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Pensavo di aver trovato un amico
E invece niente. Finche lavoravamo nello stesso ufficio super amici, un duo tipo Luca e Paolo di Camerà Caffè, figo cavolo non mi era mai capitato, sempre in pausa caffè insieme, si parlava sempre. Cambio lavoro, gli scrivo, non risponde, gli riscrivo, risponde dopo due giorni, gli chiedo di organizzare per andare a mangiare una pizza come al solito ed è super impegnato, ri cheido un altra volta dopo due settimane e anche stavolta ha l'agenda pienissima, vabe dai allora dimmi quando ci sei tu, silenzio radio. Sembra di stare su Tinder, ma lì lo posso pure capire. Cioè alla fine sticazzi, ci sono abituato, ma non capisco la logica dietro tutto ciò, faccio davvero tanta fatica a capire le meccaniche sociali degli altri. Se a me una persona sta sul cazzo non la tollero ne in ufficio ne fuori e si vede, non riesco a dissimulare così.
/rant |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
difficile farsi amici da "grandi", anche io quest'anno ho legato a livello superficiale con molti colleghi ma non ci siamo mai trovati fuori.
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
è quel tipo di cose che non sono mai riuscita a capire manco io, ma non solo questa, svariate.
mi dispiace. |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
non l'ho mai capite neanche io queste cose. in maniera meno estrema è successo anche a me.
Ci sono persone che sul lavoro hanno bisogno di amici ,anche per farsi rendere più gradevole il lavoro, però poi vogliono separare i due mondi privato e lavorativo. |
A dire il vero faccio un po' di fatica a capire come potete considerare i colleghi di lavoro come potenziali amici o addirittura come potenziali partners. Li considero come colleghi e basta. Sul lavoro si può anche scherzare un po' fare qualche battuta perché comunque un rapporto amichevole aiuta a lavorare meglio. Però senza eccedere con la confidenza. Poi fuori dal lavoro, ognuno ha la propria vita...alla fine sono persone con cui sei obbligato a stare volente o nolente.
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
Dove siamo io i rapporti sono buoni, ma nessuno si è concretizzato al di fuori. Ognuno ha oramai il suo giro di amicizie (me escluso ovvio) e i colleghi non ne fanno parte. Da adulti è molto difficile inserirsi.
In ogni caso concordo con chi dice che lavoro e amicizie/amore vadano tenute separate. |
Molte persone vedono i colleghi di lavoro come amici temporanei...ovvero amici fino a quando si frequenta lo stesso ambiente lavorativo. Una volta che non si è più colleghi...non frequentando più lo stesso ambiente si può perdere interesse.
Con un mio ex collega dopo che lavoriamo in due ditte diverse....non abbiamo più organizzato uscite e non perché non andassimo più d'accordo. Semplicemente perché cmq per andare a bere qualcosa o a cenare in una pizzeria non è necessario avere troppe caratteristiche in comune. Una volta che non si è più colleghi, le diversità di carattere, di interessi e di stile affettivo hanno portato a non vedersi più. Anche se ci si è promessi a vicenda di vedersi, alla fine non è accaduto perché ciascuno, fuori dal lavoro ha preferito dedicarsi alla propria vita e alle proprie abitudini. |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
Non concordo con l'idea che bisogna separare lavoro e vita privata. Questo è quello che vorrebbero i "padroni", ma col cavolo.
Già ci devo vivere migliaia di ore all'anno sul lavoro, se riesco a rimediarci un amicizia o un amore, io non mi tiro indietro, anzi fanculo: mi ci butto a capofitto. Se posso pure divertirmi, oltre a faticare, lo faccio. Detto questo, purtroppo è vero che per molti un bel rapporto in ufficio/officina, non automaticamente si concretizza anche fuori, anzi alcuni alzano proprio un muro: guai a accennare a un possibile incontro extra, sacrilegio, vieni visto per uno che vuole oltrepassare il limite, e questo è "vietato". Un mio collega che conosco da oltre vent'anni e con cui ho interessi in comune e parlo di tutto, ci siamo frequentati fuori qualche volta agli inizi, poi stop. Ora se la spassa con un suo nuovo vicino che conosce da pochi mesi, e con cui fa pranzi e cene ecc. |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
Per quanto mi riguarda, non si tratta nemmeno del discorso di mettere maschere o meno. Anche volendo considerare i colleghi di lavoro pure come amici o persino partners e frequentarli anche al di fuori del lavoro....comunque si deve tenere presente che prima di tutto sono colleghi e nell'ambiente di lavoro vanno considerati come tali.
