FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   Voi vi sentite responsabili del vostro passato?? (https://fobiasociale.com/voi-vi-sentite-responsabili-del-vostro-passato-8006/)

Change 26-12-2008 00:18

Voi vi sentite responsabili del vostro passato??
 
A volte ho dei dubbi su me stesso quando cerco di analizzarmi un pò e ripenso al mio passato non vissuto. Non capisco se non mi devo rendere responsabile del mio problema perchè sono stato vittima di una malattia?... o sono stato un codardo per tutti questi anni e non ho affrontato le paure che tutti possono avere? magari tutti soffrono delle mie insicurezze, ma hanno tirato fuori le palle per riuscire ad affrontarle....che rabbia se fosse così :evil:

vetro 26-12-2008 00:20

Devi capire se era solo un assecondamento delle tue paure o altro.A volte la fobia puo' essere un alibi per non affrontarle.

emilio-uahlim 26-12-2008 00:35

Re: Voi vi sentite responsabili del vostro passato??
 
Quote:

Originariamente inviata da Change
A volte ho dei dubbi su me stesso quando cerco di analizzarmi un pò e ripenso al mio passato non vissuto. Non capisco se non mi devo rendere responsabile del mio problema perchè sono stato vittima di una malattia?... o sono stato un codardo per tutti questi anni e non ho affrontato le paure che tutti possono avere? magari tutti soffrono delle mie insicurezze, ma hanno tirato fuori le palle per riuscire ad affrontarle....che rabbia se fosse così :evil:

Nn so cosa dirti perchè io non ho mai avuto paura degli altri, ho avuto piuttosto soggezione, a volte paura del loro giudizio, a volte invece proprio vergogna dando già per scontato un giudizio negativo da parte loro nei miei confronti e quindi evitamento, con le ragazze e le donne invece una specie di viltà egoistica che mi impediva di mostrare i miei sentimenti nei loro confronti anche quando erano corrisposti.
Ma ho avuto anche delle circostanze al contorno non proprio favorevoli rispetto agli altri, quindi avrei voluto vedere tante persone normali come avrebbero agito al mio posto con quelle circostanze.
Poi del resto, nn sono responsabile dei miei geni, non sono responsabile del mio ambiente, da sta merda con il ragionamento ed anche con l'esasperazione ne sono uscito, ho avuto una vita non banale rispetto alla banalità della normalità, ho ancora dei problemi da risolvere ma sono convinto di farcela, spero che il 2009 sia come il 2008 in questo senso, nel senso del miglioramento. Nn sarà facile perchè la curva di miglioramento è sempre ripida agli inizi e poi tende ad appiattirsi.
Domani vieni con noi al pattinaggio, che così ti svaghi.

Change 26-12-2008 00:40

Quote:

Nn so cosa dirti perchè io non ho mai avuto paura degli altri, ho avuto piuttosto soggezione, a volte paura del loro giudizio, a volte invece proprio vergogna dando già per scontato un giudizio negativo da parte loro nei miei confronti e quindi evitamento
anche a me succede più o meno così :)

emilio-uahlim 26-12-2008 00:46

Quote:

Originariamente inviata da Change
Quote:

Nn so cosa dirti perchè io non ho mai avuto paura degli altri, ho avuto piuttosto soggezione, a volte paura del loro giudizio, a volte invece proprio vergogna dando già per scontato un giudizio negativo da parte loro nei miei confronti e quindi evitamento
anche a me succede più o meno così :)

Ma hai capito almeno le cause di questo tuo pensiero e di questo tuo comportamento? Forse i tuoi genitori sono ansiosi e ti comunicano insicurezza? Per certi aspetti sei diverso o ti senti diverso dagli altri? Vuoi essere uguale agli altri sotto certi aspetti e non lo sei? La causa è rimossa ma ora c'è una tua certa pigrizia mentale, un certo habitus che non ha più senso di esserci, in realtà? Cazzo, hai un lavoro, non è cosa da sfigati in sto periodo.

