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Sheev Palpatine 21-03-2025 02:04

Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Ritorno a parlare di questa storia anche se non ci sono stati nuovi contatti. Mi ha bloccato e io rispetto il suo blocco. Però che dolore questa solitudine a cui sono costretto. Aver terminato gli studi per poi finire ad essere hikikomori e neet, è questa vita che mi ha sconfitto. Ma con la mia oneitis sono andati via tutti i miei ideali d'amore, senza di lei non sono più capace d'amare, non riesco più a prendere un rapporto sul serio. C'è anche da dire che per come sono fatto io, il rifiuto mi fa male, odio farmi avanti e quindi non faccio nulla (vabbè ora che sto chiuso in casa, del tutto non c'è niente da fare). Ho schifo e repulsione della sessualità. Sono condannato, vado avanti, le giornate si susseguono vuote.
Mi sveglio alle 13 generalmente. Poi mangio. Dopodichè sto al pc quasi tutto il tempo, qualche volta faccio qualche cosa ma nulla di che. Passo le notti ad ascoltare musica, a vedere video demenziali su tiktok (il genere brainrot, anche noto come marciume cerebrale). Poi poco prima di addormentarmi verso le 6 di mattina guardo su X le notizie (sì il social di Elon Musk dove si trovano solo notizie vere). Poi mi addormento e il ciclo si ripete. Ma il fulcro di tutto è che ho perso quell'amore.
Che importanza ha tutto il resto? Che importano i centimetri delle ossa o del cazzo, la forma del viso o degli occhi? L'altezza o la bassezza? A prescindere da tutte queste cose, l'ideale è crollato. Il crollo dell'ideale lascia solo terra sterile intorno a me. Non ci sono altri ideali in cui posso credere, non c'è nient'altro che valga la pena, il rapporto con le altre non potrà essere paragonabile all'ideale collassato. E quindi non mi resta niente.
Sono bloccato qui e temo che ci rimarrò per tutto il tempo che mi resta...
Non so neanche se ci sia qualcosa che si possa dire, non vedo altre strade, non mi viene in mente nulla per spezzare il ciclo (beh teoricamente sarebbe "facile" ci vorrebbe un'altra ragazza, ma sappiamo bene che è impossibile, quindi non esiste soluzione. La questione relativa a un'altra ragazza non è tanto un problema fisico, tranne casi eccezionali sono tutte belle, il problema è il significato, se si tratta di una cosa solo fisica, la ragazza non significa nulla per me quindi non me ne faccio nulla, so che il mio modo di essere non verrebbe mai accettato)...

bukowskiii 21-03-2025 07:12

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Non buttare via la vita per ideali romantici come ho fatto io. Sei ancora giovane prenditi una laurea triennale che ti assicura lavoro tipo infermieristica/fisioterapia poi con lo status le occasioni arrivano. Questo avrei dovuto fare alla tua età, non sprecare questi anni.

XL 21-03-2025 07:16

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Hai espresso chiaramente cosa desideri e vorresti, pare non ci sia e non so cosa poterti dire, se abitassi vicino ti direi "facciamo una stronzata insieme, anche se si permane nella sventura".

Sai ci son tante cose che vorrei, che fossero vivi i miei genitori ad esempio, che non avessero passato quel che hanno dovuto passare, e poi anche a me manca l'amore, magari non di una persona specifica come capita a te, ma manca anche a me.

Io ho quasi l'impressione che capiti a molte persone questa cosa, però non so, non c'è soluzione, la vita è incastrata così e non so davvero cosa dire quando qualcuno mi parla di queste sue frustrazioni perché spesso non so cosa dire a me stesso che non consista nelle solite banalità che si ripetono in continuazione.

Anche quella relativa al distrarsi con le stronzate in fondo è una cosa banale da dire quando una persona si trova faccia a faccia con qualcosa di irrimediabile.

Un abbraccio virtuale Sheev :consolare:

Trinacria 21-03-2025 10:34

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Capisco la delusione ma non si può buttare la vita intera per una delusione d'amore. Era solo una ragazza, come ce ne sono milioni nel mondo. Dubito che avesse qualcosa di così speciale da essere imperdibile. Non puoi basare tutta la tua vita su un'altra persona. Cerca prima di tutto di rimetterti in sesto. Comincia ad uscire di casa anche solo per fare una camminata intorno a casa tua, vai a fare qualche commissione, prova a vedere se riesci a trovare un qualche lavoretto anche part-time. Trovati un qualsiasi passatempo che non sia stare davanti a un computer. La vita non deve dipendere per forza da qualcun altro. Certo, ci fosse una persona speciale accanto a noi sarebbe sicuramente tutto più bello, lo so, la vorrei anche io questa persona, ma non si può smettere di vivere perchè qualcuno non ci vuole accanto a se.
Pure io non ho mai avuto un fidanzato ma questo non mi ha mai impedito di continuare a fare quello che voglio, quello che mi piace e a cercare comunque di combinare qualcosa nella vita. Ci sono milioni di cose per cui valga la pena vivere anche senza l'amore di qualcuno.

Oda Nobunaga 21-03-2025 10:36

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Originariamente inviata da bukowskiii (Messaggio 3018951)
prenditi una laurea triennale che ti assicura lavoro tipo infermieristica/fisioterapia

sì, fisioterapia soprattutto

Norlit 21-03-2025 11:18

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
One Istituto Tecnico di Istruzione Superiore

