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Crepuscolo 21-08-2024 08:20

Come fate?
 
Uno dei misteri più grandi di questo forum per me sono quegli utenti che vivono da soli ed hanno un lavoro ma allo stesso tempo hanno serie difficoltà ad entrare in un negozio, ad andare al parco... Insomma a fare semplici attività fuori casa (cose tranquille dico, non discoteche, concerti...).
Chiedo a quelli che si riconoscono in questa descrizione, come avete fatto a raggiungere l'indipendenza? Come è possibile che riuscite a sopportare la pressione lavorativa ma per tutto il resto avete difficoltà? Il giudizio in ambito lavorativo non è forte?

gaucho 21-08-2024 08:45

Re: Come fate?
 
Psicofarmaci, dissociazione, sopportazione

pokorny 21-08-2024 08:48

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2976075)
Uno dei misteri più grandi di questo forum per me sono quegli utenti che vivono da soli ed hanno un lavoro ma allo stesso tempo hanno serie difficoltà ad entrare in un negozio, ad andare al parco... Insomma a fare semplici attività fuori casa (cose tranquille dico, non discoteche, concerti...).
Chiedo a quelli che si riconoscono in questa descrizione, come avete fatto a raggiungere l'indipendenza? Come è possibile che riuscite a sopportare la pressione lavorativa ma per tutto il resto avete difficoltà? Il giudizio in ambito lavorativo non è forte?

E' un mistero anche per me, di quelli misteriosissimi e incomprensibili. Per me il problema è quello contrario, non ho mai retto le dinamiche del lavoro e sono contento che tra poco su quel fronte avrò chiuso tutte le pendenze.

Trinacria 21-08-2024 09:23

Re: Come fate?
 
Il lavoro, per quanto mi riguarda, è una necessità. Ho il bisogno di sentirmi indipendente, di potermi gestire da sola e di non dover chiedere niente a nessuno. Ho passato anni chiusa in casa perchè non volevo dire ai miei dove andavo e cosa facevo. Avevo bisogno di essere indipendente. Per poter avere ciò servono i soldi e quindi sopporto e supero le mie difficoltà e lavoro. Per me è più difficile dover chiedere soldi a qualcuno o far sapere dove vado piuttosto che andare a lavorare.

varykino 21-08-2024 09:26

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Trinacria (Messaggio 2976087)
Il lavoro, per quanto mi riguarda, è una necessità. Ho il bisogno di sentirmi indipendente, di potermi gestire da sola e di non dover chiedere niente a nessuno. Ho passato anni chiusa in casa perchè non volevo dire ai miei dove andavo e cosa facevo. Avevo bisogno di essere indipendente. Per poter avere ciò servono i soldi e quindi sopporto e supero le mie difficoltà e lavoro. Per me è più difficile dover chiedere soldi a qualcuno o far sapere dove vado piuttosto che andare a lavorare.

pensa quando uno lavora e nonostante tutto nn è indipendente e deve cmq dire dove va e cosa fa :sisi: , l incubo :D

Crepuscolo 21-08-2024 09:29

Re: Come fate?
 
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Originariamente inviata da Trinacria (Messaggio 2976087)
Il lavoro, per quanto mi riguarda, è una necessità. Ho il bisogno di sentirmi indipendente, di potermi gestire da sola e di non dover chiedere niente a nessuno. Ho passato anni chiusa in casa perchè non volevo dire ai miei dove andavo e cosa facevo. Avevo bisogno di essere indipendente. Per poter avere ciò servono i soldi e quindi sopporto e supero le mie difficoltà e lavoro. Per me è più difficile dover chiedere soldi a qualcuno o far sapere dove vado piuttosto che andare a lavorare.

Ma se hai superato le tue difficoltà per il lavoro non dovrebbe essere più facile superare anche le altre difficoltà?

AvolteRitorno 21-08-2024 09:33

Re: Come fate?
 
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Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2976075)
Uno dei misteri più grandi di questo forum per me sono quegli utenti che vivono da soli ed hanno un lavoro ma allo stesso tempo hanno serie difficoltà ad entrare in un negozio, ad andare al parco... Insomma a fare semplici attività fuori casa (cose tranquille dico, non discoteche, concerti...).
Chiedo a quelli che si riconoscono in questa descrizione, come avete fatto a raggiungere l'indipendenza? Come è possibile che riuscite a sopportare la pressione lavorativa ma per tutto il resto avete difficoltà? Il giudizio in ambito lavorativo non è forte?

