Vivere con i genitori
 

Come affrontate o avete affrontato il vivere in famiglia? Nel mio caso sono un po' una rottura perché non lavorando, non studiando e non facendo quasi nulla ci sono dei giorni in cui sono veramente stressanti. Non li biasimo, vedere praticamente un vegetale che sta chiuso il 90% del suo tempo in casa e che non contribuisce all'economia familiare deve essere una bella rottura di c... Comunque vorrei sapere la vostra a riguardo, è il mio primo post su questo forum

Re: Vivere con i genitori
 

Non è facile a volte, alterno periodi in cui lavoro a periodi di lunga disoccupazione, nel frattempo che sto a casa non studiando più, cerco almeno di rendermi utile facendo qualche faccenda domestica e cucinando nel limite delle mie possibilità.

Re: Vivere con i genitori
 

Anch'io vivo con i miei, anche se a periodi faccio qualche esperienza di lavoro non è ancora sufficiente a mantenermi. Nel frattempo aiuto in casa, non passo l'intera giornata chiusa in camera, diciamo che alterno svago e cose da fare, faccio tante piccole cose e tengo in ordine, è un doppio vantaggio, perché aiuto in casa e imparo a fare io stessa cose utili. Tanto in una casa c'è sempre qualcosa da fare. È stressante vivere in famiglia da adulti ma l'importante è muoversi su più fronti e non restare mai completamente fermi. È importante anche riuscire a conservare spazi personali per restare di buon umore. Se vedono che ti dai da fare e che vuoi contribuire in qualche modo sicuramente andrà meglio.

Re: Vivere con i genitori
 

Io provo ad aiutare, ma la maggior parte delle volte il mio aiuto sembra non serva (anche perché sono un mezzo inetto in tutto) e mio padre alla fine si occupa di tutto

Re: Vivere con i genitori
 

Anche mia madre fa così, specialmente per il cucinare si mette in competizione, trova difetti ovunque, si lamenta a sentimento :sisi: più che altro è "lamentela sportiva", sono suoi sfoghi che ci sono a prescindere, ma gradualmente il modo di rendermi utile l'ho trovato e ho saputo impormi quando è servito. A volte le dico che se mi critica così tanto poi non può pretendere che io sappia fare le cose :sisi: Se voglio fare una cosa la faccio, al massimo prima osservo come fanno loro oppure faccio domande ma poi mi metto a fare io di mia iniziativa :bene:

* Ti consiglio di fare anche tu dei tentativi di partecipare, chiedere, interessarti... e non fare caso ad eventuali critiche, che saranno più che altro un loro sfogo

Re: Vivere con i genitori
 

Sto a casa con i miei, perché pur lavorando full time I money non mi bastano per andarmene, e ringrazio lo stato ed il nostro sistema economico per questo.

Ti consiglierei di cercarti un lavoro, qualsiasi cosa va bene, sia per alleviare un po'il senso di colpa che i tuoi ti mettono addosso sia per la tua soddisfazione personale.

Non è vero che sei un inetto, nessuno lo è

Re: Vivere con i genitori
 

Vivo con i miei genitori e non ho neanche una camera mia, la privacy non so cosa sia. Fossi stato una persona normale sarei andato via subito dopo la scuola.

Re: Vivere con i genitori
 

@crepuscolo

Nel senso che la condividi con un fratello o vivete in un bilocale?

Re: Vivere con i genitori
 

Bilocale.

Re: Vivere con i genitori
 

Porta pazienza sono un idiota, la tentazione di completare la rima era troppo forte

Mi spiace che non hai la camera... Non dev'essere facile vivere senza :/

Re: Vivere con i genitori
 

Non ho potuto-saputo affrontarlo. I miei erano ed è (perché ora è rimasta mia madre) due persone autoritarie, iperassertive, testardi, prepotenti e così via. Hanno anche un sacco di pregi ma di quelli che si potrebbero apprezzare solo vedendoli una volta a settimana.

Sono arrivato tardi nel mondo del lavoro a causa di miei errori e quindi non ho mai ingranato una situazione che mi consentisse un flusso di denaro stabile e sufficiente a scappare. A mio padre non è parso vero e non mi ha mai dato una mano perché è molto comodo avere un valletto-attendente e difatti così è stato.

