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Psicologi e psichiatri empatia zero
Buongiorno Signori,
Seguendo l'onda dei thread "empatia zero" ho deciso di aprirne un altro incentrato sui professionisti della salute mentale. Va detto che ci sono persone che sanno fare il proprio lavoro molto bene, e che sono realmente preoccupati per la salute dei propri pazienti, però al contempo esistono anche le mele marce; psicologi scaldapoltrona e psichiatri che potrebbero esser sostituiti da un dispenser automatico di farmaci. Come da tradizione, vi chiedo di raccontare le vostre esperienze negative, ma anche quelle positive volendo, pareri ed opinioni sugli "psic" e mi tengo le mie per dopo. (Nei limiti del possibile cerchiamo di non bestemmiare troppo in questo thread :bacio: ) |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Una psicologa mi parlava di aprire i chakra.
Ci sono andata per poco e rivorrei i miei soldi. (Li rivorrei anche dalle altre perché non mi hanno mai risolto nulla, ma erano brave non posso dire niente). Secondo me chi è contrario agli psicofarmaci non dovrebbe proprio entrare nello studio di uno psichiatra: è come andare dal macellaio ed essere vegani. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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io in passato sono andata da pazza che nel giro di pochi mesi mi ha praticamente trasformato in un vegetale dandomi una cura con un numero eccessivo di farmaci a dosi troppo alte. ho dovuto cambiare medico, la maggioranza di quei farmaci mi sono stati o tolti o cambiati e sono passata dal prenderne 6 al prenderne prima 3 e poi 2, stando molto meglio rispetto a prima. mi era anche stato detto di ''non preoccuparmi rispetto alle benzodiazepine''(da quella li) e invece la psichiatra del csm mi ha addirittura proposto un ricovero volontario per ''disintossicarmi''. i farmaci sono utili ma questo non significa che tutti gli psichiatri siano sempre bravi e competenti. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Le mie esperienze negative sono state sostanzialmente con gli psichiatri. Quella che mi aveva ridotto a uno zombie dandomi un numero eccessivo di farmaci, la prescrizione di benzo, oppure il primissimo psichiatra che ho avuto quando ero ricoverata a neuropsichiatria infantile, che mi urlava contro e si rifiutava di darmi la minima spiegazione o rassicurazione rispetto ai farmaci, e anche quando ero maggiorenne non voleva darmi risposte nè riguardo alla diagnosi nè riguardo al trattamento.
In generale la mia critica agli psichiatri è che tendono a essere evasivi o francamente cazzari rispetto agli effetti collaterali. Ad esempio io al momento prendo un farmaco che tra gli effetti collaterali più comuni ha quello dell'aumento di peso (scritto nel bugiardino degli effetti collaterali) ...beh sono ingrassata. con molti sforzi sono anche dimagrita senza smettere il farmaco, ma senza riuscire a tornare al mio peso precedente. comunque la psichiatra ha provato a dirmi cose tipo ''eh ma anche la depressione può causare l'aumento di pes'' ''eh ma sicura che non stai mangiando di più''.....non sto mangiando di più, e la depressione l'ho avuta per anni molto più intensa rispetto ad adesso ma senza ingrassare in quel modo. credo che questo approccio di sminuire o negare gli effetti collaterali che loro giudicano accettabili sia un modo per infonderti ''tranquillità'' nel senso che magari hanno paura che essere completamente franchi ed onesti ti possa portare ad interrompere di testa tua di botta il farmaco. beh secondo me è l'esatto opposto, vedere effetti collaterali negati dallo psichiatra non mi infonde fiducia nei suoi confronti e quindi mi vengono più dubbi di quanti magari mi sarebbero venuti se avesse ammesso l'effetto collaterale ed offerto un modo per gestirlo o ridurlo. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
mi è capitato di andare da due psicologhe con cui non mi sono trovata.