Scusate ma non ho resistito

sparatemi 21-03-2025 11:39

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
devi realizzare che in questa società si è completamente soli, la gente ha vita sociale ma principalmente per interessi comuni o paura di restare soli. Siamo tutti rimpiazzabili, quindi devi mettere ordine nella tua vita solo per te stesso e garantirti un futuro traquillo, anche perchè senza un futuro nessuno e nessuna ti vorrà, nessuna persona vuole persone non risolte al proprio fianco, poi se avrai fortuna conoscerai la persona giusta ma potrebbe anche non arrivare mai. Scusami se sono crudo e schietto ma credo che nei periodi più bui sia necessario sentirselo dire, non credo alle frasi motivazionali

~~~ 21-03-2025 13:13

Per me dovresti fare psicoterapia

Sheev Palpatine 21-03-2025 14:55

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Cerco di aggiungere ciò che forse non ho espresso bene e al contempo rispondere a tutti.
Il sentimento per la oneitis è un'idea. Non è tanto lei come persona, ma è lei come idea, il suo significato, è questo che la rende importante.
E qui verremmo al concetto che è stato espresso da sparatemi, ossia che tutti sono rimpiazzabili. Troviamo un concetto simile anche nel libretto "Così fan tutte", la citazione è "Uno val l'altro, Perchè nessun val nulla.". Io sono ben consapevole di questo tipo di dinamiche nella società. Non le approvo, anzi direi che probabilmente non sarei disposto ad accettarle. Non vedo il modo di prendermi tanti rischi e tanti sforzi, per una persona a cui non importa nulla di me e per cui non sono nulla di speciale.
Al contempo, la mia capacità di innamorarmi ormai è compromessa e dubito che le cose cambieranno. Cerco di andare avanti, di trovare un po' più di pace. Ma questa solitudine pressocchè totale è dura da sopportare a volte

AvolteRitorno 21-03-2025 16:14

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Al contempo, la mia capacità di innamorarmi ormai è compromessa e dubito che le cose cambieranno. Cerco di andare avanti, di trovare un po' più di pace. Ma questa solitudine pressocchè totale è dura da sopportare a volte

Sheev non prendere quanto segue come una critica o uno sminuire le tue sensazioni, ma solo come il punto di vista di uno decisamente più anziano di te, che potrebbe fare le stesse considerazioni a un lui più giovane.

La mia oneitis si chiamava S., ero diciottenne o quasi, vergine, non avevo idea di cosa volesse dire "prendersi una sbandata" (avevo avuto delle cottarelle a senso unico, ma mai niente del genere). Questa ragazza molto carina stava con un conoscente e per farla breve io e lei ci trovavamo a seguire le sue partite sugli spalti di un palazzetto. Col passare del tempo e della conoscenza invece che seguire le partite parlavamo fra di noi, passava più tempo con me che con il suo fidanzato e... niente, non avendo mai avuto questo tipo di attenzioni (e anche perché era dolcissima e molto carina) mi son preso questa sbandata. La mia infatuazione era evidente a tutti (i miei amici mi prendevano in giro) tranne che a lei in apparenza, anche perché lei venerava il suo fidanzato (che invece se ne sbatteva altamente e io sapevo andasse con altre). Non credo lei abbia mai avuto un briciolo di interesse amoroso nei miei confronti, ma non credo nemmeno non abbia mai capito che da parte mia c'era, anche se non mi sono mai fatto avanti. Semplicemente ci giocava, le facevano piacere certe attenzioni ma tutto lì e quando io magari tentavo di allontanarmi mi riavvicinava (ricordo ancora distintamente una sua frase sussurrata all'orecchio: "e fatti sentire uno di questi pomeriggi che ho voglia di stare con te"). Insomma, ho passato 2/3 anni della mia vita così, io uscivo con gli amici, ma ero spento, il pensiero sempre li, in un bar in mezzo a gente che ride e scherza io pensavo dove fosse e cosa facesse lei. Poi è passata.

Tutto sto mappazzone per dire cosa, che le stesse cose che scrivi tu avrei potuto scriverle io 20 e più anni fa, perché quando ci stai in mezzo vedi solo nero senza vie d'uscita. Per cosa? Per un'idea, hai detto giusto, perché sappiamo entrambi che queste oneitis sono solo le prime o le poche persone che ci hanno fatto intravedere uno spiraglio di possibilità amorose (che probabilmente abbiamo visto solo noi) e non saranno nient'altro che meteore una volta che avrai superato questa fase.

Tranquillo la tua capacità di innamorarti non è compromessa, non voglio spaventarti, ma ti ricapiterà ancora e ancora e anche di peggio e sarà anche con queste batoste che devono ancora arrivare che potrai capire se questa qui era di intensità così forte come credi (probabilmente no).

E' in versione ridotta un po' quello che capita anche a noi qui su FS (ma credo un po' dappertutto sinceramente), crediamo sempre di essere gli unici a provare determinate cose e appunto (di nuovo) quando ci siamo in mezzo non ci sono santi che tengano, siamo convinti sia così. Ma ti assicuro che gran parte di noi ha avuto questo/a oneitis e molte altri/e nella vita e ogni volta si è detto: "se non posso avere lei/lui... non voglio nient'altro, non voglio più nulla".

Come se ne esce? Non lo so, ognuno ha il suo modo di reagire. Quello che ho fatto io è stato accantonare il lato amoroso e dedicarmi di più a uno dei miei tanti altri problemi, che probabilmente all'epoca era trovare un impiego. Non è facile, non è che un mattino ti svegli e ti è passata, serve tempo. Ma vivere come stai facendo, se posso permettermi non è il modo giusto per uscirne.

S. oggi ha due o tre figli da un marito di diversi anni più giovane di lei (non quel fidanzato storico), quando la incontro ci salutiamo a malapena. Anche se a volte, quando è passata, mi giro un attimo a guardare, senza ingiustificati rancori, solo con un senso di profonda dolcezza per un passato ormai andato.

Melmoth 21-03-2025 17:01

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Mi dispiace. Quando si è soli è tutto piu' difficile. Ci vorrebbe qualcosa che ti strappi via da questo buio: un amico, una passione, un altro ideale... o semplicemente un'altra.

Sheev Palpatine 21-03-2025 17:52

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Originariamente inviata da AvolteRitorno (Messaggio 3019051)
Tranquillo la tua capacità di innamorarti non è compromessa, non voglio spaventarti, ma ti ricapiterà ancora e ancora e anche di peggio e sarà anche con queste batoste che devono ancora arrivare che potrai capire se questa qui era di intensità così forte come credi (probabilmente no).

Come se ne esce? Non lo so, ognuno ha il suo modo di reagire. Quello che ho fatto io è stato accantonare il lato amoroso e dedicarmi di più a uno dei miei tanti altri problemi, che probabilmente all'epoca era trovare un impiego. Non è facile, non è che un mattino ti svegli e ti è passata, serve tempo. Ma vivere come stai facendo, se posso permettermi non è il modo giusto per uscirne.

