Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

In giorni come questo, dove ho molto tempo per pensare, mi capita di riflettere sulla mia situazione attuale e finire in un loop di rassegnazione. 32 anni, mai avuto una relazione sentimentale, vivo ancora con i miei, non ho un circolo sociale con cui uscire. Il mio quadro non è quello di una persona comune. Apparentemente lo sono, quantomeno lo appaio dall'esterno. La mia condizione di persona altamente sensibile (HSP) unita probabilmente a un'altra lieve neuro divergenza ha giocato un ruolo determinante nel mio approccio verso il mondo esterno, con tutto ciò che ne consegue. Quando esco fuori vedo ragazzi adolescenti che hanno già un bagaglio più grande del mio, soprattutto a livello di relazioni con l'altro sesso. Ho cercato di migliorare tanti aspetti della mia vita e probabilmente in parte ci sono anche riuscito, dal fisico allenandomi regolarmente in palestra alla cultura personale leggendo molti libri. Ho suonato la batteria, fatto sport, meditazione, scrittura.
Dove c'era da mettere impegno l'ho sempre fatto senza tirarmi indietro, ma dal punto di vista sociale e soprattutto sentimentale ci deve essere la volontà di due persone per potersi incontrare, non basta la propria. Ci ho provato più volte senza riscontri.
Vorrei quantomeno potermi staccare da casa in modo da non finire per diventare un peso per i miei genitori, ho cercato di farlo ma mi sono reso conto che da solo nella mia condizione attuale non è fattibile. Mi ci vorrebbe qualcuno a fianco, ed ecco allora che si torna al punto di partenza. Un serpente che si morde la coda. Mi sembra di non vedere la luce in fondo al tunnel. Se penso al futuro...come farò a costruirmi una vita?

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

In che senso ti ci vuole qualcuno accanto per staccarti dai genitori?

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Non sei il solo perchè potrei averlo scritto io. Stesse età, stessi problemi... una vita passata a cercare di costruire me stesso, dare il massimo nelle mie passioni ma mi ritrovo sempre piu' triste e vuoto di prima. Un senso di estraneità insopportabile. Anche nel mio caso non escludo una neurodivergenza, qualcosa è andato storto o sono proprio nato storto.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

non lo so che ne sarà di me, soprattutto da vecchio. Nella migliore delle ipotesi finirò in un istituto.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Situazione simile ma io sono anche passivo, non suono, non faccio sport, non ho delle qualità particolari... Sono consapevole che una vita non me la costruirò mai.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Ciao Escluso potrei averlo scritto io il post perché sono nella tua stessa situazione: l'età uguale e lo è pure il fatto che sono a 0 come relazioni sentimentali ma ho solo fortuna che ho 1 amico quindi vedo lui nel fine settimana altrimenti sarei sempre chiuso in casa.
Anche io molto spesso mi chiedo che ne sarà di me in futuro quando sarò solo e dovrò contare sulle mie forze?:piangere::miodio:

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Che poi volendola vedere dall'altra parte...perché mai una donna dovrebbe accollarsi un tipo come me, 32 anni, che vive ancora con i suoi, che ha difficoltà nella sfera sociale...non è di certo una prospettiva appetibile. Sapendo che comunque mettendosi un po' in gioco avrà alternative, mi sembra del tutto logico che preferisca altro.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Stessa età, stessa situazione con la differenza che tu hai almeno un buon lavoro. Io brancolo nel buio

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Stessa situazione con 13 anni in più, onestamente il mio futuro lo vedo davvero cupo e triste, non so hai provato a valutare di cercare una ragazza straniera? io ci stò pensando, anche se non so come e se me la sento davvero di farlo.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

A trovarla...non saprei dove e in che modo...

Sto messo uguale quasi e non lavoro nemmeno al momento…lontano da tutto e tutti

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Prova tu a pagare un affitto di 500/600 euro da solo, più le bollette, la spesa, la benzina e il mantenimento dell'auto (bollo, assicurazione, meccanico, gomme, ecc) , più tutte le altre spese necessarie nel corso del mese , spesso imprevedibili. Il tutto magari con uno stipendio di 1500/1600 euro quando va bene.
Se in casa entrano due stipendi, perciò 3000 euro al mese e si divide tutto a metà, rimangono molti più risparmi che vivendo da soli .

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Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Ma nemmeno un uomo dovrebbe volere una donna così ..

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Io lo faccio e non è affatto facile infatti arrivo con l'acqua alla gola a fine mese ma mica è facile trovare qualcuno con cui dividere le spese

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Io vivendo in 2 in affitto in una città di provincia della Lombardia, entrambi stipendio sui 1700 euro, a fine mese mi resta davvero poco , quasi nessun risparmio, perché le spese mensili sono davvero ingenti e l'affitto si mangia un buon 40% dello stipendio .. figuriamoci un single in affitto

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Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

La differenza tra uomo e donna sta tutta nella frase del mio post precedente che ho messo in grassetto...un uomo avendo meno possibilità di scelta sarà più propenso ad accontentarsi, quindi probabilmente accetterà anche una donna che sta in un certo tipo di situazione

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Mi pare tu sia molto consapevole del tue problema e 32 anni non sono NIENTE. In due anni puoi costruire qualsiasi interesse, qualsiasi cosa. Che poi alla fine porti all'avvicinamento di una controparte questo è il caso, come sai.