Quando ci sarà una promozione in ballo o semplicemente dimostrare la propria capacità al capo...ecco diciamo che può essere il momento in cui la cosiddetta "amicizia" venga messa proprio a dura prova. Che poi è tutto più che lecito voler dimostrare la propria capacità...per cercare di salire di livello. Lo sapete bene che comunque molte volte accade che si vuol fare bella figura tramite i demeriti e gli errori altrui piuttosto che dimostrando la propria capacità lavorativa. E' per questo che bisogna andarci cauti nell'ambiente di lavoro a considerare solo come amici i colleghi. |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
Purtroppo la maggior parte dei rapporti sono superficiali e limitati a delle circostanze ,tipo il gruppo della scuola, finita la scuola chi si è visto si e visto ,il gruppo della palestra ? Se non vai più in palestra non li senti più, quando ti proponi avranno di meglio da fare ,è una cosa molto frequente, finché ci sei ok poi avanti un altro è triste ma è così, bisogna trovare quelle poche persone che superano questo scoglio di utilitarismo.
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
Io molto probabilmente sono quello dall'altra parte, spesso diversi colleghi mi hanno fatto proposte di vederci fuori, cena, calcetto ecc, ma ho sempre glissato. Sul lavoro ci scherzo e parlo tranquillamente, però non mi viene da diventarci amico fuori dal lavoro, anche perché mi verrebbe da dire che sono molto diverso da loro e abbiamo interessi completamente diversi.
Un po' mi sento stronzo per la cosa :sisi:, perché quando mi ero licenziato e sono stato assente un anno è capitato diverse volte che mi scrivessero. |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
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A volte lo faccio soprattutto ultimamente, ma mi sforzo, non è che mi va. Telefonate invece ok, sempre se son persone che mi vanno a genio. In generale preferisco separare lavoro e vita privata, infatti con amicizie che ho non vorrei lavorarci assieme. |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
Con un paio di colleghi si va di aperitivi al bar, e si spara qualche stupidaggine, sul calcio, ecc
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
i colleghi sono il male
cmq non direttamente me ma conoscente un suo collega per lavoro temporaneo lo invitò persino al matrimonio e gli regalò anche un auto che doveva togliersi solo pagando passaggio di proprietà, poi finito il rapporto di lavoro,vienimi a trovare, e bla bla , un paio di volte ok ,volta successiva freddezza e atteggiamento volti a allontanare,io penso che noi siamo tutto il centro del nostro mondo,gli altri sono solo accessori e intrusi che fondamentalmente pensano ai caxxi loro e potenzialmente ti vogliono anche sfruttare e o danneggiare come si dice si nasce soli e si muore soli |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
I rapporti di lavoro sono delicati io tendo a vederle come due cose separate non mi piace l'idea che un collega sa troppo della mia vita privata perché se capita un litigio un incazzatura fuori dall'orario lavorativo poi si ripercuote anche sul lavoro
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
Quando ero single e stavo un po'meglio, sul lavoro ho frequentato varie persone, di cui alcune abbastanza assiduamente.
Altri miei colleghi idem, si prendono e si lasciano persino come partners, sia da single che da amanti ([emoji28]) , vanno fuori a pranzo e a cena, altri fanno le vacanze assieme con le rispettive famiglie ecc. Qualche volta si assiste a qualche scazzo, ma vedo che poi in qualche modo si trova un modus vivendi per tirare avanti. È un po' quello che si diceva nel thread della dottoressa single: per i medici è normale trovare le amicizie e l'amore in ospedale, poiché ci passano la vita dentro. Ecco, per me può essere lo stesso in ufficio o in fabbrica. |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
Lavoro e amicizia devono essere cose separate, non era tuo amico si dice conoscente, c era confidenza ma non amicizia errore tuo mi dispiace queste sono le basi, ricorda che fra colleghi si e li solo perché si e pagati, mica x piacere personale nel conoscere nuove persone
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
Io non sono molto socievole, ma riesco a intrattenere qualche rapporto cordiale o anche amichevole con i colleghi. Ma non voglio assolutamente che mi propongano di vederci fuori dal lavoro. Anzi smetto anche di rivolgergli la parola se lo fanno.
