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Come fate a vivere?
La maggior parte degli utenti che scrivono qui, da quanto capisco, conduce una vita che odia, e ha ben poche speranze di tirarsene fuori. Di fatto, li aspetta una vita fatta principalmente di sofferenza e occasioni perdute.
Nondimeno, il forum è pieno di messaggi sostanzialmente sciocchi, che sono evidentemente un modo per sfogarsi, distrarsi, ingannare il tempo. Perché lo fate? Perché vi trascinate giorno dopo giorno verso la vecchiaia e la morte senza fare nulla di significativo? Vi piace vivere anche così, e pensate che, ad esempio, il piacere di respirare (per chi ha meno ansia) è comunque qualcosa? |
Re: Come fate a vivere?
Per qualche residuo di speranza vista l'età non troppo avanzata, ma principalmente per l'assenza di metodi sicuri e indolori (che avrei sicuramente usato in momenti di crisi, residuo di speranza o meno).
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Istinto di sopravvivenza. Stop.
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Re: Come fate a vivere?
Ho interiorizzato schemi di auto repressione del mio spirito di iniziativa sin da un'età molto precoce.
Vorrei fare delle cose ma non mi riesce facile mettermi sotto e dedicarmici, di solito devo essere trascinato da qualcuno. |
Re: Come fate a vivere?
Per alcuni il forum è un luogo dove venire a fare introspezione, ma per alcuni (credo tantissimi) è un surrogato della vita sociale, e quindi il tenore medio delle discussioni è tale per cui non sono né più né meno significative delle discussioni durante una birra insieme media tra conoscenti quasi-amici
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Re: Come fate a vivere?
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È come se avessi chiesto "Perché non vi suicidate"? |
Re: Come fate a vivere?
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Anche perché le situazioni spesso sono meno catastrofiche di come vengono dipinte, o mancano parti rilevanti del quadro complessivo. Ma comunque ho impressione sia proprio caratteristica di buona parte dell'umanità la capacità di sopportare tranquillamente le incoerenze tra il pensiero e la vita vissuta. E non necessariamente è ipocrisia. Sono gli idealisti quelli che non le reggono, ma come è ben noto questi sono da sempre una minoranza. |
Re: Come fate a vivere?
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Re: Come fate a vivere?
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Ho la forte impressione che il conflitto tra speranza e sua assenza riguardi appunto problemi idealistici e non la vita vissuta. |
Come fate a vivere?
Come avevo detto da altre parti per ora non voglio dare sofferenza ai miei genitori, ma ho già tutto l’occorrente in casa per salutarvi per sempre in pochi minuti.
Per molto credo sia questo il motivo o la mancanza di forza o coraggio per farlo. |
Re: Come fate a vivere?
Per curiosità, per vedere come andrà a finire la mia misera vita. E perché continuo a sperare che un giorno mi cadrà dal cielo la soluzione per migliorare la mia esistenza.
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Re: Come fate a vivere?
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Vuoi sapere perché non lo faccio? Perché ho paura dell'agonia. Ho paura di non riuscirci e restare menomato. Ho paura del karma, paura di essere punito per quel gesto. Non voglio dare dolore a chi mi vuole bene. Questi sono i primi motivi che mi vengono in mente. Certo che la vita da anche dei piaceri, solo che spesso sono ben pochi e non bastano per compensare la sofferenza. |
"Invecchiare è penoso. Ma è comunque preferibile alla alternativa"
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A me piace vivere di stenti e soffrire
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Re: Come fate a vivere?
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Comunque sì, penso che il forum abbia una funzione positiva per molti non sempre perché si fanno riflessioni molto penetranti, ma come una sorta allenamento per la socializzazione là fuori. E secondo me il confronto con gli altri aiuta quasi sempre a crescere, anche se sembra confronto su argomenti futili Certo sulla funzione dei thread tipo "raga è tutto finito! Adesso ditelo voi!" ho qualche dubbio ma boh. Forse assolvono una funzione che io non capisco |
Re: Come fate a vivere?
