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Aaren 21-07-2023 18:32

Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Per quello che mi riguarda, è già da anni che ho preso in avversione la figura della famiglia ed ora vi spiego il perché. Alla base non ho nulla contro questa istituzione però ho notato che in generale la famiglia paradossalmente possa essere il primo luogo dove nascono problemi e controversie. Anni fa ho letto un articolo dove in pratica non ricordo più niente ma diceva proprio questo, che casomai è proprio all'interno della famiglia che nascono maltrattamenti verbali e fisiche e addirittura molestie sessuali, casomai anche piccole ma comunque molestie.
E credo che a volte sia il luogo peggiore perché già per il fatto che ci vivi insieme da sempre, è facile prendersi in automatico la confidenza e, che in virtù di ciò, possano uscire discussioni o addirittura parenti che non conoscono nemmeno il rispetto.
Ed è proprio questo che stavo per dire, tra fratelli a volte c'è la mela marcia che vive solo di invidia, che non fa niente dalla mattina alla sera e prova invidia per i tuoi eventuali successi, che vuole distruggere con offese oppure falsi consigli. Insomma quasi per dire: io per mia volontà sono un fallito, non voglio fare niente nella vita e a te voglio vederti peggio di me.

Poi già da ragazzo volevano farmi dire che per me la cosa più importante è la famiglia ma a me questa cosa da fastidio. Io alla base non ho niente contro la famiglia ma nemmeno sono un incapace che non sa cavarsela da solo e mi viene anche il vomito a vedere certe scene. Che famiglia e famiglia, a me va bene chiunque, parlare con un parente ma anche con il cosiddetto estraneo, visto che siamo tutti esseri umani, senza alzare un muro contro nessuno.

Se posso, voi che rapporto avete con la vostra famiglia? Vi sentite particolarmente legati? Grazie.

Varano 21-07-2023 20:03

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
sì, nella psicologia non è nuovo questo concetto. le famiglie, anche quelle più funzionali, hanno dinamiche strane tra figli, genitori e fratelli.
in questi giorni sto ripercorrendo anche l'infanzia, è stata felice anche se un po' di botte le ho prese da mio padre, inutile negarlo.
perdeva completamente il controllo e mi tirava contro le ciabatte, a volte mi rincorreva come un matto e io mi chiudevo a chiave in una stanza finché non giurava di lasciarmi stare.
ma spesso non rispettava queste promesse, era abbastanza manesco anche se una buona persona.
ma i danni maggiori me li ha fatti la scuola, perché mi sono sentito umiliato pubblicamente da una maestra delle elementari.

Sheev Palpatine 21-07-2023 21:18

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Se si parla di fare una critica alla famiglia in quanto luogo in cui nascono i problemi, credo che il discorso abbia poco senso. Anche se non ci fossero famiglie e se i figli venissero tutti cresciuti in qualche istituto, i problemi ci sarebbero lì. Le persone sono imperfette ed è inevitabile che si creino problemi di qualche tipo.

Se invece dobbiamo parlare della effettiva possibilità di farsi una famiglia oggi, allora posso riconoscere che attualmente ci sono pochissime opportunità e innumerevoli rischi. Tanto da farti arrivare a pensare che non ne valga la pena.

Trinacria 21-07-2023 23:09

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
La mia famiglia (e per famiglia intendo mamma e papà) è l'unica cosa buona della mia vita. Sono le uniche persone su cui posso contare.

Scott 21-07-2023 23:17

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

ho notato che in generale la famiglia paradossalmente possa essere il primo luogo dove nascono problemi e controversie.
ecco :bene:

dystopia 22-07-2023 00:08

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Con i miei non ho un buon rapporto, mi rendo conto che molte delle "lezioni di vita" che mi hanno trasmesso erano solo metodi per avere meno sbattimento. Per certi versi, facendo un ragionamento contorto, il figlio asociale fa comodo (meno spese, meno sbattimento, meno pericoli, a casa sta al sicuro e il genitore non si deve preoccupare e deve fare meno fatica ad "istruirlo"). Il problema è che un adulto che è stato programmato in un certo modo fa molta fatica a rimuovere dalla sua testa certi programmi che partono in automatico. Infatti quando sono cresciuta e sono emerse difficoltà sociali importanti loro forse si sono resi conto che il modello che mi hanno trasmesso era assolutamente sbagliato e hanno cominciato a lamentarsi che sono asociale, che ho problemi, che si aspettavano di vedermi autonoma... ma se siete voi ad avermi plasmato così?? L'importante è capire che la famiglia non è l'origine della "Verità", bisogna smettere di seguire acriticamente i loro insegnamenti, se esiste un certo tipo di situazione ti devi rendere conto che i loro insegnamenti potrebbero non portarti nessun beneficio, devi imparare a ragionare anche in modo autonomo, prendere le cose con maggiore distacco.

