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Lost75 02-11-2024 22:36

A quale età vi siete resi conto?
 
A quale età vi siete resi conto per la prima volta che in voi c'era qualcosa che non andava?

Hor 02-11-2024 22:40

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Prestissimo, fin da quando ricordo qualcosa.
Sicuramente intorno ai 10-11 anni, ma anche prima.
Successivamente il passare degli anni fu una progressiva presa di coscienza di quante cose non andavano in me, visto che crescendo provavo a sperimentarmi in diversi campi, constatando ogni volta problemi su problemi.

claire 02-11-2024 22:41

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Sempre pensato da che ho memoria, forse all'asilo o prima.
Da qualche tempo non lo penso più, di essere una persona sbagliata, e se mi viene ancora istintivamente di farlo, razionalizzo.

Mollusco 02-11-2024 22:43

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2994158)
Sempre pensato da che ho memoria, forse all'asilo o prima.
Da qualche tempo non lo penso più, di essere una persona sbagliata, e se mi viene ancora istintivamente di farlo, razionalizzo.

Credo che quel "qualcosa che non andava" dell'opener si riferisse alla media dei problemi della societa', e non fosse detto in senso morale. E' un non-andare rispetto al modo in cui vanno gli altri.

Mollusco 02-11-2024 22:48

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Quote:

Originariamente inviata da Lost75 (Messaggio 2994155)
A quale età vi siete resi conto per la prima volta che in voi c'era qualcosa che non andava?

Verso la fine dell'adolescenza, all'insorgere dei primi problemi oggettivi come il doc.

SoloUnaDonna 02-11-2024 22:50

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Lo so da sempre.. son sempre stata diversa dai coetanei.. sempre esclusa.. la mia vita è stata, e ancora lo è, un osservare gli altri dall'esterno.. vedere tutti che facevano cose mentre a me era precluso tutto..

Nightlights 02-11-2024 22:57

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Dalle scuole medie

Milo 02-11-2024 22:58

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Fino alle elementari ero più o meno in linea con gli altri bambini, cioè l'unica cosa strana è che avevo più amiche femmine che maschi, alle medie poi però gli altri sono cresciuti e andati avanti, io no.

Melmoth 02-11-2024 22:58

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Dalla prima elementare, quando il primo compagno di classe che incrociai mi chiese: "Perchè non sorridi?"

gaucho 02-11-2024 22:59

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Fino alle elementari bene o male andava, dalla prima media e iniziato il tracollo rispetto a tutti i coetanei

gaucho 02-11-2024 23:00

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Quote:

Originariamente inviata da Melmoth (Messaggio 2994166)
Dalla prima elementare, quando il primo compagno di classe che incrociai mi chiese: "Perchè non sorridi?"


Vero a me lo dicevano tipo le cassiere o la tipa delle poste quando ci andavo con mia madre e poi mia madre si incazzava diceva devi sorridere!!! Sembra che ti diamo botte a casa!!!

lonely heart 02-11-2024 23:08

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Di preciso non lo so, ma sicuramente alle medie ho proprio percepito la differenza tra me e gli altri.
La classica ragazzetta brutta e sfigata scelta per ultima a educazione fisica.
Da piccola ero più ribelle perché ricordo anche che ero un po' aggressiva e sapevo difendermi, poi non so che è successo. Ma comunque ho sempre partecipato ad attività sociali del mio paese, tipo il grest estivo oppure alle medie stavo scuola fino al pomeriggio invece che fino all'ora di pranzo, l'avevo scelto io, boh praticamente sono sempre stata masochista :nonso:

Nightlights 02-11-2024 23:14

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Cominciai a sentirmi diverso alle scuole medie perchè a quell'età mi resi conto che quel modo di scherzare esuberante e da trascinatori che avevano "i fioi" della classe proprio non mi apparteneva.
Sentivo di non c'entrare niente e quindi tenevo a mettermi in disparte.
Non è che sia cambiato molto in effetti, ho imparato solo un pò a dissimulare.

Melmoth 02-11-2024 23:20

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Quote:

Originariamente inviata da gaucho (Messaggio 2994168)
Vero a me lo dicevano tipo le cassiere o la tipa delle poste quando ci andavo con mia madre e poi mia madre si incazzava diceva devi sorridere!!! Sembra che ti diamo botte a casa!!!

Sì a me lo dicevano un pò tutti, a questa si aggiungevano domande
come: "Ti è caduta la lingua?" "Perchè non parli?" "Ci sei? Sei connesso?"

