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Ripenso alla mia infanzia..
E sto male, molto male. E' stato un periodo bello, felice, pieno di zii e cugini.. tutta gente che non c'è più..
Lo so che per voi è un discorso che non regge perché molti hanno avuto una infanzia difficile.. Se ripenso a tutte quelle vacanze, quelle gite domenicali.. adesso è tutto finito, forse per sempre. L'adolescenza è stata così così, ma poi nel periodo 20-30 c'è stato un buon recupero, anche quello è stato un periodo felice.. ma adesso è da tanto, da 18 anni che non c'è più felicità.. la testa soffre, il corpo è debole, il magone sempre presente.. |
Re: Ripenso alla mia infanzia..
tra infanzia e adolescenza è veramente difficile capire quale periodo sia andato peggio. Diciamo che per un istinto di autoconservazione il mio cervello ha rimosso molto dell’infanzia. L’adolescenza è invece lì che mi fissa, e devo sforzarmi io per ignorarla.
Come dico sempre, adesso le cose vanno bene, e questo mi basta. Quello che è stato non conta nulla. Però mi viene spesso in mente di aprire un thread a tema infanzia, intitolato “l’ultimo pezzo di torta” facendo come in Notting hill, dove vince chi racconta la storia più triste :D |
Re: Ripenso alla mia infanzia..
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
Anch'io penso all'infanzia come a un periodo felice, ma solo perché la mia testa funzionava diversamente.
E' un po' quello che si definisce retrospettiva rosea |
Anche io ci penso spesso con nostalgia.... nonostante i sintomi ci fossero, fino a 13 anni ho avuto una vita pressoché normale... posso dire di essere stato sereno,spensierato e mi sono divertito con amici e familiari.... vorrei tanto rivivere quegli anni ...quella curiosità di scoprire cose nuove e quella voglia di vivere
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
Ho avuto una brutta infanzia e un'adolescenza peggiore.
Un periodo relativamente decente per me sono stati gli anni dell'università, ma non sono riuscito ad approfittarne, a cogliere le occasioni che avrei avuto per costruire qualcosa di solido. Negli ultimi quattro-cinque anni, quelli post-pandemia, anche perché ha cominciato a seguirmi una psichiatra abbastanza in gamba, le cose hanno cominciato a migliorare lentamente sotto diversi fronti, ma adesso ho dei problemi di salute che potrebbero spazzare via tutto. |
Re: Ripenso alla mia infanzia..
.. e i giorni di festa non aiutano.
Keith non devi scusarti. Non scrivere "lo so che per voi è un discorso che non regge perché..". Il tuo discorso è super comprensibile, ci mancherebbe altro. Forza :consolare: |
Re: Ripenso alla mia infanzia..
Sono sempre stato male tranne nelle brevi fasi up
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
Purtroppo pure io sono tra quelli che qua non hanno avuto un infanzia felice. In famiglia il clima era sempre tesa, quando avevo 8 anni mio padre perse il lavoro causa fallimento dove lavorava, e ciò peggiorò ulteriormente la situazione a casa. Gite domenicali erano una rarità, vacanze mai fatte da piccolo a parte qualche giro al mare in giornata. Io da piccolo sognavo di diventare grande in fretta per prendere in mano la mia vita e dare una svolta ma non è andato bene nulla. Da adolescente le cose non sono andate meglio sempre a causa di una situazione famigliare non buona, sono stati anni andati persi anche quelli. Quando ho iniziato a lavorare credevo che finalmente avrei potuto voltare pagina, ma non è andata così... il resto che viene dopo lo avevo già raccontato in un altro 3d
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
Comunque, a volte mi mancano persino i periodi difficili di qualche anno fa. E per difficili intendo proprio brutti. Schifosi.
Mi rendo conto che messa così può sembrare strano e, in fondo, dovrei essere meno criptica. Però stasera sono stanca e bona lì. Mi capisco da sola e tanto basta :sisi: |
Re: Ripenso alla mia infanzia..
Anche io rimpiango molto l'infanzia nonostante I miei genitori fossero già divorziati. Ricordo che già allora andavo male a scuola ma avevo amici ed un ingenuità che non mi faceva rendere conto del mondo che mi circondava. La fantasia che avevo mi faceva già allora viaggiare molto con la testa e già allora preferivo starmene in cameretta da solo su Italia 1 invece di andare a fare sport che mi obbligavano a fare.
Del resto erano gli anni 90, il canto del cigno del boom economico. Un Italia prosperosa, promettente, pensavi davvero di poter realizzare i tuoi sogni in quella Italia... |
Re: Ripenso alla mia infanzia..
Non c'è nulla di male nel rimpiangere momenti nei quali la stragrande maggioranza di noi solitamente è stata accudita... magari a ripensarci non proprio bene, o forse bene e basta.
Momenti spensierati, dove la speranza di diventare qualcosa non ha le fattezze di questa rincorsa... di questo volersi correggere, del bisogno di sublimare, etc... (parlo per me). Comunque, quegli attimi resteranno in te, assieme al bambino che eri. Usali, se puoi, non dimenticare. |
Re: Ripenso alla mia infanzia..
Cancello il precedente.
Io penso tanto all'infanzia altrui. Ai bambini del mio presente soprattutto. Anche di notte. Per fortuna esistono i bambini, e lo dico da childfree. Finché vedo bambini , va tutto bene. |
Re: Ripenso alla mia infanzia..