Personalmente vivo una situazione simile, anche se non proprio così drastica. Nel senso che non ho serie difficoltà oggi a fare determinate cose (come entrare in un negozio, ecc.) ma le ho avute in passato, a periodi, dovute all'ansia più che alla fobia sociale.
Non so darti una risposta precisa su come si raggiunge l'indipendenza in queste condizioni. Continui a provarci più che altro.
Io non ho avuto neanche molte alternative, ho avuto la fortuna di avere un tetto sulla testa e il piatto in tavola fino ai 30 inoltrati (e non è poco) nonostante lavorassi, ma niente altro, vizi e agi non potevo permettermeli con uno stipendio da fame. Oltre a questo ho dovuto sempre sentirmi in colpa ogni giorno (causato dal disprezzo di chi mi sosteneva economicamente) di gravare sulla famiglia. Forse anche questo mi ha dato motivazione, appena ho avuto uno stipendio decente, a fare armi e bagagli ed andarmene.

I miei simpatici familiari in quel frangente mi hanno detto: "Ma dove vai? Tempo 15 giorni sei di nuovo qui...". Anche questo mi ha aiutato a non tornare mai indietro.

Hor 21-08-2024 09:33

Re: Come fate?
 
Premetto che io lavoro esclusivamente da casa e le persone con cui lavoro non le ho nemmeno mai viste in faccia, e già questo mi avvantaggia rispetto a chi lavora in ufficio o comunque a costante contatto con altri.
Detto questo, ho comunque impiegato un sacco di tempo (e parlo in termini di anni) per raggiungere una sufficiente "serenità", efficienza e regolarità nel gestire tutti gli aspetti del mio lavoro, in particolare quelli più burocratici. Inoltre per molti aspetti la mia situazione lavorativa resta precaria, nel senso che una persona senza i miei problemi mentali ma con le mie stesse capacità nel lavoro avrebbe raggiunto ormai da un pezzo una posizione ben più solida e affermata della mia, cosa che io mi sogno.
Poi va detto che, nel mio caso, anche se con tempi molto lenti, le cose riesco a impararle e a superare blocchi e paure. Quindi, nel caso del lavoro, dovendo per necessità di cose mantenermi stando lontano dalla mia famiglia, un po' alla volta ho imparato. Ma ci sono altri àmbiti in cui non mi ci sono mai messo (ad es. frequentare negozî) e in cui sono ancora al punto di partenza.

Hor 21-08-2024 09:36

Re: Come fate?
 
L'ho scritto molte volte nel forum, ma nel mio caso sono molto settoriale coi blocchi. Imparo a fare una cosa, ma con le altre devo sempre ripartire da capo.
Se riuscissi a imparare col tempo a entrare nei negozî che vendono le palline gialle, questo non mi aiuterebbe a imparare a entrare nei negozî che vendono i cubi azzurri. Fatico tantissimo a generalizzare.

Darby Crash 21-08-2024 09:51

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2976075)
Uno dei misteri più grandi di questo forum per me sono quegli utenti che vivono da soli ed hanno un lavoro ma allo stesso tempo hanno serie difficoltà ad entrare in un negozio, ad andare al parco... Insomma a fare semplici attività fuori casa (cose tranquille dico, non discoteche, concerti...).
Chiedo a quelli che si riconoscono in questa descrizione, come avete fatto a raggiungere l'indipendenza? Come è possibile che riuscite a sopportare la pressione lavorativa ma per tutto il resto avete difficoltà? Il giudizio in ambito lavorativo non è forte?

io al contrario non ho difficoltà nel fare le semplici attività fuori casa di cui parli; ma ce l'ho nel cercare lavoro, dunque prima ancora che nel lavorare.

Crepuscolo 21-08-2024 10:18

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2976094)
io al contrario non ho difficoltà nel fare le semplici attività fuori casa di cui parli; ma ce l'ho nel cercare lavoro, dunque prima ancora che nel lavorare.

