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Depressione e solitudine
Ovviamente NON è giustificabile.
Volevo solo un parere https://www.ansa.it/lombardia/notizi...c04b88a7d.html |
Re: Depressione e solitudine
Boh, resto sempre basito quando il movente apparente è l'invidia. Come se una persona che sta apparentemente bene debba necessariamente togliere qualcosa a chi non lo è.
Spero che si prenda più sul serio la salute mentale e che destinino più fondi ai csm. A una persona che ci si affida, come minimo, dovrebbe oltre che vedere una regressione dei sintomi anche essere in grado di tollerare e gestire il fastidio che può procurare la felicità altrui. Qualcosa è evidentemente andato storto. |
Re: Depressione e solitudine
Quando una persona arriva a compiere atti del genere nessuno è in grado di capire che tipo di ragionamento ha fatto, perché agli altri risulta assurdo. Passare anni e anni in solitudine o a contatto con situazioni difficili ti rende schiavo dei tuoi stessi pensieri, e i pensieri non sempre corrispondono alla realtà, anzi, solitamente ci si crea una realtà parallela fatta di concetti distorti. Io comunque non posso condannare fino in fondo una persona che si comporta così, perché so cosa vuol dire essere soli e pensare di non avere speranze. Non arriverei mai a fare cose del genere perché ho una componente razionale troppo forte, che mi ha sempre inibito e in molti casi mi ha salvato, ma la depressione grave so cos'è, quindi per me quella persona non è "pazza", semplicemente è una persona dimenticata dalla società, società che non gli ha dato abbastanza e che da una certa età in poi ha preteso da lui comportamenti adulti, civili e razionali. Sicuramente quello che ha fatto è sbagliato ma secondo me la malattia mentale è sottovalutata e sminuita, e questo ne è la prova.
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Re: Depressione e solitudine
Hanno detto che vive in isolamento sociale, coi genitori, tagliato fuori socialmente.
Ovviamente non è che chi è isolato socialmente si mette ad ammazzare la gente, però che è solo e vive coi genitori è un dato di fatto |
Re: Depressione e solitudine
INVIDIA: quelli sono felici io no, vorrei essere felice.
CATTIVERIA/RABBIA/VENDETTA: io soffro devono soffrire anche gli altri. C'è differenza. |
Non penso niente di particolare, se non che chi si è mostrato socialmente pericoloso come questo tizio deve essere messo in condizione di non arrecare ancora danno agli altri
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Re: Depressione e solitudine
Mi inquieta pensare che riesco a sentire la sua sofferenza e posso capirlo, ahimè ha scelto di far male a persone innocenti e ucciderne una, ingiustificabile, spero stia in carcere a lungo magari nel reparto di psichiatria.
PS: in quei casi doveva stare in una struttura o essere ricoverato, anche se nessuno immaginava che una depressione potesse arrivare a far uccidere persone. |
Re: Depressione e solitudine
Chiaramente lo stare male non implica il fare del male agli altri, ma è ovvio che una persona in quella situazione non si senta parte della società e si ponga in antagonismo. Persona sola, che non lavora, che è pienamente adulta e vive con i genitori, non autonoma, vita relazionale/sentimentale assente, che vive macinando in testa sempre gli stessi pensieri nefasti, che intorno trova solo incomunicabilità, che vede solo ostacoli, che si sente repressa, che non riesce ad aprirsi con nessuno perché ci sono fattori che la bloccano, che come modalità di vita abituale ha l'esclusione. Il benessere è fatto di mille sfaccettature ed è pesante doversi costruire il benessere meccanicamente, quando per altri è lo standard. Io gli istinti violenti non li condivido ma li capisco benissimo, capisco come sono nati.
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Re: Depressione e solitudine
Magari cambiate titolo al thread che così non si capisce nulla.