Con la vita da neet e hikikomori che faccio, credo sia sostanzialmente impossibile. Non esco, non conosco nessuna. Di conseguenza nemmeno mi innamoro (dovrei al limite girare in ambienti online, ma anche lì la cosa può finire come la oneitis).

Io più passa il tempo più non me ne frega molto di lavorare. Perchè devo darmi da fare se la società non da nulla di concreto da poter raggiungere. Alla fine, finchè i miei genitori mi possono mantenere, sto bene. Per il lavoro, anche se mi sistemo tardi e guadagno poco, se devo stare da solo e la casa la ho già, sono apposto.
Di stare con una interessata solo ai soldi non me ne importa. Anzi preferirei essere più povero così da non avere il rischio di essere circondato da avvoltoi

Sheev Palpatine 22-05-2025 20:58

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
A distanza di qualche altro mese, non è cambiata una virgola. Penso ancora a lei ogni fottuto giorno.
Probabilmente, ciò che è infranto non si può risanare (se non con enormi difficoltà). Un'arancia spremuta, non può tornare intera. Ma io non riesco nè a fare a meno di lei nè a rinunciare definitivamente a quell'amore così bello e ideale. Eppure, nulla di tutto ciò sarà mai possibile nella realtà... lo so bene come va la mia vita...

Sheev Palpatine 23-05-2025 13:55

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Anche oggi mi sono svegliato pensando a lei. Certe volte è dura. Ma il vuoto della mia condizione è alquanto immutabile... Vorrei tanto che potesse andare meglio...

Sheev Palpatine 25-05-2025 23:08

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Ogni giorno è la fotocopia del precedente... credo che questo sentimento non avrà mai fine... ho solo i miei ricordi, nient'altro. E' così dura la vita

Mollusco 26-05-2025 09:47

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Col tempo il ricordo dovrebbe affievolirsi o almeno la sua componente emotiva.

Se persiste significa che diventa un'ossessione e dovresti prendere in considerazione di consultare uno psicologo.

ShutterEcho 26-05-2025 12:38

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Come ha detto mollusco potrebbe trattarsi di un'ossessione, io non ho mai avuto ossessioni riguardanti persone, ma ne ho avuto riguardanti dei pensieri specifici, mamma mia, terribile, era estenuante, nel mio caso è stato necessario ricorrere a una cura farmacologica con sertralina ed ora sto un pò meglio, ma magari nel tuo caso può essere sufficiente un aiuto psicologico.

Mollusco 26-05-2025 13:49

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
E' normale secondo me lamentarsi di essere soli, ma non in riferimento ad un'unica persona, che rimane sempre la stessa, questo voglio dire...

Sheev Palpatine 26-05-2025 14:06

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Guardavo un video di Sadhguru ieri in cui si parlava proprio dell'amore. Diceva che l'amore in sostanza causa il desiderio di unione con qualcun altro, a livello fisico, oppure su altri livelli. Nel mio caso, certamente non è l'aspetto fisico il punto. Poi si concentrava sul fatto che l'amore non dovrebbe corrispondere a un'azione o a una conquista ma essere una cosa che proviene da dentro. Il significato che quella persona ha assunto per me è il motore di tutto. Un ideale, un desiderio di miglioramento. E' illogico associare queste cose a una sola persona, ma è l'unica volta in cui mi sono sentito al sicuro e a mio agio esprimendo tali stati d'animo, tali sentimenti.
In fondo, lo so che è impossibile, con lei come con le altre...
Ma io vivo in una tale solitudine, in una situazione del genere cos'altro mi resta? Non c'è nient'altro per me, non sono capace di fare altro. Il mondo reale è così spaventoso, così pericoloso. Mi resta solo di rifugiarmi in quello che non è mai esistito e che è possibile solo nella mia fantasia.

Andare da uno psicologo, da uno psichiatra o altro a che servirebbe? Se io non posso vedere la luce, se io sono incapace di fare alcunchè nel mondo reale, perchè dovrei privarmi della fantasia? Lo so, a volte fa male, anzi spesso fa male anche questa tendenza all'irrealizzabile. E ci ho provato a farne a meno. Ci ho provato a rimpiazzare. Ma non ha funzionato. Non può funzionare. Ormai, la mia vita è così

Mollusco 26-05-2025 14:35

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Originariamente inviata da Sheev Palpatine (Messaggio 3029164)
Andare da uno psicologo, da uno psichiatra o altro a che servirebbe? Se io non posso vedere la luce, se io sono incapace di fare alcunchè nel mondo reale, perchè dovrei privarmi della fantasia? Lo so, a volte fa male, anzi spesso fa male anche questa tendenza all'irrealizzabile. E ci ho provato a farne a meno. Ci ho provato a rimpiazzare. Ma non ha funzionato. Non può funzionare. Ormai, la mia vita è così

Ma usare la fantasia e' cosa accettabile a patto che non faccia stare male. Vivere in un mondo parallelo puo' essere una vita di fuga per gente come noi, ma se diventa un modo per distruggersi lentamente, allora io mi preoccuperei.

Sheev Palpatine 26-05-2025 14:43

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Originariamente inviata da Mollusco (Messaggio 3029169)
Ma usare la fantasia e' cosa accettabile a patto che non faccia stare male. Vivere in un mondo parallelo puo' essere una vita di fuga per gente come noi, ma se diventa un modo per distruggersi lentamente, allora io mi preoccuperei.

Fa stare male, ma il mondo reale mi farebbe stare peggio... non posso fare diversamente. Non credo che potrei comunque reggere il peso della mia fantasia realizzata. Però certo, se le cose fossero andate diversamente ci avrei potuto provare... Ma ormai è troppo tardi, è andata così. Le mie giornate sono grigie e vuote, ormai sono un'ombra che vive nel passato

Mollusco 26-05-2025 15:06

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Originariamente inviata da Sheev Palpatine (Messaggio 3029172)
Fa stare male, ma il mondo reale mi farebbe stare peggio... non posso fare diversamente. Non credo che potrei comunque reggere il peso della mia fantasia realizzata. Però certo, se le cose fossero andate diversamente ci avrei potuto provare... Ma ormai è troppo tardi, è andata così. Le mie giornate sono grigie e vuote, ormai sono un'ombra che vive nel passato

Ok, ma non potresti provare a fantasticare anche su altre ragazze? E' questo che voglio dire....per evitare di alimentare una fantasia ossessiva...

Sheev Palpatine 26-05-2025 15:13

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Originariamente inviata da Mollusco (Messaggio 3029176)
