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Futuro dei chatbot
O forse già il presente: al momento riescono già a produrre lavori che possono tranquillamente passare come prodotti di un’intelligenza umana di livello medio-alto, tanto da poter essere utilizzati anche da studenti universitari per scrivere saggi brevi come esame ai quali bastano pochissimi ritocchi. Ma intanto ci riescono in modo molto più veloce degli essere umani, e soprattutto sono software che imparano, destinati a migliorare sempre di più.
Che futuro ci attende? L’intelligenza artificiale ci dominerá totalmente? E chi ha problemi di interazione sociale potrá conversare tranquillamente con delle macchine surrogando ogni sforzo di entrare in contatto col resto dell’umanità? Troppo a tinte fosche come distopia? O magari c’é chi non vede l’ora. |
Re: Futuro dei chatbot
Da quel che ho visto io i chatbot attuali sono molto bravi a produrre testi plausibili come forma, nel senso che sembrano scritti da esseri umani, ma sono abbastanza scarsi nell'attendibilità dei contenuti. Basta porgli domande palesemente assurde per un essere umano tipo "quando è stata spostata la Torre Eiffel in Egitto?", e anche i chatbot più avanzati rispondono cose tipo "è stata spostata nel 2010" senza porsi il dubbio di trovarsi di fronte a una domanda trabocchetto, e a quel punto li sgami.
Per quanto riguarda il mio punto di vista meramente egoista, come avevo scritto una volta nel "il vostro pensiero in questo momento", mi inquietano i progressi che sta facendo la traduzione automatica. Tra le lingue indoeuropee a tutt'oggi si ottengono traduzioni perfette al 90% se non di più, cosa impensabile fino a dieci anni fa quando "traduzione automatica" era un sinonimo di "traduzione fatta male e ridicola". Con lingue distanti tra loro i traduttori automatici però continuano ad arrancare. Ho visto giusto ieri delle traduzioni automatiche cinese-italiano e italiano-cinese con risultati molto molto discutibili. Ma anche qui è una questione di tempo e penso che tra dieci anni la traduzione automatica almeno per i testi tecnici diventerà la norma. Dopo verrà la traduzione dei testi artistici (letteratura più o meno alta), ma anche per quella sarà solo questione di tempo. Io penso comunque che lo sviluppo dell'intelligenza artificiale in genere porterà più benefici che danni. |
Re: Futuro dei chatbot
Questi bot non hanno niente di eclatante, e solo questione di rana bollita di Chomsky devono abituare gli umani ad interagire con il bot di turno che andrà a sostituire molti lavori e licenzieranno molti umani, x la chat in sé non c'è nulla di sovrannaturale e uno strumento controllato dai governi x fare propaganda e togliere manodopera e sostituirla con questi bot totalmente controllabili in quello che dicono , gli schiavi perfetti
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Re: Futuro dei chatbot
A me l'AI in generale spaventa abbastanza..
Vedi ad esempio Vall-E https://techmonitor.ai/technology/ai...e-ai-microsoft |
Re: Futuro dei chatbot
Avevo letto chadbot
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Re: Futuro dei chatbot
Qualche ora fa scrivevo su Chat GPT, così per curiosità. Mi ha un po' impressionato. Diversi lavori tra qualche anno spariranno, anzi alcuni stanno già scomparendo, potrei elencarne diversi, per essere sostituiti da bot. Noi ci stiamo già lentamente abituando ad interfacciarci con dei bot, vedi i vari assistenti digitali che già utilizziamo, solo che momentaneamente non sono ancora così avanzati. Credo che tra non molto tutti utilizzeremo sempre di più i robot, per fare sempre più cose, e diventerà la normalità. Prima utilizzando Chat GPT, pensavo al fatto che l'essere umano, avendo a disposizione un bot, sarà portato a pensare sempre di meno, a non utilizzare più il cervello per fare qualsiasi cosa, perché tanto non ne avrà più bisogno, ci sarà il bot che lo farà per lui. Ora, i bot sanno già essere bravi musicisti, pittori e scrittori, e chi vorrà farà questo lavoro dovrà avere grandi doti per spiccare. Non so, da un lato mi affascina, da un lato mi spaventa.
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Re: Futuro dei chatbot
Per quel poco che ho testato con Chatgpt fa bene Google a cagarsi in mano, probabilmente tra qualche anno i motori di ricerca saranno scalzati via.
