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Ignorata dalla maggioranza in paese.
Sappiate che al mio paese sono tutti delle grandi persone:bravissimi padri e madri di famiglia,che secondo loro sanno crescere i figli in modo eccellente.
mentre io chi sono?Non sono nessuno,non sono riuscita a incastrare un pollo come tutte le altre per figliare. Pochi mi salutano in paese a parte il fatto che fortunatamente ho dei bravi vicini. Entro al supermercato,dal medico,(perchè ci devo andare per sopravvivere)e mi ignorano parlando tra di loro,dei loro successi come madri o nonne,nemmeno lavorativi. Ho scritto questo post non solo per me,per sfogarmi io ma so perfettamente che molti e molte di voi hanno questi problemi nel forum. |
Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
Tutto il mondo è paese, anche qui dentro per più di qualcuno conta solo avere il partner e la famiglia come life goal, se sei maschio magari con carriera avviata e tanti hobby non vali comunque niente perché non scopi, se sei donna e non hai l'uomo ti danno della zitellaccia coi gatti.
Ma bisogna sempre prendere la moneta per quello che vale, e quello sta a ciascuno. |
Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
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Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
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Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
è un'indifferenza astiosa, anche io la provo ogni volta che invado gli spazi dei paesani. quando ho fatto lo scrutatore per es c'erano dei buzzurri che mi gettavano la carta d'identità in faccia e che salutavano tutti meno che me.
eppure ho sempre cercato di essere gentile, con la battuta pronta, sorridente...maledetto paesino di bifolchi leghisti. soltanto al bar mi sento parte di qualcosa, ma è soltanto perché bevo e sono nel mio habitat |
Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
Meglio essere ignorati piuttosto che ricevere domande scomode. Nessuno rompe almeno.
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Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
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Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
Per tutta la vita ho pensato che mi evitavano, da poco ho capito che sono io a essere riservato, sono asociale, non mi sono messo in gioco non sono empatico in quel senso, che gli altri mi ignorino è logica conseguenza dei miei comportamenti, sto provando a cambiare però è difficile.
Le persone parlano della propria famiglia perchè è la loro vita, che questo ti dia fastidio è un problema tuo, nel senso che sei tu che senti di non avercela, non credo proprio che lo facciano per farti soffrire. Il discorso è sempre lo stesso, dovremmo occuparci di quello che facciamo noi, non di quello che fanno gli altri. Una grande città è un luogo ancora più distaccato del paesino, ogni cosa ha pro e contro, dovremmo adeguarci a dove viviamo o andarcene, già che hai buoni vicini è un'ottima cosa. Avere famiglia è effettivamente un successo, soprattutto tenerla in piedi di questi tempi, ma non penso sia tutto rose e fiori, fra pulire, cucinare, badare ai figli, alla casa, alla, scuola, al marito, è un prezzo piuttosto alto. Più che di pollo da incastrare direi trovare una persona per viverci insieme, essere pessimisti e negativi aggrava le nostre sofferenze, io dico beati loro che riescono a trovare un partner, io non invidio, io ammiro chi è più bravo di me. Tu non sei nessuno, sei una persona unica al mondo come tutte le altre, e come tutte le altre hai le tue responsabilità, che esulano da quello che dicono o fanno gli altri. |
Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
"Un pollo da incastrare per figliare"... ah, l'amour :arrossire:
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Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
meglio a essere ignorati che a diventare i zimbelli o essere presi di mira fidati
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Da buon evitante, per me è fantastico se anche gli altri mi evitano e mi ignorano.
Di solito cerco proprio di evitare di incrociare persone che mi conoscono e che potrebbero rivolgermi la parola... Da questo punto di vista era molto più semplice quando vivevo in una grande città, in cui ognuno si fa letteralmente i fatti suoi. . |
Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
Scusa ma tra un po' non chiamano nemmeno l ambulanza se muori in mezzo alla strada e ti aspetti cosa esattamente dalle persone, che ti salutano così a caso, che ti chiedono come va boh
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Beh... Ora posso parlare solo per la mia esperienza... Ma puoi davvero dire che tutta la colpa sia dei tuoi vicini?
