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Effetto nostalgia
I social pullulano ormai di gruppi di discussione in cui si parla di quanto fosse bello il mondo prima dei social (un po' come se sul forum di quattro ruote si parlasse di quant'era bello il mondo prima dell'invenzione delle auto), quanto tutto fosse più semplice e genuino quando si poteva andare in moto senza l'obbligatorietà del casco, quando si poteva fare ironia un po' su tutto e la gente non si offendeva mentre ora col politicamente corretto e la cancel culture non si può più dire niente (cit.), quando c'erano i Roy Rodger's come jeans (aricit.), quando potevi uscire senza chiudere a chiave, sentir parlare tutti dialetto o italiano e non la babele che c'é oggi con tutti sti arabi che sembra abbiano un aspirapolvere in bocca e vedevi solo italiani in giro, mentre oggi sali sulla 91 o 92 o 56 a Milano e ti sembra di essere in un centro di accoglienza.
Tempi semplici ma eroici, pieni di ottimismo e voglia di vivere insomma...tutto questo si chiama effetto nostalgia. Non erano i tempi a essere belli, erano le persone che li ricordano ad essere nel pieno dei loro anni migliori. Tutto ciò mi porta come al solito a riflettere su quanto la realtà a noi esterna possa essere deprimente, ma se il sacro fuoco dell'ottimismo scorre nelle vene, la si vivrà tendenzialmente cercando sempre di vederne il meglio. Ma (e qui sta la vera riflessione) uno che è sempre stato fobico, depresso, distimico, pessimista, solitario, come fa a ricordare positivamente il passato? Come fa a pensare a un periodo della propria vita in cui si sentiva giovane, bello e in forze? Ecco, riflettendo su questo penso che la nostalgia non dovrebbe proprio far parte del nostro bagaglio interiore. O no? |
Re: Effetto nostalgia
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Man mano che si cresce e poi si invecchia queste possibilità si assottigliano, il tempo a disposizione prima della morte si accorcia sempre di più, la speranza di dare una raddrizzata alla propria vita decresce. È quello che mi viene in mente pensando a certi post molto amari di uno dei più "anziani" del forum, forse il più anziano dopo che se n'è andato Tersite, cioè pokorny. O è una riflessione che ho fatto io stesso qualche giorno fa nel "Vostro pensiero in questo momento", ovvero che più passa il tempo più è difficile imparare cose nuove non solo perché il cervello inevitabilmente si irrigidisce ma anche perché tutto quel tempo che si ha (presumibilmente) davanti a vent'anni per impegnarsi e coltivarsi o anche solo cercare di farlo in vista del futuro non c'è più. Insomma, se sei depresso (o fobico, ecc.) a vent'anni puoi avere delle speranze di uscirne, se sei depresso (o fobico, ecc.) a sessanta e oltre puoi solo guardarti indietro e vedere una vita che è andata sprecata. |
Re: Effetto nostalgia
Poi penso anche che ci siano dei meccanismi insiti nel funzionamento del cervello umano che facciano inevitabilmente tingere di rosa il passato, a prescindere da come è stato. Secondo me la mente umana è fondamentalmente conservatrice e se la società invece va avanti e cambia è merito (o colpa, a seconda dei punti di vista) di pochi individui, dotati di curiosità e ingegno, che ampliano di secolo in secolo il bagaglio di conoscenze e tecnologie collettive con effetti che poi si ripercuotono a cascata su tutta la società generando quello che si chiama progresso, con il resto della società che non può che adeguarsi a questo cambiamento, anche se sempre mugugnando che "si stava meglio quando si stava peggio".
Altra cosa che m'è venuta in mente è che, da quel che ricordo, molti utenti hanno avuto un'infanzia relativamente felice e i problemi sono insorti soprattutto con l'arrivo dell'adolescenza. Gli utenti come me e altri, che hanno avuto problemi e sofferenze sin dall'infanzia, credo siano la minoranza. |
Re: Effetto nostalgia
ho appena commentato la notizia di un giornale locale, solita rissa tra bande paesane alle giostre. ci sono sempre state, anche più violente. ma non c'erano telefonini né social. io me li ricordo belli violenti quegli anni, e secondo me negli anni '80 '90 erano ancora più feroci le rivalità tra paesi e quartieri diversi.