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Re: Depressione e solitudine
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Chi sta bene è la rappresentazione del fallimento di chi non ce l'ha fatta, è l'immagine di ciò che si è desiderato e non si è riusciti a raggiungere, è uno specchio che ricorda quanto è misera la propria vita. La società in cui viviamo è intrinsecamente ingiusta: la felicità non è egualmente distribuita. Anzi, in alcuni casi ci sono disuguaglianze giganti in merito al grado di felicità. Questo è inaccettabile. Una società che permette che a pochi metri di distanza ci siano il calciatore di Serie A milionario con moglie e bambino e un 46enne isolato e disperato non può che essere una società fallita e immorale. Un governo serio metterebbe al primo punto del proprio programma il motto "Che nessuno si senta mai più come Andrea Tombolini". |
Anch'io capisco gli istinti violenti, anche se personalmente la questione dell'invidia rabbiosa non la condivido tanto, mi immedesimerei più in altri motivi. Però a prescindere dalla causa scatenante chi segue delle condotte violente e colpisce nel mucchio è normale che ne paghi le conseguenze.
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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É durissima, il risultato non é garantito e la vita é piena di trappole, ma la felicità dobbiamo cercare di trovarla da soli, stare fermi aspettando che ci venga “distribuita” (ribadisco il termine perché mi ha alquanto colpito) dall’alto é il modo migliore per non ottenerla mai. |
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Re: Depressione e solitudine
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Ben due topic su questo caso, e ogni volta accadono casi simili c'è il "non giustifico però"... Benissimo, siamo tutti garantisti, non siamo forcaioli, bisogna approfondire, niente croce addosso al colpevole, niente semplificazioni. Verso tutti ? O la narrazione qui dentro pende sempre da una certa parte? |
Re: Depressione e solitudine
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Penso che già ogni persona provi ad essere felice con le proprie forze, a meno che non sia masochista e che dunque scelga deliberatamente di stare male. Perciò, il discorso per cui dobbiamo cercare di trovare la felicità da soli ha poco senso: non perché sia sbagliato, ma perché già lo facciamo. In sostanza, ogni persona già fa del suo meglio per essere felice; nel mentre, ci sono fattori esterni che entrano in gioco e condizionano il raggiungimento del benessere. Questi numerosi fattori esterni funzionano in modo senz'altro diseguale. |
Re: Depressione e solitudine
Io non me la sento di puntare il dito contro i servizi psichiatrici, decifrare le intenzioni la pericolosità e le parti più oscure del paziente non è mai un gioco da ragazzi. L'assassino si tratta di un caso umano con la c maiuscola, possibile che in preda alla disperazione abbia sviluppato una pulsione di morte incontrollabile, di solito culmina nel suicidio ma sta volta si è riversata sugli altri. Succede.
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Re: Depressione e solitudine
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Questa analisi serve anche a evitare il ripetersi di casi simili. In fondo è un problema di pensieri: bisogna fare in modo che alle persone non vengano pensieri di certi tipi. Non semplicemente il pensiero di uccidere, ma che proprio non si crei la catena di pensieri che ha condotto a quello finale di arrivare all'omicidio. |
Re: Depressione e solitudine
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Penso più che altro che le alternative siano due: o lavorare duro ed ottenere risultati (si, la fortuna c’entra) oppure accontentarsi. Che la vita possa essere vista anche come una lotteria siamo d’accordo, molti infelici pensano di aver pescato il biglietto sbagliato, ma quelli felici non ne fanno una questione di biglietti. |
Re: Depressione e solitudine
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Ma è avvicinabile, questo sì. Possiamo fare in modo di avvicinarci a questa giustizia. Ma non mi pare che la direzione della società vada in questo senso. Sembra che ormai ci si sia adagiati nella disuguaglianza, che la si sia accettata come naturale. Le rivendicazioni e le proteste sono su aspetti di disuguaglianza marginali come i matrimoni tra omosessuali o un uso più neutro della lingua. Mentre tutto sommato accettiamo il barbone al margine della strada o l'uso spropositato di persone che per andare avanti devono prendere psicofarmaci. |
Re: Depressione e solitudine
Un gesto che mi ha messo una tristezza enorme addosso..tutti noi forse, chi più chi meno, chi molto di meno, si rivede un po nelle problematiche della persona in questione. Non so come ancora non si riesce ad accettare ed a capire che le patologie mentali sono le più importanti di tutte, perchè dalla mente nasce tutto, ogni organo del nostro corpo è condizionato e diretto dalla mente, molte patologie regrediscono o guariscono se dietro c'è un lavoro mentale che mette in atto processi psichici che permettono una ripresa o una guarigione completa. Riguardo la felicità...trovarla da soli è impossibile perchè se la nostra mente non è stata plasmata correttamente ed in armonia con l'esterno, se non ci son stati dati gli strumenti mentali per pensare correttamente e per arricchirci con le esperienze dirette, parlare di felicità è una chimera. Il confronto con gli altri è per noi impietoso, quando ci mettiamo con tutta la buona volontà per iniziare a pensare in modo diverso, con gli strumenti che ci possono essere aggiunti dai terapeuti, c'è sempre l'esame della realtà che ci circonda che ci riporta ai nostri problemi..
