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Emarginati o auto emarginati??
Per le persone sole: pensate sia una scelta più vostra o degli altri?
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Domanda che ha molto poco senso secondo me, con tutto il rispetto.
Uno QUASI sempre è emarginato per un mix sbagliato; genitori, scuola, carattere, gente a cui non gliene frega una minchia di te o altri motivi che ti fanno vedere sfigato agli occhi degli altri, contesto. |
Re: Emarginati o auto emarginati??
Bella domanda.
Uno dei miei problemi è che, quando si tratta di far durare un rapporto umano nel tempo, fatico molto a prendere l'iniziativa ovvero se gli altri non mi cercano non li cerco io. Quindi almeno in questo potrei ritenermi responsabile del mio isolamento, e mi dico che se solo mi fossi impegnato di più col farmi avanti non sarei nella situazione in cui sono. Però a volte, riguardando il passato, ho comunque il sospetto di essere sempre stato una persona "poco cercata", e questo almeno sino all'inizio delle scuole superiori. Poi mi dico anche che, ma questa è più che altro una congettura, forse sono una persona che, per come mi pongo lancio dei segnali, anche involontariamente, che dicono "statemi alla larga". Insomma, è una matassa difficile da sbrogliare. Ma c'è anche da considerare un altro ordine di fattori, ovvero che sono (e di questo ne sono consapevole) una persona difficile con cui rapportarsi, per via del carattere, dei modi di fare, per alcune mie particolarità, e non da ultimo per l'autismo. Tra le persone con cui, nel corso del tempo, ho scelto di aprirmi nelle mie questione più intime, molte hanno reagito allontanandosi perché non riuscivano ad accettare o capire determinati miei lati. Una persona me l'ha anche detto esplicitamente, dopo un giorno in cui avevo raccontato di cose mie abbastanza personali. Per questi ultimi casi penso la responsabilità sia anche degli altri, di una certa mentalità chiusa, di pregiudizî, di incapacità di capire determinate situazioni altrui e via dicendo. Quindi nel complesso forse la responsabilità del mio isolamento può essere divisa equamente tra me e il Mondo. |
Re: Emarginati o auto emarginati??
Ma ci sarà una preponderanza, soprattutto da adulti.
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Re: Emarginati o auto emarginati??
Io per esempio sono auto emarginato.
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Re: Emarginati o auto emarginati??
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- in adolescenza ho vissuto un periodo di solitudine non cercata ma piuttosto mi ci sono ritrovato. Devo dire che alla lunga mi mancava la presenza di qualcuno/a anche solo come amicizia con cui poter parlare/passare del tempo insieme - da adulto, dopo aver esperito un po' di vita sociale in varie sfaccettature, sono tornato all'eremitaggio per scelta credo sia un normale 'sta cosa: siamo un po' tutti come il Candido di Voltaire. Da giovane (a meno di infanzie veramente brutte & traumatiche) si ha ancora un minimo di tendenza alla socialità, all'aprirsi al Mondo. Anni dopo, con un bagaglio pieno di esperienze, ognuno trarrà (se vuole) le conclusioni sulla società e sé stesso, agendo di conseguenza. Credo...immagino...non so....forse :interrogativo: |
Re: Emarginati o auto emarginati??
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Re: Emarginati o auto emarginati??
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Re: Emarginati o auto emarginati??
Io spesso ho praticato l'auto-emarginazione preventiva. Quindi iniziativa mia. Però è successo anche per iniziativa altrui.
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Diciamo che da adulti gli emarginati non sono pochi, perché spesso gli amici si sposano, fanno figli e si perdono di vista.
Non è difficile che un over 30 lavori e basta e vada a frequentare quei 2-3 conoscenti solamente. . |
Re: Emarginati o auto emarginati??
