Ho studiato e faticato tanto per realizzare questo sogno, ma la realtà mi ha dato un bello schiaffo in faccia: lo psicolgo senza titolo di psicoterapeuta vale meno di zero e non è impiegabile in nulla e se non ha 20mila euro per diventare psicoterapeuta, rimane niente.
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
Con la testa di oggi sicuramente avrei fatto il fisioterapista. Purtroppo da giovane ho pensato solo a drogarmi e a bere poi sono subentrati I problemi di salute mentale e così la vita me la sono giocata.
I genitori non posso dire che mi abbiano cresciuto bene ma non posso certo dare la colpa a loro perché i mezzi me li avevano dati... |
Re: Una carriera che avreste voluto fare
No, non avevo ambizioni o talenti, quindi ho scelto la scuola che ha scelto il mio amico, perché avevo paura di trovarmi completamente solo in un ambiente nuovo.
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
Il pilota d aerei di linea , col senno di poi e' un bene per L umanità che nn l ho fatto XD
I miei pensavano che avrei fatto il medico , lo scrittore o il radiologo .... Nn chiedermi perché ste tre cose ma tant è |
Re: Una carriera che avreste voluto fare
sì.. son stato costretto a fare studi che non volevo, scelte che non volevo, accettare lavori che non volevo..
Ora che son rimasto solo... non ho più niente.. se non il rimpianto di non aver mandato tutti a fanculo e fatto le mie scelte quando potevo (giuste o sbagliate che fossero.. ma mie). |
Re: Una carriera che avreste voluto fare
Sul percorso di studî i miei genitori non mi hanno imposto nulla, già la scuola superiore l'ho scelta interamente per conto mio.
Il problema è che ho sempre avuto una scarsissima capacità di pensare in prospettiva, non ho mai fatto nulla pensando all'eventuale utilità per il futuro, ho sempre scelto quasi a caso, a seconda del capriccio del momento. Poi ho avuto la fortuna di finire a fare un lavoro che mi piace, anche se è stato più un ripiego che altro. Spesso avrei voluto fare l'insegnante e, nell'àmbito della professione, penso che nel solo insegnamento avrei potuto dare il meglio di me... poi, però, se penso che ci sono anche tutti i rapporti col resto del corpo docente, coi genitori, ecc., mi dico che dopo pochi mesi sarei finito in burn-out. Alla fine una delle fortune che ho col mio lavoro attuale è che non devo avere contatti con altri esseri umani. |
Re: Una carriera che avreste voluto fare
L’abortito
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
Mi sarebbe piaciuto fare lo scrittore ma il mio insegnante di scrittura ha detto che sono veramente pochi in italia quelli che vivono solo scrivendo (e probabilmente per vendere tanto dovrei scrivere merda). Volendo potrei farlo come attività parallela.
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
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(ed è tristissimo.. ed il motivo per cui ormai io creperò di stenti e fame - fuori da tutto questo - ) |
Avrei voluto fare il linguista, e insegnare lingue. Ma poi ho sbagliato strada e ho continuato. Meglio così forse: almeno non sono disoccupato
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
[QUOTE=Mollusco;3030783]E' veramente triste quello che leggo...magari sarebbe bello che tu potessi fare quello che ti piace oggi alla tua eta', anche se e' tardi e non ti portera' molti benefici. Iscriverti a qualche corso, o magari anche all'accademia, credo che non ci siano problemi di eta'...
Grazie Mollusco ormai il passato non si può più cambiare,poi anche se vorrei non posso più farlo ho problemi economici,pensare come arrivare a fine mese,e poi mi sentirei in imbarazzo in mezzo a tanti ragazzi poco più che adolescenti ogni cosa a suo tempo. |
Re: Una carriera che avreste voluto fare
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Se pero' invece hai problemi economici, be' allora il discorso e' diverso... |
Re: Una carriera che avreste voluto fare
Smeraldina,ma alle magistrali ti sei diplomata o fermata prima?
