FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   I problemi raccontabili e quelli non (https://fobiasociale.com/i-problemi-raccontabili-e-quelli-non-79595/)

Keith 05-12-2022 00:07

I problemi raccontabili e quelli non
 
Quote:

In fase di conoscenza con persone, per scopi di amicizia o sentimentali, dopo un primo impatto un po' superficiale poi si tende a parlare di se.
Tutti quanti nella vita hanno un passato tumultuoso, c'è chi ha divorziato, chi ha avuto i genitori divorziati, chi ha avuto passati di disoccupazione, droga, anche abusi sessuali, etc. nessuno è immune.. io però mi vergognerei a parlare del mio passato di fobico sociale isolato e altre cose tipo che non esco e non ho amici.
Non riuscirei a parlare del mio passato e presente al pari di come hanno fatto mie colleghe che hanno parlato di un passato di autolesionismo, alcolismo e storie finite con grassi traumi. Ho come l'impressione che i miei problemi siano più vergognosi dei loro.
,

Warlordmaniac 05-12-2022 00:30

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
C'è una gerarchia anche nei problemi. Non tutte le sconfitte sono uguali, non tutti i disagi sono degni di essere raccontati.
È il caso di Skam Italia 5. Ogni stagione di Skam, in Italia e nel mondo, tratta una problematica sociale. Il successo di questo telefilm è proprio il raccontare problematiche giovanili che suscitano l'empatia e la solidarietà del pubblico. La stagione 5 ha trattato il tema della micropenia ed è scoppiata una serie di polemiche non avuta per le altre stagioni.

Ruoppolo 05-12-2022 01:18

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Mai mostrare le proprie debolezze a chi potrebbe servirsene.
Turto cio che dirai potrà essere usato contro di te, quindi meglio non fornire armi a chi potrebbe diventare tuo nemico.
Bisogna mentire, dissimulare e se proprio non lo si vuol fare, va evitato perlomeno di dire più del necessario.
Non sta scritto da nessuna parte che si debba raccontare tutto di sé stessi, non vedo per quale ragione non si debbano tenere privati degli aspetti della propria vita, anche con persone che ci sono vicine.

Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2784588)
C'è una gerarchia anche nei problemi. Non tutte le sconfitte sono uguali, non tutti i disagi sono degni di essere raccontati.
È il caso di Skam Italia 5. Ogni stagione di Skam, in Italia e nel mondo, tratta una problematica sociale. Il successo di questo telefilm è proprio il raccontare problematiche giovanili che suscitano l'empatia e la solidarietà del pubblico. La stagione 5 ha trattato il tema della micropenia ed è scoppiata una serie di polemiche non avuta per le altre stagioni.


pokorny 05-12-2022 08:39

Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2784599)
Mai mostrare le proprie debolezze a chi potrebbe servirsene.
Turto cio che dirai potrà essere usato contro di te, quindi meglio non fornire armi a chi potrebbe diventare tuo nemico.
Bisogna mentire, dissimulare e se proprio non lo si vuol fare, va evitato perlomeno di dire più del necessario.
Non sta scritto da nessuna parte che si debba raccontare tutto di sé stessi, non vedo per quale ragione non si debbano tenere privati degli aspetti della propria vita, anche con persone che ci sono vicine

Penso l'identica cosa. Massimo abbottonamento anche con le persone più vicine. In quest'ultimo caso probabilmente perché quasi sempre non si viene compresi. Ho un paio di pessimi ricordi in merito.

pokorny 05-12-2022 09:19

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Quote:

.
Mi addolorano le varie sign autolesioniste sul forum, ho sempre pregato tutti di toglierle perché poi diventano profezie auto avveranti, a costo di essere ignorato o sentirmi giustamente dire di farmi gli affari miei.

Sign così sono il modo migliore per peggiorare la propria situazione, ti prego leva 'sta roba che non si può leggere e soprattutto non è vera come minimo nel tuo caso dato che ci conosciamo IRL e so che non è vero.

esteem 05-12-2022 09:28

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Secondo me conta chi sei e non il problema che. Se sei una rockstar e hai problemi di droga è un valore aggiunto. Se sei un professionista e hai problemi di droga è per mantenere i ritmi frenetici della tua vita. Se fai la cassiera e hai problemi di droga sei una disperata che non riesce a dare un senso alla sua vita.

E così per tante altre cose.

Una persona carismatica che dice di aver pensato al suicidio diventa immediatamente un eroe, mentre se lo dice uno sfigato viene allontanato da tutti.

Riguardo alla firma anche io penso spesso di mettere degli insulti rivolti verso di me. Più che altro per evitare equivoci e che qualcuno possa pensare qualcosa di positivo sul mio conto.
O meglio, per evitare che si pensi che voglio dare una bella immagine di me.