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
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Diciamo che se oggi è tutta una merda, quando ero piccolo invece era una bella merda, nel senso che un po' già mi rendevo conto di alcuni atteggiamenti in famiglia anomali ma ero piccolo e quindi avevo una mentalità che mi portava a guardare e rivolgermi solo alle cose belle della vita, quindi alla natura e ai giochi e a non curarmi di certe invettive nei miei confronti, anche perché non le capivo e non mi avevano ancora imposto l'orgoglio.
L'orgoglio è arrivato dopo e devo dire che è il costrutto sociale più devastante dopo il senso di colpa. Sono stato troppo solo e mi hanno messo troppi bastoni tra le ruote, invidiavo i miei coetanei che avevano una situazione più distesa a casa e potevano fare quasi tutto ciò che volevano. |
Re: Ripenso alla mia infanzia..
Io dell'infanzia ho bei ricordi soprattutto del periodo estivo, quando non dovevo andare scuola e subire prese in giro. La più grande differenza però è che allora nonostante tutto potevo sperare che in futuro le cose sarebbero andate meglio, ora invece questa speranza non c'è più. Molti bambini chiusi e timidi crescendo si sono aperti e hanno migliorato la loro vita, io questa svolta non l'ho avuta, anzi, mi sono isolato ancora di più.
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
Condivido. Cioè i momenti di sofferenza non mancavano, ovviamente molto relativa, tipo quando la maestra mi sgridava e prendevo brutti voti stavo male. L'infanzia ha dato il via a molti miei problemi. Ma in confronto all'adolescenza e all'età adulta, l'infanzia era una fiaba. Saranno gli ormoni, ma durante l'adolescenza tutto va a farsi fottere e l'essere umano sembra corrompersi. Subentra la cattiveria, il bullismo, la competizione, l'invidia. Ricordo che da bambino vivevo i rapporti con i miei amici in modo piu' puro, autentico. I miei compagnetti di classe mi stavano tutti simpatici... insomma ancora l'odio lo conoscevo poco.
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
L'infanzia è stata bella anche per me.
Poi è stato un susseguirsi di alti e bassi abbastanza normali. Fase peggiore è stata quella del mobbing/burnout con varie ripercussioni psicologiche annesse. Ma ora è passata, sono tranquillo. Poi nella vita non si può mai dire, fasi brutte potrebbero benissimo ricapitare, ma è inutile fasciarsi la testa prima di rompersela. |
Re: Ripenso alla mia infanzia..
Infanzia da dimenticare.
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
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Oggi gli anni 80 sono stati rivalutati e da chi? Da coloro che in quel decennio erano bambini, non avevano altri punti di riferimento e amano ricordarli per i giochi dell'infanzia. Lo vedete che si tratta di un angolo visuale che dipende strettamente dal punto di vista di chi parla? Ho sentito persone nate negli anni '30 parlare bene della propria infanzia, anche nel periodo della guerra, tanto per fare un esempio. |
Re: Ripenso alla mia infanzia..
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Di vuoto di valori ne vedo più adesso sinceramente. Che a confronto gli anni '80, seppur un po' consumistici, erano pieni di valori rispetto ad oggi. |
Re: Ripenso alla mia infanzia..
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
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Ecco perché non mi piace che certe idee vengano propagandate per universali, specialmente quanto riguardano l'intimo sentire del singolo. Tante volte mi capita di leggere pensieri di vecchietti che enfatizzano il loro passato in contrasto con quello dei giovani attuali, dipingendoli tutti come tristi, dissociati, atomizzati. Penso sia una specie di autoconsolazione per il fatto di non essere più nell'età verde, immaginando invece che chi la sta vivendo non possa comprendere la vera felicità (che è stata solo quella di chi ha vissuto il passato). |
Re: Ripenso alla mia infanzia..
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Re: Ripenso alla mia infanzia..
La visione maggiormente ottiimistica del passato può essere giustificata da condizioni di vita migliori per chi la esprime, ma sono contrario al volerle per forza associare alla temperie culturale, economica e sociale di un determinato momento.
Immagino che le decine di migliaia di cassintegrati della Fiat negli anni 80 non conservino un bel ricordo di quel periodo. Come detto: eravamo più felici (chi lo era) perché vivevamo un momento delle nostre vite (l'infanzia) in cui si tende a osservare la realtà con le lenti rosa, non perché la congiuntura economica arrideva ai nostri portafogli. |
Re: Ripenso alla mia infanzia..
Un periodo bellissimo. Ricordo i mesi estivi quando in casa tornavamo solo per dormire e mangiare,sempre fuori.
A giocare con la palla a "muretto" la mattina, i vari giochi da tavolo (monopoli e hotel i più gettonati)nelle ore di caldo torrido riparati in qualche garage al fresco, a pescare carpe e pescigatti,la "vendita" vedevamo fumetti e giocattoli vecchi a due lire davanti al supermercato e ci sentivamo ricchi,le figurine sgorbions,gli exogini, il wrestling,le partite a calcio serali settimanali contro i rivali dell' altro quartiere, suonare i campanelli e scappare o andare a tirare con la cerbottana alle finestre, le chiacchiere serali sulle panchine fino a mezzanotte, i pomeriggi alla piscina comunale,chiamare gli amici suonando il campanello e chiedergli di scendere, andare la sera in paese ala festa dell' unità che ci pareva di essere a New York,ritrovamenti di qualche rivista porno che tutti volevano vedere Poi arrivava settembre e all' improvviso tutto finiva |
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