Ad esempio ho un collega che abita vicino a me. È simpatico e già un paio di volte ha buttato li la proposta di andare a casa sua. Ma io non ho nessuna intenzione di andarci. Lui pensa che io sia uno da caffè insieme o aperitivo, ma non è cosi. Vado a casa sua e poi? Di cosa parliamo? Del lavoro? E la sua ragazza chi la conosce? La mia non è per nulla socievole, sarebbe solo una situazione mega imbarazzante. Anche i ritrovi tra colleghi non mi piacciono. Singolarmente riesco a interagire ma quando sono in gruppo si lasciano andare a battute varie e euforia che io non tollero. |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
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Io penso che non sia male separare i vari ambiti, ma questo è un bene per chi ha sovrabbondanza di amici, donne, etc. Oppure ha facilità di conoscere, ma molti di noi che non hanno niente a volte riescono ad intravedere in alcune persone del lavoro una persona particolarmente affine (si parla di 1 su 50, 1 su 100, però ci sono) e ci si lega. Purtroppo il legame non è reciproco perché poi c'è anche il discorso di mettersi in cattiva luce se si frequenta Tizio che è fobico, depresso,strano.. magari non ce l'ha la persona le strane idee ma gliele mettono in testa altri. |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
Fin dalle prime brevi esperienze di lavoro mi sono accorta che l'amicizia (nel vero senso della parola) con i colleghi non è possibile. Al lavoro ti possono anche capitare persone che non ti piacciono ma si ha comunque un obiettivo comune da raggiungere, grazie all'azione del gruppo, quindi far andare liscia la situazione è necessario (gli attriti sono controproducenti). Ecco perché alcuni colleghi si dimostrano cordiali al lavoro ma non necessariamente vogliono portare questo legame fuori. Mi è successo più volte, i colleghi si organizzavano per vedersi fuori dal lavoro, ne parlavano pure davanti a me, però io non ero invitata :nonso: un po' cattivello come atteggiamento, all'inizio ci restavo male ma più avanti ho iniziato a fregarmene. In quel caso io ero sempre tirocinante, quindi si sapeva fin dall'inizio che il mio tempo da passare lì era limitato a qualche mese e quindi c'erano questi atteggiamenti di esclusione, anche esagerati, verso di me (come per dire "tu qui non sei nostra amica, tu sei qui per 3 mesi ma dopo te ne vai, ricordatelo"). L'ultima volta ci sono rimasta male perché a fine tirocinio ho scritto un messaggio alla titolare per ringraziare dell'esperienza, lei non ha visualizzato il messaggio per mesi e mesi, dopo mesi ha visualizzato ma non ha mai risposto (sicuramente temeva che io mi facessi illusioni riguardo ad un eventuale lavoro stabile, quindi ha scelto la freddezza massima, per farmi capire che non c'era possibilità... io però volevo essere gentile e non pretendevo niente). Quindi succedono queste cose, vanno prese per quello che sono. A volte ti capita anche di subire questo. Anche in assenza di questi atteggiamenti negativi, in ogni caso il lavoro è un contesto diverso rispetto alla semplice amicizia, perché esistono ruoli e responsabilità, quindi ci sono dinamiche difficili da imparare e può essere traumatico per chi ha problemi sociali
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
Non so, all'inizio puo' sembrare piu' facile legare con i colleghi rispetto ad altri. Pero' secondo me vale la pena di investire in rapporti al di fuori e io li preferisco di molto perche' comunque e' bello avere una vita vera al di fuori dall'ambiente lavorativo. Ti fa anche vedere le cose in prospettiva e sentire davvero che non sei il tuo lavoro
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
Eh.
Sono le tipiche amicizie a scadenza. Per un qualche motivo vanno bene solo all'interno di un luogo specifico, un contesto, un periodo e finito quello puf, spariscono. Purtroppo non c'è molto da fare al riguardo, a volte è così e basta. :( |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
Con un collega abbiamo mangiato una pizza ed alcune volte un aperitivo ma null'altro
Sul luogo di lavoro eravamo vicini, parlavamo di tutto e lo consideravo un buon collega dopotutto ma poi quando sono stato trasferito ci siamo un po' alla volta allontanati... ci scriviamo ancora a volte ma di uscite nulla anche perchè è un po' particolare come persona quindi non ho insistito molto |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
Ma il tempo libero dopo una certa età si tende a passarlo con la ragazza e se non la si ha si cerca di trovarla con le amicizie che probabilmente già hanno, almeno secondo me fa questo le persone normali, non e che l unico giorno libero che hanno lo usano x uscire la prima volta con un collega del lavoro magari anche introverso o timido questo e quello che penso io poi magari mi sbaglio
Quando si e molto soli si pensa di avere trovato un amico ma in realtà sono solo rapporti di confidenza niente di più, essendo solitari si pensa che ci sia chissà che legame e si fa i castelli mentali, a me invece x dirti quanto sono asociale più volte e diversi colleghi poco più grandi di me mi hanno invitato x fare qualcosa ma ho rifiutato perché x me erano normaloni |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
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Oggi sono andato a correre in uno dei posti più belli di Roma per paesaggio, socialità, il massimo che si possa chiedere.. eppure lì era pieno di gente sola, gente con i cani, casi umani, alcolizzati con il Tavernello in mano.. siamo proprio alla frutta come società |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
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Re: Pensavo di aver trovato un amico
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Rimanere esclusi era più difficile, adesso la gente (me incluso) passa il tempo a farsi i caxxi suoi al cellulare ed i risultati si vedono. Fine momento boomer :ridacchiare: |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
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momento boomerissimo: anche la TV era molto più ristretta, c'erano solo 3 canali, poi diventati 6, altro che netflix. |
Re: Pensavo di aver trovato un amico
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Se aumentano la gente che li frequenta dovrà pur esserci. :pensando: Forse è il turismo che in Italia è aumentato? La chiesa oggi è vero che attira di meno, però non mi sembra che queste altre cose siano diminuite. |
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