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Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi? Come da titolo
Intendo ad esempio a lavoro o in qualsiasi altro luogo di incontro obbligato ma dove non devi per forza intaragirci direttamente Una volta constatato più volte che a queste persone non frega niente di voi non vi da fastidio doverci interagire? Dirgli o ascoltare da loro il buongiorno, buonasera, arrivederci, hai un fazzoletto da prestarmi, questo cantante è bravo questo no, perchè qualsiasi futilità venuta in mente, a me non mi piace la pasta con il salame, oggi mi fa male il dito medio ecc.... Poi se ne vanno a casa dalla loro famiglia, partner, se ne escono con amici, colleghi (ma non tu) e non sono interessati ad approfondire il rapporto (non rispondono ai messaggi sull'organizzare un'uscita generale insieme) e quando necessiti di un piccolo supporto o di un'info peri lavorativa non ci sono, se fai una battuta sul gruppo non rispondono e non ridono se la fanno gli altri si. E io o noi o chi per noi soli come dei cani. Perchè bisogna rivolgere la parola ? Sono rami secchi in partenza. Dare dare dare dare. Perle ai porci. Dire anche cose interessanti, dire di sé quando capita. A gente così, ma che mi frega? E non ricevere niente in cambio. Niente, talvolta nemmeno il rispetto. O dover ascoltare i discorsi di gente che ha bisogno di un pubblico qualunque io o un altro è uguale. Io non ho più voglia. Voi ? Come la vivete? |
Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Se percepisco che dall'altra parte non c'è interesse, tendo a ritrarmi e a ridurre la comunicazione al minimo indispensabile. Ho una paranoia abbastanza forte di risultare noioso, importuno, non interessante, ecc. e quindi cerco di non rischiare.
Purtroppo ho anche problemi a capire le reazioni altrui, specie se implicite, quindi spesso mi è capitato di comportarmi da asociale con persone che invece avrebbero preferito approfondire la conoscenza (di solito apprendendo più avanti che c'era questo interesse). |
Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Hor in quel caso se scopri che loro volevano interagire hai sempre il tempo di rimediare!
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
È solo una convenzione sociale, i colleghi non sono amici, sono persone con cui si lavora. Si cerca di essere educati tutto qui.
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Se sono rapporti forzati, tipo quelli lavorativi, porto pazienza e cerco di andare d'accordo con tutti, nei limiti del possibile ovvio.
Se non sono rapporti obbligati invece funziona diversamente. Magari ci provo, mi butto, ma se sento incompatibilità non insisto, perché poi non è più un qualcosa di spontaneo, già mi sto forzando di adattarmi e diventa una forzatura. Ma quest'ultimo approccio non sono molti anni che ce l'ho. Ho dovuto imparare a farlo per il mio bene. Come ho già detto i giorni scorsi, io in passato ho fatto l'errore di cercare di piacere sempre a tutti, e mi ha causato in qualche caso grosse frustrazioni, quindi ho dovuto imparare a dire di no e a rifiutare senza avere sensi di colpa. |
Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
L'educazione ._.
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
se dovessi parlare solo con chi è interessato a me non potrei nemmeno parlare da solo :sisi:
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Al lavoro si lavora, non si chiacchiera. Se vedo che fanno troppo le oche gli dico pure di stare zitte che mi stanno facendo venire il mal di testa.
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Anche io per educazione se mi salutano ricambio (a differenza di alcuni di loro che non ricambiano peoprio*) ma sono stufa di interagire sto affondando non ce la faccio più personalmente a tenere queste convenzioni quando penso che sono convenzioni e nulla viene dalla loro parte umana positiva.
