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Perché non vi piace lavorare?
Premetto che questo topic è dedicato alla presunta maggioranza che non stravede per il lavoro. Ci saranno ovviamente molti utenti appassionati della propria "fatica" quotidiana ma questo thread non è dedicato a loro, quindi sciò, via , smammare.
Nel frattempo, inizio io...ci sono quattro motivi per cui non mi piace lavorare: Motivo 1: non mi piace lavorare perché non mi sono mai completamente identificato in un ruolo all'interno di una compagine sociale. Pago lo scotto di una vita solitaria ovviamente e pertanto non riesco a capire come autorappresentarmi dentro un gruppo di più persone...sono un leader, un gregario, un mediatore, un amministratore? Sfuggendomi una classificazione del genere, faccio anche fatica ad affrontare situazioni di "team" sapendo come comportarmi. E' come essere un calciatore ed essersi sempre allenato da solo: quando scendi in campo non sai che posizioni occupare in campo e come muoverti negli schemi. Motivo 2: speculare al motivo 1, ovvero la mia scarsa storia di relazioni umane me le rende difficili da sopportare. Ho una soglia di tolleranza alla socialità limitata, dopo qualche ora finisco in sovraccarico. Motivo 3: fin da sbarbino non sono mai stato iperattivo. Mi davi il topolino da leggere ed ero capace di passarci su delle ore. Ho notato che le persone molto attive si trovano più a loro agio in situazioni di grande e febbrile attività per cui in un certo senso il lavoro si adegua alla loro natura, anziché il contrario. Io ho sviluppato un'indole tendente alla contemplazione, preferisco dedicarmi ad astratte speculazioni sulla scolastica medievale di natura tomista piuttosto che far balà i pe'. Sono pigro, indolente, viziato e altri pregi che ora non mi vengono in mente. Motivo 4: si ricollega alla mia storia famigliare (come anche gli altri tre) in maniera fondamentale. I miei hanno sempre vissuto l'azione educativa come una funzione di controllo: in pratica essere genitori per loro significava essenzialmente controllare, contenere, giudicare in modo che io non uscissi mai dai confini della loro sfera di influenza. Quello che facevo doveva sempre ricadere sotto la loro supervisione ma non vi erano aspetti di valorizzazione e incoraggiamento a intraprendere questa o quella strada, anzi il loro agire educativo si sostanziava prevalentemente nel limitare ogni mio spirito di iniziativa e i complimenti non erano contemplati. D'altronde se inizi a fare complimenti la gente si monta la testa e si crea un'identità autonoma, qualcosa che sfugge al controllo diretto e per loro tutto questo era intollerabile. La tal cosa ha avuto come conseguenza principale il fatto che io non interiorizzassi mai una coscienza di essere particolarmente abile, esperto, predisposto in qualcosa, ciò che oggi chiamano expertise ovvero "sono portato in questa cosa quindi intraprendo questa carriera". A casa mia i complimenti latitavano, le critiche invece abbondavano, fa parte dello stile autoritario dopo tutto. |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Perché mi sento vittima di ingiustizie sul lavoro non ho prospettive di miglioramento e il lavoro in sé è una palla, avrei meritato di più ma più ho provato ad agire per migliorare peggio è andata
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Re: Perché non vi piace lavorare?
Aggiungo il motivo 5: sono permeabilissimo alle critiche (conseguenza diretta del motivo 4, ovvero l'aver subito sempre e solo commenti di svalutazione e mai di elogio). Una volta un collega mi mosse una critica e la presi così male, ma così male da augurargli una morte per soffocamento. Anni dopo seppi che era morto nel crollo di un hotel in seguito allo spaventoso terremoto che ha colpito Turchia e Siria due anni fa.
No, non è vero, me la sono inventata. Però è vero che mal digerisco le critiche negative. |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Hai presente i sintomi dell'ansia sociale e della distimia?
Ecco, sono quelli che rendono tutto molto pesante |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Quelli sono i sintomi, ma le cause che li generano?
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Re: Perché non vi piace lavorare?
Soprattutto il terzo motivo, ma paradossalmente senza lavorare peggioro e mi lascio andare.
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Re: Perché non vi piace lavorare?
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Un po' è roba genetica e un po' è roba ambientale. I tuoi colleghi senza empatia ovviamente c'entrano, se mi chiederai di fare uno step in più :D |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Perchè il lavoro che faccio non mi piace e non mi stimola. Non perchè non sia stimolante in se ma perchè proprio non mi appassiona. In sostanza consiste nel risolvere i problemi degli altri quindi essere contattata sempre e solo perchè si è rotto qualcosa o non funziona qualcosa alla lunga diventa una gran rottura di scatole. Non lo lascio solo perchè non saprei che altro fare.