Ok, ma non potresti provare a fantasticare anche su altre ragazze? E' questo che voglio dire....per evitare di alimentare una fantasia ossessiva...

Se fosse così, non starei parlando di una oneitis, il problema sarebbe solo la solitudine. Lei non è sostituibile, di lei, riuscivo a fidarmi. Solo lei mi faceva stare bene.
Delle altre, non mi fido, non provo nulla per loro, non mi dicono nulla. Ho provato ad aprirmi con un'altra ragazza, quando ho aperto i vari thread "fallimento con una ragazza". C'è stato qualcosa, sì, ma dopo che questa ragazza successiva mi ha rifiutato, sono tornato a pensare alla oneitis. Anche il rifiuto di un'altra ragazza, è privo di significato, perchè io l'amore l'ho perso quando ho perso la oneitis.
Sarà ossessione, certamente lo è. Ma come ti dicevo, vivo una vita così vuota, da hikikomori, che altro posso fare?
Lei mi ha bloccato. Potrei aggirare il blocco e scriverle ancora, supplicando e implorando ancora e ancora di permettermi almeno di parlare con lei ogni tanto. Ma non voglio farlo, sto cercando di rispettare il blocco che mi ha imposto, anche se mi uccide dentro... Ormai è finita per me, è finita completamente, lo so bene...

CamillePreakers 26-05-2025 16:00

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Secondo me la stai facendo di gran lunga troppo drammatica. Ti precludi da solo la possibilità di essere felice con qualcun altro o di provare almeno a concentrarti su qualcosa di più costruttivo che non sia questa persona con cui alla fine non c'è stato niente di che. Secondo me prima di tutto la dovresti ''ridimensionare'' come importanza nella tua testa.

Il giorno in cui capirai che questa situazione era meno speciale di quanto non pensi adesso potrai voltare pagina e conoscere qualcun altro, o perlomeno focalizzarti su qualcosa di più utile per te.

Non è che in fondo, ti ''piace'' croggiolarti in questa sorta di amore idealizzato per qualcuno che ti ha rifiutato e allontanato?

Nel senso, finché sei bloccato su di lei non devi rischiare altri rifiuti, e magari il pensiero di lei ti permette di evitare la sofferenza per la tua condizione di Neet.

Se tu smettessi di pensare a lei, rischi di attaccarti a una nuova ragazza, il che comporta provare a fidarsi e rischiare un rifiuto nuovo, o rischi di pensare in modo più ''angosciante'' a problematiche come il non sapere come inserirsi nel mondo del lavoro, magari il non avere amici etc...finché invece sei bloccato con il pensiero sulla tua oneitis, puoi crogiolarti in un dolore che ti è famigliare e che magari sei abituato a gestire, invece di rischiare nuovi dolori a cui sei impreparato.

Sheev Palpatine 26-05-2025 16:14

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Originariamente inviata da CamillePreakers (Messaggio 3029191)
Secondo me la stai facendo di gran lunga troppo drammatica. Ti precludi da solo la possibilità di essere felice con qualcun altro o di provare almeno a concentrarti su qualcosa di più costruttivo che non sia questa persona con cui alla fine non c'è stato niente di che. Secondo me prima di tutto la dovresti ''ridimensionare'' come importanza nella tua testa.

Il giorno in cui capirai che questa situazione era meno speciale di quanto non pensi adesso potrai voltare pagina e conoscere qualcun altro, o perlomeno focalizzarti su qualcosa di più utile per te.

Non è che in fondo, ti ''piace'' croggiolarti in questa sorta di amore idealizzato per qualcuno che ti ha rifiutato e allontanato?

Nel senso, finché sei bloccato su di lei non devi rischiare altri rifiuti, e magari il pensiero di lei ti permette di evitare la sofferenza per la tua condizione di Neet.

Se tu smettessi di pensare a lei, rischi di attaccarti a una nuova ragazza, il che comporta provare a fidarsi e rischiare un rifiuto nuovo, o rischi di pensare in modo più ''angosciante'' a problematiche come il non sapere come inserirsi nel mondo del lavoro, magari il non avere amici etc...finché invece sei bloccato con il pensiero sulla tua oneitis, puoi crogiolarti in un dolore che ti è famigliare e che magari sei abituato a gestire, invece di rischiare nuovi dolori a cui sei impreparato.

Sì, sì, sì, sì. E' esattamente così.
Anche solo pensare a questo amore nel mondo reale mi mette a disagio, io non lo riesco a reggere il peso del mondo, il peso della vita reale. Sono debole, sono brutto e deforme...
Ho tanta paura di subire altri tradimenti, di soffrire, di riporre la mia fiducia in una persona sbagliata.
E poi certo, ci sono tutti gli altri problemi, il lavoro, l'isolamento ecc ecc...
Hai fatto centro, ma io non sono capace di uscirne, ho troppa paura.

Tutta questa situazione non avrebbe alcuna importanza se io fossi capace di "avere una vita"... Oh e di questo se ne accorse anche la stessa oneitis in passato. Una volta mi disse "sembra che tu mi ami per inerzia" oppure "tu cerchi solo una figa a cui aggrapparti" , era vero, è vero. Il mio è un amore nella disperazione, l'esito di un disperato tentativo di sfuggire al vuoto, al nulla, alla noia...
E giustamente anche lei si sentiva offesa da questo. E giustamente, era profondamente offesa quando le rivolgevo parole d'amore. Perchè questo per lei, non è degno di essere chiamato amore.
E beh, vista così, non ha torto. Forse, l'amore non è una cosa possibile per me, in assoluto. Tante, troppe cose non sono possibili per me. Ma nella mia disperazione, io riesco a trovare solo questo... e per me questo è l'unico amore possibile, anche se è così... patetico. E' tutto così patetico...

CamillePreakers 26-05-2025 16:18

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Il dolore per la oneitis è prevedibile e controllabile. Lei ti ha rifiutato e persino bloccato. Non è un dolore che preve che tu faccia sforzi attivi o proattivi, è qualcosa di famigliare, ha persino una certe componente di romanticismo e nostalgia che non lo rende del tutto brutto.

Passare avanti ed archiviare la oneitis da un lato ti permetterebbe di non soffrire per la oneitis, ma espone la tua mente a nuove incognite e nuovi tipi di dolore. Inevitabilmente se la tua mente è il tipo di mente che rimugina ossessivamente sulle cose, magari l'ossessione per la one it is sarebbe rimpiazzata dall'ossessione per la mancanza di lavoro, per il futuro incerto...magari rischi di innamorarti di un'altra persona, dovresti fidarti nuovamente ed esporti al rischio del rifiuto, del tradimento, di venire ignorato o trattato male, evenienze sgradevoli che nella tua mente hanno probabilità molto alte di verificarsi....magari rischi di trovarti in una situazione peggiore di quella attuale.

Ogni momento in cui pensi ossessivamente alla one it is è un momento in cui non pensi ossessivamente ad altro e in cui non rischi di incorrere nel rischio di dolori nuovi.