La prima è stata scelta dal mia madre nel periodo del " sei gay ma è una cosa transitoria" e mi ha mandato da una psic che doveva convincermi della cosa. Solo il fatto che fosse d'accordo nell'improntare la terapia su questo faceva intendere che non era proprio adatta al ruolo:mrgreen: La seconda l'avevo scelta io ma mi metteva tantissimo a disagio, durante le prime sedute ero molto fredda e non sapevo mai di cosa parlare e lei continuava a dire che prima o poi avrei pianto tantissimo, me lo ripeteva sempre. Poi mi disse che avrebbe preferito che le sedute venissero fatte a casa sua :interrogativo: non so perchè, che era lontanissimo da dove abitavo, dissi preferivo non continuare e per un periodo mi contattava chiedendo di riprovarci, sembrava una amante respinta che la prende malissimo. Per me non aveva tutte le rotelle. Poi ho trovato una psic adatta a me ( alla fine, è come trovare la fidanzata, bisogna provarne prima un tot sbagliate ) e abbiamo fatto un bel percorso di due anni in cui mi ha aiutato molto a capire cose di me stessa, ancora ripenso a lei con piacere ( fu proprio lei a consigliarmi di cambiare vita e cambiare città ). Mai stata da uno psichiatra, anche perchè per mia fortuna non ho mai avuto il bisogno di psicofarmaci. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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sembra quasi una minaccia :sisi:....prima o poi....queste sedute ti faranno piangere tantissimo :malvagio::malvagio: |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Capisco io la voglia di arrivare a toccare cose profonde però la trovo esagerata la cosa di feticizzare così il pianto anche perché magari a uno viene da piangere per conto suo e non lì davanti a un estraneo |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Ho avuto due esperienze da psicologi
Psicologa da cui sono andata per qualche mese. Esperienza nel complesso pessima, mi sentivo in continuazione criticata per il fatto di autocriticarmi, sentivo da lei una continua vibe "cavolo che male che è messa questa" che non mi piaceva per nulla e spingeva proprio per questa narrativa in cui io ero proprio un'anima piccola e debole che si autosabotava e autosvalutava, si trattava male. Mi diceva che intellettualizzavo troppo for good measure. Beh, si accorgeva anche lei che io proponevo di me questa immagine, ma il dramma era che la accettava ma mostrando di rifiutarla. È un pattern che ho osservato spessissimo, per esempio una persona dice ad un'altra "ti autosvaluti troppo" ma la parte paraverbale comunica che quel giudizio stesso è una svalutazione Psicologo da cui sono andata sempre per qualche mese, non dovrei menzionalo qui perché è stato tutto perlopiù positivo. Era un simpatico razionalista che mi dava corda, poi però le sedute sono degenerate a tal punto in questa direzione che avevo la sensazione che lui che mi desse sempre ragione. Mi sembrava di stare disquisendo con un amico o un collega; non sembrava un rapporto asimmetrico da psicoterapia ma simmetrico. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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La figura dello psicoterapeuta non viene mai messa in discussione perché agli occhi dell'opinione pubblica rimane questo alone di sacralità per il loro titolo di studio, se poi si analizzassero i singoli casi si scoperchia una realtà intera. Ormai tutti abbiamo capito che dire "non ho amici, ho un lavoro che non mi piace, ho una famiglia disagiata e quindi vado dallo psicologo" è un errore grosso perché il disagio che provi è reale e non deriva da un'alterazione psichica e quindi lo psicologo più che dirti di provare a conoscere nuove persone non può fare (ma questo lo fa anche la prima persona che passa per la strada senza tariffe di 50 euro), tuttavia dalla mia esperienza personale mi sono accorta sinceramente che anche qualora ci fossero disturbi della psiche leggeri come quelli che provano la maggior parte di noi (fobia sociale, DEP, ossessivo-compulsivo ecc.) la figura dello psicoterapeuta riesce (e vuole) fare ben poco; io sarò stata anche sfortunata a dover andare da una "professionista" che mi consigliava di andare in bagno a rifiatare qualora avessi avuto attacchi di ansia a scuola oppure di esercitarmi a guardare negli occhi le persone, ma aldilà di ciò io penso che per aiutarti veramente a capire da dove puoi ripartire oppure anche solo per entrare in empatia è semplicemente assurda l'idea di affidarsi a un totale sconosciuto che sì, avrà una laurea, ma per quanto tu ti apra con lui non potrà mai e poi mai arrivare a conoscere 20-25-30 anni (o più) di vita, di pensieri, di sensazioni, di piccoli avvenimenti e dettagli che per quanto insignificanti all'apparenza in realtà contribuiscono enormemente alla formazione della tua persona ed eventualmente anche ai problemi caratteriali, e tuttavia spesso anche se uno psicologo riuscisse a capirti più approfonditamente non vi è assolutamente la garanzia che ti possa dare una mano anche a fronte della lunghezza del percorso e degli sforzi economici che tu devi fare per affrontarlo. Senza considerare poi che la maggior parte di loro anche se si rendessero conto di essere inutili per la tua situazione personale non avranno mai incentivo a dirtelo perché legittimamente sono professionisti anche loro e lo stipendio che portano a casa dipende anche dal bisogno che tu senti di andarci.