Aggiungo anche che al momento sono praticamente sola anche nel lavoro, l'unico collega che ho è inutile e non parla e il mio capo è come se non esistesse. Per molti sarebbe un sogno ma per me sta diventando logorante. Non avere nessuno con cui scambiare una battuta nemmeno quando lavori è molto frustrante. Il sogno della mia vita sarebbe trovare un lavoro che mi appassioni ma non so ancora quale possa essere. Invidio molto quelli che amano il proprio lavoro. |
Re: Perché non vi piace lavorare?
A me piace abbastanza lavorare, l'unica cosa che mi ha sempre creato problemi è che sono lenta a dare confidenza e a sentirmi a mio agio in un ambiente nuovo, di mio sono poco sorridente, non sono simpaticona, non sono super estroversa come fanno tante persone (che recitano) e in qualunque contesto appaio sempre come la più silenziosa, quella che non fa amicizia, quella isolata e l'aspetto sociale danneggia l'aspetto professionale.
Invece le persone più abituate ad interagire in contesti sociali hanno la risposta più pronta, riescono a essere più scherzose, riescono a chiacchierare improvvisando, riescono a gestire meglio i conflitti scherzandoci su... tutte abilità che sono fondamentali quando hai a che fare con altre persone che non appartengono alla tua cerchia intima, e che invece io non avevo, e ci ho messo un sacco di tempo per migliorare questi aspetti. Non a caso in qualunque offerta di lavoro il primo requisito richiesto è "capacità relazionali", che significa che non devi essere un completo pezzo di legno (purtroppo). In sostanza la cosa che mi scoccia del lavoro non è il lavoro in sé ma sono le dinamiche sociali. Il lavoro al confronto è semplice, sono le persone ad essere difficili da capire. |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Oppure mi viene in mente una cosa assolutamente paradossale che mi successe, quando ho fatto il tirocinio ero stata presa proprio perché potevano pagarmi poco, invece parlando coi colleghi mi dicevano che erano dispiaciuti per me perché ero quella che guadagnava meno di tutti ahhah
E io in testa mia pensavo "Ma che vi dispiacete a fare se il capo mi ha scelto apposta per questo motivo e lo sapete benissimo?". Praticamente ero arrivata lì proprio perché in quanto tirocinante costavo poco ma non so per quale motivo le persone "si dispiacevano per me" :sarcastico: probabilmente era un modo per sottolineare le differenze di rango in maniera indiretta ahah :sarcastico: per fortuna questo lavoro richiedeva di stare dietro a una scrivania senza interagire con queste persone quindi era davvero gradevole non vederle e parlarci il meno possibile :D |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Rispondo pensando alle situazioni in cui ho dovuto fare lavori che non mi piacevano, sostanzialmente tra la fine delle superiori e i primi anni dell'università.
- Il primo problema è legato alla socialità, visto che tutti i problemi che ho a rapportarmi con gli altri sono emersi anche lavorando con gli altri. Quindi continui fraintendimenti, equivoci, miei atteggiamenti che venivano interpretati in maniera negativa (sei maleducato, sei sprezzante, non sei sincero, ecc.) e conseguente progressivo deterioramento dell'ambiente di lavoro. - Il secondo problema è la scarsa libertà nel gestire le modalità e i tempi del lavoro, inevitabile quando si lavora con gli altri e alle dipendenze di qualcuno. Questo problema per fortuna è quasi del tutto assente ora che lavoro in proprio. - Il terzo problema è la mia lentezza nell'apprendimento. Le cose imparo a farle, e quando ho imparato le faccio bene, ma ho i miei tempi, che sono lunghi, e questo quando si lavora in gruppo o alle dipendenza di qualcuno spesso non viene tollerato, e si rischia anche di passare per persone poco sveglie. |
Re: Perché non vi piace lavorare?
* Oppure, ciliegina sulla torta, in ufficio sapevano che io ero una tirocinante diplomata ma nonostante questo molti mi hanno fatto apposta la domanda sadica "Ehm ma quindi tu dove ti sei laureata?" domanda alla quale io rispondevo candidamente che ero diplomata (come se non lo sapessero) :D
Sapevano già la risposta ma me lo chiedevano lo stesso perché in questo modo potevano fare la faccia schifata. In questo modo ho capito che non mi piace lavorare in ambienti con gente laureata perché molte persone in quegli ambienti sono false, presuntuose, con la puzza sotto il naso, ti fanno il sorriso ma ti dicono le peggio cose. Terribile :sisi: si capisce che a me crea problemi soprattutto l'aspetto sociale perché le persone tendono a fare cose insensate solo per esaltare la propria forza rispetto agli altri ecc |
Re: Perché non vi piace lavorare?
stessa risposta data di la , mi pare che il gioco nn valga la candela , ma e' un mio problema sicuramente
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Re: Perché non vi piace lavorare?
