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Genitori iperprotettivi e danni psicologici
Chi di voi pensa che i propri problemi mentali siano stati causati da genitori (o uno dei due) iperprotettivi?
Nel mio caso sicuramente mia madre ha contribuito a farmi diventare il bamboccione inetto e rimbambito che sono oggi. |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
In parte mia madre, molto apprensiva e controllante. Ma questo penso abbia danneggiato soprattutto le mie sorelle, che mia madre non ha mai accettato che crescessero e diventassero indipendenti, quando loro avevano superato abbondantemente i trent'anni si rapportava con loro come se fossero ancora adolescenti.
Nel mio caso specifico, però, pensando ai miei genitori, più che l'iperprotezione c'è stata una calibrazione sbagliata nelle modalità con cui mi facevano interagire con le cose. Io ho bisogno di essere guidato tipo libretto di istruzioni, passo per passo, solo così imparo a fare le cose, e questo in un ambiente che sia abbastanza prevedibile. Mio padre invece mi buttava direttamente in mezzo alle cose perché mi arrangiassi, e di conseguenza tendevo a evitare, e a quel punto i miei genitori hanno pensato che fossi incapace del tutto a destreggiarmi nel Mondo, mentre in realtà ne sono capace, ma sono a determinate condizioni. Comunque a casa mia c'è sempre stato un atteggiamento schizofrenico riguardo alla "protezione" dei figli, c'era una commistione tra da una parte regole rigide (specie per le mie sorelle) e dall'altra lassismo e disinteresse. |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
Sicuramente un'iperprotezione per tutta l'adolescenza, da parte di mia mamma e di mia nonna materna (che ha sempre vissuto con noi).
Uscire non era contemplato, quelle poche sere che uscivo sembrava andassi al patibolo, non volevano quasi manco mandarmi alle gite. C'è da dire che io non ho mai avuto voglia di uscire, ma anche avessi avuto voglia loro me l'avrebbero fatta passare. Dalla fine delle superiori, avendo l'auto, ero più indipendente, ma la voglia di uscire e fare cose in ogni caso era sempre assente. Mio padre invece se ne fregava abbastanza; diciamo che a lui incolpo soprattutto, avendo sposato a 35 anni l'unica che gliel'ha data, di non aver saputo minimamente darmi consigli seri su come comportarsi con le donne, anche perché lui era il primo obiettivamente a non capirci nulla (una ragazza di oggi lo sfanculerebbe in 5 minuti). Diciamo che sono sempre stato trattato come un bambino che doveva essere protetto dai pericoli del mondo, e sono cresciuto senza spina dorsale e molle come un budino. Aggiungiamoci che partivo già di mio da un carattere beta, remissivo e svogliato e la frittata era fatta. Sono sempre stato cresciuto col mito del bravo ragazzo che deve dare del lei agli anziani e dire sempre grazie e perfavore. Per il resto non mi hanno mai fatto mancare nulla a livello affettivo ed economico, però anche il fatto che pure loro non avessero alcuna vita sociale, e che praticamente dopo i 30 anni si siano annullati per la famiglia, ha influito sul loro modo di crescermi, tanto che ho preso il peggio da entrambi (loro almeno prima dei 30 anni qualcosa avevano combinato, tra amicizie e mia mamma una relazione di 7-8 anni, io manco quello). La cosa più spassosa è quando avrebbero voluto iniziare a vedermi sistemato. Certo, tuo figlio non ti ha mai portato a casa una ragazza, non è quasi mai uscito e cosa pensi, che abbia la fidanzata sotto al letto? Adesso che ho 40 anni se ne sono fatti una ragione. Brave persone, ma fuori dal mondo e dai tempi in cui viviamo. |
Sì io adesso ho paura di tutto perché mia madre mi metteva sempre in guardia su ogni cosa...
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
Genitori iperprotettivi : non pervenuti :mrgreen:
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
Discorso già fatto altrove: certamente in caso può essere un problema però è anche pericoloso se il figlio eleva a capro espiatorio genitori tutto sommato non invadenti per giustificare derive nate in altra maniera: ad esempio bisognerebbe ammettere se ci sia stata anche autoindulgenza personale a tratti durante le giornate (in periodi di inattività o simili)
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
I miei non sono mai stati particolarmente protettivi, e scendo me un bene, le mie turbe mentali derivano da altro
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
Meglio avere genitori iperprotettivi o completamente assenti? Chi farà più dannni alla psiche del figlio?
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
Sicuramente possono fare danno. Pur essendo in buona fede perché il mestiere del genitore è assai difficile. Non è per tutti.