calinero 26-12-2008 01:41

al posto di pensare al passato, io mi concentrei sul presente, che mentre stai qui a postare è già passato 8)

muttley 26-12-2008 02:02

In genere noi stessi siamo integralmente responsabili per quanto ci è accaduto. A meno che qualcuno non ci abbia impedito di esprimerci, ostacolando le nostre idee e iniziative. Io non ho potuto operare per diversi anni una scelta di vita (rivelatasi poi campale) a causa di mia madre e della sua stolida opposizione. Ma anche qui si potrebbe ribaltare il fronte accusatorio e dire che in realtà sono stato io a non essermi sufficientemente ribellato per ottenere ciò a cui ambivo.
Per il resto credo che una persona che non subisce ostacoli ed opposizioni di sorta da parte di autorità che la sovrastano, non possa che accusare se stessa. Capita a tutti di incontrare sul proprio cammino personaggi particolarmente sgradevoli che possono ferirci o farci sentire inadeguati, ma dal momento che la santità non è di questo mondo, dovremmo sorvolare su simili atteggiamenti e selezionare il meglio di ciò che abbiamo a disposizione.
Perché noi abbiamo avuto paura del prossimo per una serie di disavventure mentre altre persone che hanno subito disavventure analoghe sono riuscite ad andare avanti lo stesso? Non siamo forse noi ad essere troppo vulnerabili e a sottrarci alla vita?

templare_ 26-12-2008 04:01

------------------------------------------------------

gattasilvestra 26-12-2008 09:18

non mi sento molto responsabile per quello che ho imparato a (non) fare da piccola
però

Credo che siamo sempre responsabili di ciò che facciamo. E liberi. Alzo la mano, sono responsabile. Giro la testa a destra, sono responsabile. Sono infelice, sono responsabile. Fumo una sigaretta, sono responsabile. Chiudo gli occhi, sono responsabile. Dimentico di essere responsabile, ma lo sono.

Oblomov 26-12-2008 11:28

io spesso mi sento in colpa per quello che non sono riuscito a fare nella mia vita. Il fatto di sentirmi "malato" mi fare stare meno peggio ma è solo un alibi...

cancellato3011 26-12-2008 11:53

beh fino a 16-17anni estroversavo quindi no problem...
i 2-3 annetti successivi rimpiango il fatto di essermi adagiato su una situazione difficile...
cioè invece di combattere (come era parte del mio carattere allora...come lo è oggi...) mi sono lasciato andare e pian piano mi sono allontanato da molte interazioni sociali...

esempiO? in famiglia non buoni rapporti? ecchissene? fino a 16-17anni vivevo fuori e nemmeno me ne accorgevo (qualche litigata con me protagonista, ma poi x il resto me ne fregavo e la vivevo co nindifferenza chiuso in camera....)
amicizie? fino a 16 anni ero considerato un Dio...poi mi sono allontanato per schierarmi dalla parte dell'amico "sfigato" da ogni interazione sociale.
Esempio? quei rari casi in cui anche lui voleva andare a qualche festa (anzi dove lui era l'invitato ed io non c'entravo nulla e quindi non conoscevo nessuno)....sarebbe stato meglio non andarci...tutto il tempo nell'angolino...e eprchè? perchè se io dicevo "dai cavolo andiamo in quel gruppetto di ragazza o ragazzi...così conosciamo qualcuno..."...lui rispondeva "NO...DAI...GIOVA RESTIAMO QUI X I FATTI NOSTRI...."
Risultato? lui 2-3 anni dopo (non so come abbia fatto....ma l'atteggiamento un po' "sfigato" su diverse cose ce l'ha ancora...) si è svegliato tutto ad un tratto....ha iniziato a partecipare a feste e addirittura disco (e vestirsi firmato...pfff....stronzate da bambocci)...ed io? io ormai mi ero totalmente DISABITUATO ad ogni sorta di VITA SOCIALE X COLPA SUA.
In parte anche nella mia relazione amorosa ho tralasciato quel po' di amicizie che avevo per risollevare molto lei (che era molto dubbiosa, inibita, ansiosa ecc...ecc....)...ma tutto sommato lì ci poteva pure stare ed è stata una scelta personale...
Per il resto? alti e bassi tipici di ogni vita, ma che secondo me m'hanno pure aiutato a formare...

