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Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
E' sempre presente in me la costante incertezza fra voler socializzare e non riuscire a farlo.
Giusto un paio di giorni fa ho ricevuto un'invito a casa di una collega per giocare a carte con altri colleghi, devo dire niente di entusiasmante, ma sarebbe stato bene andare, visto che sono sempre solo, sto giorni e giorni senza parlare in completa e totale solitudine.. ma alla fine non me la sono sentita, mi vedevo brutto, goffo, grasso, pallido e avevo paura delle eventuali critiche. Così però non se ne esce mai, vorrei ricostruirni una vita sociale ma ho mille blocchi che me le impediscono e ci sto male, soprattutto sto male per l'incertezza. In un certo sesnso invidio chi è deciso a perseguire una strada o l'altra. |
Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
Da un lato ti direi di provarci, soprattutto in occasioni simili a quella della partita a carte. Parliamo di colleghi, ti conoscono già e sanno come sei fatto.. non c'erano chissà quali aspettative da raggiungere. Le tue sembianze non sono una novità. Idem il tuo carattere. Tra l'altro, penso alle tue foto e non mi sembri messo così male. Non voglio farti la paternale, figurati, però gli inviti oggi ci sono e domani chissà. Meglio approfittarne.
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Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
Non mi posso dilungare perché sono al lavoro.
Credo che sia possibile che ad un certo punto Il piacere del comfort diventi superiore alla stima del piacere di una socializzazione. Questo succede quando si hanno ricordi negativi delle esperienze simili, anche quando uno coscientemente non ha grossi traumi o grosse delusioni recenti da raccontare. Però credo anche che ci sia un rapporto ideale tra comfort, discomfort e zona limite, un po' come quando si fa sport, dove gli allenamenti veramente tosti sono uno o due la settimana, e gli altri sono a bassa e media intensità. Per migliorare è sbagliato sia esagerare da un verso, un programma troppo duro, che dall' altro, come in un programma con stimoli troppo bassi e solo quelli. Ci vorrebbe una miscela giusta, che è molto personale e non quantificabile. |
Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
Non so se ci sia altro dietro, ma le "garanzie" della tua zona confort sembrano farti male.
Avresti voluto andarci diverso da come sei, questo però è impossibile e ti ha fatto male. Metti questo dolore sul piatto della bilancia, dall' altra parte metti la mancata partita a carte, quello che ha alimentato e significato in te. Ecco... ora guarda il risultato, tienilo a mente e saprai come comportarti la prossima volta. |
Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
Capisco perfettamente quello che dici, ma ho capito che l'unico modo è buttarmi e quest'anno ho deciso di sforzarmi di fare cose anche in contrasto al mio primo istinto, che sarebbe di evitare tutto ciò che mi dà ansia sociale.
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Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
la penso come xke, bisogna sforzarsi di partecipare. poi dipende ovviamente dai colleghi e dalla situazione in particolare. io faccio questo ragionamento: se so che mi pentirò di non aver fatto qualcosa che non voglio fare, mi sforzo di farlo.
Viceversa se so che mi pentirò di aver fatto qualcosa che voglio fare (isolarsi), mi sforzo di non farlo. |
Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
Secondo me la socialita' ha senso a patto che sia un piacere, ossia che sia qualcosa di naturale e spontaneo, che porta frutti spensierati senza troppi sforzi. Se uno deve sforzarsi di andare, imporsi di essere allegro, esporsi fuori dalla zona comfort, con risultati che sono tutti da discutere perche' magari sei li e non ti calcola nessuno, o almeno non come vorresti, io dico che e' meglio stare a casa. O almeno io oramai faccio cosi'.
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Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
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Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
Capisco bene, quante volte mi sono trovato in queste situazioni. Ormai mi capitano raramente, ma se mi capitassero cercherei di sfruttarle il piu' possibile.
Quando si ha uno storico di fallimenti-ansie alle spalle è normale stare lì ad arrovellarsi valutando costi benefici e cercando di prevedere l'imprevedibile. Se da un lato bisogna buttarsi nella folla per far accadere le cose, da un lato non ha molto senso sforzarsi troppo secondo me. Bisogna valutare caso per caso, non sono dell'idea che bisogna fare gli "yes man" sempre e comunque. Poi per quanto mi riguarda alla base c'è anche una sopravvalutazione dei rapporti sociali. Quando sto per troppo tempo solo mi dimentico come sono fatte le persone, le idealizzo e quindi desidero stare con qualcuno... quando sto con qualcuno desidero stare solo perché il bisogno di socialità e la logica del buttarsi mi porta a frequentare persone con cui ho poco da condividere. Quindi va bene buttarsi ma è importante avere la pazienza di selezionare. |
Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
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Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
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Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
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L'unico appunto sai qual'è? Che fra un'evento e l'altro potrebbero passare anche tre mesi. Quindi poi ogni volta è un ricominciare. Invece come ho visto in passato un singol oevento non comporta un "ricominciare", ma bensì è solo un casuale evento isolato. almeno per me. Lo vedo dal fatto che se poi propongo qualcosa i oviene disertato, tradotto in parole povere non hanno interesse a frequentarmi o a voler fare le cose che piacciono a me. E quei rari inviti sono un misto fra obbligo morale ed umana pietà. Mi potrei sbagliare, ma questa è l'impressione che ho. |
Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
Ma alla fine che cosa chiediamo da questi incontri?