*infatti ho smesso di salutare di mia spontanea volontà le persone che fan cosi |
Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
eh so le formalità le odio pure io dal profondo del cuore , alla lunga ti consumano l anima , però senza le formalità nn funzionerebbe una mazza , per far funzionare le cose bisogna essere falsi a quanto pare , l attore è un lavoro sopravvalutato visto che tutti siamo un po attori la fuori
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Quegli scambi di cui parli falli se sono un piacere e non una fatica. Da come ne parli si vede che sono più una fatica, ecco perché dici che vale la pena di farli solo se portano a qualcos'altro. Quindi secondo me, siccome probabilmente non porteranno ad altro, non ti devi fare problemi a tirartene fuori.
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Posso essere tante cose, ma non vorrei mai che si dicesse che sono un uomo scortese, tutto qui.
Nessuno me l'ha insegnato. Tra mio padre che mi suggeriva i cazzotti e mia madre le querele, ebbene, direi rimanere sul neutro/educato è la strada più dignitosa |
Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Parlo in generale, a livello di condotta che è consigliabile tenere con chiunque.
Essere gentili ha sempre senso, dà sempre una buona impressione, aiuta sempre l'atmosfera generale, e io ne vedo varie di persone che sono gentili anche con gli sconosciuti, senza secondo fine e perché è una cosa carina da fare, e mi è venuto spontaneo comportarmi allo stesso modo, mi piace essere anch'io così e mi piace far sentire le altre persone a loro agio, anche se le incrocio una volta nella vita e basta. E si spera di incontrare lo stesso genere di persone, a nostra volta, che ci lascino un'impressione gradevole. Questo mi succede con più facilità quando sto bene e mi viene naturale esprimere il benessere anche in presenza di altri, in altri periodi non mi riesce altrettanto facilmente. Però in generale si può provare, e ci sono varie sfumature di gentilezza e cordialità, non per forza si deve esagerare o arrivare alla zuccherosità innaturale e artefatta. In qualunque cultura o contesto esistono indicazioni o regole di buona educazione e sull'avere un modo di porsi gradevole con gli altri, inclusi gli sconosciuti, da ciò si capisce che si tratta di una cosa molto importante. Ma non significa che ti devi annullare per gli altri o forzarti, se tu sei una persona che ha un modo di porsi più asciutto o sintetico, va benissimo così, non serve che ti metti a recitare un ruolo troppo pesante. E' raro che io incontri persone seriamente scortesi/scontrose/sgarbate, nel vero senso della parola, anche se quando le incontro ho sensazioni particolari di disagio e non mi viene di avvicinarmi, ma resto comunque gentile il giusto, mi adeguo abbastanza allo stile, gentile ma più neutra. Anche a me è capitato al lavoro di vedere persone gentili con me, in modo formale, che dopo si organizzavano per uscire, davanti a me, e non mi includevano. Era un ufficio intero in realtà a trattarmi così, perché tanto io ero tirocinante e dopo qualche mese me ne sarei andata via, e chiunque lo sapeva, e in ogni caso era gente con cui non avevo niente in comune, quindi non ci stavo neanche troppo troppo male (solo un leggero fastidio perché mi sentivo trattata come un soprammobile). Io mi sento a mio agio ad essere gentile con le persone, anche nel luogo di lavoro, anche se so che quello sarà l'unico contesto di interazione. E' comunque un modo di rendere la giornata più piacevole per tutti, penso che di scocciature ce ne saranno già abbastanza. Almeno è funzionale a far andare le cose meglio possibile. |
Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
e dimenticavo, se ci sono persone che dopo un certo numero di volte pretendono di essere ascoltate, aiutate, agevolate, pretendono che tu ascolti tutte le loro lagne ecc, ma dopo non ricambiano e non apprezzano, allora molto meglio fare da specchio ed essere molto più asciutti. Essere gentili è importante sì, ma non deve diventare un obbligo, una tortura o un sacrificio. Intendo dire: buoni ok, ma non al livello di farsi trattare da scemi.
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
@dystopia, in estrema sintesi, già si deve stare in un posto obbligati, non facciamoci il sangue amaro per niente, condivido, e aggiungo che fissarsi troppo sui comportamenti altrui fa perdere solo tempo.