Quindi mi sono chiuso a riccio con atteggiamento che per usare una parola alla moda è stato ed è "passivo aggressivo", facendo lo yesman perché mio padre non tollerava il minimo scostamento dalle sue idee, chiedeva spesso consiglio in casa ma unicamente per sentirsi dire che aveva fatto la cosa giusta. Quando provavo a dissentire saltava su e l'atmosfera si faceva pesante.

Non so se questo si possa chiamare "affrontare una situazione" ma credo di no. Adesso con mia madre vivo una non-vita, a 90 anni è molto più vitale di me che essendo depresso non ho forze e anche andare in bagno mi costa, e sta prosciugando le ultime forze che mi restano. Dopo sarà tanto se avrò la forza di cercare un ospizio o qualcosa di simile.

Penso che per quanto sia crudele pensarlo, a meno che in famiglia non ci siano tanti mezzi economici per avere vite un minimo separate, avere i genitori vivi dopo i 50 anni di età sia una delle cose peggiori che possano capitare.

Re: Vivere con i genitori
 

Poky ho appena letto la tua firma ed é la cosa più bella che abbia visto nell' ultimo mese!

Re: Vivere con i genitori
 

Ahaah mi fa piacere, io scelgo queste sign bizzarre perché una parte molto nascosta e semi-soffocata di me crede ancora che fare e far fare due risate per non farsi sopraffare dalle proprie grane ha un suo perché.

Ho però il timore che data la mia prospettiva materialisto-evoluzionisto-opportunista sui rapporti di coppia, più di qualcuno l'abbia presa sul serio. Pazienza, non son problemi miei :)

Grazie per averla apprezzata.

Re: Vivere con i genitori
 

Io sono andata via di casa perchè ho iniziato a lavorare in un'altra città quindi è stato per necessità. Quando vivevo a casa con i miei (ma anche adesso quando torno giù per un po') vivevo chiusa nella mia stanza, non uscivo praticamente mai perchè non avevo nessuno con cui uscire, non ero io che facevo la spesa, non facevo commissioni varie e anche in casa facevo molto poco (quasi niente). Quindi ero una sorta di vegetale inutile. L'unica cosa che facevo era studiare e nemmeno con chi sa che eccellenti risultati.
Andare via di casa è stata una sorta di salvezza per me. Adesso, che lo voglia o no, devo andare io a fare tutto quindi devo necessariamente uscire di casa e darmi da fare.
Anche il fatto non dover dare conto a nessuno di dove vado, quando torno e cosa faccio mi aiuta molto. Quando vivevo con i miei capitava spesso che non uscissi perchè non avevo voglia di dire ai miei dove andavo o cosa andavo a fare.

Re: Vivere con i genitori
 

Giustamente sentirsi un peso non è bello, l'importante è essere disoccupati soltanto perché non si trova lavoro e non perché non hai voglia di fare niente. E nemmeno devi per forza aiutare con le spese familiari, se ti senti solo un peso da mantenere allora non è giusto. Sei il figlio, non sei un criminale e non dovrebbero odiarti.
L'importante è rendersi utile nelle faccende domestiche, ad esempio se tua madre ha fatto i servizi tutto il giorno, almeno la sera non farla alzare per andare a gettare la spazzatura ma potresti andarci tu e aiutare a fare qualche servizio durante la giornata. Non è che se non lavori in automatico non devi fare proprio niente ma appunto essere utile.

Re: Vivere con i genitori
 

Lo affronto male. Ma, non avendo abbastanza soldi, c'è poco da fare...

Re: Vivere con i genitori
 

eravamo in 3 a dormire in una stanza, 5 cristiani in 100 mq. ora anche se andrò in 30 mq da solo avrò comunque più spazio e indipendenza...

Re: Vivere con i genitori
 

ho iniziato a lavorare molto presto e mettevo i soldi in casa, non tutti ma una buona parte. abitavo in una grande villa a due piani e avevo molto spazio e stanze dove stare. facevo lavori in casa e in giardino. non mi avrebbero mai permesso di stare a casa a far niente mi hanno subito imposto dopo aver finito di studiare di andare a lavorare e cosi ho fatto.

Re: Vivere con i genitori
 

Meglio di no

Ho vissuto coi miei fino a 37 anni, e adesso vivo da solo da un anno e mezzo. Ho fatto la scelta perché, pur essendo sempre stato bene, sentivo di aver bisogno di gestire i miei spazi e, soprattutto, poter vivere la tristezza in maniera più libera, senza farla pesare sui miei o farli preoccupare.
Sentivo infatti che oltre che fuori casa dovevo fingere di stare bene anche in casa, e ciò cominciava a non essere più sopportabile.