NatoMorto 02-11-2024 23:26

Quote:

Originariamente inviata da Lost75 (Messaggio 2994155)
A quale età vi siete resi conto per la prima volta che in voi c'era qualcosa che non andava?

4 ....all asilo....ho detto tutto

Ascolopito 02-11-2024 23:28

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
13 anni. Avevo delle potenti erezioni incontrollate.

meno 02-11-2024 23:35

Anch'io direi dalle scuole elementari, anche se il peggioramento più marcato è stato nel passaggio alle scuole medie, dove purtroppo il bullismo è entrato prepotentemente nella mia vita.

Syd90 02-11-2024 23:45

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Non lo so, mi sono sempre sentito diverso ma sbagliato mai, sono solo fatto in un altro modo

Forse la presa di coscienza l ho avuta intorno ai 16/17 anni che proprio ho pensato di essere un pò troppo particolare per amalgamarmi alla normalità sociale

Da che ho memoria mi sono sempre sentito dire di essere strano

Detto questo qualcuno mi spiega cortesemente come cazzo si cambiano le uscite hdmi sul telecomando di sky prima che lo disintegro

Syd90 03-11-2024 00:01

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Ho risolto mi ha aiutato quello che tutti chiamano almeno 6/7 volte al giorno

Echoes 03-11-2024 01:57

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Credo attorno ai 14-15 anni

Tatsuhiro Satō 03-11-2024 02:16

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Qualcosa non andava nella società umana/disumana o in me?

claire 03-11-2024 05:38

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Quote:

Originariamente inviata da Mollusco (Messaggio 2994159)
Credo che quel "qualcosa che non andava" dell'opener si riferisse alla media dei problemi della societa', e non fosse detto in senso morale. E' un non-andare rispetto al modo in cui vanno gli altri.

Infatti non parlo di moralità. Sono diversa, lo sono gli altri, io c'ho le mie, gli altri hanno le loro, normale non è nessuno.
Non é che l'ho pensata sempre così, ma adesso sì.

Keith 03-11-2024 08:38

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Quote:

Originariamente inviata da NatoMorto (Messaggio 2994175)
4 ....all asilo....ho detto tutto

Io poco più tardi, a 6 anni.

Maffo 03-11-2024 08:56

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Ho questo ricordo di quando avevo 5/6 anni in cui facevo una battutina ad un mio compagno all' asilo, e subito dopo me ne vergognavo perché mi sembrò una cosa stupida da dire, però ancor prima di allora, a 4 anni, mia madre mi portò a fare una visita specialistica per capire se ero autistico (spoiler no, non lo sono) dato che le maestre dicevano che socializzavo poco con gli altri bambini.

Tl;dr 5/6 anni

Maffo 03-11-2024 09:02

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Comunque secondo me anche mio padre è un po' autistico perché è un' ora e mezza che canta sempre lo stesso ritornello di due frasi non stop, e mi sta sfracellando la minchia a livelli assurdi :moltoarrabbiato:

Crepuscolo 03-11-2024 10:22

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Appena arrivato all'asilo,quindi sui tre anni. Forse al tempo neanche mi rendevo conto ma venivo già emarginato dagli altri bambini perché ero molto tranquillo e parlavo poco.

sparatemi 03-11-2024 10:47

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Quote:

Originariamente inviata da Lost75 (Messaggio 2994155)
A quale età vi siete resi conto per la prima volta che in voi c'era qualcosa che non andava?

prima media

NatoMorto 03-11-2024 11:08

Quote:

Originariamente inviata da Keith (Messaggio 2994206)
Io poco più tardi, a 6 anni.

Noi e quelli come noi siamo la conferma che non ci sono shock o fattori scatenanti significativi ma che il nostro è un problema genetico

AvolteRitorno 03-11-2024 11:34

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Mah, ci sto pensando, non ci avevo mai riflettuto a fondo...

Forse già all'asilo. Inizialmente mi rifiutai di continuare ad andarci perché una delle suore mi aveva dato uno schiaffo (fosse successo ai giorni nostri sai che casini, ma ai tempi era educare). In seguito, optato per un asilo laico, coinvolgendo altri bambinetti arrivai a un passo dall'evasione, eravamo in cima al muro che cintava la proprietà, bastava andarsene (anche qui, se non ci fossimo attardati ad aspettare i più lenti, immagino il casino che avrebbero fatto a chi "doveva" accudirci).