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Da bambino/ragazzino e fino ai 20 anni cercavo disperatamente la socialità, volevo uscire, avere amici, conoscere persone e così via ma non riuscivo a creare dei rapporti con le persone, a farmi capire e accettare. Poi dai 21 in poi (anno in cui ho mollato la brevissima esperienza universitaria) mi sono definitivamente chiuso in me stesso. Ho perso interesse negli altri e, soprattutto, nelle attività che richiedevano una socialità. Diciamo che quando mi sono sentito adulto e ho capito che il "capitolo adolescenza" era concluso e con ciò iniziavo a sentire la pressione delle responsabilità, del dover lavorare e così via, ho iniziato a diventare sempre più disgustato dagli altri o, nei casi migliori, indifferente. Gli altri non avevano più niente da darmi ed erano solo una perdita di tempo (e di soldi, che ottenevo con estrema fatica e sacrificio). Ho cominciato a dare più valore e a dedicare più tempo ad altro (per esempio il mio hobby) e con il tempo, abituandomi sempre più alla solitudine, ho perso definitivamente interesse nel frequentare gli altri. Alla solitudine ci si abitua a tal punto da non riuscire a farne a meno. Non ho mai trovato qualcuno con cui valesse veramente la pena investire tempo e risorse per poterci passare del tempo insieme. La socialità ha un costo e non sono disposto a rinunciare ad altro per averla. Preferisco la solitudine a dei rapporti finti basati sul nulla. |
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Ma ragazzi, non facciamo assolutamente passare come normalità lo stare sempre soli e l'isolamento. Ti distrugge a lungo andare e TUTTI ne escono con le ossa rotte, è così. Quando dici che non hai mai trovato qualcuno può essere vero sicuramente, ma se stiamo a trovare quella fantomatica persona giusta la verità è che possiamo morire di solitudine. È così. O si scende a compromessi( e di parecchio, lo so non è giusto) o si soccombe. Come diceva Vespa1976 un giorno ci alzeremo da over 40 e capiremo che a quel punto siamo fottuti e certe minime occasioni non si ripresentano mai più. |
Re: Emarginati o auto emarginati??
È una scelta delle circostanze.
Vivo in un luogo piccolo e mi mancano le occasioni.. In passato ho avuto degli amici, certo li frequentavo come e quando potevo (poco :sisi: ). Le mie priorità erano diverse, la mia presenza era più utile in altre sedi. |
Re: Emarginati o auto emarginati??
auto
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Re: Emarginati o auto emarginati??
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Vedo spesso tutto questo all'opera. Uno un po' "caciarone" e con quel certo non so che da me sempre chiamato carisma, si inserisce sempre e in fretta. Altri non ci riescono. |
Re: Emarginati o auto emarginati??
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Re: Emarginati o auto emarginati??
Auto-emarginata che di conseguenza è diventata (o comunque è sulla via di diventare) emarginata.
In parte la penso come Hor "la responsabilità del mio isolamento può essere divisa equamente tra me e il Mondo." Oggi sono abbastanza positiva, quindi non voglio incupirmi. Ma è molto desolante quanto ti chiudi a riccio e non vuoi che nessuno ti veda. Ho perso persone importanti per questo atteggiamento auto-sabotante (per me) ed spaventoso pensare di non riuscire ad essere più una persona in grado di poter dare/godere la vita. Che secondo me è anche socialità. |
Re: Emarginati o auto emarginati??
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Re: Emarginati o auto emarginati??
Direi più auto emarginato che emarginato, in adolescenza ho avuto un'occasione di avere un giro sociale "normale" ma l'ho buttata al vento per via del mio caratteraccio e della mia sociofobia
Ma concordo con Ezp, anche nel mio caso è stato un mix di cose |
Re: Emarginati o auto emarginati??
Per me la seconda è stata una conseguenza della prima
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Re: Emarginati o auto emarginati??