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Io non li ho mai provati ovviamente non perche non ne avessi bisogno ma xke ho sempre avuto consapevolezza fin da giovane di come gira il mondo e ovviamente so che non funzianono ste cose ... Purtroppo tanti psichiatri gli arriva il giovane di turno e via giù a prescrivergli psicofarmaci, pastiglie e gocce questa e mancanza di empatia ... Come quei chirurghi che arriva il ragazzo/a 18 enne con 4 risparmi in tasca e li operano .. questo e un mondo crudele alcuni ne sono consapevoli altri ci devono sbattere la testa prima di accorgersene e altri ancora non se ne accorgeranno mai...
Li ho sempre usati in altri modi i miei soldi cmq avevo letto di un utente che disse alla psicologa che aveva fumato una canna in macchina con il suo amico e questa dopo ha avvisato i carabinieri ed è stato denunciato ed ha dovuto andare al Sert e fare esami tossicologici e gli era stata sospesa la patente ... Empatia portami via .. questo un altro limite di queste figure, non puoi parlare apertamente di quello che hai in testa perché se dici così illegali o pericolose che ti ronzano in testa prendono contromisure contro di te.. peggio dei preti |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Se non funziona è perché i dottori non hanno ancora capito come risolvere queste brutte malattie :nonso: Devi rispettare l'autorità del titolo di studio, ci sono status (dei laureati e dei professionisti, gli altri a fare le pulizie) da difendere e un intero sistema sociale da legittimare, imponendolo come razionale e naturale. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Si sentiva il bisogno di un nuovo topic sull’empatia
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Ho avuto solo un'esperienza con una psichiatra del CSM ancora nello scorso millennio: esperienza ottima, ha saputo centrare subito il problema (grave DOC) e mi ha dato subito la cura di soli 2 farmaci. Adesso pratica da psicologa e ogni tanto vado a fare una visita.
Per gli psicologi non essendo dottori sono un pò scettica: ho avuto solo 2 esperienze, con la prima ha alzato le mani e mi ha rimbalzato dalla psichiatra, con il secondo l'ho trovato abbastanza inutile ma non era colpa sua. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Credo che in generale non servono a niente, non parlano e somministrano solo farmaci a caso, sono solo animali e malati di mente, si dovrebbero curare loro
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Le fobie son praticamente l'unica cosa su cui ha avuto un risultato concreto e tangibile la terapia che ho fatto in passato ed il loro metodo dell'esposizione.