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Tra “non me ne frega nulla” ed “è estremamente importante” c’è tutto uno spettro di sfumature. Ad esempio io e la segretaria del Centro di Salute Mentale non avremo mai un rapporto stretto, ma quando vado a pagare le faccio qualche battuta e ridiamo un po’. Poi a volte si interagisce egoisticamente, così per allenamento o per boostare l’autostima vedendo come reagiscono gli altri, non per forza perché sei sicuro che per l’altro sarai importante.
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
@Clover
Ci sono anche persone che durante la giornata sono di cattivo umore per cose loro e sono scontrose, ma a fine giornata non hanno alcuna "memoria" del comportamento che hanno tenuto con gli altri, un attimo dopo già non ci stavano più pensando. Siamo molto di più noi (intendo persone solitarie, fobiche, introverse, che passano tanto tempo a riflettere, che hanno una vita interiore intensa) a pensare a cosa abbiamo detto, fatto, pensato... invece ci sono altre persone che vivono letteralmente nel momento, vivono e basta, nemmeno ci tornano una seconda volta su quello che hanno detto un secondo prima, quindi infatti non sempre ha senso stare a ripercorrere la discussione, rimuginare o fare sangue amaro |
Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Nella mia unica esperienza lavorativa di un anno non cercavo mai di fare conoscenza con le persone che lavoravano nella mia stessa struttura, era piuttosto il contrario, loro venivano da me per chiedermi qualcosa. Quindi dopo un anno che ci vedevamo eravamo solo conoscenti, un altro al posto mio avrebbe legato molto di più in questo lasso di tempo.
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Io infatti non rivolgo la parola a nessuno a meno che non sia strettamente necessario.
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
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Hai dimenticato eventuali bambini piccoli urlanti, che hanno fatto un affresco con le matite sul muro della camera. Ti sei distratto un attimo e hanno rovesciato i cereali in cucina, e tu devi raccoglierli uno ad uno, perché l'aspirapolvere è in assistenza tecnica, e non si sa quando farà ritorno. Stai aspettando una consegna di Amazon e sei l'unico essere umano adulto in casa, la mail diceva che il corriere arriva entro le 18 e tu sei lì bloccato per accoglierli, ma sai che non arriverà, come al solito, arriverà domani. Oggi è il giorno che svuotano il bidone della carta, ma tu non hai potuto buttare la carta, perché il vicino di casa butta i suoi scatoloni "dimenticando" di appiattirli e tutti devono tenersi la loro carta in casa perché il bidone sta scoppiando e non c'è posto. Allora devi correre prima che il vicino depositi altri mille scatoloni non appiattiti. E così via. Ecco perché tante persone sono sempre di pessimo umore, in queste condizioni ci credo ahaha ed ecco perché almeno al lavoro nessuno vuole inutili rogne, ce ne sono già abbastanza :mannaggia: |
Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Visto che il lavoro è indispensabile per mandare avanti la propria vita, allora penso che le persone siano motivate a farlo andare il meglio possibile, ecco perché in modo spontaneo si cerca di fare due chiacchiere neutre e tranquille, perché è importante evitare attriti almeno lì, altrimenti finitissima
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
La stupidaggine
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
La necessità
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Per rispondere alla domanda nel titolo, mi spinge la curiosità.
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
mi sa che scambiare ogni tanto qualche parola aiuta a stemperare la tensione. Ma dipende anche da come si interagisce, dal tono della voce, dal linguaggio non verbale, dalle stesse parole che si usano e dai modi verbali di interloquire. Infatti avendo qualche problema in generale nell'interazione non è che vada molto meglio se ogni tanto apro la bocca per parlare perchè credo che spesso comunichi ansia, nervosismo o altro che faccia capire che dietro c'è freddezza o disagio. Tendenzialmente parlo pochissimo a lavoro, ma più che altro difficilmente inizio una 'conversazione'. Passano le ore e tirerò fuori davvero un numero facilmente contabile di parole. Qualche battuta dall'altra parte può arrivare sul mio essere 'assente', in genere alla fine mi pare che si arrivi a una forma di rassegnazione altrui e in fondo mi va bene così. Non credo comunque che essere silenziosi automaticamente significhi essere scortesi.