riguardo alla solidarietà, tutte cazzate, la gente è sempre stata così. l'unica cosa che è cambiata sono i social media e hanno cambiato la percezione di quasi tutte le cose. non è che prima delle app di incontro le ragazze facessero beneficenza al vicino di casa, era solo tutto meno interconnesso. |
Re: Effetto nostalgia
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Re: Effetto nostalgia
io non ho capito cosa dovrei rimpiangere del passato, stavo senza un soldo, sempre incazzato e introverso, appena uscivi di casa rischiavi la morte per alcol o risse, ogni week end c'era qualcuno che ci lasciava le penne in un modo o nell'altro. la scuola era tosta, i professori mi davano noia, alcuni compagni mi detestavano, giocavo ai videogames e trovavo sfogo soltanto in quello.
qualche uscita con le ragazze, ma ero sempre impacciato, non sapevo cosa dire né cosa fare, gli altri erano tutti più scaltri. non avevo il motorino, né un pc. un cellulare che non suonava mai. 20 euro a settimana in tasca per sfasciarsi con gli amici al parco di alcol sottomarca e caldo. sto meglio adesso, sotto tutti i punti di vista... |
Re: Effetto nostalgia
Io sono nostalgico solo di alcuni momenti del passato non di tutti. Io ho ancora il profumo che mia mamma mi metteva quando andavo all'asilo e se ora lo annuso mi viene la nausea, questo perché mi torna in mente quando andavo all'asilo con il mal di pancia.
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Re: Effetto nostalgia
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Mi capita spesso di ricordare il passato perché è l’unica fascia temporale in cui ero in situazioni normali.. ero normale anch’io
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No.
Perché se non altro eri giovane. A meno che tua madre non ti spegnesse addosso cicche di sigaretta e ti vendesse a qualche pervertito, il passato, quando il tuo più grande impegno era fare i compiti a casa, l'estate e le vacanze natalizie duravano una vita, i tuoi genitori erano giovani e in salute, i tuoi nonni / zii / cugini erano vivi e ogni ritrovo di famiglia era una avventura, potevi baloccarti con giocattoli fantastici, non avevi nessun pensiero su lavoro / burocrazia / spese, il tuo corpo non iniziava a cadere a pezzi... È comunque piuttosto appetibile. Diavolo, mi godrei pure i miei bulli pur di rivedere i miei sereni e in salute. |
Re: Effetto nostalgia
Negli anni 90 si stava meglio, oggi me ne rendo conto.
Certo, ero un bambino, però riflettendoci le differenze sono abissali. Il potere d'acquisto era di gran lunga superiore, si era molto più rilassati e si poteva ancora sperare in un futuro migliore. Poi è arrivato l'euro e il potere d'acquisto si è dimezzato. I telefonini e i computer sempre più diffusi, internet, i social hanno contribuito a creare dei cambiamenti nella società, che si è trovata a portata di mano una quantità di informazioni e di possibilità mai sperimentata prima. Si è aggiungiunto all'impoverimento generale della popolazione l'aumento vertiginoso degli immigrati che comunque contribuiscono a rendere instabile la situazione e al degrado. Si viveva tranquillamente guidando un'utilitaria, senza indossare abiti firmati, senza l'ultimo modello di IPhone, senza ostentare finta ricchezza in ristoranti e in giro per il mondo. Era una vita certamente più semplice e spensierata, rispetto a quella di oggi. Oggi si spende tranquillamente metà o più dello stipendio, oppure ci si indebita per dimostrare di essere ciò che non si è. 25 o 30 anni fa nessuno avrebbe mai speso 2 milioni di lire per un telefonino, a meno di essere estremamente ricco, mentre oggi anche i più poveri hanno un cellulare che costa almeno 800€. Mi ricordo che alle elementari il peggiore insulto che si poteva dare o ricevere era "sei povero", però alla fine eravamo tutti sulla stessa barca e i soldi bastavano, anche a chi faceva i lavori più umili, per vivere una vita dignitosa e anche chi guadagnava di più non spendeva tanto, soprattutto non in cose inutili. Oggi conta solo apparire. |
Re: Effetto nostalgia
Non ho capito e una domanda? A me non la vieni a raccontare qui si parla di statistiche pre e post introduzione social network e rete internet in generale e intelligenza artificiale, i suicidi sono aumentati di brutto, le malattie mentali sono in aumento, omicidi, violenze in generale pure e sono più alti in comunità dove il tasso di nordafricani e più alto, consumo di sostanze stupefacenti droghe e farmaci aumentato di brutto, alimentazione peggiorata drasticamente, stili di vita malsani, obesità aumentata di brutto, aborti aumentati di brutto, lavoro sempre meno, discriminazione altissima, il degrado nelle città, senzatetto, drogati mi fermo qui mutley
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Re: Effetto nostalgia
Barracrudo quanti omicidi ci sono stati nell'ultimo anno, cioè il 2021? Te lo dico io: 295. E nel 1991? 1938. Da allora sono in calo costante. Vogliamo poi parlare dei numeri dei morti per overdose da sostanze stupefacenti? 1566 nel 1996, 334 nel 2018.
