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A distanza di anni penso ancora a lei
Sono passati ormai quasi 5 anni da quando conobbi la oneitis. Sono passati quasi due anni da quando ho interrotto i contatti con lei. Arrivato dove sono ora, sarò pazzo a dire che mi manca? Ma lei era l'unica speranza, solo con lei ho avuto l'impressione di non essere solo. Tutti i tentativi successivi che ho fatto con altre ragazze sono falliti. Non ci saranno altre opportunità. Sono costretto a vivere questa solitudine che non cambierà, indipendentemente da ciò che voglio. Non c'è compatibilità con le persone, è tutto così inutile, così privo di significato. E io non ho le forze di cambiare questo destino, non posso fare nulla. Ho fantasticato, in questo giorni, di scriverle ancora ma ho paura. So che lei non mi vorrà e che, è comunque inutile.
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
5 anni per una donna sono secoli, con una media di tre relazioni all'anno neppure si ricorderà che faccia avevi.
attaccarsi alla sua idealizzazione è normale, ma concretizzarla no; devi mutilarti del suo ricordo se vuoi andare avanti, o tra venti, trenta anni sarai ancora a pensare a lei. |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
Ascolta Sheev anche se spesso non ci siamo trovati d’accordo riconosco che hai una sensibilità e un’intelligenza fuori dal comune. E non sono da sprecare. Dimenticala, trovati un lavoro, qualsiasi lavoro tanto per cominciare, anche solo per breve tempo, prendi la patente, cambia aria, vai al nord o all’estero per un periodo, fai un concorso pubblico, aderisci ad una setta pagana, fai qualcosa, non necessariamente tutto questo, datti tempo e metti in conto di prendere qualche palata sul muso ma fai qualcosa. So che ti sembreranno discorsi fastidiosi e inutili ma prima di dare la solita risposta “tanto non serve a niente non vedete che sta andando tutto allo sfascio eccetera” pensa che sei veramente troppo giovane per barricarti nella tua visione e stare fermo dove sei. Hai l’obbligo verso te stesso almeno di provarci.
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
io la penso in maniera opposta rispetto a tutti i consigli che ti danno e daranno, ma forse è meglio ascoltare gli altri ahah.
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
Anch'io ormai tre anni fa sono uscito con una ragazza conosciuta su Bumble. Il primo appuntamento mi sembra fosse andato bene, lei spesso mi scriveva per prima, poi quando le ho chiesto di uscire per un secondo appuntamento mi ha detto che era in un periodo negativo e io l'ho preso come un modo gentile per dirmi che non era interessata, quindi le ho solo detto "ok mi spiace, spero si risolva" e non le ho mai più scritto perché all'epoca proprio ero un coglione, magari davvero era solo un periodo negativo.
Non avendo mai chiuso davvero il rapporto ogni tanto penso ancora a lei nonostante di fatto ci siamo solo frequentati e sentiti per un paio di mesi (periodo covid, quindi ci scrivevamo parecchio). |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
Ieri mi è poi successa una cosa particolare, ho casualmente incontrato delle vecchie conoscenze. Prima due compagne di classe delle scuole medie, erano alquanto caustiche nei miei confronti (lo erano anche ai tempi delle scuole medie). Poi però ho incontrato un'altra ragazza, una che ho conosciuto un po' di tempo fa in università, (è già fidanzata), lei invece è stata così gentile e dolce con me, una cosa che mi ha davvero sorpreso. Beh, forse è una cosa banale, ma fa molto riflettere. L'amore non si può pretendere ma il rispetto sì. Esistono anche delle ragazze che sarebbero più che valide. Non per sembrare superstizioso, ma forse, il grande Giano, dio degli inizi, delle porte e dei passaggi, mi ha mostrato il passato (le ragazze che mi trattano male, come la oneitis) e il mio futuro, che invece deve essere caratterizzato da ragazze che mi rispettano, a prescindere da eventuali relazioni. Questa è la chiave di lettura che posso dare agli eventi. Mi viene da concludere che ripensare alla oneitis è una follia distruttiva
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
Non le scrivere nn serve a nulla probabilmente neanche ti pensa le daresti solo fastidio... Ma nn ho capito cosa significa oneitis.. era una tua amica che ti piaceva o e una tua ex..
