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lowman's 10-01-2025 11:44

Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio?
 
L'ultima esperienza lavorativa risale ormai a fine 2018, dopodiché tra procrastinazione, bassa autostima, fobia sociale, ansia, depressione, apatia e pigrizia non ho praticamente fatto alcunché, a parte occuparmi saltuariamente di un familiare non più autosufficiente e un paio di corsi di formazione (di breve durata). Ora, tra le mie tante paure nella ricerca di un lavoro si aggiunge anche quella di dover eventualmente giustificare tutti questi anni di inattività, cosa dovrei rispondere ad un colloquio se mi si facesse la domanda? Dovrei essere sincero? Dovrei inventarmi balle? Mi conviene falsificare direttamente il curriculum? Non ne ho idea... :miodio:

Hor 10-01-2025 11:49

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Se il tuo obiettivo è quello di presentare un motivo giustificato e minimizzare o nascondere del tutto eventuali tue difficoltà personali e mentali nel lavorare, potresti "espandere" la faccenda del famigliare non autosufficiente, dicendo che ti ha impegnato quasi tutto il giorno per tutti gli anni corrispondenti all'inattività lavorativa.

Mollusco 10-01-2025 11:53

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 3004337)
Se il tuo obiettivo è quello di presentare un motivo giustificato e minimizzare o nascondere del tutto eventuali tue difficoltà personali e mentali nel lavorare, potresti "espandere" la faccenda del famigliare non autosufficiente, dicendo che ti ha impegnato quasi tutto il giorno per tutti gli anni corrispondenti all'inattività lavorativa.

L'ipotesi e' buona, ma ho paura che qualcuno possa sempre chiedergli perche' non e' andato a lavorare e coi soldi guadagnati non ha pagato una badante o roba del genere.

Mollusco 10-01-2025 11:56

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Secondo me un'ipotesi da prendere in considerazione, e' di inventare una balla, su di un periodo di lavoro magari poco qualificato, tipo vendita (magari di cose semplici come libri), ma di un'azienda reale che nel frattempo ha chiuso, di modo che oramai nessuno puo' eventualmente telefonare a loro e chiedere se sia vero o no.

lowman's 10-01-2025 12:00

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 3004337)
Se il tuo obiettivo è quello di presentare un motivo giustificato e minimizzare o nascondere del tutto eventuali tue difficoltà personali e mentali nel lavorare, potresti "espandere" la faccenda del famigliare non autosufficiente, dicendo che ti ha impegnato quasi tutto il giorno per tutti gli anni corrispondenti all'inattività lavorativa.

Io vorrei capire come fanno altre persone che si trovano nella mia situazione... a volte mi chiedo, ma sono solo io così sfigato? Nessun'altro al mondo come me?
So che potrei mentire sulla questione del mio parente, ma onestamente sembra a me in primis così poco credibile come giustificazione, poiché sono situazioni che possono capitare nelle famiglie e certamente non giustificano un "ritiro" dal mondo del lavoro, tenendo poi conto che non fossi l'unico che se ne occupasse.

Crepuscolo 10-01-2025 12:11

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Sto in una situazione tipo la tua. Se mai mi troverò a fare un colloquio dirò che ho fatto lavoretti saltuari in nero (che in parte è pure vero), giusto per evitare di fare scena muta.

Mollusco 10-01-2025 12:16

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 3004342)
Sto in una situazione tipo la tua. Se mai mi troverò a fare un colloquio dirò che ho fatto lavoretti saltuari in nero (che in parte è pure vero), giusto per evitare di fare scena muta.

Si, anch'io sono stato nella stessa situazione perche' dall'uscita dal mondo universitario alla ricerca del lavoro erano passati 5 anni, e ho usato una scusa simile.

Darby Crash 10-01-2025 12:18

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da lowman's (Messaggio 3004340)
Io vorrei capire come fanno altre persone che si trovano nella mia situazione... a volte mi chiedo, ma sono solo io così sfigato? Nessun'altro al mondo come me?

ci sono io, Crepuscolo (che è intervenuto) e credo anche ondine.