Sì...mi spiace essere stato così remissivo in certe situazioni...perchè? perchè non è che mi mancava/manca il carattere....solo che ho imparato ad essere STUCCHEVOLMENTE BUONO...
TANTI RAGAZZI CON IL MIO CARATTERE SAREBBERO DIVENTATI I FIGHETTI/TRUZZI DI TURNO...ed io mi sono lasciato portare da una parte di SENSIBILITà/BUONISMO che m'ha fatto essere remissivo/passivo in ogni contesto/situazione sociale fino a farmi diventare APATICO/FREDDO/DISTACCATO/ASOCIALE/ESTRANIATO.

Mi spiace...perchè? perchè avessi avuto il senno del poi di adesso avrei reagito in tutto altro modo...esempio? con quel mio amico avrei detto chiaramente lì alle feste "caxxo...no....non posso venire a delle feste dove mi inviti tu...dove io non conosco gente, ma solo tu...e una volta arrivati alla festa dobbiamo starcene nell'angolino come dei lebbrosi...che senso ha?".

Per certi versi anzi devo dire che da questo punto di vista non rimpiango nemmeno questo passato...perchè?
perchè m'ha insegnato ad essere stronzo...
a non dire sempre "va bene"....per certi versi ora riesco ad essere ancora + "personaggio" di 3 anni fa...ad incutere + rispetto, timore a far ridere di più, a scherzare ancora più spavaldamente volendo...

MA questi mesi/anni m'hanno reso consapevole...consapevole del fatto che sta a me scegliere se essere DIO o IL NULLA...se resto su due piedi, passivo, senza interagire...beh continuerò ad essere ASOCIALE e il NULLA...se invece mi sforzerò di essere ATTIVO so bene che ho il carattere per farmi rispettare e marpioneggiare con chiunque....

Magari tutta questa rabbia, questa stronzaggine 3 anni fa non ce l'avevo...magari nemmeno ora ce l'ho...ma ora ho la consapevolezza che A VOLTE SI DEVE ESSERE ANCHE CIò CHE NON SI è (perchè la vita è una SAVANA--> o ti fai valere e fai il LEONE....o diventi la GAZZELLA)...
e ho imparato che fare la parte dello stronzo a volte può essere divertente (addirittura pure x l'altra persona).

Anche solo dire scherzosamente un "ok decido io...e mo' state zitti...in quel buco io non ci vengo in quanto è pieno di topi e di marmocchi di 13 anni...a 20 anni non posso andare dove ballano i 13enni..."
o ancora quando mi si avvicina una ragazza scherzosamente "ma ti ho detto io che potevi aggiustarmi il colletto? ed ora come rimediamo?....no dai vie' qui...mo' non puoi scappare....lo esigo!"...

Insomma...oggi ho imparato che scherzare in ogni momento e passare dalla stronzaggine alla dolcezza è il vero bene...

Oggi mi sento quasi più rispettato che 3 anni fa....
Unico problema? la loquacità che mi fa essere ancora al 99% l'asociale che ero....ma pian piano ci sto rimediando...in queste settimane sto via via inserendomi (a volte con sfrontatezza, altre con delicatezza) in sempre più discorsi...sto interagendo addirittura in famiglia e con i parenti (che di solito erano le occasioni dove assolutament esentivo il bisogno di starmene da solo in camera, perchè non avevo nulla da dire/spartire x certe formalità....invece sto via via imparando ad accettare almeno di facciata certe formalità e addirittura trovare piacere se si instaurano un paio di discorsi...)...con i coetanei faccio lo spavaldo, lo spiritoso e il coccoloso senza problemi (ma mi manca ancora un po' la capacità di coversare per lunghi periodi....) e con bimbi e vecchietti so fare sia la parte rispettivamente del giocherellone sia di chi ha il piacere di conversare con il vecchiettino...