Stessa cosa, si un po' d'ansia c'è sempre se sto in un posto con gente ma non esagerata perché alla fine non devo dimostrare niente a nessuno, faccio quello che devo e vado via. Al massimo se uno posto è troppo affollato semplicemente non ci vado.
Con il lavoro è diverso invece perché c'è qualcuno che giudica il tuo operato e se sbagli te lo fa presente, si aspetta delle cose da te, quindi c'è più pressione e l'autostima può essere compromessa.

Crepuscolo 21-08-2024 10:18

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da euridice_ (Messaggio 2976097)
C'è anche gente che vuole una fidanzata ma è incapace di provvedere al proprio sostentamento quindi mi chiedo come faccia poi in una coppia

Pure tu dici di volere un fidanzato.

Trinacria 21-08-2024 10:25

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2976089)
Ma se hai superato le tue difficoltà per il lavoro non dovrebbe essere più facile superare anche le altre difficoltà?

In teoria sì ma evidentemente c'è ancora qualcosa che mi blocca. Il lavoro mi ha aiutato tanto ma sono ancora molto lontana dal traguardo.

euridice_ 21-08-2024 10:28

Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2976100)
Pure tu dici di volere un fidanzato.

Si ma nel frattempo sto cercando di darmi da fare per essere indipendente

Darby Crash 21-08-2024 10:38

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da euridice_ (Messaggio 2976097)
C'è anche gente che vuole una fidanzata ma è incapace di provvedere al proprio sostentamento quindi mi chiedo come faccia poi in una coppia

Si può essere fidanzati anche senza convivere e senza provvedere entrambi autonomamente al proprio sostentamento. Così fanno ad esempio i fidanzatini a 17 anni. Nulla vieta di farlo anche qualche anno più tardi

euridice_ 21-08-2024 10:46

Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2976104)
Si può essere fidanzati anche senza convivere e provvedere entrambi autonomamente al proprio sostentamento. Così fanno ad esempio i fidanzatini a 17 anni. Nulla vieta di farlo anche qualche anno più tardi

Più che autonomamente io ho capito che provvedono i genitori e va bene fino ad una certa età

Darby Crash 21-08-2024 10:53

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da euridice_ (Messaggio 2976107)
Più che autonomamente io ho capito che provvedono i genitori e va bene fino ad una certa età

sì sì, era inteso senza convivere e senza provvedere al proprio sostentamento. Il "senza" si voleva riferire a entrambe le cose. Ora ho modificato esplicitando meglio.

che vada bene fino a una certa età, è soggettivo, non c'è una regola assoluta. L'importante è che vada bene ai due fidanzati della coppia. A me personalmente non piace essere mantenuto, però evidentemente non riesco a cambiare in meglio lo stato delle cose. Stare con un'altra mantenuta non sarebbe affatto un problema

Crepuscolo 21-08-2024 11:04

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da euridice_ (Messaggio 2976103)
Si ma nel frattempo sto cercando di darmi da fare per essere indipendente

Ma non lo sei. Non è un po' ipocrita dire agli che vogliono la fidanzata senza essere autonomi se tu ti trovi nella stessa situazione?

euridice_ 21-08-2024 11:15

Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2976113)
Ma non lo sei. Non è un po' ipocrita dire agli che vogliono la fidanzata senza essere autonomi se tu ti trovi nella stessa situazione?

Io parlo di quelle persone che vogliono rimanere nella situazione in cui sono senza impegnarsi vivendo alle spalle dei genitori. È diverso da un ragazzo che si impegna ma non ci riesce e al tempo stesso vorrebbe vivere una vita normale.
Poi ognuno fa quello che vuole, certamente, però ti renderai conto che sono due situazioni diverse, non nel concreto, ma lo sono

Nightlights 21-08-2024 11:30

Re: Come fate?
 
...E poi ci sono quelli come me, che abitano coi propri vecchi ma con un lavoro e indipendenti da quando è finita scuola, che si devono sorbire dei:
- bamboccioni
- paraculo
- nati con la camicia
- che non zi voglionoh prendereh le responsabbbilitaaa1!1!1!
Parlano senza sapere un cazzo di te, parlano per stereotipi.
Come vedete, ognuno si deve sorbire le sue rotture di coglioni.
E quindi che si deve fare? Sbattersene i coglioni e fare quello che mi fa stare bene.
Basta, poco da fare.