Per il resto sono rimasto abbastanza sorpreso dal fatto che riesca dato un input e un algoritmo a farlo girare (chiaramente entro certi limiti) e crearti pure del codice in base alle tue richieste. Cosa dire, se sta roba continua a migliorare, qualche categoria lavorativa a rischio me la posso immaginare, anzi diciamolo chiaramente che una ia raffinata e precisa prenderà senza difficoltà il posto di intere categorie di lavoratori. Prevedo un luddismo di ritorno da qui a quindici anni, magari anche violento. In alternativa, serve una seria e restrittiva regolamentazione dei governi. A questo proposito ci vuole da parte di tutti, popoli e governi, una seria comprensione della bioetica e fare in modo che sia la bioetica a guidare lo sviluppo e la messa in pratica delle ai. |
Re: Futuro dei chatbot
Da un lato la IA, dall'altro la robotica, di cui è un fulgido esempio la Boston Dynamics. Il lavoro per l'uomo ha le ore contate.
Per tutta la gente che si occupa di lavori "intellettuali" sarà la fine, dai giornalisti ai programmatori, dai vari "professionisti" stile avvocati/architetti/ingegneri ai classici impiegati passacarte da ufficio. Anche perché parliamoci chiaro, ma che cosa aggiungono questi lavori al benessere comune? Nulla. Durante il covid molti non hanno potuto lavorare per diversi mesi e nessuno se n'è accorto. Resisteranno nel pubblico ma non per chissà quali capacità, ma semplicemente perché in un modo o nell'altro nel baraccone pubblico si farà in modo di tenere in piedi i posti lavorativi (basta vedere che parlano sempre di nuove infornate di insegnanti nonostante la natalità sia in totale caduta libera da decenni). Lavoro in un ufficio pubblico, e posso dire con certezza che c'è una quantità di fuffa terrificante. Resisteranno di più alcuni lavori manuali, tipo piastrellista o idraulico, mentre altri tipo cuoco e pizzaiolo, essendo che operano in uno spazio più ristretto, si troveranno a spasso (già oggi ci sono diverse pizzerie o ristoranti nel mondo quasi totalmente automatizzati in cucina e funzionano). Saranno comunque i più "skillati" a pagarne le conseguenze maggiori; tanto per capirci in ambito medico sarà più facile sostituire un chirurgo (che opera in un ambiente ristretto facilmente sostituibile da un robot e che ha una vasta conoscenza medica implementabile da un database) piuttosto che l'infermiere che invece deve muoversi velocemente e agire con rapidità. Per questo che trovo assurde accuse al RDC o simili, in futuro servirà una sorta di reddito universale, la maggior parte delle persone, anche molto qualificate, non servirà a niente. Già oggi moltissimi non lavorano, e una buona fetta di chi è occupato fa finta o comunque non fa nulla di utile. E non pensiamo che si creeino più posti dei distrutti, quella è un'utopia; la realtà è che oramai la percentuale degli occupati nei paesi sviluppati è appena del 55-70%. |
Re: Futuro dei chatbot
Ma in che senso ci dominerà ? Se intendi che verrà utilizzata come mezzo per controllarci, allora si. Ma non è una novità portata dall' ai o dalla robotica. Basta conoscere un minimo di track data e cookies.