Vedo spesso tutto questo all'opera. Uno un po' "caciarone" e con quel certo non so che da me sempre chiamato carisma, si inserisce sempre e in fretta. Altri non ci riescono.[/QUOTE]
Io non mi inserisco neanche negli ambienti sul web che mi interessano, sto sempre a precisare, non riesco ad andare d'accordo con nessuno. Figuriamoci in occasioni quotidiane, la gente se ne accorge che guardo con supponenza o noia, poi se il discorso mi dà particolarmente fastidio(e ci vuole pochissimo) mi allontano per non sentire o me ne vado proprio. |
Re: Emarginati o auto emarginati??
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Questi discorsi me li facevano già anche i miei coetanei quando ancora andavo a scuola, mi dicevano "perché non esci, perché non ti cerchi una ragazza" e le solite cose ma già allora capivo che non faceva per me. Volevo farlo ma non sapevo come riuscirci e non capivo perché non ci riuscissi. Poi ho capito che queste cose non facevano per me, per tanti motivi, quindi ci ho rinunciato. A me pesa molto di più non avere disponibilità economica per fare cose che non richiedono socialità più che non avere qualcuno con cui fare le cose. In ogni caso, mantenere una vita sociale ha un costo notevole. Basta uscire un sabato e qualche centinaio di euro parte. Io non posso permettermelo e anche qualora lavorassi non sono soldi che spenderei volentieri. Tralasciando spese per macchina, vestiario, accessori e tutto ciò che serve per essere "all'altezza". E poi non voglio frequentare persone che danno importanza a queste frivolezze, ho proprio un'altra scala di valori rispetto a loro. |
Re: Emarginati o auto emarginati??
La solitudine è come la droga e quindi come tale fa molto male, però a volte non se ne scampa, per quanto uno si possa sforzare.
Purtroppo non possiamo frequentare tutti per limiti fobici, di compatibilità, limiti finanziari, etc. la cerchia si restringe di molto, e anche le persone con cui ci troviamo bene non è detto che vogliono condividere del tempo significativo con noi.. magari solo scampoli di vita, o magari anche niente. |
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Sentivi che non facevano per te quelle cose, ma principalmente per cosa? |
Mi autoemargino per non incorrere in una garantita successiva emarginazione... Motivazione :ho molto poco da dare
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Re: Emarginati o auto emarginati??
Non sono proprio emarginato al 100% ma in confronto a 5 anni fa ho ridotto nettamente i rapporti sociali, un po perché io mi sono stufato e un po anche perché si sono tutti accoppiati quindi mi ritrovo ad uscire con 2 amici ma mi va bene così ormai sono trentenne e non mi interessa uscire, bere e fare tardi come in passato.
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Re: Emarginati o auto emarginati??
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C'erano 2 strade e io scelsi quella meno battuta e per questo che sono diverso..
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Re: Emarginati o auto emarginati??
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Ad esempio mi piacerebbe frequentare certe donne che mi attraggono, ma poi in relazione a quel che so fare so già che o verrei ignorato o nella migliore delle ipotesi (ipotesi più remote) verrei ricoperto di merda perché non all'altezza, insomma verrei disprezzato all'interno della relazione. |
Re: Emarginati o auto emarginati??
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In molti vedo si sono arresi dopo brutte esperienze, quando parenti o conoscenti mi chiedono perché sono sempre solo rispondo perché non voglio più vedere nessuno sono troppo deluso da quello che mi è successo, ma non capiscono pensano sia colpa dei miei interessi che per loro sono strambi, le frasi e fattela una risata o perché non sorridi mai me le han dette tante volte, alla fine io credo di essere intollerante a livello patologico mentre molte persone intorno a me la vivono più sereni , nel tuo caso si può parlare di presa di coscienza del rifiuto altrui mentre nel mio di assoluta incompatibilità verso il prossimo, mi si è guastato il carattere per un amore e ho preso lo stare solo come una ripicca verso i miei sogni familiari svaniti, mi rifiuto di vivere perché non ho ottenuto quello che volevo e passo da momenti di angoscia per le mie azioni a causa dei sensi di colpa a momenti dove la rabbia mi sovrasta, non credo psicologi o medicine possano fare qualcosa per me, è come se qualcosa si è rotto nel mio cervello e anche se so cosa sto sbagliando e cosa dovrei fare la mia rabbia mi vieta di collegare pensieri con azioni. |
Ciò che mi porta all' autoemarginazione sono in genere le dinamiche "prevaricatorie" all'interno di un determinato contesto. In altri contesti invece, per mancanza di stimoli e altri limiti, ad un certo punto l'emarginazione si fa strada anche da sola diciamo (più involontaria)...ed è quella che fa più male perché vorrei poter dare di più
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Ormai hanno così tanta scelta... |
Re: Emarginati o auto emarginati??