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Sulla "ragionevolezza" che invece apprezzi, ovvero il recitare un personaggio ragionevole a copertura di un mare di passione incolte, non mi esprimo. Mi sa che si chiama ossessività, e va abbastanza di moda alle nostre latitudini. Been there, done that, però basta. |
Re: Come fate a vivere?
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Trascinarsi è un'arte. Non fare nulla di significativo è arte. Scrivere sciocchezze è un'arte. Sono una vera artista, tutto qui. |
Re: Come fate a vivere?
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Re: Come fate a vivere?
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E tu come stai angus? Tutto bene?
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Re: Come fate a vivere?
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Non se lo meritano. E' una ragione più che sufficiente per tirare avanti. Sono qui per restare e terrò banco fino a quando potrò. |
Re: Come fate a vivere?
perche per suicidarsi ci vogliono le palle grosse come mongolfiere e uno stato mentale irrecuperabile e chi è qua a scrivere ancora non ci è arrivato.
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Re: Come fate a vivere?
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Re: Come fate a vivere?
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Re: Come fate a vivere?
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Re: Come fate a vivere?
Vorrei morire ma temo di non riuscire e riportare danni fisici permanenti che si aggiungerebbero ai problemi che già ho. So che sembra una scusa, ma davvero non ci sono altri motivi.
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Certo che sarebbe meglio non esserci, ma togliersi la vita è forse la cosa più difficile.
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Re: Come fate a vivere?
A me piace vivere. Per quanto recentemente mi siano capitate una caterva di brutte cose, rimango positiva, ben conscia che tutto può cambiare in poco tempo, che le ferite col tempo guariscono, che l'accettazione arriva per tutto.
Dalla mia non passo il tempo a dar la colpa al mondo per la mia situazione personale, so che il 70% di quel che mi succede e mi succederà dipende da me e da come/quanto mi attivo, e che sol il 30% deriva da influenze esterne, semplice fortuna/sfortuna e e volere degli altri. Questo da un lato è sfiancante, perchè c'è sempre da impegnarsi e quando va male, la colpa rimane la mia. Da un lato fa viver bene, perchè in quei casi basta ricaricarsi e ragionare su cosa si sta facendo di sbagliato. Mi entusiasmo e godo di tante piccole cose e del mio mondo interiore e delle mie passioni. Questo aiuta tantissimo. Il forum è un pezzetto in più, lo vivo come un luogo familiare dove c'è gente che conosco ed in rari casi anche apprezzo, ma mi aiuta anche a vedere come non vorrei essere ed a cosa evitare. |
Re: Come fate a vivere?
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Re: Come fate a vivere?
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Quanto all'utente Prima, secondo me non ha fatto niente per meritarsi di essere piallato così |
Re: Come fate a vivere?
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Re: Come fate a vivere?
A parte casi particolari i nostri problemi sono autoprodotti,o almeno abbiamo i mezzi per superarli ma non li adoperiamo a sufficienza,viviamo in un epoca di picco di benessere mai raggiunto in un paese fra i piu' ricchi,con internet che da infinite possibilita' di scoprire i propri interessi e realizzarsi,nonostante questo il male di vivere e' un problema eterno dovuto alle nostre capacita' intellettive e persiste indipendentemente dalla qualita' del nostro ambiente.I discorsi su cosa bisogna fare per migliorare non valgono molto dalla mia esperienza,credo che debba scattare un interruttore dentro di se' per cambiare,quell'interruttore esiste per tutti quindi preferisco aspettare ancora e continuare a vivere,se le cose vanno male possono anche andare meglio in futuro.
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Re: Come fate a vivere?