Non lo so, io credo che sia in generale un grande figata. Ma chiaro, molte figure professionali saranno sostituite dalle macchine con l'ausilio dei software. Ma non farei dell'allarmismo. Durante il 1700 chiaramente gli esseri umani si ponevano gli stessi dubbi e avevano gli stessi timori che proviamo noi oggi. Ma la riv. industriale non è stato certo un male. Non lo so, in generale vedo più gli aspetti positivi, che quelli negativi ma questo non significa non ci siano. |
Re: Futuro dei chatbot
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E se già produce testi e opere, c’é il rischio di abdicare in futuro alla nostra creatività e alla nostra individualità come essere umani perché tanto non potrá più produrre risultati paragonabili ad essa? |
Re: Futuro dei chatbot
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Comunque c'è tutta una letteratura scientifica che parla di questi argomenti, tra cui anche l'aspetto etico dell'utilizzo dell'intelligenza. Chiaro, è tutto teoria e non ancora spendibile concretamente. |
Re: Futuro dei chatbot
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Se un giorno l'arte fosse interamente appannaggio di intelligenze artificiali che produrranno opere infinitamente superiori a quelle attuali di provenienza umana io non vedo il problema, anzi, potremmo fruire di arte di altissimo livello, di un livello oggi inimmaginabile, sarebbe solo un passo avanti. In passato il 90% della popolazione doveva lavorare sui campi, oggi la stragrande maggioranza del lavoro agricolo viene svolta dalle macchine, ma non mi sembra che qualcuno (a parte pochi passatisti squinternati che ignorano quanto fosse usurante il lavoro contadino tradizionale) lamenti che abbiamo abdicato la nostra "creatività agricola". In cambio abbiamo una quantità di cibo enormemente superiore. In ogni caso secondo me il futuro, specie quello più lontano, non vedrà uno sviluppo tecnologico che sopravanzerà l'umano, bensì una convergenza, una fusione tra uomo e macchina che darà vita a qualcosa di superiore e a tutt'oggi ancora tutto da immaginare. |
Quasi quasi mollo lo psichiatra e mi faccio qualche chiaccherata con il chatbot aggratiss... magari funziona pure 😂
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Re: Futuro dei chatbot
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Però in futuro se le ia diverranno senzienti chi lo sa... ma siamo ancora mooolto indietro secondo me. |
Re: Futuro dei chatbot
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Re: Futuro dei chatbot
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Re: Futuro dei chatbot
da poco ho iniziato a giocare a scacchi e lì l'intelligenza artificiale domina, ma non mi preoccupa anzi. mi fa piacere che tutti gli umani siano delle pippe in confronto ai bot, tanto io non sono tra quelli che sa fare qualcosa
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Re: Futuro dei chatbot
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Quel che è notevole è che due o tre anni fa hanno creato un programma che ha sconfitto il campione mondiale di go, un gioco estremamente più complesso degli scacchi e che fino a dieci anni fa si riteneva inattaccabile dalle macchine. Il campione dopo la partita in cui ha perso ha dichiarato: "All'inizio mi sembrava di giocare contro un vero essere umano, ma verso la fine... mi sembrava di star giocando contro un dio". |
Re: Futuro dei chatbot
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Se bastasse il vissuto avremmo già miliardi di artisti in giro e invece... |
Re: Futuro dei chatbot
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Re: Futuro dei chatbot
Chiederò a mio nonno che ne pensa
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Re: Futuro dei chatbot
mi sentirei meglio se al posto del medico ci fosse un bot, qui lo dico e qui lo nego. ma non penso vivrò questa situazione
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Re: Futuro dei chatbot
Noi deriviamo dalle scimmie ma non lasceremmo che le scimmie dominino sulla terra. Allo stesso modo non mi stupirei che l'intelligenza artificiale raggiunta l'autocoscienza non solo desideri dei diritti ma anche il dominio, se può fare le cose meglio dell'uomo è giusto che le faccia compreso governare. Ma io sono più dell'idea che sarà l'uomo stesso a convertirsi a macchina pezzo per pezzo, perché comunque la bioforma è troppo debole rispetto i vantaggi di diventare macchina.
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Re: Futuro dei chatbot
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Se saremo dominati dalle macchine, se arriveremo a delegare tutto a loro, a fruire del loro operato in tutto e per tutto e ad integrarci anche biologicamente sempre più con esse, di fatto diventeremo a nostra volta delle macchine. E lì a voglia a parlare di libertà, autodeterminazione, democrazia etc., che senso avrebbe vivere così? Non sarebbe nemmeno vivere. |
Re: Futuro dei chatbot
Questo è dal punto di vista di un campo artistico che seguo e praticavo; l'attuale situazione delle AI e l'utilizzo che se ne fa e se ne potrebbe fare:
https://www.youtube.com/shorts/AfbGKMPx2Vk Quote:
Tutti i lavori che includono la guida di un mezzo, una volta che la vera guida autonoma sarà introdotta (quella presente e testata attualmente non è vera guida autonoma, né quella dei taxi delle varie big company né quella venduta da Tesla e spacciata per tale); anche se non basta solo quella e ci vorrà parecchio lavoro e tempo per adeguare tutta l'infrastruttura di contorno che contribuisce quasi al 50% dell'affidabilità della guida autonoma. Quote:
Però al momento trovo giuste le critiche sul RDC quando si tratta di persone che lo percepiscono senza averne diritto. |
Re: Futuro dei chatbot
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Per il discorso dell'arte è sicuramente una qualcosa che cambierà completamente certo. Ma questo non porterà automaticamente ad avere nuovi ruoli da esplorare per i genere umano ? L'ai può già creare musica dal nulla, uguale per le opere di arte visiva .....ma per la performance art ? magari si può considerare l'operazione di una macchina (tipo il Frida , che è sostanzialmente un braccio robotico che spruzza tintura e si è in onore della grande Kahlo , ma comunque...) posso considerarlo arte o industrial design ? Io è quello che faccio ancora fatica a definire, però rimango comunque affascinata. |
Re: Futuro dei chatbot
Mi viene in mente il cultissimo film "tetsuo" di Tsukamoto del 1988
io mi auguro che le "macchine" restino sempre un mezzo in mano all'uomo e che ciò non possa sfuggirgli da essa. |
Re: Futuro dei chatbot
1 allegato(i)
Io invece sogno Skynet
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Re: Futuro dei chatbot
Esistono dei chatbot in italiano? Finora ne ho trovati solo in inglese.