Detto ciò credo che uno debba fare ciò che si sente, senza farsi condizionare dalla società, perché quello che per qualcuno può essere una soluzione per qualcun altro può essere fonte di ulteriori pensieri

Re: Vivere con i genitori
 

Io sinceramente invidio un po' quelli che stanno a casa con i genitori. Pero' comprendo che su alcuni frangenti, come la privacy, può essere stressante non avere un proprio spazio. Ma ricordo che comunque che a casa con mia madre non stavo nemmeno malissimo, perchè ero sempre fuori a farmi i cavolacci miei. Per quanto riguarda le faccende di casa, ero abbastanza collaborativa. Nei limiti delle mie possibilità e della mia pazienza, dato che mia madre ha un leggerissimo problema con l'ordine e il pulito. Non dico che sia rupofobica, ma è una grande scassa coglioni.:mrgreen:
Molte delle nostre discussioni erano scaturite proprio da questi odi di vivere completamente opposti. Lei è una che pulisce pure l'interno dei cassoni delle tapparelle ( non ho mai visto nessuno che lo facesse), misura il prato con il righellino è completamente fuori, ma la si ama anche per questo. Quando mi sono trasferita la prima volta, quando mi è venuta a trovare e a visto la mia camera mi ha rifilato Marie kondo, chiamandomi selvaggia. Io effettivamente non sono ordinata, ma non mi importa nemmeno più di tanto.

Ho visto mio padre l'ultima volta cinque anni fa quando sono stata operata, con mia madre ci manteniamo in rapporti formali ma il limite di sopportazione era ormai scaduto quindi appena mia sorella ha avuto un minimo di stabilità economica è andata via e mi ha portato con sé. Io e lei stiamo bene insieme però sento anche un gran senso di responsabilità, non voglio vivere sulle sue spalle quindi mi do da fare soprattutto nello studio, grazie alla mia media ho ottenuto anche agevolazioni sulle tasse universitarie, non so se con i genitori avrei avuto lo stesso stimolo, tanti miei coetanei non credo ce l'abbiano

Re: Vivere con i genitori
 

Vivo con i miei genitori perché sebbene lavori nel negozio mio e di mia mamma, quel poco che guadagnamo non mi consente di vivere per conto mio. Questa situazione mi pesa perché non mi sento pienamente adulta, mi sembra come se fossi rimasta indietro rispetto ai miei coetanei. Vorrei avere i miei spazi e poter prendere le mie decisioni su come gestire la casa, le faccende domestiche e le varie commissioni

Io vivo con la mia famiglia e mi trovo piuttosto bene, casa mia è abbastanza grande e ho comunque i miei spazi.
Pur lavorando preferisco non abitare da solo in modo da mettere da parte più soldi (ovviamente contribuisco alle spese domestiche), tra l'altro troverei triste l'idea di stare in una casa vuota, soprattutto al momento dei pasti...

Re: Vivere con i genitori
 

vivo da sola da 12 anni ( da 9 in città diversa da quella di origine ), quindi da quando avevo 31 anni circa.
Ho ricordi piacevoli della vita con i genitori. Avevo una casa grande quindi riuscivo a mantenere i miei spazi e potevo passare anche una giornata chiusa in camera uscendo solo per i pasti.
Ma in realtà mi piaceva prendermi il caffè con mia madre e chiacchierare il pomeriggio, la sera quando ero a casa ( ero abbastanza socialona a 30 anni, sicuramente più di ora ) vedevo l'inter con mio padre se capitava, oppure mi vedevo un film con i miei fratelli ( avevamo tutti la passione dell'horror ).
Non l'ho mai vissuto come un peso, per quando andar via di casa mi ha aiutato tantissimo a crescere ed a gestire la solitudine.
Ammetto mi manca a volte. Ma non per avere compagnia, proprio per la questione convivialità parentale.
Quando sento le colleghe dire "oggi sono a pranzo dai miei, ieri son stata li con mia madre, etc", capita mi salga un pò di nostalgia per quando potevo farlo ( ora mia madre non c'è più e mio padre mentalmente anche non c'è più )

Re: Vivere con i genitori
 

Vivo da solo da quando ho 19 anni. Il tempo di stare con la famiglia purtroppo l'ho sperperato senza riuscire a sfruttarlo. Mi manca molto una convivialità decente con genitori e sorella. Questo randagismo è una delle mie maggiori tristezze.