Keith 21-08-2024 11:46

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2976075)
Uno dei misteri più grandi di questo forum per me sono quegli utenti che vivono da soli ed hanno un lavoro ma allo stesso tempo hanno serie difficoltà ad entrare in un negozio, ad andare al parco... Insomma a fare semplici attività fuori casa (cose tranquille dico, non discoteche, concerti...).
Chiedo a quelli che si riconoscono in questa descrizione, come avete fatto a raggiungere l'indipendenza? Come è possibile che riuscite a sopportare la pressione lavorativa ma per tutto il resto avete difficoltà? Il giudizio in ambito lavorativo non è forte?

Il lavoro l'ho trovato quando ancora ero più o meno sano. Ed essendo parastatale sono riuscito a mantenerlo, però non è che difficoltà non ne ho, anzi, ho fatti vari periodi di malattia e assenze per colpa del lavoro, poi ho preso il part-time, poi adesso lavoro prevalentemente di notte, e poi cmq prendo farmaci. E' stata tutta una via crucis che non ti sto a descrivere, però ho sempre tenuto duro perché è più la paura della povertà che la paura del lavoro. Se la paura del lavoro è 9, la paura della povertà è 10.
Non ho mai pensato seriamente di lasciarlo, mi ha solo sfiorato l'idea, ma non l'ho mai attuata. Piuttosto mi prendo un mese di congedo e poi rientro riposato. Ma so bene che se lascio questo potrei trovare solo di peggio oppure non trovare nulla.

Per quanto riguarda l'indipendenza in casa, non è facilissimo, a volte avrei bisogno di qualcuno che mi aiuta, però cerco di andare avanti da solo. La mia casa non sarà uno specchio, ma neanche un porcile.

Io poi onestamente non ho problemi ad andare al negozio o al parco, ho problemi con la gente nei rapporti intimi, amicizia, amore, soprattutto conoscere estranei, ma nei rapporti formali vado abbastanza bene, sono un po' rincoglionitello però me la cavo.

euridice_ 21-08-2024 11:55

Quote:

Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2976120)
...E poi ci sono quelli come me, che abitano coi propri vecchi ma con un lavoro e indipendenti da quando è finita scuola, che si devono sorbire dei:
- bamboccioni
- paraculo
- nati con la camicia
- che non zi voglionoh prendereh le responsabbbilitaaa1!1!1!
Parlano senza sapere un cazzo di te, parlano per stereotipi.
Come vedete, ognuno si deve sorbire le sue rotture di coglioni.
E quindi che si deve fare? Sbattersene i coglioni e fare quello che mi fa stare bene.
Basta, poco da fare.

La cosa positiva nel tuo caso è che essendo rimasto in casa ma lavorando sarai riuscito a mettere da parte un sacco di soldi :D rispetto ad un ragazzo che ha preso la decisione di non abitare più coi genitori e avendo quindi molte più spese però alcuni sono costretti non riuscendo a trovare lavoro vicino casa
Uno che vive coi genitori ma lavora sarà più rilassato e non avrà l'ansia di non riuscire a pagare le bollette l'affitto ecc

Keith 21-08-2024 11:56

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2976113)
Ma non lo sei. Non è un po' ipocrita dire agli che vogliono la fidanzata senza essere autonomi se tu ti trovi nella stessa situazione?

Forse perché pensa che in quanto donna debba essere mantenuta. E' un pensiero di moltissime donne, anche di quelle che lavorano.

euridice_ 21-08-2024 12:01

Quote:

Originariamente inviata da Keith (Messaggio 2976133)
Forse perché pensa che in quanto donna debba essere mantenuta. E' un pensiero di moltissime donne, anche di quelle che lavorano.