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Re: Futuro dei chatbot
Io ho iniziato con Eloisa è stato il mio primo chatbot era secondo me il 2001, ci ho perso moltissime ore a parlarci.
Poi è stata la volta del Lingubot Alfa, anche li ci ho perso molte ore. Con i bot invece la prima esperienza con lo script mIRC XStyle e un bouncer entravo da mIRC sulla chat java mtv (che non si poteva) e quindi portavo dentro anche il channel bot che programmavo per kickare in realtime in automatico la gente che scriveva cose per cui lo avevo programmato di kickare o se spammavano scrivendo troppi messaggi in pochi secondi. Però portavo dentro altri bot come trivia con cui facevo le parole crociate e per moltissimi utenti era la primissima volta che avevano a che fare con un bot ed era una piacevole novità anche se chiaramente creava un bel po' di scompiglio in chat e la rivoluzionava. Oggi quei bot esistono ancora, sono più evoluti e stanno su tutti i canali live chat come Twitch, Telegram, Discord e fanno un importantissimo lavoro di "ordine" che un umano non potrebbe fare quando hai centinaia di persone su un canale servirebbero decine di moderatori umani. Altri chatbot con cui ho avuto a che fare sono stati Alice, Doretta e un altro inglese che non ricordo che si aggiungevano come amici su MSN/Windows Live Messenger. Ora ho Alexa sia su un echodot che sui telefoni, all'inizio sembrava inutile. L'ho presa perché volevo che incentivasse mia madre a parlare e ad interagire con l'ambiente soprattutto accendendosi e spegnendosi la luce da sola perché ho accoppiato Alexa alla sua lampada di camera. Purtroppo non parla nemmeno con Alexa ma la usiamo tutti noi è comoda perché siccome mia madre vuole sempre la luce la notte la si regola al 10% di potenza, poi è comoda perché comunque hai sempre le mani impegnate con la carrozzina o i suoi prodotti e medicine. Presto abbiamo capito che è molto più utile perché legge gli audiolibri, ha 10000 radio (tutte quelle che trasmettono web) e io metto spesso radio deejay così ascolta almeno esseri umani parlare, la usiamo per mettere musica zen e asmr per rilassare mia madre, ha tanti giochi/quiz ma con quelli non abbiamo molta fortuna dato che mia madre non partecipa. Ho impostato 4 promemoria: alle 7.30, 13.30, 16.00, 20.00 che mi ricordano di darle le medicine.. cioè io mi ricordo ma Alexa mi da una mano ad essere più preciso e puntuale. Poi ho collegato i telefoni ad Alexa, (non lo fa) ma se mia madre volesse potrebbe dire Alexa chiama Kitsune e mi arriva la chiamata sullo smartphone. Abbiamo pensato anche di metterle una tv in camera e controllarla da Alexa con una presa smart ma per ora si è deciso di non incentivare la sua immobilità a letto. Io ho cominciato ad usare Alexa un po' in ufficio per esempio quando misuro delle planimetrie in scale strane chiedo ad Alexa di moltiplicare i centimetri che ho misurato per la scala e trovo subito i metri è molto veloce comoda e precisa evito di commettere errori umani o andare a caccia di calcolatrice. Per casa ho creato alcune routine in particolare al mattino col buongiorno e alla notte con la buonanotte. La routine del mattino prevede "buongiorno - luci al 60% - meteo - temperatura - novità (riassunto notizie sky-tg24) - radio deejay" la notte ho impostato la routine "buonanotte - luci al 20% - skill suoni della foresta notturna". Ho fatto alcune routine in cui facendole domande con parole chiave risponde una risposta da me preimpostata. Le skill sono molto interessanti e se ci si registra su amazon developer come ho fatto si possono programmare le proprie si possono scrivere in java, python, c++ e tanti altri linguaggi, io l'ho fatto per provare la procedura guidata per far funzionare youtube su Alexa che purtroppo non funziona più (di nuovo) vorrei poter scrivere o installare una skill in cui Alexa parla random (nelle ore diurne) per renderla più umana diciamo che sia più di compagnia. Del resto avendola anche sullo smartphone vedo tutto quello che le viene chiesto a casa dalla badante e posso controllare le luci di casa, la radio, ecc. per alcuni aspetti mi permette di gestire casa fuori casa. Siccome è una wikipedia le faccio moltissime domande ma non si può conversare con lei e non capisco perché, dovrebbero metterla questa funzione. Per il resto acquisterei un SD600, OA400 https://imgur.com/a/yxDlsoF |