Teach83 22-07-2023 12:20

Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2859112)
sì, nella psicologia non è nuovo questo concetto. le famiglie, anche quelle più funzionali, hanno dinamiche strane tra figli, genitori e fratelli.
in questi giorni sto ripercorrendo anche l'infanzia, è stata felice anche se un po' di botte le ho prese da mio padre, inutile negarlo.
perdeva completamente il controllo e mi tirava contro le ciabatte, a volte mi rincorreva come un matto e io mi chiudevo a chiave in una stanza finché non giurava di lasciarmi stare.
ma spesso non rispettava queste promesse, era abbastanza manesco anche se una buona persona.
ma i danni maggiori me li ha fatti la scuola, perché mi sono sentito umiliato pubblicamente da una maestra delle elementari.


Mio fratello ha avuto problemi con la maestra che l'aveva preso in antipatia: era timido e parlava poco, e tutte le volte che facevano il tema sulle vacanze o i viggi non sapeva più che scrivere visto che andavamo sempre a trovare i nonni giù o mi a zia.

Niente sciate, viggi strani o all'estero (ai miei non piaceva viaggare, e inizialmente lavorava solo babbo)..

E niente, sta stronza di insegnante di merda glielo faceva pesare.
Per fortuna io non avevo sto problema, in compenso la mia maestra menava indistintamente TUTTI, se la facevi incazzare.
Pugnetto sulla capoccia alla Bud Spencer se non stavi attento.... roba da denuncia 🙄

Delta80 22-07-2023 12:22

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
A me piaceva la famiglia Addams, c’era molta empatia tra di loro

esteem 22-07-2023 12:47

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
La famiglia di origine così come la scuola sono contesti che sei obbligato a subire e che nel bene o nel male influenzano gran parte del tuo futuro. È questione di fortuna. Però a un certo punto si cresce, e secondo me già dai 18-20 anni, si può prendere in mano la propria vita e smettere di pensare a cosa è successo prima.
Aver avuto problemi in famiglia può ad esempio essere utile a non ripeterli, qualora si voglia crearne una propria.
Oppure si può entrare a far parte di altre famiglie.
Insomma una famiglia d’origine problematica non è necessariamente una condanna.
Mentre una famiglia in cui si sta bene è certamente una risorsa.
Perciò dire che è meglio non avere una famiglia per me è sbagliato.

Delta80 22-07-2023 12:49

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
E chi non ha mai avuto una vera famiglia come me ? Da che è influenzato poi ?

Aaren 22-07-2023 12:50

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da Teach83 (Messaggio 2859293)
Mio fratello ha avuto problemi con la maestra che l'aveva preso in antipatia: era timido e parlava poco, e tutte le volte che facevano il tema sulle vacanze o i viggi non sapeva più che scrivere visto che andavamo sempre a trovare i nonni giù o mi a zia.

Niente sciate, viggi strani o all'estero (ai miei non piaceva viaggare, e inizialmente lavorava solo babbo)..

E niente, sta stronza di insegnante di merda glielo faceva pesare.
Per fortuna io non avevo sto problema, in compenso la mia maestra menava indistintamente TUTTI, se la facevi incazzare.
Pugnetto sulla capoccia alla Bud Spencer se non stavi attento.... roba da denuncia 🙄


La maestra di tuo fratello era la classica persona che, se era disoccupata e cercava lavoro, avrebbe accettato anche sesso per soldi perché una persona del genere si è capito come e fatta.

Grazie a tutti per le risposte, se volete continuate a commentare.

XL 22-07-2023 13:21

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da Aaren (Messaggio 2859072)
Se posso, voi che rapporto avete con la vostra famiglia? Vi sentite particolarmente legati? Grazie.