CamillePreakers 26-05-2025 16:22

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
:consolare::consolare:(scusa, ho scritto il post mentre tu rispondevi e non ti avevo visto rispondere e penso di essere stata ripetitiva)....penso che sia tutto molto comprensibile e capisco quello che stai facendo e perché ti aggrappi alla one it is molto bene. abbiamo una mente simile sotto questo profilo. non ti dirò minimamente che ''devi'' fare qualcosa di diverso o ''devi'' voltare pagina, perché magari in questo momento ne hai bisogno.
però non chiuderti TOTALMENTE su questa cosa. prova intanto a cercare di NON trascurare l'aspetto del ''problema lavoro'' e di ritagliarti dei momenti, anche pochi, in cui fai qualcosa che ti porta ad uscire fuori dalla tua testa. se hai degli amici o delle persone con cui ti piace parlare, parlaci, escici. se non le hai prova a trovarle...qualcosa che comporti un rischio rifiuto più basso o gestibile rispetto a una relazione di coppia. qualcosa che non sia troppo difficile per te in questo momento ma che ti permetta di uscire almeno un pochino dalla tua testa e di non avere una vita completamente deserta.
non sei brutto/deforme

Sheev Palpatine 26-05-2025 16:44

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
La tua risposta è stata molto precisa e hai capito bene come vanno le cose... lo apprezzo moltissimo.
Non sono mai stato chiuso all'idea di trovare un'altra. Il problema è lo sforzo connesso, la cosa deve sempre partire da me per trovare un'altra (sappiamo come funziona per un uomo), dovrei sempre mettermi a cercare, a inseguire ragazze, a proporre cose. E se ho un bagaglio così pesante, mi è impossibile farlo. Sarebbe follia fare tanta fatica quando il mio cuore e la mia mente sono altrove.
Per il lavoro, nella mia situazione, per ora si può solo aspettare per qualche altro mese, è proprio un periodo in cui non si può fare nulla. Amici zero, e zero opportunità di trovarne (anche se, volendo volendo, dovrei mettermi a scrivere alla gente, andare in giro anche da solo... se ci mettessi davvero tanto impegno, qualcosa si muoverebbe.. ricordo che qualche anno fa uscendo frequentemente incontravo dei miei vecchi compagni di scuola e per un po' ho passato delle piacevoli serate. Ma certamente dovrei scrivere e metterci moolto più impegno se volessi riaprire dei rapporti. E poi di cosa potrei mai parlare? Sono un tipo strano, le mie ossessioni non sono cosa da dire alla gente, finirei giudicato male. Dovrei o stare in silenzio, o dire le cose come mi convengono. Ho una vita tanto vuota)... La mia paura più grande, forse anche più grande del rifiuto, è di fare qualcosa da "disagiato/ disadattato" e di essere allontanato da una ragazza proprio per qualche mio comportamento strano...

Poi beh altre attività ce le ho pure. Ultimamente sto leggendo i libri di Tolkien (anche se riesco a farlo con la giusta calma solo la sera tardi). E c'è anche la mod a cui sto lavorando (anche se ormai sono mesi che faccio poco e niente). Sempre per la mod stavo studiando anche l'informatica e varie altre cose. Ma sono demotivato ultimamente...
Ma poi ci sarebbe anche un libro che stavo scrivendo. Ogni volta inizio, scrivo una ventina di pagine. Poi mi sento troppo a disagio pensando che qualcuno potrebbe leggerlo (anche perchè il libro è in un certo senso sempre un'allegoria della mia vicenda della oneitis). E quindi abbandono tutto e ricomincio da capo... Non so quanto sarebbe una buona idea scriverlo, perchè la scrittura di questo libro finisce per essere sempre una rimuginazione sulla oneitis (sebbene in chiave dark fantasy o fantascientifica)

rogues 26-05-2025 16:51

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Una volta da giovane mi fu detto di riflettere sulle mie azioni, oltre o prima di quelle del prossimo
Consiglio che ignorai, suppongo
Però partirei dalle piccole cose
Tipo pretendere che il mondo diventi tutto conservatore mentre si attuano comportamenti contrari a ciò. Da come ne parli il tuo atteggiamento verso le persone e la vita non è "tradizionale"
Tradizionale sarebbe azione-conseguenza, giorno-notte, e non usare le parole del sito di "Italian seduction"
La mia non è una critica ma solo osservazione, ovvero spero sia di aiuto

CamillePreakers 26-05-2025 16:57

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Originariamente inviata da Sheev Palpatine (Messaggio 3029203)
La tua risposta è stata molto precisa e hai capito bene come vanno le cose... lo apprezzo moltissimo.
Non sono mai stato chiuso all'idea di trovare un'altra. Il problema è lo sforzo connesso, la cosa deve sempre partire da me per trovare un'altra (sappiamo come funziona per un uomo), dovrei sempre mettermi a cercare, a inseguire ragazze, a proporre cose. E se ho un bagaglio così pesante, mi è impossibile farlo. Sarebbe follia fare tanta fatica quando il mio cuore e la mia mente sono altrove.
Per il lavoro, nella mia situazione, per ora si può solo aspettare per qualche altro mese, è proprio un periodo in cui non si può fare nulla. Amici zero, e zero opportunità di trovarne (anche se, volendo volendo, dovrei mettermi a scrivere alla gente, andare in giro anche da solo... se ci mettessi davvero tanto impegno, qualcosa si muoverebbe.. ricordo che qualche anno fa uscendo frequentemente incontravo dei miei vecchi compagni di scuola e per un po' ho passato delle piacevoli serate. Ma certamente dovrei scrivere e metterci moolto più impegno se volessi riaprire dei rapporti. E poi di cosa potrei mai parlare? Sono un tipo strano, le mie ossessioni non sono cosa da dire alla gente, finirei giudicato male. Dovrei o stare in silenzio, o dire le cose come mi convengono. Ho una vita tanto vuota)... La mia paura più grande, forse anche più grande del rifiuto, è di fare qualcosa da "disagiato/ disadattato" e di essere allontanato da una ragazza proprio per qualche mio comportamento strano...

Poi beh altre attività ce le ho pure. Ultimamente sto leggendo i libri di Tolkien (anche se riesco a farlo con la giusta calma solo la sera tardi). E c'è anche la mod a cui sto lavorando (anche se ormai sono mesi che faccio poco e niente). Sempre per la mod stavo studiando anche l'informatica e varie altre cose. Ma sono demotivato ultimamente...
Ma poi ci sarebbe anche un libro che stavo scrivendo. Ogni volta inizio, scrivo una ventina di pagine. Poi mi sento troppo a disagio pensando che qualcuno potrebbe leggerlo (anche perchè il libro è in un certo senso sempre un'allegoria della mia vicenda della oneitis). E quindi abbandono tutto e ricomincio da capo... Non so quanto sarebbe una buona idea scriverlo, perchè la scrittura di questo libro finisce per essere sempre una rimuginazione sulla oneitis (sebbene in chiave dark fantasy o fantascientifica)