Darby Crash 10-01-2025 12:20

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 3004342)
Sto in una situazione tipo la tua. Se mai mi troverò a fare un colloquio dirò che ho fatto lavoretti saltuari in nero (che in parte è pure vero), giusto per evitare di fare scena muta.

anche se sono in nero, non potrebbero comunque contattare l'azienda per cui li avresti fatti? Oppure, se questi lavori sono simili alla posizione per cui ti candidi, non si accorgerebbero che in realtà non hai esperienza?
Mi riferisco ovviamente al caso in cui ti allargassi aggiungendo altre cose rispetto ai lavoretti che effettivamente hai fatto

Mollusco 10-01-2025 12:20

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 3004345)
ci sono io, Crepuscolo (che è intervenuto) e credo anche ondine.

...e anch'io due decenni fa....va be', e' passato un po' di tempo :D

lowman's 10-01-2025 12:25

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 3004346)
anche se sono in nero, non potrebbero comunque contattare l'azienda per cui li avresti fatti? Oppure, se questi lavori sono simili alla posizione per cui ti candidi, non si accorgerebbero che in realtà non hai esperienza?
Mi riferisco ovviamente al caso in cui ti allargassi aggiungendo altre cose rispetto ai lavoretti che effettivamente hai fatto

Ecco vedi, se troviamo noi le falle per queste giustificazioni, pensate un recruiter esperto, ci mette mezzo secondo...

Crepuscolo 10-01-2025 12:33

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 3004346)
anche se sono in nero, non potrebbero comunque contattare l'azienda per cui li avresti fatti? Oppure, se questi lavori sono simili alla posizione per cui ti candidi, non si accorgerebbero che in realtà non hai esperienza?
Mi riferisco ovviamente al caso in cui ti allargassi aggiungendo altre cose rispetto ai lavoretti che effettivamente hai fatto

Lavoretti in nero per conto proprio, tipo giardiniere o cose del genere, non bisogna fare nomi di aziende a caso.
Non bisogna allargarsi troppo con cose che non si sa fare infatti, al massimo lo puoi fare se il lavoro per cui ti candidi è di tutt' altro tipo.
Comunque tutti questi controlli che dici penso che li facciano per posizioni di un certo livello, mi sembra difficile che per sistemare la roba sugli scaffali del Conad, ad esempio, si vadano ad informare così tanto.

lowman's 10-01-2025 12:44

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Voi come l'affrontate l'approccio al mondo del lavoro?
Io ad esempio ho ansia perfino a candidarmi ad un annuncio e finisce che guardo gli annunci di lavoro e nemmeno premo il bottoncino per candidarmi... sto messo proprio male, ovviamente poi passo per fannullone :miodio:

SugarPhobic 10-01-2025 16:43

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Tu sai che sei nelle mani di chi si occuperà della selezione, della sua professionalità o, nel peggiore dei casi, del suo stato d'animo.

Le strade del mentire come quella del dire la verità riguardo il periodo d'inattività di cui parli, in merito a rischi, non differiscono.
Puoi trovare il diffidente che vorrà accertarsi, come chi crede a ciò che legge tuttavia, ecco, da quello che scrivi, è probabile che pur non volendo farai alzare qualche dubbio.
L'aspetto, il modo di parlare, la modulazione della voce... questo loro lo sanno interpretare indipendentemente da quello che metti nel curriculum. Qui porrei l'accento.

Ti consiglio quindi, per abbassare i giri, di dire la verità. Non piacerà, verosimilmente dimezzerai le probabilità di assunzione, ma SE trovi il soggetto giusto, potrebbe apprezzare l'insolita onestà. E partiresti col piede giusto.

rogues 10-01-2025 16:44

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da lowman's (Messaggio 3004336)
L'ultima esperienza lavorativa risale ormai a fine 2018, dopodiché tra procrastinazione, bassa autostima, fobia sociale, ansia, depressione, apatia e pigrizia non ho praticamente fatto alcunché, a parte occuparmi saltuariamente di un familiare non più autosufficiente e un paio di corsi di formazione (di breve durata). Ora, tra le mie tante paure nella ricerca di un lavoro si aggiunge anche quella di dover eventualmente giustificare tutti questi anni di inattività, cosa dovrei rispondere ad un colloquio se mi si facesse la domanda? Dovrei essere sincero? Dovrei inventarmi balle? Mi conviene falsificare direttamente il curriculum? Non ne ho idea... :miodio:


Sul falsificare il curriculum: nella pa non puoi, mentre coi privati non è scontato non controllino, è d'uso chiedere quantomeno il contatto del precedente datore
Un referente te lo chiedono sia in agenzia quando compili il questionario che direttamente il nuovo datore se non ci sono intermediari
Solitamente è una formalità ma non si sa mai
E l'ex datore è tenuto a comunicare che hai finito nel 2018

Non so quale sia la tua età ma mentire al colloquio non ha molto senso comunque perchè ti allontana comunque dalla realtà
Tra le cause di fine del lavoro precedente c'erano altri problemi? Relativi per esempio ad assenze o simili
Che titolo hai?
Non rispondere a queste ultime due domande se preferisci

lowman's 10-01-2025 17:55

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Sono diplomato al liceo, ormai nel lontano 2007, iniziai l'università proprio quando stava cominciando il delirio nella mia testa, per cause a me ben note, va bè, non entro nei dettagli, mi sa che ne parlai pure su questo forum, ebbene lasciai quasi subito, completamente demotivato, senza sapere cosa volessi fare...quindi alla fine sono rimasto col diploma e qualche attestato di corsi che ho frequentato negli anni successivi al diploma.
Se vuoi sapere perché è terminato l'ultimo rapporto di lavoro è perché era un lavoro anche fisico, mi feci male, ho problemi alla cervicale, avevo dolori atroci e un braccio bloccato, già mi stava sul ca**o lavorare lì, in più ebbi sto problema, alla fine semplicemente comunicai al titolare che a fine mese me ne sarei e andato e così feci.

Quote:

Originariamente inviata da rogues (Messaggio 3004393)
Per me già usare espressioni tipo "mondo del lavoro" crea una distanza teorica che di base non c'è. Vedi il lavoro come un'attività quotidiana su contratto, dal mattino al tardò pomeriggio. magari aiuta a ridimensionare aspettative e ansie
Non so se mi sono spiegato