La mia famiglia per me era un'oasi nel deserto, perciò ho una percezione completamente diversa, adesso sono rimasto quasi completamente solo e non ho mai percepito la mia famiglia come il posto dove son sorti i problemi, in buona misura la mia famiglia attutiva i colpi e cercava di farmi stare meglio e mi aiutava a risolvere dei problemi, talvoltra riuscendoci, ma più di tanto non è che poteva fare, sempre in un contesto più ampio era incastrata, come me.

Questo addossare ogni problema sulla famiglia di origine non risulta diverso dall'addossarlo all'individuo.

Io penso che le analisi di certi problemi, dove si parte dal basso, siano errate, la maggior parte delle pressioni sociali non partono mica dalla famiglia, la famiglia al più rappresenta un nucleo piccolo che è soggetto a sua volta a questo tipo di pressioni sociali come l'individuo. Magari in famiglia non cercano di fomentare la competizione tra fratelli, ma il resto della società la fomenta e come.

Certi fenomeni bisognerebbe studiarli inquadrandoli all'interno di cornici e vincoli ben più generali, secondo me dipendono più da questi vincoli qua che da quelli locali.

L'esperimento dove un tizio dice che una barretta è lunga un tot di cm anche se vede tutt'altro quando molti tizi dicono così fa comprendere bene che c'è un'influenza sociale molto forte e la famiglia non è che può far molto.
Mio fratello è stato a milano i primi quattro anni di vita e invece di prendere l'accento dei miei da bambino aveva quello del posto, avevo alcune registrazioni della sua voce, poi l'ha perso crescendo.
Se la famiglia fosse così importante nel formare ed influenzare gli individui, come si spiegano questi effetti?

anahí 22-07-2023 13:37

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da dystopia (Messaggio 2859198)
Per certi versi, facendo un ragionamento contorto, il figlio asociale fa comodo (meno spese, meno sbattimento, meno pericoli, a casa sta al sicuro e il genitore non si deve preoccupare e deve fare meno fatica ad "istruirlo").

Non pensi che forse se tu non fossi stata "asociale" avresti sentito di abbandonarli in un certo senso? Un figlio che non ha rapporti importanti fuori dalla famiglia è più controllabile nel modo a cui accenni tu. Ma è anche un figlio che non esplora (perché non può) e quindi non si allontana.

Xchénnpossoreg? 22-07-2023 14:51

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da dystopia (Messaggio 2859198)
(meno spese, meno sbattimento, meno pericoli, a casa sta al sicuro e il genitore non si deve preoccupare e deve fare meno fatica ad "istruirlo")... hanno cominciato a lamentarsi che sono asociale, che ho problemi, che si aspettavano di vedermi autonoma... ma se siete voi ad avermi plasmato così??

Mi ha fatto ricordare una cosa :) .
Da bambina ero molto controllata in famiglia, non potevo scendere a giocare e frequentavo i coetanei soltanto a scuola. Durante l'adolescenza, in un momento di sconforto, mia mamma piangendo ha detto "dovresti avere una vita normale, degli amici, così non va bene". Anni dopo ho stretto delle amicizie e lei stessa mi ha messo dei paletti nelle frequentazioni. Paletti importanti e incompatibili con il mantenimento di un qualsiasi tipo di relazione.

Purtroppo le lamentele dall'alto spesso si accompagnano agli stessi schemi di sempre..

CamillePreakers 22-07-2023 16:19

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
La mia famiglia mi ha distrutto come persona.

dystopia 22-07-2023 21:02

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2859325)
Non pensi che forse se tu non fossi stata "asociale" avresti sentito di abbandonarli in un certo senso? Un figlio che non ha rapporti importanti fuori dalla famiglia è più controllabile nel modo a cui accenni tu. Ma è anche un figlio che non esplora (perché non può) e quindi non si allontana.

Sì esatto, avrei provato senso di colpa e avrei creduto di abbandonarli. Infatti ho iniziato ad uscire dall'ambiente familiare molto tardi e con difficoltà, ancora oggi ho difficoltà perché la mia famiglia è opprimente e mi hanno sempre trasmesso un'idea di realtà ostile quindi la mia volontà di esplorare era proprio scarsa.