Re: Vivere con i genitori
 

Angusto Anche io vivo solo da quando ho 19 anni finito le superiori tempo di farmi assumere da qualche parte poi in affitto e via ... Io la famiglia non li sopportavo più purtroppo e brava gente ma dobbiamo vederci poco x andare d'accordo, tanta solitudine in questi anni infatti ti ci vuole una donna come a me almeno pensiamo a qualcosa di positivo però una convivenza non me la sento ancora sinceramente

Sto benissimo in casa, rapporto squisito ma me ne andrei il prima possibile se qualcuno decidesse ad assumermi a tempo indeterminato.
Ma anche a chiamarmi per un colloquio.

Re: Vivere con i genitori
 

sto bene coi miei , anche se a volte vorrei scappare pure io , ma tutto sommato so le uniche persone sulla mia stessa lunghezza d'onda e che mi sopportano , anche avessi un lavoro ben pagato penso che rimarrei qui , perchè privarsi di persone che ti amano? con cui poi hai discussioni e discorsi interessanti , un posto dove puoi parlare senza formalità e in totale libertà , penso sia difficile trovarlo , poi amo mia madre siamo tipo uno la protesi dell altro :sisi: perchè dovrei vivere da solo e parlare da solo? di sicuro sta cosa nn è servita molto a farmi diventare un ingranaggio attivo della società ma alla fine chissenefotte uno si circonda delle persone care , anche perchè il tempo passa e poi o resti solo o crepi prima

Re: Vivere con i genitori
 

Perché te ne andresti se ci stai bene in casa?

La vita non può cominciare veramente se non lasci il nido. Lo farei a malincuore ma lo farei ugualmente.

Certe esperienze che sembrano non contare nulla come il solo organizzare le spese e la pulizia ti catapulta in un mondo diverso

Per non contare che a quel punto si può mettere su famiglia (donna permettendo)

Re: Vivere con i genitori
 

Come hai detto?

Re: Vivere con i genitori
 

anche io vivo tristemente con i miei. dopo la crisi che mi ha "piegato" sono rimasto parcheggiato in casa un po' come una macchina rotta abbandonata in uno sfasciacarrozze. ho avuto tre periodi di 6 mesi ciascuno in cui ho vissuto da solo in affitto e devo dire che non è che mi abbiano fatto diventare più uomo. anzi. al mercato, tra anziani signore e coppiette, ero l'unico trentenne single in fila ed era una cosa un po' imbarazzante, lavare per terra (capirai cosa ci vuole a mettere del detersivo nell'acqua e passare lo straccio) togliere la polvere (roba solo per adulti veri) e lavarmi i piatti non è che mi abbiano illuminato. gli unici due vantaggi erano non avere nessuno che mi guardava per poi fare commenti e non avere la vergogna di dire alla gente che vivevo con i miei. però se ti porti a casa un compagno o una compagna il primo punto positivo sparisce perchè tanto sei ti alzi tardi ti senti dire "ma sei ancora a letto?" se vai a dormire presto ti senti dire "ma vai già a dormire?" se non hai voglia di uscire ti senti dire "io ho voglia di andare da qualche parte" se vuoi fare tardi ti senti dire "torniamo a casa dai, sto morendo di sonno" per cui anche lì a volte la vita di coppia non è proprio una "liberazione". rimane solo un po' la tristezza di essere ancora bloccato lì a casa, anzichè in giro a godersi i propri giorni

Re: Vivere con i genitori
 

Crisi economica: disoccupazione, non c'è lavoro e un affitto o un mutuo sono miraggi.
Titoli di studio ottenuti in età sempre più tarda: lauree, master, aggiornamenti e balle varie non si finisce più di studiare oggi quando in passato non serviva nemmeno un diploma e a 18 anni la maggior parte avevano finito definitamente si stare sui libri.
Eredità: il paese è sempre più povero molti han i genitori stessi in affitto o genitori che han bisogno di supporto economico e pensare che il papi ti compri la casa è un sogno per tantissimi.
Singletudine: una volta si comprava la casa a metà con il partner per i progetti di matrimonio e famiglia oggi invece non ci si vuole più sposare né tanto meno fare figli. Sostanzialmente la corsa all'indipendenza in passato era poi questo: fare famiglia.
Tanti si ritrovano a trent'anni single con genitori senza soldi e che han bisogno di assistenza perché comunque più si va avanti più si fan figli tardi e le nuove generazioni a 30 anni han i genitori anziani, senza lavoro e senza partner e senza risparmi si viene facilmente etichettati come falliti ma quando la povertà si diffonde nella popolazione poi la cultura si adegua e si diventa un po' come in quei paesi dove si vive tutti aggregati che sono appunto delle realtà sociali di povertà.