Anche io abito in un piccolo paese, i miei nonni erano persone molto conosciute e integrate nella comunità. I miei genitori un pó meno, lavorando sempre fuori. Ma sono conosciuti anche loro. Io invece sono sempre stato piuttosto schivo, non frequento più gli amici di infanzia, anzi, praticamente frequento solo pochissime persone estranee alla famiglia che vivono in paese. Attività sociali? Men che mai. Quando giro tengo la testa sullo smartphone per evitare l'imbarazzo di salutare per sbaglio una persona che credo di conoscere ma che in realtà è un estraneo. Le persone che conoscevano i miei nonni e che sono visi più familiari son sempre di meno e di nuove persone non ne conosco. Ho il timore di aver alienato ogni possibile conoscenza che avessi e di essere diventato un fantasma nel mio stesso paese. Ma di questo posso solo biasimare il mio timore e la mia timidezza. |
Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
La vita da paese è orribile.
Va bene soltanto per passarci brevi periodi e ricaricare la spina. La scelta migliore è vivere in una città di massimo 100k, non hai i lati negativi della metropoli, ma allo stesso tempo nessuno fa caso alla tua vita privata come succede nei piccoli centri. |
Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
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mio padre è un forestiero che non conosce nessuno, ha lavorato e basta, non gli è mai importato nulla della gente del paese per lui un paese vale l'altro. io non ho mai voluto fare parte di quelle combriccole, ma nemmeno posso dire che mi abbiano invitato a farne parte. qua hanno quasi tutti gli stessi cognomi, lineamenti simili, sono pure brutti perché si sono accoppiati tra loro per secoli però hanno più soldi di me, su questo non ci piove. ma sono soldi di vecchia data, accantonati nei periodi buoni dai vecchi...e che ve lo dico a fare |
Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
:consolare: Io ho una situazione simile, però vivo in città, c'è abbastanza movimento, non ci sono le condizioni per etichettare così una persona. Se vivessi in un paese sarei stata molto più danneggiata. L'isolamento lo subisco solo all'interno di micro-comunità (scuola, famiglia, amici) perché in quel caso i miei "problemi sociali" spiccano di più. Per fortuna, abitando in città, la mia fama non mi precede, sono un numero, con la relativa tranquillità, quindi posso andare in giro senza grandi problemi, invece se abitassi in un paese si parlerebbe sicuramente male di me e subirei lo stesso trattamento che riservano a te. Considera però che hai un vantaggio, non hai bisogno di fare squadra con qualcuno, invece una cosa che ho notato nelle persone di paese è che sono gregarie, hanno una grande necessità di stare in gruppo per sentirsi forti, sono abituate a fare tutto in gruppo, quindi per certi versi sono più deboli, se presi singolarmente.
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Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
* In questo discorso c'entrano anche le dinamiche di gruppo: più il gruppo è numeroso e più le relazioni diventano impersonali e diluite, invece, quando il gruppo è ristretto i legami sono più approfonditi e si nota di più la predominanza di un certo modello. Quindi la differenza città/paese gioca un ruolo rilevante.
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Tu almeno tutte queste dinamiche di paese le conosci. Sai chi fa cosa e come è considerato. Io non ho la più pallida idea di chi ci viva qui. Da bambino avevo giusto sentito di un uomo che era considerato un pó lo strambo del paese. Poi è purtroppo venuto a mancare. Ora è buio totale. |
Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
In parte ti capisco, non è piacevole provare senso di esclusione dalla comunità.
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Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
Ma in città nei quartieri non è che è tanto diverso, tolte le metropoli
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Ignorata dalla maggioranza in paese.
Tutti i miei coetanei del paese di 1200 abitanti dove sono cresciuto sono sposati con figli.