Cmq e normale ci si fissa quando nn si ha esperienze .. devi trovarti una ragazza uscire con qualche ragazza e innamorarti d nuovo... A questa nn frega niente di te altrimenti ti avrebbe cercato in questi anni .. fidati di me cerca altre ragazze e pieno .. nn fissarti e soprattutto nn scriverle faresti la figura dello strano e del disperato |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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Non è una ex, ma una che mi piaceva e non corrispondeva il sentimento |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
Ho capito.. e normale fissarsi quando si ha zero contatto con l altro sesso.. si continua a rimuginare su quelle poche occasioni di contatti avute e quelle poche dimostrazioni di affetto.. quando si e a zero con le tipe si continua a pensare a quella carezza quel abbraccio ricevuto nel intervallo del 2008 a scuola.. quella pacca sulla spalla e quel sorriso x una battuta tornando a casa dalla piscina nel 2004 .. x questo e fondamentale x una psiche sana avere relazioni sentimentali con l altro sesso .. provarci con altre .. continuare a restare in gioco e nn arrendersi prima dei 40 anni ...
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
Credo sia significativo ciò che hai condiviso. Sembra che questa esperienza ti abbia lasciato un segno profondo. Effettivamente diventa dura quando ci si sente soli e si percepische che le cose non cambieranno facilmente. È chiaro che questa relazione rappresentava per te molto più di un legame affettivo: rispondeva a quel bisogno di connessione che ha ognuno di noi ed è normale
È normale perciò sentire la mancanza di qualcosa o qualcuno che ci ha fatto sentire visti e non c’è nulla di sbagliato nel provare questi sentimenti, sareb strano il contrario. Allo stesso tempo, però, mi sembra che tu stia lottando con quei pensieri di impotenza verso un destino che non puoi cambiare. Quello è un nemico più grande di noi se decidiamo di lottare con tali pensieri Credo che le vere risposte le puoi avere esplorando cosa questa relazione rappresentava per te e quali bisogni profondi soddisfaceva. Spesso queste esperienze toccano parti vulnerabili di noi e la chiave è capire quali. |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
questa storia che ho letto a grandi linee assomiglia molto ad una canzone degli equipe 84 :pensando:
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
Sheev, la mia unica vera cotta l' ho avuta a 12 anni. In 4 anni da lei solo insulti e shields. Ho mollato a 16 anni, non di colpo, ma perché già davo segni di tirchieria sentimentale e non ho trovato il chiodo che scacciasse il chiodo. Pur dopo aver mollato, la mia sessualità immaginata aveva lei come protagonista, per molti anni ancora.
Grazie a Dio che non sviluppò molto, cioè non confermò il suo appeal crescendo, perché altrimenti starei ancora a riferirmi a lei. |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
ti capisco... ci sono passato anch'io diverse volte...
comunque non stare a idealizzarla troppo... le donne non sono come noi... nell'arco degli ultimi 5 anni chissà quanti uomini avrà frequentato... di te si sarà già dimenticata da un pezzo... |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
Il problema non si capisce cosa ci sia stato davvero con questa ragazza.. probabilmente nulla ma questo e solo una mia interpretazione.. sheev dice che probabilmente nn riuscira a trovare altre occasioni negli anni a venire e ahimè forse ha ragione.. ma il problema e che nn ce mai stato neanche con questa fantomatica "lei" qualcosa davvero degno di nota.. forse solo una briciola nel nulla totale .. e questo che e sbagliato .. farsi castelli mentali invece di accettare la realtà dei fatti.. le bugie fanno male ma sn più comode.. bisogna accettar la realtà se ci si vuole davvero fare del bene a se stessi e nn indorare la pillola .. il punto focale su cui lavorare e questo x guardare avanti... Cioè che nn ce mai stato realmente nulla fra sheev e questa ragazza .. e stato tutto un idealizzazione di sheev pur d nn guardare direttamente il vuoto.. e questo alla lunga fa più danni che benefici ...