Adesso mi dirai che ci sono meno omicidi registrati perché la gente denuncia meno perché non crede più nella giustizia. Vi conosco a voi catastrofisti, non volete accettare che non è la realtà a essere nera, siete voi a filtrarla in modo tale...poi questo non significa che non esistano problemi, ma i problemi ci sono sempre stati, in quantità (maggiori) e in forme differenti, ma non significa che solo perché un tempo si era bambini e si viveva in un mondo protetto e ovattato, tutto andasse bene. |
Re: Effetto nostalgia
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Re: Effetto nostalgia
per me la situazione è peggiorata molto economicamente, guadagnare 2 milioni di lire andava più che bene negli anni '90 poi è stato gestito malissimo il passaggio dall'euro alla lira ci siamo impoveriti tutti.
riguardo le statistiche sui crimini, ecc., anche io non sono catastrofista ma è colpa dei media che esasperano tutto. posso solo dire che alcune zone erano meno pericolose la sera, adesso ci saranno meno aggressioni nella mia città ma è anche vero che dopo le 21 in stazione ci devi andare armato oppure stai a casa. questo non era così prima. |
Re: Effetto nostalgia
Nell'estate del 2019 ho provato molta, molta nostalgia, a livelli quasi patologici.
Paradossalmente con la pandemia ho gradualmente tolto la nostalgia dalla mia testa una volta per tutte. Di ogni periodo della mia vita, anche i più brutti, ora cerco di far riemergere solo i ricordi positivi... |
Re: Effetto nostalgia
Non è colpa dell'euro, è che sono entrati in campo dei competitor (Cina, India) che hanno rubato la scena nella produzione industriale. E' normale che quando si allarga il numero di partecipanti e cresce la competizione, si affermano nuovi nomi e protagonisti, mentre altri perdono lo scettro e restano indietro. Questo è ciò che è successo a noi.
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Re: Effetto nostalgia
Come quando parlavano dei Mondiali 82 e quelli che all'epoca erano bambini/ragazzini rompevano che erano tempi spensierati ecc, bruh erano gli anni di piombo con bombe che scoppiavano ovunque nel nostro Paese, la guerra fredda con rischio nucleare, se non sbaglio in quegli anni c'era pure l'emergenza eroina ma potrei sbagliarmi, comunque sicuramente in Italia erano tempi tutt'altro che spensierati. Però certo, questi o erano bambini o ragazzetti che passavano l'estate al mare a Rimini a bombarsi le tedesche, ovvio che per loro fosse tutto bello...anche io rimpiango gli anni 2000 e la fine degli anni 90 ma sono abbastanza onesto da rimpiangerli perchè ero piccolo, non perchè penso che fosse tutto perfetto
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Re: Effetto nostalgia
Sono migliorate le cure muttley ovvio si muore meno e gli omicidi di mafia e lotte di clan sono diminuite
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Re: Effetto nostalgia
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E c'era il panico sulla droga spacciata ai bambini fuori dalla scuola tramite i francobolli da leccare. :D |
Re: Effetto nostalgia
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Re: Effetto nostalgia
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Re: Effetto nostalgia
Vale il solito motto: non vediamo le cose per come sono, ma per come siamo.
Ora, visto che il fobico-depresso è sempre giù di tono, dovrebbe vedere le cose in maniera sempre tetra e pessimista, giusto? Ecco, è questo ciò su cui vorrei avere delle conferme da parte vostra. Però ho notato che questa continua mediatizzazione della realtà spinge le persone (fobiche e non) alla nevrosi: il bersagliamento costante di input visivi, uditivi e di contenuti, ci ha resi ipereccitabili e bisognosi di continue stimolazioni. Un tempo bastavano meno input e la sensazione di soddisfacimento interiore era più prolungata nonché duratura. Ecco, in questo mi sento di dare ragione ai tanti nostalgici: una volta il piacere durava di più. |
Re: Effetto nostalgia
Diciamo che fino alla fine degli anni 90 giravano molti più soldi anche nei ceti medio bassi e tutti potevano permettersi un buon tenore di vita, senza contare che il mondo del lavoro era decisamente migliore di quello di oggi, però io onestamente preferisco questa epoca anzi avrei voluto nascere negli anni 2000, cioè vuoi mettere internet e le sue potenzialità? accesso a qualsiasi tipo di musica in qualsiasi momento praticamente gratis, idem per film e telefilm, videogiochi da urlo a pochi euro, navigatori satellitari, telefoni che con poche centinaia di euro fanno praticamente tutto, come si fa a lamentarsi?