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E probabilmente non esisterà mai. A dirla tutta, siamo pure migliorati sotto questo aspetto, rispetto al passato, ma è chiaro che resta pura utopia sperare in una società perfetta. La natura umana rende impossibile questo sogno. |
Queste tragedie accadono quando il proprio disagio si trasforma in frustrazione e questa poi degenera nell'odio verso la società.
L'invidia in se stessa non è necessariamente cattiva se l'ottica è: "invidio la tua felicità, vorrei esserlo anche io ma sono comunque contento x te". In questo stato d'animo scatta la malinconia perché vorresti essere come gli altri ma SENZA provare odio per le fortune degli altri. Ben diverso è invece l'invidia, chiamiamola cattiva, in cui vorresti vedere soffrire gli altri come stai soffrendo tu...da cui le tragedie più insensate come queste. |
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È una caratteristica insita proprio nell'identità dell'uomo...probabilmente anche se vivessimo in un eden comune ci sarebbero questi sentimenti negativi. |
Re: Depressione e solitudine
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Ovvio è lo stato d'animo, non il gesto che ne è conseguito. |
Re: Depressione e solitudine
A prescindere dalla gravità di quello che ha fatto sta persona, l'essere isolati e socialmente messi in disparte non è solo colpa di chi ha problemi psichiatrici, troppo comodo dare solo la colpa da una parte.
È anche colpa di sta società di merda che ti accantona come se hai la peste addosso, spesso ti accantonano anche per un mucchio di vaccate, che per la società però contano, e ti mettono in un angolo come una merda. Detto questo non giustifico il caso in questione |
Re: Depressione e solitudine
Nessuna pietà nè perdono.
Un 46enne che ha fallito nella vita lavorativa e affettiva, che viveva ancora coi genitori, che ha sfogato i suoi fallimenti facendo una strage. Zero empatia per un elemento del genere. Comunque non è vero che i serial killer sono sempre introversi/solitari, non mi pare che i Bianchi lo fossero.. |
Re: Depressione e solitudine
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Forse in realtà più piccole ed isolate si ha una maggiore forza e collettività. Ma a discapito del progresso. Bisognerebbe capire come bilanciare il tutto senza avere questi effetti collaterali. Quote:
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Re: Depressione e solitudine
E faccio un'altra domanda :
C'è differenza tra una persona che ammazza qualcuno e un'altra persona che ammazza qualcuno? Inizio a rispondere per me. No, per me non c'è nessuna differenza, ma mi fa letteralmente schifo l'ipocrisia della gente, questo adesso viene giustamente messo alla gogna per quello che ha fatto, e sottolineo il giustamente, verrà dato per malato di mente, che era isolato senza amici e che vive a 46 anni coi genitori, poi però ad esempio, chi non è in quelle condizioni, chi ha amici, fidanzate, giri sociali, e massacra di botte fino alla morte un ragazzo di 17, viene tempestato di lettere di ammirazione in carcere con gente che si bagna (uomini e donne) all'idea di uscirci assieme eccetera eccetera eccetera... A me questa ipocrisia fa schifo. Ma in entrambe le situazioni non sono mica assassini???? |
Re: Depressione e solitudine
Ci sono tante persone che soffrono ( ognuno per il proprio motivo), ma non tutti diventano violenti, chi è predisposto deve avere già cattiveria dentro indipendentemente dal resto.
Dare la colpa a qualcun'altro o ancora peggio a società ( ma chi è società? Siamo tutti noi, io personalmente non gli ho fatto nulla, quindi al massimo alcune persone possono averli fatto torto non tutta la società) non ha senso. |
Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
É una società ipocrita, e ancora più ipocriti e ipocrite chi osanna gente del genere
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Re: Depressione e solitudine
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C'è qualcosa che non mi piace in queste narrative che quasi "nobilitano" la violenza contro innocenti perché espressione di una sofferenza profonda |
Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
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