Il punto è che, già da molto piccolo, ho sempre tentato rifuggere dalle imposizioni, dai canoni della società. Non ho mai accettato fino in fondo l'uniformarmi, seguire delle regole imposte indiscriminatamente a tutti, solo perché è sempre stato fatto così. Non saprei come definire meglio la cosa, ma anche crescendo io in qualsiasi contesto sociale (ma anche non sociale) non mi son mai sentito a mio agio, l'impulso iniziale è sempre stato quello di andarmene, smarcarmi, non sottomettermi a uno stile di vita imposto.
Chiariamoci però, non è che io non segua le regole di default, anzi, i miei principi personali sono molto più rigidi di qualsiasi decalogo di netiquette.
Quindi se riesco evito certi contesti, se non si può farne a meno mi adeguo e seguo anche io le regole alla lettera, più che altro per rispetto verso gli altri.

claire 03-11-2024 11:37

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Quote:

Originariamente inviata da NatoMorto (Messaggio 2994225)
Noi e quelli come noi siamo la conferma che non ci sono shock o fattori scatenanti significativi ma che il nostro è un problema genetico

Attenzione perché i primi mesi e anni di vita sono DETERMINANTI, ovviamente non ci sono i ricordi, ma ciò che avviene in questo periodo influisce in modo significativo e a volte purtroppo irreversibile, o comunque di difficile risoluzione, rispetto a traumi o fattori che intervengono successivamente, poiché sia il sistema nervoso che le basi psichiche in quel periodo si stanno sviluppando come "fondamenta".Non parlo per opinione personale ma perché per formazione e professione un po' di queste cose le mastico .

Lost75 03-11-2024 12:19

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2994230)
Attenzione perché i primi mesi e anni di vita sono DETERMINANTI, ovviamente non ci sono i ricordi, ma ciò che avviene in questo periodo influisce in modo significativo e a volte purtroppo irreversibile, o comunque di difficile risoluzione, rispetto a traumi o fattori che intervengono successivamente, poiché sia il sistema nervoso che le basi psichiche in quel periodo si stanno sviluppando come "fondamenta".Non parlo per opinione personale ma perché per formazione e professione un po' di queste cose le mastico .

Vero, fin da molto piccolo a casa mi hanno terrorizzato con la storia dell'uomo cattivo o della strega cattiva che ti vuole rapire per farti del male. Questo perchè non dovevo allontanarmi da loro o dare confidenza agli estranei. Ho sempre pensato fosse questa una delle cause dei miei problemi di evitamento

Robert_Plant 89 03-11-2024 12:34

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
All'età di 15 anni, quando tutti si sbaciucchiavano con le coetanee e io solo come uno stupido

Stasüdedòs 03-11-2024 13:49

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Dividerei in 3 momenti ben distinti:

1) Periodo dalla 1^media fino alle superiori: bullismo per lo più psicologico/verbale, ma avevo ancora qualche amico ed ero ancora nella fase del "solo un po' timido, di poche parole, ma poi da adulto le cose si sistemano".... se se, come no...

2) Periodo post-scolastico dai 20 anni in poi: ho realizzato i danni provocati dai lunghi anni di bullismo adolescenziale, il deterioramento irreversibile delle già scarse skills sociali, l'incapacità di relazionarmi con l'altro sesso (e di sostenere conversazioni generiche con gli altri), la progressiva perdita delle poche amicizie avute e create durante l'infanzia ... nonostante tutto, qualche tentativo di recupero ho provato ad avviarlo (senza successo), mantenendo comunque un briciolo di speranza fino ai 30 anni circa.

3) Periodo dai 30 fino ad oggi: totale rassegnazione consapevole sulla mia condizione e dispiegamento davanti a me di un futuro estremamente chiaro e segnato in certe sue caratteristiche, con le quali dovrò necessariamente convivere fino alla fine.

NatoMorto 03-11-2024 13:56

Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2994230)
Attenzione perché i primi mesi e anni di vita sono DETERMINANTI, ovviamente non ci sono i ricordi, ma ciò che avviene in questo periodo influisce in modo significativo e a volte purtroppo irreversibile, o comunque di difficile risoluzione, rispetto a traumi o fattori che intervengono successivamente, poiché sia il sistema nervoso che le basi psichiche in quel periodo si stanno sviluppando come "fondamenta".Non parlo per opinione personale ma perché per formazione e professione un po' di queste cose le mastico .

