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Sincerità e lavoro
Io detesto il lavoro.
Se potessi non lavorerei mai più. Chi la pensa come me? |
Re: Sincerità e lavoro
Presente! :mrgreen:
Io il mio lavoro lo svolgo anche volentieri ma se potessi smettere di lavorare ovviamente lo farei immediasubito |
Re: Sincerità e lavoro
Io dipendo psicologicamente dal lavoro, ma anche perché ho la fortuna di fare un lavoro che mi piace e per cui ho studiato.
Dovessi fare altro, tipo lavoro d'ufficio, rischierei di impiccarmi al lampadario di casa dopo tre giorni. |
Vi voglio ancora più cattivi ragazzi ;)
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Re: Sincerità e lavoro
Probabilmente anche se potessi andrei ancora dove lavoro, almeno x un po'. Mi sta piacendo e vorrei capirme di più.
Ecco si, magari parlerei chiaramente della situazione ai responsabili vedendo se posso occuparmi più di sviluppo puro e smanettare un po' su roba un più sperimentale, come sto facendo ultimamente, più che uscire dai clienti. Perché mi sembra di essere più portato a fare questo, ma nel complesso mi piace sta roba. Quando non lavoravo e non cercavo, tra un lavoro e l'altro ho nerdato tutto il tempo sulle stesse robe più o meno, credo sia tempo meglio speso, almeno adesso metto in pista roba che è utile per qualcuno :nonso: |
Re: Sincerità e lavoro
Assolutamente ripudio l'idea di dover lavorare per vivere, attualmente lo sto facendo solo nella speranza di ottenere abbastanza denaro per poter passare in tranquillità qualche anno, prima di morire.
La vita dovrebbe essere vissuta per goderne i piaceri, non per eseguire doveri. "I want to be a human being, not a human doing" (cit.) |
Re: Sincerità e lavoro
Io ho detestato tanto il lavoro quando ho lavorato, ma non ho mai capito se era il lavoro in se' che detestavo, il lavoro disumanizzato alienato e privo di arte tipico della societa' moderna, oppure se era la mia mancanza di energie a farmelo detestare. Ancora oggi oscillo tra questi 3 poli.
Di sicuro il lavoro fa uscire il peggio della gente. Le peggiori persone che ho conosciuto in vita mia le ho conosciute sul lavoro, in quei pochi anni in cui ho lavorato. |
Re: Sincerità e lavoro
Un'affermazione che sicuramente stupirà l'intero forum: ebbene, anche a me il lavoro fa cagarе.
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Re: Sincerità e lavoro
Se devo parlare in generale, a me lavorare piace e mi da la possibilità di regolarmi la giornata, perchè altrimenti starei tutto il giorno nel letto senza fare nulla e invertire la notte con il giorno, deprimendomi e avendo sempre l'ansia di non essere economicamente indipendente. Però dipende strettamente da cosa faccio, che ambiente è e che atmosfera c'è in generale; nel negozio in cui lavoro attualmente, anche se non rientra fra gli studi che ho fatto, mi piace molto e sto molto volentieri anche in compagnia dei colleghi. Invece, nell'ambulatorio dove svolgo il tirocinio (ambiente che rientra nei miei studi), mi trovo da schifo e non vedo l'ora di scapparmene via; odio quel che faccio, odio la mia tutor, odio il come è strutturato l'intero complesso.
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Re: Sincerità e lavoro
Il lavoro purtroppo è un male necessario.
Per me è fondamentale l'ambiente lavorativo dal punto di vista umano, avendo in passato subìto mobbing. L'ho già detto diverse volte qui nel corso degli anni, inutile che mi ripeta. Ora sta andando bene da quel punto di vista e ci vado volentieri (si non è che faccia i salti di gioia comunque :mrgreen:). Devo dire di essere stato fortunato. |
Re: Sincerità e lavoro
non io
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Re: Sincerità e lavoro
'azzo fai tutto il giorno se non lavori? è un'incubo, ci ho passat intere decadi, anche il lavoro più merdoso ti offre la possibilità di esserci. parli e vedi e osservi il mondo che ti gira intorno.
senza che fai? ti fai le seghe, guardi la tv, magari giochi ai videogiochi , e poi? le giornate senza scopo sono come una febbre velenosa che non passano mai, intrisa di sensi di colpa e disperazione. |
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Re: Sincerità e lavoro
Su cosa ti informi e mediti?
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Re: Sincerità e lavoro
Il problema è che bisogna avere a che fare con altre persone, gente che ti mette pressione e critica e se ti va male ti maltratta proprio. Sarebbe bello un lavoro con zero interazioni sociali, dove si fa quello che bisogna fare e basta, senza avere a che fare con nessuno.