Le grandi città accolgono tutti i casi umani, si è soli ma ci si sente meno soli. Anche se cavarsela senza nessuno è maledettamente difficile, per ora non ho la minima idea di tornare indietro. |
Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
Ascolta forse sei molto giovane e non ti hanno insegnato bene le cose. Pensare che chi è buono o comunque serio è scemo e lo devi fregare per farti un futuro, non ha alcun senso, anche perché con uno di questi ci devi vivere a vita. I figli per come li intendi tu è come se parlassi degli animali in calore che appunto fanno figli.
Non è assolutamente così. Non serve a niente fare i figli se non ne sei convinta, è come tutte le cose, come quella di prima. Fare una cosa tanto per farla non serve a niente. Anche quando è una cosa giusta e non ti piace farla, allora meglio non farla, non accontenteresti nessuno, nemmeno te stessa. Bisogna sempre sapere quello che si fa. Per il resto qualcuno ti snobba, ma anche se sono in gruppo e avessero fatto alleanza, ciò non significa per forza che sono migliori di te, non significa niente. Ciao |
Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
C'è uno in paese che lo incrocio quando scendo nel paese sotto il macchina e praticamente un mio vicino diciamo così, e la casa subito dopo la mia anche se c'è un po' di metri di distanza , lui a piedi io in macchina, lo saluto sempre lui mi guarda ma non fa ne cenni ne dice nulla e sembra arrabbiato, io lo continuo. A salutare x una questione di educazione anche perché e più vecchio e vive da più tempo di me qua
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Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
Il paesino qui dove abito ho smesso di frequentarlo appena ho potuto, ho tutte amicizie fuori da qui. Per me è meglio che non sappiano niente di me. Non ho praticamente niente da nascondere ma mi da parecchio fastidio il sistema: le domandine che fanno nei paeselli sono maliziose, ti chiedono le cose non per conoscerti, ma per IMPICCIARSI, farti i conti in tasca. Per poi sparlare di tutti al baretto in piazza, fuori dalla chiesa, al mercatino, diventa dominio pubblico :sisi:
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Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
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Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
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Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
Però come già ho scritto nel quartiere ci stanno dinamiche simili al paese più piccolo, certo ci passa molta più gente ma non cambia moltissimo, di conseguenza si cerca di andare in altri quartieri per chi vuole evitare le solite facce
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Ciao!
Questo è il primo thread a cui rispondo, succede lo stesso anche a me, come se una donna per realizzarsi abbia bisogno di spingere un passeggino o andare al parco giochi con marito e figli. Trovo questi pregiudizi assolutamente scorretti, purtroppo però nei paesi è così, io vivo in un paese come te, sono vista come una poco di buono o come una persona che ha problemi, che io abbia il problema della fobia sociale è vero ma non ne ho altri, a parte un disturbo bipolare e ansia che curo col litio, ho superato i quaranta e ti lascio immaginare. Semplicemente non ho trovato finora l'uomo giusto ed ho anche subito maltrattamento, che ne sanno loro? Che ne sa chi ti incontra e ti conosce solo di vista? La gente non conosce il rispetto, ricordati che una donna non si realizza sposandosi o avendo figli, ci sono ben altri modi per realizzarsi da sole, la vita è nostra,non nelle mani altrui. 💪🏻 A presto e forza! Irene 😘 Quote:
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Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
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Sarebbe troppo facile giustificarsi con frasi del tipo è andata così o non sono fatto per vivere in coppia, la verità è che non ho fatto abbastanza per avere una famiglia. Spesso capita che si rappresenta il paesino come simbolo di arretratezza, sarà anche vero ma visto che ci viviamo ci stiamo lamentando di noi stessi, criticare gli eventi e restare passivi è tipico dei fobici, se si odia quel tipo di ambiente basta andare a lavorare in una grande città, solo che questo comporta una serie di novità e sforzi che per un fobico possono essere insormontabili, ma visto che il paesino non cambierà per nostro volere e continueremo a starci è meglio cercare i lati buoni e digerire i cattivi, c'è sempre del bene in tutte le situazioni e pensare al male le aggrava. |
Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
Io vivo in una città di media-piccola grandezza in una zona abbastanza centrale sempre un po' trafficata e in genere saluto le persone del condominio, il portiere del palazzo di fronte al mio, qualche altro conoscente e parente, i baristi e cassiere del bar che frequento e basta. Non credo che pensino chissà cosa del fatto che io e mio fratello siamo da soli, ci sono tante situazioni così.