Purtroppo non riesco a vederla così, ho avuto solo esperienze negative in ambito lavorativo che hanno aggravato la mia fobia sociale.

~~~ 10-01-2025 18:21

Mi rendo poco che è poco utile ai fini della discussione ma per me la stortura è che si debba giustificare i buchi o quel che si è fatto del proprio tempo, dei problemi che si hanno avuto o non avuto, poi vabbe' tanto lo so che la realtà delle cose va da tutta altra parte

Crepuscolo 10-01-2025 18:58

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Per me il problema principale è avere zero autostima e l'incapacità di sopportare il giudizio altrui. Una piccola critica può farmi rimuginare per giorni e giorni fino a farmi percepire una situazione molto peggio di quel che è in realtà.

rogues 10-01-2025 19:41

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Per me il problema principale è avere zero autostima e l'incapacità di sopportare il giudizio altrui. Una piccola critica può farmi rimuginare per giorni e giorni fino a farmi percepire una situazione molto peggio di quel che è in realtà.
Forse questo si tende a pensarlo quando si sposta tutto "sul sociale" e non sulla giornata anche famigliare o personale nel su intero
Cioè, dopo il lavoro si va a casa e nel weekend per la maggior parte delle persone nessuno ti viene a disturbare. Ovviamente dipende
Poi per alcune professioni non è neanche lunedì-venerdì, dopo il covd molti impiegati di ufficio hanno ridotto e sono a casa il venerdì, per lo più in smart working

E in definitiva l'ideale è concepirlo come un'attività pratica che dà stipendio... Non certo come una gara sociale. In linea di massima di giudicare non frega a nessuno

Chamomile 10-01-2025 19:43

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Non capisco come mai debbano insistere con questi "buchi" da giustificare, lo scopo qual è? Se certe cose non sono scritte nel curriculum è perché evidentemente non c'entrano nulla con la posizione per cui la persona sta facendo il colloquio. Che cazzо gliene fregа a loro di cos'è successo in particolare? La persona magari in quel periodo potrebbe aver lavorato o studiato in un ambito completamente diverso, essersi presa cura di un familiare, oppure non aver fatto nulla: nessuna di queste cose influisce sulla preparazione e sulle conoscenze che possono servire per il "nuovo" lavoro, quindi perché insistere nel chiederlo? Qual è il senso, a parte umiliare?

lowman's 10-01-2025 20:05

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 3004401)
Mi rendo poco che è poco utile ai fini della discussione ma per me la stortura è che si debba giustificare i buchi o quel che si è fatto del proprio tempo, dei problemi che si hanno avuto o non avuto, poi vabbe' tanto lo so che la realtà delle cose va da tutta altra parte

A chi lo dici... io odio sentirmi giudicato, perché ovviamente in quel contesto chi ti pone una domanda del genere lo fa esclusivamente per giudicarti come persona, non perché realmente interessato o perché voglia darti una pacca sulla spalla

Crepuscolo 10-01-2025 20:31

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da rogues (Messaggio 3004415)
Forse questo si tende a pensarlo quando si sposta tutto "sul sociale" e non sulla giornata anche famigliare o personale nel su intero
Cioè, dopo il lavoro si va a casa e nel weekend per la maggior parte delle persone nessuno ti viene a disturbare. Ovviamente dipende
Poi per alcune professioni non è neanche lunedì-venerdì, dopo il covd molti impiegati di ufficio hanno ridotto e sono a casa il venerdì, per lo più in smart working

E in definitiva l'ideale è concepirlo come un'attività pratica che dà stipendio... Non certo come una gara sociale. In linea di massima di giudicare non frega a nessuno

Cosa intendi con spostare tutto sul sociale? Io credo sia più un mio problema interiore piuttosto che un problema tra me e gli altri.
Forse anche il fatto di non avere una vita aggrava la situazione, se io lavorassi esisterebbe solo quello, non ci sarebbe nient'altro a riempire le mie giornate, quindi il lavoro avrebbe un gran peso.

gaucho 10-01-2025 20:34

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Ero in bagno

lowman's 10-01-2025 20:35

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 3004416)
Non capisco come mai debbano insistere con questi "buchi" da giustificare, lo scopo qual è? Se certe cose non sono scritte nel curriculum è perché evidentemente non c'entrano nulla con la posizione per cui la persona sta facendo il colloquio. Che cazzо gliene fregа a loro di cos'è successo in particolare? La persona magari in quel periodo potrebbe aver lavorato o studiato in un ambito completamente diverso, essersi presa cura di un familiare, oppure non aver fatto nulla: nessuna di queste cose influisce sulla preparazione e sulle conoscenze che possono servire per il "nuovo" lavoro, quindi perché insistere nel chiederlo? Qual è il senso, a parte umiliare?