Lui dice era l unica speranza lei.. ma la realtà e che nn e vero .. semplicemente nn ce stata mai nessuna speranza e di certo se c era questa nn era lei .. tutta qua.. xò bisogna superare questo scalino mentale altrimenti e tutto inutile dire pensa ad altro.. guardati qualche film... Vai camminare ecc... Sn tutte cose x aggirare il problema invece di affrontarlo e lavorarci su |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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Ci fu un periodo in cui, su un altro forum conobbi una ragazza che a quanto mi disse abitava abbastanza vicino rispetto a dove vivo io. Ci siamo scritti lunghi messaggi per un certo periodo, le avevo anche parlato della mia situazione con la oneitis, lei pure aveva parecchi problemi. Le cose stavano anche andando bene, ma avrei dovuto fare un viaggio in treno per vederla... Avrei dovuto dire ai miei genitori che andavo a fare una cosa di questo tipo e che vergonga a dire una cosa di questo tipo. Farlo da solo? Beh anche andando alla stazione con i mezzi, non avrei potuto mica sparire per una giornata intera senza dire niente. Insomma... Promisi a questa seconda ragazza che sarei andato da lei. Ma passarono le settimane e i mesi. Provai a scusarmi ma lei mi disse "sparisci" e mi bloccò. Sono stato forse scorretto con lei, ma il punto non è nemmeno solo questo. E' che, lei era potenzialmente una pazza, di piacermi, si era abbastanza carina, ma non come la oneitis. E di incantarmi, di certo non mi aveva incantato allo stesso modo. Se non ho un interesse davvero fortissimo, quasi una possessione demoniaca, io con le donne faccio il minimo e non ho motivazione per proseguire. Qualche altro uomo che legge starà pensando "eh ma Sheev tu non hai voglia di scopare?". Certo anch'io provo certe cose ma io mi disidentifico con la parte istintuale di me stesso. Il corpo desidera, e la mia risposta è sempre "ma quello non sono io". E ora non posso fare a meno di pensare... cos'avrei fatto con la oneitis se si fosse presentata la possibilità di incontrarla davvero? Anche facendo finta che lei avrebbe acconsentito ad incontrarmi (e non credo l'avrebbe fatto), io avrei comunque avuto troppo paura. Quando c'è stata quella fase della mia vita in cui sono stato uno studente fuori sede ero disperato, l'università era un incubuo per me prima ancora che cominciasse. Fortunatamente, l'incubo è finito. Ora sono di nuovo stabilmente nel luogo in cui sono nato, nella casa in cui sono nato e da cui preferirei non spostarmi. Posso immaginare di avere l'opportunità di andare fuori, ma io fuori che cosa ci farei? Dovrei solo espormi inutilmente a disagi vari, per ottenere che cosa? Potrebbero portarmi nel pieno centro di Milano, a New York, ma non credo che in altri posti del mondo io sarei diverso. Quello che ho dentro non cambia e non potrei fare a meno di portarlo con me. Pur avendo ansia e fobia sociale, sono in grado di parlare con le persone, di lavorare e di poter essere definito "un essere umano funzionante". Ma sul lato sociale, rimagno inevitabilmente isolato e questa cosa è impossibile che cambi... Con gli anni ho preso sempre maggiore consapevolezza dei miei limiti. C'è chi è nato una decade dopo di me e già ha avuto le sue relazioni. Io non potrei mai reggere il confronto con una donna della mia età che di certo ha tante relazioni alle spalle. La paura di finire lasciato, cornificato ecc ecc sono rischi francamente troppo grandi. E poi, il mio desiderio di contatto umano è altalenante. A volte soffro per la mia solitudine ma altre volte, mi dedico a quello che mi capita e sto abbastanza bene. Forse, dentro di me, sono un misantropo. Tra me e l'umanità non potrà mai esserci un vero legame. Nella oneitis avevo visto la possibilità di cambiare tutto questo. Con lei, mi sentivo bene, sentivo di non dover indossare maschere, sentivo tante cose che si sono rivelate completamente false. Ora, passata l'era della oneitis, so che quel cambiamento in cui eventualmente speravo non ci sarà più. Non sono dotato di un'ingenuità tale da credere che arrivato a 30 anni e vergine una ragazza arriverà. Potrò avere un lavoro per allora, ma sappiamo bene come vanno a finire certe storie... E quindi, insieme alla oneitis se ne sono andate le mie possibilità di cambiare la monotonia e la senilità della mia vita. Stando così le cose, credo che non potrò mai dimenticarmi di lei... ma in fondo tutto questo è stupido. E' irrilevante |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
Sheev, dopo quella fissa di 4 anni, ho avuto sentimenti sempre più distaccati.