Io non chiedo nemmeno i soldi ai miei genitori per comprarmi un vestito, vedi tu se ho intenzione di farmi mantenere. Purtroppo per la spesa e altre cose necessarie devono provvedere ancora loro
Io voglio essere indipendente per provvedere a me stessa poi se si sta in coppia le cose in comune si dividono quindi affitto spesa...
Siccome tu vuoi la figa a cui non bastano i soldi e deve chiederli al marito per diventare ancora più figa, non devi pensare che tutte le donne sono così

Nightlights 21-08-2024 12:04

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da euridice_ (Messaggio 2976132)
La cosa positiva nel tuo caso è che essendo rimasto in casa ma lavorando sarai riuscito a mettere da parte un sacco di soldi :D

No non proprio, sto meglio di altri sicuramente ma non sono pieno di soldi.
Primo perché do una mano anche in famiglia (non siamo ricconi, e quindi devo contribuire anche alle bollette abitando in una casa di proprietà nostra), e poi ne spendo anche abbastanza per i divertimenti (sigarette bar e quant'altro).
Ma questo stile di vita lo sto facendo perché è in funzione di quello che mi fa stare bene adesso, se la situazione dovesse cambiare e dovessero presentarsi altri scenari, probabilmente i soldi che spenderei al bar sarebbero molti di meno.

Keith 21-08-2024 12:12

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da euridice_ (Messaggio 2976137)
Siccome tu vuoi la figa a cui non bastano i soldi e deve chiederli al marito per diventare ancora più figa, non devi pensare che tutte le donne sono così

No, io non voglio proprio niente.

Black_Hole_Sun 22-08-2024 13:46

Re: Come fate?
 
Al lavoro sono stato praticamente costretto appena diplomato, d'altronde non è che avessi una vaga idea di quello che volevo o uno straccio di progetto di vita. E comunque quello che ho dovuto passare i primi anni non lo auguro al mio peggior nemico, sono andato avanti per inerzia. Il risultato sono anni di depressione e attacchi di panico e ovviamente una vita castrata sul nascere. Qualche tentativo di uscire da questo loop c'è stato, a volte anche con determinazione ma si è sempre risolto con un nulla di fatto, certi limiti sono insuperabili lavoro o non lavoro.

euridice_ 22-08-2024 15:07

Quote:

Originariamente inviata da 3stm (Messaggio 2976405)
Io invece non capisco come hanno fatto a laurearsi, sostenendo esami su esami, parlando in pubblico eccetera, quelli che ad esempio hanno problemi a ordinare una pizza. Io al solo pensiero di chiedere informazioni alla segreteria dell’università per l’iscrizione, mi viene voglia di uccidermi.

Le informazioni in segreteria si possono chiedere anche attraverso mail. Io ci sarò andata personalmente solo 2 o 3 volte, ho sempre contattato per email. Poi basta leggere il bando che pubblica l'università; l'immatricolazione, il pagamento delle tasse ormai si fanno tutte online.
La cosa difficile e la frequenza e gli esami ma appunto uno con problemi del genere magari invece di prendere 30 ad un esame prenderà 18 per le difficoltà ad esprimersi e durante i corsi ci si può isolare. Poi andando a scuola dai 3 ai 18 anni si dovrebb essere un po' "allenati" a parlare con i prof poi magari per i problemi che si hanno non si fa un esposizione bellissima.
Ma se tu già prendi 3.500 €, cosa te lo fa fare ad iscriverti all'università? Dovresti studiare tipo o medicina o ingegneria per avere più o meno quello stipendio ma non sai la disperazione di questi e poi prendono lo stesso tuo stipendio, almeno te la eviti

CamillePreakers 22-08-2024 16:00

Re: Come fate?
 
Io non ho problemi a entrare nei negozi o cose così ma ho avuto problemi enormi nel lavorare, che tuttavia non sono state uguali in tutte i lavori, il che mi ha fatto capire che posso fare solo certi tipi di lavoro.

Clarice 22-08-2024 22:25

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2976075)
Uno dei misteri più grandi di questo forum per me sono quegli utenti che vivono da soli ed hanno un lavoro ma allo stesso tempo hanno serie difficoltà ad entrare in un negozio, ad andare al parco... Insomma a fare semplici attività fuori casa (cose tranquille dico, non discoteche, concerti...).
Chiedo a quelli che si riconoscono in questa descrizione, come avete fatto a raggiungere l'indipendenza? Come è possibile che riuscite a sopportare la pressione lavorativa ma per tutto il resto avete difficoltà? Il giudizio in ambito lavorativo non è forte?

Se non si ha più un genitore e l'altro, giustamente, non ti potrà mantenere a vita, che aspettative avrei se non quella di finire sotto ad un ponte?
Certamente dovrei dimenticare di potermi permettere anche solo qualche seduta dallo psichiatra in privato.