Warlordmaniac 05-12-2022 09:59

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Quote:

Originariamente inviata da niubi (Messaggio 2784624)
Secondo me conta chi sei e non il problema che. Se sei una rockstar e hai problemi di droga è un valore aggiunto. Se sei un professionista e hai problemi di droga è per mantenere i ritmi frenetici della tua vita. Se fai la cassiera e hai problemi di droga sei una disperata che non riesce a dare un senso alla sua vita.

E così per tante altre cose.

Una persona carismatica che dice di aver pensato al suicidio diventa immediatamente un eroe, mentre se lo dice uno sfigato viene allontanato da tutti.

Riguardo alla firma anche io penso spesso di mettere degli insulti rivolti verso di me. Più che altro per evitare equivoci e che qualcuno possa pensare qualcosa di positivo sul mio conto.
O meglio, per evitare che si pensi che voglio dare una bella immagine di me.

Vero. Perché vale il concetto della compensazione.

Un ricco con l'ernia inguinale sempre un ricco è. Un poveraccio con l'ernia inguinale è uno che non può lagnarsi di avere l'ernia e non può mettere sul curriculum che non può alzare pesi.

Hor 05-12-2022 11:08

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Dopo due o tre bruttissime esperienze in merito, io non mi fido più a raccontare determinati miei "segreti" alle persone che conosco, anche se questo significa inevitabilmente che tutti i rapporti umani che avrò in futuro (problema che attualmente comunque non si pone, visto che vivo isolato da anni) rimarranno a un livello di superficie.
Quando mi figuro la possibilità di avere di nuovo un rapporto profondo con qualche persona so già che sarò combattuto, per non dire lacerato, dall'impulso ad aprirmi, perché quando il rapporto si fa profondo è a questo che si arriva, e la necessità di mantenere le distanze, perché su molte cose i pregiudizî sono ancora troppo, troppo forti.
Considero anche che magari una persona potrà accettare certe mie cose sul momento, ma poi cambiare idea nel corso degli anni, e arrivare quindi a usare quel che le avrò detto contro di me. Il rischio resta sempre troppo grosso.

anahí 05-12-2022 11:32

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2784636)
Dopo due o tre bruttissime esperienze in merito, io non mi fido più a raccontare determinati miei "segreti" alle persone che conosco, anche se questo significa inevitabilmente che tutti i rapporti umani che avrò in futuro (problema che attualmente comunque non si pone, visto che vivo isolato da anni) rimarranno a un livello di superficie.
Quando mi figuro la possibilità di avere di nuovo un rapporto profondo con qualche persona so già che sarò combattuto, per non dire lacerato, dall'impulso ad aprirmi, perché quando il rapporto si fa profondo è a questo che si arriva, e la necessità di mantenere le distanze, perché su molte cose i pregiudizî sono ancora troppo, troppo forti.
Considero anche che magari una persona potrà accettare certe mie cose sul momento, ma poi cambiare idea nel corso degli anni, e arrivare quindi a usare quel che le avrò detto contro di me. Il rischio resta sempre troppo grosso.

Mi spiace, sembra una situazione difficilissima. Ma in caso ti venga voglia un giorno di approfondire un rapporto, non potresti comunque sondare il terreno e vedere come la pensa la persona in generale su quell'argomento? Oppure ritieni che molte persone tolleranti in teoria poi si rivelerebbero l'opposto nella pratica? Io comunque credo che perché un rapporto sia profondo e bello non è necessario che la persona sappia proprio tutto di noi, per esempio io taccio alcune cose che potrebbero ferire a volte, quando si tratta di cose poco importanti tali che non penso aggiungerebbero nulla al rapporto se dette.

Chamomile 05-12-2022 11:36

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
I problemi relativi a insuccessi personali o a situazioni per cui si può pensare che "te la sei cercata da solo" la gente non vuole sentirli e penserà male di te se li racconti. Invece se hai successo nella vita qualsiasi cosa va bene. Purtroppo è così.

Stan Kezza 05-12-2022 11:38

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Quando mi è capitato, ho cercato di glissare con nonchalance. Quando non posso evitare racconto che sono uscito devastato e azzerato da una relazione durata vent'anni, che mi ha tolto tutto, pure la vita sociale.
Il che, almeno in gran parte, non è falso, ma è insufficiente per iniziare una conoscenza, di qualunque tipo, mentre lo dico capisco che sto già alzando un muro di incomunicabilità che probabilmente non potrà mai essere tirato giù.
Ma certo non mi metto a dire subito che sono depresso, sarebbe troppo doloroso per me e incomprensibile per l'altro.