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Re: Perché non vi piace lavorare?
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Re: Perché non vi piace lavorare?
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Re: Perché non vi piace lavorare?
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Re: Perché non vi piace lavorare?
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Re: Perché non vi piace lavorare?
Anche lì è colpa dei videogiochi che colonizzano tutto il tempo libero. Una volta non c'era molto da fare, a parte figliare e crescere la prole lavorando. Si, c'erano i libri ma erano solo per intellettuali...poi è arrivata la tv, il gaming, le piattaforme di streaming...troppe opzioni con cui riempire le ore di svacco. Possiamo insomma dire che è colpa dell'entertainment Industry, quindi di Hollywood, quindi degli ebrei. Si torna sempre lì alla fine :D
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Re: Perché non vi piace lavorare?
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Ma si capisce che è una battuta. |
Re: Perché non vi piace lavorare?
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Re: Perché non vi piace lavorare?
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Re: Perché non vi piace lavorare?
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https://www.stateofmind.it/2019/12/s...auma-dopamina/ |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Domanda interessante.
Oltre a sapere per certo che non mi piace lavorare, non mi sono mai soffermato più di tanto sui motivi. Ho sempre storpiato la citazione di Darwin: "Il lavoro nobilita l'uomo" in "Il lavoro debilita l'uomo" e lo credo veramente, non scherzo. Vengo da una generazione in cui è stato inculcato a forza il pensiero che l'unico modo di esistere sia lavorare, lavorare, lavorare. Dedicare 1/3 o più della giornata a fare quello, per sentirsi bene, "in regola". Farlo per 40 anni o più per arrivare all'agognata pensione (se ti va bene e ci arrivi). Se non lavori sei una pecora nera. Ecco io questa mentalità l'ho sempre odiata, ancor prima di entrare nel mondo del lavoro e adeguarmi mio malgrado. Ho fatto controvoglia tanti lavori, i primi sono stati fallimentari e ho mollato ben presto (albergo e fabbrica), poi agenzie interinali, lavoretti di un mese, stage non retribuiti, concorsi. Il primo lavoro "serio" (nel senso che me lo sono tenuto e fatto andare bene) è stato a diretto contatto col pubblico e senza indennità di cassa, con uno stipendio da denuncia. Ma se superavi la prima ora o due, in cui sudavo come una fontana per l'ansia e la tensione (ricordo fazzolettini qui e la ad asciugarmi tutto il tempo la fronte), il resto era in discesa, poca cosa, poco sbattimento. Ci ho investito, forze ed energie, per mantenerlo e per "farmi voler bene", dopo 7/8 anni avevo pronto l'agognato contratto indeterminato con stipendio decente, ma quasi a sorpresa hanno chiuso baracca e ci hanno lasciati per strada. 6 mesi di disoccupazione e poi ultra 30enne di nuovo alla ricerca di occupazione (vedevo tutto nero), quindi centro per l'impiego, qualche mese qui, qualche mese la, poi quasi per scherzo tento un lavoro d'ufficio e mi prendono per una sostituzione maternità, dopo un anno la madre torna e visto che ero piaciuto mi tengono per qualche ora a settimana, ma si torna alla situazione di semi disoccupato. Fortuna ha voluto che un conoscente proprio in quel periodo cercasse, per un lavoro che non avevo mai fatto e per cui non avevo le qualifiche, e mi ci sono buttato. Da cosa nasce cosa e sempre grazie a questa persona che apprezzava le mie qualità sono entrato in uno di quelli che si definiscono un "posto d'oro". Non tanto per lo stipendio che è comunque medio, ma quanto perché lavoro pochissimo e spesso da casa. Sono quasi 8 anni che me lo tengo e faccio di tutto per non perderlo. Riesco comunque a lamentarmi, tipo i pochi giorni della settimana che lavoro in presenza o se bisogna fare qualche straordinario... insomma credo di essere proprio allergico al lavoro. |
Re: Perché non vi piace lavorare?
A me piace lavorare. Lavorare = impegnarsi nel portare a termine un compito che usa tue conoscenze e abilità. La soddisfazione di un lavoro ben fatto è impagabile e una delle sensazioni più belle
Lavorare come espletare un ruolo in società meh. Immagino che se la prima cosa è molto importante (come lo è per me) dopo cerchi di trovare un lavoro che ti consenta di lavorare nel modo che ho detto sopra |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Io non mi stancherò mai di ripetere che l'ambiente lavorativo è determinante.
