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Assertivi o passivi?
Per ridurre al minimo il confronto con l’altro si riduce talvolta al canonico “ Sìssì, hai ragione”.
Sei dalla sua, lo validi completamente, e diventi trasparente. Fine dei giochi. Questo solitamente è un modus disfunzionale che non esprime alcune idea, quindi non trattandosi di assertività, rientra suppongo nell’esser solo passivi, praticamente dei tubi vuoi atti esclusivamente a far passare l’idea altrui attraverso di sé, una sorta di resa. Diciamo. Bene, riuscite ad essere assertivi in modo funzionale? Ad avere un idea contraria a quella dell’interlocutore ma capaci di difendere? Come? Quando non ci riuscite e disfunzionate in modi simili a quelli sopra descritti, con chi vi capita? In che circostanze? Come vi sentite poi? Articolate, se volete. Resto tutt’occhi. |
Re: Assertivi o passivi?
Da quel che ho capito l'assertività deriva in parte dall'essere sereni con la propria vita, non si può pretendere di comportarsi in modo equilibrato in circostanze personali incasinate, in cui si è più esposti a scatti di emotività e/o "effetto rinculo"
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Re: Assertivi o passivi?
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Ero appunto curioso di conoscere dinamiche specifiche pro o contro, o solo negative, essendo qualcosa su cui rifletto molto. |
Re: Assertivi o passivi?
Qualche volta, con alcune persone, l'unica cosa possibile è dire "si hai ragione".
Perché non c'è margine di discussione. Se provi ad esprimere un punto di vista diverso ti attaccano, qualche volta anche sul personale, quindi diventa impossibile la discussione pur volendo essere assertivi. Disclaimer: tanto per cambiare sottolineo che non mi sto riferendo a nessuna dinamica del forum, sto parlando della vita reale. |
Re: Assertivi o passivi?
Le discussioni più interessanti si hanno quando le persone portano prove che supportano quello che dicono e non discutono solo per aver ragione. Quando la situazione non è questa non serve a nulla la discussione, uno ci può provare ma dopo un po' si accorgerà di star lì a scontrarsi con un muro di gomma e quindi è meglio se lascerà perdere. In quest'ultima situazione spesso si finisce per andare sul personale, divagare ecc... Una perdita di tempo insomma.
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Re: Assertivi o passivi?
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Re: Assertivi o passivi?
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Sei solo nella tua fase di rifiuto e ritiro. XD ci si legge quando ti ridanno il tuo commodore 128 :mrgreen: |
Re: Assertivi o passivi?
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Quando le persone sono estremamente dogmatiche e aggressive su certe posizioni è meglio svignarsela. In questi casi concludo discussioni del genere con un neutrale "Ci sta":mrgreen: |
Re: Assertivi o passivi?
Etero
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Re: Assertivi o passivi?
E il ritiro dal confronto lo vivete come una liberazione, quindi? Con sollievo?
Non sentite senso di inferiorità o una forma di disfatta di qualche tipo, a non aver concluso la discussione chiarendo la distanza dalle argomentazioni "diverse" dell' altro? |
Re: Assertivi o passivi?
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Loro si tengano la loro verità e io mi tengo la mia. |
Re: Assertivi o passivi?
E' difficile rispondere a questa domanda in astratto o in generale perché in base alla situazione e al contesto può aver senso essere più assertivi o passivi. La cosa che ho notato è che si può essere assertivi in maniera carismatica e in maniera "antipatica". Alle persone può anche piacere anche essere contraddette, ma il modo in cui lo si fa può indisporre l'altra persona o renderla "attratta".
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Re: Assertivi o passivi?
Passivo-aggressivo da manuale
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Re: Assertivi o passivi?
L' assertivo è il convincente sicuro di sé. Ma chi decide che sei convincente? E chi decide che sei sicuro di sé?
L' interlocutore. È l' altro che decide se sei assertivo o meno, quindi io non so che posso dire di me. So solo che non ho doti di persuasione e di vendita perché debole a livello dialettico e scarso sangue freddo. |
Re: Assertivi o passivi?
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Tuttavia, mi capita di non riuscire a essere assertivo in altre situazioni. Ad esempio: - se capita il tipico senegalese che tenta di vendermi cianfrusaglie, non sempre riesco a tenere fede al proposito e a dire di no - oppure, se una persona mi chiede di fare una cosa che io in realtà non vorrei fare... mi vergogno a esprimere apertamente la mia volontà e dunque resto sul vago o mento. |
Re: Assertivi o passivi?