Detta questa totale ovvietà, ne dico un altra, vuoi?
Hai per caso chiesto un parere a uno psichiatra? Ci sono molte sostante in grado di aiutarti senza spegnerti.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

In futuro potrebbe essere un'opzione percorribile nel caso in cui certi pensieri diventassero ancora più opprimenti

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Ho 36 anni, vivo con mia mamma perchè non è autonoma, ho avuto relazioni sentimentali ma era meglio non averle e ho pochi amici quindi ti capisco eccome

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Condivido il pensiero di SugarPhobic, però considera anche un alternativa simile e mi riferisco alla psicoterapia, io l'ho fatto e adesso sto molto meglio.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Magari potresti provare a frequentare posti dove c'è gente più simile a te. L'importante è che non ti chiudi in te stesso, come ho fatto io.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Ci fossero questi posti il forum chiuderebbe

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Oppure è il forum stesso.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Sicuramente non è facile se sei timido, introverso, e magari anche neurodivergente, però se vuoi avere una relazione devi metterti nelle condizioni di conoscere gente, non puoi stare sempre solo. È lo dice uno che passa quasi tutto il tempo perso nelle sue paranoie.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Io credo che con le donne ormai ho chiuso. Ormai il momento buono è passato, la gioventù sta svanendo, e con essa anche la forza dei sentimenti e la grande forza fisica.. non sono un relitto, però diciamo sono come un calciatore di 35 anni.. posso ancora fare qualche buona partita, ma il meglio è passato.

Vivrò da solo per questi anni che mi rimangono. La cosa che mi consola è che sono molto sviluppati i robot.. ecco, magari non saranno mai intelligenti come le persone normali, però magari uno quando è vecchio riesce di mattina a mettersi una badante normale, in persona, che ti risolve i problemi complessi, e di pomeriggio/sera accendi la badante robot. così risparmi, il robot lo compri una volta e la badante umana la paghi solo per 3-4 ore.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Io pure ogni tanto penso di ricorrere agli psicofarmaci, ma poi ho paura che il pipo non mi funziona più e ci rinuncio. Già è meno reattivo di un tempo e non vorrei perderlo del tutto :sisi:

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

io pure facevo questo ragionamento, ma tanto mi son detto "ma in questa condizione pietosa a cosa vuoi che mi serva? E più importante stare bene". Ovviamente io parlo per me, spero che a te invece serva.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Condivido perfettamente il pensiero
Il pipo è importante, ne convengo, ma è appunto qualcosa di cui parlare col tale, provarci, almeno.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Non credo proprio che potrei stare bene, se non mi dovesse funzionare più. A 34 anni poi mi sembra un po' troppo presto per raggiungere la pace dei sensi :ridacchiare:

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

No non mi fido, se l'esperimento dovesse andare male poi altro che psicofarmaci...

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

dipende quanto stai male.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Bisogna cercare di trovare giovamento da piccole cose anche se non e' facile, dimenticare i desideri ed obiettivi non raggiungi e cercare di fare il meglio possibile per ottenerli, ma senza farne una croce se non ci si riesce, d'altronde questo non e' un mondo ideale, tante cose non vanno nel verso giusto in questa societa', non c'e' sempre spazio per tutti, bisogna farsene una ragione e cercare di essere felici in altre cose, altrimenti la societa' ti schiaccia psicologicamente.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Indubbiamente questo conta molto. Io di certo bene non sto, però forse non sto poi così male in fondo, altrimenti avrei già preso qualche provvedimento.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Concordo. Anche se a molti qui sono negate proprio queste piccole cose; una vita normale, una persona con cui stare bene. Non credo siano obiettivi così assurdi e irraggiungibili. E' proprio questo non ottenere cose che sono alla portata di tutti che genera rabbia e depressione.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

La psicoterapia l'ho provata più volte e penso possa fare molto bene per problemi circoscritti a determinati fattori. Nel mio caso attuale, dove la condizione è dovuta a fattori fisiologici di alta sensibilità e probabile lieve neurodivergenza, non credo ci sia tanto da fare se non prenderne atto e andare avanti muovendomi all'interno di un mondo che è costruito sulle esigenze della maggior parte delle persone, e quindi diverse dalle mie.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Voglio precisare che per quanto possibile cerco spesso di mettermi in gioco e provare a conoscere gente, quando hai certe difficoltà però capita anche di passare per lo "strano" di turno e finire per essere messo da parte...

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

So cosa significa essere messo da parte, purtroppo quando si hanno delle caratteristiche troppo divergenti dalla norma si finisce spesso isolati. Comunque, continua a frequentare gente, magari in ambienti più consoni a te, ma non ossessionarti col pensiero di trovare per forza una donna.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Anch'io quando posso ci provo, ma il risultato è deprimente e così finisco per stare peggio di prima.
La differenza di abilità sociali tra me e gli altri è abissale, mi sembrano tutti molto piu' disinvolti, svegli, sempre con la battuta pronta e con la capacità di tirare fuori aneddoti dal nulla...invece io vado al rallentatore.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Questo ci succede perché noi pensiamo troppo prima di aprire bocca proprio perché temiamo molto il giudizio altrui. La disinvoltura viene quando te ne freghi di quello che pensano gli altri. Anch'io a volte quando sono più spontaneo riesco ad essere disinvolto, ma poi tendo sempre a tornare il complessato di sempre. È come se inconsciamente avessi paura a lasciarmi andare per proteggermi da eventuali critiche o prese in giro.

Re: Se penso al futuro...che ne sarà di me?
 

Perché il mettersi in gioco dovrebbe venire specificato meglio. Quale gioco? Il gioco dove si è sempre perso? Il gioco dove si è sempre fatta brutta figura?
No, ragazzi, ci deve essere un altro gioco.