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Re: Sincerità e lavoro
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Poi c'e' la casa, fare la spesa, fare da mangiare, pulire....certo se vivi coi tuoi il tempo ti passa piu' lentamente.... |
Re: Sincerità e lavoro
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Beh si, qualcuno può farlo. Forse però il lavoro è brutto perché si è egoisti. Se si apprezzasse il fatto di fare qualcosa per gli altri, invece che sfruttarli solamente, si troverebbe gratificazione nel lavoro. |
Re: Sincerità e lavoro
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Io sono solo un consumatore, pago le tasse e pago pure la mia bolletta per la connessione internet!! |
Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
Di base mi piace il mio lavoro anche se spesso scelte altrui mi avvelenano la giornata. Lavoro essenzialmente da solo quindi le uniche occasioni di stress sono quando mi chiama il committente, è una cosa rara ma quando succede sono nervi che saltano oppure quando mi chiama il cliente (tutti i giorni in pratica) e vole fare quella caxxo di call che basterebbe una semplice email... Purtroppo per ora non posso mollarli altrimenti non vivrei, sto portando avanti altri progetti e se andranno in porto darò il ben servito a quei coglioni.
Senza lavorare però no! Ho bisogno di studiare e capire cose nuove, stare a bighellonare e passare il tempo sarebbe da suicidio per me. |
Re: Sincerità e lavoro
Anche fissare il soffitto tutto il giorno sarebbe meglio di dover lavorare.
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Ho 28 anni e lavorare non mi è mai piaciuto, ne ho cambiati di lavoretti.
Non mi sono mai appassionato a niente e niente mi appassiona così tanto da dover scegliere un lavoro invece che un altro, l’unico lavoro decente è che mi è pesato meno è stato nella vigilanza cioè a fare un cazzo per 1300€ al mese, io non ho progetti ma faccio una vita minimalista non voglio figli né famiglia né una macchina da 40k euro né una villa sul mare, di ste robe non me ne frega proprio niente. Al momento sono disoccupato. So bene che così facendo c’è un prezzo da pagare, mi va bene così. Non ne vale la pena per me di rincorrere cose che non voglio veramente ma solo perché esiste un copione con delle tappe già scritto dalla società. Io lavoro per campare e basta, di tutte ste cose che lo fai per essere utile alla società, che vali di più, che passi la giornata, per me sono stronzate. Il lavoro porta stress e ti ruba tanto tempo. |
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Re: Sincerità e lavoro
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Arrivò una collega, ma ci fu proibito di chiacchierare perché, a detta di quella feccia umana del responsabile, tra colleghi non ci si deve conoscere ma bisogna soltanto pensare a lavorare. In poche circostanze della mia vita, mi sono sentita così inutile ed estraniata dal mondo esterno. Ad oggi, preferisco fare i conti con le mie somatizzazioni ansiose piuttosto che sentirmi un'inetta senza alcuna capacità di pensiero e ragionamento. Ah, non voleva che tra colleghe ci conoscessimo per evitare l'argomento "straordinari mai pagati." Tu che vivi in una splendida regione come l'Abruzzo, hai mai pensato di candidarti come guardia o sorvegliante del Parco Nazionale? |
Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
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Per questo in genere non capisco molto chi dice di essere obbligato a lavorare... |
Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
1 allegato(i)
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Re: Sincerità e lavoro
Io da quando sono statale a lavoro mi diverto più che stare a casa, almeno passo un pò di tempo in compagnia di qualcuno e posso interagire con qualche bella donna.
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Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
Mi è capitato di non lavorare per alcuni mesi.
Devo dire che il non aver nulla da fare tutto il giorno, era più stressante dl lavoro stesso. ... nulla da fare, al netto dei lavoretti di casa: lavare i piatti, spazzare per terra, lavatrice & Co. |
Re: Sincerità e lavoro
siamo tutti schiavi e non ce ne rendiamo conto...
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Però qua sotto esce alla fine il pensiero comune delle persone; lavoro anche per riempire un vuoto interiore.
Nel senso, si lavora molto anche per sentirsi più accettati degli altri e dalla società. Questo è il pensiero. |
Re: Sincerità e lavoro
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Io penso che il lavoro sia una triste necessità, poi ovvio se fai il medico e scegli una professione e’ un po’ diverso, però la gran parte delle persone lavorano per campare e basta.
Spesso però sento gente che vanta il lavorare tanto come per riempire un chissà quale vuoto enorme nel senso se non lavoro valgo zero tutti mi considerano un ebete invece devo lavorare anche per dimostrare che io valgo, ma non la penso così mi dispiace. Se il lavoro è un valore anche pisciare è un valore o scopare è un valore. |
Re: Sincerità e lavoro
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Re: Sincerità e lavoro
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