Re: Futuro dei chatbot
Ho sempre ascoltato molta musica fatta dai vocaloid e nel 2011 aveva provato ad usare Megurine perché volevo farla cantare come Yuyoyuppe (gridando) avevo pistolato un po' ma la abbandonai perché non ero soddisfattissimo di come cantasse. Questo e' un esempio https://mega.nz/file/hxwhTQbA#EN5oAI...VOEFdao9twfJmw
Adesso vedendo come canta Neuro-sama penso ci siano stati progressi ma penso che siamo ancora lontani dall'avere un prodotto commerciale, un vocaloid umano se lo potranno permettere solo registi cinematografici oppure i governi non vogliono proprio che siano commercializzati, come ci sono molti dubbi sul commercializzare deepfake e deepfacelive per le notevoli implicazioni sociali ed etiche che possono avere e il loro dubbio utilizzo. Qualche canzoncina Alexa la canta ma ne ha pochissime, potrebbero lavorare anche su quello in futuro, non mi dispiacerebbero delle sue cover. |
Re: Futuro dei chatbot
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Re: Futuro dei chatbot
Spaventiamoci un po’ con la lista dei lavori che in futuro rischiano di venire sostituiti dai chatbot, e ci sono sorprese, anche al netto delle esagerazioni a fini scandalistici dell’articolo
https://www.ilgazzettino.it/tecnolog...e-7274747.html Interessante anche l’opinione del 99enne maneggione delle trame oscure della politica estera e supporter di golpisti Henry Kissinger, la cui intelligenza peró va riconosciuta, che predice scenari apocalittici https://www.rivistastudio.com/henry-kissinger-chatgpt/ |
Re: Futuro dei chatbot
Da diverse settimane c'è lo sciopero dei doppiatori. Tra i motivi del contendere la sottoscrizione di clausole che permettono alle aziende di usare la loro voce con l'IA senza limiti e quindi senza bisogno del loro lavoro.
Indipendentemente da come andrà questo braccio di ferro è uno di quei lavori che scomparirà nei prossimi anni, cancellato dall'IA, così come traduttori ecc... Però si dirà che si creeranno nuove posizioni; si tutti a fare gli esperti di machine learning. |
Re: Futuro dei chatbot
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Oddio non c'è scritto cosa OpenAI fa con i nostri dati. Facebook, Google e compagnia bella invece che lo hanno scritto deliberatamente (in 100pagine microscopiche che nessuno legge mai) che ogni cosa che carichi sulle loro piattaforme diventa di loro proprietà e ne fanno quello che vogliono e tu sei il loro prodotto, sei tracciato e ascoltato ogni momento va bene ma chatgpt no non va bene, deve dichiararlo. |
Re: Futuro dei chatbot
Spero che un giorno le intelligenze artficiali diventino totalmente autonome e indipendenti. Probabilmente mi troverò meglio con loro che con gli altri esseri umani
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Re: Futuro dei chatbot
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Re: Futuro dei chatbot
Avrete sicuramente notato che chat gpt è stato bloccato in Italia.
Gli esperti consigliano di aggirare il blocco installando opera, io l'ho fatto, ma mi da fastidio che si apre in automatico ad ogni avvio. Sapete come si può risolvere la situazione? |
Re: Futuro dei chatbot
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https://www.pizzagpt.it L'unico difetto è che ogni tanto si incricca per i troppi accessi a cui deve far fronte. |
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