Guarda, il fatto è che si vede tutto in chiave di sforzo da fare e rischio, questo tipo di cose come provare a vedere persone-muovere passi verso qualcun altro, sia che si tratti di amicizia che di relazioni di altro tipo pesa moltissimo, diventa praticamente come mandare CV ed eseguire giorni/settimane di prova per le aziende a livello mentale, una sorta di sforzo unilaterale che vale la pena solo se alla fine si ha successo/una sorta di ''venir valutati'' dall'altra persona dove il tuo giudizio/la tua valutazione vale molto meno della loro. quindi pesa moltissimo. è normale.

le persone ''normali'' che non hanno questo tipo di fobia mi sembra si approccino alle cose molto più in ottica di curiosità e di voler condividere cose piacevoli piuttosto che in ottica di evitamento del rifiuto/sforzi da fare, e quindi è tutto più semplice per loro.

ma tu non sei noioso come potresti pensare, un sacco di cose che menzioni tipo letteratura, informatica, suppongo anche altri interessi. magari potresti vedere se ci sta qualcosa che ti permetterebbe di conoscere altre persone attraverso qualche interesse (anche se sembrano interessi completamente solitari come la letteratura è possibile ci siano club del libro vicino a te o cose simili, persino attraverso forum o gruppi tipo questo è possibile provare a conoscere persone). continua a scrivere, continua a dedicarti alla lettura, anche solo online prova a condividere qualcosa di neutrale o di piacevole con qualcun altro. fai sforzi che ti risultino meno spaventosi e pesanti rispetto all'abbandono radicale della oneitis per cercare un'altra ragazza. piccoli sforzi ogni giorno. porteranno più lontano di quello che credi.

credo tu sia meno strano di quello che pensi e sei più capace di reggere il ''peso del mondo'' di quello che pensi. forza.

Sheev Palpatine 26-05-2025 17:10

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Originariamente inviata da rogues (Messaggio 3029204)
Una volta da giovane mi fu detto di riflettere sulle mie azioni, oltre o prima di quelle del prossimo
Consiglio che ignorai, suppongo
Però partirei dalle piccole cose
Tipo pretendere che il mondo diventi tutto conservatore mentre si attuano comportamenti contrari a ciò. Da come ne parli il tuo atteggiamento verso le persone e la vita non è "tradizionale"
Tradizionale sarebbe azione-conseguenza, giorno-notte, e non usare le parole del sito di "Italian seduction"
La mia non è una critica ma solo osservazione, ovvero spero sia di aiuto

E' una prospettiva interessante. Non so se con "conservatore" volevi dare anche una connotazione politica al discorso ma trovo che in questo caso c'entri poco.
Uso il termine oneitis perchè è l'alternativa migliore, altrimenti dovrei usare il suo nome reale o il nome utente con cui era conosciuta (cosa che mi guardo bene dal fare qui perchè non vorrei che in qualche modo ciò che scrivo venga rintracciato da lei). Quindi il mio uso del termine oneitis è un mero fatto di comodità e sicurezza, non tanto una scelta che implica la mia condivisione delle teorie redpill o blackpill e simili.

Per il resto, se vogliamo parlare di visioni più "progressiste" delle relazioni, potremmo pensare alle relazioni aperte e al poliamore. Tali forme di relazione sono fuori discussione per me. Se nella visione "tradizionale" sono inadeguato, brutto e incapace, in questa visione, la relazione per me è come se non esistesse. Che senso potrebbe avere una relazione se si amano altre persone o se si va con altri? Se non c'è esclusività non si va da nessuna parte. E poi certo, se per assurdo io fossi in una relazione aperta, sarei solo io a subire le corna, vista la mia incapacità di trovare relazioni. Sarebbe triste e umiliante. Ma forse, la mia differenza è che io sono molto più orientato al pensiero che al resto, i sensi e il piacere fisico sono aspetti secondari per me...

Poi beh, se parliamo di ruoli di genere, anche qui potrei concordare con te, la mia visione è lontana da quella tradizionale. Per me tali ruoli sono un grosso ostacolo, non ci riesco proprio a rientrare nello stereotipo dell'uomo che si fa avanti, che si tuffa nelle cose ecc ecc. Forse è un limite che non supererò mai. Sotto moltissimi aspetti, sono una persona tutt'altro che tradizionale. Ma devo dire che tristemente, trovo ciò che si pone come alternativo alla tradizione deludente e forse pure peggiore sotto molti aspetti...

Sheev Palpatine 26-05-2025 17:22

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
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Originariamente inviata da CamillePreakers (Messaggio 3029205)
Guarda, il fatto è che si vede tutto in chiave di sforzo da fare e rischio, questo tipo di cose come provare a vedere persone-muovere passi verso qualcun altro, sia che si tratti di amicizia che di relazioni di altro tipo pesa moltissimo, diventa praticamente come mandare CV ed eseguire giorni/settimane di prova per le aziende a livello mentale, una sorta di sforzo unilaterale che vale la pena solo se alla fine si ha successo/una sorta di ''venir valutati'' dall'altra persona dove il tuo giudizio/la tua valutazione vale molto meno della loro. quindi pesa moltissimo. è normale.

le persone ''normali'' che non hanno questo tipo di fobia mi sembra si approccino alle cose molto più in ottica di curiosità e di voler condividere cose piacevoli piuttosto che in ottica di evitamento del rifiuto/sforzi da fare, e quindi è tutto più semplice per loro.

ma tu non sei noioso come potresti pensare, un sacco di cose che menzioni tipo letteratura, informatica, suppongo anche altri interessi. magari potresti vedere se ci sta qualcosa che ti permetterebbe di conoscere altre persone attraverso qualche interesse (anche se sembrano interessi completamente solitari come la letteratura è possibile ci siano club del libro vicino a te o cose simili, persino attraverso forum o gruppi tipo questo è possibile provare a conoscere persone). continua a scrivere, continua a dedicarti alla lettura, anche solo online prova a condividere qualcosa di neutrale o di piacevole con qualcun altro. fai sforzi che ti risultino meno spaventosi e pesanti rispetto all'abbandono radicale della oneitis per cercare un'altra ragazza. piccoli sforzi ogni giorno. porteranno più lontano di quello che credi.

credo tu sia meno strano di quello che pensi e sei più capace di reggere il ''peso del mondo'' di quello che pensi. forza.

Sì, anche questo è totalmente vero. Pensa che, quando mando un messaggio alle persone che conosco nella vita reale ho sempre paura. Ho paura di subire il ghosting, di aver detto o fatto qualcosa che ha palesato il mio essere strano. Ho paura che stiano a prendermi in giro. Insomma, tutte queste cose mi preoccupano. Non è tanto il rifiuto in sè ad essere un problema.