Comunque, se posso, ti maltratti troppo verbalmente Crepuscolo. Non ti fa bene. A meno che tu non sia ironico, ma non credo. Non ti conosco ma forse devi imparare a volerti bene, non mi pare tu sia una brutta persona che deve auto disprezzarsi. |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
Non faccio collegamenti fra il modo negativo di esprimersi su se stesso, e gli errori genitoriali.
Era una considerazione a se stante. Non so quanto c'entrino le community nel caso specifico, né quanto Crepuscolo sia "serio" quando si definisce così male. Quanto davvero si senta una robaccia immeritevole. E non conoscendolo, non posso nemmeno sapere se ha ragione. E sarò sincera, secondo me certa gente ha ragione a trattarsi male, a darsi dello stronzo eccetera, perché LO É. Ma questi raramente lo fanno, o peggio lo dichiarano con malcelato orgoglio. Crepuscolo non mi sembra, stando a a quanto leggo, la brutta persona che descrive e per questo ho ritenuto di dire ciò. Mi è capitato di pensare bene di gente "male", e , più raramente, anche il contrario. Perciò boh, non so. Ma non mi pare sia male lui. |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
Mia madre è sempre stata molto protettiva su alcune cose.
In casa ero libera di fare ciò che volevo, ma la sua paura era rivolta verso il mondo esterno: non potevo scendere a giocare con gli altri, uscire da sola, ecc. Parlo solo dell'infanzia perché la mia adolescenza è difficile da definire. Comunque sì, queste situazioni hanno contribuito a rendermi una persona più riservata e timida. |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
@claire
No ma infatti io lo scrivevo a supporto del fatto che alcune persone entrano in un loop di definizioni negative per cause ambientali come il virtuale e quindi la colpa non è completamente famigliare a quel punto A volte aiuta capire anche quello ma non so |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
Ma non mi sto maltrattano, è oggettivamente così. Se incontraste uno di trent'anni che non ha mai combinato nulla di buono nella sua vita e dipende dai suoi genitori le pensereste pure voi queste cose negative.
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Però, non si parla dei miei genitori, ma di mia nonna con la quale sono cresciuta perché i miei lavoravano sempre. Sicuramente un atteggiamento iperprotettivo, deresponsabilizzante e un continuo controllo ossessivo e maniacale non mi avranno fatto del bene. Forse la mia più grande fortuna è stata reagire con molta rabbia a questi comportamenti costanti e tossici, anche se poi ho avuto parecchi problemi nella gestione della rabbia. Ti faccio un esempio: un annetto fa ho deciso di fare delle modifiche alla casa che non potevo più rimandare. Le sue parole sono state le seguenti:" Tu potresti fare soltanto i caffè agli operai, ma non sei in grado di stare dietro ai lavori." L'ho mandata a quel paese e, nonostante i lavori siano durati più del dovuto, sono riuscita a portarli a termine lo stesso. Con questo non ti voglio dire che io non abbia difficoltà, perché io procrastino abbastanza prima di prendere una decisione, anche la più banale. Ma non tollero più che mi venga detto, senza neanche averci provato, che io non sono capace. Io ho sicuramente dei problemi per i quali sono in cura e mi faccio aiutare, ma sono abbastanza soddisfatta di me stessa per il modo in cui ho affrontatato lutti e altre situazioni particolarmente difficili nel corso della vita. Dirmi che sono un' incapace, no, non te lo permetto proprio perché non ho mai nascosto la testa sotto la sabbia davanti a grosse difficoltà. Se mi posso permettere, mi riaggancio a quello che ti ha detto Claire. Non mi pare che tu sia un ragazzo poco intelligente, anzi. Molte volte mi sembra che abbia un atteggiamento di totale rassegnazione, anche davanti a nuove opportunità. Come se avessi quasi il doppio dei tuoi anni. Non mi voglio intromettere nella tua vita privata, però cerca di non darti neanche per spacciato. Non so tu, ma io non conosco tutti questi trentenni sistemati con il lavoro della vita. Quelli che conosco, hanno i genitori che gli fanno da garante per il mutuo, altrimenti, a causa degli stipendi molto bassi, avrebbero difficoltà anche con l'affitto, il che è comprensibilissimo. |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Tu cosa pensieresti di un altro nella tua stessa condizione? |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Io, per dire, oltre a certe mie caratteristiche sopra elencate, stavo completamente a zero in autostima, ero timido, impacciato, errori&disattenzioni erano mal tollerati, stimoli praticamente assenti per via diretta, vessazioni all'ordine del giorno ed altro. Mi sono dovuto mettere lì a costruirmi pezzo per pezzo; purtroppo, come scrivo spesso, a quel punto è subentrata la genetica e lì, mi tocca alzare le mani e arrendermi :nonso: conosco almeno una persona che è stata sempre riempita di sincero affetto ed amore dai propri genitori: oggi è praticamente un'adulta che vive in quasi-totale dipendenza affettiva ed oltre all'affetto i suoi genitori iperprotettivi