Ok, compagnia, stare insieme agli altri. Ma a che servono? Sono anelli precedenti nella catena. L' obiettivo può essere "sentirsi normali", oppure sentirsi parte di una comunità (il cosiddetto bisogno di appartenenza). L' obiettivo generale è sentirsi un normie, uno come tutti gli altri? Dipende dagli obiettivi parziali, cioè il livello minimo a cui vogliamo arrivare. E qui troppo spesso vado a sbattere. Quanto normale? Parlare come loro, fare ridere come loro? L'obiettivo generale è sentirsi difeso all' interno di una comunità? Ok, che posizione hai in questa comunità? Che rango? E quanto ti fidi di costoro? Puoi esprimere le tue debolezze oppure ti senti costretto a conquistare il loro rispetto? È chiaro che esiste la possibilità che un' uscita in compagnia dia delle conferme negative su delle nostre caratteristiche che ormai abbiamo inteso come decisive. Immaginate ad esempio le dinamiche che avvengono in presenza di gruppi misti, dove gli uomini, anche quando non attratti, gareggiano tra di loro per le attenzioni femminili. Dopo uno inizia a raccontare cose non vere per non soccombere e per non passare per bugiardo cerca di frequentare quel gruppo il meno possibile. Questo è per dirvi che non tutti gli esami si passano in maniera sufficiente. Molto spesso è l' esposizione a causare un blocco. |
Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
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Ci vorrebebro cose molte diverse, e la gente le fa, ma non con me. io sono quello da chiamare per la pizzata o la partitella. 2 volte l'anno. Non lo so, avesso mi sento come fossi arrivato al capolinea delle emozioni. Vivere da emarginato, ok, può andare bene, ma ne devi prima essere convinto. |
Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
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Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
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In realtà io non sto sostenendo l' isolazionismo, bensì la possibilità che esistano dei feedback negativi, tutt' altro che improbabili, che diminuiscano ulteriormente la voglia di socializzare. Come può succedere che i feedback siano positivi e allora reagiamo con entusiasmo cercando di replicare l'esperienza. Sbagliato invece è, secondo me, sostenere che "buttarsi" sia benefico a prescindere. |
Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
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Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
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Ogni uscita dalla porta contiene un incognita. Il top sarebbe interpretarla come un gioco, come un qualcosa che contiene sorpresa, no? E le sorprese, per loro natura, posso essere anche positive. Basta credere che possa essere una di quelle. |
Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
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Poi cmq anche vivere la giovinezza nell'asocialità non è il top. |
Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
In passato sono stato anche fin troppo yes-man nell'accettare inviti a situazioni sociali trovandomi troppo spesso in situazioni di disagio persino traumatiche. Oggi non ne sento più davvero il bisogno e comunque inviti non ne arrivano più. Non c'è più quella spontaneità che portava spesso a situazioni inaspettate di conoscenze e divertimento, è tutto diventato incredibilmente artificiale, prevedibile, confezionato per mettere in risalto taluni e ai margini altri. Non ne vale veramente più la pena.
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Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
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Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
Questa cosa mi è accaduta varie volte, e anch'io ho rinunciato a socializzare
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Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
Escluse le ciarle che mi tocca sostenere sul luogo da lavoro, le ultime socializzazioni che ho avuto sono state con delle persone alla cassa dei supermercati. Tra l'altro, tutte donne. Ma cose brevi, niente di che. Però mi "diverte" un po'.
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Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
10 anni fa all età di 33 anni iniziai ad essere uno Yes-man, or aperitivo ovvie ragioni non lo sono più (famiglia ed età)
Ho iniziato ad esserlo a 33 ma ,se avessi avuto la possibilità, lo sarei stato molto prima. A 26 accettai una vacanza con un amico e due sconosciuti, fu traumatica, ma non mi arresi. Dai 26 ai 33 nessuna occasione,appena si presentò la colazione al volo. Lo rifarei, è stato formativo e mi ha fatto maturare |
Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
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Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
Dottorzivago, tieni a bada il correttore automatico, please :D
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Re: Avere voglia di socializzare, ma avere paura a farlo
più che avere paura a farlo, aver voglio di farlo :D
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