Quote:

Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? (Messaggio 2859340)
Mi ha fatto ricordare una cosa :) .
Da bambina ero molto controllata in famiglia, non potevo scendere a giocare e frequentavo i coetanei soltanto a scuola. Durante l'adolescenza, in un momento di sconforto, mia mamma piangendo ha detto "dovresti avere una vita normale, degli amici, così non va bene". Anni dopo ho stretto delle amicizie e lei stessa mi ha messo dei paletti nelle frequentazioni. Paletti importanti e incompatibili con il mantenimento di un qualsiasi tipo di relazione.

Purtroppo le lamentele dall'alto spesso si accompagnano agli stessi schemi di sempre..

Sono successe cose simili anche a casa mia. Prima molto controllo, poi lamentele perché ero troppo isolata, poi quando iniziavo ad avere frequentazioni arrivavano sabotaggi che rendevano le frequentazioni difficili da portare avanti, quando avevo nuovi periodi di isolamento di nuovo lamentele perché non uscivo mai. Stesse dinamiche e schemi ripetitivi.

Ezp97 22-07-2023 21:04

I parenti sono delle merde.

Aaren 23-07-2023 11:08

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2859325)
Non pensi che forse se tu non fossi stata "asociale" avresti sentito di abbandonarli in un certo senso? Un figlio che non ha rapporti importanti fuori dalla famiglia è più controllabile nel modo a cui accenni tu. Ma è anche un figlio che non esplora (perché non può) e quindi non si allontana.


Si perché questo lato non è stato trattato. Magari ci sono persone non molto socievoli e qualcuno, tipo la famiglia, li avrebbe potuto inibire. Magari distopia è una persona un po' troppo sensibile, chi lo sa, e quindi magari era anche lei un po' asociale. Poi casomai si è potuta sentire intimorita.
Poi c'è anche il tipo più socievole, casomai anche scostumato, che non è una qualità, e che non si ferma davanti a niente. Ci sono tipi e tipi.
Da quello che ha scritto sul forum alla fine secondo me la soggiogavano. Poi magari datemi anche torto perché io non conosco e nemmeno mi metto a impicciarmi dei fatti altrui.

muttley 23-07-2023 11:53

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
XL tu menti sapendo di mentine.
Il fondamento del disagio nasce dalla famiglia, non si può diventare disadattati se non si ha alle spalle una famiglia disfunzionale.
Che poi tu sia grato alla tua famiglia per averti supportato e che non li reputi dei carnefici ma delle persone che hanno sbagliato in buona fede, è un altro discorso.
Mi sembra che tu, nel tentativo premeditato di attaccare tutta la categoria degli psicologi e studiosi della mente, arrivi a negare realtà che tu stesso hai affermato più volte essere vere (ricordo tuoi post in cui asserivi che la radice dei tuoi problemi derivava dal tuo nucleo famigliare).
Ma tanto so che non sei d'accordo, quindi direi di non affrontare nemmeno l'argomento dilungandoci nei soliti botta e risposta, anche perché comunque so di avere ragione io :D

Chamomile 23-07-2023 15:37

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Il mio rapporto con la famiglia non è mai stato né particolarmente buono, né particolarmente negativo. Se dovessi pensare all'origine dei miei problemi mi verrebbe in mente tutt'altro e non certo la famiglia.

Keith 23-07-2023 16:46

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
La mia famiglia non lo so se ha fatto sempre tutto bene o no, fatto sta che penso che abbiano fatto del loro meglio, forse sbagliando in qualche caso, ma sempre con amore.
I miei problemi sono venuti tutti ed esclusivamente dal mondo del lavoro. Da quando ho iniziato a lavorare è iniziata la lenta discesa verso la fine.
P.S non voglio mettere paura a chi deve iniziare a lavorare, il mio è stato un insieme di sfortune uniche ed errori miei ripetuti. Un caso abbastanza raro.

anahí 23-07-2023 19:21

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da Aaren (Messaggio 2859580)
Si perché questo lato non è stato trattato. Magari ci sono persone non molto socievoli e qualcuno, tipo la famiglia, li avrebbe potuto inibire. Magari distopia è una persona un po' troppo sensibile, chi lo sa, e quindi magari era anche lei un po' asociale. Poi casomai si è potuta sentire intimorita.
Poi c'è anche il tipo più socievole, casomai anche scostumato, che non è una qualità, e che non si ferma davanti a niente. Ci sono tipi e tipi.
Da quello che ha scritto sul forum alla fine secondo me la soggiogavano. Poi magari datemi anche torto perché io non conosco e nemmeno mi metto a impicciarmi dei fatti altrui.