Hor 05-12-2022 11:41

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2784643)
Mi spiace, sembra una situazione difficilissima. Ma in caso ti venga voglia un giorno di approfondire un rapporto, non potresti comunque sondare il terreno e vedere come la pensa la persona in generale su quell'argomento? Oppure ritieni che molte persone tolleranti in teoria poi si rivelerebbero l'opposto nella pratica?

Il punto è proprio quest'ultimo, visto che ho verificato a mie spese che persone con mentalità molto aperta sui punti X e Y poi possono rivelarsi inaspettatamente di mentalità chiusa sul punto Z. Anche per questo non riesco più a fidarmi.

Chamomile 05-12-2022 11:48

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2784650)
Il punto è proprio quest'ultimo, visto che ho verificato a mie spese che persone con mentalità molto aperta sui punti X e Y poi possono rivelarsi inaspettatamente di mentalità chiusa sul punto Z. Anche per questo non riesco più a fidarmi.

È un bel problema. Io non capisco mai quando sto andando oltre e forse farei meglio a stare zitta, quando me ne accorgo poi è troppo tardi, il rapporto con questa persona non è più lo stesso, quindi si allontana o mi allontano io perché capisco che le cose sono cambiate in modo irrimediabile.

pokorny 05-12-2022 11:49

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Non dimenticherò mai una conversazione con un amico di infanzia, gli confessai (allora) che stavo arrivando un po' troppo tardi a (eventuale) vita sessuale. Ne ero disperato più allora di ora e come risposta ottenni l'elenco delle sue avventure con dettagli vari.

Immagino cosa si potrebbe pensare, che non era un amico eccetera e che "io al tuo posto l'avrei sfanculato". E invece è la sola persona al mondo su cui possa contare dopo mia madre ed è un'amicizia solida che dura da parecchi decenni. Una delle migliori persone che esistano al mondo. La mente è strana, è fatta a compartimenti. Sarà scattata la vanità maschile forse anche sapendo che ci sarei rimasto male ma non possiamo chiedere la perfezione a nessuno. Per fortuna avevo già più o meno innata la capacità di pensarci bene prima di troncare un rapporto e la prudenza mi ha dato ragione. Altro caso è abbastanza recente. Ho "osato" accennare a un caro amico che la mia vita è insoddisfacente sotto molti aspetti e mi ha suggerito di andare a fare volontariato. Guarda un po' è professore ordinario e tromba come un riccio, che caso... Due dei miei tanti nervi scoperti che non essendo anche i suoi non gli hanno permesso di capire il mio stato d'animo. Naturalmente non poteva mancare "il sesso e la posizione professionale non hanno alcuna importanza" sì sì come no...

Piano piano ho capito quali argomenti non toccare con ciascuna delle mie conoscenze. Ma quelli sopra non sono stati il solo caso di confidenze "usate contro di me" in senso lato. Per alcune cose peraltro poche e importanti solo per me, non ne parlo con nessuno. Primo perché appunto saranno prima o poi usate contro di me anche senza volermi danneggiare. Secondo perché non è che parlando delle cose che mi angustiano le risolverò né mi sento meglio parlandone. Curiosamente su quello che sento il punto nodale delle cose che non vanno nella vita solo da una persona mi sento capito, ed è un'amicizia IRL di forum; alla faccia di chi mi dovrebbe conoscere da 30 anni.

L'unica lezione di questi episodi per me, è quella di non pretendere la perfezione da nessuno se si vuole vivere. Tutti noi abbiamo contemporaneamente qualcosa del santo e qualcosa del mostro, ed è meglio prendere atto della realtà.

SMS94 05-12-2022 12:57

Io ho notato che a persone che hanno una vita sociale e hanno degli amici si tende a perdonare quasi tutto, anche problematiche o disturbi abbastanza gravi e invalidanti.
Invece se uno è timido e non esce mai, anche se non ha problemi in altri ambiti e riesce a lavorare e ad avere una vita normale, viene spesso visto come quello "strano" o "problematico"...

Warlordmaniac 05-12-2022 15:44

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Quote:

Originariamente inviata da SMS94 (Messaggio 2784670)
Io ho notato che a persone che hanno una vita sociale e hanno degli amici si tende a perdonare quasi tutto, anche problematiche o disturbi abbastanza gravi e invalidanti.
Invece se uno è timido e non esce mai, anche se non ha problemi in altri ambiti e riesce a lavorare e ad avere una vita normale, viene spesso visto come quello "strano" o "problematico"...