Perché chi seleziona è lì per giudicare in base a dati asettici, immagino una roba del genere: inattivo da molti anni = pigro, poco sveglio, svogliato = non affidabile, non adatto ai ritmi lavorativi.

Mollusco 10-01-2025 20:41

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 3004416)
Non capisco come mai debbano insistere con questi "buchi" da giustificare, lo scopo qual è? Se certe cose non sono scritte nel curriculum è perché evidentemente non c'entrano nulla con la posizione per cui la persona sta facendo il colloquio. Che cazzо gliene fregа a loro di cos'è successo in particolare? La persona magari in quel periodo potrebbe aver lavorato o studiato in un ambito completamente diverso, essersi presa cura di un familiare, oppure non aver fatto nulla: nessuna di queste cose influisce sulla preparazione e sulle conoscenze che possono servire per il "nuovo" lavoro, quindi perché insistere nel chiederlo? Qual è il senso, a parte umiliare?

Non e' umiliare, e' la competizione lavorativa, scegliere l'elemento piu' produttivo, e scartare chi ha cose da nascondere. Non vogliono rischiare, se hai cose non chiare nella tua vita sei fuori. Non conti niente come persona, conta solo il prodotto che possono tirare fuori da te. E il mondo dei sani.

NatoMorto 10-01-2025 20:55

Quote:

Originariamente inviata da lowman's (Messaggio 3004336)
L'ultima esperienza lavorativa risale ormai a fine 2018, dopodiché tra procrastinazione, bassa autostima, fobia sociale, ansia, depressione, apatia e pigrizia non ho praticamente fatto alcunché, a parte occuparmi saltuariamente di un familiare non più autosufficiente e un paio di corsi di formazione (di breve durata). Ora, tra le mie tante paure nella ricerca di un lavoro si aggiunge anche quella di dover eventualmente giustificare tutti questi anni di inattività, cosa dovrei rispondere ad un colloquio se mi si facesse la domanda? Dovrei essere sincero? Dovrei inventarmi balle? Mi conviene falsificare direttamente il curriculum? Non ne ho idea... :miodio:

Certo che devo dire balle.... Di' che lavoravi in nero... oppure con partita iva...oppure che facevi monitoraggio in rete.... oppure università....l importante è che non dici che eri a casa a fare un caz... Soprattutto per depressione.. sennò non ti prende

Teal 10-01-2025 20:55

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Spero di non prendere insulti ma provo a dare una risposta di tono diverso, magari sarà sbagliata è ma per stimolare qualche riflessione.

Se vogliamo un mondo un po’ più a misura di chi ha certe difficoltà si può anche provare a parlarne. Alla domanda si potrebbe rispondere: ho avuto dei problemi di questo tipo, ho dovuto affrontare delle situazioni personali complicate, delle patologie etc. Senza aspettarsi che tutti capiscano ovviamente, ma questo potrebbe anche venire accolto meglio del mutismo o del cambiare discorso. Non mi sembra tanto sano chiedere maggior comprensione e poi se vengono poste delle domande o chiesti dei chiarimenti (certo, hanno il loro interesse, perché cercano persone che lavorano) pensare subito “fatti i cazzi tuoi”, sta anche a noi cercare di spiegare.

Atlas2 10-01-2025 21:20

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da lowman's (Messaggio 3004353)
Voi come l'affrontate l'approccio al mondo del lavoro?
Io ad esempio ho ansia perfino a candidarmi ad un annuncio e finisce che guardo gli annunci di lavoro e nemmeno premo il bottoncino per candidarmi... sto messo proprio male, ovviamente poi passo per fannullone :miodio:

no, su questo non ti dare in testa, cambiare luogo di lavoro fa tremare i polsi a chiunque, io ho visto responsabili paignucolare perchè erano costretti a cambiare sede, o gente che doveva tornare al lavoro dopo un lungo permesso che si sentiva un pesce fuor d'acqua e aveva un crollo di nervoi.
non sei tu, la tua è una delle situazioni più stressanti mai esistenti, è fra le cause che impediscono alle persone di rientrare nel mondo del lavoro dopo un licenziamento.

o rientri a botta o se fai passare anche un paio di settimane vai in panico

Keith 10-01-2025 22:59