Insomma...sembra assurdo...ma se qualche settimana fa maledicevo certe mie scelte....oggi che sto iniziando a vederla positivamente, a itneragire pian piano attivamente sempre più quasi ringrazio quelle scelte perchè mi hanno reso più consapevole e DUTTILE...magari ho il limite della loquacità che sto cercando via via di risolvere...ma caratterialmente credo di essere diventato addirittura più ECLETTICO E DUTTILE

MoonwatcherIII 26-12-2008 11:59

Quote:

Originariamente inviata da muttley
In genere noi stessi siamo integralmente responsabili per quanto ci è accaduto. A meno che qualcuno non ci abbia impedito di esprimerci, ostacolando le nostre idee e iniziative. Io non ho potuto operare per diversi anni una scelta di vita (rivelatasi poi campale) a causa di mia madre e della sua stolida opposizione. Ma anche qui si potrebbe ribaltare il fronte accusatorio e dire che in realtà sono stato io a non essermi sufficientemente ribellato per ottenere ciò a cui ambivo.
Per il resto credo che una persona che non subisce ostacoli ed opposizioni di sorta da parte di autorità che la sovrastano, non possa che accusare se stessa. Capita a tutti di incontrare sul proprio cammino personaggi particolarmente sgradevoli che possono ferirci o farci sentire inadeguati, ma dal momento che la santità non è di questo mondo, dovremmo sorvolare su simili atteggiamenti e selezionare il meglio di ciò che abbiamo a disposizione.
Perché noi abbiamo avuto paura del prossimo per una serie di disavventure mentre altre persone che hanno subito disavventure analoghe sono riuscite ad andare avanti lo stesso? Non siamo forse noi ad essere troppo vulnerabili e a sottrarci alla vita?

Quello che dici è sempre pienamente condivisibile...

Anch'io oggi la penso così... Ho passato gli anni a dare la colpa ai miei genitori, ma se sono come sono è stata tutta responsabilità mia... Io non mi sono ribellato per niente... CAXXO :evil:

Falcor 26-12-2008 12:11

io penso che la responsabilità è all'80% nostra e al 20% conta l'ambiente che abbiamo attorno.
Alla fine,se si ha preso delle decisioni sbagliate e non si è riusciti a fare fronte,il dispiacere è tanto per avere perso anni,questo è normalissimo,la colpa è qualcosa di diverso.
Io non mi sento in colpa per le decisioni che ho preso in passato,per il semplice fatto che a certe età non avevo nè la testa di ora,nè l'ambiente che ho ora,nulla di questo. E ho agito a seconda della coscienza che avevo.
Alla fine,una persona,sà bene,intimamente,quanto è responsabile o quanto se la racconta.
E' talmente facile sentirsi fregati....ma poi se ti guardi in giro un po e chiacchieri un po con la gente,salta fuori che quelli che hanno fatto veramente qualcosa sono pochi...e che la felicità è sempre qualcosa costruita su monate,bambinate.
Io penso che si può sempre migliorare,magari poco,ma quando sai che ci hai provato,vada come vada,non è mai un problema.

piocca 26-12-2008 13:45

Il passato è il risultato di tanti fattori contingenti....tu non ne sei completamente responsabile, ma neanche completamente estraneo....
magari pensi di aver fatto delle scelte che ti hanno portato verso la "malattia" ma non devi continuare a rimuginarci sopra...io credo che la vita abbia un filo conduttore, credo nel destino....
Il passato è andato come doveva andare....ora bisogna pensare a vivere il presente come ti viene offerto.... :D

fuxia82 26-12-2008 13:54

mi dichiaro colpevole, Signor Giudice.