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Semplicemente metto le due cose su una bilancia dell'ansia e vedo che uno dei due piatti va giù e l'altro schizza verso l'alto. Purtroppo ho il cervello fatto in questo modo e penso anche che sia troppo tardi, per questioni d'età, per rimediare (sempre che si possa rimediare, cioè che il problema non sia radicato troppo in profondità, visto che sono così da quando ho memoria). E allora cerco di rassegnarmi a quel poco che ho ottenuto dalla vita, cerco di pensare poco al futuro, e nel frattempo di distrarmi (anche tramite il forum). |
Re: Come fate a vivere?
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Re: Come fate a vivere?
Gran parte della vita è sofferenza, ma io ci sono perché traggo anche vari piaceri da essa. Mi rendo conto che il mio è un percorso anormale, disastrato, si procede a passo incerto, cadendo e rialzandosi, ma si procede arrangiandosi in qualche modo, perché reputo che ci sianoancora delle cose per le quali vale la pena restare.
Più che altro mi fa paura pensare alla mia vita tra dieci anni, venti, o oltre. La paura che le cose per cui restare saranno sempre meno, questo sì che mi spaventa. Ma per ora i motivi ci sono, tra piccoli piaceri personali, passioni, scoperte, maturazione, e quei pochi affetti. Il problema è che sono pericolosamente poche, ecco perché mi preoccupa l'avvenire. Altre volte invece penso che mi piacerebbe essere immortale, per vedere come andrà a finire il mondo, e il destino della razza umana. E perché penso che forse, in fondo, si potrebbero trovare sempre nuovi piaceri e nuovi piccoli stimoli per restare a galla. Ed anche perché sarebbe bello avere un sacco di tempo, perché in realtà a me il tempo concessoci mi sembra davvero poco, almeno per il mio passo lento e spaventato, ci metto molto a fare tutto e a progredire, a trovare il coraggio per superare un qualcosa che mi spaventa, e mi farebbe comodo pensare di avere molto ma molto più tempo. Sento che il tempo corre più veloce di quanto io riesca a fare. Ma forse ora sto per finire off topic quindi mi fermo qui. In ogni caso di solito è un contrasto tra la visione spaventata e talvolta rassegnata del fatto che i motivi per restare saranno sempre meno, e l'altra per cui vorrei più tempo perché magari potrebbero aggiungersi nuovi motivi, e potrei procedere tranquillamente con il mio passo lento, senza sentirmi sempre in ansia perché non sto andando al passo che ci si aspetterebbe, e non sto raggiungendo varie tappe che sarebbero già dovute essere state raggiunte. |
Re: Come fate a vivere?
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Vivere non dipende da me. Finché il corpo funziona, tocca vivere. |
Re: Come fate a vivere?
Per morire ci vuole coraggio. Ci vuole coraggio per vincere l'istinto di sopravvivenza. Non lo faccio perché ho paura di soffrire, ho paura di quello che ci potrebbe essere dopo e non voglio far soffrire i miei cari. Per i metodi indolori ci vuole pure molta organizzazione e risolutezza. Anche per vivere e cercare di migliorare le cose ci vuole coraggio. Quindi io che non ne ho mi limito in una condizione di non vita, a metà strada, chiuso nella mia bolla, nella mia zona di comfort. Banalmente, è la (non) scelta più facile.
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Re: Come fate a vivere?
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Così, se una persona sta male, si sfoga esprimendo il suo malessere e trova riscontro in altri che stanno male come lui. Trova una compagnia nella sofferenza, si sente meno solo. Viene fuori una sorta di club dei falliti. Ok, non porta a niente di concreto e materiale, ma lo spirito almeno si risolleva un poco. "è finita anche per me": wow, c'è qualcuno come me! accasciamoci metaforicamente al suolo insieme aspettando l'Apocalisse. |
Re: Come fate a vivere?
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Una specie di catarsi in cui si vede quanto a fondo può andare il senso di disperazione |
Re: Come fate a vivere?
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comunque, sì, ci può essere qualche somiglianza con il leggere Cioran o Sylvia Plath o l'ascoltare canzoni tristi: anche in questi casi vi è un cercare risonanze della propria condizione |
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