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Indubbiamente se chiunque di voi dovesse assumere una persona si chiederebbe come mai ci sono 5 o 10 anni di buco nel curriculum, se questo lavoratore è affidabile nel lungo periodo, etc. A questo punto piuttosto che essere ostili alle domande, che sono lecite per chi deve assumere, è meglio dire la verità, che si è sofferto di depressione, oppure che non c'era l'urgenza di lavorare. Certo, non tutti apprezzeranno, però qualcuno forse si.
Consigliabile a chi ha lunghi buchi nel CV di cercare lavoro tramite conoscenza oppure fare dei concorsi pubblici.

Chamomile 10-01-2025 23:34

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Chi non ha lavorato per anni e decide di rivelarlo ad un colloquio magari fa bene moralmente (perché non vuole mentire) ma dubito che la sincerità sia apprezzata in tale contesto. Gli HR (sempre siano maledetti) valutano le vostre risposte solo in base a quanto sono socialmente accettabili, la decisione di dire una "brutta verità", anziché pararsi il culо con qualche discorso ben confezionato, molto spesso è vista negativamente. Gli HR (siano di nuovo maledetti) solitamente non sanno un bel nulla del lavoro che andrete a fare nell'azienda, il loro unico scopo nel colloquio è testare se sapete interpretare bene il vostro ruolo da persona socialmente inserita nel contesto lavorativo. Chi vi chiede "perché volete lavorare alla Pippo Srl", "una situazione in cui avete mostrato la vostra leadership", "cosa portereste su un'isola deserta", "cosa avete fatto nel buco di 5 anni sul curriculum" o è un perfetto idiotа o vi sta prendendo per il culо e si aspetta che rispondiate con un'altra presa per il culо. In entrambi i casi, ovviamente, sempre sia maledetto.

cosechenonho 10-01-2025 23:44

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Meglio un “buco” nel cv che scriverci cose false tipo esperienze lavorative mai fatte per davvero

3stm 11-01-2025 00:02

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
ormai è una situazione molto comunque non lavorare per anni, non c'è bisogno di giustificare nulla. è quasi strano il contrario.

Syd90 11-01-2025 04:13

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Riempilo scrivendo che hai lavorato, inventa, scrivi cazzate, certo evita di scrivere che hai fatto mansioni o responsabilità che non hai mai avuto, devi farti assumere, l etica lasciala a chi se la può permettere e non è il tuo caso, se fossi un imprenditore e vedo che non hai lavorato per anni non ti considero neanche

Clarice 11-01-2025 05:56

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Inventarsi balle; scusate, ma a che pro?
Prendiamo come esempio un lavoro molto umile, come può essere il cameriere di sala.
Non c'è bisogno che ti mettano alla prova con un vassoio carico di calici: l'inesperienza si vede già nel non saper portare una tazzina da caffè al tavolo, proprio perché si ignora anche come portare lo stesso vassoio.
Apparecchiare e sparecchiare, chi è che non è capace?
Beh, se lo fai nello stesso modo in cui lo si fa a casa, è evidente che non hai mai fatto questo lavoro in vita tua.
A me, fortunatamente, l'onestà mi ha sempre ripagata.
Anche l'umiltà di dire "Sì, è vero che ho studiato questo, ma non ho esperienza."
Sono stata certamente penalizzata nello stipendio, ma mai buttata fuori perché ciò che scrivo nel curriculum non corrisponde a ciò che effettivamente so fare.

rogues 11-01-2025 09:57

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Se io lavorassi esisterebbe solo quello, non ci sarebbe nient'altro a riempire le mie giornate, quindi il lavoro avrebbe un gran peso
Posso capire ma sembra una visione troppo teorizzata

AvolteRitorno 11-01-2025 10:06

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Noto che avete opinioni contrastanti sul fatto di pompare o meno il curriculum di esperienze o attitudini fasulle, io in un certo senso mi accodo a chi suggerisce di gonfiarlo, non in modo esagerato, ma un po' sì.
Premetto che qui si parla di arrivare alla prima scrematura dei candidati, a un colloquio, dove l'approccio sarà totalmente diverso dal gonfiare un CV (in quel caso l'umiltà potrà essere apprezzata, non prima).

E' nobile dire le cose come stanno certo, ma diciamoci la verità anche se è brutta da dire: raramente quelli che passano avanti nel mondo del lavoro lo fanno perché sono stati completamente sinceri (altro paio di maniche è il discorso che poi titoli ed esperienze nel concreto lavorativo non contano nulla e devi comunque imparare da zero, ma qui stiamo parlando della selezione inziale, non di quello).

Agli occhi di un reclutatore, a dipendenza della mansione e di quanto è ambito un posto, passano un'infinità di CV e credetemi (lo dico per esperienza diretta e non), quelli scarni, quelli con i famosi "buchi", sono i primi a finire nel cestino, che sia il cestino della carta o quello del pc.