JohnReds2 26-12-2008 14:00

Io solitamente prima di compiere una scelta ci rifletto tantissimo(troppo), valutando tutti i pro e i contro(è uno dei miei difetti). Tutte le scelte che ho fatto le ho fatte consapevolmente, poiché sapevo i rischi a cui andavo incontro...ho fatto molti errori che hanno pregiudicato la mia vita ma, alle condizioni in cui mi trovavo, era inevitabile li facessi. Con il senno di poi, penso che il 90% delle scelte che ho fatto sono da ascrivere a me e decisioni coscienti, e penso che, con le conoscenze e le capacità che avevo, ho sempre fatto la scelta migliore possibile.

Il problema, purtroppo, è che erano proprio le conoscenze e le capacità ad essere limitate, quindi ho fatto una sfilza lunghissima di errori e scelte dolorose...beh si fa quel che si può :| .

Change 26-12-2008 15:35

Eppure io ci soffro maledettamente per il mio essere stato così passivo, e mi sento ormai vecchio di recuperare e di riprovare a godermi la vita.

Ho un peso del mio passato che non riesco a togliere, e mi sento handicappato per il mio prossimo futuro CAXXO!!!!! Vorrei tornare indietro!!!! :evil:

whitoutwords 26-12-2008 16:01

Personalmente mi sento responsabile in toto di quel che ho fatto nel passato,gli agenti esterni non sono ne sfortuna ne altro,sono semplicemente gli ostacoli che piazza davanti la vita a tutti,ho reagito quasi sempre con pentimento ad essi e se potessi tornare indietro,invece che decidere con l'orgoglio con il cinismo o semplicemente col cervello,deciderei con il cuore.

X fare una metafora,facessero un bel reset di sto "matrix" e potessimo ricominciare tutti alla pari non sarebbe male.

piocca 26-12-2008 16:13

Quote:

Originariamente inviata da whitoutwords
X fare una metafora,facessero un bel reset di sto "matrix" e potessimo ricominciare tutti alla pari non sarebbe male.

Io vorrei tornare ad essere una bambina e restare bambina per sempre....i bambini sono sempre giustificati, non hanno nessuna responsabilità, sono simbolo dell'innocenza e visto dai loro occhi il mondo è un'universo colorato tutto da scoprire...

Peccato che non esista Peter Pan e l'isola che non c'è... XD

Pride4 26-12-2008 16:22

Quote:

Originariamente inviata da piocca
Io vorrei tornare ad essere una bambina e restare bambina per sempre....i bambini sono sempre giustificati, non hanno nessuna responsabilità, sono simbolo dell'innocenza e visto dai loro occhi il mondo è un'universo colorato tutto da scoprire...

Peccato che non esista Peter Pan e l'isola che non c'è... XD

Io da bambino venivo obbligato a stare con esagitati e insopportabili coetanei (insopportabile lo ero anch'io,a dire la verità),altrimenti erano scenate e insulti da parte di mezza famiglia...

will83 26-12-2008 21:20

Quote:

Originariamente inviata da Oblomov
io spesso mi sento in colpa per quello che non sono riuscito a fare nella mia vita. Il fatto di sentirmi "malato" mi fare stare meno peggio ma è solo un alibi...


quoto ma sopratutto direi di avere un senso di colpa grande come un grattacielo l'aver deluso le aspettative altrui ma sopratutto non aver reagito come si deve a varie situazioni negative vissute in passato behh mi fà stare molto male..

esposizione 27-12-2008 03:50

50% e 50%
colpe mie e dell'ambiente

ad esempio non ho molti amici...vero ma perchè ? Perchè disgraziatamente ho sempre viaggiato per il mondo e ho mollato tutti i vecchi amici... è colpa mia ?


Pero' il mio carattere è diventato molliccio e piagnucoloso, si trovano scuse, si danno colpe ad altri e questo lo sto sradicando ormai alla mia eta' quando sbaglio la colma è solo mia.