Non potrei mai vivere da solo, sia dal punto di vista materiale e affettivo.

Poi io penso che andare da soli a vivere non abbia senso. Se è per le cose di casa, si possono fare benissimo anche quando si sta dai genitori.

Insomma almeno una compagna la si deve avere, e poi devi pagare tutto da solo, altra cosa da non ignorare.

Re: Vivere con i genitori
 

Dipende molto da come sono i genitori, se sono persone ragionevoli ed equilibrate in casa si sta bene ed ha senso rimanere a casa qualche anno in più.

Altrimenti no

Re: Vivere con i genitori
 

Vivo da solo ma sopra l'alloggio dei miei, la casa bene o male è la stessa ma con due alloggi separati. Francamente non vedo il senso di cercarmi una casa autonoma, anche se sono lontano dal lavoro, dove comunque vado solo 3 giorni a settimana, il resto è smart.

Alla mia età dovrei essere più indipendente, ma tanto senza nessuna prospettiva relazionale, e avendo comunque un'ottima privacy e autonomia, non vedo motivi per cambiare.

Diverse colleghe mi chiedono quando mi trasferisco o se mangio coi miei a pranzo (come dire "Si ufficialmente vivi da solo ma ti cucina ancora mammina"). Ai loro occhi rimango uno sfigato, ma cambierebbe qualcosa cambiando casa? Sarebbero solo soldi buttati per alla fine chiudermi in camera comunque solo e lontano da tutti. Tanto vale farlo con qualche soldo in più sul conto.

Poi in fondo penso credano che così mi potrò trovare finalmente una ragazza. Si certo, un quasi 40enne che si presenta senza alcuna esperienza passata farebbe scappare anche una santa. Anche loro, come i miei che pensano che posso ancora trovare una compagna, vivono fuori dal mondo.

Re: Vivere con i genitori
 

Il discorso è solo economico, se si hanno le possibilità serve uscire di casa

Re: Vivere con i genitori
 

Non c'è età per vivere coi genitori, conosco alcuni a 50 che ancora lo fanno. Se non ho un buon lavoro, specie statale che non mi permette di campare un mutuo/affitto e non ho nemmeno una moglie/figli/famiglia, che cazzo me lo fa fare di andarmene? Vengo etichettato come un fannullone, nonostante magari do anche una mano in casa e porto lo stipendio aiutando i miei, anche se guadagno poco? Se fai il parassita (tipo il caso del coglione 50 anni che mai ha lavorato e che, una volta trovato lavoro come magazziniere, ha depredato tutti i lavoratori dei loro soldi nelle cassette) è ovvio che devi essere cacciato a calci nel didietro, ma se dai una mano e sai di non poterti mantenere da solo... non vedo perchè farlo. Perfino mia madre mi ha detto che se dovesse andare male in Grecia (sto lavorando e facendo il training da 3 giorni, ma socialmente parlando è deceduto sto paese) ho lei che mi aspetta a casa e posso fare applicazione altrove.
Poi se mi stufo a sto punto me ne vado direttamente in dormitorio alla caritas che tanto la aiuto lo offrono sempre.

Re: Vivere con i genitori
 

Esatto. Restare a casa dopo i 25 anni è un suicidio, ne so bene qualcosa io. Sono rimasto perché non ho mai avuto un livello stabile di entrate sul medio-lungo periodo che mi permettesse una sussistenza autonoma, ma questo ha finito di distruggere la mia vita. Proprio il colpo di grazia o forse anche il contrario, non essendomene andato di corsa tutto il resto ha iniziato a crollare attorno e dentro di me.

Se non ci sono problemi economici che ostino, per la propria salvezza meglio uscire di casa prima possibile. Non è solo opportuno. E' necessario.