Temevo già a 18-19 anni di non potermi più innamorare, e infatti ci presi. Col cavolo che quando meno te l'aspetti arriva! Non mi sono impegnato a fare crescere il denominatore, è vero, ma secondo me ci sarebbe stato bisogno di una vicinanza abnorme da parte di una lei, mai accaduta. Oggi credo che non potrei innamorarmi nemmeno con questa abnorme vicinanza e feeling, infatti pochi mesi fa mi capitò una collega veramente interessante, molto più giovane di me, ok, ma qui parliamo dei miei sentimenti, non dei feedback. Se a 30 anni sei ad una cotta sola, secondo me è possibile che tu stia seguendo la mia strada. |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
pensi davvero troppo e questo fa malissimo.
il tuo cervello non sta ragionando o analizzando, sta solo ciarlando. hai un'asino in testa che raglia a tutto volume, e credi che sia riflessione. che faccia filosofia. e non lo è. sono idiozie, le parole, i pensieri, i libri, le concettualizzazioni stanno a zero. sono meno di niente. ti sei anestetizzato delle stesse stronzate che ti spara il cervello per placarti. ti stai preparando rimpianti, amarezze, treni e occasioni perdute. devi spezzare l'apatia e l'inedia, andare a caricare figure di merda ovunque. devi smettere di essere un codardo e seguire i tuoi desideri, le donne andranno a seguito. C'è sempre qualcuna con la mano tesa che chiede di essere portata in giro, fatta ridere, distratta, consolata, c'è un'intera marea di sbandate senza arte nè parte abbandonate come cani ai margini della vita, ma vanno caricate. Le onetis non esistono se non nel tuo cervello, devi raccattare ciò che trovi almeno per iniziare ad avere un concetto più realistico delle donne, scollarti l'ideale mitologico che ti sei costruito intorno al concetto stesso di relazione. non aspettare di innamorarti, quello magari viene dopo, prima devi affondare le mani in una relazione, ed è probabile che nemmeno tu viva quell'esperienza che provavi con la tua ragazza ideale, perchè scopri che è esistita solo nella tua mente. Queste sono menate che si formano con la mancanza di esperienze, e ti possono davvero castrare come farebbe una disabilità. se non lotti contro questi meccanismi puoi benissimo morirci, nessuna donna verrà mai a bussare alla tua porta o verrà a cercarti o vorrà conoscerti; non è il loro ruolo, non sono fatte così, non lo sono mai state. |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
Messaggio non rivolto all'utente che ha aperto il thread ma da prendersi come considerazione generale
Le etichette da forum redpill o simili possono esser divertenti a meno di non trascinarle a oltranza, a mio avviso arrivare ai trenta infognati nelle community cronicizza una visione macchiettizzata delle relazioni che diversamente non si avrebbe avuto La retorica del fare pratico è insopportabile, ma àncora a un piano della vita in cui le label di internet sfumano parecchio |
Non prendendo il treno hai perso il treno.
Sinceramente già capitano poche occasioni e se le poche che capitano si lasciano sfuggire così, è impossibile cambiare le cose. Se ti vergognavi di dirlo ai tuoi genitori, potevi anche inventare una scusa o dire che volevi vedere una città mostra o qualcos'altro invece di stare sempre in casa. L'unico modo che si ha per cambiare la situazione attuale (in caso si voglia cambiare) è creare occasioni (bravo comunque che hai trovato una ragazza che voleva che l'andassi a trovare) e poi sfruttarle! |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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Per quale motivo non mi è riuscito nulla? In sintesi per incapacità comunicative. La dialettica è tutto, soprattutto all' inizio. Senza dialettica vai in guerra disarmato. Io lo sapevo, ma speravo in un colpo di fulmine, o un colpo di culo. La rete sociale? E per te io in che posizione sarei stato in un gruppo di adolescenti? Il ruolo di strambo che non ha voglia di parlare, magari preso per il culo, giudicato timido con le donne perché cosciente e disprezzante del loro potere. Non mi sono mai sentito pronto ad aprirmi ad un gruppo, perché l' uomo non può mostrare debolezze e io non avrei fatto altro. Ho naturalmente cercato altro. Ho sempre pensato che aumentando il denominatore avrei aumentato il disprezzo ricevuto, per questo il mio cuore si è chiuso. Quando fai schifo, ti dicono: "provaci con 1000 donne, una te la darà per questioni statistiche". Ma se sei ipocomunicativo avete i contatti è una fatica abnorme, anche se il vero problema è che con la pesca a strascico, all' inizio cerchi quella che ci sta, poi, a forza di capire sempre più, cerchi di aumentare i tentativi perché te lo sei imposto e sei sempre più incazzato e disilluso. E alla fine continui cercando di ricevere altre sberle perché per continuare devi solo essere un masochista. Ho scelto un' altra via, non quella masochista, anche le delusioni e le conferme di inadeguatezza sono state continue. Tuttora oggi sono convinto che il pensiero è il vero Anticristo della nostra società; che in una società sessocratica, il pensiero, la riflessione sono atteggiamenti ignobili e da sfigati perché il sistema sessuale interloquisce con il piano istintivo, non con quello più "aggiornato". Dai, mi fermo qui, potrei andare avanti all' infinito, ma il thread è di Sheev. |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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La mia non è una scelta felice, è una scelta sofferta, perchè in fondo avrei sempre desiderato l'intimità e la connessione con una donna. Rompere questo isolamento è praticamente impossibile. Sarebbe bello "avere tutto", sia le mie passioni e la mia individualità che il contatto sano con una donna. Ma è chiaro che certe cose non sono possibili nella mia vita Quote:
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
quello che ti frega è credere che questo comportamento ti eviterà sofferenze, mentre invece te ne creerà ancora maggiori.