Non è che non mi venga da rivolgere la parola perchè penso che agli altri non freghi molto di me (spesso neanche a me frega molto di loro, ahahah), o meglio non principalmente per quello, più che altro temo di fare qualche brutta figura, temo di finire per risultare 'debole' nell'interazione, di far rompere la confidenza in un modo che poi non sappia gestire, non so se riesco a spiegarmi... |
Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Io ho un problema che mi mette un nervoso che guarda spacco il telefono, ogni volta che lo vedo non rispondo perché sennò scriverei veramente solo offese; só che é un problema mio, ma non riesco a capire perché scrivere a lettere cubitali "non quotare"?
Ma a te che ti frega se ti quoto, se non vuoi che le cose che scrivi stiano in internet fai a meno di scrivere in un forum pubblico o no? E perché visto che é previsto dal sito non posso essere libero di farlo? E mi chiedo perché mi da molto fastidio sta cazzata! Non c'è l'ho con te giovedì, tranquilla, non innervositi anche te. |
Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Nulla, non gliela rivolgo tranne casi d'assoluta necessità.
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Anch'io me lo chiedo spesso, perché e' vero capitano quei contesti e situazioni in cui ci si sente quasi obbligati a scambiare due chiacchiere, a parlare del piú e del meno per apparire formalmente cortesi, personalmente a malapena sopporto quei momenti anche se non lo do quasi mai a vedere mi sento profondamente a disagio, mi chiedo il perché dover parlare di cose banali con chiunque, alla fine faccio buon viso e lascio credere anche di essere partecipe ma credo in fondo sappiano tutti i presenti che nessuno e' molto interessato alle persone con cui sta parlando ( mi riferisco a conoscenti, colleghi o vicini di casa in cui si "inciampa" per necessità) ... triste che si privilegi l'attività del parlare piuttosto che la persona con cui si sta parlando, appare una sorta di "dovere sociale" scambiare quelle due chiacchere forzate ...ma la nostra società e' impostata in questo modo, si regge su una serie di convenzioni e tutti prima o poi finiamo per adattarci senza neppure il tempo di apprezzare l'utilità di certi atteggiamenti... Poi in alcuni casi ci sentiamo addirittura meglio dopo avere scambiato quelle due chiacchere perché ci sentiamo piú considerati e forse abbiamo l'illusione di essere meno soli. Capita anche questo:/
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Grazie per i commenti di tutti, Sagoma e Ansyogena la penso come voi.
Ma come si fa a sopportare che spesso " che si privilegi l'attività del parlare piuttosto che la persona con cui si sta parlando" è una cosa che io non riesco più a sopportare, l'ipocrisia, questo mondo dove l'essere umano nel suo senso positivo è sempre meno presente... Mi fa sentire ancora più sola. Perché poi sono chiacchiere che non portano da nessuna parte, non fanno evolvere come persona e non fanno evolvere il rapporto tra le persone... è il nulla. :( |
Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Lo stipendio, l’eredità
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Re: Cosa vi spinge a rivolgere la parola a persone a cui non frega nulla di voi?
Al momento mero interesse personale.
Ho bisogno di "crescere" nell'azienda, e purtroppo tocca comunicare, interagire, fare domande... Soprattutto l'ultima, se non mi fossi abituato a fare domande, avrei avuto un mucchio di problemi in più dai quali invece me la sono cavata, anche banalità del tipo "come si fa logout da questa pagina?" (ovviamente estremizzo :sisi: ) |
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