Io penso che non ci siano persone che "sono" asociali a priori. Ci si rende tali per mantenere un rapporto a cui si tiene, di solito la famiglia. Un po' come quelle amicizie super strette in cui se una persona comincia a frequentare altra gente il rapporto traballa. Così ma con la famiglia.

CamillePreakers 23-07-2023 19:30

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da Keith (Messaggio 2859664)
La mia famiglia non lo so se ha fatto sempre tutto bene o no, fatto sta che penso che abbiano fatto del loro meglio, forse sbagliando in qualche caso, ma sempre con amore.
I miei problemi sono venuti tutti ed esclusivamente dal mondo del lavoro. Da quando ho iniziato a lavorare è iniziata la lenta discesa verso la fine.
P.S non voglio mettere paura a chi deve iniziare a lavorare, il mio è stato un insieme di sfortune uniche ed errori miei ripetuti. Un caso abbastanza raro.

alcuni ambienti lavorativi sono davvero una maledizione se si è sensibili o fobici. il mio primo lavoro è stato orribile.

Keith 23-07-2023 19:38

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da Gattaccia (Messaggio 2859711)
alcuni ambienti lavorativi sono davvero una maledizione se si è sensibili o fobici. il mio primo lavoro è stato orribile.

Diciamo che sono stato io troppo in balia degli eventi. Non ho saputo fare le cose in maniera adulta e disciplinata. Ora ho imparato e di danni non ne faccio più, però ne ho fatti.

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XL 27-07-2023 11:02

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2859592)
XL tu menti sapendo di mentine.
Il fondamento del disagio nasce dalla famiglia, non si può diventare disadattati se non si ha alle spalle una famiglia disfunzionale.
Che poi tu sia grato alla tua famiglia per averti supportato e che non li reputi dei carnefici ma delle persone che hanno sbagliato in buona fede, è un altro discorso.

Ma che abbiano sbagliato con me da cosa lo deduci?
Ci vorrebbe una controprova, se avessero agito diversamente avrebbero prodotto qualcosa di meglio o di peggio in me?
Nel mio caso non è che ci sono stati maltrattamenti, c'ero io a monte problematico con difficoltà di adattamento sociale in un certo contesto, e loro che dovevano cercare di gestirmi alla meno peggio con le risorse disponibili.
Sei tu che presupponi certe cose che secondo me non sono affatto evidenti.
Che poi dico, se esistono questi scienziati dell'educazione mettiamoli all'opera, voglio vedere proprio cosa cazzo sanno produrre, poi magari producono più danni delle famiglie accusate d'esser "disfunzionali".
Non è che uno però educa il proprio figlio, perché magari ha buoni geni, si prendono 1000 bambini a caso orfani e si vede che sanno fare, vorrei vedere se è vero se poi questi non sviluppano disturbi dell'adattamento come il resto della popolazione.
Applichino le loro regole educative in modo scientifico, siano funzionali e vediamo che tipo di individui producono.
Poi magari si scopre che producono addirittura più danni perché ogni individuo è silgolare e diverso dagli altri e bisogna poi calibrare bene tutto sul silngolo.
Magari un genitore esperto è meno capace del vero genitore di calibrare certe cose per non produrre ancora più danni.

XL 27-07-2023 11:23

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2859709)
Io penso che non ci siano persone che "sono" asociali a priori. Ci si rende tali per mantenere un rapporto a cui si tiene, di solito la famiglia. Un po' come quelle amicizie super strette in cui se una persona comincia a frequentare altra gente il rapporto traballa. Così ma con la famiglia.

Ci sono persone che però sono più infastidite da certi stimoli esterni.
Alcuni giochini per bambini, che so, quelli con le api che girano sulla culla, divertono la maggior parte dei bambini ma impauriscono o disturbano altri infanti.
Ora non è che si può accusare un genitore di aver prodotto questo diverso modo di sentire a monte, il genitore cosa c'entra?
Il genitore si trova in casi simili a dover gestire comunque un bambino diverso dagli altri fratellini.
Come gestire i casi particolari secondo me è tutt'altro che semplice e già risolto.