Se io potessi almeno partire dal presupposto che se una ragazza mi rifiuta non lo fa perchè sono reietto e stranissimo e se potessi avere lo stesso presupposto per quanto riguarda le altre persone a cui potrei scrivere... beh potrei davvero fare tutto senza problemi. Ma io giustamente ho paura. A volte, quando vado a fare la spesa con i miei genitori ho il terrore di incontrare altre persone, ho paura che pensino "ah guarda questo fallito, ha 25 anni, è solo e va a fare la spesa con i genitori".
Che male farebbe alla fine un semplice rifiuto o anche un semplice ghosting, se solo io non avessi questo peso insostenibile sulle spalle?
Qualcuno però potrebbe dirmi ora che questo peso è affare mio e non c'entrano gli altri. Il problema è che io non riesco proprio a capire cosa abbiano in testa gli altri e questa cosa mi preoccupa. Negli anni, le mie capacità di leggere tra le righe sono notevolmente migliorate, ma sono ancora troppo scarse...

Dei miei interessi, a volte ne parlo con piacere, ma altre volte ho paura che diffondendoli potrebbe emergere il fatto che io sia una persona solitaria, emarginata. E questo sarebbe un problema.
Come può uno come me stare con una ragazza, a cui probabilmente, problemi come questi che mi pongo sembreranno assurdi, fuori dal mondo?...
Dovrei sforzarmi tantissimo, forse lo sforzo è al di là delle mie capacità... o forse sì, posso farlo, e probabilmente una volta fatto mi sembrerà tutto così facile...

Ho avuto paure simili davanti a cose che non conoscevo. La paura della guida in parte ce l'ho ancora ma sto migliorando parecchio. Prima di iscrivermi in università ero terrorizzato da quel luogo. Ma quando ho iniziato ad andarci, tutto quanto si è calmato (e sono felice di averla conclusa il prima possibile). Non mi sono divertito, ma in fondo non c'era nulla di cui avere tanta paura... E forse, sarà una cosa simile per il mondo delle relazioni... chissà...

CamillePreakers 26-05-2025 17:31

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Originariamente inviata da Sheev Palpatine (Messaggio 3029209)
Sì, anche questo è totalmente vero. Pensa che, quando mando un messaggio alle persone che conosco nella vita reale ho sempre paura. Ho paura di subire il ghosting, di aver detto o fatto qualcosa che ha palesato il mio essere strano. Ho paura che stiano a prendermi in giro. Insomma, tutte queste cose mi preoccupano. Non è tanto il rifiuto in sè ad essere un problema.
Se io potessi almeno partire dal presupposto che se una ragazza mi rifiuta non lo fa perchè sono reietto e stranissimo e se potessi avere lo stesso presupposto per quanto riguarda le altre persone a cui potrei scrivere... beh potrei davvero fare tutto senza problemi. Ma io giustamente ho paura. A volte, quando vado a fare la spesa con i miei genitori ho il terrore di incontrare altre persone, ho paura che pensino "ah guarda questo fallito, ha 25 anni, è solo e va a fare la spesa con i genitori".
Che male farebbe alla fine un semplice rifiuto o anche un semplice ghosting, se solo io non avessi questo peso insostenibile sulle spalle?
Qualcuno però potrebbe dirmi ora che questo peso è affare mio e non c'entrano gli altri. Il problema è che io non riesco proprio a capire cosa abbiano in testa gli altri e questa cosa mi preoccupa. Negli anni, le mie capacità di leggere tra le righe sono notevolmente migliorate, ma sono ancora troppo scarse...

Dei miei interessi, a volte ne parlo con piacere, ma altre volte ho paura che diffondendoli potrebbe emergere il fatto che io sia una persona solitaria, emarginata. E questo sarebbe un problema.
Come può uno come me stare con una ragazza, a cui probabilmente, problemi come questi che mi pongo sembreranno assurdi, fuori dal mondo?...
Dovrei sforzarmi tantissimo, forse lo sforzo è al di là delle mie capacità... o forse sì, posso farlo, e probabilmente una volta fatto mi sembrerà tutto così facile...

Ho avuto paure simili davanti a cose che non conoscevo. La paura della guida in parte ce l'ho ancora ma sto migliorando parecchio. Prima di iscrivermi in università ero terrorizzato da quel luogo. Ma quando ho iniziato ad andarci, tutto quanto si è calmato (e sono felice di averla conclusa il prima possibile). Non mi sono divertito, ma in fondo non c'era nulla di cui avere tanta paura... E forse, sarà una cosa simile per il mondo delle relazioni... chissà...

molti dei problemi che ti poni derivano proprio da una vita vuota e da un'abitudine scarsa al relazionarsi con gli altri. man mano che nella tua vita iniziano a esserci maggiori impegni sociali o di altro tipo, e che ti ''abitui'' ad avere un minimo di rapporto con il prossimo, hai proprio meno spazio mentale per farti queste domande ed è un pò come il discorso dell'università.

non si diventa improvvisamente altre persone, ma una parte di queste paure perlomeno diminuisce. le paure che hai e la loro intensità sono una conseguenza naturale del tuo stile di vita ed esperienze pregresse, chiunque con lo stesso stile di vita e le stesse esperienze negative passate avrebbe le stesse paure, non sono nulla che faccia di te un debole, una persona ''strana'' e non sono una parte della tua identità destinata ad accompagnarti per sempre.

Sheev Palpatine 26-05-2025 17:48

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Originariamente inviata da CamillePreakers (Messaggio 3029212)
molti dei problemi che ti poni derivano proprio da una vita vuota e da un'abitudine scarsa al relazionarsi con gli altri. man mano che nella tua vita iniziano a esserci maggiori impegni sociali o di altro tipo, e che ti ''abitui'' ad avere un minimo di rapporto con il prossimo, hai proprio meno spazio mentale per farti queste domande ed è un pò come il discorso dell'università.

non si diventa improvvisamente altre persone, ma una parte di queste paure perlomeno diminuisce. le paure che hai e la loro intensità sono una conseguenza naturale del tuo stile di vita ed esperienze pregresse, chiunque con lo stesso stile di vita e le stesse esperienze negative passate avrebbe le stesse paure, non sono nulla che faccia di te un debole, una persona ''strana'' e non sono una parte della tua identità destinata ad accompagnarti per sempre.

Sì, in effetti, credo che in molti sarebbero finiti nella mia stessa condizione (o l'avrebbero gestita pure peggio).
Quel breve periodo in cui ho fatto il tirocinio le cose andavano bene, non avevo tanto tempo per farmi paranoie su paranoie.

Spero tu abbia ragione, spero che alla fine, arriverà per me il momento in cui potrò davvero voltare pagina. Con la speranza che sia una pagina migliore rispetto alla precedente e non peggiore...

rogues 26-05-2025 18:08