su cose tipo sbalzi di umore etc, per ora solo i farmaci hanno fatto qualcosa. è veramente una sfiga, magari un terapeuta usa lo stesso metodo su due persone diverse, su una persona il metodo avrò dei risultati, mente sull'altra 0, questo nonostante il professionista sia lo stesso. la psichiatria e la psicologia, purtroppo, sono anni luce indietro rispetto ad altri settori dal punto di vista dell'efficacia dei trattamenti e della precisione delle diagnosi rispetto ad altri campi, anche se il professionista è empatico e ha tutte le buone intenzioni del mondo. Sta all'individuo informarsi sulle terapie potenzialmente più efficaci per il suo particolare problema e poi decidere se vale la pena di rischiare la ''perdita di tempo'' oppure no. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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E' cosi' difficile che si creino quelle premesse nel rapporto con una persona perche' questo sia trasformativo nel modo in cui si propone di esserlo una psicoterapia. E' quasi assurdo pensare di poter creare questo tipo di intesa e comprensione con chiunque a comando; doppiamente assurdo pensare che sia un titolo di studio a rendere in grado di fare questo |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Sacralità della figura che non viene mai messa in discussione? A me pare il contrario è ancora uno stigma andarci (sia da psicologo che da psichiatra) e la maggior parte della gente li considera o gente che cura solo psicotici e schizofrenici, o ciarlatani, o gente che va bene per quelli che "sono pigri e si fanno abbattere da tutto", magari nelle nicchie che frequentiamo noi non è così ma ricordiamoci del Paese reale
Credo sia considerata da molti una pseudo scienza |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
La psicologia è scienza? Quando l'ho studiata io c'era il dibattito aperto, ora non so a che punto siamo.
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Comunque concordo con quello che diceva folleanonimo una volta. Cioè che la psicoterapia può essere utile a risolvere situazioni specifiche, passeggere, o anche traumi grossi ma che appunto si identificano in problematiche specifiche. Può essere utile magari per superare qualche fobia o insicurezza, o qualche ostacolo in qualche rapporto personale, ma secondo me soltanto se la persona ha già una sua vita, una sua strada, un suo posto nel mondo. Se uno ha una vita completamente distrutta, la terapia non serve a niente. Se uno ha un malessere esistenziale pure, anche perchè poi va in terapia a filosofeggiare sulla vita ecc e non serve a nulla, li secondo me servono molto di più i farmaci. Insomma può essere un breve supporto nel caso uno abbia situazioni specifiche da cambiare ma non qualcosa che ti cambia la vita completamente, ma anche perchè boh come può aiutarti una terapia a cambiare che ne so una situazione famigliare tragica, disoccupazione ecc? Per me è anche un errore nostro, molti soprattutto su questo forum si convincono che la terapia sia qualcosa di divino, che ci sia il mago merlino che possa cambiare la propria vita con chissà che consigli, e quando invece scoprono che dipende anche da loro ci rimangono male, mai capito l'astio verso queste figure, se no uno si fa aspettative che sono evidentemente esagerate la colpa è sua
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
L'accreditamento che cercano gli psicologi (le terapie evidence-based, i fondamenti scientifici) serve proprio a conquistare potere in un contesto scettico. Cercano (e ottengono) autorità, non autorevolezza.
Non a caso, come le religioni ma in modo più blando, dialogano con i pregiudizi e le mode del contesto in cui cercano di emergere. Il che è in contraddizione con l'obiettivo esplicito che si propongono: aiutare la singola persona, che è già sottoposta e assoggettata a un'infinità di poteri diversi. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Boh a me la terapia non serve appunto perchè ho problemi concreti e oggettivi troppo grossi però mi son sempre trovato più o meno bene. La prima era una vecchia dell'asl da cui andavo perchè tanto era gratis, ma lei non faceva terapia era solo uno spazio di ascolto. Ed è sempre stata molto onesta dicendo che lei non faceva terapia in quella sede ma era uno spazio di ascolto. E a me andava bene così. Poi ho fatto terapia privata e appunto a me non serve, ma anche qui la terapista è stata proprio onesta ed è letteralmente lei ad avermelo detto tra le righe, mi è stata utile in un rapporto sociale come dicevo prima, e a levarmi alcuni schemi di pensiero e a crearmeli di più sani che onestamente mi aiutano. Poi sono stato molto fortunato con lo psichiatra che mi ha seguito per anni perchè non era uno di quelli che ti bomba di farmaci a caso, lui non faceva terapia ma sapeva mettermi nel concreto e all'epoca mi serviva. Lui era sempre di questo spazio di ascolto e mi disse se vuoi andare al csm fatti venire una malattia mentale. Secondo me verso i terapisti ci sono aspettative troppo esagerate anche i soldi nessuno te li fa spendere contro la tua volontà non è che arriva lo psicologo a minacciarti, ho conosciuto tanta gente a cui la terapia ha fatto bene più del filosofeggiare sul sesso degli angeli
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Io mi ero inizialmente rivolto ad un consultorio della mia città, con prezzi contenuti tipo asl.