autoemarginato assolutamente , io c ho provato fino ai 25 anni a stare in mezzo alla gente , ci stavo pure bene, nel senso che a dir la verità mi so pure divertito un po , ma poi mi so rotto le palle di stare con gente che aveva interessi cosi distanti dai miei , diciamo che le frequentazioni superficiali e cazzeggiatorie non me so mai mancate però poi uno si stufa delle superficialità , con tutti gli amici che ho avuto cmq mi sono lasciato bene , ci siamo divertiti ma poi è finita come tutte le cose , ognuno per i cazzi suoi a cercare di sopravvivere all età adulta :D
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Re: Emarginati o auto emarginati??
Credo sia più che altro una "scelta" mia nel senso che sono sempre io che mi escludo e che evito tutti. Di conseguenza poi gli altri fanno lo stesso con me. C'è anche da dire che anche gli altri nei miei confronti non è che siano chissà quanto accoglienti. A volte credo di avere scritto in faccia "statemi lontano" e quindi nemmeno ci provano ad avvicinarsi.
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Re: Emarginati o auto emarginati??
Visto che non guido... entrambe le cose.
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Re: Emarginati o auto emarginati??
Io ritengo di essere stato spesso emarginato nel periodo dell'infanzia, dell'adolescenza e della gioventù diciamo, perchè probabilmente già si vedevano i primi segni dei miei problemi e delle mie fobie sociali, e di conseguenza non ero certamente uno che "calamitava" gli altri, ma lì per lì non ci ho dato troppo peso, nella speranza che poi crescendo qualcosa in me cambiasse, ma purtroppo non è successo (se non rari periodi di un minimo di espansività e socialità in più). Mentre dall'età matura in poi, direi dal periodo post-universitario e delle prime (e purtroppo anche poche) esperienze lavorative, credo di essermi auto-emarginato per scelta, nel senso che potrei anche re-inserirmi in un contesto sociale, ma un pò non riesco, un pò non voglio. Anzi direi che per il momento è preponderante la seconda ipotesi. Ma purtroppo delusioni, esperienze negative, gente sbagliata del passato, mi hanno portato a questa scelta oggi come oggi. Le persone prima o poi ti deludono, tolgono le maschere che indossano e si mostrano per ciò che realmente sono, e quasi sempre in negativo. Ed è chiaro che se nella vita hai mangiato sempre e solo questa minestra o quasi, dal punto di vista sociale, relazionale, amoroso, affettivo, arriva anche il momento in cui ti stanchi e preferisci stare per conto tuo e non soffrire più per colpa degli altri.
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Dopo I 30 in un periodo di pandemia ma io dico anche sotto come età se non sei sposato,e quasi inevitabile l'isolamento,se lavori ancora ancora ci sono i colleghi..non capisco di cosa ci si stupisca,puoi coltivare hobby e conoscere qualcuno fine..
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Si salva chi ha amici di infanzia e ogni tanto organizzano serate. Fatto sta che ormai vedo che tutti questi nonostante siano molto dotati socialmente pure loro si sono iscritti a uno sport per avere tempo occupato dopo lavoro. |
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