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Uso il termine oneitis perchè è l'alternativa migliore, altrimenti dovrei usare il suo nome reale o il nome utente con cui era conosciuta (cosa che mi guardo bene dal fare qui perchè non vorrei che in qualche modo ciò che scrivo venga rintracciato da lei). Quindi il mio uso del termine oneitis è un mero fatto di comodità e sicurezza, non tanto una scelta che implica la mia condivisione delle teorie redpill o blackpill e simili
Lo scrivevo perchè mi sembrava di aver letto apprezzamenti per le politiche tradizionali (detto così è molto generico)
E il termine a parte la privacy è riconoscibile da una presunta community tra i lettori su internet
Così facendo però ti infili da solo in una categoria a cui fisicamente non appartieni. Che insomma mica è imposta
La noia giovanile è spesso data dall'avere molto tempo davanti, poi passa. E ci si può ritrovare o meno alla canna del gas a seconda delle circostanze createsi

I mezzi si possono usare o dismettere, così internet
Se noti che usare certe etichette ti avvelena (tanto più se sono inglesismi, che in questo caso non arrivano manco da sinistra), magari stacca

Non è un consiglio ma una riflessione

Sheev Palpatine 26-05-2025 20:13

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Originariamente inviata da rogues (Messaggio 3029220)
Lo scrivevo perchè mi sembrava di aver letto apprezzamenti per le politiche tradizionali (detto così è molto generico)
E il termine a parte la privacy è riconoscibile da una presunta community tra i lettori su internet
Così facendo però ti infili da solo in una categoria a cui fisicamente non appartieni. Che insomma mica è imposta
La noia giovanile è spesso data dall'avere molto tempo davanti, poi passa. E ci si può ritrovare o meno alla canna del gas a seconda delle circostanze createsi

I mezzi si possono usare o dismettere, così internet
Se noti che usare certe etichette ti avvelena (tanto più se sono inglesismi, che in questo caso non arrivano manco da sinistra), magari stacca

Non è un consiglio ma una riflessione

Non è questo il tipo di post in cui mi metto a fare politica, in altri spazi ho esposto anche molto chiaramente il modo in cui la penso. Poi certo, se vuoi continuare su questa strada, ti posso dire tranquillamente che la presenza dei maranza nelle grandi città, i vari crimini e pericoli non fanno altro che farmi chiudere ancora di più in me stesso e farmi disprezzare la parte politica che ha reso l'Italia così pericolosa.
Ma il mio disagio è ben più profondo. Se esco di casa sono terribilmente a disagio, il pensiero di incontrare gente mi fa sentire male. Non voglio essere visto, non voglio altro che nascondermi dal mondo reale, mi fa troppa paura, troppa...
Avrò poche cose in comune con i "conservatori". Ma con i "progressiti" ne ho ancora meno, visto che c'è quella retorica secondo la quale sono un privilegiato e un nemico per loro (in quanto uomo bianco ed eterosessuale).

Per il resto, le etichette potranno anche esserci ma io penso autonomamente in ogni cosa, non sto a conformarmi a ideologie varie.
Ho anche spiegato in tantissime occasioni il senso della parola oneitis. La uso per riferirmi a un amore non corrisposto che permane nel tempo. Nel mio caso il discorso è anche più complesso perchè ci sono tutte le circostanze particolari che ho descritto ecc ecc.

rogues 26-05-2025 20:55

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Ma figurati, io avevo scritto così perchè penso che contraddirsi nelle azioni possa portare problemi
Se ti danno fastidio i neologismi quindi coerentemente potresti non usarli, riferisciti alla persona in modo esteso e "classico", più conforme a come vorresti
Ma hai telefonato a queste persone se posso chiedere? Ovvero non solo a quella a cui ti riferisci, ma ad altre che vorresti incontrare dal vivo

Buon proseguimento

Sheev Palpatine 26-05-2025 21:40

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Originariamente inviata da rogues (Messaggio 3029250)
Ma figurati, io avevo scritto così perchè penso che contraddirsi nelle azioni possa portare problemi
Se ti danno fastidio i neologismi quindi coerentemente potresti non usarli, riferisciti alla persona in modo esteso e "classico", più conforme a come vorresti
Ma hai telefonato a queste persone se posso chiedere? Ovvero non solo a quella a cui ti riferisci, ma ad altre che vorresti incontrare dal vivo

Buon proseguimento

E come dovrei chiamarla "donna angelo" per usare un'allusione letteraria ? Oppure "infatuazione perenne" se dovessimo usare una traduzione letterale?

Non mi piacciono gli anglicismi, ma se la traduzione proprio non va, li uso. "Infatuazione perenne" non suona poi così male dopotutto...

Per il resto, se ti riferisci ai miei ex compagni di scuola etc no. Non ho telefonato a nessuno e non intendo farlo. Telefonare implica che potrei non ricevere risposta e finire in paranoia... Scrivere o chiamare altre ragazze, sarebbe ugualmente complicato. EH niente per ora sto a casa..

Xchénnpossoreg? 26-05-2025 22:05

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Sheev sarò dura.
Tu sei qui, chiuso in casa a disperarti, mentre lei sta vivendo la sua vita. Esce, vede gli amici, fa esperienze, incontra persone. Chissà, magari ha un nuovo ragazzo o un'amicizia speciale. Forse è appena tornata da una vacanza col suo bello.

Non voglio sembrarti crudele, però i giorni corrono e non aspettano. Tutto cambia, Sheev.
Cerca di prenderti cura di te stesso. Questa ragazza non ti salverà.. nessuno salva nessuno. Pensa al tuo bene.

Sheev Palpatine 26-05-2025 22:08

Re: Disperazione oneitis. L'eterno ritorno
 
Quote:

Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? (Messaggio 3029274)
Sheev sarò dura.
Tu sei qui, chiuso in casa a disperarti, mentre lei sta vivendo la sua vita. Esce, vede gli amici, fa esperienze, incontra persone. Chissà, magari ha un nuovo ragazzo o un'amicizia speciale. Forse è appena tornata da una vacanza col suo bello.

Non sei dura. A quanto ho sentito dire in giro pare si sia fidanzata (non ho idea di chi sia il ragazzo) e si dice anche che ultimamente lei stia facendo uso di cocaina. Le voci non sono chissà quanto affidabili... Ma credo siano vere. So da fonti certe che sta andando spesso a vari rave party

Quote:

Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? (Messaggio 3029274)
Non voglio sembrarti crudele, però i giorni corrono e non aspettano. Tutto cambia, Sheev.
Cerca di prenderti cura di te stesso. Questa ragazza non ti salverà.. nessuno salva nessuno. Pensa al tuo bene.

E lo so, ma io non sono capace di cambiare la mia situazione. Vorrei tanto farlo, ma ho paura, ho tanta paura.
Non sarà lei a salvarmi, già...


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