le hanno riempito la testa di complessi&paure. Poi ovviamente è sempre caso per caso: un'altra persona che ha subìto la mia medesima infanzia, oggi è taciturna, introversa ma anche con scatti di rabbia/focosità e difficoltà a relazionarsi con buona parte del mondo esterno. Bisogna un po' rimboccarsi le maniche e cercare il proprio centro di gravità permanente. |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Nella pratica ci sono genitori che sono attenti in maniera esagerata ad aspetti marginali ( tipo: hai messo la maglia di lana?) E magari non si curano di cose più importanti (mio figlio fa sport? Ha le capacità tipiche della sua età? Ha degli amici? ) Non far uscire il figlio non è proteggerlo, è proprio non pensare che quello sia un aspetto importante per lui (poi che questo sia causato da loro paure o incapacità, ok) |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
Una riflessione: metterla sul giudizio rispetto alla situazione attuale e quindi spostare la colpa su varie parti è secondario alle cause pratiche
Per esempio: se il fermo di vita è relativamente recente, mentre magari qualche anno fa si era in attività, bisogna ragionare su cosa sia accaduto nel mezzo e perchè siano state dismesse attività quotidiane (lavoro, studi, sport) e se si possa imputare ad altro che effettiva depressione o famiglia. Ad esempio una dipendenza attiva dalla virtualità e sostituzione propria di rapporti quotidiani da reale a virtuale Questo è off topic ma dicevo che aiuta a vedere più lucidamente la questione delle colpe e spostarsi sull'aspetto pratico |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
Io non penso di poter dare del tutto la colpa ai miei genitori perchè mio fratello è il mio opposto e siamo stati cresciuti nello stesso modo e in contemporanea (siamo quasi coetanei). Forse l'unica cosa che posso rimproverare a mia madre è l'avermi sempre fatto sentire strana per il fatto che non mi piacesse uscire, fare festa o simili. Mi ha fatto crescere con l'idea di essere sbagliata e che un giorno me ne sarei pentita.
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Nel caso che si attribuiscano cause famigliari, quale è la relazione con le cause sopra? |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Parlando di fatti nell'avvio: mangiare, vestirsi, uscire |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Per me, le decisioni sono sempre connesse a ciò che siamo e che rimandano spesso alla nostra fase infantile-adolescenziale. ll succo è quanto decidiamo di cullarci/sconfortarci nei nostri impedimenti. |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Forse individuare episodi o periodi in cui le attività non si svolgono pur in una fase di relativo benessere psicofisico, e vedere lì quanto sia imputabile ad altri e quanto una scelta senziente(del momento) |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Appunto, cose che mi danneggiano nel presente. Se da bambino mia madre era iperprotettiva, ora cosa me ne viene? E anche se questo avesse influenzato il mio carattere, non credo che ci sia una diretta connessione col mio benessere. Nel senso, posso avere un carattere condizionato da genitori iperprotettivi ma stare male oppure bene per tutt'altre ragioni. |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Però, ammesso e non concesso che quei (pseudo)problemi (per me) da te elencati siano veri, dovresti pensare al perché ti influenzano così tanto nel quotidiano e perché tu attivamente non fai niente (ipotizzo) per risolverli. Dove è la radice di tutto? |
Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Io non sono nessuno ma ci sono tanti studi a riguardo. Le evidenze poi... Ma bisogna anche ricordare che non sempre si può decidere. A volte non c'è scelta. Non ti capita solo l'infanzia, la famiglia, l'adolescenza, e tutto il resto è nelle tue mani. No.Capita anche altro e non gli importa come sei messo, se ce la fai e di cosa avresti bisogno. Tu puoi fare il tuo, ma con limiti. E a volte questi limiti sono di un millimetro quadrato. |
In parte le mie insicurezze e zero autostima sono colpa di quello scemo di mio padre che pensa solo a bere vino a non finire.
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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Sembri una persona molto giovane, ma il genitore che sta in smart working immagino lo faccia per necessità e circostanze lavorative, poi magari farà anche altro a casa (lavori vari), magari può essere un'idea cercare di svegliarsi prma per evitare il caos della metà mattinata? A me giovava sfruttare la parte della mattinata con meno traffico (sia a casa che fuori), prima delle 7 è tranquillo Sui costi universitari, dipende dall'isee ma una soluzione si potrebbe trovare, ma stai preparando dei test di ingresso? Sul ricevere messaggi appena svegli, beh quello non lo si ha tutti però si possono avere altri stimoli come la colazione tanto per iniziare Quote:
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Re: Genitori iperprotettivi e danni psicologici
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