Il primo "psicoterapeuta" mi ha tenuto li tre anni e mezzo senza iniziare terapia alcuna, ma continuando a dirmi "sei pigro". Lui diceva di essere laureato in medicina e specializzato in psicoterapia, ma poi la mia ultima psicologa (che lo conosceva) mi ha detto che a lei non risultava nemmeno che fosse specializzato in psicoterapia. Secondo me lui mi ha tenuto li per puro sadismo, anche perchè forse, quando vedeva che ero un po' demoralizzato o che mi stavo incazzando smorzava un po' i toni. Io però ero convinto di essere io quello che non riusciva e che sbagliava e che la "terapia" non funzionasse per colpa mia. :nonso: La seconda, sempre dello stesso consultorio, invece era veramente una psicologa terapeuta, ma mi diceva che io ero narcisista, quando invece ero l'esatto contrario, GRANDE! :applauso: Per fortuna è durata solo qualche mese e comunque tempo che ho perso lo stesso. La terza ed ultima opera in ambito privato e non pubblico ed è stata l'unica che ha fatto qualcosa di veramente concreto e grazie alla sua terapia sto molto bene ed oltretutto o fatto un lavoro straordinario di crescita personale. Costa parecchio ok, ma l'unico rimpianto che ho è quello di non aver iniziato prima, quindi è una cosa che sicuramente consiglierei ad un amico. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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serve anche alla singola persona a scegliere subito una terapia che abbia più efficacia statistica sul suo problema. io voglio sapere se ad esempio una certa terapia ha un'efficacia negli studi del 70% piuttosto che del 50% o del 20%, così posso decidere se vale la pena di investirci o meno tempo e denaro. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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penso che quando un bambino ha problemi comportamentali la scuola invece di spingere i genitori a portare il ragazzino dallo psico, dovrebbe fare l'opposto e caldamente consigliare ai genitori un percorso terapeutico. troppe persone si aspettano che il terapeuta faccia miracoli su un ragazzino che manifesta al 90% un disagio legato all'ambiente. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Di esperienze negative con questi personaggi ne ho avute tante ..poi per fortuna ho trovato una psicoterapeuta valida che mi ha aiutato molto...
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Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Poi può darsi che sono io incapace di esperire transfert per limitazioni mie ma non credo |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
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Su una persona che ha da sempre avuto una vita difficile.. secondo me anche in quel caso serve, non fa miracoli ma cmq aiuta, però si parla di andare da grossi specialisti e mettersi nell'ordine di idee di spendere cifre molto molto alte, poiché la spesa per la singola seduta è molto alta e il tempo è lungo. |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Pensando al thread sul fare innamorare a comando, a me non sembra poi cosi' diverso l'incarico dello psicoterapeuta.
La creazione di qualsiasi intesa importante e' cosi' difficile da controllare, ed e' quella per me a innescare la trasformazione |
Re: Psicologi e psichiatri empatia zero
Che palle, volevo quotarmi ma ho editato.
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Si basa su un insieme di assunzioni piuttosto arbitrarie, ma non mi va di argomentare oltre. Alla fine le idee che ognuno dichiara di avere su queste cose dipendono da chi propone l'uno o l'altro punto di vista, non da una valutazione dei contenuti, che in pochi sanno e vogliono fare. Volevo aggiungere che la "psicoterapia" del nostro mondo è prima di tutto, concretamente, un affidamento cieco a un'autorità, in genere la più forte e rassicurante. E ovviamente se ne accettano e sposano le narrative. Autorità che, come tutte le altre, ha come primo obiettivo quello di affermarsi, preservarsi e ottenere vantaggi per sé. |
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