Cioè vi rendete conto che dovevamo dipendere dalle programmazioni televisive per vedere un film??? idem per la musica, se dovevi fare un viaggio dovevi tirarti dietro 800 cartine, ma stiamo scherzando non c'è neanche paragone. Per il discorso sociale sicuramente certe cose i social le hanno accuite o quanto meno ci hanno sbattuto in faccia più chiaramente dinamiche che prima rimanevano meno visibili, ma le persone alla fine son sempre quelle nel bene o nel male. |
Re: Effetto nostalgia
Io ho nostalgia di quando non ero ancora depresso, quella spensieratezza e leggerezza, che ad un certo punto si è persa da qualche parte, il momento in cui la depressione è entrata a far parte di me lo ricordo con esattezza. Basta tornare indietro di circa una decina d'anni non serve tornare neppure all'adolescenza.
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Re: Effetto nostalgia
Milo ha ragione ma forse tutta questa facile reperibilità di materiali ci ha lasciati senza più il gusto dell'attesa.
Per le persone solitarie che fanno della vita contemplativa a base di contenuti, si ha sempre il bisogno di stimolazione, una stimolazione che però non può più essere così forte come le prime volte. Quando usci YouTube (che era ben lungi dall'essere ciò che è oggi, nel senso che era molto più scalcagnato), non mi sembrava vero di poter avere tutti quei video a mia disposizione. Ora non potrei ugualmente farne a meno, ma il piacere, ovvero quel senso di fulfillment mentale, non lo provo più. Forse ho semplicemente smesso di essere introverso senza rendermene conto, forse non sono più la persona che ero un tempo, quella che si ricaricava nella e con la solitudine. |
Re: Effetto nostalgia
Io personalmente questo mito dell'attesa non c'è l'ho, se penso oggi alle difficoltà che c'erano solo per poter ascoltare una canzone o rivedere un film mi viene da piangere, mi ricordo le serate a vedere programmi orrendi in tv perchè non c'era niente di meglio da fare, al solo pensiero di quella vita mi viene da rabbrividire.
Sono anche certo andando contro corrente che se fossi nato un decennio o 2 dopo avrei avuto anche molti meno problemi sociali da adolescente perchè con le chat o anche i semplici messaggi per me sarebbe stato molto più semplice tenere i contatti con le persone, cioè vi rendete conto che dovevamo chiamare le persone a CASA SUL FISSO??????per parlare con un amico o una ragazzina che ti piacevi dovevi chiamareli A CASA COL RISCHIO CHE TI RISPONDESSERO I GENITORI, ma come cavolo si faceva????????????? |
Re: Effetto nostalgia
C'ho pensato anch'io tante volte, ma mi chiedo come sia possibile che nonostante tutto, i casi di fobia sociale, isolamento, hikkikomorismo et similia, siano in aumento. O forse c'erano anche una volta ma nessuno ne parlava?
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Re: Effetto nostalgia
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Re: Effetto nostalgia
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Re: Effetto nostalgia
Siamo nell'era delle bambine puttanelle che si fanno i video su TikTok, delle influencer per adolescemi ritardati, degli chef in tv 24h, della musica (?) di merda, delle scarpe della lidl, dei tatuaggi fino alle chiappe. E potrei andare avanti all'infinito.
Ovvio che si stava meglio prima. |
Re: Effetto nostalgia
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When I was a child I caught a fleeting glimpse out of the corner of my eye I turned to look but it was gone I cannot put my finger on it now The child is grown the dream is gone I have become comfortably numb Quote:
Plans that either come to naught or half a page of scribbled lines Hanging on in quiet desperation is the English way The time is gone, the song is over, thought I'd something more to say |
Qualche periodo lo ricordo con piacere, in qualche modo, a modo mio, mi sentivo parte di qualcosa anche se sostanzialmente la mia personalità era per lo più la stessa, con sprazzi di socialità e altri di anonimato. E c'era la speranza di maturare come persona, diventare capace e assumersi responsabilità, e diciamo che da questo punto di vista non sono rimasto al passo con gli altri, che invece crescevano e maturavano, e di conseguenza ad un certo punto non c'era più spazio per un confronto, per cui la "ritirata" era inevitabile :pensando:
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Delle donne che fanno i porno su onlyfans che lo trovo allucinante per arrotondare.
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