A livello organizzativo e di rapporti umani che devono essere basati sul rispetto reciproco e sul venirsi incontro. Questa è la cosa più importante per svolgere un lavoro in maniera motivata e soddisfacente. Nel mio attuale lavoro fortunatamente è così, c'è un ambiente in cui l'obiettivo primario è darsi una mano e fare squadra. I miei colleghi sono tutti più meno intorno ai 30 anni, c'è un bel clima. Tralaltro vi dico anche un altra cosa: io sono stato nominato, diciamo informalmente, capo reparto del padiglione dove lavoriamo. Tutte le direttive sull'organizzazione della produzione vengono dette a me. Questo perché in me hanno visto una predisposizione ad avere un ruolo di leader in quel contesto. Evidentemente hanno visto questa qualità in me. Tutto ciò è possibile perché c'è un clima in cui a ogni singola persona, in base alla propria inclinazione e carattere, vengono assegnati determinati compiti a seconda che sia più o meno portata a farli. Nel mio vecchio lavoro invece ero l'unico della mia età ed ero circondato da boomer. Un ruolo come quello che ricopro adesso, nel vecchio lavoro, non l'avrei mai potuto svolgere. Perché anche se ero lì ormai da 10 anni ed erano arrivati altri colleghi dopo di me, sempre boomer, io ero rimasto sempre "il ragazzo di bottega". Non avrebbero mai accettato che una persona più giovane di loro gli avesse dato degli ordini, o perlomeno delle direttive, su come organizzare il lavoro. Per questo dico che l'ambiente lavorativo sano fa tutta la differenza, secondo me. |
Mutt, a parte che con tutti i soldi che ti lascio non capisco perché tu vada a lavorare…
Se il lato umano per te era così tanto una rottura di coglioni (e in questo ti capisco benissimo) perché hai scelto un lavoro dove ne hai abbastanza? |
Re: Perché non vi piace lavorare?
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Re: Perché non vi piace lavorare?
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Re: Perché non vi piace lavorare?
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Re: Perché non vi piace lavorare?
Denoto un particolare feeling tra il prof e il franz, in cui il fattore di coesione principale è il concetto di money transfer
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Re: Perché non vi piace lavorare?
Ragazzi io cerco solo di recuperare l'adolescenza non vissuta, facendo di tanto in tanto qualche guasconata.
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Quello è un truck, non un fuoristrada! |
Re: Perché non vi piace lavorare?
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Adesso ad esempio dici “Oddio”… Si dice OMG!!!! Usa un po’ più l’ inglese dai, che non siamo al mercato di Quarto Oggiaro. |
Re: Perché non vi piace lavorare?
Per parecchi motivi, primo tra tutti il fatto che non ho quel bisogno che hanno in molti di dimostrare agli altri o a se stessi il proprio valore.
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Re: Perché non vi piace lavorare?
Nel particolare il mio lavoro non è granché e mi riconosco in molti aspetti del quarto punto del post di apertura. Però mi permette di mantenermi da solo e di confrontarmi con situazioni sociali, burocratiche e logistiche che altrimenti non avrei mai affrontato; ho dei limiti (psicologici, intellettivi, neurobiologici) abbastanza pesanti ma l’esposizione a certe situazioni aiuta ad acquisire qualche strumento.
Più in generale non mi piace correre sulla ruota, le vergognose sperequazioni salariali per cui certi dirigenti guadagnano in pochi mesi quello che io non guadagnerò in una vita, arrivati lì perché sono amici/parenti di oppure ammanicati, e peraltro con responsabilità alquanto aleatorie. E poi le pressioni per raggiungere risultati e standard sempre più elevati al fronte di una clientela/utenza (vale sia per il pubblico che per il privato) con pretese sempre maggiori, con scarsa consapevolezza del come si arriva a certi vantaggi nell’immediato ma soprattutto cosa, purtroppo, comporta il fruirne in modo sempre più continuativo ed estensivo. |
Re: Perché non vi piace lavorare?
LA maggiorparte dei lavori pagano poco e chiedono troppo
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Direi motivo 1.
Oltre a ciò mi rompe il cazzo stare a contatto con il pubblico e non sono portato, dover risolvere eventuali problemi dei turisti, stare dietro alle loro cazzate, dover spazzare a terra, il dover non farmi vedere fermo dai titolari sennò mi rompono. Poi odio i lavori serali/notturni. Io sono pigro, estremamente pigro e amo dormire e stare a casa la sera davanti al PC o alla TV. Ma a parte tutto non mi stimola proprio il concetto di lavoro in sé come sacrificio, per me il sacrificio, fare sacrifici è una stronzata bella e buona, nel senso, potrei farne di sacrifici ma per qualcosa che mi appassiona non per qualcosa che sto facendo ora e che detesto, già quando parto da casa ci vado a scoglionato a lavoro. Per non parlare infine dei colleghi stronzi che ti urlano in faccia se sbagli una minima cosa. |
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