LUPO-VALSILLARO 27-12-2008 04:00

responsabile io? no la vita e' tutta questione di stramaledetta fortuna i sensi di colpa li lascio a chi a tempo da perdere 8)

PoisonFobik 27-12-2008 22:26

------------------

MoonwatcherIII 28-12-2008 19:59

Quote:

Originariamente inviata da microcosmo_2
C'è responsabilità quando ci sono scelte consapevoli...
se uno brancola nella nebbia non penso possa essere responsabile di nulla.
La responsabilità presuppone una scelta.
Possiamo sentirci responsabili quando abbiamo fatto delle scelte.

Non scegliere è una scelta. A meno che uno non sia capace di intendere e di volere può sempre scegliere.

Quote:

Originariamente inviata da Falcor
io penso che la responsabilità è all'80% nostra e al 20% conta l'ambiente che abbiamo attorno.
Alla fine,se si ha preso delle decisioni sbagliate e non si è riusciti a fare fronte,il dispiacere è tanto per avere perso anni,questo è normalissimo,la colpa è qualcosa di diverso.
Io non mi sento in colpa per le decisioni che ho preso in passato,per il semplice fatto che a certe età non avevo nè la testa di ora,nè l'ambiente che ho ora,nulla di questo. E ho agito a seconda della coscienza che avevo.
Alla fine,una persona,sà bene,intimamente,quanto è responsabile o quanto se la racconta.
E' talmente facile sentirsi fregati....ma poi se ti guardi in giro un po e chiacchieri un po con la gente,salta fuori che quelli che hanno fatto veramente qualcosa sono pochi...e che la felicità è sempre qualcosa costruita su monate,bambinate.
Io penso che si può sempre migliorare,magari poco,ma quando sai che ci hai provato,vada come vada,non è mai un problema.

Io mi sento in colpa appunto per le non scelte che non ho preso e per aver fatto del male soprattutto a me stesso. :?

KenShiro 29-12-2008 06:19

Re: Voi vi sentite responsabili del vostro passato??
 
Quote:

Originariamente inviata da Change
Voi vi sentite responsabili del vostro passato??

Gente è pur vero che è bene sentire la responsabilità delle proprie azioni, però NO, non mi sento responsabile dei problemi provenienti dal mio passato, quando questi sono dovuti alla mia natura di timido di cui non ho colpa.

Quanti, quanti rimpianti avrei per non essere riuscito a fare innumerevoli cose che tutte le altre persone riescono a fare e io no, nemmeno quando mi si presentano grandi occasioni, numerose volte, ed io le spreco tutte.

Dovrei sentirmi in colpa perché magari ad una interrogazione scolastica ho fatto quasi scena muta perché ero in terribile soggezione, ma le cose le avevo studiate e le sapevo?
Oppure perché da ragazzino una ragazza mi ha salutato ed io sono letteralmente scappato?
Semplicemente io non ero in grado e non sarei mai stato in grado di affrontare quelle situazioni come una persona normale.
Qualsiasi cosa avessi potuto pensare o fare, non avrebbe cambiato nulla. Non era nelle mie possibilità.
Quindi io non ne ho colpa.

La responsabilità mia e di tutti noi c'è, ci dev'essere, ma va presa in senso relativo e non assoluto.
Se prima ero timido 100 e adesso sono timido 90, non è colpa mia se sono timido 90, è invece merito mio se sono riuscito a diminuire la timidezza di 10.
Io da quella interrogazione ho fatto dei passi avanti? Beh sì, alla fine ho fatto l'università e ce l'ho fatta a sostenere molti esami. Certo, la mia timidezza ha influito negativamente sui risultati degli esami, rispetto a quanto riescono ad ottenere certi logorroici che studiano meno ma parlano tanto. Ma io non mi devo confrontare con loro, ma con me stesso, e di passi avanti ne ho fatti.