Aaren 27-07-2023 11:30

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2859709)
Io penso che non ci siano persone che "sono" asociali a priori. Ci si rende tali per mantenere un rapporto a cui si tiene, di solito la famiglia. Un po' come quelle amicizie super strette in cui se una persona comincia a frequentare altra gente il rapporto traballa. Così ma con la famiglia.


Esistono mille cose, credo di aver capito il tuo ragionamento, allora anche io in generale mi reputo super asociale :) ci vuole pazienza con le persone.

Aaren 27-07-2023 11:32

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2860934)
Ci sono persone che però sono più infastidite da certi stimoli esterni.
Alcuni giochini per bambini, che so, quelli con le api che girano sulla culla, divertono la maggior parte dei bambini ma impauriscono o disturbano altri infanti.
Ora non è che si può accusare un genitore di aver prodotto questo diverso modo di sentire a monte, il genitore cosa c'entra?
Il genitore si trova in casi simili a dover gestire comunque un bambino diverso dagli altri fratellini.
Come gestire i casi particolari secondo me è tutt'altro che semplice e già risolto.

Queste sono famiglie normali, in generale tutti possiamo sbagliare, non lo facciamo apposta.

muttley 27-07-2023 11:59

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2860916)
Ma che abbiano sbagliato con me da cosa lo deduci?
Ci vorrebbe una controprova, se avessero agito diversamente avrebbero prodotto qualcosa di meglio o di peggio in me?
Nel mio caso non è che ci sono stati maltrattamenti, c'ero io a monte problematico con difficoltà di adattamento sociale in un certo contesto, e loro che dovevano cercare di gestirmi alla meno peggio con le risorse disponibili.
Sei tu che presupponi certe cose che secondo me non sono affatto evidenti.
Che poi dico, se esistono questi scienziati dell'educazione mettiamoli all'opera, voglio vedere proprio cosa cazzo sanno produrre, poi magari producono più danni delle famiglie accusate d'esser "disfunzionali".
Non è che uno però educa il proprio figlio, perché magari ha buoni geni, si prendono 1000 bambini a caso orfani e si vede che sanno fare, vorrei vedere se è vero se poi questi non sviluppano disturbi dell'adattamento come il resto della popolazione.
Applichino le loro regole educative in modo scientifico, siano funzionali e vediamo che tipo di individui producono.
Poi magari si scopre che producono addirittura più danni perché ogni individuo è silgolare e diverso dagli altri e bisogna poi calibrare bene tutto sul silngolo.
Magari un genitore esperto è meno capace del vero genitore di calibrare certe cose per non produrre ancora più danni.

E' il principio chomskiano della rana bollita in acqua tiepida o in acqua calda. Ciò che viviamo in famiglia nei nostri primi anni di vita non lo percepiamo come evidente se non attraverso un percorso di riflessione ponderata e il più obiettiva possibile. Tu questo percorso non lo vuoi fare perché hai dichiarato guerra alla categoria intera degli psicologi o psicoparagnosti come li chiami tu e quindi amen.

Aaren 27-07-2023 12:04

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2860967)
E' il principio chomskiano della rana bollita in acqua tiepida o in acqua calda. Ciò che viviamo in famiglia nei nostri primi anni di vita non lo percepiamo come evidente se non attraverso un percorso di riflessione ponderata e il più obiettiva possibile. Tu questo percorso non lo vuoi fare perché hai dichiarato guerra alla categoria intera degli psicologi o psicoparagnosti come li chiami tu e quindi amen.

Io da quello che vedo lui con la famiglia ci va d'accordo, sinceramente gli psicologi non fanno parte della discussione.

muttley 27-07-2023 12:21

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da Aaren (Messaggio 2860974)
Io da quello che vedo lui con la famiglia ci va d'accordo, sinceramente gli psicologi non fanno parte della discussione.

Secondo te una persona può sentirsi continuamente emarginata dagli altri se non avesse vissuto in famiglia i prodromi di questo modo di sentire?
Cioé io mi sento emarginato perché sono realmente emarginato e non perché percepisco le cose selettivamente in funzione di influenze subite durante le mie prime esperienze esistenziali e poi cronicizzate?
Tutto ciò che noi percepiamo è l'esatta e fattuale riproduzione di ciò che ci accade? Siamo come computer che registrano in maniera imparziale gli eventi intorno a noi?