La discriminante non è la timidezza, che è astratta e soggettiva. La discriminante è l'utilità: se sei utile non ti offendo, non taglio i ponti con te, non ti tratto con sufficienza perché potresti rimanermi utile in futuro e mi servi da alleato.
Una delle più comuni forme di utilità è avere tante conoscenze e averne tante che hanno un buon giudizio, cosa che raramente è a portata di un iposociale.

untipostrano 05-12-2022 16:55

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
cito due aforismi a riguardo:

"Non raccontare mai troppi pezzi di te agli altri. Ricordati che in tempo d’invidia, il cieco incomincia a vedere, il muto a parlare e il sordo a sentire"

"Non dire mai a nessuno i tuoi problemi, al 10% della gente non importa, e l'altro 90% è contenta che tu li abbia"

pokorny 05-12-2022 17:13

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Quote:

Originariamente inviata da untipostrano (Messaggio 2784710)
cito due aforismi a riguardo:

"Non raccontare mai troppi pezzi di te agli altri. Ricordati che in tempo d’invidia, il cieco incomincia a vedere, il muto a parlare e il sordo a sentire"

"Non dire mai a nessuno i tuoi problemi, al 10% della gente non importa, e l'altro 90% è contenta che tu li abbia"

Sublimi; li ho immediatamente copiati nel file "massime auree" (ce l'ho davvero!)

anahí 05-12-2022 17:47

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2784650)
Il punto è proprio quest'ultimo, visto che ho verificato a mie spese che persone con mentalità molto aperta sui punti X e Y poi possono rivelarsi inaspettatamente di mentalità chiusa sul punto Z. Anche per questo non riesco più a fidarmi.

Questo senz'altro, e inoltre una persona tollerante per posizione politica si potrebbe rivelare non così tollerante quando si trova davvero a fare i conti con qualcosa di fuori dalla norma, e non solo come esperimento mentale
Comunque spero che ci sarà qualcuno che riuscirà ad ascoltarti

pokorny 05-12-2022 18:29

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Ora che ci penso su questo tema ho ricevuto un complimento (capita in media ogni 3-4 anni), ovvero che non ho un atteggiamento giudicante. Beh, non mi farà diventare ricco come Bill Gates ma meglio che sentirsi dire qualcosa di negativo.

anahí 05-12-2022 18:35

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 2784742)
Ora che ci penso su questo tema ho ricevuto un complimento (capita in media ogni 3-4 anni), ovvero che non ho un atteggiamento giudicante. Beh, non mi farà diventare ricco come Bill Gates ma meglio che sentirsi dire qualcosa di negativo.

Secondo me è una qualità importante e anche abbastanza rara, io non la sottovaluterei

Per diventarci ricchi bisogna solo capire come si fa a monetizzare il NON fare qualcosa lol

Darby Crash 05-12-2022 18:48

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
I problemi non raccontabili sono quelli che condizionano pesantemente in senso negativo la qualità della vita e che dall'esterno possono essere visti come imputabili a proprie colpe e responsabilità.

pokorny 05-12-2022 18:49

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Quote:

Originariamente inviata da anahí (Messaggio 2784747)
Per diventarci ricchi bisogna solo capire come si fa a monetizzare il NON fare qualcosa lol

:D

Warlordmaniac 05-12-2022 19:19

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Quote:

Originariamente inviata da Keith (Messaggio 2784705)
.

Ma fa parte del quadro. Quello di cui parla artemis è la cosa principale: la capacità di vendita. Non è che però è qualcosa di accessorio che fa parte della cornice: è parte centrale di quel quadro, è quasi sempre il soggetto principale: il feedback esterno. I difetti sociali non sono veri difetti se non ti portano degli svantaggi sociali. Cioè se io balbetto ma le persone mi ascoltano, il problema lo pagheranno le persone che dovranno impegnare più tempo ad ascoltare uno come me, ma io di base non pago nulla perché come se avessi una malattia asintomatica.

Black_Hole_Sun 06-12-2022 09:35

Re: I problemi raccontabili e quelli non
 
Quote:

Originariamente inviata da Artemis_90 (Messaggio 2784630)
Se tu racconti della tua vita come se non valesse niente, come se stai raccontando una cosa impersonale, tipo che sei andato a fare la spesa, anche gli altri percepiranno questa cosa...se tu invece racconti le tue esperienze di vita aggiungendoci dettagli, emozioni, impressioni gli altri le percepiranno. Ad esempi una cosa è dire "una volta balbettavo... era seccante" una cosa è dire "ho sofferto per tanti anni perchè non riuscivo ad esprimermi... soffrivo di balbuzie e per me era una cosa molto dolorosa...era come essere chiusi in una scatola, non potevo esprimermi come sentivo di dover fare..." capisci? è diverso.

Si torna sempre al punto di partenza, non importa cosa si racconta e come ma chi. Vale la pena ascoltare tale tizio? Il contenuto acquista valore in base al valore percepito della persona che lo esprime. Una racconto emozionante di un homeless non ha lo stesso valore pari qualità di narrazione rispetto a quello di una persona di alto valore sociale.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 20:02.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.