Darby Crash 22-08-2024 22:39

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Clarice (Messaggio 2976489)
Se non si ha più un genitore e l'altro, giustamente, non ti potrà mantenere a vita, che aspettative avrei se non quella di finire sotto ad un ponte?
Certamente dovrei dimenticare di potermi permettere anche solo qualche seduta dallo psichiatra in privato.

beh, nonostante questo scenario spaventoso una persona potrebbe comunque restare bloccata e non riuscire a entrare nel mondo del lavoro.

Clarice 22-08-2024 22:42

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2976499)
beh, nonostante questo scenario spaventoso una persona potrebbe comunque restare bloccata e non riuscire a entrare nel mondo del lavoro.

Sì, certamente non lo metto in dubbio.
Ma a me, personalmente, fa ancora più paura soltanto l'idea di dover fare vita da strada.

Darby Crash 22-08-2024 22:48

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Clarice (Messaggio 2976503)
Sì, certamente non lo metto in dubbio.
Ma a me, personalmente, fa ancora più paura soltanto l'idea di dover fare vita da strada.

sì, capisco. Io al contrario ho il difetto di far alla fine prevalere la paura per fatti immediati rispetto a quella per cose lontane nel tempo anche se di importanza capitale.
Del tipo, il futuro mi spaventa? sì. Temo di fare una brutta fine? sì. Ma sono cose ancora astratte e lontane. È quindi più ansiogena ad esempio la prospettiva concreta di un colloquio di lavoro in cui potrei fare una brutta impressione.

Clarice 22-08-2024 23:07

Re: Come fate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2976505)
sì, capisco. Io al contrario ho il difetto di far alla fine prevalere la paura per fatti immediati rispetto a quella per cose lontane nel tempo anche se di importanza capitale.
Del tipo, il futuro mi spaventa? sì. Temo di fare una brutta fine? sì. Ma sono cose ancora astratte e lontane. È quindi più ansiogena ad esempio la prospettiva concreta di un colloquio di lavoro in cui potrei fare una brutta impressione.

Sono tutte grosse difficoltà che, essendo qui, posso benissimo comprendere. Non so se farò o meno una brutta fine, perché non ho una sfera di cristallo. Però, è quasi una certezza che, sotto ad un ponte, viste le mie scarsissime capacità d'adattamento, andrei incontro a morte certa.

Keith 23-08-2024 01:54

Re: Come fate?
 
Adesso per dire, l'altro ieri sono rientrato dalle ferie e una collega mi ha chiesto cosa avessi fatto. Già me l'aspettavo questa domanda, tanto lo so che c'è sempre la rincojonita che dimentica chi sono e come sono fatto e deve fare la domanda fatidica. Ho risposto semplicemente che non sono andato e andrò a settembre, cosa non vera, però intanto ho messo una scusa. Però a parte queste cose grossi problemi ormai non ce ne sono.

Inviato dal mio M2004J19C utilizzando Tapatalk

Teach83 24-08-2024 11:49

Motivo per cui non ho mai pensato di fare l'universitá. Sarei stato uno dei tanti finti universitari che non da esami causa fobia.

Poi adesso lavoro senza aver dovuto fare colloqui grazie al PNRR che ha semplificato i concorsi.

Per aver fatto un esame orale tre anni fa, mi sono dovuto imbottire di pillole e sono calato 4 chili... per poi non passare.
Sono stato male mesi per l'anima della minchia.

Markos 30-09-2024 08:38

Re: Come fate?
 
Semplicemente per necessità...
Mi sono trovato improvvisamente da solo ed è stato indispensabile mettere da parte, insabbiare per essere proprio precisi, i vari problemi che ho avuto....
Senza lavorare e senza uscire di casa per fare le commissioni (i casini che mi hanno lasciato i miei quando sono mancati non potete nemmeno immaginarveli) non posso proprio stare....
Per il momento dopo un quintale di lutti, rifiuti, problemi di salute etc... sono ancora in piedi non sono ancora in grado di dire quanto durerà...
Quando sparirò da questo Forum presumibilmente sarò sparito anche da questo mondo...
E molti/e tireranno un sospiro di sollievo....


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