Sono d'accordo ma a meno che non ci sia un vero e proprio abbandono o peggio,senza entrare nei dettagli,come nel mio caso o altri casi,mi è semplicemente accaduto quello che accade a tutti gli altri....solo che in me ha "scatenato" quello che ho tutt ora... Per questo parlo di componente genetica...gli altri milioni di bambini che hanno fatto le mie stesse cose o esperienze anche nell' imprinting o nei primi mesi di vita non hanno sviluppato la depressione...poi si sa che un trauma molto pesante nei primi mesi di vita può scatenare qualsiasi cosa anche in soggetti non predisposti

claire 03-11-2024 14:32

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Mi pare ci siano ricerche recenti sul "gene della depressione", ma non so e non mi addentro. Fin qui parrebbe che i disturbi di natura non psicotica non abbiano basi genetiche ma ambientali. E anche i disturbi psicotici non sono sempre "tare ereditarie" , avevo letto la percentuale di ereditarietà e non la ricordo ma era più bassa di quello che credevo.

NatoMorto 03-11-2024 14:53

Magari mi sbaglio perché fan fatica gli psichiatri e gli studiosi....quindi figuriamoci un diplomato in alberghiera come me...ma resto della mia idea ...io la vedo così: un bimbo che mangia tre noccioline e scopre di essere allergico non ha un allergia per "colpa" di 3 noccioline ma perché ci è nato e la vita lo ha portato e catalogato come persona allergica...qui parliamo di fattore genetico ...invece se un bimbo mangia 200 noccioline al giorno per mesi poi probabilmente per saturazione o trauma diventerà allergico ...e qui il fattore genetico non c entra

Keith 03-11-2024 15:01

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Quote:

Originariamente inviata da NatoMorto (Messaggio 2994225)
Noi e quelli come noi siamo la conferma che non ci sono shock o fattori scatenanti significativi ma che il nostro è un problema genetico

Nel mio caso c'è stata la morte improvvisa di mio nonno che ha causato un grande shock su mia madre e di conseguenza anche su di me, ma c'è cmq un substrato genetico.

Mollusco 03-11-2024 15:09

Re: A quale età vi siete resi conto?
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2994257)
Mi pare ci siano ricerche recenti sul "gene della depressione", ma non so e non mi addentro. Fin qui parrebbe che i disturbi di natura non psicotica non abbiano basi genetiche ma ambientali. E anche i disturbi psicotici non sono sempre "tare ereditarie" , avevo letto la percentuale di ereditarietà e non la ricordo ma era più bassa di quello che credevo.

Quote:

Originariamente inviata da NatoMorto (Messaggio 2994252)
Sono d'accordo ma a meno che non ci sia un vero e proprio abbandono o peggio,senza entrare nei dettagli,come nel mio caso o altri casi,mi è semplicemente accaduto quello che accade a tutti gli altri....solo che in me ha "scatenato" quello che ho tutt ora... Per questo parlo di componente genetica...gli altri milioni di bambini che hanno fatto le mie stesse cose o esperienze anche nell' imprinting o nei primi mesi di vita non hanno sviluppato la depressione...poi si sa che un trauma molto pesante nei primi mesi di vita può scatenare qualsiasi cosa anche in soggetti non predisposti

Infatti secondo me non si tratta di un vero e proprio gene della depressione ma di una predisposizione genetica generale verso questo tipo di malattie. Un ambiente familiare magari non felicissimo, come il mio, che verso soggetti piu' resistenti non ha effetti particolari, in soggetti predisposti come noi scatena delle reazioni patologiche.

Io tra l'altro ho pure un parente stretto che ha sintomi molto simili ai miei, per cui mi sembra evidente almeno nel mio caso una tara ereditaria.

NatoMorto 03-11-2024 15:17

Quote:

Originariamente inviata da Mollusco (Messaggio 2994267)
Infatti secondo me non si tratta di un vero e proprio gene della depressione ma di una predisposizione genetica generale verso questo tipo di malattie. Un ambiente familiare magari non felicissimo, come il mio, che verso soggetti piu' resistenti non ha effetti particolari, in soggetti predisposti come noi scatena delle reazioni patologiche.

Io tra l'altro ho pure un parente stretto che ha sintomi molto simili ai miei, per cui mi sembra evidente almeno nel mio caso una tara ereditaria.

Esattamente come me

NatoMorto 03-11-2024 15:18

Quote:

Originariamente inviata da Keith (Messaggio 2994266)
Nel mio caso c'è stata la morte improvvisa di mio nonno che ha causato un grande shock su mia madre e di conseguenza anche su di me, ma c'è cmq un substrato genetico.

Si ...mi associo in pieno


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