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
Ah , quindi sulla carta sei una maestra. Vendilo quel diploma che vale oro :D
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
Per quanto ne so la carriera è sempre stata navigazione a vista a prescindere dal Paese in cui ci si trova. Si parte dal primo impiego e poi si affina la formazione. Ieri come oggi
Chi riesce a prevedere vent'anni di attività di solito ha professionisti dentro la famiglia |
Re: Una carriera che avreste voluto fare
Eh si affina,si programma, si va avanti... C'è chi può e chi non può. La vita non è lineare. A volte ci si ferma oppure si retrocede a seconda di quello che ti è permesso fare e gli ostacoli che la vita ti mette e a quanto puoi fare per superarli. Le opportunità, buone o scarse che siano, servono solo a chi le può cogliere, altrimenti meglio non averle sulla carta, almeno non le devi piangere a vederle lì, e doverle lasciar lì.
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
Sì, intendevo che non è programmabile a monte, pure chi pensa di sì poi deve ridimensionarsi
È che la gente idealizza tanto il passato, come se là non ci fosse da arrivare a fine giornata |
Re: Una carriera che avreste voluto fare
Militare, in alternativa cc, polizia, vigile urbano etc, insomma un tranquillo lavoro statale di cazzeggio armato, ma a 20 anni presi una denuncia e arrivederci.
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
Ma solo io vorrei essere nata figa sposarmi i soldi e bermi cocktails in spiaggia?
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
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Re: Una carriera che avreste voluto fare
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Vero, meglio la Canalis non ha sbagliato un colpo finora |
Re: Una carriera che avreste voluto fare
O l'ex modello di Britney
Bah, non siamo TMZ qui, esempi finiti |
Il gelataio, di quelli itineranti con il carrello/bicicletta oppure aprirmi un negozio di giocattoli. Da piccolo credevo fosse bello stare in mezzo ai balocchi e col sennò di poi direi proprio che avevo ragione.
Da adolescente avrei voluto fare il bibliotecario in una di quelle biblioteche giganti e tetre, magari fare il turno notturno in una notte buia e tempestosa leggendo libri gotici e horror. |
Re: Una carriera che avreste voluto fare
Il compositore, ma ormai credo sia troppo tardi.
I miei genitori non mi hanno mai incoraggiato in nulla. |
Re: Una carriera che avreste voluto fare
A volte mi piacerebbe avere una bancarella al mercato.
A volte qualcosa di noioso e impiegatizio, inserimento dati, mail, ma senza capi che rimproverano se sbagli. La reporeter inviata di guerra. La tizia delle ONG che si prende insulti sui social quando la rapiscono in Africa. Se avessi fisico prestante, non mi dispiacerebbe fare le pulizie , tolta la fatica fisica, non lo trovo brutto, la giornata passa via bene. La camionista con trasferte estere, ma ops non guido. Anche la giornalista in redazione. La youtuber, ma di quelli che fanno documentari o affini. L'infermiera se non fossi infobicappata ovviamente, l'ospedale mi piace come ambiente, mi rasserena (quando non devono mettere le mani addosso a me.) La farmacista, perché sono esperta ormai. Però mi piace anche il mio, cioè quello che ho fatto finora, anzi lo preferisco ,credo, non so perché non ne ho provati molti altri, non so se mi piace perché mi piace o perché mi piacciono i lavori in genere e se ne facessi un altro mi adatterei e ci troverei del bello. Boh mi piacciono diversi mestieri ma ovviamente solo la parte positiva, quella brutta non piace mai a nessuno. Però a tanti fanno schifo tutti i lavori, specie certi, a me no. Da piccola avevo fascinazione per le immondizie: ero curiosa di cosa buttava via la gente, volevo vedere le confezioni, mi fermavo per strada a guardare che carte c'erano per terra. C'era una discarica del ferro vecchio dove ci buttavano di utto e io andavo a caccia di vecchi giocattoli e cose varie rischiando il tetano.Ditemi se non ero da fare vedere da uno bravo :D |
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