peggiori che essere sottoposti a scrutinio da una donna e vedersi umiliato per la sola colpa di non aver ottemperato a regole non scritte. Le donne umiliano, le donne pestano, massacrano, testano, tradiscono e colpiscono sottopelle dove possono fare più male possibile. Esigono e pretendono, ma sono l'unica strada che ti possono formare come Uomo, ti aiutano a perdere quello che non serve e acquisire ciò che davvero ha un uso. Se non passi attraverso il loro tritacarne non cresci. |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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E poi questo livello di disperazione ed emarginazione femminile, almeno qui in Italia, non c'è. Quasi nessuno di noi qui è capace di essere un Cicerone che invita, porta in giro, fa ridere, etc. Quello che a noi serve è una relazione paritaria, che inizia con calma e in cui non dobbiamo fare solo noi la parte del conducator, poiché non siamo capaci. |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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quel tipo di relazione potenzialmente c'è per tutti, ma bisogna andare a cercarla, aumentare le possibilità che si verifichi. se non hai un cane da portare fuori, non si incrocerà mai il guinzaglio con quello della tua anima gemella |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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Ha solo vissuto un esperienza traumatica con un essere umano di genere femminile, occorre contestualizzare e razionalizzare il trauma, non condannare il genere. Se condanni in genere vivrai in una sorta di delirio lucido per il resto della vita, e nel trauma... sempre per il resto della vita. |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
Sheev, anch'io sono perennemente in cerca di una relazione diretta e proporzionale tra quello che dò e quello che ricevo, e mi dà un senso di fastidio il non potere controllare le azioni altrui, proprio sfuggono, di tanto, a questa proporzionalità.
È per questo che ho smesso di fare l'insegnante. Ho capito che la mia natura non era il gioco d'azzardo. L' insegnamento lo percepisco come un gioco d'azzardo, le relazioni pure. A causa del mio basso value, le relazioni mi sembrano un gioco d'azzardo dove l' organizzatore si prende quasi tutto. In questa situazione è chiaro che uno è restio a impiegare tutte le sue energie per un gioco così svantaggioso. |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
Alla fine, ho fatto la pazzia, le ho riscritto. Ha visualizzato dopo diverse ore e non ha risposto, non credo lo farà. Beh perlomeno non mi ha bloccato. Da una parte mi sento più libero al pensiero che lei sappia che la amo ancora. Ma dall'altra, mi vergogno di me stesso, di come mi stia rendendo ridicolo....
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
Nessuna pazzia sheev era già tutto fin troppo chiaro.. nn e una pazzia di messaggi così ne ricevono a decine sei solo stato uno dei tanti ..
Xò ora mi fermerei qua x evitare di rovinarti la reputazione e di passare x stalker o x quello che nn riesce a cogliere segnali palesi e interpretarli ... Ti capisco va bè ti sei tolto il peso ma ora devi anche accettare la realtà... Il peso che avevi era fatto da tue fantasie e castelli mentali .. nn ce stato mai nulla nn e interessata a te questa ragazza .. Tra qualche giorno potra risponderti x educazione x nn passare x quella che ghosta ma l importante nn scambi queste cose x interesse che nn ce .. volta pagina e vai avanti |
Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
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Re: A distanza di anni penso ancora a lei
Mi sento molto giù… non è che mi aspettassi un risultato diverso però inevitabilmente sono triste
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