Nel caso di lowman's che scrive, il reclutatore vede innanzitutto se il target è quello richiesto (età, titoli di studio, lingue ecc.) poi vede che è dal 2018 che non è impiegato e se nel CV non c'è spiegazione di questo nel 90% de casi finisce nel cestino senza leggere altro. Non è cattiveria, non è giudicare una persona... è solo il metodo di lavoro di un reclutatore. Se una persona non lavora da diverso tempo probabilmente farà più fatica di altri a reintegrarsi nell'ambiente lavorativo, probabilmente avrà avuto degli impedimenti a lavorare di ogni genere che possono diventare un problema anche nella posizione ricercata... insomma meglio chiamare altri per il colloquio.

Un po' diverso se il reclutatore legge una cosa del tipo:

- dal 2018 al 2025: accudimento h24 familiare bisognoso di cure

La metterei giù dura di proposito ed eviterei di fare riferimenti al fatto che non eri il solo ad accudire, che non era tutti i giorni o cose così per minimizzare. Questa è una cosa che lui non può verificare (non può chiamare una ditta come se avessi scritto di aver fatto un altro lavoro) e quindi puoi dire quel che vuoi. Anche arrivando ad avere un colloquio, io su questa cosa ci giocherei molto: "Purtroppo ero l'unico che avrebbe potuto occuparsene, ma ho dovuto rinunciare a fare altro per forza di cose...".

E' disonesto?
Probabilmente sì.

Ho visto e sentito fare di peggio?
Molto ma molto di peggio.

Dovrei avere dei sensi di colpa a farlo?
In un utopico mondo giusto forse sì, in questo no.

Ovviamente questa è solo la mia opinione, siamo qui per questo credo.

Darby Crash 11-01-2025 10:18

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da Clarice (Messaggio 3004518)
Inventarsi balle; scusate, ma a che pro?
Prendiamo come esempio un lavoro molto umile, come può essere il cameriere di sala.
Non c'è bisogno che ti mettano alla prova con un vassoio carico di calici: l'inesperienza si vede già nel non saper portare una tazzina da caffè al tavolo, proprio perché si ignora anche come portare lo stesso vassoio.
Apparecchiare e sparecchiare, chi è che non è capace?
Beh, se lo fai nello stesso modo in cui lo si fa a casa, è evidente che non hai mai fatto questo lavoro in vita tua.

certo, non ha senso inventarsi di aver fatto il cameriere se quella è proprio la posizione per cui ci si candida, l'invenzione sarebbe scoperta. Ma raccontare di aver fatto lavori di tutt'altro genere che in realtà non sono stati fatti può aver senso. Si fa più bella figura dicendo ad esempio di aver fatto ripetizioni e dog sitting, oppure raccontando che si moriva dalla vergogna di presentarsi ai colloqui e anzi ci si scoraggiava soltanto a scorrere l'elenco delle offerte di lavoro?

rogues 11-01-2025 10:28

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
A me un nominativo referente del precedente impiego è sempre stato chiesto, sia dal datore diretto quando non c'erano intermediari che in agenzia compilando i moduli
Poi magari non chiamano, ma non si sa mai

Ma vedo che non si tiene in considerazione come rischio

Mollusco 11-01-2025 10:34

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
Quote:

Originariamente inviata da rogues (Messaggio 3004535)
A me un nominativo referente del precedente impiego è sempre stato chiesto, sia dal datore diretto quando non c'erano intermediari che in agenzia compilando i moduli
Poi magari non chiamano, ma non si sa mai

Ma vedo che non si tiene in considerazione come rischio

A me mai, ma parlo solo di datori di lavoro direttamente interessati all'assunzione.

rogues 11-01-2025 12:23

Re: Come giustificare un lunghissimo periodo di inattività lavorativa ad un colloquio
 
In generale a leggere sembra si possa cogliere un certo distacco con il senso della giornata, quando si usano espressioni tipo "Ambito lavorativo", "Mondo lavorativo"...
Invece di pensare allo svolgersi normale in cui il collega ti aspetta alla macchinetta alle 8, poi si inizia, poi c'è una pausa a metà mattina, poi alle 17.30 si torna a casa a fare le proprie cose/dalla famiglia
Paradossalmente non è così dissimile da quella che era la routine scolastica che alcun affermano di preferire (a me da giovane dava molto meno ansia il lavoro"

Inoltre ora siamo nel "blues" di gennaio e un po' è normale la stanca

Non so spiegare bene, sono considerazioni a posteriori, a me ha dato problemi frequentare le narrazioni su internet perchè spesso si forza una sfera del giudizio che fuori non c'è. L'unica è provare


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