Forse in un paese è diverso perché ci si conosce fin da quando si era bambini e magari può dare fastidio essere ignorati completamente da una persona con la quale uno magari ha fatto le elementari. Io per la verità non li ricordo proprio i compagni della prima e seconda elementare, può essere anche per questo che qualcuno ti ignora, se li rivedessi magari loro riconoscerebbero me ma io non riuscirei a riconoscerli perché non mi ricordo proprio nulla. Ci sono delle donne single senza figli che vivono da sole qua, una ad esempio viveva con la madre che era malata e la curava, poi è venuta a mancare, ma qua da me non mi pare che le giudichi qualcuno male. Nei rapporti più superficiali a me pare che i giudizi rimangano a livello embrionale qua dove vivo, a nessuno frega più di tanto di nessuno. Magari è quando si entra in un rapporto più stretto che capita di esser squadrati. Insomma può essere che questa cosa dipende dal posto in cui si vive. Io ho cambiato casa diverse volte e le persone che vedo oggi non sono le stesse che vedevo venti anni fa. Quando vivevo in periferia in una sorta di agglomerato staccato presente in un altro comune sentivo anche io questa sorta di pressione. Per una serie di motivi però io frequentai le elemantari in città dove viveva mia nonna, e quindi un po' stavo dentro un po' fuori da questa cosa qua. Non credo di essere paranoico proprio per questo, so distinguere una serie di segnali, quando mi comunicano ostilità o disprezzo e quando un'indifferenza educata. In un posto più trafficato e cittadino a me sembra non ci sia questo atteggiamento, forse dipende anche dal fatto che l'ambiente è più movimentato, le persone sono più distratte, là dove vivevo prima non si sentiva volare una mosca, forse la gente si annoiava e facevano pettegolezzi su tutti, anche cattivi, organizzavano anche una sorta di sagra-festa tipo paese in concomitanza a qualcosa di religioso, non ricordo nemmeno più bene, forse l'anniversario del santo patrono. C'era poi anche un prete un po' narcisista che in questa occasione si metteva a cantare sul palco col suo complessino insieme ad altra gente del posto che sapeva strimpellare qualcosa. Non era un paese ma stavamo là, era un agglomerato di palazzi dislocato in un altro comune costruito da poco con un'unica chiesa, un unico market, un unico giornalaio, un piccolo campetto di calcio (si fa per dire, era uno spiazzo libero dove ci avevano messo due porte) dove organizzavano una volta all'anno una sorta di torneo che si concluse una volta con una rissa tra diversi giocatori delle squadre finaliste. |
Re: Ignorata dalla maggioranza in paese.
Ormai per essere etichettati o ignorati non occorre nemmeno uscire di casa, quindi vivere in un paese o in una città in quest'epoca fa meno differenza rispetto ad altre epoche.
Certo se vivi a Los Angeles in media vivrai situazioni più varie rispetto a Latina, ma ormai i social hanno diffuso modelli ovunque e in maniera così pervasiva {i telefoni entrano con noi anche in bagno} e basta essere collegati ad internet per esserne influenzati. Quindi per quanto mi riguarda rimane una sola strada: imparare a conoscere e stimare se stessi, che non significa ignorare o nascondere i propri difetti, per acquisire maggiore fiducia e così ridimensionare tutte le stronzate che ci investono dall'esterno prima di piantarsi anche nella nostra interiorità. Altrettanto certamente si tratta di un percorso né breve né semplice né certo. E poi tieni conto che di solito le persone si cercano e fanno gruppo per affinità, quindi una persona introversa è facile che venga ignorata da un gruppo di estroversi, anche perché potrebbe in alcuni casi anche essere un modo per non diventare invadenti e così approcciarsi ad una persona che non si conosce e non si sa bene come prendere... Ti lascio un sorriso. |
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