XL 27-07-2023 12:33

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2860967)
E' il principio chomskiano della rana bollita in acqua tiepida o in acqua calda. Ciò che viviamo in famiglia nei nostri primi anni di vita non lo percepiamo come evidente se non attraverso un percorso di riflessione ponderata e il più obiettiva possibile. Tu questo percorso non lo vuoi fare perché hai dichiarato guerra alla categoria intera degli psicologi o psicoparagnosti come li chiami tu e quindi amen.

Ma in ogni caso non può diventare evidente tramite una qualche riflessione ponderata, io dico, tu scienziato dici che sai produrre geni in serie col tuo sistema educativo?
Applicalo su bambini in fasce rimasti orfani e vediamo che geni riesci a produrre.
Per me sono cazzate, anche se si applicano questi metodi su questi bambini ci sarà una percentuale analoga (se non peggio) che crescerà disadattata.
Non puoi dire a posteriori cosa è funzionale, a posteriori so dirti anche io che biglietto della lotteria avresti dovuto giocare per vincere.
Io vorrei vedere fatti e risultati, ma fatti e risultati questa roba qua non li produce effettivamente, dicono che la famiglia di origine ha educato male ma non tirano fuori un modello educativo che dovrebbe educare bene come un algoritmo questi cazzo di bambini in ogni contesto.

Un bambino piange che non vuole andare a scuola, come si deve gestire bene questa situazione? Quale sarebbe la ricetta per non traumatizzarlo e fare le cose in modo funzionale?

Torno all'esempio del giochino sulla culla, un genitore come cazzo fa a sapere prima che il temperamento del figlio è quello che è e viene infastidito dal giocattolo? Gli altri tre fratellini si divertivano, arriva il quarto e questo reagisce diversamente.
lo può capire solo a posteriori un genitore, ma intannto se una prima volta glielo piazza sulla culla quel gioco comunque produce un certo disagio nell'infante, ovvio a saperlo prima uno non ce lo metteva il giochino, ma come fai a saperlo prima? :nonso:

Se non gli dà il gioco per non rischiare diventa un genitore che non cura, se glielo dà diventa un genitore incapace di capire il figlio, deve indovinare subito quello giusto anche col bambino difficile e fuori norma, ma in concreto queste teste di cazzo che parlano e parlano e pontificano queste cose le sanno capire?
A calibrare l'educazione adatta nei confronti di un tizio particolare secondo me non sa farlo quasi nessuno, perché quello che funziona con un bambino produce danni in un altro.

Magari questi che dicono che i sistemi di una famiglia sono disfunzionali applicano i loro metodi e producono non un nevrotico ma unabomber o chissà cosa. E poi è meglio?

muttley 27-07-2023 14:19

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Basta scrivere cazzate XL, ho ragione io e basta :D

Eracle 27-07-2023 17:57

Io provengo da una famiglia abbastanza difficile, 9 figli, padre schizofrenico paranoide, madre dura (una volta), i figli sono cresciuti tutti nella stessa famiglia, eppure quattro figli hanno trovato la compagna/il compagno e hanno già dei figli, un'altra ha il fidanzato e convive, e poi ci sono i 4 più problematici, tra cui ci sono anche io, uno si è suicidato, un altro è in comunità, e io e un altro siamo a casa ancora con la mamma. Penso che non si possa trovare la giusta percentuale tra fattori genetici/caratteriali e fattori ambientali nello sviluppo dei problemi in un individuo, sono sicuro che c'entrano entrambi comunque, io ad esempio devo avere una predisposizione genetica per le psicosi, e l'ambiente in cui sono cresciuto non ha aiutato a farmi sviluppare una personalità sana, il risultato è che sto male.

Delta80 27-07-2023 19:42

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Si da troppo peso a ste cose secondo me, famiglia, insegnanti, probabilmente la vita che vivo e la persona che sono sarebbe uguale in ogni caso :nonso:

Aaren 27-07-2023 19:45

Re: Riflessioni sulle famiglie in generale.
 
Secondo me in generale l'essenza della persona non cambia. Spesso dicono: mi hanno rovinato ma forse solo per coprire i loro errori oppure perché non vogliono ammettere che appunto la propria vita sarebbe stata lo stesso difficile.


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