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Quando non ottengo effetti o magari li ottengo contrari delle volte non spreco energie per esprimermi, mi scoccio. Essere attivo o passivo non è che mi interessa in sé, se essere attivo mi fa ottenere molto sprecando poche energie, mi conviene, se essere attivo mi costa molto e non ottengo abbastanza, che mi frega di essere attivo? Riprendendo l'esempio riportato da Darby Crash... Con questi che fanno la questua e roba simile la verità è che sono a monte titubante io, per questo non riesco a togliermeli di torno, se a monte ho comunque un po' di intenzione di dargli qualcosa, non è che devo asserire l'idea granitica di non dargli nulla, loro se ne accorgono e fanno leva su questa cosa qua, a monte non ce l'ho l'idea granitica che bisogna cacciarli, e allora può essere anche che al momento mi convincono e gli do qualcosa, mentre altre volte non mi convincono, e fine. Se a monte non ce l'ho incrollabile e granitica un'idea o un'intenzione, cosa dovrei asserire? :nonso: Su certe cose mi pare che sono indeciso a monte, però le persone circostanti mi chiedono di essere netto e così l'indecisione diventa disfunzionale. Su certe altre cose invece divento un osso duro ed essere assertivo non mi pesa. Non sono così sicuro che sia solo un problema legato alla comunicazione e la sua efficacia, all'inizio ho pensato a questa cosa, ma leggendo l'esempio riportato da "Darby Crash" ho pensato che c'è connsssa anche quest'altra cosa qua (che è un aspetto trascurato secondo me). Se non hai un'idea netta non asserirai un'intenzione netta; non ce l'hai proprio a monte quest'intenzione netta, hai due spinte un po' contrapposte che a seconda del contesto prenderanno il sopravvento. Io di intenzioni davvero nette ne ho poche e in certi ambiti. Con questi che fanno la questua e vendono cianfrusaglie si vede che ho un atteggiamento un po' ambivalente, da un lato mi infastidiscono e dall'altro un po' mi dispiace che questi per sbarcare il lunario devono mettersi a fare 'ste stronzate, e allora qualche moneta poi sotto sotto vorrei dargliela, loro se ne accorgono che ho questo atteggiamento, che è specchio però del fatto che sotto sono un po' fatto in questo modo e va così. A me forse poi dispiace quando c'è qualcuno con me e penso che questo mi giudichi male in relazione a questo mio non avere spina dorsale dritta, l'uomo che sa nettamente cosa vuol fare, e si pone quest'altro problema. Non è a me che dà fastidio il mio comportamento, poi si pone in essere quest'altro pensiero, che ad altri dia fastidio questo mio modo di fare da "tira e molla". Poi ho pensato una cosa... Ma una persona che ipoteticamente fosse indecisa su tutto, come diavolo fa a diventare assertiva? Cosa dovrebbe asserire con forza se non ha nulla da asserire con forza? |
Re: Assertivi o passivi?
L'assertività parte sicuramente da una base di convinzione più o meno ferrea di quelle che sono le proprie argomentazioni ma prosegue e si radica nel tempo solamente grazie al carisma che una persona è in grado di emettere nei confronti del prossimo...
E' l'interlocutore che rilascia la validazione di assertività... Sempre e comunque.. Alcune persone riescono ad essere convincenti e carismatiche (soprattutto nei confronti del gentil sesso) anche asserendo che due più due è uguale a cinque mentre altre risulteranno "sfigate" anche parlando di massimi sistemi... Dipende insomma... Quindi non esiste nemmeno una regola certa da adottare durante le palestre sociali che si è costretti ad affrontare durante il proprio quotidiano... Quanto convenga essere assertivi o passivi alla lunga lo stabiliscono le circostanze contingenti e non esiste una certezza granitica a tal proposito... |
Re: Assertivi o passivi?
Passivo-assertivo.
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Re: Assertivi o passivi?
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c è da dire che tutto sto atteggiamento ce l ho solo con argomenti che ritengo "seri" , con quelle che ritengo cazzate posso anche assecondare qualcuno e cmq essere piacevole con l altro .... per il resto no , d altronde nn ho mai avuto interesse a piacere per forza , mi piace piu destabilizzare il prossimo .... immagino sia un tratto distintivo di chi nn soffre particolarmente la solitudine e nn ha particolari interessi a tenersi stretto qualcuno |
Re: Assertivi o passivi?
C'è una persona con quale ogni tanto collaboro, è razzista, antisemita, omofobo, fascista, complottista, pelandrone, e se c'è da darsi da fare nel lavoro si nasconde, tutto l'opposto di me, eppure riesco ad andarci d'accordo, lo faccio delirare nei suoi complotti e nel frattempo penso ad altro, lui che parla sempre male degli altri spera sempre di lavorare con me, anche se quando mi chiede la mia opinione rispondo sempre io la penso al contrario o per me non è così, gli ho sentito dire le peggio bestialità e bestemmia di continuo ma non gli dico mai niente, se chiede lo smonto ma senza enfasi senza urlare senza bisticciare, alla fine ha capito e blatera senza chiedere cosa ne penso.
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Re: Assertivi o passivi?
Io sono passivo, a lavoro quando qualcuno mi parla sto zitto, ascolto e basta senza dire nulla..la voglia di parlare mi è passata da anni e comunque ho difficoltà a parlare, ad articolare discorsi..in pratica avendo come ambiente sociale solo il lavoro le discussioni si limitano su calcio e varie cazzatine e frivolezze
Generalmente come detto ascolto e basta, parlare per me è faticoso, uno stress mentale...sono cresciuto nei litigi in famiglia, aggressioni verbali e cose del genere...non riesco ad emergere in una discussione...poi ho anche una voce schifosa, difetti di pronuncia che mi causano prese in giro, tono di voce basso, se preso dall'emotività balbetto..insomma una merda totale :( |
O tutto o niente, cioè passivo oppure esaurito. Quindi per non farmi arrestare più passivo.
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