Ragazzi, alla fine ognuno di noi ha le proprie croci, e deve fare i conti con quelle, e rendere conto solo a se stesso.

inadatto 29-12-2008 12:18

E' una domanda cui è molto difficile rispondere.

Si potrebbe anche porre in "vi sentite responsabili del caratetre che avete?"

In qualche modo i due discorsi sono simili; io dico sempre che tornando indietro farei qualche scelta diversa, ma lo dico adesso, con il carattere di oggi. Quando nel passato mi sono comportato in un certo modo e ho fatto determinate scelte , ebbene quelle mi sembravano le uniche possibili e fattibili in quel momento e per la persona che ero...e quello che si è dipende molto anche dal contesto familiare in cui si cresce , dalle esperienze che si fanno etc.

Forse come tutti i timidi e le persone con poche amici , nel passato era subentrata una sorta di passiva rassegnazione e un velato autocompiacimento che sarebbe stato meglio non avere sostituendole con una certa decisione in più e un pizzico di incoscienza : non avere fatto questo , e questo forse si poteva fare, mi rende in parte "responsabile" del mio passato.

Ma alla fine è quel passato che ha contribuito a rendermi la persona che sono oggi e non vorrei essere molto diverso da ciò che sono, quindi non posso guardare a quel passato stesso con disprezzo o rabbia anzi è proprio il contrario...

MoonwatcherIII 03-01-2009 02:04

Quote:

Originariamente inviata da moon-watcher
Quote:

Originariamente inviata da microcosmo_2
C'è responsabilità quando ci sono scelte consapevoli...
se uno brancola nella nebbia non penso possa essere responsabile di nulla.
La responsabilità presuppone una scelta.
Possiamo sentirci responsabili quando abbiamo fatto delle scelte.

Non scegliere è una scelta. A meno che uno non sia capace di intendere e di volere può sempre scegliere.

Quote:

Originariamente inviata da Falcor
io penso che la responsabilità è all'80% nostra e al 20% conta l'ambiente che abbiamo attorno.
Alla fine,se si ha preso delle decisioni sbagliate e non si è riusciti a fare fronte,il dispiacere è tanto per avere perso anni,questo è normalissimo,la colpa è qualcosa di diverso.
Io non mi sento in colpa per le decisioni che ho preso in passato,per il semplice fatto che a certe età non avevo nè la testa di ora,nè l'ambiente che ho ora,nulla di questo. E ho agito a seconda della coscienza che avevo.
Alla fine,una persona,sà bene,intimamente,quanto è responsabile o quanto se la racconta.
E' talmente facile sentirsi fregati....ma poi se ti guardi in giro un po e chiacchieri un po con la gente,salta fuori che quelli che hanno fatto veramente qualcosa sono pochi...e che la felicità è sempre qualcosa costruita su monate,bambinate.
Io penso che si può sempre migliorare,magari poco,ma quando sai che ci hai provato,vada come vada,non è mai un problema.

Io mi sento in colpa appunto per le non scelte che non ho preso e per aver fatto del male soprattutto a me stesso. :?

Volevo cercare di rispondere un po' meglio a questo topic, perché a suo tempo l'avevo fatto in maniera un po' sintetica e semplicistica.

Stavolta rispondo in maniera comunque sintetica, ma spero almeno non semplicistica...

Secondo me il fatto se sentirsi o meno responsabili del proprio passato dipende da quanto uno sente che avrebbe potuto fare e che invece non ha fatto... Difficile stabilire poi che cosa uno avrebbe potuto fare, ma per me, e ripeto è un fatto del tutto personale, il tema della responsabilità mi sembra determinante per poter pensare di cambiare, giacché mi sono sempre sentito poco responsabile della mia vita e molto passivo...

Il termine giusto quindi è responsabilità, non colpa...

Fatte queste considerazioni, bisogna poi pensare al futuro, non al passato... :roll:


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 16:38.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.